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R. W. Hutchinson L’antica <strong>civiltà</strong> <strong>cretese</strong><br />
denza <strong>da</strong> H. R. Hall nel confronto che egli fa fra il gatto<br />
dell’affresco di Hagia Tria<strong>da</strong> e quelli delle p<strong>it</strong>ture egizie<br />
della XII e della XVIII dinastia:<br />
I Minoici presero a prest<strong>it</strong>o l’idea <strong>da</strong>ll’Eg<strong>it</strong>to e il loro<br />
gatto è in un certo senso migliore di quello egizio,<br />
in un altro peggiore. Dà l’idea dell’animale, furtivo<br />
e crudele, piú che non quello dei dipinti d’Eg<strong>it</strong>to, <strong>da</strong><br />
cui non riceviamo quasi affatto tale impressione;<br />
quest’ultimo è piú accurato nei dettagli, è un r<strong>it</strong>ratto<br />
corretto dell’animale in riposo, anche quando,<br />
come nell’esemplare della XVIII dinastia, è introdotto<br />
goffamente in una scena che intende rappresentare<br />
un’azione – sebbene tutti gli attori, a eccezione<br />
forse delle farfalle, siano calmi e pacifici nel<br />
gesto quanto il gatto stesso. Paragonategli il gatto<br />
<strong>cretese</strong>, che non è ben disegnato, ma dà un’impressione<br />
possente e verace dell’animale a caccia.<br />
Hall procede, poi, a confrontare la concezione puramente<br />
egea di una rondine in volo, come la vediamo su<br />
un coccio di Milo, con la scialba riproduzione di un’oca<br />
egizia trovata nello stesso s<strong>it</strong>o a Filacopi.<br />
Anche nella tar<strong>da</strong> Età del bronzo si può vedere la<br />
differenza fra l’arte minoica e quella egizia.<br />
Gli ottopodi e i delfini del Tardo Minoico I non<br />
sono disegnati esattamente nei particolari, ma sono<br />
meravigliosamente vivi, mentre i pesci e i granchi del<br />
Mar Rosso nel rilievo della regina Hashepsut a Dair<br />
al-Babri sono accurati e senza v<strong>it</strong>a come le riproduzioni<br />
dei trilob<strong>it</strong>i in un testo di paleontologia.<br />
Forsdyke sottolinea la stessa caratteristica in una<br />
delle tazze d’oro di Vafiò: «Il toro catturato mugghia<br />
furibondo e si gira sui quarti posteriori nel senso sbagliato.<br />
Tale distorsione è manifestamente impossibile,<br />
Storia dell’arte Einaudi 13