indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA Le procedure e le modalità per la presentazione dei progetti sono le stesse indicate per i progetti zonali. Fra i soggetti presentatori, titolari e gestori possono essere, invece, anche le Amministrazioni provinciali. 3.3 Settori di intervento e relative priorità per i progetti zonali Settore Informazione Per il raggiungimento di quelli che il Documento programmatico definisce i macro obiettivi “Relazioni positive fra i cittadini” e Pari opportunità di accesso e tutela delle differenze”. Particolare importanza rivestono interventi rivolti alla diffusione di un’informazione ampia e corretta sulle cause e sui diversi aspetti del fenomeno migratorio, alla conoscenza e alla valorizzazione delle espressioni culturali, ricreative, sociali, economiche e religiose dei cittadini immigrati, alla produzione e diffusione sulle istituzioni toscane, sui diritti-doveri di cittadinanza, sulle opportunità di integrazione. Azioni prioritarie in questo settore sono pertanto considerate: — iniziative e campagne informative che presentino e diffondano immagini positive dell’immigrazione, evidenziandone l’apporto all’economia del nostro paese; — informazioni e percorsi formativi per operatori delle strutture pubbliche e private su temi quali l’aggiornamento normativo in materia di immigrazione, la comunicazione interculturale, l’approccio alla diversità, volti all’adeguamento dei servizi alla nuova utenza; — niziative artistiche, culturali, sociali ricreative che valorizzino le culture di provenienza dei cittadini immigrati in Toscana, volte a promuovere opportunità di incontro tra cittadini immigrati e autoctoni, a favorire la conoscenza di altre culture, la socializzazione e lo scambio di esperienze, prioritariamente progettate ed attuate in partnership con associazioni o gruppi di cittadini immigrati; — orsi di alfabetizzazione socio-linguistica per immigrati adulti, con particolare attenzione al contesto sociale di riferimento; — redazione di guide plurilingue, in italiano e nelle lingue dell’immigrazione più diffuse in Toscana, su aspetti generali o specifici (p.e.: normativa sul lavoro, manuali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, accesso alla scuola, informazioni sanitarie, ecc.); — l’attivazione di sportelli informativi con l’inserimento di mediatori culturali. 418

C RITERI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE E DELLE PRIORITÀ Settore politiche sociali In questo settore sono ricompresi gli interventi che rispondono più specificatamente ai macro-obiettivi “Pari opportunità di accesso e tutela delle differenze” e “Diritti della presenza legale”, cioè tutte le azioni intraprese nel tentativo di colmare il divario derivante dalla condizione stessa di “straniero”, mettendo in atto interventi che possano garantire un accesso paritario all’istruzione, ai servizi, alle politiche di alloggio pubblico, ecc., alla nuova fascia di popolazione toscana rappresentata dai cittadini immigrati, con una particolare attenzione anche - fra questi- ai soggetti più svantaggiati, quali le donne e i minori, senza peraltro nel contempo instaurare processi di integrazione tendenti all’omologazione o all’appiattimento delle differenze. Per una maggiore comprensione, le azioni considerate come prioritarie in questo settore e di seguito indicate, sono raggruppate in subsettori. Sostegno all’inserimento scolastico — sostegno all’apprendimento della lingua italiana da parte dei minori stranieri immigrati, in particolar modo per i minori inseriti in classi non corrispondenti alla loro età e al già raggiunto grado di istruzione esclusivamente a causa di difficoltà linguistico/culturali; — adozione di strumenti interculturali, che favoriscano la partecipazione piena sia degli alunni che - soprattutto - delle loro famiglie, con particolare attenzione alla comunicazione scuola/famiglia; — promozione di percorsi e di laboratori didattici destinati sia agli alunni toscani che agli alunni di origine straniera che abbiano come obiettivo la valorizzazione e la conoscenza delle culture di origine; i progetti relativi devono presentare caratteristiche di innovatività rispetto a quanto già realizzato nell’ambito dell’educazione interculturale e devono essere finalizzati soprattutto alla definizione di metodologie standardizzabili. Tutela delle differenze — organizzazione di corsi di lingua e cultura di origine dell’immigrazione, rivolti sia a figli di cittadini immigrati che a cittadini toscani adulti. Accoglienza — riqualificazione dei centri di accoglienza e servizi tramite attività volte a favorire l’autonomia e l’inserimento sociale degli ospiti, con particolare riferimento ad azioni innovative. 419

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

Le procedure e le modalità per la presentazione dei progetti sono le stesse <strong>in</strong>dicate<br />

per i progetti zonali.<br />

Fra i soggetti presentatori, titolari e gestori possono essere, <strong>in</strong>vece, anche le<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni prov<strong>in</strong>ciali.<br />

3.3 Settori di <strong>in</strong>tervento e relative priorità per i progetti zonali<br />

Settore Informazione<br />

Per il raggiungimento di quelli che il Documento programmatico def<strong>in</strong>isce i macro<br />

obiettivi “Relazioni positive fra i cittad<strong>in</strong>i” e Pari opportunità di accesso e tutela<br />

delle differenze”. Particolare importanza rivestono <strong>in</strong>terventi rivolti alla diffusione<br />

di un’<strong>in</strong>formazione ampia e corretta sulle cause e sui diversi aspetti del fenomeno<br />

migratorio, alla conoscenza e alla valorizzazione delle espressioni culturali, ricreative,<br />

sociali, economiche e religiose dei cittad<strong>in</strong>i immigrati, alla produzione e diffusione<br />

sulle istituzioni toscane, sui diritti-doveri di cittad<strong>in</strong>anza, sulle opportunità<br />

di <strong>in</strong>tegrazione.<br />

Azioni prioritarie <strong>in</strong> questo settore sono pertanto considerate:<br />

— <strong>in</strong>iziative e campagne <strong>in</strong>formative che present<strong>in</strong>o e diffondano immag<strong>in</strong>i positive<br />

dell’immigrazione, evidenziandone l’apporto all’economia del nostro<br />

paese;<br />

— <strong>in</strong>formazioni e percorsi formativi per operatori delle strutture pubbliche e private<br />

su temi quali l’aggiornamento normativo <strong>in</strong> materia di immigrazione, la<br />

comunicazione <strong>in</strong>ter<strong>culturale</strong>, l’approccio alla diversità, volti all’adeguamento<br />

dei servizi alla nuova utenza;<br />

— niziative artistiche, culturali, sociali ricreative che valorizz<strong>in</strong>o le culture di provenienza<br />

dei cittad<strong>in</strong>i immigrati <strong>in</strong> Toscana, volte a promuovere opportunità<br />

di <strong>in</strong>contro tra cittad<strong>in</strong>i immigrati e autoctoni, a favorire la conoscenza di altre<br />

culture, la socializzazione e lo scambio di esperienze, prioritariamente progettate<br />

ed attuate <strong>in</strong> partnership con associazioni o gruppi di cittad<strong>in</strong>i immigrati;<br />

— orsi di alfabetizzazione socio-l<strong>in</strong>guistica per immigrati adulti, con particolare<br />

attenzione al contesto sociale di riferimento;<br />

— redazione di guide pluril<strong>in</strong>gue, <strong>in</strong> <strong>italia</strong>no e nelle l<strong>in</strong>gue dell’immigrazione più<br />

diffuse <strong>in</strong> Toscana, su aspetti generali o specifici (p.e.: normativa sul lavoro,<br />

manuali <strong>sulla</strong> sicurezza nei luoghi di lavoro, accesso alla scuola, <strong>in</strong>formazioni<br />

sanitarie, ecc.);<br />

— l’attivazione di sportelli <strong>in</strong>formativi con l’<strong>in</strong>serimento di mediatori culturali.<br />

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