indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti
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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA l'inserimento delle stesse nel tessuto territoriale, di garantire i servizi necessari (strade, illuminazione, fognature, collegamenti nei trasporti), di favorire l'inserimento sociale del personale (alloggi, asili-nido, accesso a centri sportivi e culturali ecc), in collaborazione con l'Amministrazione penitenziaria (attraverso gli strumenti indicati nella parte terza). Analoghi interventi verranno effettuati anche per gli istituti e centri di servizio sociale già esistenti. C. Assistenza sanitaria e salute in carcere Considerato che il diritto alla salute è un diritto fondamentale dell'individuo e della collettività garantito dal dettato costituzionale e che tale diritto va ancor piu' garantito a coloro che vivono in condizioni di restrizione, il Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna concordano: — sulla necessità di garantire la salute alla popolazione detenuta ed internata, con particolare riferimento alle patologie infettive e alla salute mentale, favorendo l'integrazione delle competenze proprie del Sistema sanitario penitenziario e delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale; — sulla prioritaria esigenza di garantire la continuità delle prestazioni intramurarie con quelle extramurarie ai fini della salvaguardia della salute e quindi sulla necessità di attuare una programmazione di prevenzione e cura integrata tra il Servizio sanitario penitenziario e il Servizio sanitario nazionale; — sulla necessità di perseguire la suddetta integrazione allo scopo di garantire dal punto di vista della prevenzione sanitaria la popolazione in generale. Partendo da queste premesse e preso atto che, nella situazione attuale, la medicina di base è affidata al Servizio sanitario penitenziario, si concorda sull'esistenza delle seguenti aree problematiche: 1) per quanto riguarda la medicina specialistica, il nomenclatore tariffario del Ministero di Grazia e Giustizia non è equiparato ai prezzi del Sistema sanitario nazionale, il che rende attualmente particolarmente difficoltoso, se non impossibile, al Servizio sanitario regionale, garantire l'assistenza specialistica inframuraria; 2) gli immigrati irregolari presenti all'interno degli Istituti penitenziari costituiscono un nucleo di persone la cui spesa sanitaria non è di competenza né del Ministero di Grazia e Giustizia, nè del Servizio sanitario regionale; 3) l'incertezza attualmente esistente sul luogo di residenza di molti detenuti non consente di attivare le compensazioni interregionali relative alle spese sanitarie. 198
I NTERVENTI RIVOLTI AI MINORI IMPUTATI DI REATO E ADULTI SOTTOPOSTI A MISURE PENALI Per quanto riguarda la problematica di cui al punto 3), nella fase attuale, al fine di consentire alla Regione di attivare le compensazioni interregionali, stante l'incertezza sul luogo di residenza dei detenuti, il Ministero di Grazia e Giustizia si impegna a garantire con tempestività e con continuità informazioni precise riferite alla residenza anagrafica dei detenuti. Per quanto riguarda i punti 1) e 2), le possibili soluzioni a tali problematiche esulano dalla potestà dei due contraenti questo Protocollo, investendo la competenza del Ministero della Sanità e del Ministero degli Interni. Il Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna, si impegnano pertanto, per quanto rientra nelle rispettive competenze, affinché si raggiungano con la massima tempestività accordi con quelle Amministrazioni, titolari delle suddette problematiche, affinché possano essere tempestivamente risolte. A soluzione avvenuta delle problematiche, la Regione si impegna a garantire, attraverso le Aziende Unità sanitarie locali e le Aziende Ospedaliere, l'assistenza specialistica inframuraria per tutte le specialità, secondo i criteri di continuità e tempestività previsti dalla normativa vigente. La Regione Emilia-Romagna, sulla base di quanto sopra, si impegna a risolvere tutti i problemi restanti legati ai senza fissa dimora italiani, alle anomalie riguardanti la compensazione dei ticket, ad altri eventuali problemi, all'interno del piano socio-sanitario e con riferimento alla predisposizione di uno schematipo di convenzione fra Istituti penitenziari e Aziende Unità sanitarie locali. Le parti concordano infine che il passaggio dall'attuale alla nuova organizzazione dovrà avvenire in maniera graduale e nel rispetto dei diritti stabiliti nelle convenzioni attualmente in vigore. Qualora insorgessero difficoltà applicative riferite a questa parte del Protocollo, rimane l'obbligo da parte dell'Amministrazione penitenziaria di garantire la tutela della salute dei detenuti anche con il ricorso a convenzioni libero-professionali. C.1 Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia Le riforme dell'ordinamento psichiatrico del 1978 hanno permesso la realizzazione nell'arco di circa quindici anni di un passaggio da un sistema assistenziale centrato sul manicomio ad un sistema centrato sul territorio. Col termine di quest'anno dovrebbe concludersi questo processo con la chiusura dei residui ospedali psichiatrici, mentre gli Ospedali Psichiatrici giudiziari rimangono a rappresentare, in Italia, una realtà rimasta fuori dai processi di cambiamento positivamente 199
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I NTERVENTI RIVOLTI AI MINORI IMPUTATI DI REATO E ADULTI SOTTOPOSTI A MISURE PENALI<br />
Per quanto riguarda la problematica di cui al punto 3), nella fase attuale, al<br />
f<strong>in</strong>e di consentire alla Regione di attivare le compensazioni <strong>in</strong>terregionali, stante<br />
l'<strong>in</strong>certezza sul luogo di residenza dei detenuti, il M<strong>in</strong>istero di Grazia e Giustizia<br />
si impegna a garantire con tempestività e con cont<strong>in</strong>uità <strong>in</strong>formazioni precise<br />
riferite alla residenza anagrafica dei detenuti.<br />
Per quanto riguarda i punti 1) e 2), le possibili soluzioni a tali problematiche<br />
esulano dalla potestà dei due contraenti questo Protocollo, <strong>in</strong>vestendo la<br />
competenza del M<strong>in</strong>istero della Sanità e del M<strong>in</strong>istero degli Interni. Il M<strong>in</strong>istero<br />
di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna, si impegnano pertanto, per<br />
quanto rientra nelle rispettive competenze, aff<strong>in</strong>ché si raggiungano con la massima<br />
tempestività accordi con quelle Amm<strong>in</strong>istrazioni, titolari delle suddette problematiche,<br />
aff<strong>in</strong>ché possano essere tempestivamente risolte.<br />
A soluzione avvenuta delle problematiche, la Regione si impegna a garantire,<br />
attraverso le Aziende Unità sanitarie locali e le Aziende Ospedaliere, l'assistenza<br />
specialistica <strong>in</strong>framuraria per tutte le specialità, secondo i criteri di cont<strong>in</strong>uità<br />
e tempestività previsti dalla normativa vigente.<br />
La Regione Emilia-Romagna, <strong>sulla</strong> base di quanto sopra, si impegna a<br />
risolvere tutti i problemi restanti legati ai senza fissa dimora <strong>italia</strong>ni, alle anomalie<br />
riguardanti la compensazione dei ticket, ad altri eventuali problemi, all'<strong>in</strong>terno<br />
del piano socio-sanitario e con riferimento alla predisposizione di uno schematipo<br />
di convenzione fra Istituti penitenziari e Aziende Unità sanitarie locali.<br />
Le parti concordano <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e che il passaggio dall'attuale alla nuova organizzazione<br />
dovrà avvenire <strong>in</strong> maniera graduale e nel rispetto dei diritti stabiliti nelle<br />
convenzioni attualmente <strong>in</strong> vigore.<br />
Qualora <strong>in</strong>sorgessero difficoltà applicative riferite a questa parte del<br />
Protocollo, rimane l'obbligo da parte dell'Amm<strong>in</strong>istrazione penitenziaria di<br />
garantire la tutela della salute dei detenuti anche con il ricorso a convenzioni libero-professionali.<br />
C.1 Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia<br />
Le riforme dell'ord<strong>in</strong>amento psichiatrico del 1978 hanno permesso la realizzazione<br />
nell'arco di circa qu<strong>in</strong>dici anni di un passaggio da un sistema assistenziale<br />
centrato sul manicomio ad un sistema centrato sul territorio. Col term<strong>in</strong>e di quest'anno<br />
dovrebbe concludersi questo processo con la chiusura dei residui ospedali<br />
psichiatrici, mentre gli Ospedali Psichiatrici giudiziari rimangono a rappresentare,<br />
<strong>in</strong> Italia, una realtà rimasta fuori dai processi di cambiamento positivamente<br />
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