indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

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03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA tra i partecipanti. I focus teoricamente possono essere utilizzati in qualsiasi fase di un programma d’indagine; tuttavia sono particolarmente importanti nella ricerca esplorativa ovvero quando non si è ancora sufficientemente a conoscenza del fenomeno che s’intende studiare. Di conseguenza il focus group tende ad essere impiegato nelle prime fasi della ricerca per poi essere seguito dall’impiego di altri strumenti che sono in grado di raccogliere dei dati più quantitativi. In alcuni casi, però, può avvenire il contrario, e il focus group è utilizzato per interpretare i risultati quantitativi e dare una maggior profondità alle risposte ottenute tramite la survey. Sintetizzando, possiamo scegliere quattro momenti interessanti nei quali l’utilizzo dei focus group appare particolarmente indicato: 1. quando si è interessati ad un fenomeno nuovo, su cui si hanno poche conoscenze; 2. quando si vuole conoscere la prospettiva di un determinato target sull’oggetto di studio, come esso lo concettualizza e lo categorizza, il linguaggio e i simboli che usa; 3. quando si ha necessità di studiare e capire fenomeni sociali complessi; 4. quando si è verificata una frattura comunicativa, all’interno di un’organizzazione lavorativa ad esempio. Sentire il target parlare di un problema permette di individuarne i punti cruciali e di colmare le distanze tra i rispettivi modi di vedere; 5. quando, a conclusione dell’indagine, si vuole socializzare e condividere i risultati ottenuti con gli attori precedentemente intervistati. 1.2.3. Vantaggi e svantaggi Tra vantaggi che inducono ad utilizzare questo strumento di ricerca possiamo annoverarne alcuni: — consente l’interazione tra i partecipanti, e in tal senso permette di raccogliere una maggiore quantità di informazioni rispetto all’intervista individuale; — è decisamente più veloce ed economico rispetto ad altre tecniche di ricerca; — consente di avere un contatto diretto con gli intervistati e la possibilità di raccogliere anche risposte non verbali; — essendo una tecnica molto flessibile dà l’opportunità di studiare una vasta gamma di argomenti con differenti persone e in contesti diversi; — è una delle poche tecniche che consentono di ascoltare anche bambini e persone con un basso livello di istruzione; 152

L A FIGURA DEL MEDIATORE CULTURALE Sebbene il focus group sia un apprezzabile strumento di indagine, questo non vuol dire che possa essere considerato come una panacea per ogni necessità di ricerca. Il focus group ha dei limiti che devono essere tenuti in considerazione: — vi sono maggiori problemi logistici e organizzativi rispetto all’intervista individuale; — il numero ristretto dei partecipanti limita significativamente la generalizzazione dei risultati ad una popolazione più ampia; — le risposte non sono del tutto indipendenti l’una d’altra e ci può essere qualche soggetto dominante; — la natura open-ended delle risposte crea delle difficoltà di sintesi ed interpretazione; — il moderatore può consapevolmente o inconsapevolmente distorcere i risultati. 1.2.4. Come si svolge un focus group In genere un focus group si sviluppa secondo alcune fasi, più o meno con le stesse caratteristiche e steps di altri tipi di ricerca: 1. definizione del problema; 2. identificazione del sampling frame: si stende una lista delle persone che si ritengono rappresentative della popolazione target; 3. identificazione del moderatore e progettazione della griglia tematica (entrambe queste operazioni devono essere adeguate alle caratteristiche del gruppo di discussione); 4. reclutamento dei partecipanti (le persone contattate devono essere messe a conoscenza degli scopi della ricerca per stimolare la loro partecipazione); 5. discussione: il moderatore conduce la discussione attraverso la griglia e cerca di facilitare il dialogo tra tutti i membri del gruppo; 6. stesura del rapporto di ricerca. Quando si delinea una griglia tematica è importante ricordare che il suo scopo è dare una direzione alla discussione di gruppo, non può essere quindi una versione orale del questionario utilizzato per la survey. La griglia tematica è molto meno strutturata e non prevede alcun tipo di risposta chiusa. Nel momento in cui si formula una griglia tematica è necessario seguire due principi generali: le domande devono essere ordinate dalla più generale alla più specifica; le domande devono essere ordinate secondo la loro importanza rispetto agli obiettivi della ricerca. Un altro fattore che deve essere preso in considerazione è lo sforzo cui i partecipanti sono sottoposti per discutere particolari 153

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA<br />

tra i partecipanti. I focus teoricamente possono essere utilizzati <strong>in</strong> qualsiasi fase<br />

di un programma d’<strong><strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e</strong>; tuttavia sono particolarmente importanti nella<br />

ricerca esplorativa ovvero quando non si è ancora sufficientemente a conoscenza<br />

del fenomeno che s’<strong>in</strong>tende studiare. Di conseguenza il focus group tende ad<br />

essere impiegato nelle prime fasi della ricerca per poi essere seguito dall’impiego<br />

di altri strumenti che sono <strong>in</strong> grado di raccogliere dei dati più quantitativi. In<br />

alcuni casi, però, può avvenire il contrario, e il focus group è utilizzato per <strong>in</strong>terpretare<br />

i risultati quantitativi e dare una maggior profondità alle risposte ottenute<br />

tramite la survey.<br />

S<strong>in</strong>tetizzando, possiamo scegliere quattro momenti <strong>in</strong>teressanti nei quali<br />

l’utilizzo dei focus group appare particolarmente <strong>in</strong>dicato:<br />

1. quando si è <strong>in</strong>teressati ad un fenomeno nuovo, su cui si hanno poche<br />

conoscenze;<br />

2. quando si vuole conoscere la prospettiva di un determ<strong>in</strong>ato target sull’oggetto<br />

di studio, come esso lo concettualizza e lo categorizza, il l<strong>in</strong>guaggio e i<br />

simboli che usa;<br />

3. quando si ha necessità di studiare e capire fenomeni sociali complessi;<br />

4. quando si è verificata una frattura comunicativa, all’<strong>in</strong>terno di un’organizzazione<br />

lavorativa ad esempio. Sentire il target parlare di un problema permette<br />

di <strong>in</strong>dividuarne i punti cruciali e di colmare le distanze tra i rispettivi modi<br />

di vedere;<br />

5. quando, a conclusione dell’<strong><strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e</strong>, si vuole socializzare e condividere i<br />

risultati ottenuti con gli attori precedentemente <strong>in</strong>tervistati.<br />

1.2.3. Vantaggi e svantaggi<br />

Tra vantaggi che <strong>in</strong>ducono ad utilizzare questo strumento di ricerca possiamo<br />

annoverarne alcuni:<br />

— consente l’<strong>in</strong>terazione tra i partecipanti, e <strong>in</strong> tal senso permette di raccogliere<br />

una maggiore quantità di <strong>in</strong>formazioni rispetto all’<strong>in</strong>tervista <strong>in</strong>dividuale;<br />

— è decisamente più veloce ed economico rispetto ad altre tecniche di ricerca;<br />

— consente di avere un contatto diretto con gli <strong>in</strong>tervistati e la possibilità di raccogliere<br />

anche risposte non verbali;<br />

— essendo una tecnica molto flessibile dà l’opportunità di studiare una vasta<br />

gamma di argomenti con differenti persone e <strong>in</strong> contesti diversi;<br />

— è una delle poche tecniche che consentono di ascoltare anche bamb<strong>in</strong>i e persone<br />

con un basso livello di istruzione;<br />

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