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da L'antica civiltà cretese - Artleo.it

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R. W. Hutchinson L’antica <strong>civiltà</strong> <strong>cretese</strong><br />

anni). Nel 1953, Levi mise in luce un’altra stanza a est<br />

di quella scoperta in una precedente spedizione. Il carattere<br />

di queste due stanze, con il loro pavimento di gesso<br />

e zoccoli sormontati <strong>da</strong> p<strong>it</strong>tura a fresco, e la qual<strong>it</strong>à fine<br />

del vasellame del Medio Minoico II A resero evidente<br />

che non erano soltanto case antiche, ma chiaramente<br />

un’ala del primo palazzo: una stanza conteneva un piedestallo<br />

di stucco su cui poggiava una serie di bei vasi e<br />

altre due consoles pure di stucco. Qui fu trovata una specie<br />

di bussolotto per <strong>da</strong>di in terracotta, contenente qualcosa<br />

che sembra corrispondere a un <strong>da</strong>do e cioè un piccolo<br />

disco d’avorio con i numeri indicati <strong>da</strong> punti d’argento<br />

intarsiati, e due possibili «pedine <strong>da</strong> scacchi»<br />

nella forma di una piccola testa di leone e uno zoccolo<br />

di bue, in avorio.<br />

Sembrerebbe che le stanze segnate sulle piú antiche<br />

piante di Festo come anteriori al primo palazzo, nelle<br />

parti sud-est e nord-ovest del s<strong>it</strong>o, debbano esser considerate<br />

invece come appartenenti a quelle prime fasi del<br />

primo palazzo rivelate <strong>da</strong>i recenti scavi di Levi.<br />

Se il piú antico palazzo di Festo fu distrutto <strong>da</strong>l terremoto<br />

del Medio Minoico II B che, come abbiamo<br />

detto, potrebbe essere collegato al grande cataclisma nel<br />

Levante che Schaeffer pone nel 1730 a. C., i Cretesi<br />

della Messarà pare si siano ripresi rapi<strong>da</strong>mente.<br />

Sulle rovine del primo palazzo, un edificio ancor<br />

piú maestoso fu costru<strong>it</strong>o; la facciata ovest fu retrocessa<br />

di sette metri e il pavimento della corte esterna ovest<br />

coprí le rovine del prim<strong>it</strong>ivo sacrario, che fu sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o,<br />

non <strong>da</strong> un altro sacrario, ma <strong>da</strong> una grandiosa scalinata<br />

che conduceva a un imponente propileo o sala d’ingresso;<br />

<strong>da</strong> questa, in modo curiosamente indiretto, si accedeva<br />

alla corte centrale e al piano superiore. Alla corte<br />

centrale si poteva anche giungere attraverso la bella<br />

«area lustrale» o «stanza <strong>da</strong> bagno».<br />

Ricordiamo che gli «accessi occidentali» ai palazzi di<br />

Storia dell’arte Einaudi 81

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