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R. W. Hutchinson L’antica <strong>civiltà</strong> <strong>cretese</strong><br />
Tardo Minoico I e alcuni esemplari delle tazze dell’Antico<br />
Minoico III tendevano impercettibilmente a identificarsi<br />
con quelle del periodo seguente. Tuttavia, a<br />
onta della brev<strong>it</strong>à dell’Antico Minoico III e dell’assenza<br />
di ab<strong>it</strong>azioni che ad esso si possano attribuire, sembra<br />
che cambiamenti importanti abbiano avuto luogo<br />
allora nell’arte minoica. Uno fu la sost<strong>it</strong>uzione dei vasi<br />
con disegni chiaro-su-scuro a quelli con disegni<br />
scuro-su-chiaro, cambiamento che pare sia avvenuto<br />
circa nello stesso tempo sul continente greco. Pendlebury<br />
suppone che i Cretesi minoici non gradissero il<br />
vasellame non decorato e quando si accorsero che la<br />
chiazzatura del tipo di Vasiliki era un procedimento<br />
troppo rischioso, dopo un tentativo breve e poco soddisfacente<br />
di r<strong>it</strong>orno ai modelli incisi e punteggiati del<br />
tipo cicladico e di quello neol<strong>it</strong>ico <strong>cretese</strong>, si volsero a<br />
esperimenti nuovi, coprendo i vasi di smalto rosso, su<br />
cui dipingevano semplici disegni in tinta bianca.<br />
La crescente importanza di Cnosso e delle valli circostanti<br />
è dimostrata <strong>da</strong> alcuni nuovi edifici e forse<br />
<strong>da</strong>lla fon<strong>da</strong>zione della c<strong>it</strong>tà di Tilisso (che conserva probabilmente<br />
il nome minoico).<br />
Importazioni <strong>da</strong>ll’Eg<strong>it</strong>to cominciarono a fluire nella<br />
Messarà e i sigilli cretesi di questo periodo hanno disegni<br />
che si avvicinano molto a quelli dei sigilli e degli scarabei<br />
egizi del Primo Periodo Intermedio (<strong>da</strong>lla VII alla<br />
X dinastia).<br />
Qualcuno dei motivi egizi, però, e perfino l’avorio<br />
di cui i sigilli eran fatti, possono essere stati introdotti<br />
<strong>da</strong>lla Siria anziché direttamente <strong>da</strong>ll’Eg<strong>it</strong>to (almeno fino<br />
al xv secolo a. C., si trovavano in Siria elefanti selvatici).<br />
Frankfort r<strong>it</strong>enne che un piattino con un disegno di<br />
cerchi concentrici in tinta rossa, densa e oleosa, scoperto<br />
a Mochlos in mezzo a vasellame dell’Antico Minoico<br />
III, fosse importato <strong>da</strong>lla Siria e c<strong>it</strong>ò come altri esempi<br />
d’influsso siriaco i sigilli d’avorio in forma d’animale tro-<br />
Storia dell’arte Einaudi 44