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ella mostra delle meravigliose facciate risalenti al XVIII e XIX secolo, fra i quali spiccano il Palazzo della Borsa, l’immobile Monoprix, l’immobile C&A… Marsiglia ha avviato una politica di riorganizzazione al fine di iscrivere la Canebière nel disegno marsigliese del III millennio, fra i primi esiti del progetto, uno è indubbiamente l’arrivo del tram. Il Palazzo della Borsa Inaugurato da Napoleone III, questo progetto rappresenta l’esito primo dei grandi cantieri che videro la luce nel corso del Secondo Impero. Il decoro della facciata ben interpreta i temi del commercio e della navigazione, tanto cari alla città di Marsiglia. Ad oggi, lo stabile ospita la Camera di commercio più antica di Francia creata da Enrico IV nel 1599, nonché il Museo della Marina e dell’Economia. www.ccimp.com Belsunce Un’elegante strada carrozzabile, simile a quella che si trova ad Aix-en-Provence, viene aperta nel 1670… Si tratta di un’arteria d’accesso alla città sin dal XVII secolo, completata all’alba del XIX secolo dalla porta d’Aix. Nel 1857, una sala teatrale in puro stile moresco mobilita l’attrazione del corso imponendosi quale tappa imprescindibile e al contempo temuta dagli artisti. Le voci di Mistinguett, Montand e Chevalier riecheggiano ancora nell’Alcazar che si convertì poi in qualcosa di ben diverso. Ove un tempo sorgeva il teatro fu costruita la Biblioteca municipale con vocazione regionale che ne ha tuttavia conservato la bella tettoia, oggi posta sotto il vincolo delle Belle Arti. La localizzazione geografica di questa anima squisitamente urbana giustifica l'insediamento della stazione St Charles, posta nelle immediate vicinanze e inaugurata nel 1848. Il quartiere si inscrive entro il perimetro del piano regolatore che ne conferma il futuro di metropoli. Longchamp La grande siccità del 1834 e l’epidemia di colera che ne è seguita decretarono l'insorgere di un ambizioso progetto: la costruzione di un canale lungo 87 Km che conducesse le acque della Durance nel cuore cittadino. Undici anni di lavori e 5.000 operai diretti dall’ingegnere Franz Mayor di Montricher condussero all’impresa più ambiziosa di un XIX secolo fulgido di promesse tecniche. Il grandioso e teatrale palazzo, progettato da Espérandieu nel più puro spirito eclettico del XIX secolo, interpreta tutti i repertori architettonici dell’epoca. Alle due estremità del serbatoio d’acqua, si sviluppa a semi cerchio un doppio colonnato ionico che termina la sua corsa con due edifici: il Museo delle Belle Arti (in fase di restauro) e il Museo di Storia naturale. Nel cuore pulsante di questo elegante quartiere, troneggia la particolare dimora Grobet-Labadie trasformata in museo. Prado – Michelet Il parco Chanot dove si sono svolte le esposizioni coloniali e che attualmente ospita la fiera internazionale di Marsiglia, lo Stadio Velodromo celebre, forse, quanto il Porto Vecchio, teatro di vittoria o luogo della sconfitta, a seconda delle serate, e la Città Radiosa del Corbusier animano questo cartiere residenziale.Tre scenari di vita che coabitano malgrado le differenze di natura e 10
funzione che meglio delle altre illustrano l’identità stessa di una Marsiglia un tempo votata allo scambio e al commercio, conviviale e culturale al contempo. Il Prado Celebrata dalla fontana gentilmente offerta in dono dal ricco marmista Jules Cantini, la Place Castellane rappresenta un punto fermo tra il centro cittadino e il quartiere residenziale dell’avenue del Prado. Nelle ore mattutine, l’arteria è animata dal mercato particolarmente frequentato da marsigliesi e turisti. Un polmone verde che conferisce ossigeno a questo quartiere caratterizzato da un traffico piuttosto intenso, si estende su una superficie di 5 ettari con il Parco del 26° centenario (altrimenti noto come Parco del millennio), realizzato nel 2000. I 26 secoli attraversati da Marsiglia valevano bene la piantagione di 5.400 tra alberi e arbusti e la realizzazione del simbolico viale delle 26 sequoie… quattro giardini tematici invitano a una verde evasione verso l’Africa, l’Asia, l’Oriente e la Provenza. Palme, banani, arcidiavoli e altre essenze contribuiscono a creare un rigoglioso universo vegetale. L’Albero della Speranza annuncia l’ingresso al parco dove a terra sono incisi i nomi di migliaia di marsigliesi che, grazie a un sottile gioco di lettere, possono ricostruire la loro identità. La Fiera Internazionale di Marsiglia Questa “vetrina sul mediterraneo” rappresenta indubbiamente un appuntamento “faro” dell’antica Città dei Focesi grazie ai suoi 1.200 espositori installati su una superficie di 17 ettari. La Fiera di Marsiglia è la fiera delle novità: robot, balneazione, videogiochi e altri universi paralleli vi trovano degna espressione. Così, dall’universo della casa alle nuove tecnologie passando per il giardinaggio, lo spazio gastronomico, la moda prêt-à-porter o percorrendo le tradizioni di tutti i paesi del mondo, la visita prosegue al ritmo dei desideri e delle esigenze più disparate… impregnandosi dei tanti eventi che conferiscono al salone la sua eccezionale vocazione internazionale… Lo Stadio Velodromo Costruito nel 1938 per accogliere i Mondiali di calcio, è stato da allora oggetto di successivi adeguamenti, i più importanti dei quali nel 1997, allo scopo di rispondere ai requisiti della Coppa del mondo di calcio del 1998, quando il numero di spettatori passò da 45.000 a ben 60.000. Il prossimo autunno, i riflettori si accenderanno di nuovo sullo stadio per accogliere 6 incontri della Coppa del Mondo di Rugby, fra i quali due quarti di finali. La Città Radiosa “L’architettura è il sapiente, corretto e magnifico gioco dei volumi assemblati nella luce…” Queste parole di Charles-Édouard Jeanneret detto Le Corbusier sono alla base della progettazione stessa di questo “Complesso residenziale di Marsiglia”. Il progetto fu commissionato da Raoul Dautry, ministro per la ricostruzione, il quale si vide confrontato alla questione degli alloggi nell’immediato dopoguerra. L’ambizioso cantiere vide quindi la luce tra il 1947 e il 1952. Un edificio in calcestruzzo, poggiante su trentotto pilastri, si compone di 337 appartamenti disposti su 18 piani. I corridoi fungono da strade animate da botteghe che vendono generi di prima necessità, dalla scuola e da un hotel ristorante. Gli allestimenti interni sono frutto di Charlotte Perriand. I comignoli, autentiche sculture sovrastanti il tetto terrazza, identificano quella che i Marsigliesi definiscono con affetto “la Maison du Fada”. 11
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