indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA smi istituzionali di immissione nel mercato del lavoro di soggetti stranieri, verificata anche l’offerta degli stranieri disoccupati iscritti nelle liste provinciali dei centri per l’impiego in un quadro di strategie e azioni istituzionali e interistituzionali mirate a favorire e facilitare il rientro degli emigrati di origine italiana e veneta e loro discendenti che intendano stabilirsi sul territorio regionale e inserirsi nel mondo del lavoro e nell’ambiente sociale veneto, saranno approntate le più adeguate azioni volte a raggiungere tali obiettivi. Azioni I dati relativi all’avviamento al lavoro dei cittadini extracomunitari, provenienti quasi in pari misura dei Paesi dell’Est e dai Paesi africani, evidenziano un alto trend di crescita delle assunzioni: 42.570 avviamenti indica inoltre una bassa qualificazione lavorativa degli immigrati (su 42.570 avviamenti al lavoro registrati nel 1999, 28.377 riguardano operai generici) e una contenuta durata dei rapporti di lavoro (oltre 23.000 contratti sono a tempo determinato). Le problematiche emergenti sono relative alla formazione di base, all’esigenza di programmi di inserimento nei contesti lavorativi, di programmi di formazione professionale flessibile, rapportata alle qualifiche e ai profili professionale richiesti dal sistema produttivo, di programmi di formazione per le donne immigrate. In particolare per le immigrate giunte in Italia a seguito di ricongiungimento l’apprendimento della lingua risulta particolarmente difficoltoso, in quanto, non svolgendo nella maggior parte dei casi, alcuna attività lavorativa, le occasioni di “contatto” con persone italiane sono limitate, con conseguente impossibilità di conoscere l’italiano attraverso percorsi informali di apprendimento. Non va inoltre sottovalutato il problema della accessibilità per le donne immigrate ai corsi di formazione, tenuto conto che si tratta sovente di madri non automunite e senza rete parentale a cui affidare i figli. Parallelamente l’incremento di nuclei familiari e della presenza di minori (nel 1999: 25.152 minori stranieri residenti nel Veneto - ISTAT) coinvolge le scuole dell’obbligo, investite dalla eterogeneità delle nazionalità e delle etnie, in un impegnativo processo di integrazione per la costruzione di percorsi di apprendimento per tutti. Questo percorso è ostacolato da difficoltà di comunicazione linguistica e culturale fino al verificarsi, in qualche caso, di situazioni di crisi e di emergenza. La presenza di mediatori linguistici e culturali, di supporto a insegnanti, alunni e famiglie si evidenzia come presupposto indispensabile per la comunità 584

I NIZIATIVE E INTERVENTI NEL SETTORE IMMIGRAZIONE scolastica e va adeguatamente incentivata e sostenuta, prevedendone anche la codificazione sul piano normativo regionale. L’impiego di questi nuovi operatori con funzione di ponte tra stranieri e italiani va inoltre esteso e sostenuto in tutti i settori dei servizi pubblici e alla persona quali la sanità, i servizi sociali, i servizi per le donne, i centri di accoglienza. Collegata alla figura del mediatore culturale è la figura dell’operatore di sportello per immigrati, una sorta di formatore/informatore di base, servizio ampiamente diffuso a livello locale come si evince dalla recente “Guida pratica per il cittadino extracomunitario”, sostenuta e diffusa dalla Regione Veneto, per iniziativa dei Comuni ma anche per iniziativa spontanea delle Associazioni sindacali, delle Associazioni di volontariato e delle Associazioni di immigrati. Nell’anno 2000 circa un quarto delle istanze presentate alla Regione ai sensi della legge regionale n. 9/1990 ha riguardato la realizzazione e la gestione di sportelli con azioni di accompagnamento, di segretariato sociale, di consulenza in rapporto alla molteplicità delle problematiche che lo straniero incontra al suo arrivo nel contesto di accoglienza. La eterogeneità delle iniziative di sportello e degli stessi operatori (immigrati, volontari, dipendenti della Pubblica Amministrazione,...) evidenza un fabbisogno di formazione mirata a ottimizzare i risultati di questo delicato servizio, anche in funzione di una sua razionalizzazione territoriale. Afronte delle problematiche evidenziate la Regione in concorso con gli Enti Locali, e in sinergia con le Parti Sociali, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni, promuoverà nel triennio 2001-2003: — corsi di lingua italiana; — corsi di educazione civica e di formazione al lavoro anche nel contesto di progetti articolati che comprendono la individuazione di referenti aziendali la produzione di materiali informativi multilingue; la informazione e formazione multilingue sulle norme della sicurezza e la segnalazione del rischio; — programmi di mediazione culturale e linguistica promossi dalle Istituzioni scolastiche, dagli Istituti Universitari, dagli Enti Locali, dalle Associazioni; — servizi informativi e di sportello; — corsi di formazione professionale anche in collegamento con i Programmi formativi promossi e sostenuti dall’Assessorato regionale alle politiche dell’occupazione, della formazione, della organizzazione e delle Autonomie locali; — seminari di formazione di formatori: formazione di mediatori culturali e linguistici e formazione di operatori di sportello; 585

I NIZIATIVE E INTERVENTI NEL SETTORE IMMIGRAZIONE<br />

scolastica e va adeguatamente <strong>in</strong>centivata e sostenuta, prevedendone anche la<br />

codificazione sul piano normativo regionale.<br />

L’impiego di questi nuovi operatori con funzione di ponte tra stranieri e<br />

<strong>italia</strong>ni va <strong>in</strong>oltre esteso e sostenuto <strong>in</strong> tutti i settori dei servizi pubblici e alla persona<br />

quali la sanità, i servizi sociali, i servizi per le donne, i centri di accoglienza.<br />

Collegata alla figura del mediatore <strong>culturale</strong> è la figura dell’operatore di<br />

sportello per immigrati, una sorta di formatore/<strong>in</strong>formatore di base, servizio<br />

ampiamente diffuso a livello locale come si ev<strong>in</strong>ce dalla recente “Guida pratica<br />

per il cittad<strong>in</strong>o extracomunitario”, sostenuta e diffusa dalla Regione Veneto, per<br />

<strong>in</strong>iziativa dei Comuni ma anche per <strong>in</strong>iziativa spontanea delle Associazioni s<strong>in</strong>dacali,<br />

delle Associazioni di volontariato e delle Associazioni di immigrati.<br />

Nell’anno 2000 circa un quarto delle istanze presentate alla Regione ai sensi<br />

della legge regionale n. 9/1990 ha riguardato la realizzazione e la gestione di<br />

sportelli con azioni di accompagnamento, di segretariato sociale, di consulenza <strong>in</strong><br />

rapporto alla molteplicità delle problematiche che lo straniero <strong>in</strong>contra al suo<br />

arrivo nel contesto di accoglienza.<br />

La eterogeneità delle <strong>in</strong>iziative di sportello e degli stessi operatori (immigrati,<br />

volontari, dipendenti della Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione,...) evidenza un fabbisogno<br />

di formazione mirata a ottimizzare i risultati di questo delicato servizio,<br />

anche <strong>in</strong> funzione di una sua razionalizzazione territoriale.<br />

Afronte delle problematiche evidenziate la Regione <strong>in</strong> concorso con gli<br />

Enti Locali, e <strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia con le Parti Sociali, le Istituzioni Scolastiche, le<br />

Associazioni, promuoverà nel triennio 2001-2003:<br />

— corsi di l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na;<br />

— corsi di educazione civica e di formazione al lavoro anche nel contesto di progetti<br />

articolati che comprendono la <strong>in</strong>dividuazione di referenti aziendali la<br />

produzione di materiali <strong>in</strong>formativi multil<strong>in</strong>gue; la <strong>in</strong>formazione e formazione<br />

multil<strong>in</strong>gue sulle norme della sicurezza e la segnalazione del rischio;<br />

— programmi di <strong>mediazione</strong> <strong>culturale</strong> e l<strong>in</strong>guistica promossi dalle Istituzioni<br />

scolastiche, dagli Istituti Universitari, dagli Enti Locali, dalle Associazioni;<br />

— servizi <strong>in</strong>formativi e di sportello;<br />

— corsi di formazione professionale anche <strong>in</strong> collegamento con i Programmi formativi<br />

promossi e sostenuti dall’Assessorato regionale alle politiche dell’occupazione,<br />

della formazione, della organizzazione e delle Autonomie locali;<br />

— sem<strong>in</strong>ari di formazione di formatori: formazione di mediatori culturali e l<strong>in</strong>guistici<br />

e formazione di operatori di sportello;<br />

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