indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti indagine sulla mediazione culturale in italia - Integrazione Migranti

integrazionemigranti.gov.it
from integrazionemigranti.gov.it More from this publisher
03.06.2013 Views

INDAGINE SULLA MEDIAZIONE CULTURALE IN ITALIA Esiste inoltre un problema di diffidenza, sia da parte degli operatori nei confronti dell’utenza straniera dei servizi (nel 5,8% dei casi), sia da parte dell’utenza verso le istituzioni (7,2%) e verso la figura stessa del mediatore (4,2%). Questo dato non crea stupore, dal momento che sono ben note le dinamiche che il rapporto tra culture può genere all’interno di un tessuto sociale di recente immigrazione, ancora impreparato a raccogliere le sfide maggiori che la multiculturalità impone. Entrano in gioco, dall’una e dall’altra parte, non solo immagini stereotipate e pregiudiziali, ma anche questioni legate ai rapporti economici e di potere tra gruppi, problemi di accesso alle risorse e di condivisione degli spazi vitali e lavorativi, difficoltà comunicative, scontri di classe. La figura stessa del mediatore, che dovrebbe agire come elemento di negoziazione in dinamiche di difficile risoluzione e a carattere fortemente conflittuale, rischia di essere identificato dall’una e dall’altra parte come un ulteriore elemento ostativo, perché può essere visto (ragionando per estremi) dagli uni come un patrocinatore di cause comunitarie, laddove assume le vesti di difensore dei gruppi stranieri rappresentati, dagli altri come un “traditore”, assimilato agli interessi del sistema istituzionale di una società che rifiuta e discrimina. Altre difficoltà che ostacolano l’attuazione dei servizi di mediazione dipendono invece da problematiche interne di gestione. L’8,8% delle strutture contattate ha dichiarato di aver riscontrato problemi nel coordinamento organizzativo degli interventi, il 9,3% nel reperimento e nella gestione delle risorse umane impiegate, il 6,2% in caratteristiche logistiche della sede in cui le attività hanno luogo. Tutti fattori questi che evidenziano una fase ancora di consolidamento del sistema, sia dal punto di vista logistico che organizzativo, probabilmente dovuta non solo all’estemporaneità di alcuni interventi, ma anche alla precarietà dei finanziamenti devoluti alla mediazione. Infine, una percentuale di enti pari al 7,4% del totale ha dichiarato di aver trovato difficoltà nell’attuazione dei servizi erogati a causa della scarsa conoscenza degli stessi nel territorio, mentre il 6,2% di risposte fa riferimento all’alto numero di utenti. Solo il 3,5% e il 3,9% delle strutture, invece, ha individuato rispettivamente il basso numero di utenti e l’insufficiente preparazione dei mediatori come ostacoli alla realizzazione degli interventi. 2.2.7. Caratteristiche dell’utenza di origine straniera e rom In fase di elaborazione dello strumento di rilevazione, il team di ricerca ha scelto di impostare le domande relative alle caratteristiche dell’utenza in modo tale che 130

M APPATURA DELLE ESPERIENZE DI MEDIAZIONE CULTURALE IN I TALIA alle strutture contattate non fosse richiesto di indicare i numeri assoluti per ogni tipologia prevista (n. esatto di utenti in base al genere, alla fascia di età, alla condizione lavorativa, ecc.), ma solamente una percentuale indicativa. Si è optato per questa soluzione perché nel corso della fase di testing del questionario, alcuni interlocutori avevano avuto difficoltà a fornire indicazioni dettagliate sulle caratteristiche degli utenti dei propri servizi, a causa di diversi fattori: frequenza spesso discontinua, alto numero di utenti, diffidenza da parte dell’utenza straniera non regolamentare, ecc. I dati di seguito presi in esame vanno pertanto considerati come suscettibili di lievi alterazioni, anche se sono comunque indicativi delle linee di tendenza principali. L’utenza straniera e rom che si rivolge ai servizi di mediazione è abbastanza uniformemente distribuita in rapporto al genere di appartenenza, con il 48,84% di uomini e il 44,53% di donne (a cui si aggiunge una minima parte di risposte mancanti). Sul numero totale degli utenti la metà risultano essere adulti, il 27% bambini e il 16,45% adolescenti (tabella n° 26); mentre il livello di scolarizzazione appare piuttosto basso: ben il 39,6% degli utenti non possiede alcun titolo di studio o solamente la licenza elementare, il 27,6% ha un diploma di scuola media, il 17,3% uno di scuola superiore e solo il 5,7% ha ottenuto la laurea (tabella n° 27). La condizione lavorativa illustrata nella tabella n° 28 indica che il 28,6% dell’utenza straniera e rom dei servizi è composto da studenti, il 26,9% da disoccupati e il 36,7% da lavoratori (di cui un 16% in nero). Tab. 25 Genere Media Uomini 48,84% Donne 44,53% Tab. 27 Livello di scolarizzazione Media Nessun titolo o licenza elementare 39,6% Licenza media 27,6% Diploma di scuola superiore 17,3% Laurea 5,7% Tab. 28 Condizione lavorativa Media Studenti 28,6% Occupati con contratto regolare 20,6% Lavoratori in nero 16,1% Non occupati 26,9% Tab. 26 Fascia di età Media Bambini 27,01% Adolescenti 16,45% Adulti 51,62% 131

M APPATURA DELLE ESPERIENZE DI MEDIAZIONE CULTURALE IN I TALIA<br />

alle strutture contattate non fosse richiesto di <strong>in</strong>dicare i numeri assoluti per ogni<br />

tipologia prevista (n. esatto di utenti <strong>in</strong> base al genere, alla fascia di età, alla condizione<br />

lavorativa, ecc.), ma solamente una percentuale <strong>in</strong>dicativa. Si è optato per<br />

questa soluzione perché nel corso della fase di test<strong>in</strong>g del questionario, alcuni<br />

<strong>in</strong>terlocutori avevano avuto difficoltà a fornire <strong>in</strong>dicazioni dettagliate sulle caratteristiche<br />

degli utenti dei propri servizi, a causa di diversi fattori: frequenza spesso<br />

discont<strong>in</strong>ua, alto numero di utenti, diffidenza da parte dell’utenza straniera non<br />

regolamentare, ecc. I dati di seguito presi <strong>in</strong> esame vanno pertanto considerati<br />

come suscettibili di lievi alterazioni, anche se sono comunque <strong>in</strong>dicativi delle l<strong>in</strong>ee<br />

di tendenza pr<strong>in</strong>cipali.<br />

L’utenza straniera e rom che si rivolge ai servizi di <strong>mediazione</strong> è abbastanza<br />

uniformemente distribuita <strong>in</strong> rapporto al genere di appartenenza, con il 48,84% di<br />

uom<strong>in</strong>i e il 44,53% di donne (a cui si aggiunge una m<strong>in</strong>ima parte di risposte mancanti).<br />

Sul numero totale degli utenti la metà risultano essere adulti, il 27% bamb<strong>in</strong>i<br />

e il 16,45% adolescenti (tabella n° 26); mentre il livello di scolarizzazione appare<br />

piuttosto basso: ben il 39,6% degli utenti non possiede alcun titolo di studio o solamente<br />

la licenza elementare, il 27,6% ha un diploma di scuola media, il 17,3% uno<br />

di scuola superiore e solo il 5,7% ha ottenuto la laurea (tabella n° 27). La condizione<br />

lavorativa illustrata nella tabella n° 28 <strong>in</strong>dica che il 28,6% dell’utenza straniera e<br />

rom dei servizi è composto da studenti, il 26,9% da disoccupati e il 36,7% da lavoratori<br />

(di cui un 16% <strong>in</strong> nero).<br />

Tab. 25 Genere<br />

Media<br />

Uom<strong>in</strong>i 48,84%<br />

Donne 44,53%<br />

Tab. 27 Livello di scolarizzazione Media<br />

Nessun titolo o licenza elementare 39,6%<br />

Licenza media 27,6%<br />

Diploma di scuola superiore 17,3%<br />

Laurea 5,7%<br />

Tab. 28 Condizione lavorativa Media<br />

Studenti 28,6%<br />

Occupati con contratto regolare 20,6%<br />

Lavoratori <strong>in</strong> nero 16,1%<br />

Non occupati 26,9%<br />

Tab. 26 Fascia di età<br />

Media<br />

Bamb<strong>in</strong>i 27,01%<br />

Adolescenti 16,45%<br />

Adulti 51,62%<br />

131

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!