indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA Area formazione Art. 2 Iniziative area Le misure di “formazione per l’inserimento” sono articolare in due iniziative regionali settoriali: — apprendimento della lingua italiana, degli usi e costumi, delle regole del lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro; — formazione e aggiornamento di: — operatori di uffici e servizi pubblici e privati, operatori aziendali, operatori di sportello, aventi come utenti principali gli immigrati extracomunitari; — mediatori culturali e/o linguistici. Art. 3 Apprendimento della lingua italiana L’iniziativa “apprendimento della lingua italiana, degli usi e costumi locali, delle regole del lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro” è dedicata al conseguimento, da parte degli immigrati, della prima formazione o formazione di base, quale presupposto minimo di conoscenza e di orientamento per l’inserimento nella comunità veneta e nel mondo del lavoro anche in relazione alla prevenzione dei rischi nell’ambiente lavorativo e in generale alla sicurezza nei luoghi di lavoro. È prevista l’attivazione, a cura della Province firmatarie, di almeno due progetti, di cui uno finalizzato espressamente all’inserimento lavorativo. Il progetto dovrà essere concordato con le associazioni di categoria e sindacali interessate, operanti nell’ambito provinciale, potrà riguardare singole aziende, settori produttivi, distretti industriali, nonché potrà costituire quote progettuali di percorsi integrati di professionalizzazione e sviluppo di carriera del lavoratore immigrato. Le attività di apprendimento della lingua italiana potranno essere realizzate anche in connessione con il progetto “Io parlo italiano” prodotto da Rai Educational e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Dipartimento per le Politiche sociali e previdenziali in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti. Nell’ambito dei progetti potranno essere realizzati manuali e guide finalizzate allo sviluppo della informazione agli immigrati. 572

A CCORDO DI PROGRAMMA In ogni caso la progettualità attivata dalla presente iniziativa regionale dovrà riservare particolare attenzione alla facilitazione dell’accesso e della frequenza della donna immigrata ai percorsi formativi. Art. 4 Formazione e aggiornamento di operatori e di mediatori linguistico/culturali L’iniziativa regionale “formazione e aggiornamento di operatori e di mediatori linguistico-culturali” si realizza mediante l’attuazione di: A) progetti di formazione e aggiornamento di operatori di uffici e servizi pubblici e privati, operatori aziendali, operatori di sportello aventi come utenti principali gli immigrati extracomunitari. I progetti sono finalizzati al conseguimento di conoscenze e competenze adeguate alla gestione della comunicazione e dell’informazione al cittadino immigrato in funzione di un efficace inserimento nella comunità o in peculiare contesto e del superamento del gap tra lavoratori immigrati e autoctoni. L’iniziativa prevede l’attivazione a cura delle Province firmatarie di almeno un progetto, preferibilmente rivolto al mondo del lavoro. In tal caso il progetto dovrà essere concordato con le associazioni di categoria e sindacali interessate, operanti nell’ambito provinciale; B) progetti di formazione di mediatori culturali e/o linguistico funzionali a sostenere e supportare i processi di integrazione. I progetti di formazione di mediatori culturali c/o linguistici, con funzione di “ponte” tra stranieri e italiani, sono finalizzati alla valorizzazione e allo sviluppo della mediazione linguistica e culturale nella scuola, in tutti i settori dei servizi pubblici e nell’ambiente lavorativo allo scopo di facilitare i percorsi di integrazione. Potranno comprendere corsi di formazione di tutor o di referenti aziendali con funzioni di accompagnamento all’inserimento lavorativo anche in relazione alle diverse culture ed etnie coinvolte. Le Province firmatarie dovranno attivare almeno un progetto rivolto alla formazione e all’aggiornamento di mediatori, organizzato in relazione alle esigenze e priorità territoriali. Il progetto dovrà essere preferibilmente orientato alla strutturazione del servizio di mediazione culturale; potrà a tal fine prevedere la costituzione di equipes o forme cooperative che includano mediatori di diverse culture ed etnie e con diverse specializzazioni, in grado quindi di offrire una gamma flessibile e articolata di interventi. 573

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

Area formazione<br />

Art. 2<br />

Iniziative area<br />

Le misure di “formazione per l’<strong>in</strong>serimento” sono articolare <strong>in</strong> due <strong>in</strong>iziative<br />

regionali settoriali:<br />

— apprendimento della l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na, degli usi e costumi, delle regole del lavoro,<br />

della sicurezza nei luoghi di lavoro;<br />

— formazione e aggiornamento di:<br />

— operatori di uffici e servizi pubblici e privati, operatori aziendali, operatori di<br />

sportello, aventi come utenti pr<strong>in</strong>cipali gli immigrati extracomunitari;<br />

— mediatori culturali e/o l<strong>in</strong>guistici.<br />

Art. 3<br />

Apprendimento della l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na<br />

L’<strong>in</strong>iziativa “apprendimento della l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na, degli usi e costumi locali, delle<br />

regole del lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro” è dedicata al conseguimento,<br />

da parte degli immigrati, della prima formazione o formazione di base,<br />

quale presupposto m<strong>in</strong>imo di conoscenza e di orientamento per l’<strong>in</strong>serimento<br />

nella comunità veneta e nel mondo del lavoro anche <strong>in</strong> relazione alla prevenzione<br />

dei rischi nell’ambiente lavorativo e <strong>in</strong> generale alla sicurezza nei luoghi di<br />

lavoro.<br />

È prevista l’attivazione, a cura della Prov<strong>in</strong>ce firmatarie, di almeno due<br />

progetti, di cui uno f<strong>in</strong>alizzato espressamente all’<strong>in</strong>serimento lavorativo.<br />

Il progetto dovrà essere concordato con le associazioni di categoria e s<strong>in</strong>dacali<br />

<strong>in</strong>teressate, operanti nell’ambito prov<strong>in</strong>ciale, potrà riguardare s<strong>in</strong>gole aziende,<br />

settori produttivi, distretti <strong>in</strong>dustriali, nonché potrà costituire quote progettuali<br />

di percorsi <strong>in</strong>tegrati di professionalizzazione e sviluppo di carriera del lavoratore<br />

immigrato.<br />

Le attività di apprendimento della l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na potranno essere realizzate<br />

anche <strong>in</strong> connessione con il progetto “Io parlo <strong>italia</strong>no” prodotto da Rai<br />

Educational e dal M<strong>in</strong>istero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Dipartimento per<br />

le Politiche sociali e previdenziali <strong>in</strong> collaborazione con il M<strong>in</strong>istero della Pubblica<br />

Istruzione e i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti.<br />

Nell’ambito dei progetti potranno essere realizzati manuali e guide f<strong>in</strong>alizzate<br />

allo sviluppo della <strong>in</strong>formazione agli immigrati.<br />

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