Cartella stampa - Office du Tourisme et des Congrès de Marseille

giorni da non perdere, le parole percorrono le strade, le pagine compaiono sul grande schermo, i
teatri declamano e gli autori vengono illustrati presso le biblioteche marsigliesi, tra cui l’Alcazar.
La Biblioteca Municipale con vocazione regionale (BMVR)
Oltre 250.000 volumi stampati, 1.000.000 di documenti, 350 dei quali con accesso libero,
200.000 libri antichi e 8.000 visitatori al giorno su una superficie di 110.000m², questo il peso
della lettura a Marsiglia con l’Alcazar, antica e celebre sala di spettacoli riconvertita alla più
saggia dimensione di Biblioteca Municipale con vocazione regionale. Si tratta della più grande
biblioteca di Francia (Parigi esclusa). Nel 2004, l’Alcazar abbraccia in via ufficiale il suo nuovo
destino, aprendo i battenti al pubblico dopo ben 6 anni di lavori. Un’immensa facciata e una
tettoia sporgente, progettate dagli architetti Adrien Fainsilber, Jean- Romain Girodet e Didier
Rogeon, simboleggiano questo grande tempio della lettura, consacrato anche alle mostre e alle
conferenze.
Biblioteca centrale della città, l’Alcazar lavora in rete con le 7 biblioteche di quartiere e propone
un ricco programma di manifestazioni culturali, quali colloqui, mostre o ancora laboratori di
scrittura organizzati in collaborazione con le associazioni cittadine.
La biblioteca è inoltre dotata di una rete informatica che consente ai suoi tanti utenti di effettuare
ricerche in Internet, consultare direttamente on line il catalogo della biblioteca e gestire i prestiti.
http://www.bmvr.mairie-marseille.fr
Marsiglia sul grande schermo
Un luogo, una luce
Prima della 7a arte, numerosi artisti hanno posato il loro cavalletto innanzi ai paesaggi
marsigliesi. Una luce delicata sui contorni dell’Estaque, una topografia che coltiva la passione per
il contrasto, una tavolozza di colori cangianti e un’atmosfera tipica, altrettante caratteristiche
assemblate a mo’ di puzzle suscettibili di costituire un’autentica fonte d’ispirazione inesauribile
per la telecamera.
Il primo ciack si deve ai fratelli Lumières, nel lontano 1896, un ciack che aprirà la strada al futuro
cinema. Da allora, oltre 200 copioni, alcuni dei quali divenuti veri e propri cult, hanno imposto
Marsiglia sul grande schermo.
Film e battute
"Se non si può più barare con gli amici, allora non vale nemmeno la pena di giocare a carte”.
La voce di Raimu risuona ancora nel Bar de la Marine in cui è stato girato Marius. L’opera di
Pagnol è un pezzo d’antologia che ancora vale la pena di assaporare nelle repliche diffuse sul
piccolo schermo.
Borsalino farà balzare agli onori del grande schermo il Panier animato dall’indimenticabile duo
Delon-Belmondo. Henri Verneuil renderà omaggio alla sua città prediletta, conferendole il posto
d’onore nel suo 588 rue Paradis o Mayrig in cui Zakarian ripercorre la sua vita nella Città
Focese dopo il genocidio armeno...
Carpita fa sua l’ondata di sciopero dei magazzinieri del 1950, per dare vita a Le Rendez-Vous
des Quais.
La Città Focese sfila così sulla pellicola, ma un fermo immagine frena gli entusiasmi. Oggi
Marsiglia torna a essere lo scenario prediletto di molti grandi registi.
Blier accende i riflettori sulla periferia marsigliese con 1, 2, 3 Soleil che assurge al ruolo di stella
del grande schermo Anouk Grinberg, adolescente in preda a un ideale in una città lungi dal
brillare.
Marius et Jeannette muovono i lori allegri passi all’Estaque, sotto lo sguardo attento della
telecamera di Guediguian che restituisce il suo “giusto splendore” alla sua città.
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