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indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

L’immigrato è un essere solo, disorientato, privo di sostegno, spesso molto<br />

impaurito. Può portare con sé un bagaglio immenso di sofferenze, per cui l’arrivo<br />

<strong>in</strong> Italia rappresenta il punto di approdo di un lungo sogno. È questo il caso dei<br />

richiedenti asilo e di tanti immigrati che hanno dovuto sopportare enormi sacrifici<br />

per lasciare il proprio paese. Si ricorda per esempio il caso di un c<strong>in</strong>ese che<br />

dopo aver risparmiato per dieci anni, prima per ottenere il denaro necessario a<br />

pagare i costi dell’emigrazione e poi per ottenere il passaporto, una volta giunto<br />

<strong>in</strong> Italia non si separava mai da questo documento, lo portava sempre con sé …<br />

nelle mutande. «Ho visto uom<strong>in</strong>i che venivano a piangere – racconta una mediatrice<br />

<strong>in</strong> ambito sanitario – […] la malattia viene per mancanza di documenti, per<br />

mancanza di casa».<br />

Quando lo straniero si accosta all’istituzione lo fa per necessità e con molto<br />

timore, certo di esserne resp<strong>in</strong>to e di non poter capire, e non solo per le difficoltà<br />

l<strong>in</strong>guistiche. Trovare nell’istituzione uno straniero che lo accolga, lo guidi e lo<br />

appoggi, all’<strong>in</strong>izio desta stupore, a cui poi segue l’allentamento della tensione. In<br />

maniera molto significativa una mediatrice rappresenta una situazione tipica: «Se<br />

<strong>in</strong>contri una come me non importa la l<strong>in</strong>gua, tu sei comunque fratello. Permetti<br />

alle persone di rilassarsi».<br />

Attraverso il mediatore lo straniero <strong>in</strong>contra quell’amico che non si aspettava<br />

di trovare. Il mediatore lo aiuta ad orientarsi, gli spiega come deve fare per<br />

accedere ad un determ<strong>in</strong>ato servizio o come comportarsi secondo la normativa<br />

<strong>italia</strong>na, lo accompagna concretamente nel disbrigo delle pratiche o lo assiste per<br />

capire e farsi capire dal funzionario <strong>italia</strong>no.<br />

Soprattutto nei casi di stranieri appena arrivati <strong>in</strong> Italia, il mediatore è l’unica<br />

figura di supporto grazie alla quale si possono <strong>in</strong>traprendere i primi passi e si<br />

può imparare ad orientarsi autonomamente.<br />

In questo senso, più che come ponte tra “mondi” differenti che hanno bisogno<br />

di conoscersi e comprendersi, la <strong>mediazione</strong> si configura quale strumento di<br />

accesso degli stranieri al difficile mondo delle istituzioni.<br />

Con queste caratteristiche, la <strong>mediazione</strong> serve ad umanizzare le istituzioni,<br />

a trasformarle <strong>in</strong> un ambiente più amico. Di conseguenza, senza i mediatori le<br />

difficoltà potrebbero diventare <strong>in</strong>sormontabili, causando un livello di tensione<br />

molto più alto tra istituzioni ed utenti stranieri.<br />

Sempre <strong>in</strong> rapporto agli immigrati, i mediatori osservano che <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>ate<br />

circostanze <strong>in</strong> cui lo straniero viene messo al marg<strong>in</strong>e o schernito (l’esempio<br />

riportato riguarda il caso di una scuola), la presenza attiva del mediatore può<br />

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