03.06.2013 Views

da L'antica civiltà cretese - Artleo.it

da L'antica civiltà cretese - Artleo.it

da L'antica civiltà cretese - Artleo.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

R. W. Hutchinson L’antica <strong>civiltà</strong> <strong>cretese</strong><br />

Festo e Zakros e alle rappresentazioni greche arcaiche<br />

delle maschere delle Gorgoni.<br />

Appartiene anche al Medio Minoico II B un unico<br />

scarabeo di ametista trovato negli strati inferiori della<br />

grotta di Psychrò, che per il materiale e la modellatura<br />

dovrebbe essere opera egizia della XII o al piú della XIII<br />

dinastia, ma che porta sulla base un disegno minoico<br />

consistente di due brocche con becco a punta e alcuni<br />

cerchi concentrici intorno a un oggetto che viene ab<strong>it</strong>ualmente<br />

interpretato come un sole raggiante 4 .<br />

Il naturalismo, che doveva presto fiorire negli affreschi,<br />

appare già in pieno sviluppo nei sigilli. Un bel<br />

cilindro appiatt<strong>it</strong>o in cristallo di rocca mostra un ibex<br />

<strong>cretese</strong> che salta sulle rocce native, con un albero nello<br />

sfondo – scena perfetta, che Xan Fielding cosí efficacemente<br />

descrive nel libro The Stronghold:<br />

Senza mezzo di propulsione apparente (poiché le<br />

gambe in movimento erano invisibili) e con le spalle<br />

appiatt<strong>it</strong>e <strong>da</strong>lla prospettiva e seminascoste nella<br />

polvere, veniva avanti con uno slancio orizzontale,<br />

attraverso la rupe – testa senza corpo, sospesa nell’aria<br />

per le corna.<br />

Questa è certo la piú bella descrizione della posa che<br />

gli archeologi chiamano «galoppo volante» e che l’artista<br />

minoico amava r<strong>it</strong>rarre. La descrizione di Fielding<br />

spiega forse perché tante antiche raffigurazioni dell’ibex<br />

ce lo mostrino con la testa e le corna troppo grandi<br />

rispetto al corpo.<br />

In quanto alle statuette d’avorio che si trovano ora<br />

nei musei d’Europa e d’America e che si dicono provenienti<br />

<strong>da</strong> Creta, è meglio seguire Nilsson e non c<strong>it</strong>arle<br />

fra i documenti d’arte minoica: tuttavia la Dea dei serpenti<br />

in oro e avorio di Boston è considerata di sol<strong>it</strong>o<br />

autentica e la figura di Toronto, nota come «Nostra<br />

Storia dell’arte Einaudi 19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!