indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA zione di strutture di accoglienza per immigrati, ai sensi dell'art.40 del D.Lgs. 286/98, della L.R. 14/90 e della L.R. 2/85", con la quale è stata destinata al finanziamento degli interventi previsti la somma corrispondente a € 6.329.199,44 di cui € 1.547.830,62 derivanti dalla quota del Fondo relativa al 1998; 4) Deliberazione n. 203 del 20 giugno 2001 del Consiglio regionale recante “Linee guida per l’attuazione del terzo programma delle attività a favore degli immigrati previste dal D.Lgs. 286/98”, che ha disposto un impiego complessivo di risorse corrispondente a € 2.737.025,11 di cui € 2.070.080,16 derivanti dalla quota del Fondo nazionale assegnata alla Regione Emilia-Romagna per il 2000; 5) Deliberazione n. 383 del 10 luglio 2002 del Consiglio regionale recante “ Linee guida per l’attivazione del programma 2002 relativo alle attività a favore degli immigrati previste dal D.Lgs. 286/98”, che ha disposto un impiego complessivo di risorse corrispondente a € 4.706.677,85 di cui € 2.382.651,52 derivanti dalla quota del Fondo nazionale assegnata alla Regione Emilia-Romagna per il 2001. Il presente provvedimento si pone l'obiettivo di consolidare, in armonia con gli obiettivi a valenza triennale indicati dal D.P.R. 30 marzo 2001 "Approvazione del documento programmatico per il triennio 2001-2003, relativo alla politica dell'immigrazione e degli stranieri nel territorio dello Stato, a norma dell'art. 3 della legge 6 marzo 1998” e in un'ottica di acquisita sistematicità, il complesso degli interventi che le risorse finanziarie rese disponibili complessivamente dal D.Lgs n. 286/98 per l’anno 2002 permettono di attivare sul territorio regionale. La formulazione del presente programma si inquadra nell’ambito di un processo di riforma nel comparto delle politiche sociali: — con deliberazione del Consiglio regionale n. 246 del 25 settembre 2001, la Regione ha dato avvio alla elaborazione ed approvazione dei Piani di Zona sperimentali 2002-2003, finalizzato alla costruzione del sistema locale integrato di interventi e servizi sociali. La predetta deliberazione 246/01 ha individuato nell’ambito degli obiettivi regionali di priorità sociale, anche la realizzazione di un programma specifico di azioni per l’integrazione sociale degli immigrati; — con la recente approvazione della L.R. 2/2003 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, la Regione ha assunto e declinato in ambito regionale i principi della Legge 328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, avviando un processo riformatore regionale che avrà 244

D ISCIPLINA DELL' IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO quale primo atto significativo la adozione, nei prossimi mesi, del piano regionale degli interventi e dei servizi sociali (art. 27 LR 2/2003). Il Terzo rapporto sull’immigrazione straniera nella nostra regione (dati al 1/01/2002), curato dall’Osservatorio Regionale sull’immigrazione, evidenzia che il fenomeno dell’immigrazione straniera è in crescita costante: nel corso del 2002 gli immigrati stranieri in regione hanno oltrepassato le 150.000 unità e si avvicinano al 4% della popolazione residente. Un fenomeno importante, destinato a crescere nel prossimo decennio, richiamato in particolare dalle opportunità del mercato del lavoro regionale. Anche la recente procedura di regolarizzazione prevista dalla Legge 189/2002 che ha interessato oltre 700.000 persone straniere a livello nazionale e circa 56.000 in Emilia-Romagna conferma la forte capacità attrattiva del mercato del lavoro regionale. Un fenomeno che a partire dalla seconda metà degli anni novanta si caratterizza per una propensione dei lavoratori stranieri alla stabilizzazione nella nostra regione: crescono i ricongiungimenti familiari, aumenta la presenza dei minori nelle scuole di ogni ordine e grado. In questo contesto, appare fondamentale assicurare tempestivamente la continuità e lo sviluppo degli interventi volti a facilitare effettivi percorsi di integrazione sociale per i cittadini stranieri immigrati, assicurando al contempo che tale programmazione si incardini in un quadro di programmazione unitaria ed integrata a livello territoriale (Piani di Zona). Per favorire tale processo, la Regione intende procedere alla formulazione di un Programma di interventi, articolato in tre distinte iniziative, che si avvalga delle risorse attualmente programmabili derivanti dal Fondo nazionale per le politiche sociali, assegnate alla Regione Emilia-Romagna con destinazione specifica per gli interventi finalizzati all'immigrazione per l’esercizio 2002, nonché risorse proprie a titolo di partecipazione ai sensi dell'art. 58, comma 4, D.P.R. 394/99, a valere sulla quota di cofinanziamento del Fondo nazionale per le politiche migratorie. 245

D ISCIPLINA DELL' IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO<br />

quale primo atto significativo la adozione, nei prossimi mesi, del piano regionale<br />

degli <strong>in</strong>terventi e dei servizi sociali (art. 27 LR 2/2003).<br />

Il Terzo rapporto sull’immigrazione straniera nella nostra regione (dati al<br />

1/01/2002), curato dall’Osservatorio Regionale sull’immigrazione, evidenzia che<br />

il fenomeno dell’immigrazione straniera è <strong>in</strong> crescita costante: nel corso del 2002<br />

gli immigrati stranieri <strong>in</strong> regione hanno oltrepassato le 150.000 unità e si avvic<strong>in</strong>ano<br />

al 4% della popolazione residente.<br />

Un fenomeno importante, dest<strong>in</strong>ato a crescere nel prossimo decennio,<br />

richiamato <strong>in</strong> particolare dalle opportunità del mercato del lavoro regionale.<br />

Anche la recente procedura di regolarizzazione prevista dalla Legge<br />

189/2002 che ha <strong>in</strong>teressato oltre 700.000 persone straniere a livello nazionale e<br />

circa 56.000 <strong>in</strong> Emilia-Romagna conferma la forte capacità attrattiva del mercato<br />

del lavoro regionale.<br />

Un fenomeno che a partire dalla seconda metà degli anni novanta si caratterizza<br />

per una propensione dei lavoratori stranieri alla stabilizzazione nella<br />

nostra regione: crescono i ricongiungimenti familiari, aumenta la presenza dei<br />

m<strong>in</strong>ori nelle scuole di ogni ord<strong>in</strong>e e grado.<br />

In questo contesto, appare fondamentale assicurare tempestivamente la<br />

cont<strong>in</strong>uità e lo sviluppo degli <strong>in</strong>terventi volti a facilitare effettivi percorsi di <strong>in</strong>tegrazione<br />

sociale per i cittad<strong>in</strong>i stranieri immigrati, assicurando al contempo che<br />

tale programmazione si <strong>in</strong>card<strong>in</strong>i <strong>in</strong> un quadro di programmazione unitaria ed<br />

<strong>in</strong>tegrata a livello territoriale (Piani di Zona).<br />

Per favorire tale processo, la Regione <strong>in</strong>tende procedere alla formulazione di un<br />

Programma di <strong>in</strong>terventi, articolato <strong>in</strong> tre dist<strong>in</strong>te <strong>in</strong>iziative, che si avvalga delle<br />

risorse attualmente programmabili derivanti dal Fondo nazionale per le politiche<br />

sociali, assegnate alla Regione Emilia-Romagna con dest<strong>in</strong>azione specifica per gli<br />

<strong>in</strong>terventi f<strong>in</strong>alizzati all'immigrazione per l’esercizio 2002, nonché risorse proprie<br />

a titolo di partecipazione ai sensi dell'art. 58, comma 4, D.P.R. 394/99, a valere<br />

<strong>sulla</strong> quota di cof<strong>in</strong>anziamento del Fondo nazionale per le politiche migratorie.<br />

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