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indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

parità con i cittad<strong>in</strong>i <strong>italia</strong>ni, alle scuole di ogni ord<strong>in</strong>e e grado, ai corsi di formazione<br />

professionale, agli <strong>in</strong>terventi di formazione diretti all’<strong>in</strong>serimento lavorativo<br />

e professionale, nonché alle proposte formative <strong>in</strong> materia di educazione permanente.<br />

Possono altresì accedere alle provvidenze economiche ed ai servizi previsti<br />

dalla normativa di settore.<br />

2. Allo scopo di favorire l’istruzione e la formazione degli stranieri <strong>in</strong>dicati<br />

nel comma 1, il sistema scolastico prov<strong>in</strong>ciale promuove e predispone, <strong>in</strong> aggiunta<br />

agli ord<strong>in</strong>ari percorsi di studio, corsi di alfabetizzazione anche differenziati <strong>in</strong><br />

relazione alle diverse competenze possedute dagli stranieri.<br />

Art. 18<br />

Politiche del lavoro<br />

1. Nell'ambito degli <strong>in</strong>terventi di politica del lavoro previsti dalla normativa di<br />

settore, la Prov<strong>in</strong>cia realizza specifici <strong>in</strong>terventi di orientamento e di formazione<br />

per l’<strong>in</strong>serimento lavorativo degli stranieri <strong>in</strong> possesso di carta di soggiorno o di<br />

un permesso di soggiorno di durata non <strong>in</strong>feriore ad un anno, che siano iscritti al<br />

collocamento o avviati al lavoro <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Trento, predisponendo anche<br />

moduli per l’<strong>in</strong>segnamento della l<strong>in</strong>gua <strong>italia</strong>na e di nozioni sui diritti e doveri<br />

fondamentali del cittad<strong>in</strong>o e del lavoratore.<br />

2. I soggetti <strong>in</strong>dicati nel comma 1 sono ammessi, <strong>in</strong> condizioni di parità con<br />

i cittad<strong>in</strong>i <strong>italia</strong>ni, agli <strong>in</strong>terventi di politica del lavoro relativi alle attività formative,<br />

all’<strong>in</strong>serimento lavorativo, alla qualificazione e alla specializzazione professionale<br />

nonché all’assistenza per la realizzazione di attività di lavoro autonomo e<br />

di impresa, anche <strong>in</strong> forma cooperativa.<br />

Art. 19<br />

Iniziative formative per il rimpatrio volontario<br />

1. Nell’ambito delle attività di cooperazione allo sviluppo di cui alla legge prov<strong>in</strong>ciale<br />

17 marzo 1988, n. 10 (Sostegno alla cooperazione per lo sviluppo), come<br />

da ultimo modificata dalla legge prov<strong>in</strong>ciale 3 settembre 1993, n. 23, la Prov<strong>in</strong>cia<br />

predispone e promuove <strong>in</strong>iziative formative per il rimpatrio volontario. Dette <strong>in</strong>iziative<br />

sono f<strong>in</strong>alizzate all’acquisizione ed al perfezionamento di competenze<br />

professionali ed alla realizzazione di <strong>in</strong>terventi a sostegno di progetti imprenditoriali<br />

nei paesi di orig<strong>in</strong>e dest<strong>in</strong>ati a valorizzare la ricaduta, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di sviluppo,<br />

del rimpatrio volontario degli stranieri.<br />

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