Cartella stampa - Office du Tourisme et des Congrès de Marseille

Marsiglia
Cartella stampa
Servizio Stampa : Silvie ALLEMAND
4, la Canebière 13001 Marsiglia –
Tel. 04 91 13 89 19 – Fax. 04 91 13 89 20
sallemand@marseille-tourisme.com
www.marseille-tourisme.com
1

INDICE
DESTINAZIONE MARSIGLIA P3
I NUMERI DI MARSIGLIA P4
MARSIGLIA NEL TEMPO P5
C’ERA UNA VOLTA MARSIGLIA
o Il Porto Vecchio P5
o La Corniche P6
o Il Panier P7
o La Joliette P7
o La Canebière P8
o Prado – Michelet P9
o Le Calanche P10
MARSIGLIA E I SUOI MUSEI
o Il quartiere del Panier P11
o Il quartiere Longchamp P12
o Il Centro storico P12
o Il quartiere La Plage – Bonneveine P13
o Castello Gombert P13
MARSIGLIA E LA CULTURA
o Note musicali... P14
o Voci e gruppi P14
o Arabeschi e capriole! P14
o Questa sera a teatro! P15
o Marsiglia la lettrice P16
o Marsiglia sul grande schermo P16
o Marsiglia alla moda P17
o A Tavola! P18
o I Festival P19
o Lo Sport P20
INDIRIZZI UTILI P22
MARSIGLIA E IL FUTURO
o Il progetto Euroméditerranée P23
o La Joliette P23
o La Cité de la Méditerranée P23
o Euromed Center P24
o La Rue de la République P24
o St Charles - Porte d’Aix P24
o Il Tram P24
o Il Parco alberghiero P25
o Il Museo delle arti decorative P25
o Il Grand Longchamp P25
NATALE E DINTORNI
o La fiera del presepe provenzale P26
o La Sainte Barbe P26
o Le Pastorali P26
o La Candelora P26
L’ENTE DEL TURISMO E DEI CONGRESSI DI MARSIGLIA
o Presentazione P27
o I prodotti dell’Ente del turismo e dei congressi di Marsiglia P27
2

RECARSI A MARSIGLIA
Destinazione Marsiglia
In AEREO
Situato a 25 km dalla città, l’aeroporto di Marsiglia Provenza è il 4° per importanza dell'intera
Francia in termini di flusso di passeggeri.
25 compagnie aeree regolari servono 15 città francesi e 83 metropoli europee con
scalo diretto verso 32 paesi.
www.marseille.aeroport.fr
Il terminal low cost “MP2” è stato inaugurato a fine ottobre 2006. 18 linee servono le
maggiori destinazioni Europee, 11 delle quali grazie a Ryanair, leader europeo in questo
settore.
www.mp2.aeroport.fr
28 collegamenti Parigi-Marsiglia vengono realizzati quotidianamente, in funzione di tempi medi
di volo di 1 ora.
Una navetta, con partenza ogni 20 minuti, collega l’aeroporto alla stazione ferroviaria St. Charles
situata presso il centro cittadino di Marsiglia.
In TRENO
Principale raccordo tra le maggiori stazioni francesi ed europee, la stazione St Charles propone
ben 17 tratte Marsiglia-Parigi su base quotidiana, con tempi di percorrenza di 3 ore (in condizioni
ottimali).
www.sncf.fr
Non a caso battezzata crocevia del Mediterraneo, Marsiglia è ottimamente servita dai principali
assi stradali e marittimi.
Distanze in Km
Marsiglia – Nantes: 979 Km
Marsiglia – Parigi: 783 Km
Marsiglia – Bordeaux: 555 Km
Marsiglia – Lione: 319 Km
Marsiglia – Ginevra: 432 Km
Marsiglia – Bruxelles: 1.046 km
Marsiglia – Barcellona: 500 Km
Marsiglia – Roma: 910 Km
3

I numeri di Marsiglia
807.071 abitanti (dati 2006), di cui 12.000 recentemente insediatisi nella città.
Il CLIMA
19° C in primavera, 25° C in estate, 14° C in autunno, 12° C in inverno, di media.
Marsiglia offre un clima mite e temperato con 320 giorni di sole all’anno.
La SUPERFICIE
240 Km² di cui 100 Km² convertiti in aree naturali.
L’AREA COSTIERA
57 Km di cui 20 Km di Calanche.
Le SPIAGGE
Dall’Estaque alle Calanche passando per le Catalans o la Pointe Rouge, Marsiglia offre un ricco
ventaglio di stazioni balneari votate al relax e alle attività sportive.
I PORTI TURISTICI
14 porti turistici per un totale di 8.000 ormeggi. 2° complesso europeo per il diportismo.
Gli HOTEL
5.160 camere d’albergo da 1* a 4* localizzate da un estremo all’altro della città.
Entro il prossimo 2010: ulteriori 1.360 camere completeranno l’attuale parco alberghiero.
I PARCHEGGI
15 Parcheggi presso il centro cittadino per oltre 9.000 posti auto disponibili.
I TRASPORTI PUBBLICI
2 linee della metropolitana,
79 linee di autobus,
1 tram (giugno 2007)
4

Marsiglia appartiene a colui che viene da lontano…
Blaise Cendrars
La più antica città di Francia vede la luce nel 600 a.C… È un meraviglioso viaggio nel tempo,
quello
che conduce i marinai greci di Focea a scoprire questa angusta ansa affacciata sul Mediterraneo. I
nuovi
conquistatori fondano Massalia e ne battezzano il porto naturale, il Lacydon, che diventerà il
teatro privilegiato del commercio dell’epoca.
In quella antica scelta, già si legge quello che sarà il destino della futura Marsiglia, che navigherà
spesso in balia delle onde, tra Oriente e Occidente.
Nel lento incedere dei secoli, vedono la luce 111 quartieri (oggi raggruppati in 16 distretti e 8
circoscrizioni) a comporre la toponimia di Marsiglia.
111 paesi, alcuni dei quali non stentano a rivendicare ancora oggi le antiche origini segnate dal
mare
e oggi come un tempo raccontano le culture del luogo, ne perpetuano le leggendarie tradizioni e
ancora vantano un legame con il passato sancito dal cordone ombelicale della storia.
Come comprendere questa città, figlia prediletta del Mediterraneo dal cuore così spesso conteso.
MARSIGLIA NEL TEMPO…
Dai tempi dalla sua fondazione ad opera dei Greci, 26 secoli or sono (la prima urbe della storia),
Marsiglia
ha segnato pagine di Storia in virtù dei grandi eventi che la scelsero quale teatro.
Ciascun progetto urbanistico di ampio respiro concorse al rinvenimento di tante e appassionanti
vestigia che, ove possibile, trovarono degna valorizzazione sul sito. Così nacque il Museo dei
magazzini romani, costruito
nel medesimo luogo in cui videro la luce i primi magazzini nel primo secolo dell'era moderna, e
così fu anche la volta del Museo della storia di Marsiglia, edificato intorno alle vestigia dell’antico
porto.
Costruiti nel corso dei secoli, l'Abbazia St Victor (V secolo dell’era moderna), la Charité e il
Municipio (XVII
secolo), il Palazzo Daviel (XVIII secolo), il Palazzo Longchamp (XIX secolo) o ancora il
complesso abitativo Jeanneret, detto Le Corbusier (1952) non sono che alcuni esempi della
ricchezza di un patrimonio che ha valso a Marsiglia il titolo di "Città dell'arte e della storia".
Nel 1985, la scoperta ad opera di Henri Cosquer di un santuario inghiottito a 37 metri di
profondità nel mare e risalente a ben 27.000 anni prima ha conferito nuovo slancio alla storia di
Marsiglia.
Oggi, sono tante le visite che consentono di scoprire il patrimonio di Marsiglia, dalle origini della
sua fondazione, attraverso i più antichi quartieri, sino al XX secolo, sul filo delle esperienze
architettoniche che ne celebrano la storia.
5

C’ERA UNA VOLTA MARSIGLIA
Alcune tappe obbligate per ricostruire il percorso storico di Marsiglia? Si parte!
Il Porto Vecchio
Non trascorrerà molto tempo prima che il Porto svolga il ruolo di principale motore economico
della città, diffondendo le eco della sua fervente attività intorno al Lacydon, centro nevralgico e
anima stessa del settore marittimo.
Nel XII secolo, le Crociate contribuiscono a una netta ripresa per la città e il suo porto. Le navi
marsigliesi trasportano i crociati verso la Terra Santa. Una croce blu su sfondo bianco identifica
la flotta focese e rappresenta ancora oggi il blasone della Città.
Il Forte St Nicolas
La prosperità dei commerci favorisce l'indipendenza di Marsiglia, la cui impertinenza poco piace
al potente Luigi XIV. Il monarca ordina pertanto la costruzione del Forte St Nicolas sullo
sperone della riva
meridionale del Porto, tra l’Abbazia di St Victor e il Pharo. Auspica così proteggere e reprimere
l'istinto ribelle della città. L'ardua missione viene conferita al Cavaliere di Clerville.
Il Forte St Jean
Poco più in là, il Re Sole completa il suo primo progetto militare con la creazione di un vero e
proprio forte attorno alla torre quadrata del Re René e alla torre del Fanal. La monarchia
perviene così a controllare la città e entrambe le rive del Lacydon. Tornata la quiete, Colbert
libera il porto, gli conferisce il monopolio del commercio con il Levante e riporta le galere reali da
Tolone a Marsiglia. È l’era delle grandi opere, durante la quale Pierre Puget avanza un
rimaneggiamento della configurazione urbana. Sfortunatamente, sarà solo la Vieille Charité ad
usufruire dei talenti dell’artista. Parte del futuro MUCEM (Museo delle civiltà d’Europa e del
Mediteranno) sarà installata presso il Forte St Jean.
Il Municipio
Lungo la banchina Nord, l’edificio barocco d’influenza genovese fu in origine una casa
padronale. Solo nel 1665, gli architetti Gaspard Puget e Mathieu Portal apposero la loro firma
alle piante di quello che sarebbe stato il Municipio. Lo stemma di Marsiglia presente sulla facciata
viene appositamente scolpito da Pierre Puget. Nel dopoguerra, un programma di ricostruzione
consente di ripensare la facciata Nord del Porto, distrutta nel corso dell’inverno 1943. Gli
immobili Pouillon, il cui basamento restituisce un’area ombreggiata con una serie di arcate, si
allineano così all’altezza del Municipio. Il complesso dà così vita a un tutt’uno armonioso dal
quale spicca il “palazzo genovese”, il municipio di Marsiglia. Ai suoi piedi, il traghetto collega le
due rive del porto in meno di cinque minuti da oltre un secolo!
Il Carré Thiars
Enclave sita dietro la riva Sud del Porto Vecchio, il quartiere era un tempo destinato ad
accogliere l’arsenale delle galere rimodernato da Luigi XIV dopo l’edificazione del Forte
St Nicolas. Nel 1748, le galere fanno ritorno a Tolone e l’arsenale viene gradualmente
smantellato. Il Corso d’Estienne d’Orves ospita allora i tanti depositi che si articolano intorno ai
cortili chiusi nei quali oggi trovano spazio ristoranti, gallerie d'arte e teatri…
L’atmosfera animata e variopinta ispirerà gli artisti che installeranno lungo il perimetro le loro
botteghe.
6

La scuola del Péano, con il pittore Ambrogiani in veste di capofila, avrà qui i suoi momenti di
gloria.
Negli anni ‘80, il corso si è trasformato in una bella piazza all’italiana affascinante e rievocativa
con la sua architettura neoclassica marsigliese, illuminata dalla cadenza dei lampadari “gabbiani”
di Bové.
Il parco e il Palazzo del Pharo
La vista che si gode dai giardini si estende dal Porto Vecchio verso l’agglomerato, dove è possibile
distinguere, in corrispondenza dei quattro punti cardinali, i diversi edifici che punteggiano la
città.
Il palazzo, un tempo residenza imperiale di Napoleone III, viene offerto in dono all’Imperatrice
Eugenia che lo lascia in eredità alla città focese all’alba del XX secolo. Dal 1996, dotato di
infrastrutture moderne e di un centro congressi comprendente un anfiteatro da 900 posti, il
palazzo accoglie eventi di primissimo livello.
La Corniche
Una splendida fascia litoranea con vista sulla rada e le isole circostanti, che inaugura il suo
tracciato dopo il Pharo, si allontana dal vociare cittadino disegnando una sorta di terrazza
mediterranea. La Corniche ospita il “Monumento ai caduti delle armate d’Oriente”, autentica
porta aperta sulla schiuma bianca del mare, realizzata dallo scultore Sartorio. Dopo l’ansa di
Malmousque, alcune prestigiose dimore, quali la Villa Valmer, sono l’emblema degli edifici un
tempo destinati alla borghesia marsigliese della "belle époque".
Il Monumento agli esuli d’Algeria, firmato da César, rappresenta un ulteriore retaggio della storia
di Marsiglia, da sempre città aperta. Infine, il celebre David in marmo di Carrara, replica di
quello di Michelangelo di Firenze, s’innalza, maestoso, all’incrocio tra il passeggio del lungomare
e la bella avenue del Prado disegnata nel 1839 per collegare la piazza Castellane.
Il Castello d’If
Questa “isola specchiata su Marsiglia", come lo sesso Giulio Cesare usava definirla, viene
utilizzata da Francesco I per difendere la città dalle incursioni nemiche. Tre torri e un torrione
dominano la rada di Marsiglia strizzando l’occhio alla storia. È la penna del famosissimo
Alexandre Dumas ad alimentare la sfera leggendaria del castello, dove sarà imprigionato
Edmond Dantès, il “Conte di Monte-Cristo”. Dal canto suo, Mirabeau vi fu effettivamente
imprigionato per sei lunghi mesi su ordine del padre.
Meta turistica per eccellenza, il castello è accessibile grazie alle navette che, con partenze regolari
dal Porto Vecchio, conducono il turista lungo una gita in barca con successiva visita al castello, il
tutto incluso nel City Pass!
Le isole del Frioul
Nei pressi del Castello d’If, Pomègues a Sud, destinata all’ormeggio delle imbarcazioni sospette
sin dal 1627, e Ratonneau a Nord, collegata da una diga di 361 metri realizzata all’inizio del XIX
secolo in vista della creazione di un porto di quarantena.
La cappella edificata da Penchaud, sul modello di un antico tempio, domina l’isola di Ratonneau
dove ha sede l’ospedale Caroline. Entrambi gli edifici, destinati all’accoglienza delle persone in
quarantena,
rappresentano il principale complesso sanitario dell’intero Mediterraneo. Oggi, un noto festival
anima le notti estive dell’ospedale Caroline, convertitosi in teatro privilegiato di rievocazioni
storiche. Porto Frioul fu edificato nel 1974 nell’intento di ricreare la medesima configurazione di
un villaggio di pescatori.
7

Il Vallon des Auffes
Autentico villaggio di pescatori, ad appena qualche gomena dal Porto Vecchio, il Vallon des
Auffes si caratterizza per l'autenticità dei suoi capanni e per uno stile di vita improntato ad altri
tempi. Vi si trovano numerosi ristoranti, dalla pizzeria al ristorante blasonato… per il piacere di
tutti i palati.
Il Panier
Il Mediterraneo non è lontano da questo primo agglomerato urbano posto dietro la riva Nord del
porto. Pescatori, marinai e commercianti abitavano un tempo quelle case che alte si stagliavano
nel cielo, abbarbicate le une alle altre lungo le anguste stradine al cui centro scorreva l’acqua. La
Montée des Accoules consente di accedere al più antico quartiere di Marsiglia.
La Place des Moulins omaggia nel suo nome i quindici mulini a vento che un tempo ospitava
e che hanno dato il loro nome a questa collina. Sulla pittoresca cornice del sito, si staglia la
sagoma dell'edificio barocco costruito da Pierre Puget.
La Vieille Charité
In seguito all’editto reale ordinante “la reclusione di poveri e mendicanti”, l’area posta nelle
immediate vicinanze della Cattedrale Maggiore viene consacrata alla costruzione di un ospizio.
L’edificio in pietra rosa della Corona viene edificato in più fasi e testimonia nei suo tratti il
susseguirsi delle diverse epoche architettoniche che si avvicendano tra il 1671 e il 1745. Pierre
Puget è il primo direttore dei lavori a firmare la cappella barocca sormontata dalla cupola
ovoidale. Il frontone aggiunto nel corso del Secondo Impero illustra il tema della "carità che
accoglie i bambini indigenti circondati da due pellicani”. Successivamente, Le Corbusier
valorizzerà l’unità e la coerenza dell’edificio che merita un programma di ristrutturazione. La
Vieille Charité, classificata monumento storico, diventerà un centro culturale e museografico di
indiscussa importanza per la città Focese.
La Joliette
Rievoca l’attività portuale del XIX secolo e l’estensione del porto verso Nord. Nel 1858, la città vi
costruisce i magazzini, concessi a una società privata su 10 ettari di terreno. La compagnia dei
magazzini e dei depositi realizza i quattro edifici in pietra e mattoni, nonché i depositi dalla tipica
struttura in metallo destinati alla dogana e allo stoccaggio delle merci. Progettati sulla base delle
planimetrie di Gustave Desplaces e direttamente ispirati a quelli londinesi, quelli di Marsiglia
sono i depositi più grandi d’Europa di questa fine secolo. Convertitisi in quartiere affaristico
grazie all’impulso del programma Euroméditarranée, i depositi sono stati degnamente
ristrutturati dall’architetto Eric Castaldi. La Rue de la République, antica via imperiale realizzata
nel corso del Secondo Impero secondo il modello di Hausmann, fiancheggiata da immobili in
stile Napoleone III, collega il Porto Vecchio alla Joliette. Oggi, il cantiere di ristrutturazione si
inscrive nello stesso progetto Euroméditarranée.
3 luoghi di culto imprescindibili
Pur non essendo Roma, Marsiglia ha conosciuto un fervore inedito quanto alla costruzione di
edifici di culto nel corso dell’intero XIX secolo, legato alla costruzione dei quartieri periferici
rispetto al centro cittadino. È possibile visitare la maggior parte di questi edifici grazie agli
itinerari dedicati al patrimonio organizzati dall’Ente del turismo e dei congressi. Fra le
realizzazioni principali spiccano tuttavia la Cattedrale Maggiore e Notre Dame de La
Garde, alle quali si aggiunge naturalmente l’antica abbazia di Saint Victor risalente al periodo
medievale.
8

La basilica St Victor
Cassien, monaco venuto dall’Oriente nel 416, contribuisce all’edificazione di due monasteri, tra
cui quello dedicato al martire Victor ed è responsabile dell’introduzione del culto della Vergine
d’Occidente… Dopo le invasioni barbariche, l’abbazia ricostruita nel corso del XVIII secolo
viene fortificata a cura di Guillaume Grimoard, abate di St Victor, eletto papa ad Avignone con il
nome di Urbano V.
Le cripte danno vita a un’autentica chiesa sotterranea che ospita, tra l’altro, la statua di Notre
Dame de la Confession, in noce dipinto, tradizionalmente nota con il nome di Vergine Nera. Il
culto della Vergine viene rievocato in occasione delle feste della Candelora e conduce la
processione del 2 febbraio che richiama, all’insegna di un rinnovato fervore religioso, fedeli
provenienti da ogni angolo del mondo.
La Cattedrale Maggiore
Presso il porto della Joliette, in prossimità della Vieille Charité, la Vieille Major, antica cattedrale,
vede la luce nel XII secolo (chiusa al pubblico per restauri).
La Nouvelle Major viene edificata tra il 1852 e il 1893 sul modello di Santa Sofia di
Costantinopoli. In assisa di pietre bianche (Calissane) e verdi (Firenze), all’insegna del più puro
stile romano-bizantino, l’edificio ricorda a tratti le fattezze di Notre Dame de la Garde alla quale
si oppone, anch’essa progettata da Vaudoyer, Espérandieu e Revoil. Si tratta della più vasta
cattedrale mai realizzata in Francia dai tempi del Medioevo.
Concerti d’organo ne animano le mura nell’ambito dei “vespri musicali” e la riorganizzazione
dell’area circostante la Cattedrale s’inscrive nel progetto Euromediterranée volto a conferirle
l’importanza culturale e spirituale che questo luogo di culto merita.
Notre Dame de la Garde
Affacciata sul lido ed innalzata a 154 metri d’altitudine sulla collina della Garde, nulla sfugge al
suo sguardo attento… Semplice cappella nel XIII secolo, sarà fortificata e ampliata per ordine di
Francesco I all’alba del XVI secolo per soddisfare un’esigenza di protezione e difesa della città.
Nel 1853, si deve a Espérandieu la realizzazione di un progetto faraonico in puro stile romanobizantino
particolarmente emblematico della tendenza architettonica dell’epoca. Papa Leone
XIII attribuisce all’edificio il titolo di basilica nel 1879. In lontananza, nella sua monumentalità
(9,70 m), la statua della Vergine col bambino realizzata in oro fino presso i laboratori Christofle,
si staglia nell’area squisitamente focese.
I numerosi ex-voto decorano le pareti della basilica in segno di ringraziamento, alcuni dei quali si
distinguono per le loro peculiarità: gli ex-voto marini, gli ex-voto legati alla malattia, quelli
evocativi delle guerre o addirittura quelli connessi all’OM! La devozione dei marsigliesi
riecheggia ogni anno, in occasione dell’offerta degli ex-voto a Notre Dame de la Garde. Dato
l'angusto ambiente interno, queste semplici lastre di marmo vengono esposte su una terrazza
all’esterno dell'edificio. Un pellegrinaggio annuale celebra il 15 agosto la Festa della Vergine.
La Canebière
Tanto illustre quanto celebrata, questa avenue deve la sua origine etimologica al termine
“canebe”, che definisce le corderie di canapa insediate in prossimità dei cantieri navali. La
Canebière si affaccia sul porto una volta smantellato il Grande Arsenale nel 1774. Si allunga dal
Porto Vecchio alla Chiesa dei Riformati nel 1928 integrando la rue Noailles e le Allées Meilhan,
animate dalla fiera del presepe provenzale nel periodo delle calende. Alcuni dei suoi edifici fanno
9

ella mostra delle meravigliose facciate risalenti al XVIII e XIX secolo, fra i quali spiccano il
Palazzo della Borsa, l’immobile Monoprix, l’immobile C&A…
Marsiglia ha avviato una politica di riorganizzazione al fine di iscrivere la Canebière nel disegno
marsigliese del III millennio, fra i primi esiti del progetto, uno è indubbiamente l’arrivo del tram.
Il Palazzo della Borsa
Inaugurato da Napoleone III, questo progetto rappresenta l’esito primo dei grandi cantieri che
videro la luce nel corso del Secondo Impero.
Il decoro della facciata ben interpreta i temi del commercio e della navigazione, tanto cari alla
città di Marsiglia.
Ad oggi, lo stabile ospita la Camera di commercio più antica di Francia creata da Enrico IV nel
1599, nonché il Museo della Marina e dell’Economia. www.ccimp.com
Belsunce
Un’elegante strada carrozzabile, simile a quella che si trova ad Aix-en-Provence, viene aperta nel
1670… Si tratta di un’arteria d’accesso alla città sin dal XVII secolo, completata all’alba del XIX
secolo dalla porta d’Aix.
Nel 1857, una sala teatrale in puro stile moresco mobilita l’attrazione del corso imponendosi
quale tappa
imprescindibile e al contempo temuta dagli artisti.
Le voci di Mistinguett, Montand e Chevalier riecheggiano ancora nell’Alcazar che si convertì
poi in qualcosa di ben diverso. Ove un tempo sorgeva il teatro fu costruita la Biblioteca
municipale con vocazione regionale che ne ha tuttavia conservato la bella tettoia, oggi posta sotto
il vincolo delle Belle Arti.
La localizzazione geografica di questa anima squisitamente urbana giustifica l'insediamento della
stazione St Charles, posta nelle immediate vicinanze e inaugurata nel 1848. Il quartiere si inscrive
entro il perimetro del piano regolatore che ne conferma il futuro di metropoli.
Longchamp
La grande siccità del 1834 e l’epidemia di colera che ne è seguita decretarono l'insorgere di un
ambizioso
progetto: la costruzione di un canale lungo 87 Km che conducesse le acque della Durance nel
cuore cittadino.
Undici anni di lavori e 5.000 operai diretti dall’ingegnere Franz Mayor di Montricher condussero
all’impresa più ambiziosa di un XIX secolo fulgido di promesse tecniche. Il grandioso e teatrale
palazzo, progettato da Espérandieu nel più puro spirito eclettico del XIX secolo, interpreta tutti i
repertori
architettonici dell’epoca. Alle due estremità del serbatoio d’acqua, si sviluppa a semi cerchio un
doppio colonnato ionico che termina la sua corsa con due edifici: il Museo delle Belle Arti (in fase
di restauro) e il Museo di Storia naturale.
Nel cuore pulsante di questo elegante quartiere, troneggia la particolare dimora Grobet-Labadie
trasformata in museo.
Prado – Michelet
Il parco Chanot dove si sono svolte le esposizioni coloniali e che attualmente ospita la fiera
internazionale di Marsiglia, lo Stadio Velodromo celebre, forse, quanto il Porto Vecchio, teatro di
vittoria o luogo della sconfitta, a seconda delle serate, e la Città Radiosa del Corbusier animano
questo cartiere residenziale.Tre scenari di vita che coabitano malgrado le differenze di natura e
10

funzione che meglio delle altre illustrano l’identità stessa di una Marsiglia un tempo votata allo
scambio e al commercio, conviviale e culturale al contempo.
Il Prado
Celebrata dalla fontana gentilmente offerta in dono dal ricco marmista Jules Cantini, la Place
Castellane rappresenta un punto fermo tra il centro cittadino e il quartiere residenziale
dell’avenue del Prado.
Nelle ore mattutine, l’arteria è animata dal mercato particolarmente frequentato da marsigliesi e
turisti. Un polmone verde che conferisce ossigeno a questo quartiere caratterizzato da un traffico
piuttosto intenso, si estende su una superficie di 5 ettari con il Parco del 26° centenario (altrimenti
noto come Parco del millennio), realizzato nel 2000. I 26 secoli attraversati da Marsiglia valevano
bene la piantagione di 5.400 tra alberi e arbusti e la realizzazione del simbolico viale delle 26
sequoie… quattro giardini tematici invitano a una verde evasione verso l’Africa, l’Asia, l’Oriente
e la Provenza. Palme, banani, arcidiavoli e altre essenze contribuiscono a creare un rigoglioso
universo vegetale. L’Albero della Speranza annuncia l’ingresso al parco dove a terra sono incisi i
nomi di migliaia di marsigliesi che, grazie a un sottile gioco di lettere, possono ricostruire la loro
identità.
La Fiera Internazionale di Marsiglia
Questa “vetrina sul mediterraneo” rappresenta indubbiamente un appuntamento “faro”
dell’antica Città dei Focesi grazie ai suoi 1.200 espositori installati su una superficie di 17 ettari.
La Fiera di Marsiglia è la fiera delle novità: robot, balneazione, videogiochi e altri universi
paralleli vi trovano degna espressione. Così, dall’universo della casa alle nuove tecnologie
passando per il giardinaggio, lo spazio gastronomico, la moda prêt-à-porter o percorrendo le
tradizioni di tutti i paesi del mondo, la visita prosegue al ritmo dei desideri e delle esigenze più
disparate… impregnandosi dei tanti eventi che conferiscono al salone la sua eccezionale
vocazione internazionale…
Lo Stadio Velodromo
Costruito nel 1938 per accogliere i Mondiali di calcio, è stato da allora oggetto di successivi
adeguamenti, i più importanti dei quali nel 1997, allo scopo di rispondere ai requisiti della Coppa
del mondo di calcio del 1998, quando il numero di spettatori passò da 45.000 a ben 60.000.
Il prossimo autunno, i riflettori si accenderanno di nuovo sullo stadio per accogliere 6 incontri
della Coppa del Mondo di Rugby, fra i quali due quarti di finali.
La Città Radiosa
“L’architettura è il sapiente, corretto e magnifico gioco dei volumi assemblati nella luce…”
Queste parole di Charles-Édouard Jeanneret detto Le Corbusier sono alla base della
progettazione stessa di questo “Complesso residenziale di Marsiglia”. Il progetto fu
commissionato da Raoul Dautry, ministro per la ricostruzione, il quale si vide confrontato alla
questione degli alloggi nell’immediato dopoguerra. L’ambizioso cantiere vide quindi la luce tra il
1947 e il 1952. Un edificio in calcestruzzo, poggiante su trentotto pilastri, si compone di 337
appartamenti disposti su 18 piani. I corridoi fungono da strade animate da botteghe che vendono
generi di prima necessità, dalla scuola e da un hotel ristorante.
Gli allestimenti interni sono frutto di Charlotte Perriand. I comignoli, autentiche sculture
sovrastanti il tetto terrazza, identificano quella che i Marsigliesi definiscono con affetto “la Maison
du Fada”.
11

Le Calanche
La calanca (da calenco, scarpata) è un’insenatura angusta e profonda in cui si riversa il mare a
formareuna sorta di ansa naturale.
Le Calanche si trovano sulla costa meridionale del litorale che corre tra Marsiglia e Cassis. Dal
porto dei Goudes, vero e proprio villaggio di pescatori, prende le mosse un paesaggio minerale
che costeggia il mare.
Lo scenario s’impone allo sguardo lungo 20 km da percorrere a piedi o in barca e dal quale si
ergono scoscese falesie che piombano a picco nel Mediterraneo come immense cattedrali di
roccia.
Massicci di altitudine compresa tra i 400 e i 500 metri, quali il Monte Puget, testimoni di illustri
imprese, come quella di Raymond Rebuffat, continuano a richiamare gli amanti
dell’arrampicata. Questo rilievo calcareo di roccia bianca illuminata dal sole s’innalza con
insolente bellezza, una bellezza che associata alla profondità delle acque cristalline, calme come
un paradiso o talvolta nervosamente agitate, esprime tutta l’energia di questo insolito universo
naturale…
Il panorama “è meravigliosamente sublime”… lungo il sentiero costiero ove lo sguardo abbraccia
l’orizzonte sino a toccare l’arcipelago delle isole di Riou. L’arcipelago è circondato da isolotti
quali il Petit e il Grand Congloué, dove le imbarcazioni di un tempo solevano talvolta incagliarsi
per poi scomparire negli abissi.
Laggiù il Comandante Cousteau ebbe modo di rinvenire oltre 1.700 anfore e 6.000 pezzi di
ceramica ellenistici risalenti al II secolo a.C.
La Mounine, Marseilleveyre, Podestat, l’Escu, Cortiou costituiscono un concatenamento di
insenature che ospitano i noti pesci di scoglio. Al levar del sole, le imbarcazioni marsigliesi
prendono posizione per la pesca che, seppur a livello professionale, rimane un raro momento di
socializzazione con la sola eco del vociare dei pescatori a turbare la tranquillità dei luoghi.
Sormiou e la nota grotta Cosquer scoperta nel 1991, Morgiou, Sugiton, l’Oule sono in assoluto le
più celebri insieme a En Vau, la cui architettura di pietra le conferisce una concezione
assolutamente spettacolare.
Port Pin si distingue per la sua dolcezza e per la sua spiaggia di sabbia, mentre il Porto Miou è in
assoluto il più lungo.
Una grande diversità di flora e fauna (un migliaio di specie e molteplici colonie di volatili) ben si
sposa a questa topografia unica in Francia.
Infine, il capanno, non più grande di un fazzoletto, antico riparo del pescatore, è parte integrante
del paesaggio delle calanche che, nella bella stagione, si anima di una vita sociale ritmata dalla
siesta, dalle partite di bocce e dalle scorpacciate di pesce…
http://www.calanques.fr
Le spiagge
Dai Catalans a Callelongue, la fascia litoranea invita alla balneazione e agli sport nautici.
Le spiagge di sabbia attrezzate corrono sino alla Grotta Rolland. Da lì… il rilievo pare
riconquistare il suo diritto alla diversità, proponendo insenature e calanche tra le più selvagge
dove l’acqua cristallina assicura momenti di frescura assolutamente meritati. Le spiagge comunali
organizzano nella stagione estiva diverse attività sportive al prezzo forfait di 1,50 €. Le spiagge
sono inoltre dotate di stazioni di pronto soccorso, guardaroba, toilette e docce.
12

MARSIGLIA E I SUOI MUSEI
Oltre una ventina di musei ripercorrono la storia del presepe provenzale, della marina, della
maiolica, delle arti popolari, dell’archeologia del Mediterraneo o ancora della moda.
Oggi, il comune marsigliese è impegnato nella messa a punto di una politica espositiva che si
muove al ritmo delle stagioni per favorire una dinamica culturale favorevole al turismo. Alcune
tappe museografiche si prestano, meglio di altre, alla scoperta del patrimonio della Città Focese,
le cui mostre di ampio respiro rappresentano altrettanti appuntamenti puntualmente onorati da
un numero elevato di visitatori. Itinerari squisitamente culturali per rivelare l’altra faccia di
Marsiglia, emblematica della sua sensibilità culturale e artistica attraverso un approccio
privilegiato all’archeologia, alla pittura, alla maiolica e alle tradizioni…
La Notte dei musei
In primavera, quando le giornate iniziano ad allungarsi, al calare della notte, i musei di Francia
invitano alla scoperta notturna del nostro patrimonio. Ogni anno, sono tanti i musei marsigliesi a
farsi promotori di questa manifestazione.
http://www.marseille.fr
Il quartiere del Panier
Centro della Vieille Charité
L’antico ospizio progettato da Pierre Puget che vi espresse il suo talento e originalità con la
Cappella ovoidale è stato oggetto di restauro tra il 1970 e il 1986, in previsione del progetto
museografico. L’edificio si compone di quattro ali disposte su tre livelli di gallerie affacciate su un
patio rettangolare.
La Vieille Charité include:
Il Museo d’Archeologia Mediterranea
Il museo ospita la maggior collezione di antichità egizie dopo quella del Louvre di Parigi. Sono
ben cinque le sale consacrate ai reperti che datano dall’era dell’Antico impero sino all’epoca
Copta, con un posto d’onore riservato al sontuoso sarcofago di Ibis, le meravigliose stele e i tanti
oggetti commemorativi di quella che era la vita quotidiana e religiosa dell’epoca.
Le civiltà greche, romane, del vicino Oriente e dell’entroterra marsigliese vengono presentate
nelle altre sezioni del museo.
Il Museo delle Arti africane, oceaniche e amerinde
Vi si possono trovare maschere, statue e reperti rituali provenienti dai tre continenti.
Il Centro della Vieille Charité accoglie inoltre mostre temporanee come quella dal titolo “Sous le
soleil exactement”, con la quale si è voluto spiegare come i paesaggi della Provenza avessero
ispirato gli artisti e quanto il suo sole splendente avesse garantito la presenza di ben 100.000
visitatori nel solo 2005.
Il Centro della Vieille Charité ospita attualmente le mostre temporanee del Museo delle Belle
Arti, chiuso per lavori dal febbraio 2005 e per i prossimi 5 anni.
13

Il Préau des Accoules
Nel cuore della città vecchia, il Préau des Accoules è un edificio carico di storia.
Osservatorio reale della Marina, sede dell’Accademia delle belle lettere, scienze e arti o ancora
scuola idrografica, questo luogo è stato infine convertito, nel 1991, in area museografica per
bambini.
La bella sala dalle tante colonne, in pietra gialla e rosa, ospita mostre ludiche, talvolta
accompagnate da manifestazioni di varia natura (spettacoli, incontri).
Il Museo dei Magazzini romani
Il Museo dei Magazzini romani celebra l’attività portuale di Marsiglia tra il VI secolo a.C. e il IV
secolo d.C.
Il museo ospita inoltre il frutto delle ricerche archeologiche sottomarine, presentando i diversi
reperti rinvenuti nei relitti delle navi affondate al largo delle coste marsigliesi. Anfore, decori,
oggetti della vita quotidiana dell’epoca sono altrettanti testimoni che forniscono una
comprensione migliorata di quella che era la vita a bordo delle navi e delle sue tante privazioni.
Spazio Villeneuve-Bargemon
Questa sala riservata alle mostre temporanee è inclusa nello Spazio Villeneuve-Bargemon
inaugurato nel 2006, nel piano interrato, per accogliere la nuova sala del Consiglio municipale. Il
progetto s’inscrive in quello più ampio di riqualificazione dell’area circostante al Municipio.
L’architetto Frank Hammoutène è stato insignito della Squadra d’argento per questo progetto.
La Maison Diamantée
Eretto nel 1570, l’edificio deve il suo nome alle pietre presenti sulla facciata tagliate a “punta di
diamante”. La struttura accoglie mostre temporanee organizzate dal museo della Marsiglia
vecchia. Le esposizioni sono sempre incentrate sui temi della tradizione e della storia popolare
marsigliese.
Il quartiere Longchamp
Il Museo Grobet-Labadie
È questa una dimora privata risalente al XIX secolo, un tempo appartenuta a una ricca famiglia
di negozianti marsigliesi, i Labadie, il cui mobilio, oggetti e opere d’arte testimoniano il gusto
illuminato dei loro collezionisti.
L’intero complesso venne dato in dono alla città di Marsiglia su concessione di Marie Grobet,
figlia di Alexandre Labadie, nel 1919. Dieci sale, stanze, boudoir e biblioteche compongono lo
scenario, confortevole e prezioso, entro cui si muoveva la società borghese dell’epoca. Oggetti
d’oreficeria, pendoli, maioliche, tappeti e arazzi delle più meravigliose manifatture compongono
l’apparato di questo raffinato ambiente interno.
I dipinti presenti confermano ancora una volta l’eclettismo dei Labadie: Fragonard, Dupré, Ziem,
Monticelli, Puget, Boucher, Watteau, Ingres, Millet, Delacroix, Corot non sono che alcune delle
firme che suggeriscono i colori delle diversi correnti artistiche ivi rappresentate.
Il Museo delle Belle Arti (chiuso per restauri)
Allestito nell’ala sinistra del Palazzo Longchamp dal lontano 1869, il museo mette in mostra
capolavori provenienti dalle confische rivoluzionarie perpetrate nelle chiese, nei conventi e presso
le dimore di quanti fuggirono dalla rivoluzione.
14

Disposto su due livelli, il museo presenta tele della scuola francese e italiana (Carracci, Bassetti) e
alcuni dipinti fiamminghi (Rubens, Jordaens). Vi si possono trovare inoltre alcuni capolavori della
scuola provenzale (Pierre Puget, Michel Serre), risalenti al XVII e XIX secolo.
Il Museo di Storia Naturale
Creato nel 1819, il museo ha fatta sua l’ala destra del Palazzo Longchamp nel 1869. L’edificio
mette in mostra elementi della fauna e della flora, dal vero o fossilizzati. Il museo coltiva la sua
specificità mediterranea con una sala interamente dedicata alla Provenza.Un’ulteriore sala è
riservata alla zoologia mondiale. La sala mette in mostra specie naturalizzate, alcune delle quali
rarissime, quali la grande lucertola della Nuova Zelanda. Da non perdere è anche la sala della
preistoria regionale. Previo appuntamento, è inoltre possibile visitare la biblioteca scientifica del
museo, che annovera opere e riviste consacrate alla storia naturale.
Il Centro storico
Il Museo Cantini
Presso una dimora privata risalente alla fine del XVII secolo (1694), sono stati raccolti, a partire
dagli anni sessanta, importanti collezioni fauve e surrealiste, nonché insigni capolavori risalenti al
dopoguerra. Il tutto a dare vita a una delle più meravigliose collezioni pubbliche francesi che
annovera: Bacon, Dufy, Ernst, Le Corbusier - Cité Radieuse, Léger, Matisse, Masson, Miro,
Picabia, Picasso,
Derain, Giacometti, Dubuffet, Tapies ... I disegni più belli della collezione ospitata dal museo
meritano una sala riservata in cui si trovano, uno accanto all’altro, maestri del calibro di Rothko,
Hopper, Dubuffet, Picabia, Picasso….
La Fondazione Regards de Provence
Installata presso l’antico edificio della Scuola di Belle Arti realizzato da Espérandieu, la
fondazione organizza regolarmente mostre sul tema della pittura provenzale.
www.regards-de-provence.org
Il quartiere La Plage-Bonneveine
Il Museo d’Arte Moderna (MAC)
Inaugurato nel 1994, il Museo ha trovato posto presso un edificio risalente agli anni ‘70 offerto in
dono alla Città di Marsiglia. 2.500 mq sono dedicati alle mostre e al Centro di documentazione di
Ernst Golschmidt che raccoglie 25.000 opere d’arte contemporanea. Il museo accoglie i depositi
del Fondo nazionale per l’arte contemporanea, del FRAC PACA e della Caisse des Dépôts et
Consignations, nonché quelli di collezionisti e gallerie private. Dai tempi dalla sua apertura,
diverse importanti acquisizioni hanno consentito di presentare i diversi esempi di creazione
contemporanea, da César alla giovane generazione d’artisti.
Il Museo della Maiolica
Sospeso tra mare e collina presso il Parco di Montredon, il castello Pastré è stato realizzato, su
commissione di Eugène Pastré e della moglie, ad opera dell’architetto parigino Jean-Charles
Danjoy nel 1862. Prima e dopo la Seconda guerra mondiale, il castello fu scelto quale grande
centro dell’intelligence animato da Lili Pastré che garantirà protezione agli artisti e ai tanti ebrei
in pericolo…Dal 1995, il castello ha ospitato il Museo della Maiolica che raccoglie oltre 1.500
pezzi suscettibili di coprire un periodo di ben 7.000 anni. Marsiglia era un tempo un grande
centro della maiolica, ove l’arte dei maestri della terra e del fuoco raggiunse il massimo apogeo
nel corso del XVII secolo. Le fabbriche di Clérissy, Leroy, Fauchier (quest’ultimo fu forse
15

l’inventore del giallo poi imitato in tutta la Provenza) segnano la produzione delle finiture al fuoco
vivo con una netta predilezione per i soggetti mitologici. A metà del XVIII secolo, lo slancio della
porcellana alimenta i progressi tecnici nel settore della maiolica, la cui tecnica del fuoco vivo
autorizzava una policromia piuttosto limitata. Il fatto di dipingere la finitura sullo smalto già a
temperatura moderata per poi cuocere gli ossidi metallici amplia sensibilmente la tavolozza dei
colori disponibili. Saranno le botteghe della Vedova Perrin a conferire nuovo slancio alla finitura
a fiamma lenta con stampe floreali, temi ripresi dal mondo animale e dall’universo cinese.
Il museo fa eco alla ceramica provenzale con Marsiglia, Moustiers, Aubagne, La Tour d’Aigues,
Apt, e Varages.
Il XIX secolo porta con sé l’industrializzazione della quale si fanno portavoce Gien e
Sarreguemines…
L’artista vasaio dei primi anni del 1900 si adatta allo stile proprio all’Art Nouveau illustrato da
alcuni celebri nomi della disciplina.
Il design contemporaneo promuove l’epurazione di forme e decorazioni. Da Alvar Aalto a Pesce,
passando per i francesi Starck e Gagnère, le maioliche fanno un giro d’Europa tra i più
sorprendenti…
Per ulteriori informazioni sulla programmazione dei musei:
http://www.marseille.fr
Castello Gombert
Il Museo regionale marsigliese
Il Museo del Castello Gombert è stato creato nel 1928 da Jean Baptiste Julien Pignol, ultimo
discendente di una famiglia di muratori e agricoltori originari di Marsiglia. Il carattere
profondamente accogliente delle collezioni presenti sui 950m² di superficie espositiva entro uno
scenario appositamente concepito fa di questo museo il luogo privilegiato per le visite in famiglia
di numerosi marsigliesi. Visite guidate su appuntamento, mostre temporanee, conferenze, corsi di
provenzale, corsi di boutis, progetti d’attività educative, un circolo genealogico.
Il ristorante “La Table Marseillaise”, presso una delle ali del museo, riproduce, grazie al mobilio
tipicamente provenzale, l’ambiente di una sala da pranzo di una casa di campagna. Il ristorante
serve piatti cucinati secondo le più antiche tradizioni provenzali e marsigliesi.
www.museeprovencal.fr
16

MARSIGLIA E LA CULTURA
Consapevole dei suoi innumerevoli punti di forza, la città di Marsiglia ha deciso di candidarsi al
ruolo di Capitale europea della cultura nel 2013. Il titolo sarà conferito a una città francese
e a una slovacca. La Città Focese si è convertita in un’attraente metropoli in grado di combinare
alla perfezione la sua vita culturale alle espressioni artistiche più variegate. Se Marsiglia si
aggiudicasse l’ambito titolo, ne conseguirebbero importanti risultati in materia culturale e sociale,
ma anche economica, turistica e urbanistica.
Dalla musica alla danza, passando per il teatro, il cinema, la moda, senza naturalmente trascurare
i sapori della sua generosa cucina, a Marsiglia tutto concorre a fornire linfa vitale alla cultura.
Note musicali…
Il Palcoscenico del Music-hall
Marsiglia vanta un patrimonio musicale la cui eco ha abbattuto il muro del suono di Panama.
Le operette di Vincent Scotto, interpretate da Alibert, hanno lasciato un repertorio popolare tra
cui il celebre Un de la Canebière che ha fatto cantare e ballare un’intera generazione con Le plus beau
tango du monde, Cane Canebière, Un petit cabanon, altrettanti emblemi sonori di un’epoca.
Entro questo vivace scenario musicale, un luogo mitico, l’Alcazar, inaugurato nel 1857, ha vissuto
i suoi momenti di massimo splendore negli anni ‘30. La sala degli spettacoli s’impone quale tappa
obbligata per gli artisti in cerca di fama speranzosi di ottenere un clemente verdetto dall’esigente
platea marsigliese.
Reda Caire, Tino Rossi, Yves Montand, i figli del paese e altri ancora più tardi si esibiscono sul
palcoscenico del music-hall incidendo il loro nome tra quelli degli astri nascenti…
Il Teatro dell’Opera
Marsiglia è anche il luogo privilegiato dell’arte lirica, dove i più eccelsi tenori hanno “fatto
vibrare” le pareti dell’Opéra… La Città Focese è del resto la seconda città di Francia, dopo
Bordeaux, a essersi offerta, nel 1787, un Gran Teatro destinato a consacrare questa disciplina
musicale. L’edificio, sito in rue Beauvau, in prossimità della Canebière e del Porto Vecchio, è
stato riedificato sulle rovine del XVII secolo, dopo il terribile incendio che nel 1919 aveva
distrutto la sala.
Non resta che immergersi nelle emozioni di La Traviata, La Force du Destin, Mme Butterfly o ancora
Don Giovanni e naturalmente della Carmen che potrebbe essere “figlia di Marsiglia”.
http://www.marseille.fr
Voci e gruppi
Jean Guidoni potrebbe rappresentare una nuova tendenza del varietà dopo l’epoca del musichall,
a veicolare ancora una volta i colori di una Marsiglia che osa addentrarsi tra universi più
insoliti, rari e umanisti.
Meno intimista, e decisamente più popolare dai tempi di Notre-Dame de Paris, Patrick Fiori
manifesta il suo attaccamento per Marsiglia che condivide con la Corsica. Non perde infatti
occasione per rievocare con affetto la sua città…
Ma la Città Focese è anche il luogo privilegiato dell’IAM, il Massilia Sound System e della Fonky
Family i cui sfrenati ritmi “rap” scatenano la follia generale. Il loro repertorio si ispira infatti al
“gusto” tipicamente mediterraneo rivisitato in chiave moderna!
Il panorama musicale è indubbiamente tra i più vari e Marsiglia non disdegna alcun ritmo…
17

Arabeschi e capriole!
Che la ritmica sia effettivamente iscritta nel patrimonio genetico di Marsiglia?
Se Marius Petipa, il cui contributo al repertorio classico è noto, è originario di Marsiglia, i suoi
“battus, tendus pliés” animano la capitale parigina… Dal canto suo, Maurice Béjart, anch’egli
marsigliese, fa carriera a Losanna e rievoca con un sempre rinnovato affetto la sua città natale.
Ma è indubbiamente Roland Petit a scrivere una pagina della storia marsigliese quanto alla
danza. Ballerino e coreografo, il “Signor Petit”, come usa chiamarlo Zizi Jeanmaire in pubblico,
si è imposto sotto i riflettori di tutta Europa e la sua fama ha scavalcato gli oceani per approdare
sin negli Stati Uniti.
Il noto coreografo ha fatto danzare autentiche celebrità e ha contribuito a crearne altre, per
esempio a Marsiglia, dove nel 1972 ha creato i Balletti eponimi della città che si trasformeranno,
nel 1981, nel Balletto nazionale di Marsiglia.
Per la sua compagnia, ha ideato gli indimenticabili Pink Floyd ballet, Coppelia, Casse-Noisette, La Dame
de Pique, Le Chat Botté e tanti altri ancora, meravigliosamente interpretati da Rudy Brian, Denis
Ganio, Dominique Kalfouni, Lucia Laccara…
È ancora una volta grazie al suo incontrastato genio che la Scuola nazionale di danza muove i
suoi primi passi nell’edificio realizzato da Roland Simounet, istituto che forma i professionisti di
domani.
I suoi 26 anni di residenza artistica si completano nel 1998 quando Marie-Claude Pietragalla gli
succederà assumendo la direzione della scuola e del balletto. La baiadera è anche coreografa e
segnerà il suo mandato con Romeo e Giulietta, ma anche e soprattutto con gli eccelsi Vita e
Sakountala.
Frédéric Flamant fa il suo ingresso a Marsiglia nel 2005 con la creazione di La Cité Radieuse in
collaborazione con l’architetto Dominique Perrault. Secondo i suoi auspici, “Il Balletto Nazionale di
Marsiglia lavorerà sulla memoria e sull’innovazione”.
L’agenda di ballo della compagnia fa il tutto esaurito e onora numerose tournée nazionali e
internazionali. Quanto alle rappresentazioni marsigliesi, il Balletto Nazionale di Marsiglia,
composto da 32 tra ballerini e ballerine, si esibisce tre volte a stagione presso l’Opéra Municipale,
il Teatro nazionale della Criée e il noto Festival di Marsiglia.
Dal 2007, il concept “OUVERTURE” consente al grande pubblico un accesso agevolato per una
cifra assolutamente modica, 5 o 8€, a uno spettacolo di danza, presso il grande studio del Balletto
Nazionale di Marsiglia, trasformato per l’occasione in una sala spettacolo da ben 300 posti
(utilizzata, nella stagione estiva, per ospitare il Festival di Marsiglia). Un pubblico entusiasta viene
così iniziato alle meraviglie della danza entro una dimensione che lo avvicina ai ballerini e che gli
consente di incontrarli a spettacolo ultimato davanti a un bicchiere, presso la caffetteria del BNM.
www.ballet-de-marseille.com
Questa sera a teatro!
Luoghi che hanno fatto la storia del teatro di Marsiglia o altri, più recenti, che promuovono
progetti artistici e sono emblema dell’intensa vita culturale della città. Grandi o piccole sale si
spartiscono l’infatuazione del pubblico per il repertorio classico, contemporaneo o
multidisciplinare…
18

Tra le più celebri:
La Criée cessa di gridare per declamare!
Questo antico mercato del pesce “ancorato” al Porto Vecchio cambia registro per trasformarsi
nel 1981 in autentica scena nazionale. Marcel Maréchal, già noto ai marsigliesi per la sua
direzione del Ginnasio, inaugura i tre colpi della prima levata del sipario. Nasce così La Criée che
replicherà oltre 400 spettacoli.
Oggi, Jean-Louis Benoît, attore, sceneggiatore, regista e scenografo abbonato ai Molière per ben
due anni di seguito con Les Fourberies de Scapin di Molière nel 1998 e Le Revizor di Gogol nel 1999, è
comandante in capo della Criée.
Capacità: 2 sale da 800 e 200 posti
http://www.theatre-lacriee.com
Il teatro del Ginnasio
Posto in prossimità della Canebière, questo teatro ha conosciuto autentici momenti di gloria con
il varietà francese.
All’insegna del più puro stile italiano, il teatro è stato ristrutturato nel 1985 e ha festeggiato il suo
bicentenario nel 2004.
Dominique Bluzet ne è l’insigne direttore, dividendosi tra questo e il Teatro del Jeu de Paume di
Aix-en- Provence e si deve a lui la creazione di un vivace polo teatrale, dove ogni stagione mette
in scena una trentina di spettacoli.
Le iniziative di Dominique Bluzet sono tra le più poliedriche e le sue proposte non mancano di
argomenti interessanti quali la programmazione delle Arts Sauts fuori le mura, presentata al J4
dopo la messa in scena di Bartabas presso il Centro equestre Pastré negli anni precedenti.
Capacità: 600 posti - http:/www.lestheatres.net
Il teatro Toursky
Richard Martin e la sua insigne compagnia si avventurano per la prima volta nell’universo
teatrale nel 1970 battezzando una sala del quartiere della Belle de Mai, con il nome del poeta
Axel Toursky.
30 anni di lavoro per iniziare il pubblico alla passione della scena. Aperte alla sperimentazione
più squisitamente contemporanea, le proposte artistiche spaziano tra il teatro, la danza, la musica
e il varietà che contrassegnano la programmazione dell’ultimo decennio.
Gli autori contemporanei coabitano pacificamente all’insegna di un’alternanza tra Molière,
Racine, o Seneca…La nuova generazione di coreografi che annovera nomi del calibro di
Découflé, Mathilde Mounier o ancora Georges Appaix ha qui il suo luogo d’elezione.
La diversità è di rigore al Toursky, la cui volontà si traduce nella massima visibilità e leggibilità
dell’arte dei Paesi dell’Est, che trova la sua massima espressione nel Festival Russo, appuntamento
annuale dal 1996.
Capacità: 750 posti http://www.toursky.org
Marsiglia la lettrice
Albert Cohen, André Roussin, André Suares, Antonin Artaud, Marcel Pagnol…e più tardi
Patrick Cauvin, Jean-Claude Izzo, Philippe Carrese, Raymond Jean e numerosi altri scrittori
hanno alimentato il piacere della lettura dei marsigliesi e, divenuti autori di fama internazionale,
quello dalla Francia intera.
Leggere in festa
Manifestazione di portata nazionale, “leggere in festa” investe la stessa Città Focese con
l’obiettivo di valorizzare il libro in tutte le sue forme. Animazioni, mostre e incontri con i
professionisti della scrittura animano un evento aperto sulla conoscenza e sul sapere. Per una tre
19

giorni da non perdere, le parole percorrono le strade, le pagine compaiono sul grande schermo, i
teatri declamano e gli autori vengono illustrati presso le biblioteche marsigliesi, tra cui l’Alcazar.
La Biblioteca Municipale con vocazione regionale (BMVR)
Oltre 250.000 volumi stampati, 1.000.000 di documenti, 350 dei quali con accesso libero,
200.000 libri antichi e 8.000 visitatori al giorno su una superficie di 110.000m², questo il peso
della lettura a Marsiglia con l’Alcazar, antica e celebre sala di spettacoli riconvertita alla più
saggia dimensione di Biblioteca Municipale con vocazione regionale. Si tratta della più grande
biblioteca di Francia (Parigi esclusa). Nel 2004, l’Alcazar abbraccia in via ufficiale il suo nuovo
destino, aprendo i battenti al pubblico dopo ben 6 anni di lavori. Un’immensa facciata e una
tettoia sporgente, progettate dagli architetti Adrien Fainsilber, Jean- Romain Girodet e Didier
Rogeon, simboleggiano questo grande tempio della lettura, consacrato anche alle mostre e alle
conferenze.
Biblioteca centrale della città, l’Alcazar lavora in rete con le 7 biblioteche di quartiere e propone
un ricco programma di manifestazioni culturali, quali colloqui, mostre o ancora laboratori di
scrittura organizzati in collaborazione con le associazioni cittadine.
La biblioteca è inoltre dotata di una rete informatica che consente ai suoi tanti utenti di effettuare
ricerche in Internet, consultare direttamente on line il catalogo della biblioteca e gestire i prestiti.
http://www.bmvr.mairie-marseille.fr
Marsiglia sul grande schermo
Un luogo, una luce
Prima della 7a arte, numerosi artisti hanno posato il loro cavalletto innanzi ai paesaggi
marsigliesi. Una luce delicata sui contorni dell’Estaque, una topografia che coltiva la passione per
il contrasto, una tavolozza di colori cangianti e un’atmosfera tipica, altrettante caratteristiche
assemblate a mo’ di puzzle suscettibili di costituire un’autentica fonte d’ispirazione inesauribile
per la telecamera.
Il primo ciack si deve ai fratelli Lumières, nel lontano 1896, un ciack che aprirà la strada al futuro
cinema. Da allora, oltre 200 copioni, alcuni dei quali divenuti veri e propri cult, hanno imposto
Marsiglia sul grande schermo.
Film e battute
"Se non si può più barare con gli amici, allora non vale nemmeno la pena di giocare a carte”.
La voce di Raimu risuona ancora nel Bar de la Marine in cui è stato girato Marius. L’opera di
Pagnol è un pezzo d’antologia che ancora vale la pena di assaporare nelle repliche diffuse sul
piccolo schermo.
Borsalino farà balzare agli onori del grande schermo il Panier animato dall’indimenticabile duo
Delon-Belmondo. Henri Verneuil renderà omaggio alla sua città prediletta, conferendole il posto
d’onore nel suo 588 rue Paradis o Mayrig in cui Zakarian ripercorre la sua vita nella Città
Focese dopo il genocidio armeno...
Carpita fa sua l’ondata di sciopero dei magazzinieri del 1950, per dare vita a Le Rendez-Vous
des Quais.
La Città Focese sfila così sulla pellicola, ma un fermo immagine frena gli entusiasmi. Oggi
Marsiglia torna a essere lo scenario prediletto di molti grandi registi.
Blier accende i riflettori sulla periferia marsigliese con 1, 2, 3 Soleil che assurge al ruolo di stella
del grande schermo Anouk Grinberg, adolescente in preda a un ideale in una città lungi dal
brillare.
Marius et Jeannette muovono i lori allegri passi all’Estaque, sotto lo sguardo attento della
telecamera di Guediguian che restituisce il suo “giusto splendore” alla sua città.
20

Di tutt’altro registro, Taxi fa sfrecciare sullo schermo l’avventura e l’amicizia di un poliziotto e di
un autista, rivelando viste mozzafiato della metropoli.
Ciascuno reinterpreta a suo modo Marsiglia offrendole un ampio ventaglio di ruoli.
Le serie televisive non sono certo da meno: Fabio Montale alias Delon si muove tra la città e le
Calanche; Le Proc, Le Tuteur non deludono in termini di audience senza contare
l’appuntamento quotidiano con la soap Plus Belle la Vie seguito affettuosamente tutte le sere da
oltre 5 milioni di telespettatori.
Marsiglia fa il suo cinema
Nel 1996, nell’intento di conferire nuovo impulso al settore cinematografico, la città crea
l’Ufficio del cinema incaricato di vegliare sullo sviluppo dell’attività e di sostenerne i progetti.
Il Polo multimediale della Belle de Mai destinato allo sviluppo culturale accoglie inoltre il
dipartimento cinema con le sue attrezzature high tech.
Il sito ospita gli uffici di produttori e emittenti e gli studios audiovisivi. La soap Plus Belle la
Vie, le cui riprese hanno interessato questi luoghi, conferma la portata del progetto realizzato
dalla città.
Nel 2005, Marsiglia totalizzava 138 riprese all’anno, imponendosi quale seconda città
francese per attività cinematografica.
I numeri salienti:
- 27.000 m2 di superficie per il Polo multimediale della Belle de Mai.
- 138 riprese per un corrispettivo di 1.000 giorni di lavoro dei quali:
- 25 reportage, 11 spot pubblicitari, 10 cortometraggi, 9 telefilm, 9 documentari, 3 lungometraggi
“Plus belle la Vie”: 300 persone impegnate tutto l’anno, 130 comparse, un budget di 30
milioni e 5,1 milioni di telespettatori quotidiani.
Marsiglia alla moda
“Non c’è altra moda che quella che scende nelle strade” Coco Chanel
I pionieri della filiera Moda Tessile rivisitano le tendenze e creano uno stile firmato Marsiglia.
Garella, Sugar, Blanc Bleu, Pain de Sucre, Kulte, Poivre Blanc, Olly Gan, Banana Moon o
Sessun non sono che alcuni gruppi a testimonianza della notorietà e dello sviluppo di questa
attività. Nel 2003, la regione PACA di cui Marsiglia è la capitale, si è piazzata al 3° posto nella
classifica della moda e del tessile.
I marchi marsigliesi hanno dato il là a una sana emulazione, promovendo il mercato. Max Mara,
Christian Lacroix, Kenzo, Ventilo, Marithé e François Girbaud, Diesel, e altri multimarche
(Vanessa Bruno, Jean-Paul Gaultier, Céline,…) suggeriscono un percorso di tendenza e
giustificano l’eleganza della strada.
La strada della moda
Si tratta della prima strada a tema inaugurata nel 1997.
La via percorre Rue de la Tour che, dall’Opéra sbocca presso place du Général de Gaulle.
Questa nota arteria riunisce una decina di boutique, creatori locali e depositari le cui vetrine
danno prova di un’indiscussa originalità.
I cappelli di Manon Martin, gli abiti a bustino di Diable Noir, le scarpe di Empreinte du
Sud…portano alle sue massime conseguenze la febbre dello shopping.
21

Lo Spazio Mode Méditerranée
Si tratta di uno stabile in stile hausmanniano di 3.000 m2 ristrutturato da Jean-Michel Wilmotte
nel 1993 che ospita l’Istituto Mode Méditerranée creato da Maryline Bellieud-Vigouroux
nel 1988, nonché il Museo della Moda.
6.000 tra capi d’abbigliamento e accessori compongono lo scenario permanente del museo che
accoglie regolarmente mostre temporanee.
Chanel, St Laurent, Paco Rabanne, Christian Lacroix catturano l’attenzione e permeano la
memoria con il celebre smoking nero, i magnifici abiti da balletto, i sontuosi capi metallici e le
stampe cangianti degne delle gonne delle Arlesiane…
Le collezioni di Mouna Ayoub hanno conferito al museo una preziosa tenuta da ballo e motivato
i desideri di serate danzanti.
Uno spazio documentale incentrato sui temi della moda e del costume soddisfa il desiderio di
ricerca di
stilisti, studenti e professionisti del settore.
L’Istituto Mode Méditerranée sostiene gli stilisti del luogo e adempie a una missione di
accompagnamento nel loro sviluppo e promozione.
Cifre e tessuti!
Marsiglia rappresenta uno fra i maggiori poli del settore tessile e abbigliamento della regione
PACA con i suoi 2.382 esercizi e 6.812 addetti, 5.918 dei quali con contratto di lavoro
dipendente.
Un marchio su cinque è insediato presso la Città Focese e oltre il 23% dei posti di lavoro regionali
è occupato da marsigliesi.
Il commercio al dettaglio assicura il 75% dei posti di lavoro della filiera tessile e abbigliamento in
funzione di un incremento del 10,3% tra il 1999 e il 2003, per un corrispettivo odierno di 370
posti di lavoro supplementari.
www.institutmode.org
22

A tavola!
Un’atmosfera accogliente nutre i pasti quotidiani dove l’olio d’oliva e l’aglio svolgono un ruolo
essenziale nei piatti più tipici.
Marsiglia non è pretenziosa a tavola e l’abilità è parte integrante del repertorio culinario popolare
che non ha mancato di ispirare alcuni fra gli chef più rinomati.
Autentico crocevia del Mediterraneo, Marsiglia ha saputo esplorare le tradizioni culinarie
d’altrove facendo sue alcune ricette sapientemente incluse nel menu regionale.
Il risultato? Piatti speziati dagli accenti squisitamente solari sarebbe forse una definizione piuttosto
riduttiva, laddove il pesce, i crostacei e i tanti prodotti del mare giocano un ruolo di primaria
importanza, librandosi a note sovente complesse…
Marsiglia ama le variazioni sul tema, ecco perché a fianco di piatti tradizionalmente noti, quale la
famosa bouillabaisse che gode di un riconoscimento ufficiale, lo stufato alla provenzale, la zuppa al
pesto, i pieds et paquets marsigliesi, altre ricette confermano una gustosa evoluzione della cucina
regionale. Marsiglia è il regno del prodotto i cui sapori sapranno rivelarsi ai palati nella loro più
squisita essenza grazie al talento dello chef.
Buon appetito!
Ecco alcuni suggerimenti per soddisfare le idee più golose improntate al grande Sud, dalla
Linguadoca alla Costa Azzurra: la pasta al pesto, la pasta ai frutti di mare, il risotto ai “favouilles”
(piccoli granchi), il riso con le cozze, gli involtini di carne ripieni, la salsa all’aglio provenzale, la
“tapenade”, la pasta d’acciughe, i tortini di verdure (zucchine, melanzane, pomodori), i fiori di
zucca farciti, i calamari ripieni, la zuppa di pesce di scoglio e naturalmente, branzino, orata o
sarago alla griglia, accompagnati da un’ottima salsa a base di aglio e peperoncino, non sono che
alcuni emblematici esempi del menu di una tavola tra le più saporite.
Da non perdere anche le specialità del luogo, per ritrovare il gusto di un’epoca lontana: le panisses
e i chichi fregi dell’Estaque.
I ristoranti
La Città Focese conta numerosi ristoranti che spaziano tra la cucina tradizionale e il “world food”
oggi particolarmente apprezzato, passando per i sapori orientali, mediterranei con un’influenza
italiana tutt’altro che trascurabile e senza naturalmente trascurare le specialità a base di pesce.
Questa celebrazione del gusto si avvale di locali dal design particolarmente curato perfettamente
aderente alla tendenza “city” che tanto è cara allo stile contemporaneo.
Alcuni nomi fra i più noti:
- Gérald Passédat – Le Petit Nice**
- Lionel Levy – Une Table Au Sud*
- Guillaume Sourrieu – L’Épuisette*
- Chez Michel*
Da maggio 2005, l’Ente del turismo e dei congressi propone un “corso di bouillabaisse”, in
collaborazione con il ristorante le Miramar il cui chef, Christian Buffa, rivela i suoi segreti per
cucinare una vera bouillabaisse alla marsigliese. www.bouillabaisse.com
23

Una stella in più per Marsiglia!
Il repertorio culinario di Marsiglia esplorato da un marsigliese d’adozione come Lionel Levy
testimonia le radici sorvolando i sapori regionali.
Originario di Tolosa e… del bacino mediterraneo, lo chef d’Une Table au Sud che si è
aggiudicato una stella nella guida Michelin 2005, non nega l’influenza della storia sulla cucina
marsigliese. L’Italia, la Corsica, il Nord Africa, la Grecia…si ritrovano quindi in questo
“vocabolario” speziato, dove olio d’oliva, aglio, verdure e pesce rappresentano una squisita prosa
romanzata da autori altrettanto virtuosi. Colui del quale Ducasse dice “Uno dei rari che non si
limita a fare del copia e incolla” si prende in effetti qualche sorprendente libertà nei confronti
della tradizione, basti pensare al suo milk-shake di bouillabaisse.
Questa versione contemporanea della tipicità provenzale rispetta la successione dei gusti e dei
sapori iodati e speziati, pur apportando al piatto una qualche modifica morfologica concentrata
sull’essenziale.
Lionel Levy usa definire le sue proposte alle stregua di una cucina d’autore, istintiva e accessibile
al contempo.
Il suo obiettivo punta a una desacralizzazione dell’universo gastronomico all’insegna di una
militanza a favore della Generazione C, come cultura, che scompiglia, mette a soqquadro e
reinveste la cucina classica.
La diversità dei prodotti che lo chef trova a Marsiglia fornisce materiale idoneo al suo registro il
cui virtuosismo e audacia non lasciano certo le papille indifferenti.
Une Table au Sud si configura in effetti quale autentico “teatro della scoperta” che, al di là di
qualsiasi idea preconcetta, interpreta una nuova architettura della cucina.
Qualche esempio allettante? Il “crumble” di dentice allo zenzero e agrumi servito all’interno di
un bicchiere? È lo zenzero caramellato che dà il nome a questo particolare piatto, o ancora la
vellutata di castagne alle lingue di riccio di mare.
24

Marsiglia e i festival
Per tutto l’anno, con una netta predominanza nella stagione estiva, Marsiglia è fiera d’accogliere i
festival più svariati.
Il Festival della Musica Sacra (maggio)
Dal 1995, Marsiglia celebra i più grandi nomi della lirica nell’ambito di questo festival di musica
classica che si svolge, quanto alla programmazione ufficiale, presso la Chiesa di St-Michel e del
quale Mozart, Saint Saëns, Beethoven, Rachmaninov… non sono che alcuni fedelissimi
frequentatori.
Il Conservatorio della regione partecipa ugualmente all’iniziativa esibendosi presso le chiese della
città in ben otto concerti rigorosamente gratuiti.
In capo a dieci anni, questo festival è cresciuto… in termini di qualità del repertorio proposto e di
artisti coinvolti.
Il Festival di Marsiglia (giugno/luglio)
Nato nel 1996, il Festival della Città Focese ha raggiunto una notorietà nazionale. Teatro, danza
e musica contemporanea si alternano in questa edizione mettendo in scena artisti di primissima
fama quali K626, Metapolis II, Perfect Gems, e Ist Konnexion… Dopo l’appuntamento alla
Vieille Charité, il festival si svolge presso il Parco Henri Fabre a ridosso dell’immobile che ospita
il Balletto di Marsiglia.
www.festivaldemarseille.com
Il Festival del Folclore internazionale (luglio)
Da 42 anni a questa parte, il festival ha accolto oltre 110 paesi e altrettanti gruppi differenti. Ogni
anno, oltre 3.000 artisti, giunti sin qui da ogni angolo del mondo, difendono e onorano il loro
patrimonio e le tradizioni dei loro paesi d’origine. www.roudelet.felibren.com
Il Festival del Jazz dei 5 continenti (luglio)
Serata all’insegna del Jazz entro il bucolico scenario del serbatoio d’acqua del Palazzo
Longchamp. Europa, Africa, Nord America e Sud America vi sono degnamente rappresentate
trasportando il pubblico in un viaggio oltreoceano rimato dal jazz funk, acid, folk e addirittura
zingaro. Serate estive dai ritmi meticci risuonano nel luglio marsigliese. www.festival-jazz-cinqcontinents.com
Le Notti Caroline (luglio/agosto)
L’antico ospedale Caroline sull’isola del Frioul si è riconvertito in luogo di spettacolo per la
stagione estiva. Il periplo in barca contribuisce alle emozioni di una serata all’insegna della danza
contemporanea, della canzone francese e della declamazione poetica. Le stelle vegliano sul
destino di questa originale iniziativa. www.nuits-caroline.com
La Fiesta dei Sud (ottobre)
Marsiglia ama la festa… come questa Fiesta dei Sud che, da 14 anni, fa vibrare la Città Focese ai
suoni e ritmi indiavolati delle musiche del Sud.
Autentico “melting-pot” musicale, la Fiesta rappresenta un luogo privilegiato di scoperte e
riferimenti noti al grande pubblico e ai tanti artisti che, emergenti o noti, si danno appuntamento
qui per dare vita a un superbo spettacolo di fuochi d’artificio a suon di decibel. Amadou e
Mariam, Massilia Sound System e Sinsemilia non sono che alcuni fra i più rappresentativi esempi
di questo evento dal sapore cosmopolita. Serate che si protraggono sino alle prime luci dell’alba
segnano il calendario ottobrino. Esposizioni e animazioni virtuali completano il programma.
www.fiesta-des-sud.org
25

Marsiglia e lo sport
Marsiglia e l’OM
A Marsiglia, il calcio è legato in maniera viscerale a una città che deve necessariamente uscire
vittoriosa da ogni partita, pena una cocente delusione per un’intera popolazione.
L’Olympique Marsiglia e il mitico stadio Velodromo rappresenterebbero per alcuni il bello e
cattivo tempo della Città Focese. Fondato nel 1899, l’Olympique Marsiglia fa rapidamente
incetta di vittorie, aggiudicandosi 3 scudetti nel Campionato francese cadetto. A partire dal 1937,
l’inaugurazione dello stadio Velodromo e le sue nuove condizioni d’allenamento nutrono grandi
ambizioni, una fra tutte, quella di accedere all’ambiente professionistico.
Detto fatto, l’OM realizza il suo sogno con il primo scudetto ottenuto nel Campionato francese
professionale. Forte di una tale impresa, il club si rafforza ulteriormente, strutturando il suo gioco,
sviluppando le sue tattiche e accedendo così al campionato Europeo del 1963.
Numerose vittorie, alcune sconfitte e il talento dei giocatori animano la saga olimpica.
Vittorie e giocatori: 10 scudetti nel Campionato francese, 10 titoli in Coppa Francia e 1 Titolo
di campioni d’Europa, questi i titoli all’attivo dell’Olympique Marsiglia, uno dei club più
blasonati di Francia.
I più celebri giocatori internazionali del calibro di Mario Zatelli, Drogba senza naturalmente
dimenticare l’epoca d’ora dei grandi Papin, Deschamps e Boli, hanno segnato i goal che hanno
fatto la storia del club.
Calci di punizione, corner, rovesciate e rigori hanno di volta in volta provocato l’esaltazione dei
tifosi la cui hola riecheggia ancora nelle tribune.
I retroscena delle imprese del club si svolgono presso la Commenda, dove il team si allena grazie
ai 40.000 m2 di area attrezzata, con tanto di stadio erboso, stadio stabilizzato e pista d’atletica.
Tifosi: forte di ben 4 milioni di tifosi dislocati in ogni angolo della Francia, l’OM non
fa che confermare la sua capacità di federare il pubblico intorno a un solo sport e a una sola
grande squadra.
10 club di supporter animano le serata all’insegna del calcio nelle curve Nord e Sud. I
Commando degli Ultras, i South Winners, gli Yankee Nord, i Dodger’s, gli MTP, i Fanatics, il
CCS, il Club des Amis de l’OM, il Club dei tifosi portatori di handicap e il Puissance Ganay,
raggruppano i numerosi fan che da sempre sostengono con rinnovato fervore la loro squadra.
“Droit au but” (Dritto in rete), questo lo slogan dell’Olympique Marsiglia che conferma la sua
volontà di vincere in qualsiasi circostanza e che da sempre regala al suo pubblico un autentico
spettacolo per il cuore e per gli occhi. Ogni stagione, 18 incontri di League 1 vengono giocati in
casa. www.om.net
L’Ente del turismo organizza visite guidate presso lo stadio Velodromo
www.marseille-tourisme.com
Manifestazioni varie…
I Mondiali di “Pétanque” (luglio)
Ideato da Paul Ricard nel 1962, l’appuntamento si è ben presto trasformato nel “Rolland Garros
delle bocce”. Oltre 12.480 giocatori ripartiti in 4.160 squadre tirano e puntano con il timore di
“baciare Fanny” che ne confermerebbe la sconfitta. Dopo un serrato confronto presso il parco
Borély, le squadre si trasferiscono per una finale mozzafiato al Porto Vecchio.
www.lamarseillaise.fr
26

World Series 13 (luglio)
Inaugurata nel 1994, questa competizione di Beach Volley è in assoluto la più antica dell’intero
circuito mondiale che richiama i migliori giocatori di livello agonistico e oltre 120.000 fan sulle
spiagge del Prado. Oltre 200 incontri in vista delle qualifiche alle Olimpiadi e 40 paesi
rappresentati da 250 atleti compongono il grandioso programma dei tornei maschili e femminili.
Uno spettacolo ritmato dai rapidi passaggi dei giocatori!
Torneo Pro Beach Soccer (agosto)
Con l’arrivo della stagione estiva, le belle spiagge del Prado e Corbière vengono letteralmente
prese d’assalto dal torneo di Beach Soccer. Trasformatosi nell’appuntamento clou dell’estate, ogni
anno, il torneo richiama qualcosa come 80.000 spettatori e mette in scena partite assolutamente
animate. Le squadre di professionisti concorrono per il titolo di campioni d’Europa.
Settembre in mare
Da metà agosto, la rada di Marsiglia issa le vele per accogliere gli appassionati di sport nautici. I
più temerari prendono parte alle regate, i più rigorosi ne approfittano per affinare la loro tecnica
di pesca sportiva, altri ancora percorrono in lungo e in largo il Porto Vecchio per arricchire la
loro cultura marittima al ritmo delle esposizioni. Mare e sport celebrano a Marsiglia l’unione
perfetta… www.officedelamer.com
La semi maratona di Marsiglia - Cassis (ultima domenica di ottobre)
Dal 1979, questo appuntamento non cessa di vedere aumentare l’affluenza di corridori e di
sollecitare il coraggio e la tenacia dei più temerari di loro. Iscritta al calendario della Federazione
Francese e della Federazione Internazionale d’Atletica, questa prova autunnale, divenuta un
classico internazionale della corsa a piedi, richiama ogni anno ben 15.000 partecipanti. Approdati
a Marsiglia da ogni angolo del mondo, atleti esperti e semplici amatori “risalgono” la temuta
Gineste. La partenza dallo stadio Velodromo, il cui terreno si presenta relativamente piano,
consente al corridore di trovare il giusto ritmo e riprendere fiato dopo i 20 chilometri di corsa…
uff, finalmente il traguardo! www.marseille-cassis.com
Open 13 (febbraio)
Considerata una delle fasi più importanti del circuito ATP, l’Open 13 riunisce i migliori tennisti
del momento entro uno scenario tematico che si rinnova ogni anno. Così Clément, vincitore del
torneo 2006, Nadal, Enqvist, Federer, Kafelnikov o ancora Noah e Kuerten hanno avuto modo
di sperimentare la potenza dei loro diritti e rovesci sul “Green Set” del Palazzo degli sport di
Marsiglia. Il villaggio dell’Open 13 rappresenta inoltre un appuntamento festoso che combina
sapientemente sport e accoglienza firmata Marsiglia. www.open13.com
L’Open Gaz di Tennis femminile (giugno)
Da 15 anni, L’Open Gaz rappresenta il torneo faro del circuito femminile della WTA. Il torneo
di Marsiglia alimenta la sete di vittoria delle migliori tenniste determinate a scrivere il loro nome
nel firmamento sportivo.
Tatiana Golovin, Elena Dementieva, Kim Clijsters, Amélie Mauresmo, Nathalie Dechy non sono
che alcune campionesse che testimoniano il prestigio di questa ambita competizione.
www.perso.orange.fr/tennis-club-marseille
Le Vele del Porto Vecchio (giugno)
Per un lungo weekend, Marsiglia ripercorre le tappe di una storia d’amore con il mare. Una
quarantina di barche a vela improntate alla tradizione, alcune delle quali addirittura centenarie,
fanno bella mostra di loro presso il Porto Vecchio animando la “scena” del Lacydon. I velieri più
recenti prendono la via del mare, mentre quelli più antichi, autentici musei a filo d’acqua,
propongono visite guidate…. Organizzate dalla Nautica in collaborazione con la Città di
Marsiglia. www.lesvoilesduvieuxport.com
27

MARSIGLIA TRACCIA IL SUO FUTURO
Il progetto Euroméditerranée
La sua eccezionale ubicazione geografica conferisce a Marsiglia argomenti tutt’altro che
trascurabili per fare della città l’emblematico crocevia del polo sud europeo.
Oggi, sotto l’impulso dell’Établissement Public d’Aménagement, Euroméditerranée, la città
focese si libra a un’incredibile metamorfosi per uscire dall’aneddoto e offrirsi il destino di una
grande e attraente metropoli.
Dal 1995, lo Stato e gli enti locali hanno investito oltre 600 milioni di euro in un progetto che ha
generato 1,8 miliardi d’investimenti privati.
Si tratta indubbiamente di uno dei più importanti programmi di riorganizzazione urbana mai
messo a punto in Europa.
5 quartieri di Marsiglia localizzati tra il Porto Vecchio e il centro storico s’inscrivono in questi
emblematici progetti già interamente o parzialmente avviati.
Così, la Joliette con il quartiere dei depositi, la Cité de la Méditerranée, la rue de la République,
Saint Charles e la Porte d’Aix rinascono a nuova vita e promettono inedite prospettive alla
capitale europea del domani.
I trasporti si adattano a questa nuova configurazione: l’arrivo del tram che semplificherà la
circolazione presso il centro cittadino è atteso per il prossimo giugno 2007.
Questa politica di riabilitazione associata allo sviluppo delle strutture e delle dotazioni culturali
non può che conferire nuova vita alla dinamica urbana e sin d’ora ha contribuito al generarsi di
un potenziale irraggiamento entro il quale si proietta l’immagine della Marsiglia del futuro.
La Joliette
Con i depositi, riabilitati da Eric Castaldi, quali epicentro di questo quartiere affaristico, la Joliette
mette in scena i grandi marchi nazionali presso stabili altrettanto spettacolari, prendendo le mosse
della
City di Londra…Compass Group, Telecom Italia, France Telecom, LD Com, BNP
Paribas, UBIFrance non sono che alcuni dei gruppi rappresentativi di un terziario rinnovato.
Tra questi insigni nomi CMA-CGM non è certo da meno, la 1a compagnia francese per i
trasporti marittimi in container e la 3a su scala mondiale sarà il fiore all’occhiello di questo
dinamico scenario economico grazie al suo futuro immobile, una torre in vetro e cemento di 29
piani progettata da Zaha Hadid, architetto di fama mondiale e direttrice dei lavori del futuro
museo Guggenheim di Taiwan, nonché prima donna mai insignita del premio Pritzker.
La Cité de la Méditerranée
110 ettari costieri che corrono d’Arenc al Fort St Jean accoglieranno tre grandi progetti pilotati
dall’architetto urbanista Yves Lion.
Il Polo St Jean: il J4 riorganizzato intorno a una nuova darsena e relativo piazzale alloggerà gli
edifici votati alla cultura: il Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, la Villa del
Mediterraneo e il Centro del mare. Servizi privati, quali I MAX, l’acquario, negozi e ristoranti
animeranno ulteriormente il sito.
Il Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo: sarà consacrato alle culture europee e
dell’universo mediterraneo. Le collezioni del settore "Europa" presenti presso il Museo dell'Uomo
si aggiungeranno a quelle afferenti al Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari. Quello che
aprirà i battenti al pubblico nel 2010 a Marsiglia sarà un museo a vocazione nazionale.
28

Rudy Ricciotti, insigne vincitore del Gran Premio nazionale per l’architettura, è il responsabile
dell’ambizioso progetto e a lui si deve la scelta di un volume fasciato da un reticolato in fibra di
cemento ad elevata resistenza. Il suo scopo sarà quello di dare vita a uno schermo filtrante la luce
solare in un gioco che ruota attorno al sempre moderno concetto di “vedere senza essere visti”,
all’insegna di un elogio tutto contemporaneo del duro e fragile... Vista sul forte, con mare e porto
a dividersi la scena, il MUCEM si prefigurerà, a detta del suo architetto, alla stregua di "una
casbah verticale”…
Il centro di conservazione del MUCEM sarà realizzato sul sito che era un tempo della caserma
del Muy, presso il quartiere della Belle de Mai. Il progetto reca la firma di Corinne Vezzoni,
insigne autrice degli Archivi dipartimentali presso il sito d’Euroméditerannée.
Le Terrazze del Porto
In posizione frontale rispetto al molo della Joliette e ai magazzini, i tetti degli hangar del porto
autonomo saranno oggetto d'integrale rivisitazione allo scopo di accogliere un centro
commerciale riservato ai passeggeri in transito ed ai turisti.
Il polo è idealmente destinato alla frequentazione della clientela di passaggio e ai croceristi in
scalo presso il porto che avranno così modo di concedersi una pausa rilassante e all'insegna della
cultura grazie al Museo delle Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo (MUCEM) realizzato da
Rudy Riccioti.
La zona d’Arenc
Sul versante nord, vedrà la luce un nuovo quartiere residenziale, con numerosi programmi
d’alloggio, il giardino pubblico di Arenc, il Silo riconvertito in sala spettacoli e i nuovi Archivi
Dipartimentali.
Euromed Center
La nuova piattaforma internazionale per gli scambi dell'Europa meridionale nel cuore del
Mediterraneo. 69.000 m2 di superficie destinati a un complesso alberghiero 4 stelle afferente al
gruppo Marriott, un centro per le convention, uffici e un cinema multisale da 16 sale gestito da
Europa Corp, società presieduta da Luc Besson, nonché diverse attività commerciali collegate da
un ampio parco urbano, investiranno il cuore pulsante di questo quartiere, localizzato a nord
della struttura dei Docks. La realizzazione del progetto è stata affidata a Massimiliano Fuksas, la
cui ambizione è quella di proporre un’architettura “emozionale” per questo isolato “generatore di
urbanistica”. La prima fase del progetto Euromed Center dovrebbe essere completata nel
prossimo 2009.
La Rue de la République
L’antica via Imperiale ritmata dai suoi stabili in stile Napoleone III e le sue prolifiche attività
commerciali ritroverà presto lo splendore di un tempo.
Si tratta del progetto “Marseille République” avviato dagli attori del settore pubblico e da
operatori privati, la cui ambizione punta a una decisa riabilitazione dell’arteria haussmaniana. Il
progetto interesserà una superficie di 1,3 Km e includerà un ampliamento dei marciapiedi, la
piantagione di 200 alberi su entrambi i lati della carreggiata e la ristrutturazione delle facciate.
Grazie ai 60.000 m2 di superfici commerciali pronte ad accogliere nuovi marchi, rue de la
République si appresta a divenire la principale arteria urbana di Marsiglia. L’ultimazione dei
primi cantieri immobiliari gestiti dall’operatore di “Marseille République” (il 35% delle superfici
abitabili) è prevista per il periodo compreso tra l’autunno 2006 e il prossimo 2009. La costruzione
di un parcheggio pubblico dotato di 2.000 posti auto integra il già ricco programma al quale si
aggiunge l'arrivo del tram previsto per il 2007.
29

Saint Charles/Porte d’Aix
Questa vetrina localizzata nel cuore pulsante di Marsiglia alla quale gli automobilisti accedono
dall'autostrada o i viaggiatori dalla stazione ferroviaria è oggetto di una riorganizzazione urbana
volta a conferire all'area un inedito splendore.
Il TGV risponde alle nuove esigenze dei viaggiatori incoraggiando i soggiorni lampo durante i
week-end. La frequentazione ne risulta moltiplicata e la città focese si è trasformata in una meta
turistica a tuttotondo. Altrettante ragioni suscettibili di giustificare un abbellimento del quartiere e
una riconfigurazione della circolazione volta a servire il sito, specie grazie alla realizzazione del
tunnel Saint Charles.
Il Polo di Trasporto Marsiglia Saint Charles, coerentemente inscritto nella linea di sviluppo del
trasporto ferroviario, si prefigura alla stregua di un ambizioso progetto la cui sezione più
spettacolare corrisponde al futuro Mercato coperto dei viaggiatori Honnorat. Il progetto si
tradurrà in una triplicazione delle dimensioni dell’attuale facciata della stazione a formare uno
dei più ampi edifici mai realizzati, in risposta all’audacia della celebre scalinata che si affaccia
sulla città. www.euromediterranee.fr
Il Tram
Dal prossimo giugno 2007, viaggerà su 11,2 km di tracciato. 27 stazioni costelleranno il percorso
del tram con partenza dall'Euroméditerranée e fermata ultima ai Cillols, passando per il centro
storico cittadino. L’obiettivo? Ridurre l’utilizzo dell’automobile per restituire alla città la sua
morfologia e urbanità. Il patrimonio sino ad oggi dissimulato da uno sviluppo anarchico della
città sarà così salvaguardato da un autentico scrigno urbano.
I marciapiedi ne guadagneranno in ampiezza a scapito della carreggiata che sarà finalmente
restituita ai pedoni. La pavimentazione stradale farà ricorso al granito grigio o bianco e al calcare
per i cigli o ancora al porfiro, alla pietra rossa per le lastre all'insegna di una rinascita dello stile.
Lo spazio potrà finalmente spogliarsi dell'inquinante traffico stradale e i ginkgo e le essenze
mediterranee si faranno carico di ossigenare il tutto. Le luminarie urbane finemente lavorate
“vestiranno” con stile le strade.
Il Parco alberghiero
Lo sviluppo della metropoli passa necessariamente per un’offerta migliorata in termini di parco
alberghiero. L’incremento registrato dall’attività congressuale favorisce la nascita di strutture
quali il Palazzo del Pharo, il Palazzo dei Congressi Parc Chanot e il rilancio del turismo d’affari
non può che incoraggiare l’insediamento di hotel di fascia alta.
Nel 2006, il New Hôtel Le Pharo**** ha completato l’offerta del New Hôtel Vieux Port ***, del
New Hôtel Bompard*** e del New Hôtel Select*** afferenti al medesimo gruppo.
Entro marzo 2007, il Radissonsas aprirà le sue porte al pubblico entro la cornice del Porto
Vecchio, mentre in autunno sarà la volta dell'hotel "Villa Massalia”**** afferente al gruppo
Concorde Hôtels sul sito dell’Ippodromo Borély, in funzione di nuove prospettive quanto alla
capacità d’accoglienza della Città Focese.
Infine, gli hotel Mariott****, Suithôtel*** e Ibis*** s’insedieranno lungo il perimetro del progetto
Euroméditerranée, inscrivendosi entro il programma d’apertura dell’Euromed Center.
Il progetto di ristrutturazione dell’Hôtel Dieu in Intercontinental****L, splendido edificio storico
risalente al periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo con vista sul Porto Vecchio, risponderà
al desiderio di prestigio che anima Marsiglia.
Nel 2010, la capitale euromediterranea beneficerà di 1.360 stanze supplementari che si
aggiungeranno alle 5.160 preesistenti.
30

NATALE E DINTORNI
La Fiera del Presepe Provenzale
Nel 1803, tre mercanti di “statuine” d’argilla s’installano sul Cours St-Louis… Nasceva così la Fiera del
Presepe Provenzale… Quelle vecchie signore avrebbero mai potuto immaginare che quella timida
iniziativa si sarebbe di lì a poco convertita in una tradizione fedelmente perpetuata da generazioni di
creatori di statuine? Questo immancabile appuntamento anticipa le festività e contribuisce
all’effervescenza propria ai preparativi natalizi.
Gli artigiani dei presepi interpretano fedelmente il tema della Natività scegliendo quale teatro privilegiato
la Provenza. “Il bambinello” è nato e la popolazione accorre per omaggiarlo…
Questa popolazione si compone del Lieto, del Magarido, del Mugnaio, del Boumian, della venditrice
d’aglio e dei tanti personaggi cari alla “mitologia” provenzale che da sempre animano le botteghe degli
artigiani. Dalla statuina in miniatura a quella alta 15 cm, ciascuna trova il suo posto nel presepe per
contribuire a movimentare il villaggio al quale dà vita una sottile prospettiva, all’insegna della più pura
arte del presepe. Malgrado la ripetitività dei soggetti, la Fiera si contraddistingue per una produzione
altamente diversificata, a testimonianza dalla competenza e dello stile proprio a ciascun artigiano.
Dopo le Allées de Meilhan, la Fiera del Presepe Provenzale ha conquistato, dal 2005, anche il Cours
d’Estienne d’Orves.
La Sainte Barbe
Le radici di questa tradizione squisitamente provenzale sono da ricercarsi molto indietro nel tempo,
all’epoca in cui Barbe, bella e corteggiata, decide di consacrarsi a Dio, sottraendosi al matrimonio
impostole dal padre. La giovane si fa battezzare nel III secolo contro la volontà di quel genitore autoritario
che la consegna così ai suoi carnefici. Martirizzata, quando Barbe è ormai agonizzante, un violento
temporale squarcia il cielo fulminando i suoi seviziatori…
Sainte Barbe viene invocata il 4 dicembre in tutta la Provenza e in omaggio alla martire la popolazione
semina il grano all’interno di un vaso. Il gesto simbolico della semina sta a rappresentare le primizie della
messe. I vasi vengono poi messi in tavola in occasione del Cenone del 24 dicembre. Se il grano è verde,
l’anno sarà “granado”! Presso i negozi cittadini, spesso questi vasi ornano le vetrine natalizie in versione
decorativa. Sainte Barbe è inoltre la patrona dei pompieri.
Le Pastorali
La prima pastorale vede la luce nel 1844 grazie ad Antoine Maurel, autore di questo indiscusso successo
teatrale. Altre interpretazioni contribuiscono ad arricchire un repertorio il cui riferimento rimane quello di
Maurel. I pastori rappresentano i protagonisti indiscussi di questa rappresentazione vivente della Natività
che rievoca l'annuncio del bambinello…Il risveglio del pastore ad opera dell’angelo e con lui dell’intera
popolazione, mette in allerta il villaggio… Musica, canti e danza contribuiscono a illustrare una messa in
scena vivente e variopinta di questa versione biblica.La Pastorale Maurel, in provenzale - La Pastorale
Audibert, in francese - La Pastorale del gruppo della Rue Nau.
La Candelora
Il 2 febbraio, la basilica di St Victor accoglie la Messa solenne presieduta dal Cardinale Bernard de
Panafieu a celebrazione della purificazione della Vergine e della presentazione di Gesù Bambino al
Tempio. Il racconto, sospeso tra storia e leggenda, ha contribuito a radicare una tradizione che si perpetua
inalterata sin dal XVIII secolo. Si tratta della processione di Nostra Signora della Confessione, più
comunemente nota col nome di “Vergine Nera” che inaugura le festività. Nel fioco chiarore di una
mattina d’inverno, un corteo di ceri verdi, accesi, si muove in direzione di St Victor per onorare la
cerimonia. Dopo la Messa, i marsigliesi si riversano presso il Forno delle Navettes per portare nelle loro
case i celebri biscotti che rappresenterebbero il vascello affondato con la Vergine Nera. Le navettes hanno
sfidato l’ingiuria del tempo e sono ormai un classico da assaporare in ogni stagione dell'anno.
31

L’ENTE del TURISMO e dei CONGRESSI di
MARSIGLIA
Oltre alla sua missione di accoglienza del pubblico presso i locali siti al n° 4 di La Canebière,
l’Ente del turismo e dei congressi di Marsiglia garantisce lo splendore della città marsigliese
sull’intera Francia e all’estero, grazie a due poli complementari: il servizio Promozione Tempo
Libero e l'Ufficio dei Congressi.
Il servizio Promozione Tempo Libero
Incentrato su 3 assi fra loro complementari (Promozione Turistica, Turismo culturale e urbano e
Multimediale) costituisce un’interfaccia privilegiata tra le strutture internazionali della città e i
pubblici più disparati.
Il servizio Promozione Turistica
Programma e coordina 30 azioni promozionali annuali rivolte ai professionisti e al grande
pubblico, prendendo essenzialmente parte a diversi saloni. Accompagna i progetti delle strutture
desiderose di scoprire la città, proponendo servizi adatti ad ogni esigenza.
Il servizio del Turismo culturale e urbano
Accoglie il pubblico e organizza visite guidate di Marsiglia. Organizza soggiorni a pacchetto e/o
a tema (cultura, sport, gastronomia…) per visitatori privati, in funzione delle opportunità
turistiche via via disponibili e soddisfa le esigenze specifiche degli operatori professionali avanzate
presso il servizio di promozione turistica.
Il servizio Multimediale
Gestisce la pubblicazione on line delle informazioni turistiche sul sito Internet, la creazione di
home page connesse all’attualità e la manutenzione della rete Intranet dell’Ente del turismo e dei
congressi.
L’Ufficio dei Congressi
L’associazione creata nel 1998 si pone l’obiettivo di sviluppare e promuovere il turismo d’affari e
l’attività congressuale tanto in Francia quanto all'estero, garantendo un accompagnamento
idoneo nell'ambito di manifestazioni e progetti professionali. Così facendo, rafforza il legame tra
le istituzioni marsigliesi e i prescrittori che consiglia e accompagna in seno alle diverse procedure.
Guida professionale disponibile su richiesta: www.marseille-congrès.com
Il Servizio Stampa
L’addetto stampa adempie a diverse mansioni:
- Accoglienza dei giornalisti. Nel 2006, 104 articoli di stampa francese ed estera sono stati
realizzati su temi diversi quali il patrimonio, le Calanche, Cézanne, Euroméditarranée …
- Supporto tecnico: richieste via mail o telefono per fornire elementi e informazioni pratiche in
previsione della redazione di un articolo sulla carta stampata.
- Relazioni con la stampa locale: invio regolare di comunicati alla stampa per anticipare le azioni
dell’Ente del turismo e dei congressi.
La Fototeca: immagini di Marsiglia non protette da copyright, credito fotografico obbligatorio:
OTC Marseille
photos.marseille-tourisme.com
32

I PRODOTTI dell’ENTE del TURISMO e dei CONGRESSI 2007
Offerta week-end
L’ECHAPPÉE BELLE
“Scoprite la più antica città di Francia grazie al pacchetto Echappée Belle”.
A partire da soli 75 €*, partite per una 3 giorni alla volta di Marsiglia e approfittate di questa
incredibile offerta “all inclusive”. Musei, trenini turistici, escursioni in mare vi consentiranno di
immergervi nella brulicante vita dei 111 paesini che caratterizzano la città focese.
Gli sportivi e gli amanti della buona tavola si lasceranno tentare da una passeggiata lungo le
Calanche, da un battesimo all’immersione, un’iniziazione al golf, da una degustazione di vini o da
un corso di cucina improntato al tema della bouillabaisse.
Il pacchetto include:
- 3 giorni, 2 notti, il venerdì, sabato e domenica sera
- Prima colazione
- Tasse di soggiorno
- Un City Pass 2 giorni: accesso gratuito a 14 musei della città, traversata in battello e visita del
castello d’If, trenini turistici e accesso all’intera rete di trasporti pubblici, nonché altri
innumerevoli vantaggi.
*75 € a persona con camera doppia.
Offerta disponibile in hotel 1,2,3, 4 stelle.
Prenotate il vostro prossimo soggiorno allo 0826 46 26 26 0,15€/min
www.marseille-tourisme.com
Offerta scoperta
Il CITY PASS
Passaporto turistico e culturale che consente di scoprire la città grazie alla formula all inclusive. Il
City Pass garantisce libero accesso a musei, trenini turistici, castello d’If… e all’intera rete di
trasporti pubblici.
1 giorno: 20€
2 giorni: 27€
LE ATTIVITÀ
ALL’ARIA APERTA
ESCURSIONI A PIEDI NELLE CALANCHE
Scoprite o ritrovate i massicci che si ergono intorno a Marsiglia in occasione di una piacevole
escursione nelle Calanche.
Nel corso della passeggiata, la vostra guida illustrerà le caratteristiche della vegetazione
mediterranea, della flora e della storia di questi rilievi.
Tariffa: 13 €. Età minima 8 anni accompagnati. Tutti i venerdì, dalle 14 alle 17, e il sabato, dalle
9 alle 12.
33

ESCURSIONI A PIEDI SULLE COLLINE DI PAGNOL
Scoprite o ritrovate il massiccio del Garlaban nel corso di un’escursione che vi consentirà di
accedere alle opere e ai paesaggi che Marcel Pagnol ha frequentato durante la giovinezza.
Tariffa: 13 €. Età minima 8 anni accompagnati. Un sabato al mese, dalle 14 alle 17.
INIZIAZIONE AL GOLF
Iniziazione al golf sul campo di allenamento del Club di Golf urbano Borély nel cuore dell'8°
distretto, tra mare e collina.
Grazie ai preziosi consigli di un istruttore certificato, scoprite o perfezionate la pratica del Golf.
Tariffa: 10 €. Età minima 8 anni accompagnati. Ogni 1a domenica del mese, dalle 10 alle 11.30
MARE
BATTESIMO D’IMMERSIONE
Scoperta della fauna e della flora presso il sito delle Calanche o delle isole che costellano la baia.
Tariffa: 48 €. Tutti i giorni, dalle 14 alle 18 (da giugno a settembre)
GASTRONOMIA
INIZIAZIONE ALL’ENOLOGIA
Iniziazione alla degustazione dei vini dispensata da un enologo che vi introdurrà alla scoperta del
vocabolario dei vini trattando le 3 fasi dell'analisi sensoriale incentrata sul vino.
Tariffa: 40 €. Ogni 3° sabato del mese, dalle 17.30 alle 19.30.
CORSO DI BOUILLABAISSE
Lasciatevi guidare presso il Porto Vecchio da uno storico della città e seguite lo chef al mercato
del pesce prima di preparare e degustare un'autentica bouillabaisse marsigliese.
Tariffa: 110 €. Una volta al mese, in funzione della programmazione, dalle 9.30 alle 14.
LE RICETTE DELLE NOSTRE NONNE
Nell’intento di perpetuare le tradizioni culinarie regionali, il Museo delle tradizioni marsigliesi
propone una riscoperta delle ricette delle nostre nonne.
Tariffa: 60 €. Ogni 3° lunedì del mese, dalle 10 alle 14.
CHEF PER UN GIORNO PRESSO UN RISTORANTE GASTRONOMICO
Cuochi in erba e appassionati di cucina potranno finalmente realizzare il loro sogno per
accompagnare un grande chef e scoprirne i segreti presso un importante ristorante marsigliese.
Tariffa: 110 €. Ogni 2° martedì del mese, dalle 9 alle 14.
CORSO D’APERTURA E DEGUSTAZIONE DI FRUTTI DI MARE
Un ostricaio condivide la sua esperienza e i suoi consigli per realizzare un ottimo piatto a base di
frutti di mare e crostacei. Provenienza, selezione dei prodotti, lezione di anatomia precederanno
l’apprendimento delle tecniche d’apertura.
Tariffa: 40 €. Ogni 1° martedì del mese, dalle 10 alle 14
LABORATORI DI PASTICCERIA
Un maestro pasticcere mette al vostro servizio la sua pluriennale esperienza per condurvi alla
scoperta delle più note ricette di dolci provenzali: le navette, il tronchetto di Natale, il torrone
bianco.
Tariffa: 24 €. Un giovedì al mese, dalle 18 alle 20.30.
34

Per conoscere le ultime novità sull’Ente del turismo e dei congressi:
www.marseille-tourisme.com
35