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R. W. Hutchinson L’antica <strong>civiltà</strong> <strong>cretese</strong><br />
sia avvenuto (come lo stato di ottima conservazione del<br />
vasellame conferma) e fa invece notare che i segni evidenti<br />
di fuoco e di ossa umane e animali bruciate, non<br />
solo a Kanli Kastelli ma in molti altri sepolcreti contemporanei,<br />
quali Pirgo, Sphoungaras, Gurnià e Kato<br />
Zakros, rivelano che gli olocausti cost<strong>it</strong>uivano parte<br />
essenziale delle cerimonie funebri.<br />
Il vasellame consiste principalmente di due tipi:<br />
oggetti grigio-affumicati e oggetti con semplici disegni<br />
rettilinei, a smalto su superficie marrone. Le forme dei<br />
vasi affumicati comprendono non solo calici di tipo<br />
Arkalochori, ma anche pyxides tozze, pyxides a lungo<br />
collo a cui dovevano corrispondere coperchi cilindrici<br />
come per i vasi <strong>da</strong> sospensione dell’Antico Minoico I,<br />
trovati a Miamou e a Hagios Nikolaos, tazze coniche<br />
con un solo manico, boccali a due manici e brocche a<br />
becco (tutte e tre forme dell’Anatolia occidentale, che<br />
ci ricor<strong>da</strong>no vasi di Troia e d’altri luoghi), giare ovoi<strong>da</strong>li,<br />
giare carenate con colli cilindrici (reminiscenze di antiche<br />
forme maltesi), pyxides cilindriche, giare coniche<br />
con base a tripode (altra forma dell’Anatolia occidentale)<br />
e piccole giare ovoi<strong>da</strong>li con orli rovesciati – serie<br />
molto estesa che fa pensare a influssi stranieri, specialmente<br />
<strong>da</strong>ll’Anatolia. La decorazione dei vasi con levigatura<br />
a disegno, che troviamo sui calici Arkalociwri,<br />
compare anche su vasi contemporanei del Dodecaneso<br />
o di Samo.<br />
Altro materiale proveniente <strong>da</strong> tal s<strong>it</strong>o era un vasellame<br />
rosso, dipinto a fuoco, che precorre quindi quello<br />
piú tardo dell’Antico Minoico II B noto come vasellame<br />
di Vasiliki, ma con solchi irregolari, poco profondi,<br />
incisi sulla superficie a mezzo di un pettine. I vasi fatti<br />
con tale tecnica erano per lo piú brocche a becco di<br />
forme anatomiche, simili a quelle del vasellame dipinto<br />
insieme a cui sono state trovate, e variavano <strong>da</strong>lla brocca<br />
a becco molto alto, come quella del depos<strong>it</strong>o di<br />
Storia dell’arte Einaudi 27