indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti
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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA Regione Documento normativo Contenuti Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Allegato deliberazione della Giunta regionale 9568 “Progetti pilota”. Scheda 2: “Mediazione linguistico culturale in ambito amministrativo”, 18 ottobre 2002. Legge regionale n. 2, “Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati” 2 marzo 1998. Determinazione n. 399, “Nuove denominazioni standard” della Direzione regionale Formazione professionale-lavoro, Settore Standard formativi, 19 maggio 2000 (modifiche alla D.g.r. n. 184-2323 del 16 ottobre 1995). Protocollo di intesa tra l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia e la Regione Puglia finalizzato a definire comuni campi di interesse e d’intervento in materia di riconoscimento e garanzia di diritto allo studio per gli alunni di cittadinanza non italiana, 17 ottobre 2002. Legge regionale n. 46,“Norme di tutela di promozione delle condizioni di vita dei lavoratori extracomunitari in Sardegna”, 24 dicembre 1990. Piano annuale immigrazione 1998. Il Documento illustra i programmi adottati dalla Regione Lombardia con la Deliberazione 6261 e la Deliberazione 9568. Si tratta di un programma articolato in 6 punti di progetto. Uno di questi è dedicato alla “Mediazione linguistico culturale in ambito amministrativo”. La Legge regionale 2/98 è la base delle politiche a favore degli immigrati adottate dalla Regione Marche. All’articolo 18 si prevede esplicitamente la possibilità per i Comuni e le Comunità montane, al fine di applicare quanto previsto dalla legge, di avvalersi di “immigrati esperti e qualificati”, definiti “mediatori culturali”. Il Documento è un aggiornamento normativo riguardante la formazione professionale nella Regione Lombardia. All’interno delle nuove Denominazioni standard, rientra anche il profilo del “Mediatore interculturale”. Il Documento è suddiviso in tre parti: “Descrizione requisiti di ammissione”; “Descrizione iter formativo”; “Verifica finale”. Il Documento illustra uno degli interventi sperimentali volti a favorire l’inserimento scolastico degli alunni stranieri nelle scuole. Al punto 4 si conviene il “Rinforzo formativo per i mediatori che operano nell’ambito dei progetti”. Al punto 5 si conviene la “Organizzazione, all’avvio dell’anno scolastico, di corsi di lingua italiana come lingua seconda, per alunni di recente immigrazione, con la presenza di un mediatore”. La Legge 46/90 è lo strumento attraverso cui la Regione Sardegna predispone interventi a favore della popolazione immigrata, con particolare riguardo alle tematiche interculturali nelle scuole, prevedendo l’intervento di persone con specifiche competenze, tra cui i mediatori culturali. Il Documento è un esempio dei piani annuali predisposti dalla Regione Sardegna a favore della popolazione immigrata; vengono privilegiati interventi volti a favorire l’accesso ai servizi da parte degli extracomunitari attraverso il sostegno di figure in grado di agevolare la comunicazione con gli autoctoni.
L A MEDIAZIONE CULTURALE NELLA NORMATIVA NAZIONALE Regione Documento normativo Contenuti Toscana Provincia autonoma di Bolzano Provincia autonoma di Trento Deliberazione n. 93, “Definizione dei criteri di ripartizione delle risorse, degli obiettivi, delle priorità, delle linee di indirizzo per la predisposizione e l’attivazione dei piani di degli interventi in attuazione del decreto legislativo 286/98”, 10 aprile 2001. Deliberazione della Giunta provinciale n. 4266, “Approvazione del programma del corso annuale a tempo pieno per la qualifica di Mediatore/trice interculturale”, 26 novembre 2001. Disegno di legge 128,“Politiche per l’integrazione sociale degli stranieri e la convivenza interculturale”, 29 maggio 2001 Deliberazione della Giunta provinciale n. 581/02, approvazione del Piano sociale e assistenziale per la provincia di Trento 2002- 2003, capitolo 16. Determinazione di spesa n. 20 del 2002 avente per oggetto “Studi e ricerche sul fenomeno immigratorio, per iniziative e attività di informazione e comunicazione nonché per l’accoglienza temporanea in casi di emergenza di cittadini stranieri”. La Deliberazione stabilisce gli indirizzi per la realizzazione di interventi sociali a favore della popolazione immigrata. Tra l’altro, si prevede, al punto 3.3 (“Settori di intervento e relative priorità per i progetti zonali”), l’“Attivazione di sportelli informativi con l’inserimento di mediatori culturali”. La Deliberazione stabilisce i criteri per la formazione di mediatori culturali nella Provincia Autonoma di Bolzano e rappresenta un tentativo di individuazione di un profilo standard per il mediatore culturale. Il Documento contiene la “Descrizione delle caratteristiche del corso”, le “Competenze professionali del/della mediatore/trice interculturale”, la “Definizione degli obiettivi formativi”, la “Programmazione didattica”, oltre a una descrizione dell’“Architettura del percorso formativo”. Il Disegno di legge, all’articolo 11, stabilisce la realizzazione di iniziative finalizzate ad “Assicurare secondo criteri e modalità stabiliti con Deliberazione della Giunta provinciale, la formazione e l’utilizzazione in qualità di mediatori culturali, anche di stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno non inferiore a due anni, al fine di agevolare i rapporti tra le singole amministrazioni e gli stranieri” Il Documento individua tra le linee prioritarie di intervento “Promuovere l’informazione, la formazione professionale e la mediazione culturale”. Il documento stabilisce lo stanziamento di fondi per numerosi interventi a favore della popolazione immigrata, tra cui “iniziative di informazione e comunicazione” “pure attraverso interpreti facilitatori del rapporto tra amministrazioni pubbliche e cittadini stranieri (mediatori culturali) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore del confronto multiculturale, nonché per far conoscere agli stranieri i loro diritti e i loro doveri” .
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L A MEDIAZIONE CULTURALE NELLA NORMATIVA NAZIONALE<br />
Regione Documento normativo Contenuti<br />
Toscana<br />
Prov<strong>in</strong>cia<br />
autonoma di<br />
Bolzano<br />
Prov<strong>in</strong>cia<br />
autonoma di<br />
Trento<br />
Deliberazione n. 93,<br />
“Def<strong>in</strong>izione dei criteri<br />
di ripartizione delle risorse,<br />
degli obiettivi, delle priorità,<br />
delle l<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>dirizzo per<br />
la predisposizione e l’attivazione<br />
dei piani di degli <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong><br />
attuazione del decreto legislativo<br />
286/98”,<br />
10 aprile 2001.<br />
Deliberazione della Giunta<br />
prov<strong>in</strong>ciale n. 4266,<br />
“Approvazione del programma<br />
del corso annuale a tempo<br />
pieno per la qualifica di<br />
Mediatore/trice <strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong>”,<br />
26 novembre 2001.<br />
Disegno di legge 128,“Politiche<br />
per l’<strong>in</strong>tegrazione sociale degli<br />
stranieri e la convivenza <strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong>”,<br />
29 maggio 2001<br />
Deliberazione della Giunta prov<strong>in</strong>ciale<br />
n. 581/02, approvazione<br />
del Piano sociale e assistenziale<br />
per la prov<strong>in</strong>cia di Trento 2002-<br />
2003, capitolo 16.<br />
Determ<strong>in</strong>azione di spesa n. 20<br />
del 2002 avente per oggetto<br />
“Studi e ricerche sul fenomeno<br />
immigratorio, per <strong>in</strong>iziative e<br />
attività di <strong>in</strong>formazione e<br />
comunicazione nonché per l’accoglienza<br />
temporanea <strong>in</strong> casi<br />
di emergenza<br />
di cittad<strong>in</strong>i stranieri”.<br />
La Deliberazione stabilisce gli <strong>in</strong>dirizzi per la realizzazione<br />
di <strong>in</strong>terventi sociali a favore della popolazione<br />
immigrata. Tra l’altro, si prevede, al punto 3.3<br />
(“Settori di <strong>in</strong>tervento e relative priorità per i progetti<br />
zonali”), l’“Attivazione di sportelli <strong>in</strong>formativi<br />
con l’<strong>in</strong>serimento di mediatori culturali”.<br />
La Deliberazione stabilisce i criteri per la formazione<br />
di mediatori culturali nella Prov<strong>in</strong>cia Autonoma<br />
di Bolzano e rappresenta un tentativo di <strong>in</strong>dividuazione<br />
di un profilo standard per il mediatore <strong>culturale</strong>.<br />
Il Documento contiene la “Descrizione delle<br />
caratteristiche del corso”, le “Competenze professionali<br />
del/della mediatore/trice <strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong>”, la<br />
“Def<strong>in</strong>izione degli obiettivi formativi”, la<br />
“Programmazione didattica”, oltre a una descrizione<br />
dell’“Architettura del percorso formativo”.<br />
Il Disegno di legge, all’articolo 11, stabilisce la realizzazione<br />
di <strong>in</strong>iziative f<strong>in</strong>alizzate ad “Assicurare<br />
secondo criteri e modalità stabiliti con<br />
Deliberazione della Giunta prov<strong>in</strong>ciale, la formazione<br />
e l’utilizzazione <strong>in</strong> qualità di mediatori culturali,<br />
anche di stranieri titolari di carta di soggiorno o di<br />
permesso di soggiorno non <strong>in</strong>feriore a due anni, al<br />
f<strong>in</strong>e di agevolare i rapporti tra le s<strong>in</strong>gole amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
e gli stranieri”<br />
Il Documento <strong>in</strong>dividua tra le l<strong>in</strong>ee prioritarie di<br />
<strong>in</strong>tervento “Promuovere l’<strong>in</strong>formazione, la formazione<br />
professionale e la <strong>mediazione</strong> <strong>culturale</strong>”.<br />
Il documento stabilisce lo stanziamento di fondi per<br />
numerosi <strong>in</strong>terventi a favore della popolazione<br />
immigrata, tra cui “<strong>in</strong>iziative di <strong>in</strong>formazione e<br />
comunicazione” “pure attraverso <strong>in</strong>terpreti facilitatori<br />
del rapporto tra amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche e<br />
cittad<strong>in</strong>i stranieri (mediatori culturali) per sensibilizzare<br />
l’op<strong>in</strong>ione pubblica sul valore del confronto<br />
multi<strong>culturale</strong>, nonché per far conoscere agli stranieri<br />
i loro diritti e i loro doveri” .