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indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

genze relative alla formazione specifica dell’assistenza sanitaria <strong>in</strong> ambito penitenziario”;<br />

mentre il decreto del M<strong>in</strong>istero della sanità del 21 aprile 2000 –<br />

“Approvazione del Progetto obiettivo per la tutela della salute <strong>in</strong> ambito penitenziario”<br />

– fa esplicito riferimento alla figura del mediatore <strong>culturale</strong>:<br />

È auspicabile la sempre maggiore presenza della figura del mediatore <strong>culturale</strong>, persona,<br />

questa qualificata sul piano non solo l<strong>in</strong>guistico ma soprattutto <strong>culturale</strong>, che consenta di<br />

superare le difficoltà nei rapporti con i detenuti provenienti da paesi stranieri. Tali persone<br />

vanno formate <strong>in</strong> modo sempre più appropriato al procedere delle conoscenze”.<br />

Non esistono altri spunti normativi volti a valorizzare la figura professionale del<br />

mediatore <strong>culturale</strong> <strong>in</strong> ambito sanitario, nonostante – come si vedrà meglio nel<br />

prossimo paragrafo – la dimensione strategica della <strong>mediazione</strong> per l’accesso ai<br />

servizi sanitari degli stranieri sia posta <strong>in</strong> evidenza <strong>in</strong> numerosi documenti di<br />

programmazione delle politiche dell’immigrazione.<br />

2.2.1. Politiche programmatiche<br />

Il Piano nazionale sanitario per il triennio 1998-2000 (approvato con Dpr 23 luglio<br />

1998), nella sezione Obiettivo 4 – Rafforzare la tutela dei soggetti più deboli, <strong>in</strong>dividuava<br />

le due seguenti attività rivolte allo sviluppo di politiche <strong>in</strong>tersettoriali di<br />

salvaguardia della salute degli immigrati:<br />

1) “formazione degli operatori sanitari f<strong>in</strong>alizzata ad approcci <strong>in</strong>terculturali<br />

nella tutela della salute;<br />

2) organizzazione dell’offerta di assistenza volta a favorire la tempestività<br />

del ricorso ai servizi e la compatibilità con l’identità <strong>culturale</strong> degli immigrati”.<br />

Il Piano nazionale prevedeva, <strong>in</strong>oltre, l’emanazione di un “Progetto<br />

Obiettivo Nazionale Salute degli Immigrati”, che non è stato ancora approvato.<br />

All’<strong>in</strong>terno del Progetto dovevano essere affrontate <strong>in</strong> maniera più sistematica le<br />

tematiche relative alla <strong>mediazione</strong> <strong>culturale</strong> nell’accesso ai servizi sanitari da<br />

parte della popolazione immigrata.<br />

Altro documento importante <strong>in</strong> materia di politiche programmatiche è la<br />

“Relazione sullo stato sanitario del paese” del 1999, redatta dal Servizio studi e<br />

documentazione del M<strong>in</strong>istero della sanità (come previsto dal decreto legislativo<br />

di riord<strong>in</strong>o del Sistema sanitario nazionale). All’<strong>in</strong>terno di tale documento si legge:<br />

84<br />

“Si è molto discusso, <strong>in</strong> questi anni, sull’opportunità di utilizzare figure che possano<br />

facilitare la relazione terapeutica con il paziente straniero, operando una <strong>mediazione</strong>;<br />

questa è stata diversamente <strong>in</strong>tesa nella semplice traduzione l<strong>in</strong>guistica (azione di

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