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indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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— maturare sensi di colpa per la riuscita di un progetto di vita che ad altri “meno<br />

fortunati” non è riuscito;<br />

— la perdita di contatto con la propria cultura;<br />

— lo stress;<br />

— la dispersione delle proprie energie <strong>in</strong> tante attività diverse, senza una specializzazione<br />

settoriale legata ad ambiti specifici di <strong>in</strong>tervento.<br />

Il mediatore soprattutto deve svolgere una molteplicità di ruoli, molte volte<br />

<strong>in</strong>compatibili tra loro e senza possedere tutte le competenze necessarie. Viene chiamato<br />

spesso <strong>in</strong> occasione di situazioni di emergenza, il che rende difficile un’oculata<br />

pianificazione del lavoro. In sostanza si “ricorre” al mediatore, <strong>in</strong>vece di avvalersi<br />

di questa figura professionale. Anche quando i mediatori lavorano più stabilmente<br />

nelle istituzioni, ricoprono troppe mansioni allo stesso tempo, dovendo di<br />

frequente sopperire alla carenza di personale. Lo illustra efficacemente una mediatrice:<br />

«Io dovrei essere un ponte, e <strong>in</strong>vece mi ritrovo a fare l’operatore».<br />

Queste difficoltà sono aggravate dal fatto che il loro ruolo non è soddisfacentemente<br />

riconosciuto dalle istituzioni. Sembra ancora diffusa una percezione<br />

del mediatore come traduttore l<strong>in</strong>guistico. Spesso i “colleghi” delle istituzioni <strong>italia</strong>ne<br />

non sono <strong>in</strong> grado di cogliere il valore e le capacità professionali del mediatore.<br />

E ciò nonostante gli studi fatti, le lauree conseguite e le l<strong>in</strong>gue parlate.<br />

Di fronte a queste problematiche alcune mediatrici fanno emergere possibili<br />

soluzioni di tipo correttivo, per esempio l’unificazione del percorso di formazione<br />

professionale dei mediatori, la determ<strong>in</strong>azione di un codice deontologico,<br />

l’<strong>in</strong>dividuazione di compiti specifici, la messa <strong>in</strong> discussione dell’operato delle<br />

istituzioni, sia nei confronti dello straniero sia riguardo ai bisogni delle fasce<br />

deboli, ecc.<br />

3. Valore e importanza della <strong>mediazione</strong><br />

L A FIGURA DEL MEDIATORE CULTURALE<br />

Quali sono le implicazioni positive delle <strong>mediazione</strong>? Qual è <strong>in</strong> concreto l’importanza<br />

di questo servizio? Di fronte a tali quesiti i mediatori asseriscono di poter riportare<br />

numerosissimi esempi, ma rimarcano <strong>in</strong> primo luogo che grazie al loro lavoro tanti<br />

stranieri hanno potuto vivere il primo momento di conforto e di sollievo nella travagliatissima<br />

vicenda dell’immigrazione. Il mediatore sa di essere utile perché ha un<br />

riscontro immediato dall’utente, e ciò è molto gratificante: «La bellezza di questo<br />

lavoro – spiega una mediatrice – sta nei piccoli momenti […] nelle piccole cose, semplici,<br />

come aiutare a riempire un foglio […], a volte <strong>in</strong>sistono nel voler pagare».<br />

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