indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti
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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA — inserimento occupazionale, con particolare riguardo al lavoro domestico. Il comma 25 infine prevede che: «La regione promuove e attua iniziative di osservazione permanente dei fenomeni migratori, al fine di acquisire gli elementi conoscitivi necessari all’esercizio delle funzioni regionali in materia di accoglienza e integrazione. Il Servizio Autonomo per l’Immigrazione attua studi e ricerche, anche avvalendosi di istituti di ricerca pubblici e privati». Infine la L.R. 29.01.2003, n. 1, all’art. 4, comma 46 prevede che: «Nell’ambito della programmazione annuale delle attività del Servizio Autonomo per l’Immigrazione, gli interventi di iniziativa dei soggetti pubblici possono essere inoltre attuati da: — Comuni, in forma singola o associata, mediante progetti di sostegno agli immigrati per l’accesso ai servizi abitativi, sociali, scolastici e iniziative di formazione civica; — Provincie, mediante progetti di mediazione nelle scuole, di promozione delle attività delle associazioni di immigrati e di valorizzazione della lingua e della cultura di origine; — Aziende sanitarie territoriali, ospedaliere e universitarie di ricerca mediante progetti di mediazione linguistica culturale in ambito sanitario mirati alla realizzazione di un osservatorio regionale.Aziende sanitarie territoriali, ospedaliere e universitarie di ricerca mediante progetti di mediazione linguistica culturale in ambito sanitario mirati alla realizzazione di un osservatorio regionale. Come si evince dall’evoluzione degli interventi, è proseguita l’azione di ad guamento legislativo ed organizzativo per rispondere alle esigenze derivanti dalle crescenti dimensioni dei flussi migratori in Regione e dalle recenti modifiche normative al Testo unico in materia di immigrazione.DLgs 286/98 Particolare attenzione è stata posta riguardo alla tutela sociale dei lavoratori immigrati legalmente soggiornanti ed ai componenti delle loro famiglie favorendo loro l’accesso ai servizi sociali presenti sul territorio regionale. L’impostazione dei programmi e dei progetti d’intervento a favore degli immigrati è stata caratterizzata progressivamente da una prevalenza di azioni volte a sostenere gli immigrati e le loro associazioni verso percorsi attivi di inserimento sociale riducendo progressivamente le azioni assistenziali che avevano caratterizzato la fase degli anni ‘90 delle politiche regionali di settore. In Friuli-Venezia Giulia la crescita delle presenze ha registrato negli ultimi 298
dieci anni un tasso medio del 10% annuo, quasi equamente distribuito tra uomini e donne e, per i minori, l’incremento è stato anche più accentuato, con un trend di crescita annuo di circa il 20%. L’apporto di oltre 29.500 unità di saldo attivo da e per l’estero degli ultimi dieci anno è stato decisivo per fare risalire il numero dei residenti in regione ed anche per potenziare il tasso di natalità. I progetti di lunga permanenza degli stranieri extracomunitari presenti in regione sono comprovati dall’alta percentuale di residenti e dalla loro diffusione in tutti i comuni della regione, dall’alta percentuale di iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale e dalla crescente presenza di allievi extracomunitari nel tessuto scolastico. Le dimensioni assunte ed i dati registrati avvicinano la nostra regione alla realtà europea: nell’ultimo decennio l’Italia ha infatti assorbito un alto numero di lavoratori stranieri, seconda sola alla Germania. In base alle ultime valutazioni la presenza regolare di immigrati sul suolo nazionale ammonta a 2,5 milioni di unità, una cifra che sposta decisamente in alto le stime correnti prima dell’emersione delle posizioni lavorative disposta dalla legge Bossi - Fini in materia. Nella realtà regionale, finora sempre caratterizzata da una bassa percentuale di presenze irregolari, l’emersione ha fatto registrare circa 8.249 domande, di cui 4.451 per lavoro domestico e 3.798 per lavoro subordinato. DOTAZIONE ORGANICA Attualmente oltre al Dirigente sono assegnati i seguenti dipendenti: 1 funzionario, 4 segretari, 2 coadiutori. FUNZIONE-OBIETTIVO (8): POLITICHE SOCIALI PROGRAMMA: (8.5) Promozione delle attività di solidarietà e volontariato UPB: (8.5.17.2.938) Interventi a favore degli immigrati OBIETTIVI E PRIORITÁ DI ORDINE GENERALE S ERVIZIO AUTONOMMO PER L’ IMMIGRAZIONE 299
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dieci anni un tasso medio del 10% annuo, quasi equamente distribuito tra uom<strong>in</strong>i<br />
e donne e, per i m<strong>in</strong>ori, l’<strong>in</strong>cremento è stato anche più accentuato, con un trend di<br />
crescita annuo di circa il 20%.<br />
L’apporto di oltre 29.500 unità di saldo attivo da e per l’estero degli ultimi<br />
dieci anno è stato decisivo per fare risalire il numero dei residenti <strong>in</strong> regione ed<br />
anche per potenziare il tasso di natalità.<br />
I progetti di lunga permanenza degli stranieri extracomunitari presenti <strong>in</strong><br />
regione sono comprovati dall’alta percentuale di residenti e dalla loro diffusione <strong>in</strong><br />
tutti i comuni della regione, dall’alta percentuale di iscrizioni al Servizio Sanitario<br />
Nazionale e dalla crescente presenza di allievi extracomunitari nel tessuto scolastico.<br />
Le dimensioni assunte ed i dati registrati avvic<strong>in</strong>ano la nostra regione alla<br />
realtà europea: nell’ultimo decennio l’Italia ha <strong>in</strong>fatti assorbito un alto numero di<br />
lavoratori stranieri, seconda sola alla Germania.<br />
In base alle ultime valutazioni la presenza regolare di immigrati sul suolo<br />
nazionale ammonta a 2,5 milioni di unità, una cifra che sposta decisamente <strong>in</strong> alto<br />
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legge Bossi - F<strong>in</strong>i <strong>in</strong> materia.<br />
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DOTAZIONE ORGANICA<br />
Attualmente oltre al Dirigente sono assegnati i seguenti dipendenti:<br />
1 funzionario, 4 segretari, 2 coadiutori.<br />
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PROGRAMMA: (8.5) Promozione delle attività di solidarietà e volontariato<br />
UPB: (8.5.17.2.938) Interventi a favore degli immigrati<br />
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