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indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

Accesso all’alloggio<br />

— creazione di alloggi sociali, che offrano ospitalità con partecipazione alle spese;<br />

— creazione di agenzie di <strong>in</strong>ter<strong>mediazione</strong> e garanzia per favorire l’accesso degli<br />

immigrati al mercato delle abitazioni, anche per prevenire situazioni di discrim<strong>in</strong>azione.<br />

Accesso ai servizi<br />

— formazione di mediatori <strong>in</strong>terculturali, così come def<strong>in</strong>iti nei profili professionali<br />

della Regione Toscana, con particolare attenzione alle possibilità di costituzione<br />

di forme cooperative che <strong>in</strong>cludano mediatori di più provenienze e<br />

con diverse specializzazioni, <strong>in</strong> grado di offrire una gamma più flessibile e<br />

articolata di <strong>in</strong>terventi;<br />

— attivazione, tramite convenzioni o altre forme di rapporto, di servizi di <strong>mediazione</strong><br />

<strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong> che fungano da supporto relazionale fra l’utenza immigrata<br />

ed i servizi pubblici, con particolare attenzione alle donne e ai m<strong>in</strong>ori, sia<br />

dal lato dell’utenza che da quello dei servizi (per esempio centri affidi, centri<br />

di assistenza per vittime di violenza, ecc.).<br />

4. Le procedure per la presentazione dei piani<br />

Il piano zonale o sovrazonale dell’immigrazione, costituito dalle attività <strong>in</strong>dicate<br />

agli artt. 38 (istruzione degli stranieri, educazione <strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong>), 40 (centri di<br />

accoglienza, accesso all’abitazione), 42 (misure di <strong>in</strong>tegrazione sociale) del decreto<br />

legislativo 286/98, è def<strong>in</strong>ito e determ<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> accordo con i comuni della<br />

medesima zona socio-sanitaria - così come specificata dalla L.R. 49/94 e <strong>in</strong>dividuata<br />

dalla L.R. 72/97 come ambito territoriale di <strong>in</strong>tervento delle politiche sociali<br />

- con l’Azienda USL, la Prov<strong>in</strong>cia e gli altri soggetti pubblici <strong>in</strong>teressati e costituisce<br />

atto di programmazione da <strong>in</strong>tegrare con gli altri piani di settore, <strong>in</strong> particolare<br />

con il piano zonale di assistenza sociale ai sensi della L.R. 72/97.<br />

Il piano zonale dell’immigrazione ha la durata massima di un anno e deve<br />

essere articolato per progetti immediatamente esecutivi.<br />

Procedure per la formazione del piano<br />

Per l’adozione del piano zonale dell’immigrazione ex decreto legislativo 286/98,<br />

si applicano le procedure previste per il Piano zonale dei servizi sociali ex legge<br />

regionale 72/97.<br />

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