indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti
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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA f) spese di trasporto e di residenzialità, se previste dalla specificità del progetto; g) spese per la formazione degli operatori. Non sono ammissibili le voci di spesa per la costruzione, la ristrutturazione e l'acquisto di immobili. 2.9) Entità del finanziamento L'entità del finanziamento è determinata nella misura massima del 65% della spesa ammessa, con variazioni connesse ad arrotondamenti. A tal fine i progetti, oltre all'indicazione della spesa totale del progetto, dovranno contenere anche l'indicazione analitica delle voci di spesa previste per l'attivazione degli stessi. I soggetti richiedenti dovranno altresì indicare la percentuale minima di finanziamento regionale al di sotto della quale rinunciano all’attuazione del progetto. 3) Procedure Le domande di ammissione al finanziamento, redatte esclusivamente utilizzando il modulo di presentazione previsto all’allegato B del presente programma e scaricabile dal sito www.emiliaromagnasociale.it, dovranno pervenire alla Regione Emilia Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali. Immigrazione. Progetto Giovani. Cooperazione e aiuti internazionali, entro le ore 12.00 del 15 settembre 2003. Le domande inoltrate per posta saranno considerate valide qualora la data del timbro postale non sia successiva alla predetta data. La Giunta regionale provvederà con proprio atto, in seguito ad apposita istruttoria in attuazione del precedente punto 2.2, all'individuazione delle iniziative ammesse, alla quantificazione, all'assegnazione dei finanziamenti a favore dei beneficiari, per un ammontare massimo complessivo di € 207.000,00. Con detta successiva deliberazione si provvederà altresì alla definizione delle modalità di erogazione della spesa. 258
Iniziativa n.3 D ISCIPLINA DELL' IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DI SFRUTTAMENTO SESSUALE - ART. 18 D.LGS. 286/98” 3.1) PremessaNell’ottobre 1996, con deliberazione n. 2567, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha avviato formalmente il “Progetto regionale prostituzione”, finalizzato alla tutela dei minori, alla prevenzione, alla riduzione del danno e al sostegno ai percorsi orientati alla ricerca di un diverso contesto di vita. In questi anni il fenomeno prostitutivo ha subìto rapide e profonde modificazioni, segnate tra l’altro dall’incremento della tratta e dello sfruttamento a fini sessuali attuato da organizzazioni criminali ai danni delle persone straniere, donne e minori. Dal 1999 inoltre, con l'entrata in vigore dell’art. 18 del TU sull'immigrazione approvato con D.Lgs. 286/98 che disciplina i programmi di assistenza e protezione sociale e istituisce un Fondo specifico per la lotta alla tratta gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna ha potuto attivare azioni specifiche a favore di donne e minori straniere vittime della tratta e dello sfruttamento a fini sessuali. È nato così, quale evoluzione del “Progetto regionale prostituzione” il “Progetto regionale ‘Oltre la Strada’” che vede oggi coinvolti complessivamente 12 enti (Comuni di Piacenza, Fidenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Zola Predosa, Bologna, Ferrara, Aziende USL di Cesena e Rimini e Consorzi Socio-Sanitari di Imola e Ravenna) e una sessantina di altri soggetti pubblici e privati tra cui tra organizzazioni del terzo settore, laiche e cattoliche, sindacati, centri di formazione, enti e uffici pubblici, strutture sanitarie (ospedali, consultori familiari, centri analisi mediche, Ser.T), Magistratura, Prefetture, Questure, forze dell’ordine. Attualmente il Progetto regionale Oltre la Strada si articola in tre aree di intervento: la prevenzione sanitaria realizzata attraverso le unità di strada, la gestione della postazione regionale del Numero Verde nazionale contro la tratta e la realizzazione dei programmi di assistenza e integrazione sociale. La presente iniziativa nasce dalla consapevolezza della necessità di consolidare e sviluppare in ambito regionale una rete di programmi di assistenza e integrazione sociale a favore delle persone straniere vittime di sfruttamento sessuale, in quanto rappresentano sempre di più, nell’ambito dell’articolazione del “Pro- 259
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f) spese di trasporto e di residenzialità, se previste dalla specificità del progetto;<br />
g) spese per la formazione degli operatori.<br />
Non sono ammissibili le voci di spesa per la costruzione, la ristrutturazione e l'acquisto<br />
di immobili.<br />
2.9) Entità del f<strong>in</strong>anziamento<br />
L'entità del f<strong>in</strong>anziamento è determ<strong>in</strong>ata nella misura massima del 65% della<br />
spesa ammessa, con variazioni connesse ad arrotondamenti. A tal f<strong>in</strong>e i progetti,<br />
oltre all'<strong>in</strong>dicazione della spesa totale del progetto, dovranno contenere anche<br />
l'<strong>in</strong>dicazione analitica delle voci di spesa previste per l'attivazione degli stessi. I<br />
soggetti richiedenti dovranno altresì <strong>in</strong>dicare la percentuale m<strong>in</strong>ima di f<strong>in</strong>anziamento<br />
regionale al di sotto della quale r<strong>in</strong>unciano all’attuazione del progetto.<br />
3) Procedure<br />
Le domande di ammissione al f<strong>in</strong>anziamento, redatte esclusivamente utilizzando<br />
il modulo di presentazione previsto all’allegato B del presente programma e scaricabile<br />
dal sito www.emiliaromagnasociale.it, dovranno pervenire alla Regione<br />
Emilia Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali. Immigrazione. Progetto<br />
Giovani. Cooperazione e aiuti <strong>in</strong>ternazionali, entro le ore 12.00 del 15 settembre<br />
2003. Le domande <strong>in</strong>oltrate per posta saranno considerate valide qualora la data<br />
del timbro postale non sia successiva alla predetta data.<br />
La Giunta regionale provvederà con proprio atto, <strong>in</strong> seguito ad apposita<br />
istruttoria <strong>in</strong> attuazione del precedente punto 2.2, all'<strong>in</strong>dividuazione delle <strong>in</strong>iziative<br />
ammesse, alla quantificazione, all'assegnazione dei f<strong>in</strong>anziamenti a favore<br />
dei beneficiari, per un ammontare massimo complessivo di € 207.000,00. Con<br />
detta successiva deliberazione si provvederà altresì alla def<strong>in</strong>izione delle modalità<br />
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