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aerre 6-2010 - Comune di Arezzo

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anno 3<br />

numero 06 / Giugno 10


anno 3 numero 05 / maggio <strong>2010</strong><br />

Direttore responsabile<br />

Clau<strong>di</strong>o Repek<br />

Redazione:<br />

Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Pierluigi Amorini / Asl 8<br />

Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Giacomo Cherici / Aisa spa<br />

Lilitta Fornasari / Fraternita dei Laici<br />

Francesco Falsini / Atam<br />

Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />

Marzia Sandroni / Afm<br />

Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />

Nicola Salemi / Koinè<br />

Grafica<br />

Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />

Stampa<br />

Nuova Cesat coop / Firenze<br />

Un ringraziamento particolare<br />

a Gino Perticai e al suo quoti<strong>di</strong>ano on line<br />

http://www.arezzonotizie.it/<br />

per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

consorzio Isola che non c’è<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />

Registrazione Tribunale<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

N° 7/08 del 16/04/2008<br />

SOMMARIO<br />

EDITORIALE<br />

p. 3 Il patto per lo sviluppo<br />

PRIMO PIANO<br />

p. 4 La Fortezza viene restituita agli aretini e al turismo<br />

p. 6 La Fortezza: "documento straor<strong>di</strong>nario"<br />

p. 9 Il sostegno dell’Ente CdR Fi<br />

FIERA ANTIQUARIA<br />

p. 10 Fiera Antiquaria: approvato il nuovo regolamento<br />

p. 12 Conosciamo due protagonisti della Fiera Antiquaria<br />

POLIZIA DI STATO<br />

p. 14 Polizia <strong>di</strong> Stato: 158 anni a servizio della collettività<br />

AREZZO<br />

p. 16 Il vigile vicino ai citta<strong>di</strong>ni<br />

ATAM<br />

p. 18 Atam: un bilancio in "salute". I progetti e gli investimenti<br />

AREZZO<br />

p. 20 ARbike: la bicicletta con<strong>di</strong>visa per spostarsi in città<br />

AREZZO<br />

p. 22 Censimento agricoltura on line<br />

ENERGIA<br />

p. 23 Coingas, energia efficiente<br />

SALUTE<br />

p. 26 Allergie: <strong>di</strong>fficoltà respiratorie e manifestazioni cutanee<br />

p. 29 Malattia mentale e lavoro<br />

ACQUA<br />

p. 31 Nuove Acque ecoefficiente<br />

FRATERNITA DEI LAICI<br />

p. 34 La sezione <strong>di</strong>dattica della Fraternita dei Laici<br />

MULTISERVIZI<br />

p. 38 Al cimitero monumentale arriva il tempio crematorio<br />

COPERAZIONE SOCIALE<br />

p. 40 Bilancio Koinè: crescono le attività e l’occupazione<br />

AREZZO<br />

p. 46 Giornata “2 cuori e 6 zampe”<br />

AREZZO<br />

p. 47 I “limiti riflessi” <strong>di</strong> Ilinep<br />

AREZZO<br />

p. 48 I racconti del Bastardo: San Giuliano e la sua storia<br />

AISA<br />

p. 50 Bilanci in attivo, più servizi, tariffe stabili<br />

EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

p. 52 Afm si conferma pilastro solido dell’economia aretina<br />

AREZZO<br />

p. 55 Le giornate del respiro<br />

p. 56 Scopri<strong>Arezzo</strong> dall’alto della Torre: le visite guidate<br />

p. 58 Giovani aretini a Bedford: “la musica che unisce”<br />

p. 60 Giostra del Saracino<br />

p. 63 “Giovani protagonisti”<br />

IL PATTO<br />

PER LO SVILUPPO<br />

Ognuno faccia la sua parte e tutti insieme lavoriamo per<br />

l’economia aretina. Questo il senso della proposta che il Sindaco<br />

Giuseppe Fanfani, insieme all’assessore Alessandro Giustini,<br />

ha rivolto alle istituzioni locali e regionali, alle categorie<br />

economiche, al sistema bancario, ai sindacati. Prima una serie<br />

<strong>di</strong> incontri, poi la Giornata <strong>di</strong> lavoro in palazzo comunale e,<br />

tra poco, la definizione <strong>di</strong> un vero e proprio patto per <strong>Arezzo</strong>.<br />

Con interlocutori <strong>di</strong> rilievo quali il Presidente della Giunta<br />

Regionale, Enrico Rossi; il Presidente della Provincia, Roberto<br />

Vasai; il Presidente della Camera <strong>di</strong> Commercio, Giovanni<br />

Tricca; i parlamentari nazionali e i consiglieri regionali.<br />

Il Sindaco Fanfani ha già “messo sul tavolo” le <strong>di</strong>sponibilità<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e cioè le decine <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> euro<br />

che sono il frutto degli investimenti e dei lavori dell’Amministrazione.<br />

Investimenti <strong>di</strong>retti sia in opere pubbliche che in<br />

riqualificazione <strong>di</strong> aree strategiche per la città (a cominciare<br />

da quella rappresentata dalle ex caserme Cadorna) ma anche<br />

la <strong>di</strong>sponibilità a essere co-protagonista nella realizzazione <strong>di</strong><br />

nuove e fondamentali infrastrutture quali la stazione sulla<br />

linea Direttissima e l’aeroporto.<br />

La convinzione è che le istituzioni, le categorie economiche,<br />

il sistema bancario, i soggetti socialmente rappresentativi<br />

debbano operare insieme per in<strong>di</strong>viduare azioni con<strong>di</strong>vise. E<br />

il <strong>Comune</strong> porterà il suo contributo. Non solo <strong>di</strong> idee e <strong>di</strong><br />

progetto ma anche <strong>di</strong> risorse.<br />

2 3


PRIMO PIANO<br />

La Fortezza viene restituita agli aretini e al turismo<br />

Il commento del Sindaco Giuseppe Fanfani e dell’assessore ai Lavori Pubblici Franco Dringoli ad uno dei progetti centrali <strong>di</strong> questa amministrazione. I lavori sono in corso dal 2009<br />

Quando nella primavera del 2007 abbiamo deciso come<br />

Amministrazione Comunale, in particolare come Assessorato ai<br />

Lavori Pubblici, <strong>di</strong> dare avvio ad una prima progettazione per il<br />

recupero e riqualificazione dell’ingresso della Fortezza, eravamo<br />

certamente consapevoli della rilevanza e della complessità della<br />

sfida intrapresa. L’abbiamo assunta anche come avventura da<br />

vivere con il suo carico <strong>di</strong> impreve<strong>di</strong>bilità e <strong>di</strong> fascino, per le<br />

necessarie esplorazioni e conseguenti scoperte che avrebbero<br />

arricchito e mo<strong>di</strong>ficato via via quelle scelte in definizione.<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> questo ambizioso progetto è sempre stato chiaro:<br />

recuperare e riqualificare la Fortezza Me<strong>di</strong>cea nell’ambito <strong>di</strong><br />

un progetto integrato che coinvolge l’intero centro della città<br />

e che trova i suoi capisal<strong>di</strong> nella riqualificazione delle piazze<br />

più importanti, del Palazzo <strong>di</strong> Fraternità, <strong>di</strong> luoghi ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

grande rilevanza per la città.<br />

Le potenzialità della Fortezza, che rappresenta un notevole ed<br />

assoluto esempio <strong>di</strong> architettura militare del cinquecento, sono<br />

sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti. Superando quella sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza<br />

storica che ha segnato il rapporto tra gli aretini e la loro<br />

Fortezza, essa può tornare ad essere un punto <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong><br />

attrazione per citta<strong>di</strong>ni e turisti, luogo <strong>di</strong> vita e rappresentazione<br />

per le eccellenze del nostro territorio nei vari campi, nella<br />

produzione artigianale, enogastronomica, culturale, luogo<br />

<strong>di</strong> rilevanza storica in cui sono leggibili le ra<strong>di</strong>ci della nostra<br />

identità, luogo <strong>di</strong> rilevanza paesaggistica da cui si può ammirare<br />

tutto il territorio circostante.<br />

Il percorso progettuale è stato occasione continua <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento, sia all’interno dell’Ufficio Lavori Pubblici<br />

che nel rapporto con il Dipartimento <strong>di</strong> Restauro sulla<br />

relazione tra la riqualificazione architettonica dell’immobile e<br />

le sue destinazioni, tra la conservazione dell’esistente e necessità<br />

del futuro.<br />

Le indagini approfon<strong>di</strong>te condotte, rispetto al paramento<br />

murario, e la riscoperta degli ambienti interni, ci hanno<br />

dato conferma della opportunità <strong>di</strong> intervento: sia rispetto<br />

all’emergere <strong>di</strong> un rilevante stato <strong>di</strong> degrado, sia per l’importante<br />

patrimonio che si andava via via rivelando con la riscoperta <strong>di</strong><br />

ambienti, <strong>di</strong> resti significativi della antica <strong>Arezzo</strong>, sia delle gran<strong>di</strong><br />

potenzialità per la città che la Fortezza può rappresentare.<br />

Il percorso <strong>di</strong> recupero si è articolato in vari filoni progettuali e <strong>di</strong><br />

intervento, alcuni con i lavori in fase avanzata (riqualificazione<br />

del corridoio <strong>di</strong> ingresso, del camminamento <strong>di</strong> ronda, il<br />

restauro del paramento murario, lo sviluppo <strong>di</strong> saggi e scavi<br />

per ritrovare il basamento della antica Chiesa <strong>di</strong> S.Donato in<br />

Cremona).<br />

Altri filoni <strong>di</strong> intervento, già in fase <strong>di</strong> appalto, riguardano<br />

il recupero dei vari ambienti interni nei Bastioni per varie<br />

attività, che nell’ambito del PIUSS sono state giu<strong>di</strong>cate<br />

importante occasione <strong>di</strong> sviluppo sostenibile per il territorio,<br />

anche quale elemento <strong>di</strong> unione tra la valorizzazione culturale,<br />

i saperi locali e l’innovazione economica della città, come il<br />

Polo Enogastronomico, la produzione artigianale <strong>di</strong> qualità, le<br />

tra<strong>di</strong>zioni e le potenzialità turistiche.<br />

Certamente il progetto <strong>di</strong> rilancio della Fortezza deve portare<br />

anche ad un rior<strong>di</strong>no delle aree esterne per migliorare gli accessi,<br />

i percorsi pedonali ed in<strong>di</strong>viduare aree per la sosta.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> due anni abbiamo raggiunto,<br />

cre<strong>di</strong>amo, un grande risultato: aver definito complessivamente<br />

il progetto <strong>di</strong> recupero e restauro della Fortezza e aver finanziato<br />

integralmente gli interventi. Per questo il ringraziamento sentito<br />

va all’impegno della struttura comunale e al prezioso contributo<br />

<strong>di</strong> consulenza del Dipartimento <strong>di</strong> Restauro dell’Università<br />

<strong>di</strong> Firenze che hanno vissuto con grande coinvolgimento il<br />

rapporto con un monumento davvero particolare.<br />

Il ringraziamento va alla Regione Toscana e all’Ente Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio che hanno contribuito in modo significativo al<br />

finanziamento delle opere.<br />

Adesso tocca alla città, alla vitalità delle sue forze economiche,<br />

sociali e culturali che sono chiamate a costruire e definire<br />

insieme al <strong>Comune</strong> il luogo strategico della Fortezza, quale<br />

spazio collettivo funzionale allo sviluppo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

4 5


PRIMO PIANO<br />

La Fortezza: “documento straor<strong>di</strong>nario”<br />

Di Maurizio De Vita - Professore <strong>di</strong> Restauro - Facoltà <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Firenze Consulente per la ricerca scientifica e per il progetto <strong>di</strong> restauro<br />

Tutte le volte che si avvia una ricerca<br />

ed un'indagine conoscitiva su un<br />

monumento importante si aprono<br />

scenari impreve<strong>di</strong>bili ed aspettative<br />

importanti che la ricerca stessa ed una<br />

attenta attività progettuale devono<br />

prima ricomporre e poi accompagnare<br />

verso una comprensione collettiva<br />

che colleghi spazialità e valore<br />

documentario.<br />

Il lavoro svolto dal nostro gruppo <strong>di</strong><br />

docenti e collaboratori <strong>di</strong> concerto<br />

con Amministrazione comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha portato, ad oggi,<br />

ad acquisire conoscenze e sviluppare ipotesi che superano le<br />

nostre stesse aspettative e collocano la Fortezza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> fra i<br />

monumenti più importanti del cinquecento toscano, con valore<br />

documentario altissimo e potenzialità d'uso <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario<br />

interesse, a scala nazionale ed internazionale.<br />

Le opere <strong>di</strong> restauro del paramento murario, che si stanno<br />

svolgendo nel controllo rigoroso delle tecniche e dei criteri <strong>di</strong><br />

intervento a carattere specialistico sui materiali lapidei, rivelano<br />

mano a mano dettagli costruttivi, materiali, modalità <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> questa stupenda macchina <strong>di</strong>fensiva, che spiegano<br />

sempre <strong>di</strong> più le preesistenze me<strong>di</strong>oevali, le sovrapposizioni degli<br />

interventi, le stratificazioni.<br />

Interi brani della cortina <strong>di</strong>fensiva me<strong>di</strong>oevale sono comparsi<br />

<strong>di</strong>etro il paramento cinquecentesco a seguito <strong>di</strong> opere <strong>di</strong><br />

ricucitura del paramento stesso, rendendo evidente l'uso <strong>di</strong><br />

parte della cittadella me<strong>di</strong>oevale quale matrice ed appoggio <strong>di</strong><br />

alcuni tratti delle mura cinquecentesche.<br />

Solo negli ultimi mesi Indagini e scavi condotti, sulla base<br />

<strong>di</strong> intuizioni ed in<strong>di</strong>zi, all'interno della Fortezza e dei suoi<br />

bastioni, hanno restituito porzioni <strong>di</strong> architetture fortificate <strong>di</strong><br />

straor<strong>di</strong>naria fattura che obbligano a ripensare la successione<br />

cronologica delle e<strong>di</strong>ficazioni ma soprattutto mettono a<br />

<strong>di</strong>sposizione della collettività e degli stu<strong>di</strong>osi brani <strong>di</strong> Storia<br />

aretina assolutamente ine<strong>di</strong>ti e <strong>di</strong> raro valore documentario. A<br />

seguito <strong>di</strong> queste indagini ed in<strong>di</strong>cazioni la Fortezza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

ha restituito alla conoscenza ed all'evidenza porzioni <strong>di</strong> bastioni,<br />

<strong>di</strong> mura, portali urbani e passaggi prima sconosciuti che<br />

amplificano il fascino e le valenze <strong>di</strong>dattiche e culturali <strong>di</strong> questo<br />

monumento. Altre scoperte ed altre rivelazioni sicuramente<br />

si collegheranno a queste nel corso delle prossime campagne<br />

<strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> scavo, sommando tutto ciò ai precedenti<br />

ritrovamenti della Porta dell'Angelo, a quelli più recenti della<br />

Chiesa <strong>di</strong> San Donato, della Porta del Soccorso e <strong>di</strong> quant'altro,<br />

sempre all'interno della collaborazione fra Amministrazione ed<br />

Università, è già venuto alla luce.<br />

Il progetto <strong>di</strong> restauro della Fortezza, dei suoi ambienti, e dei<br />

suoi spazi aperti, si è mosso nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un uso coerente<br />

con le necessità ed in<strong>di</strong>cazioni del presente, della compatibilità<br />

fra queste ed il carattere fragile delle sue parti storicizzate, della<br />

museificazione aggiornata del monumento e del carattere<br />

documentario della sua materia. Quest'ultimo passaggio vuole<br />

fare chiaro e <strong>di</strong>retto riferimento alla necessità, etica e culturale,<br />

<strong>di</strong> operare con gli strumenti del restauro e dell'architettura<br />

in genere per rendere chiare, <strong>di</strong>sponibili, leggibili le tracce<br />

del passato e della se<strong>di</strong>mentazione storica sia alla fruizione<br />

che all'approfon<strong>di</strong>mento, ai citta<strong>di</strong>ni ed agli stu<strong>di</strong>osi, per un<br />

arricchimento delle conoscenze e delle esperienze ma anche<br />

per possibili futuri ulteriori sviluppi della conoscenza stessa.<br />

Per tutti questi motivi il progetto si muove con passi <strong>di</strong>versi<br />

nei singoli spazi ed ambienti, mantenendo fermo il principio<br />

dell'unitarietà complessa del monumento. Da un lato, quin<strong>di</strong>,<br />

i singoli bastioni e parti a cielo aperto sono stati oggetto <strong>di</strong><br />

riflessioni progettuali che hanno delineato azioni consone ai<br />

caratteri dei luoghi a fronte <strong>di</strong> propositi programmatici precisi;<br />

dall'altro l'esperienza futura <strong>di</strong> avvicinamento ed uso <strong>di</strong> questi<br />

spazi è stata ricollegata alla possibilità <strong>di</strong> capire e <strong>di</strong> vivere nella<br />

sua interezza un complesso monumentale che racconta secoli<br />

<strong>di</strong> storia.<br />

Il Bastione della Spina quin<strong>di</strong> assolve allo stesso tempo le<br />

6 7


PRIMO PIANO<br />

funzioni <strong>di</strong> spazio de<strong>di</strong>cato alla produzione locale ed alla<br />

convivialità, narrando il suo ruolo nel programma me<strong>di</strong>oevale e<br />

cinquecentesco <strong>di</strong> fortificazione della città, le sue trasformazioni<br />

e le sue nuove, bellissime scoperte. Il Bastione della Diacciaia<br />

invita ad un migliore incontro con la Porta dell'Angelo e con le<br />

trasformazioni del Sangallo il Giovane ma potrà ospitare piccoli<br />

e me<strong>di</strong> incontri e convegni. Il Bastione e la Porta del Soccorso,<br />

con i vani limitrofi da poco riscoperti, danno nuova e chiara<br />

lettura del dato spaziale e della sequenza dei loro ambienti ed allo<br />

stesso tempo, attraverso il progetto, ripropongono la memoria<br />

della Porta <strong>di</strong> Fortezza e la potenzialità culturale e <strong>di</strong>dattica dei<br />

vani rileggendo tutte le fasi costruttive, fino alle <strong>di</strong>struzioni<br />

ottocentesche e gli eventi bellici del XX secolo, interrelando<br />

antico e nuovo. Il Bastione della Chiesa ed il Bastione del<br />

Belvedere hanno già cominciato a restituire parte delle loro<br />

verità sepolte dalle mine napoleoniche e continueranno a<br />

farlo nel corso dei prossimi lavori, integrando ed ampliando la<br />

conoscenza e l'uso <strong>di</strong> questo monumento.<br />

Gli spazi esterni contenuti dentro le mura della Fortezza<br />

dovranno essere liberati da quei riporti <strong>di</strong> terra che con evidenza<br />

hanno occultato la Storia e le relazioni fra gli ambienti della<br />

Fortezza, arrivando ad essere un parco della conoscenza esteso<br />

quanto articolato, coerente con il proposito <strong>di</strong> rivelare e<br />

ricollegare percorsi e sequenze quanto attento nel configurare<br />

una serie <strong>di</strong> luoghi legati da valori identitari trasmissibili e<br />

traducibili al futuro. Il camminamento alto, già in corso <strong>di</strong><br />

restauro e messa in sicurezza, sarà completato e ri<strong>di</strong>segnerà<br />

quell'esperienza paesaggistica densa ed affascinante degli scenari<br />

del territorio aretino.<br />

Gli scavi, le nuove sagomature, le scarpate naturalistiche ed i<br />

percorsi dell'anello interno proporranno percorrenze <strong>di</strong>verse<br />

che rilegheranno fra loro gli ingressi ai bastioni ed agli ambienti<br />

riportati alla luce, condurranno ai già noti e nuovi ritrovamenti,<br />

sia me<strong>di</strong>oevali che cinquecenteschi, offriranno una piacevolezza<br />

del muoversi e sostare fra spazi a verde e manufatti antichi.<br />

Lo spazio centrale a forma ovale <strong>di</strong>verrà luogo attrezzato per<br />

lo spettacolo e gli eventi culturali en plein air, coniugando sia<br />

scenografie artificiali che territoriali nell'esperienza delle persone.<br />

Tutto questo per riportare all'interno della Fortezza delle<br />

attività compatibili con la natura e l'identità dei luoghi, ma<br />

soprattutto visitatori, citta<strong>di</strong>ni, turisti, soprattutto giovani che<br />

possano scoprire o riscoprire un monumento straor<strong>di</strong>nario<br />

e straor<strong>di</strong>nariamente articolato, luogo <strong>di</strong> prima grandezza<br />

per la comprensione della Storia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, del suo territorio,<br />

dell'architettura fortificata <strong>di</strong> età antica e moderna.<br />

PRIMO PIANO<br />

Il sostegno dell’Ente CdR Fi<br />

Di Michele Gremigni, Presidente dell’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze<br />

Il rapporto tra l’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze e il territorio<br />

aretino è stato contrad<strong>di</strong>stinto negli anni da importanti iniziative<br />

che hanno in qualche misura segnato la vita culturale e sociale <strong>di</strong><br />

questa parte della Toscana in vari settori operativi.<br />

Il restauro della Fortezza è chiara testimonianza <strong>di</strong> una delle<br />

operazioni più importanti realizzate dalla Comunità <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

negli ultimi anni in collaborazione con l’Ente: il recupero <strong>di</strong><br />

quella Fortezza Me<strong>di</strong>cea che è un capitolo <strong>di</strong> storia che oggi<br />

si integra con i percorsi turistico-culturali della Città, in uno<br />

scenario <strong>di</strong> particolare suggestione ed evocazione.<br />

La presenza <strong>di</strong> questo complesso monumentale nel contesto<br />

urbanistico e ambientale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> era talmente emergente<br />

che non poteva non essere oggetto <strong>di</strong> un progetto mirato <strong>di</strong><br />

ripristino e valorizzazione. L’originaria concezione strategica che<br />

ha ispirato gli ingegneri militari cinquecenteschi trova adesso<br />

una naturale trasposizione negli orientamenti programmatici <strong>di</strong><br />

quanti sono preposti a restituire al go<strong>di</strong>mento collettivo un bene<br />

significativo che è patrimonio <strong>di</strong> tutti.<br />

8 9


FIERA ANTIQUARIA<br />

Fiera antiquaria: approvato il nuovo regolamento<br />

E la cartografia delle strade interessate alla manifestazione. Il presidente Paolo Nicchi: “Carta della qualità ed esperto sono le armi ‘segrete’ della nuova Antiquaria”<br />

"Un grazie sincero a tutto il Consiglio Comunale da parte<br />

dell'intero mondo della Fiera Antiquaria". Con queste parole<br />

il presidente Paolo Nicchi ha salutato il voto favorevole del<br />

Consiglio che lo scorso 29 aprile, dopo aver ascoltato la relazione<br />

dello stesso presidente, si è espresso a favore dell'adozione del<br />

nuovo Regolamento della Fiera con annessa la cartografia delle<br />

strade interessate alla manifestazione fieristica.<br />

Ricco il <strong>di</strong>battito, pieno <strong>di</strong> spunti interessanti, concluso con<br />

una votazione <strong>di</strong> 24 voti a favore e 5 astenuti dove "la stessa<br />

astensione - ha commentato Nicchi - è stata definita dai<br />

consiglieri benevola, a testimonianza <strong>di</strong> una grande attenzione e<br />

<strong>di</strong> un'altrettanto grande passione per la Fiera Antiquaria" che "in<br />

oltre quaranta anni <strong>di</strong> attività è cresciuta <strong>di</strong> fama e <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<br />

in ambito nazionale e internazionale", ha detto il presidente<br />

Nicchi concludendo il suo intervento.<br />

“Oltre quaranta anni <strong>di</strong> storia, più <strong>di</strong> cinquecento e<strong>di</strong>zioni, una<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>cimila visitatori per e<strong>di</strong>zione per un totale <strong>di</strong> sette<br />

milioni e mezzo dal 1968 a oggi <strong>di</strong> antiquari, professionisti del<br />

settore, curiosi, stranieri: dati che sottolineano come la fiera sia un<br />

patrimonio enorme per la città”. Con queste parole il presidente<br />

della Fiera Antiquaria Paolo Nicchi, invitato a prendere parte<br />

al <strong>di</strong>battito dal presidente Giuseppe Caroti, ha introdotto in<br />

Consiglio Comunale l'adozione del nuovo regolamento della<br />

Fiera Antiquaria aretina. “La concorrenza – ha ricordato Nicchi<br />

– non manca: in Italia esistono circa trecento fiere e mercatini<br />

del genere. Di certo, però, il fascino <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, del suo centro<br />

storico, è un valore aggiunto rispetto a tutte le altre città italiane.<br />

Il mercato antiquario oggi ha due opzioni davanti a sé: abbassare<br />

l'offerta <strong>di</strong> fronte alla crisi economica in atto o fronteggiarla e<br />

puntare a numeri ancora migliori, specie in termini <strong>di</strong> visitatori.<br />

Il risultato è stato ottenuto: l'Antiquaria conserva fama e<br />

cre<strong>di</strong>bilità in ambito nazionale e internazionale. Perché fra i suoi<br />

banchi si trovano oggetti autentici, con operatori che hanno<br />

voglia <strong>di</strong> scommettere sul futuro, come peraltro prevede la<br />

Carta <strong>di</strong> Qualità che abbiamo promosso, un patto fra operatori<br />

e istituzioni che garantisce l'autenticità <strong>di</strong> quanto esposto. La<br />

carta dovrà essere firmata dagli operatori, che certificano così la<br />

loro merce, al momento della riassegnazione decennale dei posti<br />

che avverrà entro l'estate”.<br />

Il regolamento approvato dal Consiglio Comunale, all’articolo<br />

2, dà una chiara definizione degli oggetti <strong>di</strong> antiquariato (“si<br />

intendono per tali gli oggetti vecchi <strong>di</strong> almeno cinquanta anni,<br />

facendo riferimento alla data <strong>di</strong> costruzione dell’oggetto e non<br />

all’età del materiale usato”) del modernariato (“oggetti che non<br />

sono più in produzione da almeno venticinque anni”) e del<br />

vintage (“oggetti e capi <strong>di</strong> abbigliamento sartoriali <strong>di</strong> alta moda<br />

o <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> marche anteriori agli ultimi venticinque anni: sono<br />

esclusi i prodotti seriali dell’abbigliamento e <strong>di</strong> semilavorato in<br />

tessuto e stoffa dell’ultima generazione. Sono ammessi prodotti<br />

<strong>di</strong> vintage realizzati con attrezzature informatiche e tecnologiche<br />

precedenti agli ultimi venticinque anni”) e introduce la figura<br />

del consulente <strong>di</strong> qualità (art. 23) che, in ogni e<strong>di</strong>zione, girerà<br />

fra i banchi per valutare se gli espositori ottemperano o meno<br />

alla loro firma apposta sulla Carta <strong>di</strong> Qualità, oltre a offrire un<br />

servizio <strong>di</strong> consulenza a vantaggio dei visitatori i quali possono<br />

proporre alla sua attenzione anche oggetti <strong>di</strong> cui già sono<br />

proprietari e non necessariamente acquistati in Fiera.<br />

Infine la cartografia: “la città – ha sottolineato ancora Nicchi<br />

nel suo intervento – ha posto alcune esigenze alla Fiera, il<br />

centro storico in questi quaranta anni è cambiato. Abbiamo<br />

così cercato, con il nuovo regolamento e la nuova cartografia,<br />

<strong>di</strong> promuovere una Fiera <strong>di</strong> sosta, <strong>di</strong>sponibile ad accogliere nel<br />

miglior modo possibile visitatori e turisti: adesso, tutti i bar e<br />

ristoranti ubicati nel percorso fieristico, che resta immutato,<br />

potranno accogliere i clienti con tavolini all’aperto durante la<br />

due giorni antiquaria. Quin<strong>di</strong>, per venire incontro agli esercizi<br />

commerciali e contemperare le loro esigenze con quelle degli<br />

antiquari, abbiamo deciso <strong>di</strong> togliere sei banchi da piazza<br />

San Francesco e alcuni posti da via Cavour e Corso Italia. In<br />

compenso, abbiamo aumentato i posti in piazza Grande, dove<br />

i banchi passeranno dagli attuali trentacinque a sessantatre,<br />

e questo anche grazie all'avvenuto restauro della piazza e alla<br />

nuova <strong>di</strong>sciplina della circolazione veicolare”.<br />

10 11


FIERA ANTIQUARIA<br />

Conosciamo due protagonisti della Fiera Antiquaria<br />

Ilmari Gerli: antiquario autentico<br />

Fa quasi impressione, nel compassato mondo dell'antiquariato,<br />

incontrare un giovane che fa questa professione da quasi<br />

<strong>di</strong>ciotto anni con alle spalle solo 33 primavere.<br />

"Le prime volte che sono venuto ad <strong>Arezzo</strong>, andavo ancora<br />

a scuola; venivo qua, durante le vacanze, assieme a mio<br />

padre che faceva questo lavoro, e davo una mano giusto per<br />

guadagnare qualcosa - racconta Ilmari Gerli, con un nome che<br />

ne tra<strong>di</strong>sce la nascita, avvenuta a Mikkeli, nella zona dei laghi<br />

della Finlan<strong>di</strong>a, avendo la madre finlandese. Poi è cominciata<br />

la passione vera e propria e ho fatto vari corsi <strong>di</strong> formazione<br />

che mi hanno portato a <strong>di</strong>ventare perito in Arti antiche (al<br />

Collegio lombardo, nda) e a interessarmi <strong>di</strong> restauro".<br />

Dopo un periodo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato da due antiquari <strong>di</strong> nome,<br />

la grande decisione, "quella <strong>di</strong> aprire un negozio tutto mio,<br />

con annesso il magazzino e il laboratorio a Trequanda, in<br />

provincia <strong>di</strong> Siena".<br />

Il mercato per un po' ha girato bene, poi ha cominciato a<br />

dare cenni <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento e allora la seconda grande decisione,<br />

"quella <strong>di</strong> fare i mercati".<br />

"Fare i mercati è un'esperienza molto piacevole perchè si<br />

incontrano tante persone, anche se oggi è un po' deludente,<br />

perchè sol<strong>di</strong> in giro ce ne sono davvero pochi, e quei pochi non<br />

sempre si è <strong>di</strong>sposti a investirli in antiquariato. In generale, oggi<br />

il nostro tipo mercato è abbastanza fermo: non si compra né si<br />

vende, per varie ragioni, economiche e forse anche politiche".<br />

E quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>? "Il mercato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, nonostante la<br />

crisi generale, rimane sempre il più bello e il più importante<br />

d'Italia".<br />

Non ama specializzarsi ("acquisto un po' <strong>di</strong> tutto, purchè<br />

autentico"), preferisce l'acquisto dai privati italiani e stranieri<br />

("che conosco bene") e nonostante la giovanissima età ha<br />

le idee chiarissime: "nel mio lavoro punto all'autenticità<br />

dell'oggetto più che alla qualità che, comunque, è importante;<br />

per avvicinare il pubblico all'antiquariato, e particolarmente<br />

il pubblico giovane - prosegue Gerli - esiste solo un modo:<br />

proporre cose autentiche e <strong>di</strong> valore".<br />

La via, forse più faticosa, certo la più sicura per ritagliarsi il<br />

proprio ruolo in questo universo così particolare, quale quello<br />

del mondo degli antiquari.<br />

Raffaello Pernici, ovvero quando la passione per l’antiquariato nasce da bambini<br />

Nato nel 1974, nel 1989, appena quin<strong>di</strong>cenne, andò da Ivan<br />

Bruschi a chiedere come si <strong>di</strong>venta antiquario. E da allora<br />

non si è più fermato. Comincia così la storia <strong>di</strong> Raffaello<br />

Pernici, aretino, oggi residente a Rosignano Solvay per motivi<br />

matrimoniali che, fin da piccolo, chiedeva al padre <strong>di</strong> portarlo<br />

a vedere la Fiera.<br />

La signora Carla, storica segretaria <strong>di</strong> Ivan Bruschi, sorrise<br />

quando il giovane Raffaello chiese all'ideatore della Fiera<br />

consigli su come poter <strong>di</strong>ventare antiquario e fu colpita dalla<br />

determinazione del giovane allorchè - affatto intimorito dalla<br />

necessità <strong>di</strong> dotarsi del REC alla Camera <strong>di</strong> Commercio<br />

per il quale occorreva la maggiore età - chiese alla cognata,<br />

convincendola, <strong>di</strong> iscriversi lei al REC al suo posto per poter<br />

gestire un banco in Fiera.<br />

Detto fatto, la cognata lo accontentò in attesa che fosse lo<br />

stesso Raffaello a dotarsi dell'iscrizione agognata che, avvenne<br />

- puntualmente - al compimento del <strong>di</strong>ciottesimo anno <strong>di</strong> età<br />

("mi iscrissi al REC, prima ancora <strong>di</strong> prendere la patente",<br />

ricorda sornione Raffaello).<br />

Il 1993 segna la data della prima Fiera Antiquaria da titolare<br />

("fino ad allora gli unici banchi gestiti unicamente da me<br />

erano stati quelli del CALCIT; vivere la fiera da protagonista<br />

fu un'esperienza esaltante: potevo, finalmente, commerciare<br />

con le cose che mi piacevano"). E le prime cose proposte<br />

consistettero in oggettistica <strong>di</strong> poco conto, qualche porcellana,<br />

delle ceramiche. A poco a poco, complice anche qualche<br />

viaggio estivo da studente in Gran Bretagna, cominciò la<br />

passione per le porcellane inglesi e, da allora, stu<strong>di</strong>ando e<br />

perfezionando la conoscenza, Raffaello Pernici è arrivato a<br />

proporre un banco <strong>di</strong> grande qualità con porcellane artistiche,<br />

firmate da vari artisti.<br />

"Non ho un negozio, preferisco fare le fiere: <strong>Arezzo</strong> che,<br />

ovviamente, è sempre la mia preferita e poi Modena e Parma.<br />

Anche il Mercante in Fiera <strong>di</strong> Parma è molto bello, è grande<br />

ma manca <strong>di</strong> quel contesto che fa della Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> una<br />

manifestazione unica nel suo genere. Il Mercante in Fiera<br />

ospita sì tanti espositori con tanti visitatori ma... si trova<br />

all'interno <strong>di</strong> un pa<strong>di</strong>glione che, per quanto accogliente, è e<br />

rimane un pa<strong>di</strong>glione asettico. <strong>Arezzo</strong>, no. Ad <strong>Arezzo</strong> si respira<br />

la Fiera, nelle sue strade, nelle sue piazze: la Fiera è così bella<br />

anche perchè è contestualizzata in un centro storico ricco <strong>di</strong><br />

fascino". La proposta commerciale <strong>di</strong> Raffaello Pernici è molto<br />

semplice: porcellane e ceramiche <strong>di</strong> qualità. Proposte con<br />

una peculiarità assolutamente apprezzabile: tutti gli oggetti<br />

hanno un cartellino che ne certifica la provenienza e l'autore,<br />

oltre al prezzo ("che, naturalmente, si può sempre trattare").<br />

"Fin dall'inizio del mio lavoro ho adottato questa forma <strong>di</strong><br />

trasparenza, nel rispetto del cliente e per dargli maggiore<br />

garanzia" - sottolinea Pernici.<br />

Oggi, dopo l'iniziale cotta nei confronti delle porcellane<br />

inglesi, Pernici propone in stragrande maggioranza prodotti<br />

italiani e solo in percentuale ridotta <strong>di</strong> provenienza estera ("Mi<br />

sembra che anche questo sia un modo per valorizzare la nostra<br />

cultura e la nostra grande tra<strong>di</strong>zione") e, sorridendo, confessa<br />

il suo sogno segreto per la Fiera Antiquaria misto ad una ricetta<br />

personale per valorizzare la Fiera stessa ("Fermo restando che la<br />

formula della Fiera non si cambia né si può cambiare, tanto è<br />

perfetta, mi piacerebbe che una volta l'anno la Fiera Antiquaria<br />

trovasse ospitalità in uno spazio chiuso, tipo Centro Affari:<br />

allora, chi critica tanto la Fiera si renderebbe conto <strong>di</strong> cosa<br />

significa l'Antiquaria collocata in uno spazio aperto come<br />

quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Alla Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si viene certo per cercare<br />

ed acquistare oggetti ma anche per immergersi nell'atmosfera<br />

- talvolta magica - della Fiera stessa").<br />

Piatto in maiolica<br />

artistica L'amazzone<br />

con il corno <strong>di</strong> Giò Ponti<br />

Piastrella decorativa Il viandante<br />

<strong>di</strong> Giò Ponti<br />

12 13


POLIZIA DI STATO<br />

Polizia <strong>di</strong> Stato: 158 anni a servizio della collettività<br />

Le celebrazioni della Festa della Polizia nel Salone della Prefettura. La presenza delle autorità, delle associazioni e delle scuole. Consegnati premi e <strong>di</strong>plomi<br />

Il 15 maggio si è celebrata la Festa della Polizia nel Salone delle<br />

Feste della Prefettura <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Il 158^ anniversario della<br />

fondazione, a causa del maltempo, non si è potuto celebrare<br />

in piazza Grande come era stato previsto.<br />

Oltre alle massime autorità citta<strong>di</strong>ne e della provincia, dei<br />

gonfaloni della Provincia e del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> tutti<br />

i Comuni della Provincia, nonché <strong>di</strong> tutte le Associazioni<br />

combattentistiche e d’Arma, erano presenti moltissimi<br />

citta<strong>di</strong>ni che hanno voluto festeggiare con la Polizia. Inoltre<br />

erano presenti i Musici e gli Sban<strong>di</strong>eratori della Giostra del<br />

Saracino, nonché le rappresentanze dei Quartieri, che hanno<br />

così manifestato la vicinanza dell’intera città alla Polizia.<br />

Dopo la lettura dei messaggi pervenuti dalle massime cariche<br />

dello Stato, il Questore Ferlizzi ha salutato tutte le autorità e<br />

i citta<strong>di</strong>ni convenuti. Un saluto particolare è stato rivolto a<br />

Leopoldo Petri, fratello del Sovrintendente Emanuele Petri,<br />

Medaglia d’Oro al Valore Civile, caduto per mano terrorista<br />

nella nostra provincia, inoltre ai ragazzi e alle ragazze della<br />

Scuola Me<strong>di</strong>a del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele” e<br />

della Scuola Me<strong>di</strong>a “Cesalpino”, che hanno rappresentato il<br />

mondo giovanile studentesco dell’intera provincia.<br />

Nel suo intervento il Questore ha presentato il bilancio <strong>di</strong><br />

un anno <strong>di</strong> attività nella provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. I numeri sono<br />

importanti: 130.000 le persone identificate, 95.000 i veicoli<br />

controllati, oltre 30.000 le chiamate pervenute sulle linee <strong>di</strong><br />

emergenza 113 e 4.000 sono i chilometri percorsi ogni giorno<br />

nell’intera provincia dalle pattuglie della Polizia su strada.<br />

Oltre 100 le operazioni <strong>di</strong> Polizia Giu<strong>di</strong>ziaria operate nella<br />

provincia che si sono concluse con l’arresto <strong>di</strong> 239 persone<br />

e con la denuncia in stato <strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> altre 920. Le sostanze<br />

stupefacenti sequestrate ammontano a oltre 20 chilogrammi,<br />

da aggiungere a 44.000 pasticche <strong>di</strong> ecstasy. Purtroppo sono<br />

stati circa 900 gli incidenti stradali rilevati, nei quali hanno<br />

perso la vita 14 persone e 526 sono rimaste ferite. In materia<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico, per garantire il regolare svolgimento delle<br />

manifestazioni sportive e <strong>di</strong> altro tipo, sono stati impiegati<br />

oltre 3.500 Operatori della Polizia <strong>di</strong> Stato, che con il concorso<br />

delle altre Forze dell’Or<strong>di</strong>ne hanno consentito che tutto si<br />

svolgesse in assoluta tranquillità.<br />

Nella nostra città, come nell’intero territorio nazionale,<br />

l’anno trascorso ha registrato un calo sull’andamento della<br />

criminalità. Il Ministro dell’Interno ha riferito in Parlamento<br />

che nel 2009 c’è stata una <strong>di</strong>minuzione dei reati del 6% e una<br />

<strong>di</strong>minuzione dell’immigrazione clandestina <strong>di</strong> oltre il 70%.<br />

Ciò comunque non fa abbassare la guar<strong>di</strong>a alla Polizia <strong>di</strong> Stato,<br />

che opera ogni giorno e ogni notte per garantire la tranquillità<br />

e la serenità <strong>di</strong> tutti. Sono le donne e gli uomini della Polizia e<br />

delle altre Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, che affrontando mille sacrifici e<br />

<strong>di</strong>fficoltà, vigilano sulla nostra sicurezza e ai quali va il nostro<br />

ringraziamento.<br />

Quest’anno ricorre inoltre il 50^ anniversario dall’ingresso<br />

delle donne nella Polizia <strong>di</strong> Stato; per questo il Questore ha<br />

consegnato una medaglia ricordo al Vice Questore Aggiunto<br />

Matilde Moschella Esposito e all’Ispettore Capo Graziella<br />

Borgheresi Parolai, in pensione da alcuni anni, che si sono<br />

arruolate rispettivamente nel 1963 e nel 1961 e sono state tra<br />

le prime a prestare servizio ad <strong>Arezzo</strong>.<br />

“Da questo numero, Aerre<br />

ospiterà informazioni e commenti<br />

della Questura <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sul tema<br />

della sicurezza in città”<br />

Durante la cerimonia, oltre ai numerosi encomi e parole <strong>di</strong><br />

lode consegnate al personale della Questura, della Polizia<br />

Stradale e dei Commissariati, sono stati consegnati i <strong>di</strong>plomi<br />

<strong>di</strong> benemerenza della “Fondazione Carnegie per gli Atti <strong>di</strong><br />

Eroismo”, al Vice Questore Aggiunto Marco Dalpiaz e al<br />

Sovrintendente Ugo Bonelli per aver concluso il 14 novembre<br />

2005, con grande coraggio, sprezzo del pericolo e non comune<br />

professionalità una serrata caccia all’uomo nei confronti <strong>di</strong> un<br />

pericoloso malvivente armato, <strong>di</strong>sarmandolo e traendolo in<br />

arresto senza spargimenti <strong>di</strong> sangue.<br />

14 15


AREZZO<br />

Il vigile vicino ai citta<strong>di</strong>ni<br />

Ecco la “polizia <strong>di</strong> prossimità”. Sette le aree d’intervento in<strong>di</strong>viduate dalla Pm<br />

Presenza, visibilità, relazione con i citta<strong>di</strong>ni, me<strong>di</strong>azione e<br />

risoluzione dei conflitti: sono questi i principali obiettivi della<br />

Polizia <strong>di</strong> prossimità, un organo <strong>di</strong> controllo preventivo del<br />

territorio che svolge funzioni <strong>di</strong> intervento, nella convinzione<br />

che una parte della sicurezza, sia oggettiva che percepita,<br />

è collegata al contesto e alla qualità dell’ambiente <strong>di</strong> vita. Il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, attraverso il Corpo <strong>di</strong> Polizia Municipale,<br />

inizia questo progetto con la volontà <strong>di</strong> garantire un buon<br />

livello <strong>di</strong> qualità e vivibilità della città, attraverso azioni che<br />

lo tutelino dal degrado e dall’inciviltà. Un vigile “fisicamente”<br />

percepibile, specializzato nei rapporti con i citta<strong>di</strong>ni che<br />

conosce la vita del quartiere e che collabora con le altre<br />

istituzioni. Il progetto della Polizia <strong>di</strong> prossimità viene attivato<br />

attraverso un presi<strong>di</strong>o articolato in pattugliamenti appiedati<br />

a rotazione per aree con l’obiettivo <strong>di</strong> preservare un contesto<br />

urbano e <strong>di</strong> vita che rispetti decoro, pulizia, legalità e civiltà.<br />

L’operatore è riconoscibile da un <strong>di</strong>stintivo e opera in un<br />

ambito <strong>di</strong> cui conosce i problemi e i punti critici in modo<br />

da rispondere velocemente ai bisogni anche grazie al lavoro<br />

in rete con gli altri servizi pubblici, con le associazioni e con i<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

Zona A<br />

piazza Guido Monaco<br />

via Petrarca<br />

piazza della Repubblica<br />

via Marconi<br />

via Marcillat<br />

Zona B<br />

Corso Italia<br />

via M. del Prato<br />

via N. Aretino<br />

via Guadagnali<br />

via Roma<br />

via Crispi<br />

via Spinello<br />

via Michelangelo<br />

Zona C<br />

via V. Veneto<br />

via Trasimeno<br />

via Alberti<br />

via Masaccio<br />

via Rispondo<br />

via N. Sauro<br />

via F. Filzi<br />

Parco Pionta<br />

Zona D<br />

via M. Perennio<br />

via della Chimera<br />

via Bologna<br />

via Romagna<br />

via B. Varchi<br />

via Monte Cervino<br />

via Monte Bianco<br />

via Umbria<br />

via Lazio<br />

Zona E<br />

Via A. dal Borro<br />

Via U. della Faggiuola<br />

via B. Croce<br />

Largo Primo Maggio<br />

Zona F<br />

piazza Grande<br />

piazza della Libertà<br />

Corso Italia<br />

via Ricasoli<br />

via Garibal<strong>di</strong><br />

piazza Sant’Agostino<br />

via della Minerva<br />

Zona G<br />

via Giotto<br />

via Lorenzetti<br />

via Ristoro<br />

via Signorelli<br />

piazza Giotto<br />

16<br />

via M. Da Caravaggio<br />

Parco Pertini<br />

17


ATAM<br />

Atam: un bilancio in “salute” I progetti e gli investimenti<br />

I ricavi della gestione dei parcheggi investiti nella manutenzione <strong>di</strong> strade e marciapie<strong>di</strong>, nella realizzazione dei parcheggi Mecenate e San Donato e nell’impianto <strong>di</strong> bike sharing<br />

Il bilancio è lo specchio dell’attività e della salute <strong>di</strong> un’azienda<br />

e così, esaminando quello <strong>di</strong> Atam, viene da <strong>di</strong>re che si tratta<br />

<strong>di</strong> un’azienda in ottime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e in grande<br />

espansione. Di un’azienda capace <strong>di</strong> reinvestire in servizi al<br />

citta<strong>di</strong>no quanto ricavato dalla gestione dei parcheggi. Atam,<br />

in questi mesi ha <strong>di</strong>mostrato una notevolissima capacità<br />

progettuale e la volontà <strong>di</strong> ampliare le proprie <strong>di</strong>mensioni.<br />

Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Il bilancio 2009 si è chiuso con un<br />

utile <strong>di</strong> 270.000 euro e, rispetto all’anno precedente, con una<br />

<strong>di</strong>fferenza fra valore e costi della produzione che fa registrare<br />

un segno positivo e supera i 450.000 euro. Praticamente la<br />

stessa cifra che è stata reinvestita in manutenzione delle strade<br />

e dei marciapie<strong>di</strong> sui quali trovano sistemazione le aree <strong>di</strong> sosta.<br />

Rispetto al 2008, il bilancio fa registrare un aumento dei ricavi<br />

al quale si è associata una significativa <strong>di</strong>minuzione delle spese.<br />

Tutto questo a fronte <strong>di</strong> un notevole aumento dei costi generali<br />

(tariffe, ecc). “Il bilancio 2009 – spiega il presidente Francesco<br />

Falsini – si caratterizza per i forti investimenti previsti. Due<br />

fra tutti: la realizzazione del parcheggio Mecenate e quella del<br />

parcheggio dell’ospedale San Donato per un totale <strong>di</strong> circa<br />

11 milioni <strong>di</strong> euro ai quali devono essere aggiunte le somme<br />

destinate alla manutenzione con gare d’appalto che hanno<br />

sfiorato i 450.000 euro. Questi importanti risultati sono stati<br />

ottenuti grazie alle capacità e alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>mostrate dalla<br />

<strong>di</strong>rezione e da tutto il personale tecnico e amministrativo.<br />

A conferma <strong>di</strong> tutto questo – aggiunge il presidente Falsini<br />

– basta analizzare la qualità dei lavori portati a termine e la<br />

velocità con la quale sono stati realizzati, riducendo al minimo<br />

gli inevitabili <strong>di</strong>sagi per i citta<strong>di</strong>ni. Proprio questi dati credo<br />

che siano utili per <strong>di</strong>mostrare agli aretini come si possa<br />

amministrare un’azienda in maniera oculata e come si possano<br />

reimpiegare in maniera utile per la collettività le somme che<br />

gli automobilisti pagano per utilizzare le aree sosta. A tutte<br />

queste considerazioni dobbiamo aggiungere che proprio nel<br />

corso dell’anno abbiamo provveduto a migliorare il controllo<br />

della sosta e nei prossimi mesi provvederemo a far crescere<br />

la qualità dei servizi agli automobilisti. Di grande rilievo<br />

– sottolinea Francesco Falsini – è il fatto che nel corso del<br />

2009 è stata portata a termine la gara d’appalto per l’acquisto<br />

dell’impianto <strong>di</strong> bike sharing che verrà installato a breve e<br />

che offrirà ad aretini e forestieri, la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

le abitu<strong>di</strong>ne circa la mobilità all’interno della città. I dati <strong>di</strong><br />

bilancio e le opere realizzate, insieme a quelle programmate<br />

– conclude il presidente Falsini – consentono al consiglio <strong>di</strong><br />

amministrazione <strong>di</strong> esprimere la propria sod<strong>di</strong>sfazione e la<br />

propria fiducia per il futuro. Un futuro che avrà come punto<br />

car<strong>di</strong>ne quello <strong>di</strong> offrire servizi sempre migliori alla comunità<br />

aretina”.<br />

18 19


AREZZO<br />

ARbike: la bicicletta con<strong>di</strong>visa per spostarsi in città<br />

Il progetto <strong>di</strong> <strong>Comune</strong> e Atam per una città sempre più sostenibile all’insegna delle due ruote Biciclette elettriche a pedalata assistita in sei punti della città<br />

ARbike è un innovativo sistema <strong>di</strong> noleggio biciclette per<br />

favorire gli spostamenti brevi all’interno della città, ridurre<br />

il traffico e <strong>di</strong> conseguenza l’inquinamento. Le postazioni<br />

attualmente sono in sei punti <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: stazione ferroviaria,<br />

stazione bus <strong>di</strong> via Piero della Francesca, ospedale, Piazza<br />

Giotto, tribunale e parcheggio Baldaccio, ma, grazie ai<br />

finanziamenti che il ministero assegna per il bike sharing,<br />

le stazioni <strong>di</strong> Arbike arriveranno a 16. Nelle postazioni,<br />

tramite tessera elettronica, è possibile prelevare una bicicletta<br />

avvicinando la card a una colonnina. La riconsegna può<br />

avvenire nello stesso punto del prelievo o in un altro della rete.<br />

La tessera elettronica è ricaricabile e nominativa e permette <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare sempre l’utilizzatore delle biciclette che sono 50<br />

<strong>di</strong> cui 10 del tipo elettrico a pedalata assistita, che consentono<br />

<strong>di</strong> affrontare salite senza fatica. L’investimento <strong>di</strong> Atam<br />

per queste prime sei postazioni è <strong>di</strong> 200.000 euro. Le altre<br />

stazioni saranno presso i parcheggi a raso gestiti dall'azienda in<br />

modo tale da completare un assetto complessivo <strong>di</strong> mobilità<br />

sostenibile. Ai possessori della tessera verrà anche consegnato<br />

un lucchetto personale in modo tale da permettere loro <strong>di</strong><br />

avere uno strumento antifurto se decidono <strong>di</strong> posteggiare la<br />

bicicletta temporaneamente fuori da una stazione ARbike. Per<br />

sapere in tempo reale quante bici sono <strong>di</strong>sponibili nelle varie<br />

postazioni: www.bicincitta.com<br />

Ecco il progetto nel dettaglio: “Arbike” è un sistema <strong>di</strong> bike<br />

sharing, ovvero “bicicletta con<strong>di</strong>visa”, che offre ai citta<strong>di</strong>ni un<br />

servizio <strong>di</strong> biciclette pubbliche come alternativa all’utilizzo<br />

del mezzo privato a motore. Un modo comodo, salutare e<br />

<strong>di</strong>vertente <strong>di</strong> muoversi in città che si affianca all’offerta dei<br />

servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico tra<strong>di</strong>zionali. L’utilizzo è semplice:<br />

per prendere e depositare le bici non si devono premere<br />

pulsanti o leggere <strong>di</strong>splay… basta avvicinare un tessera.<br />

Attraverso una tessera elettronica, la bicicletta può essere<br />

prelevata in qualunque cicloposteggio presente sul territorio e<br />

riconsegnata in qualunque cicloposteggio libero, anche in un<br />

luogo <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> origine.<br />

La fruizione quin<strong>di</strong> è rapida e flessibile: l’utente può adoperare<br />

il mezzo solo per il periodo per lui necessario, utilizzando la<br />

bicicletta in modo analogo all’uso della propria automobile,<br />

non inquinando l’aria e contribuendo alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una<br />

logica <strong>di</strong> spostamento che, specie nei brevi tragitti, è <strong>di</strong>mostrato<br />

essere più rapida ed efficace. In tal modo, la bicicletta che viene<br />

riconsegnata <strong>di</strong>viene subito <strong>di</strong>sponibile per un altro utente, che<br />

potrà spostarsi in città riconsegnandola in qualsiasi colonnina<br />

libera. A <strong>di</strong>fferenza del noleggio bici tra<strong>di</strong>zionale, per il quale<br />

è necessario recarsi ad un front-office negli orari <strong>di</strong> apertura,<br />

farsi consegnare la bici da un operatore e riconsegnarla poi<br />

entro un dato tempo al punto <strong>di</strong> partenza, il sistema <strong>di</strong> bike<br />

sharing consente un utilizzo autonomo della bicicletta da<br />

parte del citta<strong>di</strong>no. Iscirvendosi al servizio “ARbike” si ottiene<br />

una tessera elettronica, nominativa e personale che consente<br />

con una semplice operazione <strong>di</strong> poter prelevare una bicicletta<br />

e <strong>di</strong> riconsegnarla poi in qualunque punto della città dove ci<br />

sia un cicloposteggio libero. L’abilitazione viene fatta una volta<br />

sola e si entra così in possesso <strong>di</strong> una bici in ogni momento in<br />

cui se ne abbia necessità, anche nei giorni festivi e liberamente<br />

all’interno <strong>di</strong> un determinato orario <strong>di</strong> utilizzo.<br />

La bicicletta, intesa come servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico ha<br />

importanti vantaggi. Il primo è la sua naturale propensione<br />

a raggiungere anche i luoghi della città non accessibili da<br />

altri veicoli, per esempio nel cuore del centro storico, e<br />

I PUNTI DI PRELIEVO<br />

Stazione Ferroviaria<br />

Piazza della Repubblica<br />

Stazione bus<br />

Via Piero della Francesca<br />

Ospedale<br />

Via Pietro Nenni<br />

Giotto<br />

Piazza Giotto<br />

Tribunale<br />

Via Fonte Veneziana<br />

Baldaccio<br />

Via baldaccio d’Anghiari<br />

<strong>di</strong> farlo in modo silenzioso e pulito. Il secondo è la grande<br />

capillarità <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> un servizio: ad un'unica origine, la<br />

stazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, corrispondono un numero elevato<br />

<strong>di</strong> destinazioni raggiungibili da <strong>di</strong>versi percorsi scelti in base<br />

alla personale esigenza, senza necessità <strong>di</strong> scambio con altri<br />

mezzi <strong>di</strong> trasporto. E infine l’autonomia <strong>di</strong> scelta dei ritmi, dei<br />

tempi, dei percorsi, che trasforma il servizio in base all’esigenza<br />

come utilizzo turistico, mezzo per lo shopping, veicolo per<br />

recarsi al lavoro. La bici è soprattutto un veicolo intermodale:<br />

con l’offerta localizzata nei punti <strong>di</strong> scambio intermodale,<br />

cioè stazioni ferroviarie, parcheggi in struttura, capolinea <strong>di</strong><br />

autobus, si può parcheggiare la propria auto e proseguire il<br />

tragitto, magari per il centro storico, con la bicicletta pubblica,<br />

raggiungendp la destinazione, pedalando in ZTL, in zona<br />

pedonale con rapi<strong>di</strong>tà e como<strong>di</strong>tà, senza code o problemi <strong>di</strong><br />

posteggio.<br />

VIA FRANCESCO MOCHI<br />

VIA MARCO PERENNIO<br />

3<br />

VIA DELLA CHIMERA<br />

PIAZZA<br />

SAN DONATO<br />

Bike sharing nella Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

VIA BENEDETTO VARCHI<br />

VIA B.D'ANGHIARI<br />

VIALE LUIGI CITTADINI<br />

VIALE B.DOVIZI<br />

VIALE PIERO<br />

VIA DE GASPERI VIA CURTATONE<br />

VIA AMERIGO VESPUCCI<br />

6<br />

GROSSETO<br />

CORTONA<br />

VIA DEL TRIONFO<br />

VIALE CRISTOFORO COLOMBO<br />

DELLA FRRANCESCA<br />

VIA MASACCIO<br />

VIA VITTORIO VENETO<br />

2<br />

G.MONACO<br />

PIAZZA<br />

SAIONE<br />

VIA PO<br />

1<br />

CATTEDRALE<br />

S.FRANCESCO<br />

PIAZZA<br />

GRANDE<br />

PIEVE<br />

DI S.MARIA<br />

CORSO ITALIA<br />

VIA ROMA VIA FRANCESCO CRISPI<br />

VIA SPINELLO VIA N. ARENTINO<br />

VIA ARNO<br />

VIA MINCIO<br />

1 STAZIONE FERROVIARIA<br />

Piazza della Repubblica<br />

2 STAZIONE BUS<br />

Via Piero della Francesca<br />

3 OSPEDALE ROMA<br />

PERUGIA<br />

Via Pietro SIENANenni<br />

VIALE MICHELANGELO<br />

VIA ISONZO<br />

VIA TRASIMENO<br />

ANFITEATRO<br />

ROMANO<br />

VIA ANTONIO GUADAGNOLI<br />

VIA LEONARDO DA VINCI<br />

VIALE BRUNO BUOZZI<br />

VIALE LUCA SIGNORELLI<br />

VIALE MECENATE<br />

FORTEZZA<br />

MEDICEA<br />

VIA GIOTTO<br />

VIA DEGLI ACCOLTI<br />

DOVE PUOI PRELEVARE LA TUA BICI:<br />

4 GIOTTO<br />

Piazza Giotto<br />

5 TRIBUNALE<br />

Via Fonte Veneziana<br />

6<br />

BALDACCIO<br />

Via Baldaccio d'Anghiari<br />

VIA G. MATTEOTTI<br />

VIA ERBOSA<br />

SUPERSTRADA DEI DUE MARI<br />

5<br />

4<br />

VIA LEONARDO DA VINCI<br />

ARbike è il sistema <strong>di</strong> Bike Sharing nella Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, un innovativo sistema<br />

<strong>di</strong> noleggio biciclette pubbliche.<br />

L’iniziativa è realizzata da <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e ATAM.<br />

L'obiettivo del Bike Sharing è quello <strong>di</strong> favorire gli spostamenti brevi all'interno<br />

della città, oltre che contribuire alla riduzione del traffico citta<strong>di</strong>no me<strong>di</strong>ante<br />

un sistema <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong> trasporto non inquinante. In particolare<br />

le stazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sono <strong>di</strong>slocate nei parcheggi scambiatori in ingresso<br />

alla città e nel centro storico per permettere a chi arriva in città in auto <strong>di</strong><br />

parcheggiare il proprio mezzo nei parcheggi più periferici e raggiungere il centro<br />

citta<strong>di</strong>no con la bicicletta pubblica.<br />

In 6 punti della città saranno collocate delle postazioni nelle quali, attraverso<br />

una tessera elettronica, è possibile prelevare una bicicletta.<br />

La consegna della bicicletta può avvenire in una qualunque postazione e quin<strong>di</strong><br />

anche in un punto <strong>di</strong>verso da quello dove è stata prelevata.<br />

ARbike è uno strumento per una nuova mobilità, una concreta alternativa<br />

all’automobile nella città.<br />

20 21<br />

SANTA MARIE<br />

DELLE GRAZIE<br />

VIA TRENTO E TRIESTE


AREZZO<br />

Censimento agricoltura on line<br />

L’impren<strong>di</strong>tore agricolo potrà compilare il questionario <strong>di</strong>rettamente via Internet<br />

Raccogliere informazioni sui fenomeni agricoli, analizzare lo<br />

sviluppo rurale e la sostenibilità ambientale: queste le finalità<br />

del censimento generale dell’agricoltura, ritenuto dalla FAO e<br />

dalla Comunità Europea strumento essenziale, che quest’anno<br />

si svolgerà dal 25 ottobre al 31 <strong>di</strong>cembre. Ma l'organizzazione<br />

delle attività censuarie sono in corso già da <strong>di</strong>versi mesi.<br />

L'ISTAT ha pre<strong>di</strong>sposto un piano generale <strong>di</strong> censimento, il<br />

Governo ha approvato un regolamento <strong>di</strong> esecuzione, la Giunta<br />

regionale della Toscana ha deciso le modalità <strong>di</strong> partecipazione.<br />

Il comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, assieme a Firenze e Pistoia, è il capoluogo<br />

toscano con il più alto numero <strong>di</strong> aziende agricole: sono<br />

3.141, facenti parte <strong>di</strong> un contesto impren<strong>di</strong>toriale molto<br />

vasto che nel territorio provinciale conta complessivamente<br />

15.929 aziende agricole. La giunta comunale ha già costituito<br />

l'Ufficio <strong>di</strong> censimento (UCC), affidandone la responsabilità e<br />

il coor<strong>di</strong>namento al proprio Ufficio Statistica (che la sede in via<br />

Albergotti 13, telefono: 0575-377131, e-mail: <strong>di</strong>rstatistica@<br />

comune.arezzo.it).<br />

Ancora una volta gli enti locali saranno protagonisti <strong>di</strong> un<br />

intenso lavoro <strong>di</strong> organizzazione e <strong>di</strong> rilevazione dei dati. In<br />

particolare i Comuni, che dovranno costituire e gestire la<br />

rete locale dei rilevatori, effettuare le interviste, raccogliere<br />

i questionari, controllare la coerenza dei dati e trasmetterli<br />

all'ISTAT per la validazione finale. Le modalità <strong>di</strong> rilevazione,<br />

per questo 6° censimento dell'agricoltura, sono <strong>di</strong>verse<br />

dal passato e, per certi aspetti, più complesse. L'ISTAT ha<br />

elaborato una lista pre-censuaria delle aziende incrociando le<br />

banche dati <strong>di</strong> più enti ed uffici amministrativi operanti nel<br />

settore agricolo.<br />

Ciò ha consentito <strong>di</strong> prestampare le informazioni <strong>di</strong> base sui<br />

singoli questionari. E per la prima volta sarà possibile, per<br />

l'impren<strong>di</strong>tore agricolo, compilare il questionario <strong>di</strong>rettamente,<br />

via Internet, inviandolo, per via telematica, al controllo<br />

dell'UCC, Ufficio comunale <strong>di</strong> censimento.<br />

A fianco <strong>di</strong> questa modalità <strong>di</strong> auto-compilazione informatica,<br />

rimane la tecnica tra<strong>di</strong>zionale dell'intervista <strong>di</strong>retta, compiuta<br />

da un rilevatore incaricato, dotato <strong>di</strong> una specifica formazione<br />

a cura dell'ISTAT e della Provincia. I rilevatori saranno<br />

in<strong>di</strong>viduati dal <strong>Comune</strong> attraverso una selezione <strong>di</strong> evidenza<br />

pubblica. Sono nuove procedure che richiedono un lavoro<br />

particolarmente accurato, da parte degli addetti dell'UCC,<br />

rivolto al controllo dei dati: sia quelli prestampati nei<br />

questionari, sia quelli introdotti <strong>di</strong>rettamente dai titolari delle<br />

aziende agricole che utilizzeranno il questionario elettronico.<br />

Ricorda l’assessore Emiliano Cecchini: “sollecitiamo fin da<br />

ora l'utilizzo della compilazione telematica, in modo da<br />

risparmiare carta e inquinamento garantendo da parte nostra<br />

che il responsabile dell'ufficio censimento e tutto il personale<br />

incaricato del coor<strong>di</strong>namento delle operazioni censuarie<br />

daranno tutte le informazioni necessarie ed il miglior<br />

supporto tecnico-amministrativo per favorire le procedure <strong>di</strong><br />

censimento on-line”.<br />

ENERGIA<br />

Coingas, energia efficiente<br />

Il bilancio 2009 chiuso con un <strong>di</strong>videndo record per i Comuni soci<br />

Alberto Ciolfi, Presidente Coingas<br />

L’appuntamento con l’Assemblea dei Comuni soci è per la<br />

fine <strong>di</strong> giugno ma il Consiglio d’Amministrazione <strong>di</strong> Coingas<br />

ha già chiuso i conti 2009. Ed i risultati, nonostante la crisi<br />

economica che coinvolge tutti i settori, sono ampiamente<br />

positivi.<br />

“All’assemblea – annuncia il Presidente Alberto Ciolfi –<br />

proporremo la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>videndo record ai 28<br />

comuni. Si tratta <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> 4,5 milioni <strong>di</strong> euro che sono<br />

esattamente il doppio <strong>di</strong> quello dello scorso anno”. Per fare un<br />

esempio, nelle casse del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> affluiranno dalla<br />

Coingas 2,2 milioni <strong>di</strong> euro, contro il milione e 100mila euro<br />

dello scorso anno.<br />

Gli utili crescono in rapporto al potenziamento complessivo<br />

delle storica azienda pubblica che ha recentemente festeggiato<br />

i 35 anni <strong>di</strong> attività: 115.758 utenti allacciati, 198,562 milioni<br />

<strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> metano <strong>di</strong>stribuiti grazie a 1.821 km <strong>di</strong> reti.<br />

Un utile prima delle imposte, pari a circa 7 milioni <strong>di</strong> euro, è<br />

stato infine in grado <strong>di</strong> determinare un <strong>di</strong>videndo <strong>di</strong> 4 milioni<br />

e mezzo <strong>di</strong> euro tra i Comuni soci”.<br />

Coingas esce così vittoriosa dal confronto nel mercato<br />

liberalizzato. “Abbiano preso sul serio questa sfida – commenta<br />

Ciolfi. E l’abbiamo utilizzata come occasione <strong>di</strong> crescita: non<br />

abbiamo aspettato seduti in poltrona, ma ci siamo alzati<br />

e abbiamo costruito una Coingas forte dal punto <strong>di</strong> vista<br />

industriale e solida da quello economico-finanziario. Capace<br />

<strong>di</strong> rapportarsi con gli altri, anche più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> noi, capace <strong>di</strong><br />

trovare opportunità nel libero mercato: sono oltre 40.000 gli<br />

utenti acquisiti tramite gare pubbliche a evidenza europea”.<br />

Oggi Coingas è una vera e propria impresa industriale che<br />

opera nel mercato libero. E dopo 35 anni punta ad avere un<br />

futuro ancora più interessante: “ci apprestiamo a un nuovo<br />

inizio – annuncia il Presidente Ciolfi. E in questa prospettiva<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, in quanto azionista <strong>di</strong> riferimento<br />

con oltre il 40% delle quote, riveste un ruolo determinante<br />

che lo proietta a livello regionale e nazionale nella partita<br />

dell’energia. È una grande occasione per il territorio aretino.<br />

Nostro compito e obbligo è anticipare il futuro e rinunciare<br />

al lusso <strong>di</strong> pensare in termini <strong>di</strong> ciò che per<strong>di</strong>amo, andando<br />

più in là delle nostre abitu<strong>di</strong>ni. Nel campo energetico niente<br />

è come prima: la <strong>di</strong>mensione è sempre più fondamentale per<br />

competere nel mercato”.<br />

E Coingas è già pronta alle prossime sfide. “Abbiamo pianificato<br />

oltre 4 milioni <strong>di</strong> euro per il prolungamento della rete <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione del metano nei 28 comuni-soci che porteranno<br />

alla fine del <strong>2010</strong> alla “copertura” del territorio per il 95% -<br />

annuncia Ciolfi. Sul fronte delle energie rinnovabili, entro il<br />

<strong>2010</strong> entreranno in funzione impianti fotovoltaici realizzati<br />

<strong>di</strong>rettamente da Coingas per 1 Mw <strong>di</strong> potenza installata<br />

con un investimento complessivo <strong>di</strong> oltre 3 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Il nostro contributo alla <strong>di</strong>ffusione delle fonti energetiche<br />

rinnovabili si fa quin<strong>di</strong> significativo e impegnativo per il ruolo<br />

strategico delle energie rinnovabili e dell’innovazione per<br />

fronteggiare la crisi economica”.<br />

22 23


24 25


SALUTE<br />

Allergie: <strong>di</strong>fficoltà respiratorie e manifestazioni cutanee<br />

Colpiscono migliaia <strong>di</strong> aretini ogni anno. I consigli dei primari <strong>di</strong> Pneumologia, Mario Nal<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Dermatologia, Antonio Castelli<br />

Non esistono più le mezze stagioni. Un modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, ma non<br />

solo. Quest'anno la primavera l'abbiamo praticamente saltata,<br />

passando da un inverno prolungato con piogge insistenti<br />

fino a poche settimane fa, per piombare subito nel periodo<br />

estivo. La conseguenza è un'esplosione ritardata dei fenomeni<br />

naturali primaverili. Sì, bei colori, begli odori, ma per chi<br />

soffre <strong>di</strong> allergie, questa stagione segna l'inizio <strong>di</strong> un periodo<br />

travagliato e <strong>di</strong>fficile. Si stima che in Italia almeno il quin<strong>di</strong>ci/<br />

venti per cento della popolazione sia colpita da fenomeni<br />

allergici e che soffrano <strong>di</strong> questo fasti<strong>di</strong>osissimo <strong>di</strong>sturbo,<br />

persone <strong>di</strong> qualsiasi età e senza <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> sesso. Possono<br />

interessare <strong>di</strong>versi organi ed apparati (naso, occhi, polmoni,<br />

pelle, apparato gastrointestinale) e dare sintomi banali o gravi.<br />

Quali sono le allergie più comuni, come si<br />

sviluppano e come si curano? Lo spiegano i<br />

primari del San Donato <strong>di</strong> Pneumologia Mario Nal<strong>di</strong> e <strong>di</strong><br />

Dermatologia Antonio Castelli.<br />

L'allergia ai pollini<br />

Mario Nal<strong>di</strong>: “l’allergia ai pollini è caratterizzata dalla presenza<br />

<strong>di</strong> rinite e congiuntivite, spesso associate tra loro, tosse ed<br />

asma. Altre volte possono comparire <strong>di</strong>sturbi come prurito alle<br />

orecchie o al palato. Cipressi e graminacee le cause principali:<br />

per il cipresso possiamo parlare <strong>di</strong> una vera e propria epidemia<br />

in atto da almeno 15 anni (allergia sconosciuta completamente<br />

negli anni 80), frutto dell’innesto <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> piante <strong>di</strong><br />

Antonio Castelli, Primario <strong>di</strong><br />

Pneumologia del San Donato<br />

Mario Nal<strong>di</strong>, Primario <strong>di</strong><br />

Dermatologia del San Donato<br />

cipresso nella sua varietà Arizonica. Il polline del cipresso,<br />

presente nell’atmosfera nei primi mesi dell'anno comincia con<br />

il danneggiare le mucose nasali e bronchiali degli allergici e<br />

le consegna poi, estremamente infiammate, alle graminacee<br />

che sopraggiungono tra aprile, maggio e giugno. Si determina<br />

così una lunga stagione <strong>di</strong> impollinazione che dura da gennaio<br />

con il cipresso e continua ininterrottamente fino a giugno con<br />

le graminacee. Queste ultime, tra l'altro, sono in continuo<br />

aumento e hanno raggiunto valori intorno a 80 pollini per<br />

metro-cubo”.<br />

Le allergie alle polveri<br />

Ancora Mario Nal<strong>di</strong>: “l’incremento <strong>di</strong> questa patologia trova<br />

ragione anche in uno stile <strong>di</strong> vita cosiddetto 'occidentale', con<br />

abitazioni che, per arre<strong>di</strong> e scarso ricambio <strong>di</strong> aria, creano<br />

con<strong>di</strong>zioni climatiche ottimali per lo sviluppo degli acari della<br />

'polvere <strong>di</strong> casa'. L’estrema attenzione a non fare ammalare i<br />

bambini, la sterilità della catena alimentare, le famiglie con<br />

sempre minor numero <strong>di</strong> figli, riducono al minimo anche le<br />

comuni infezioni e non stimolano più nei primi anni <strong>di</strong> vita gli<br />

anticorpi deputati a questa funzione (immunoglobuline G, A e<br />

M) lasciando libero lo sviluppo della seconda linea anticorpale<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa rappresentata dalle IgE (teoria igienica). Gli allergici<br />

sono quin<strong>di</strong> caratterizzati dall’aver sviluppato geneticamente<br />

tale tipo <strong>di</strong> anticorpi <strong>di</strong> tipo IgE, in molti casi in quantità<br />

troppo elevata. La rinite allergica, considerata spesso una<br />

patologia 'minore', provoca stanchezza, senso <strong>di</strong> confusione,<br />

sonnolenza: tende alla cronicità, facilmente si complica in<br />

sinusite, poliposi nasale, fino alla evoluzione verso l’asma<br />

bronchiale. Il 50% dei soggetti con rinite allergica presenta<br />

anche una sintomatologia asmatica in una progressione che<br />

viene chiamata 'marcia allergica'.<br />

Per l’allestimento <strong>di</strong> nuovi spazi ver<strong>di</strong> occorrerebbero scelte<br />

oculate ovvero piante senza nocività insite (presenza <strong>di</strong> spine,<br />

proprietà orticanti, parti velenose), ma anche assenza <strong>di</strong><br />

eventuali allergenicità (olivo, ontano, nocciolo, carpino sono<br />

allergizzanti e il loro uso dovrebbe essere limitato, almeno<br />

negli spazi urbani). Ma la pericolosità maggiore è sicuramente<br />

rappresentata dalla betulla nei giar<strong>di</strong>ni e soprattutto<br />

dall’impianto, <strong>di</strong>ffusissimo negli ultimi decenni, <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

quantità <strong>di</strong> cipresso ad uso forestale”.<br />

Le allergie cutanee<br />

Dalla respirazione ai fasti<strong>di</strong> della pelle, spesso associati fra<br />

loro. Un problema che non <strong>di</strong> rado chiama pneumologo e<br />

dermatologo a lavorare insieme, per affrontare l'uno e l'altro<br />

problema.<br />

“La pelle - spiega Antonio Castelli - rappresenta l’elemento<br />

<strong>di</strong> contatto e <strong>di</strong> scambio tra il nostro organismo e l’ambiente<br />

esterno e svolge un’importante ruolo <strong>di</strong> protezione dalle<br />

aggressioni degli agenti atmosferici, dall'inquinamento<br />

ambientale, dalle sostanze chimiche o da prodotti cosmetici<br />

inadeguati. Ciò la rende, per natura, 'esposta' alle patologie<br />

allergiche: orticaria, dermatite allergica da contatto o eczema<br />

allergico. La frequenza delle allergie cutanee è amplificata<br />

dall'elevato uso quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> sostanze allergizzanti (sostanze<br />

chimiche, metalli, profumi, prodotti cosmetici, lattice): attività<br />

semplici come lavare i piatti, utilizzare prodotti cosmetici o<br />

detergenti, indossare un braccialetto, possono scatenare, in<br />

soggetti pre<strong>di</strong>sposti, una dermatite allergica. È quin<strong>di</strong> facile<br />

immaginare perché, fin dall'età infantile, le manifestazioni da<br />

contatto siano così frequenti e perché le allergie da contatto<br />

siano in forte aumento in tutti i paesi industrializzati.”<br />

Numerose sostanze per uso locale, sistemico (farmaci,<br />

alimenti, ecc.), inalatorie, possono scatenare reazioni allergiche<br />

e la loro manifestazione clinica varia a seconda della natura<br />

dell’agente e/o della via <strong>di</strong> contatto. Le allergie cutanee possono<br />

26 27


SALUTE<br />

manifestarsi con reazioni acute o croniche e accompagnarsi a<br />

sintomi generali anche gravi che possono interessare alcune<br />

funzioni vitali.<br />

L’espressione clinica delle allergie può essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />

tipo: eczematoso solitamente per una allergia da contatto,<br />

orticarioide per l’introduzione sistemica <strong>di</strong> un farmaco, <strong>di</strong> un<br />

alimento o per l’inalazione <strong>di</strong> allergeni aerei.<br />

L’orticaria si definisce come gonfiore ed arrossamento<br />

locale nel derma ed è caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

eritema ed edema circoscritte, multiple, <strong>di</strong> grandezza variabile,<br />

generalmente molto pruriginose. È causata dall’istamina<br />

liberata localmente e può manifestarsi isolatamente o<br />

accompagnata da angioedema.<br />

L'angioedema è un rigonfiamento <strong>di</strong>ffuso del tessuto<br />

sottocutaneo lasso, nel dorso delle mani, pie<strong>di</strong>, nelle palpebre,<br />

nei genitali e nelle membrane mucose. Nella dermatite <strong>di</strong> tipo<br />

allergico si manifesta una sensibilizzazione allergica, me<strong>di</strong>ata da<br />

cellule, verso particolari sostanze. Inizialmente le lesioni sono<br />

localizzate nella sede <strong>di</strong> esposizione agli agenti sensibilizzanti,<br />

ma se tale esposizione persiste è possibile l'estensione ad altre<br />

zone della cute.<br />

Le sostanze sensibilizzanti, responsabili dell'eczema, sono<br />

moltissime:<br />

i metalli come cromo, nichel, cobalto;<br />

i farmaci per uso locale (antibiotici, antistaminici);<br />

i cosmetici (tinture per capelli, smalto per unghie,<br />

deodoranti);<br />

alcune fibre tessili;<br />

alcune sostanze usate in ambiente domestico (come i<br />

detersivi).<br />

Per la <strong>di</strong>agnosi dell'eczema allergico sono molto efficaci i test<br />

allergologici epicutanei con gli allergeni sospetti, i patch test.<br />

A ChI RIVOLGERSI<br />

Unità operativa Pneumologia<br />

Direttore Responsabile Mario Nal<strong>di</strong><br />

Numeri telefonici <strong>di</strong> riferimento<br />

0575 254540-9<br />

Dipartimento della me<strong>di</strong>cina specialistica<br />

Email: m.nal<strong>di</strong>@usl8.toscana.it<br />

Unità operativa Dermatologia<br />

Direttore o Responsabile Antonio Castelli<br />

Numeri telefonici <strong>di</strong> riferimento<br />

0575 254500- 9<br />

Dipartimento della chirurgia specialistica<br />

Email: a.castelli@usl8.toscana.it<br />

SALUTE<br />

Malattia mentale e lavoro<br />

Giornata <strong>di</strong> informazione per gli impren<strong>di</strong>tori del territorio aretino<br />

Le ricerche in ambito psichiatrico, condotte a livello nazionale<br />

e internazionale, <strong>di</strong>cono che i <strong>di</strong>sturbi mentali sono ai primi<br />

posti come carico <strong>di</strong> sofferenza e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità per la popolazione<br />

e che tendono all'aumento nei paesi industrializzati. In Italia,<br />

quasi il 10% della popolazione soffre, nell'arco <strong>di</strong> un anno,<br />

<strong>di</strong> almeno uno dei <strong>di</strong>sturbi mentali più frequenti, quali<br />

depressione e ansia; inoltre quasi l’1% della popolazione è<br />

affetta da <strong>di</strong>sturbi meno frequenti, ma spesso più gravi e più<br />

<strong>di</strong>fficili da riconoscere da parte <strong>di</strong> chi ne soffre. Inoltre la<br />

scarsa informazione sui <strong>di</strong>sturbi mentali favorisce l’aumento<br />

<strong>di</strong> idee errate, con il conseguente aumento <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi che<br />

determinano il cosiddetto stigma nei confronti delle persone<br />

con <strong>di</strong>sturbi mentali. Infatti, risulta che meno del 40% dei<br />

datori <strong>di</strong> lavoro sia <strong>di</strong>sponibile a prendere in considerazione<br />

l’assunzione <strong>di</strong> qualcuno con un problema <strong>di</strong> salute mentale.<br />

Non sorprende, quin<strong>di</strong>, che le persone affette da questi<br />

<strong>di</strong>sturbi siano ai più alti livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, anche se,<br />

magari, sono quelle con più voglia <strong>di</strong> lavorare.<br />

È sulla base <strong>di</strong> questi dati e queste considerazioni che il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale dell'Azienda sanitaria aretina,<br />

in collaborazione con il Centro per l’Impiego<br />

della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e dell’Associazione<br />

“Vivere Insieme”, ha promosso, per sabato<br />

12 giugno, un convegno rivolto agli<br />

impren<strong>di</strong>tori della Zona-Distretto <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

La malattia mentale è un limite o una<br />

risorsa? È questo il titolo dato alla giornata<br />

<strong>di</strong> informazione de<strong>di</strong>cata agli impren<strong>di</strong>tori<br />

del territorio aretino. Una giornata che<br />

si pone molteplici obiettivi: innanzitutto<br />

quello <strong>di</strong> aumentare la conoscenza sui principali <strong>di</strong>sturbi<br />

psichici e sulle capacità produttive delle persone in situazione<br />

<strong>di</strong> svantaggio psichico. In secondo luogo, far conoscere le<br />

opportunità formative per le persone con svantaggio psichico<br />

all’interno delle aziende e gli strumenti formativi promossi<br />

dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Infine, far conoscere i vantaggi<br />

sociali, economici e umani legati all’occupazione lavorativa<br />

delle persone svantaggiate.<br />

Il Convegno si svolgerà presso la sala Conferenze Biblioteca<br />

del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero San Donato (Terza scala antincen<strong>di</strong>o<br />

– piano terra) dalle ore 9 alle ore 13.<br />

Interverranno l’Assessore alle politiche Sociali della Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Mirella Ricci, il <strong>di</strong>rettore del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Salute Mentale della Asl 8 Aldo D’Arco, il responsabile del<br />

Centro <strong>di</strong> Salute Mentale, Giampiero Cesari, la Responsabile<br />

dell’Ufficio Categorie Protette del Centro per l'Impiego della<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Emanuela Cordaro e Rossella Sorini,<br />

impren<strong>di</strong>trice aretina, che porterà la sua esperienza <strong>di</strong>retta<br />

riguardo all’assunzione <strong>di</strong> una persona affetta da <strong>di</strong>sturbo<br />

mentale. Al termine degli interventi è previsto uno spazio <strong>di</strong><br />

ascolto e confronto con gli impren<strong>di</strong>tori presenti.<br />

28 29


PER INFORMAZIONI:<br />

Koiné cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

via Arno 11, 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel 0575/900309 fax 0575/911103<br />

koine@koine.org - www.koine.org<br />

NUOVE ACQUE<br />

Nuove Acque ecoefficiente<br />

Premiata, con Aato 4, dalla Regione Toscana per la valorizzazione dell’acqua del rubinetto<br />

Per la seconda volta Nuove Acque, questa volta insieme ad<br />

Aato 4, è stata selezionata dalla Regione Toscana per il premio<br />

2009-<strong>2010</strong> destinato alle aziende ecoefficienti. Nel 2008<br />

per l’attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione delle per<strong>di</strong>te e nel 2009 per<br />

campagna “Accadueò per tutti”.<br />

“È un iniziativa <strong>di</strong> comunicazione ed educazione ambientale<br />

che abbiamo avviato insieme nel 2005 – ricordano Paolo<br />

Ricci e Dario Casini, Presidenti <strong>di</strong> Nuove Acque e <strong>di</strong> Aato<br />

4. È rivolta a tutte le scuole dell’infanzia, elementari e me<strong>di</strong>e<br />

inferiori dei trentasette comuni dell’ambito territoriale Alto<br />

Valdarno 4. L’obiettivo è promuovere la conoscenza del ciclo<br />

idrico integrato. In questi anni abbiamo coinvolto 300 classi<br />

e 6500 studenti. Riteniamo <strong>di</strong> avere dato un contributo<br />

significativo non solo alla conoscenza della risorsa idrica ma<br />

indotto anche comportamenti positivi. Queste iniziative <strong>di</strong><br />

comunicazione si sono amplificate recentemente sul <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con l’iniziativa 'Acqua in Brocca' realizzata insieme<br />

al <strong>Comune</strong> e Legambiente, <strong>di</strong> sostituzione dell’acqua minerale<br />

nelle scuole con l’acqua del rubinetto”.<br />

Da qui il riconoscimento <strong>di</strong> “eco efficienza” giunto dalla<br />

Regione Toscana.<br />

Ma il progetto continua ed ecco “tutti Pro-getti d’Acqua”,<br />

la nuova iniziativa programmata per quest’anno e che viene<br />

finanziata con risorse derivanti dalla tariffa e dalla Regione<br />

Toscana. Ma quali sono le novità? “Attraverso l’istallazione<br />

sul territorio <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> approvvigionamento, accompagnati<br />

da pannelli esplicativi, si informano i citta<strong>di</strong>ni che non<br />

solo che l’acqua erogata è conforme ai parametri stabiliti<br />

dalla normativa vigente in materia <strong>di</strong> acque potabili, ma è<br />

<strong>di</strong> una elevata qualità, informando sui parametri chimico<br />

fisici contenuti – annunciano l’Amministratore delegato <strong>di</strong><br />

Nuove Acque, Jerome Douziech e il Direttore <strong>di</strong> Aato 4,<br />

Massimiliano Refi. Avremo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori nei luoghi al<br />

chiuso e fontanelli in quelli all’aperto. Vogliamo evidenziare<br />

come in un’area sempre più vasta, la qualità dell’acqua che viene<br />

erogata è paragonabile a quella delle acque oligominerali”.<br />

Ogni famiglia che passa all’acqua del rubinetto risparmia fra<br />

i 150-250 euro all’anno grazie alla riduzione dell’ acquisto<br />

<strong>di</strong> acqua in bottiglia. Il numero <strong>di</strong> bottiglie non prodotte,<br />

acquistate e smaltite è me<strong>di</strong>amente da 400 a 700 per famiglia<br />

per anno.<br />

Questo risultato applicato alla percentuale rilevata nell’anno<br />

2009 <strong>di</strong> famiglie che nel territorio dell’A.T.O. 4 Alto Valdarno<br />

<strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> consumare acqua del rubinetto, porta ad un<br />

risparmio <strong>di</strong> bottiglie non prodotte e quin<strong>di</strong> non smaltite<br />

pari a 40.000.000 <strong>di</strong> pezzi in un anno nei 32 comuni della<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e nei 5 della Provincia <strong>di</strong> Siena.<br />

Il risparmio per le amministrazioni incaricate dello<br />

smaltimento dei rifiuti è quantificabile in 600.000 euro anno,<br />

con un costo <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> circa 700 euro a tonnellata.<br />

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FRATERNITA DEI LAICI<br />

La sezione <strong>di</strong>dattica della Fraternita dei Laici<br />

Erede <strong>di</strong> un nobile e secolare impegno per la promozione della cultura. 350 percorsi, 7.500 partecipanti, scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia<br />

Chi siamo<br />

Per i bambini la regina <strong>di</strong> Saba e Salomone scendono dalle<br />

pareti della cappella Bacci e li accompagnano in laboratorio,<br />

un rapsodo narra storie <strong>di</strong> dei ed eroi, i ruderi e gli scavi<br />

dell'<strong>Arezzo</strong> etrusca, romana e altome<strong>di</strong>oevale si svelano<br />

<strong>di</strong>etro la attenta guida dell'archeologo, GiorgioVasari li riceve<br />

personalmente ospiti a casa sua, un ceramista professionista<br />

<strong>di</strong>viene vasaio per far creare manufatti protostorici, etruschi<br />

e romani, un restauratore si fa esperto frescante per guidare<br />

ad essere pittori frescanti, archeologi svelano i segreti del<br />

loro mestiere e storici dell'arte conducono nel mondo delle<br />

immagini, dei colori e del ritratto fino all'arte contemporanea,<br />

nei musei i reperti narrano favole e storie vere, all'opera d'arte<br />

ci si avvicina con tutti i cinque sensi.<br />

L'approccio alla realtà territoriale prosegue modulandosi<br />

secondo l'età degli utenti, si fa più rigoroso nella offerta alla<br />

scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado, ma non per questo rinuncia<br />

al principio metologico essenziale, quello del coinvolgimento<br />

attivo e spontaneo dello studente e utilizzando le stesse<br />

tipologie <strong>di</strong> attività si coniuga il fare con il sapere.<br />

Per le scuole secondarie <strong>di</strong> secondo grado poi le indagini sui<br />

contesti storici dello spazio urbano e sui beni archeologici e<br />

storico-artistici <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si prospettano come strumenti<br />

<strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>o alle attività curriculari, vengono progettate e<br />

condotte con la necessaria competenza da stu<strong>di</strong>osi selezionati,<br />

con possibilità <strong>di</strong> specificità fino a percorsi tematici <strong>di</strong> realtà<br />

storico-artistiche aretine o laboratori <strong>di</strong> epigrafia etrusca e<br />

romana condotti sui reperti del Museo Archeologico; perché<br />

ancora una volta nell'ambito metodologico non si rinuncia<br />

all'interattività e alla concretezza della partecipazione.<br />

Questa è la Sezione Didattica della Fraternita dei Laici,<br />

un nome che può sembrare severo, evocare tempi lontani,<br />

burocrazia e rigore, non certamente accattivante né in<strong>di</strong>cativo<br />

della molteplicità e della attualità dei suoi contenuti e, a detta<br />

degli insegnanti, della piacevolezza delle sue proposte, ma tale<br />

perché vuol privilegiare l’origine e l’appartenenza.<br />

La nostra storia<br />

La Sezione Didattica è l'erede <strong>di</strong> un nobile e secolare impegno<br />

della Fraternita dei Laici. La promozione della cultura degli<br />

aretini è stata una delle finalità statutarie dell'Ente sin dal<br />

1500. Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o erano a <strong>di</strong>sposizione dei giovani aretini<br />

meritevoli, Vasari stesso ne ha usufruito e nel corso dei secoli,<br />

in questo ruolo, la Fraternita ha offerto altre e importanti<br />

opportunità alla città: una biblioteca pubblica sin dal '600,<br />

rinnovata ra<strong>di</strong>calmente alla fine del '700, la scuola <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

per i giovani artigiani, il primo Museo Pubblico nel 1823. Per<br />

tutto l'800 e i primi decenni del secolo scorso il palazzetto <strong>di</strong><br />

Piazza Grande, che accoglieva Biblioteca e Museo pubblici,<br />

rappresenta il principale centro aggregante della cultura e<br />

dell'arte aretina.<br />

Questo ruolo non si è perso completamente nella crisi<br />

novecentesca. Dagli anni novanta in poi, è stato rivalutato<br />

e potenziato, naturalmente con altre modalità: tra le altre<br />

iniziative culturali nasce la Sezione Didattica, che nella sua<br />

offerta alla città sceglie la scuola come referente privilegiato.<br />

Il campo d'indagine è il territorio aretino nell'ambito<br />

archeologico, storico e artistico, la cui conoscenza è patrimonio<br />

integrante e irrinunciabile <strong>di</strong> chiunque si senta e si definisca<br />

aretino, o che comunque venga a contatto con questa realtà<br />

per qualsiasi motivo.<br />

Dopo un inizio rivolto all'aggiornamento degli insegnanti,<br />

ancor oggi peraltro richiestoci, si è deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care risorse ed<br />

energie <strong>di</strong>rettamente alle scuole, in un progetto che è andato<br />

via via potenziandosi, giustificato dall'incremento costante<br />

delle richieste, per approvazione <strong>di</strong> tutti i Magistrati che si son<br />

succeduti nel corso degli anni.<br />

Abbiamo cercato e trovato la collaborazione delle<br />

Soprintendenze dei due principali Musei aretini, nelle persone<br />

della d.ssa Vilucchi per l'Archeologico e del Soprintendente<br />

arch. Bureca e della d.ssa Refice per il Museo d'arte me<strong>di</strong>evale<br />

e moderna e per Casa Vasari; collabora con noi anche l'APT<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per la Cappella Bacci.<br />

Particolarmente significativa è la <strong>di</strong>sponibilità del Magistrato<br />

attuale, con il Primo Rettore Liletta Fornasari, che ha<br />

deliberato, come primo atto del suo inse<strong>di</strong>amento, una<br />

importante riduzione del costo <strong>di</strong> tutti i percorsi per far fronte<br />

alle <strong>di</strong>fficoltà economiche in cui versa la scuola e che ci segue<br />

con attenta benevolenza.<br />

I nostri numeri<br />

Anche quest'anno scolastico, come in tutti i precedenti,<br />

abbiamo potuto registrato un notevole incremento della<br />

partecipazione delle scuole: abbiamo effettuato circa 350<br />

percorsi, compresi quelli multipli, per un totale stimato intorno<br />

ai 7.500 partecipanti, con scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado nella<br />

maggioranza aretine, ma anche provenienti dalla provincia, in<br />

particolare Valdarno e Casentino, e rappresentanze <strong>di</strong> turismo<br />

scolastico extraregionale ed estero.<br />

Siamo inseriti nelle manifestazioni regionali “Amico Museo”<br />

con quattro eventi e “Le Notti dell'archeologia” con un evento.<br />

Stiamo realizzando corsi <strong>di</strong> formazione per operatori e stages<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

La nostra progettazione si incrementa <strong>di</strong> anno in anno e<br />

sempre tiene conto delle richieste e suggerimenti del mondo<br />

della scuola, <strong>di</strong> cui sono portavoci gli insegnanti, nostri<br />

carissimi e preziosi collaboratori.<br />

34 35


AERRE è un mensile al servizio dei citta<strong>di</strong>ni<br />

che viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente alle<br />

famiglie del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Per acquistare spazi<br />

promozionali su AERRE<br />

potete contattare la<br />

nostra redazione<br />

Via Arno 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575.900309<br />

Fax. 0575.911103<br />

lele@reteisola.it<br />

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MULTISERVIZI<br />

Al cimitero comunale arriva il tempio crematorio<br />

Con moti mesi in anticipo rispetto alle previsioni. Il Presidente <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Multiservizi Luciano Vaccaro ringrazia i tecnici e la <strong>di</strong>tta per la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> realizzazione<br />

Terminati al cimitero comunale i lavori <strong>di</strong> costruzione del<br />

forno crematorio. A breve il collaudo. Nei prossimi mesi la<br />

città avrà il tempio. Una volta completato il progetto sarà<br />

consegnata una costruzione rimasta incompiuta da 10 anni.<br />

Tra le aiuole circostanti è stato realizzato un roseto sul quale<br />

sarà consentita la <strong>di</strong>spersione delle ceneri.<br />

Sod<strong>di</strong>sfatto Luciano Vaccaro, presidente<br />

della Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi: “grazie<br />

alle con<strong>di</strong>zioni favorevoli e all’impegno<br />

congiunto dei soggetti interessati, i tempi<br />

<strong>di</strong> realizzazione sono stati sensibilmente<br />

accorciati. A meno <strong>di</strong> un anno dalla consegna<br />

dei lavori, fatta il 2 luglio 2009, siamo ormai<br />

in <strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> arrivo. I tempi prevedevano<br />

18 mesi con un termine in<strong>di</strong>cato per il 5<br />

gennaio 2011. Da quella data erano previste<br />

le operazioni <strong>di</strong> collaudo e verifica ambientale<br />

con la previsione dell’attivazione del forno per<br />

il giugno 2011”.<br />

“Ad oggi – prosegue Luciano Vaccaro – le opere strutturali<br />

sono state già collaudate. Entro la metà del mese <strong>di</strong> giugno<br />

saranno ultimati i lavori <strong>di</strong> montaggio della parte meccanica,<br />

elettrica, idraulica ed e<strong>di</strong>le della struttura con il successivo inizio<br />

delle operazioni <strong>di</strong> verifica e collaudo delle parti tecnologiche.<br />

Tali operazioni <strong>di</strong> messa a punto, verifica e collaudo delle parti<br />

tecnologiche e delle strutture <strong>di</strong> emissione in atmosfera avranno<br />

la durata <strong>di</strong> circa 30 giorni e quin<strong>di</strong> dai primi giorni <strong>di</strong> agosto<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi otterrà l’autorizzazione all’attivazione”.<br />

Con la consegna dell’opera, <strong>Arezzo</strong> Multiservizi attiverà<br />

un ulteriore servizio per i citta<strong>di</strong>ni. Una volta in funzione,<br />

l’imponente opera, che <strong>Arezzo</strong> attende dagli anni ottanta,<br />

garantirà, a coloro che intendono cremarsi, <strong>di</strong> avere un servizio<br />

a costo contenuto, senza doversi recare in impianti <strong>di</strong> altre città<br />

e risparmiando quin<strong>di</strong> nelle spese aggiuntive.<br />

“I costi saranno quelli nazionali stabiliti dal Ministero<br />

dell’Interno – conclude il Presidente della Società che gestisce<br />

i cimiteri. La procedura <strong>di</strong> cremazione<br />

durerà circa due ore, pertanto saranno<br />

effettuate fino a quattro cremazioni al<br />

giorno. Il personale della Società <strong>Arezzo</strong><br />

Multiservizi, opportunamente formato,<br />

assisterà le operazioni ed i familiari<br />

del defunto per tutta la durata della<br />

cremazione”.<br />

La realizzazione del tempio crematorio<br />

coincide con la riqualificazione dell’intera<br />

area a<strong>di</strong>acente dove sarà sistemato<br />

l’accesso con una strada in massetto<br />

architettonico sulla quale è stato inserito<br />

il percorso per ipovedenti, che li guiderà<br />

fino al tempio. Lavori anche nel viale superiore che porta al<br />

cimitero Monumentale. Al termine l’intera area risulterà<br />

in or<strong>di</strong>ne e sarà fruibile in modo migliore al citta<strong>di</strong>no che<br />

frequenta il camposanto.<br />

TEMPIO CREMATORIO:<br />

LA STRUTTURA<br />

L’e<strong>di</strong>ficio che accoglie il tempio crematorio è ubicato<br />

all’interno del cimitero comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a monte del<br />

recente ampliamento. La struttura rientra nel più ampio<br />

programma <strong>di</strong> completamento dell’intera area cimiteriale<br />

mantenendo le identiche caratteristiche costruttive e l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> medesimi materiali.<br />

Interno<br />

Lo stabile si sviluppa in una pianta ellissoidale articolata su due<br />

piani. Il piano terra è sud<strong>di</strong>viso in due settori: uno destinato<br />

alle salme e l’altro agli impianti tecnologici per la cremazione.<br />

Per far fronte ad eventuali e crescenti richieste <strong>di</strong> cremazione, è<br />

prevista la possibilità della messa in opera futura <strong>di</strong> un secondo<br />

forno. Il primo piano, accessibile me<strong>di</strong>ante scala metallica ad<br />

elica e ascensore, è destinato a sala del commiato, servizi ed<br />

ufficio. Nelle pareti perimetrali della sala del commiato sono<br />

state realizzate circa 400 urne per la conservazione delle ceneri.<br />

Dagli ingressi sono in<strong>di</strong>cati, con linee <strong>di</strong> acciaio sul pavimento,<br />

i corridoi che conducono alle rispettive zone destinate ad<br />

ospitare due feretri. La separazione delle due zone sarà possibile<br />

con la messa in opera <strong>di</strong> un infisso mobile.<br />

Esterno<br />

Nel fronte principale è prevista una loggia metallica<br />

con caratteristiche analoghe a quella e<strong>di</strong>ficata nel primo<br />

ampliamento. La struttura è in pilastri circolari in ferro zincato<br />

e lucernario in ferro e vetro. La loggia, una volta realizzati gli<br />

ampliamenti successivi al primo, <strong>di</strong>simpegnerà in successione<br />

l’intero complesso cimiteriale che va dal parcheggio <strong>di</strong> via<br />

Gamurrini al Tempio Crematorio.<br />

38 39


COOPERAZIONE SOCIALE<br />

Bilancio Koinè: crescono le attività e l’occupazione<br />

Generatività, qualità e incremento dell’occupazione. Progettazione sociale e fund raising La Presidente Grazia Faltoni e il Direttore Paolo Peruzzi presentano il bilancio 2009<br />

“Un risultato più che sod<strong>di</strong>sfacente”: così la Presidente<br />

<strong>di</strong> Koinè Grazia Faltoni commenta il bilancio 2009 della<br />

Cooperativa. “Nonostante lo scenario complessivo del<br />

2009 abbia avuto pesanti fattori <strong>di</strong> criticità, la chiusura<br />

dell’esercizio è risultata migliore rispetto a quella del 2008<br />

come incidenza percentuale sui ricavi, grazie al recupero del<br />

maggior costo del lavoro conseguente al rinnovo del contratto<br />

nazionale <strong>di</strong> lavoro. Risultati positivi sono dovuti anche dalla<br />

'generatività dei servizi', ovvero dalla crescita delle attività e<br />

conseguentemente dell’occupazione, unita alla capacità <strong>di</strong><br />

contenere i costi in<strong>di</strong>retti, finanziari e generali, che sono molto<br />

al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quelli della concorrenza e <strong>di</strong>minuiti rispetto agli<br />

esercizi precedenti, grazie anche ad azioni <strong>di</strong> progettazione<br />

sociale e fund raising”.<br />

GENERATIVITÀ<br />

OCCUPAZIONALE:<br />

se crescono le attività,<br />

cresce proporzionalmente la<br />

occupazione<br />

cooperativa sociale<br />

<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

Non sono mancati alcuni aspetti <strong>di</strong> criticità, a cominciare<br />

dall’accordo sindacale del marzo 2009 che ha determinato un<br />

consistente incremento dei costi previdenziali. Si è confermata<br />

poi la tendenza dei committenti a <strong>di</strong>latare ulteriormente i<br />

tempi <strong>di</strong> pagamento delle fatture e si sono verificate le previste<br />

per<strong>di</strong>te derivanti dall’avviamento <strong>di</strong> alcuni servizi innovativi<br />

come Casa Amica e Casa <strong>di</strong> Michele. A seguito poi dell’entrata<br />

in vigore dal 2007 della normativa sulla previdenza integrativa,<br />

si è avuta una riduzione della liqui<strong>di</strong>tà che ha ridotto la<br />

possibilità <strong>di</strong> incamerare interessi dagli impieghi bancari.<br />

“Nonostante ciò - sostiene il Direttore della Cooperativa<br />

Paolo Peruzzi - il risultato economico permette: <strong>di</strong> azzerare,<br />

portandoli a costo, cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong>venuti inesigibili degli esercizi<br />

precedenti per un importo complessivo <strong>di</strong> 187.816,66 euro;<br />

QUALITÀ DELLA<br />

OCCUPAZIONE:<br />

se cresce l’occupazione,<br />

cresce quella tipica e a<br />

tempo indeterminato<br />

<strong>di</strong> destinare poco meno <strong>di</strong> 20.000 euro all’adeguamento del<br />

Fondo investimenti; <strong>di</strong> destinare 5.000 euro alla creazione <strong>di</strong><br />

un fondo <strong>di</strong> solidarietà interna, che sarà intestato alla collega<br />

Lucia Bugossi, finalizzato a estendere <strong>di</strong> 3 mesi oltre il limite<br />

contrattuale i trattamenti salariali per i soci in caso <strong>di</strong> grave<br />

malattia e anche ad istituire due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o annuali,<br />

per figlie/figli <strong>di</strong> socie/i, de<strong>di</strong>cate alla memoria <strong>di</strong> Giuseppe<br />

Zanieri, il nostro Beppe, che è improvvisamente venuto a<br />

mancare qualche settimana fa. I risultati permettono inoltre <strong>di</strong><br />

confermare ed estendere, anche per l’esercizio 2009, la scelta<br />

<strong>di</strong> erogare ai soci sia la remunerazione e la rivalutazione del<br />

capitale sociale versato sui livelli massimi ammessi dalla legge,<br />

sia il ristorno, su un valore me<strong>di</strong>o per ora lavorata <strong>di</strong> 0,40 euro,<br />

maggiore <strong>di</strong> quello erogato nel 2008 che era <strong>di</strong> 0,35, utile a<br />

proteggere il potere <strong>di</strong> acquisto delle retribuzioni e dei salari”.<br />

Ecco quin<strong>di</strong> le delibere approvate dall’assemblea riguardanti:<br />

la corresponsione ai soci <strong>di</strong> un ristorno orario uguale per tutti<br />

pari a 0,4 euro per ogni ora lavorata nel 2009 oltre a un ristorno<br />

40 41


COOPERAZIONE SOCIALE<br />

per livello e qualifica da 1 euro per A1 a 10 euro per F2; il<br />

versamento al Fondo <strong>di</strong> mutualità cooperativa <strong>di</strong> una quota<br />

pari al 3% dell’effettivo utile <strong>di</strong> gestione, pari a 11.570,06<br />

euro; la remunerazione e la rivalutazione gratuita del capitale<br />

sociale effettivamente versato dai soci ai massimi livelli<br />

possibili, ovvero rispettivamente al 6,5% (remunerazione) e<br />

allo 0,7% (rivalutazione gratuita), con un costo complessivo<br />

<strong>di</strong> 43.807,82 euro; aumento del capitale sociale da versare<br />

pari al valore della rivalutazione gratuita del versato, che porta<br />

il valore del capitale sociale da versare ad 2.418,01 euro con<br />

effetto per tutti i soci che <strong>di</strong>verranno tali dopo la deliberazione<br />

assembleare e per quanti, pur essendo già soci, non hanno ancora<br />

versato l’intero capitale sociale; l’accantonamento a Fondo<br />

investimenti <strong>di</strong> risorse per 19.098,72 euro, in funzione<br />

INCREMENTO OCCUPAZIONE:<br />

se aumenta l’occupazione,<br />

aumentano le entrate fiscali dello<br />

Stato<br />

dell’implementare la capacità della cooperativa <strong>di</strong> far fronte ai<br />

programmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione e sviluppo in essere e volti al<br />

consolidamento ed al miglioramento dei livelli occupazionali;<br />

la creazione <strong>di</strong> una dotazione interna <strong>di</strong> solidarietà “Fondo<br />

Lucia” con relativo regolamento e accantonamento <strong>di</strong> 5.000<br />

euro, finalizzata ad assicurare ai soci una migliore copertura<br />

rispetto al contratto delle situazioni <strong>di</strong> grave malattia che, per<br />

la loro durata, danno luogo all’esaurimento delle integrazioni<br />

salariali e a finanziare due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per figlie e figli dei<br />

soci rispettivamente iscritti alla Scuola Me<strong>di</strong>a Superiore ed<br />

all’Università finalizzate a sostenere i ragazzi <strong>di</strong> maggiore merito<br />

e a ricordare il <strong>di</strong>rigente cooperativo e nostro amico Giuseppe<br />

Zanieri; l’accantonamento ai fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Legge (riserva legale e<br />

straor<strong>di</strong>naria) dell’utile netto dopo l’erogazione dei <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> e<br />

le tasse per un importo complessivo pari ad 306.102,38 euro.<br />

“Il fatturato - prosegue il Direttore Peruzzi - è cresciuto<br />

molto più consistentemente dei volumi <strong>di</strong> occupazione in<br />

SERIE STORICA<br />

DEGLI INCREMENTI<br />

OCCUPAZIONALI<br />

Dal 1994, l’occupazione stabile<br />

assicurata da Koiné è passata da<br />

208 a 477 unità, con un aumento<br />

superiore al 130%: il ciclo <strong>di</strong><br />

crescita costante ha avuto due<br />

eccezioni nell’anno 1995 (a<br />

seguito della per<strong>di</strong>ta dell’appalto<br />

della RSA <strong>di</strong> Terranuova<br />

Bracciolini) e nel 2001 (a seguito<br />

della cessazione del contratto per<br />

la gestione della RSA Villa Fiorita).<br />

La crescita occupazionale è<br />

essenzialmente riconducibile<br />

al forte incremento delle attività<br />

nell’area infanzia, mentre nelle<br />

aree RSA, Psichiatria e han<strong>di</strong>cap<br />

si è avuto un sostanziale<br />

consolidamento.<br />

cooperativa sociale<br />

<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

conseguenza delle scelte strategiche operate dalla Cooperativa,<br />

che ha mirato la propria azione ad uno sviluppo <strong>di</strong> qualità<br />

sostenibile, che determinasse le con<strong>di</strong>zioni per creare<br />

occupazione qualificata, ben retribuita e stabile e che,<br />

<strong>di</strong>versamente da quanto hanno fatto altre imprese del settore,<br />

non si sostanziasse nella mera crescita quantitativa.<br />

La visione inerente lo sviluppo si è sostanziata in una serie <strong>di</strong><br />

scelte <strong>di</strong> carattere programmatico e <strong>di</strong> posizionamento nel<br />

mercato: scelta <strong>di</strong> immaginare la crescita come conseguenza<br />

della capacità finanziaria dell’impresa, per evitare che<br />

all’aumento dei ricavi conseguisse un più che proporzionale<br />

incremento degli oneri finanziari e, quin<strong>di</strong>, la generazione<br />

<strong>di</strong> per<strong>di</strong>te ovvero <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> precarizzazione del lavoro;<br />

scelta <strong>di</strong> agire solo nei settori <strong>di</strong> eccellenza della cooperativa,<br />

rinunciando a 'fare tutto per fare'; scelta <strong>di</strong> puntare sulla<br />

ricerca, la progettazione e la co-progettazione con gli Enti<br />

Locali per concorrere all’innovazione dei sistemi <strong>di</strong> offerta ed<br />

42 43


COOPERAZIONE SOCIALE<br />

IRAP, TASSE E CONTRIBUTI<br />

SU SALARI EROGATI<br />

2007 2008 2009 Me<strong>di</strong>a<br />

Salari erogati 6.652.332,48 7.187.842,49 7.820.061,41 7.220.078,79<br />

Irpef pagata 2.489.914,49 2.894.888,02 3.777.666,75 3.054.156,42<br />

ContrIb pagatI 1.214.305,46 1.537.243,38 2.169.117,23 1.640.222,02<br />

Irap pagata 228.630,00 211.770,00 234.355,00 224.918,33<br />

tot taS + ContrIb 3.932.849,95 4.643.901,40 6.181.138,98 4.919.296,78<br />

InC % taS + Contr 59,12% 64,61% 79,04% 68,13%<br />

INDICI DI BILANCIO 2009 DOPO LE<br />

DELIBERAZIONI ASSEMBLEARI<br />

Ricavi 13.304.402,94<br />

costo del lavoRo 10.596.165,10<br />

costi <strong>di</strong> PRoduzione 1.421.921,16<br />

costi FinanziaRi 84.716,68<br />

sPese geneRali 424.831,79<br />

utile loRdo 385.668,78<br />

Fondo Mutualità 11.570,06<br />

utile dopo tasse 374.098,72<br />

Remun + Rivalut 43.807,62<br />

utile netto 330.291,10<br />

Fondo investimenti 19.098,72<br />

Fondo lucia 5.000,00<br />

utile ai Fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge 306.192,38<br />

Fondo ris legale 91.857,72<br />

Fondo Ris straor<strong>di</strong>naria 214.334,67<br />

cooperativa sociale<br />

<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

al miglioramento qualitativo complessivo del welfare locale<br />

piuttosto che al mero porsi come produttore terzista del<br />

'vecchio' sistema <strong>di</strong> offerta”.<br />

“In questo contesto - conclude la Presidente Faltoni - Koiné<br />

ha ottenuto parzialmente anche un importante risultato che<br />

si prefiggeva, quello <strong>di</strong> elevare progressivamente il fatturato<br />

me<strong>di</strong>o annuo per addetto, ovvero l’ammontare dei ricavi <strong>di</strong><br />

ogni singolo socio <strong>di</strong>pendente. Il fatturato per addetto infatti<br />

ha subito negli anni un’evoluzione positiva in coincidenza<br />

con i rinnovi contrattuali e i progressivi miglioramenti dei<br />

trattamenti previdenziali, raggiungendo il punto più elevato<br />

nel 2009, quando, anticipando i tempi <strong>di</strong> Legge, Koinè è<br />

riuscita a determinare l’uscita definitiva dal cosiddetto salario<br />

convenzionale e il passaggio al regime previdenziale or<strong>di</strong>nario”.<br />

Ricavi addetti Fatt X addetto<br />

1995 3.463.851,01 182 19.032,15<br />

1996 3.677.477,16 216 17.025,36<br />

1997 4.051.924,27 221 18.334,50<br />

1998 4.585.070,71 227 20.198,55<br />

1999 5.147.446,33 239 21.537,43<br />

2000 5.904.961,05 254 23.247,88<br />

2001 5.596.867,76 242 23.127,55<br />

2002 5.739.258,15 240 23.913,58<br />

2003 6.486.634,74 282 23.002,25<br />

2004 8.006.021,43 328 24.408,60<br />

2005 8.307.683,16 383 21.691,08<br />

2006 9.601.292,65 403 23.824,55<br />

2007 10.546.303,86 424 24.873,36<br />

2008 11.547.314,93 467 24.726,58<br />

2009 13.303.315,94 477 27.889,55<br />

44 45


A cura <strong>di</strong>:<br />

PROGRAMMA DELLA GIORNATA<br />

Ore 16.00 Apertura della Giornata<br />

In collaborazione<br />

con:<br />

13 Giugno <strong>2010</strong> Al Prato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Una giornata de<strong>di</strong>cata al Rapporto Uomo-Animale<br />

Dalle 16.00 alle 23.00<br />

ORE 16.30 Iscrizioni dei concorrenti alla maratona € 5.00 a cane<br />

(i cani dovranno essere portati al Guinzaglio max.1,50m, essere provvisti <strong>di</strong> museruola<br />

e libretto sanitario con numero microchip)<br />

ORE 17.30 Partenza della maratona<br />

Per categorie: 1) Cani taglia Grande e Me<strong>di</strong>a; 2) Cani taglia Piccola;<br />

3) cuccioli fino a 4 mesi; 4) Cani <strong>di</strong>versamente abili e seniores.<br />

ORE 19.00 Arrivo della Maratona<br />

ORE 19.30 Dimostrazione <strong>di</strong> un educatore cinofilo della SIUA<br />

Ore 20.30 Dimostrazione sportiva Gruppi Cinofili CRI (Croce Rossa Italiana)<br />

ORE 21.00 Premiazione dei vincitori del concorso fotografico e Maratona<br />

ORE 22.00 Chiusura della Giornata<br />

Durante la giornata saranno presenti alcuni stand gastronomici con prodotti vegeta-<br />

riani, vegani e biologici, nonché stand informativi. Inoltre, sarà presente un apposito<br />

spazio dove verranno esposti i <strong>di</strong>segni dei bambini delle nostre scuole aventi come<br />

tema quello degli animali, nonché le foto pervenutaci per la partecipazione al concorso<br />

fotografico.<br />

Concorso Fotografico “Due cuori e sei zampe”<br />

VEDI REGOLAMENTO DIETRO<br />

AREZZO<br />

I “limiti riflessi” <strong>di</strong> Ilinep<br />

Il consigliere comunale Giovanni Pelini e le sue sculture<br />

“Ilinep” è lo pseudonimo <strong>di</strong>etro il quale si “nasconde” un<br />

consigliere comunale aretino che ha cominciato a cimentarsi<br />

con la scultura prima come un gioco nuovo dell’animo poi in<br />

forma sempre più pubblica fino a che le sue opere sono state<br />

messe in mostra a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale,<br />

al secondo piano <strong>di</strong> Palazzo Panciatichi, via Cavour 4.<br />

“Limiti riflessi”: questo il titolo dell’esposizione <strong>di</strong> Giovanni<br />

Pelini, consigliere comunale del gruppo socialista inaugurata<br />

dal consigliere regionale Enzo Brogi e dal professor Luigi<br />

Bellini del Museo Bellini Gallery <strong>di</strong> Firenze.<br />

Il battesimo dell’arte <strong>di</strong> Giovanni Pelini, stimolato dall’amico<br />

Riccardo Mezzabotta, aretino <strong>di</strong> origini biturgensi, è<br />

avvenuto nel 2009 a Sansepolcro grazie<br />

all’interesse che la sua opera ha sollevato<br />

nel presidente della Compagnia Artisti<br />

della citta<strong>di</strong>na biturgense Michele Foni.<br />

Ulteriore incentivo a mostrare le sue opere<br />

è stata l'importante recensione dell'allora<br />

presidente del Consiglio Regionale<br />

Riccardo Nencini che ha dato all'artista<br />

la certezza della comunicabilità delle sue<br />

opere, tanto da esporle a Firenze.<br />

“Ilinep” Pelini ama lavorare la pietra<br />

arenaria aretina, quella che sostiene i nostri<br />

bei palazzi storici. Lavora infatti per lo più<br />

in un suo ambiente collinare alle pen<strong>di</strong>ci del monte Lignano<br />

dove si trova una vecchia cava <strong>di</strong> pietra serena. Si definisce un:<br />

“artista riflesso comunicante. Di oggetti ben fatti ne sono pieni<br />

i laboratori artigiani. La scultura può apparire anche brutta<br />

ma l’importante, come per la poesia, è che riesca ad attuare un<br />

collegamento tra il messaggio dell’artista e l’osservatore. Nel<br />

mio lavoro emerge dunque la volontà <strong>di</strong> comunicare, attraverso<br />

le figure e le forme realizzate, i pregi e <strong>di</strong>fetti dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

Forse, più i <strong>di</strong>fetti, i limiti e le debolezze. Cerco <strong>di</strong> riflettere<br />

sul <strong>di</strong>vario tra la visione infantile e l’uomo ‘maturo’ come ad<br />

esempio nelle sculture dal titolo ‘Gioia<br />

<strong>di</strong> bimbo’ e ‘Arco <strong>di</strong> vita’. In altre opere<br />

privilegio l’in<strong>di</strong>fferenza, l’imposizione,<br />

l’in<strong>di</strong>vidualismo, l’abbandono, temi<br />

che racchiudono una visione culturale<br />

decadente che emerge qualora l’uomo non<br />

riesca a superare le debolezze egoistiche”.<br />

Nelle sue opere, sempre con risvolti<br />

negativi, emerge anche l’imposizione,<br />

intesa come denuncia della mancanza <strong>di</strong><br />

democrazia nella maggior parte dei paesi<br />

del globo, sostenuta dall’opportunismo<br />

collettivo. “Voglio tuttavia rimarcare –<br />

conclude Pelini – un messaggio positivo che si trova nella<br />

rappresentazione della solidarietà con la quale si evidenzia la<br />

forza <strong>di</strong> gruppo che può contrastare le debolezze egoistiche”.<br />

46 47


AREZZO<br />

I racconti del Bastardo: San Giuliano e la sua storia<br />

Un volume curato da Nanni Cheli della “Bottega <strong>di</strong> Ciacco” e scritto a più “mani” presentato dai Presidenti dei Consigli Comunale e Provinciale Giuseppe Caroti e Giuseppe Alpini<br />

Nanni Cheli della “Bottega <strong>di</strong> Giacco”<br />

<strong>di</strong> San Giuliano, curatore del volume,<br />

i presidenti dei consigli comunale e<br />

provinciale, rispettivamente Giuseppe<br />

Caroti e Giuseppe Alpini hanno<br />

presentato il libro “Racconti del<br />

Bastardo. Storia e storie <strong>di</strong> un angolo <strong>di</strong><br />

Toscana”. Hanno portato il loro saluto<br />

e apprezzamento anche il Sindaco<br />

Giuseppe Fanfani e il presidente<br />

onorario <strong>di</strong> Banca Etruria Elio Faralli.<br />

Il commento <strong>di</strong> Giuseppe Alpini: “tutto<br />

ciò che nasce nel territorio e dall’amore<br />

per il territorio prescinde dal valore<br />

scientifico e letterario delle opere.<br />

Questo è uno <strong>di</strong> quei libri che non<br />

vanno a finire in soffitta ma verrà aperto<br />

continuamente dai possessori. Ci sono<br />

anche contributi <strong>di</strong> livello universitario<br />

ma si tratta <strong>di</strong> pagine che definirei nate<br />

in bottega, in uno <strong>di</strong> quei luoghi dove<br />

si comincia a parlare, poi si attacca un altro <strong>di</strong>scorso e così<br />

via, fino ad affondare nella memoria <strong>di</strong> coloro che erano<br />

costretti, in passato, a mettere l’intelligenza a <strong>di</strong>sposizione<br />

della vita e della stessa sopravvivenza”.<br />

Giuseppe Caroti ha ricordato come l’iniziativa si inserisca<br />

“nel progetto intrapreso dall’ufficio <strong>di</strong> presidenza che fin dal<br />

suo inse<strong>di</strong>amento ha cercato <strong>di</strong> aprire il palazzo comunale<br />

ai citta<strong>di</strong>ni. Stavolta tocca a un libro <strong>di</strong> aretini che racconta<br />

un pezzo del passato del nostro territorio”.<br />

Nanni Cheli, curatore: “il libro <strong>di</strong>mostra che anche paesi<br />

privi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>gree ineccepibile hanno comunque una storia<br />

da raccontare. Storia che ha stupito anche il sottoscritto<br />

quando mi sono messo a raccogliere materiale. Voglio citare<br />

chi ha contribuito alla stesura del volume che si presenta<br />

dunque a parecchie mani. Antonio Bacci, esperto <strong>di</strong> strade<br />

antiche <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia e della via del Bastardo, per<br />

secoli arteria che ha dato da vivere al sud ovest aretino;<br />

Giancarlo Benelli, maestro elementare che ha trovato con<br />

bambini <strong>di</strong> quinta elementare testimonianze importanti;<br />

Renato Zavataro con il suo romanzo su Gratena; Vittorio<br />

Dini, che ha scritto su Chiani, San Zio e la sacralità <strong>di</strong> questo<br />

poggio; Giovanni Nocentini, ricercatore <strong>di</strong> culti cristiani e<br />

pre-cristiani; Romano Grotti, animatore <strong>di</strong> gruppi giovanili<br />

e ‘bastar<strong>di</strong>no’ doc; Gian Franco Di Pietro, testimone del<br />

ruolo assunto della fattoria granducale<br />

del Bastardo, la più importante delle<br />

13 della Val<strong>di</strong>chiana; Paolo Pagliacci,<br />

cultore <strong>di</strong> civiltà conta<strong>di</strong>na; Raffaello<br />

Lisi, scrittore e lucida memoria <strong>di</strong> storia<br />

locale; Santi Cherubini, il ‘Penna’ degli<br />

Avanzi <strong>di</strong> Balera con il suo <strong>di</strong>zionario<br />

<strong>di</strong>alettale; Carla Seri, insegnante e<br />

poetessa il cui contributo su Poggiola<br />

e chiesetta <strong>di</strong> Santa Maria dei Prati è<br />

ineccepibile. Il post scriptum infine è <strong>di</strong><br />

Clau<strong>di</strong>o Santori. Ma protagonisti sono<br />

tutti i paesani che hanno frugato nelle<br />

soffitte ritrovando tante cose, da scritti<br />

ottocenteschi a foto antiche”.<br />

Carla Seri: “è un messaggio per i<br />

giovani, che spesso si sentono anonimi<br />

in un tessuto anonimo. Ecco allora che<br />

il libro non è solo per i ‘bastar<strong>di</strong>ni’ ma<br />

anche per coloro che da poco abitano<br />

nel nostro paese affinché si sentano<br />

parte <strong>di</strong> una realtà viva”.<br />

Romano Grotti: “ho avuto la fortuna <strong>di</strong> ascoltare mio<br />

nonno al focolare la sera, destino che mi porterò dentro<br />

tutta la vita. Questo libro fa rivivere queste emozioni e<br />

questa atmosfera”.<br />

Il 19 gennaio 1940 Il Bastardo cambiò nome nell’attuale<br />

San Giuliano perché ai fascisti locali, un manipolo tra i più<br />

agguerriti dell’aretino, non piaceva che il fascio littorio fosse<br />

associato a un termine che nell’accezione comune suonava,<br />

e suona, offensivo. In realtà, “Bastardo” potrebbe provenire<br />

da basto, un arnese che si usava per rivestire animali che<br />

trasportavano mercanzie, specialmente grano. E il grano<br />

transitava per queste lande fin dall’alto me<strong>di</strong>oevo. Oppure,<br />

c’è chi ammicca a qualche figlio illegittimo, “Bastardo”<br />

appunto, <strong>di</strong> vescovi del passato come Guglielmino degli<br />

Ubertini.<br />

“Il libro – conclude Nanni Cheli – è pubblicato senza<br />

scopo <strong>di</strong> lucro così come sono tutte le attività del paese.<br />

E a proposito <strong>di</strong> attività, dal 10 al 13 giugno abbiamo<br />

organizzato la festa del ‘Bastardo’, non la solita sagra ma<br />

una festa <strong>di</strong> paese come usava una volta”.<br />

1936 le prime suore al Bastardo<br />

Secolo XVIII veduta del Bastardo<br />

48 49


AISA<br />

Aisa: “bilanci in attivo, più servizi, tariffe stabili”<br />

Approvato il bilancio 2009 dell’azienda <strong>di</strong> igiene urbana. Il Presidente Walter Rossi sintetizza Il lavoro svolto in questi ultimi quattro anni<br />

Dopo l’inversione <strong>di</strong> rotta nel 2007, Aisa ha chiuso per<br />

la terza volta consecutiva il suo bilancio in attivo. “E un<br />

impegno prioritario che abbiamo assunto al momento<br />

dell’inse<strong>di</strong>amento – afferma il Presidente Walter Rossi.<br />

Conti positivi e servizi <strong>di</strong> qualità: questo è stato lo sforzo<br />

<strong>di</strong> questi anni”. Non facile perché il primo bilancio,<br />

quello <strong>di</strong> transizione dalla precedente amministrazione, si<br />

era chiuso con un passivo <strong>di</strong> quasi 600.000 euro. Poi la<br />

svolta: un attivo <strong>di</strong> 381.000 euro nel 2007, <strong>di</strong> 155.000 nel<br />

2008 e <strong>di</strong> 224.000 nel 2009. “Cifre positive – commenta<br />

Rossi – nonostante il venir meno, quasi integrale del<br />

contributo statale per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia prodotta dal<br />

termovalorizzatore <strong>di</strong> San Zeno che nel 2009 ha registrato<br />

il suo picco <strong>di</strong> produzione con 18.203 megawattora, il<br />

10% in più rispetto all’anno precedente”<br />

I conti in attivo derivano, innanzitutto, dalla riduzione<br />

delle spese e dalle motivazioni del personale. “Quin<strong>di</strong> una<br />

nuova identità aziendale, più attenta alle spese e fortemente<br />

orientata al potenziamento e alla qualificazione dei servizi”.<br />

Le spese generali hanno subito un sforbiciata notevole. Un<br />

esempio tra i tanti: il Consiglio d’amministrazione è stato<br />

ridotto da 9 a 3 componenti ed è stata eliminata la figura<br />

del vice Presidente che prima erano ad<strong>di</strong>rittura due.<br />

“Ma l’elemento chiave – commenta Rossi – è stato quello del<br />

rilancio dei servizi dell’azienda e della loro valorizzazione.<br />

La <strong>di</strong>fficile fase del tentativo <strong>di</strong> privatizzazione aveva<br />

sostanzialmente fatto rinchiudere al suo interno questa<br />

impresa in attesa <strong>di</strong> eventi esterni. Terminato questo<br />

periodo, Aisa ha lavorato per offrire servizi sempre migliori<br />

ai citta<strong>di</strong>ni e per rispondere alle aspettative dei Comuni<br />

soci, in primo luogo quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> che ha creato Aisa e<br />

della quale rimane il punto <strong>di</strong> riferimento assolutamente<br />

prioritario”.<br />

Ecco l’in<strong>di</strong>viduazione dell’obiettivo principale e cioè<br />

la riduzione dei rifiuti. Arrivare quin<strong>di</strong> alla minima<br />

quantità possibile <strong>di</strong> rifiuti e, su <strong>di</strong> essi, operare con la<br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata. Nel 2009 i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> hanno<br />

prodotto complessivamente 626 chili <strong>di</strong> rifiuti a testa. A<br />

Firenze nello stesso periodo sono stati prodotti circa 710<br />

chili, a Grosseto 700, a Lucca 750, a Massa oltre 915, a Pisa<br />

circa 800, a Prato 815 e Siena oltre 760. La me<strong>di</strong>a Toscana<br />

è 684 chili pro capite all’anno.<br />

La crescita della raccolta <strong>di</strong>fferenziata nel periodo 2006-<br />

2009 è stata determinata da due fattori principali: la<br />

maggiore sensibilità dei citta<strong>di</strong>ni riguardo al tema dello<br />

smaltimento dei rifiuti e il potenziamento dei servizi <strong>di</strong> Aisa.<br />

Questo incremento dei circuiti <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

ha fornito maggiori strumenti per riciclare e recuperare<br />

materia.<br />

PRODUCIAMO<br />

MENO RIFIUTI<br />

Prima la riduzione e poi la <strong>di</strong>fferenziazione<br />

Meno rifiuti vuol <strong>di</strong>re ambiente migliore<br />

e bollette più leggere<br />

Tra il 2006 e il 2009, la percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

è passata dal 24,43% al 37,99%. “Abbiamo attivato il<br />

progetto “Avanzi Tutta” per l’organico, poi le iniziative<br />

per compostaggio domestico, alluminio, oli da cucina,<br />

imballaggi. E adesso il vetro. Si sono moltiplicate le<br />

postazioni ecologiche e, per quanto riguarda l’organico,<br />

abbiamo <strong>di</strong>stribuito, porta e porta, le biopattumiere a tutte<br />

le famiglie <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con l’eccezione <strong>di</strong> quelle residenti nel<br />

centro storico”.<br />

Tutti questi nuovi servizi e gli oneri conseguenti sono<br />

stati <strong>di</strong> fatto finanziati con le economie gestionali e con<br />

l’efficentamento aziendale, mantenendo il risultato<br />

economico in attivo.<br />

Un grande sforzo che ha avuto riflessi minimi sulle bollette.<br />

“Nel 2007 e nel 2008 ci siamo limitati all’adeguamento<br />

Istat. Nel 2009 abbiamo applicato alle tariffe un incremento<br />

del 4% che è stato <strong>di</strong> circa 1 punto superiore all’Istat. E<br />

analogo aumento abbiamo messo in programma per il<br />

<strong>2010</strong> e il 2011”, per recuperare una parte delle minori<br />

entrate derivanti dal venir meno del contributo statale per<br />

la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia elettrica prodotta (circa 2,4 milioni <strong>di</strong><br />

euro annui pari al 12% delle entrate aziendali).<br />

50 51


AFM<br />

Afm si conferma pilastro solido dell’economia aretina<br />

Un utile <strong>di</strong> oltre 244.00 euro. La Presidente Marzia Sandroni: “consolidato il bilancio e garantito il ruolo sociale dell’azienda. Nuove se<strong>di</strong> e maggiori contatti con i citta<strong>di</strong>ni”<br />

I dati presentati nell’assemblea generale <strong>di</strong> maggio <strong>2010</strong><br />

<strong>di</strong>mostrano come l’Azienda chiuda l’anno 2009 con un<br />

utile d'esercizio <strong>di</strong> 244.015,50 euro, un risultato <strong>di</strong> gran<br />

lunga positivo rispetto all’andamento del mercato generale<br />

e leggermente superiore a quello dell’esercizio precedente<br />

nonostante le detrazioni tra cui il cosiddetto decreto<br />

Abruzzo che ha inciso per circa l’1,4% negli ultimi otto<br />

mesi dell’anno. Tra le misure <strong>di</strong> contenimento della spesa<br />

farmaceutica sono da ricordare le <strong>di</strong>minuzioni continue dei<br />

prezzi delle specialità me<strong>di</strong>cinali, spesso dovute alla scadenza<br />

<strong>di</strong> brevetto e all’ingresso nel mercato <strong>di</strong> farmaci generici a<br />

basso costo; l’aumento dei farmaci <strong>di</strong>stribuiti dalle farmacie<br />

in nome e per conto della ASL (DPC), che retribuiscono<br />

la farmacia in maniera molto più esigua rispetto al margine<br />

<strong>di</strong> cui essa godrebbe in una <strong>di</strong>stribuzione classica. Per<br />

altro i costi <strong>di</strong> gestione in generale sono in aumento:<br />

tariffe, contratti, manutenzioni, costo del lavoro a cui si<br />

aggiungono i maggiori costi <strong>di</strong> trasporto per l’aumento dei<br />

clienti e per fornire, per conto Asl, i prodotti per assistenza<br />

integrativa a tutte le farmacie della provincia.<br />

A questi costi corrisponde un apprezzabile aumento del<br />

fatturato del magazzino e delle farmacie relativo alla gestione<br />

dei farmaci per conto Asl e alla gestione dei due servizi:<br />

integrativa per conto ASL e consegna domiciliare ausili per<br />

conto Artsana, con un aumento complessivo del 12,45%.<br />

La Presidente Marzia Sandroni ricorda le varie iniziative<br />

intraprese dall’azienda per permettere il consolidamento<br />

del bilancio e una miglior risposta sia ai citta<strong>di</strong>ni che ai<br />

clienti <strong>di</strong> magazzino. “Questo buon risultato è un risultato<br />

<strong>di</strong> tutti ed è stato permesso grazie alla sempre più proficua<br />

collaborazione con i farmacisti privati del territorio, con<br />

l’amministrazione comunale e con Farmacentro, socio <strong>di</strong><br />

maggioranza. I <strong>di</strong>pendenti per parte loro hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

un tenace attaccamento al proprio lavoro rispondendo con<br />

sacrificio e senso <strong>di</strong> responsabilità alle esigenze/opportunità<br />

che <strong>di</strong> volta in volta emergevano in azienda. Anche in<br />

questo periodo <strong>di</strong> crisi in cui, a pari valore si è riscontrato<br />

un aumentato numero <strong>di</strong> clienti e <strong>di</strong> ricette spe<strong>di</strong>te e un<br />

aumento dei servizi erogati senza incremento <strong>di</strong> personale,<br />

il loro impegno ha garantito il massimo ren<strong>di</strong>mento<br />

permettendo <strong>di</strong> mantenere stabili i costi aziendali e gli<br />

standard dei servizi erogati. Rispetto ai <strong>di</strong>pendenti e<br />

in particolare ai <strong>di</strong>rettori dei plessi farmaceutici è stata<br />

adottata una politica <strong>di</strong> grande coinvolgimento che ha<br />

permesso loro <strong>di</strong> agire il proprio ruolo partecipando<br />

alla programmazione dell’azienda e agli esiti delle<br />

varie strategie attivate. Particolarmente utile è stato il<br />

collegamento con il magazzino <strong>di</strong> Perugia <strong>di</strong> Farmacentro<br />

(progetto Procuro) che facilita la pronta risposta anche alle<br />

richieste <strong>di</strong> prodotti che non sarebbero imme<strong>di</strong>atamente<br />

<strong>di</strong>sponibili nel nostro magazzino <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Inoltre<br />

l’ampliamento della farmacia <strong>di</strong> San Leo, l’apertura<br />

della farmacia <strong>di</strong> Ceciliano (febbraio <strong>2010</strong>), hanno<br />

rappresentato elementi <strong>di</strong> rinnovamento particolarmente<br />

apprezzati dai citta<strong>di</strong>ni e dagli stessi operatori".<br />

“Mi preme sottolineare - afferma l’amministratore delegato<br />

Alessandro Bruschi - il grande impatto che ha avuto e che<br />

avrà l’adesione delle farmacie Comunali, ma anche <strong>di</strong> quelle<br />

cosiddette “private” alla rete Farmainsieme, un progetto che<br />

integra la Farmacia come <strong>di</strong>spensatrice <strong>di</strong> farmaci in una<br />

farmacia <strong>di</strong> servizi adatta a compensare le politiche in sanità<br />

sempre meno ospedalo-centriche e sempre più realizzate<br />

nel territorio. Il valore aggiuntivo della Rete è anche la<br />

grande convenienza economica, la possibilità <strong>di</strong> offerte<br />

promozionali su prodotti farmaceutici e parafarmaceutici:<br />

una farmacia che riafferma sempre più la sua valenza sociale”.<br />

Anche l’assessore Giustini, esprime sod<strong>di</strong>sfazione sulla<br />

gestione e concorda con gli investimenti operati dall’azienda<br />

ricordando il ruolo sempre più importante delle farmacie<br />

nel territorio anche in sinergia con le Aziende Sanitarie.<br />

52 53


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />

DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />

NASCE COOB<br />

Coob, un consorzio per il territorio/<br />

un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />

ELIOS<br />

Montevarchi (ar)<br />

FUTURA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL CENACOLO<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IDEA 2000<br />

Pratovecchio (ar)<br />

SO.DI.SER<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

LA TAPPA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

ACHILLE GRANDI<br />

Castiglion Fibocchi (ar)<br />

2000 ONLUS<br />

CastelFocognano (ar)<br />

LA NUOVA IDEA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

CASTIGLIONESE<br />

Castiglion Fiorentino (ar)<br />

COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />

Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />

AL PLURALE<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL GIRASOLE<br />

Sansepolcro<br />

ALBATROS<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

BETA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

PRIMAVERA<br />

Capolona - Subbiano (ar)<br />

CO.LA.P<br />

Monte San Savino (ar)<br />

54 55


AREZZO<br />

Scopri<strong>Arezzo</strong> dall’alto della<br />

Organizzate da <strong>Comune</strong> e Associazione Fiera Antiquaria con la collaborazione del Centro<br />

Insieme alle consuete visite guidate organizzate dalla<br />

Presidenza del Consiglio Comunale e rivolte principalmente<br />

alle scuole, si amplia la conoscenza del Palazzo Comunale<br />

con questa iniziativa promossa in collaborazione con la<br />

Fiera Antiquaria e con il centro Guide <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Tutti i<br />

sabati dei mesi <strong>di</strong> giugno e luglio e solo i sabati della Fiera<br />

antiquaria nei mesi successivi, sarà possibile visitare il<br />

Palazzo Comunale, ammirare la quadreria e salire nella torre.<br />

Un percorso <strong>di</strong> circa un’ora che attraversa alcuni degli spazi<br />

più suggestivi dell’e<strong>di</strong>ficio ristrutturato nel quattrocento,<br />

come la Sala del Consiglio Comunale, fino a raggiungere<br />

la vetta della torre, da cui si gode una splen<strong>di</strong>da vista sul<br />

centro storico e sui monti circostanti. La torre, restaurata<br />

negli anni Trenta ma erede delle tante case-torri lasciate<br />

dall’e<strong>di</strong>lizia me<strong>di</strong>evale, ospita ancora oggi il “campano”,<br />

la campana della comunità che suonò anche nel 1799 per<br />

chiamare a raccolta gli aretini insorti contro i francesi, oltre<br />

all’orologio <strong>di</strong> cui è ben visibile il meccanismo.<br />

L’iniziativa è stata presentata proprio sulla Torre del Palazzo<br />

Comunale dall’assessore alla cultura, Camillo Brezzi; dal<br />

Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Caroti;<br />

dal Presidente della Fiera Antiquaria, Paolo Nicchi e dalla<br />

Presidente del Centro Guide <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, A<strong>di</strong>na Persano.<br />

L’iniziativa, volta ad esau<strong>di</strong>re il “sogno segreto” manifestato<br />

da molti turisti, offre a tutti la possibilità <strong>di</strong> visitare insieme<br />

ad una guida professionale il trecentesco palazzo oggi<br />

sede dell’Amministrazione Comunale, da secoli centro<br />

Torre: le visite guidate<br />

Guide. Tutti i sabati <strong>di</strong> giugno e luglio e da settembre ogni sabato della Fiera Antiquaria<br />

nevralgico della vita civile aretina e <strong>di</strong> abbracciare tutta la<br />

città con un solo sguardo, dall’alto <strong>di</strong> una torre antica.<br />

Il Palazzo dei Priori è senz’altro uno dei più belli, oltre che<br />

storicamente importanti, <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. L’ orario stabilito per le<br />

visite è strategico, perché coincide con la chiusura <strong>di</strong> molte<br />

chiese e permette a chi viene da fuori <strong>di</strong> impiegare la lunga<br />

pausa pranzo con un’attività interessante e <strong>di</strong>vertente.<br />

Senza contare che la possibilità <strong>di</strong> vedere la città dall’alto <strong>di</strong><br />

una torre è irresistibile per moltissime persone.<br />

Il tour comprende inoltre la visita alla ricca quadreria<br />

comunale, nella quale si annoverano i ritratti degli aretini<br />

illustri, da Mecenate a Francesco Re<strong>di</strong> passando per quel<br />

Pietro Aretino <strong>di</strong>pinto dal veneziano Sebastiano del<br />

Piombo. Da ammirare poi alcuni stemmi robbiani e gli<br />

affreschi, spesso <strong>di</strong> soggetto religioso, che dovevano ispirare<br />

saggezza e rettitu<strong>di</strong>ne agli amministratori della città. Tra<br />

questi, la quattrocentesca Crocifissione <strong>di</strong> Parri <strong>di</strong> Spinello e<br />

l’immagine <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> com’era nel Seicento, immortalata da<br />

Salvi Castellucci nel <strong>di</strong>pinto con la Madonna e San Donato.<br />

Notevoli poi le opere <strong>di</strong> scultura, come la trecentesca<br />

Madonna col Bambino in pietra arenaria, tra i pochissimi<br />

esemplari esistenti delle Madonne che ornavano la cinta<br />

tarlatesca della città e oggi conservata al primo piano del<br />

loggiato vasariano costruito dall’architetto Alfonso Parigi.<br />

L’appuntamento per effettuare la visita con il personale<br />

del Centro Guide è presso il centro <strong>di</strong> accoglienza turistica<br />

“Benvenuti ad <strong>Arezzo</strong>” in piazza della Libertà alle ore<br />

12.30. Prenotazioni al numero <strong>di</strong> telefono 0575 401945.<br />

L’ingresso sarà consentito fino ad un massimo <strong>di</strong> 25 persone<br />

a gruppo. Il costo è <strong>di</strong> 5 euro a persona, gratis per i bambini<br />

fino a 6 anni e con una riduzione a 2,50 euro per quelli dai<br />

7 ai 12 anni.<br />

56 57


AREZZO<br />

Giovani aretini a Bedford: “la musica che unisce”<br />

L’esperienza della trasferta a Bedford raccontata dai giovani musicisti aretini protagonisti Il sostegno del Liceo Musicale e dell’amministrazione comunale<br />

L’intenso lavoro con l’orchestra da noi sperimentato nella<br />

citta<strong>di</strong>na inglese <strong>di</strong> Bedford, mette alla luce uno dei più<br />

significativi aspetti della realtà <strong>di</strong> questo scambio culturale,<br />

vale a <strong>di</strong>re l’impegno, la de<strong>di</strong>zione e soprattutto l’amore che<br />

tutti ripongono nel fare musica. A conferma <strong>di</strong> ciò, il fatto<br />

estremamente significativo che il <strong>Comune</strong> avesse messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione numerosi mezzi <strong>di</strong> trasporto che passando per<br />

le campagne prendevano gli studenti per portarli nel college<br />

dove si svolgevano le prove orchestrali, a partire dalle nove del<br />

mattino fino alle cinque del pomeriggio.<br />

Accolti dalle famiglie nel migliore dei mo<strong>di</strong>, <strong>di</strong>mostratesi<br />

peraltro <strong>di</strong> una rara gentilezza, abbiamo avuto modo <strong>di</strong><br />

vedere <strong>di</strong> persona le numerosissime orchestre giovanili, <strong>di</strong> vari<br />

livelli, riunirsi per montare pressoché in una un settimana<br />

un concerto sinfonico che vedeva protagoniste le pagine <strong>di</strong><br />

celeberrime ed ardue composizioni.<br />

La bellezza <strong>di</strong> vivere un’esperienza del genere si è rivelata a<br />

partire ovviamente dal lavoro musicale, dove appassionati<br />

ragazzi <strong>di</strong> tutte le età si sono impegnati per montare brani del<br />

calibro <strong>di</strong> Tchaikovsky e Bartòk,<br />

Chi nel tempo libero, chi professionalmente hanno tutti<br />

comunque fin da piccoli la possibilità <strong>di</strong> venire a contatto<br />

con un’educazione <strong>di</strong> natura musicale formandosi in istituti<br />

adeguatamente preparati ad accogliere i giovani.<br />

Tra le ore passate a suonare e quelle a constatare quanto<br />

terribile fosse il cibo, abbiamo avuto modo <strong>di</strong> visitare la<br />

pittoresca Cambridge rinomato centro universitario sorto sulle<br />

rive costellate <strong>di</strong> giacinti e salici piangenti <strong>di</strong> un grazioso fiume,<br />

e correndo attraverso i vastissimi cunicoli metropolitani, le<br />

imponenti e multietniche sfaccettature della capitale Londra,<br />

tutto per nostra fortuna in un clima estremamente soleggiato<br />

e primaverile.<br />

Un ulteriore motivo <strong>di</strong> apprezzamento è stata la completa<br />

<strong>di</strong>sposizione e la cortesia <strong>di</strong> tutti coloro che hanno organizzato<br />

la visita delle suddette città.<br />

Per concludere, da parte mia, ho ritenuto molto formativo aver<br />

avuto modo <strong>di</strong> suonare con coetanei <strong>di</strong> livello ed esperienza<br />

<strong>di</strong>fferente dal mio, non solo, veder appagato il proprio lavoro<br />

con un concerto finale in un buon au<strong>di</strong>torio è stato motivo <strong>di</strong><br />

enorme sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

A tale proposito desidero a nome <strong>di</strong> tutti i ragazzi che hanno<br />

partecipato, ringraziare tutte le persone che collaborano a<br />

questa iniziativa permettendone dunque la realizzazione nella<br />

speranza che il progetto continui.<br />

Michele Sarti<br />

È stato per me un vero onore rappresentare il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per assistere al concerto della seconda orchestra<br />

giovanile della Bedfordshire Music, dove hanno suonato anche<br />

sette giovani del nostro Liceo Musicale: Elisa, Selene e Sofia al<br />

violino, Michele alla viola, Andrea al violoncello, Mattia alla<br />

tromba e Paolo alle percussioni.<br />

L’integrazione dei nostri musicisti nell’orchestra è stata<br />

ottima, frutto dell’intenso e proficuo lavoro svolto nel corso<br />

della settimana con il <strong>di</strong>rettore Jan Kaznowski, culminato<br />

nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 “piccola Russia” <strong>di</strong><br />

Ciaikovski nell’emozionante scenario della Priory House <strong>di</strong><br />

Chicksands, che grazie ad una parete <strong>di</strong> vetro nello sfondo dà<br />

l’impressione <strong>di</strong> star suonando in mezzo ad un bosco.<br />

Con altrettanto piacere ho seguito il concerto dell’orchestra<br />

Giovanile al nuovissimo Grove Theatre <strong>di</strong> Dunstable, dove ho<br />

avuto la possibilità <strong>di</strong> ascoltare alcuni dei giovani <strong>di</strong> Bedford<br />

che vennero ad <strong>Arezzo</strong> e che ricordano con tanto affetto la<br />

nostra città.<br />

I concerti hanno confermato l’importanza dello scambio<br />

musicale e culturale tra i giovani <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e quelli <strong>di</strong> Bedford<br />

ed il reciproco arricchimento che ne deriva: il compito delle<br />

istituzioni non può essere altro che quello <strong>di</strong> sostenere lo<br />

scambio, per far esprimere ai nostri studenti il loro pieno<br />

potenziale e lo sviluppo delle loro abilità musicali, sia come<br />

singoli che in orchestra.<br />

Su questo vi è stato pieno accordo con Robert Rigby, speaker<br />

del consiglio comunale <strong>di</strong> Bedford, che mi ha ricevuto al<br />

Town Hall assieme a Frank Garrick, ex-sindaco <strong>di</strong> Bedford<br />

che promosse il gemellaggio con il supporto della moglie<br />

Franca, <strong>di</strong> origine italiana.<br />

Giuseppe Caroti<br />

Presidente Consiglio Comunale<br />

58 59


AREZZO<br />

Giostra<br />

del Saracino<br />

GIOSTRA IN “GUIDA”<br />

La Giostra del Saracino sulla copertina della principale guida<br />

polacca <strong>di</strong> “Feste popolari italiane”.<br />

L’impatto contro il Re delle In<strong>di</strong>e del giostratore gialloblu,<br />

Daniele Gori, è stato scelto come immagine della pubblicazione<br />

“Wtocky, festyny turnieie palia” curata da Tito Saffiotti.<br />

All’interno della guida, la casa e<strong>di</strong>trice polacca ha de<strong>di</strong>cato alla<br />

manifestazione storica aretina <strong>di</strong>eci pagine con una descrizione<br />

della rievocazione e una ventina <strong>di</strong> immagini a colori capaci <strong>di</strong><br />

trasmettere le emozioni del torneo cavalleresco.<br />

Sfogliando le pagine si susseguono sban<strong>di</strong>eratori, musici,<br />

giostratori, fanti e armati dei quattro quartieri. Scatti che<br />

hanno fissato momenti del<br />

corteo storico e dell’ingresso in<br />

Piazza Vasari e che terminano<br />

con quello del quartiere in<br />

festa che alza al cielo la lancia<br />

d’oro. Immagini suggestive<br />

ed appassionanti sia per gli<br />

aretini che per i turisti. Un<br />

importante riconoscimento<br />

e un ulteriore promozione<br />

per la storica manifestazione<br />

aretina.<br />

ELEZIONE MAGISTRATURA<br />

Alessandra Nocciolini e Gian Lorenzo Castigli i nuovi<br />

magistrati della Giostra del Saracino eletti dal Consiglio<br />

Comunale. Il giu<strong>di</strong>ce Giovanni Fruganti confermato Primo<br />

Magistrato, Leone Provenzal Cancelliere.<br />

Il Sindaco Giuseppe Fanfani in occasione dell'investitura<br />

ufficiale ha espresso parole <strong>di</strong> riconoscimento ai membri<br />

della Magistratura uscente per il lavoro svolto per la storica<br />

manifestazione aretina e un augurio ai nuovi arrivati.<br />

La Magistratura della Giostra per il prossimo triennio<br />

<strong>2010</strong>/2012 sarà così composta: Gianni Fruganti (Primo<br />

Magistrato) Gianfranco<br />

Borgogni, Gian Lorenzo<br />

Castigli, Alessandra<br />

Nocciolini, Massimo<br />

Malatesti, Mauro Messeri,<br />

Massimo Nocentini, Leone<br />

Provenzal (Cancelliere),<br />

Pier Ferruccio Romual<strong>di</strong>,<br />

Roberto Verdelli.<br />

I bOZZETTI PER LE LANCE D’ORO<br />

La giuria ha scelto i due bozzetti da cui saranno realizzate le<br />

lance d’oro delle e<strong>di</strong>zioni 19 giugno e 5 settembre <strong>2010</strong> della<br />

Giostra del Saracino che andranno ad arricchire l’albo d’oro<br />

dei quartieri vincitori.<br />

La giuria, presieduta dal Sindaco e Presidente dell’Istituzione<br />

Giostra del Saracino, Giuseppe Fanfani e composta da un<br />

rappresentante per ciascun Quartiere (Angiolo Cirenei <strong>di</strong><br />

Porta Crucifera, Sara Mafucci <strong>di</strong> Porta del Foro, Faliero Papini<br />

<strong>di</strong> Porta Sant’Andrea e Zanobi Bigazzi <strong>di</strong> Porta Santo Spirito),<br />

nonché dallo storico della Giostra Luca Berti e dal maestro<br />

intagliatore Francesco Conti, ha esaminato con attenzione<br />

tutti i bozzetti pervenuti nei termini, sottolineando la qualità<br />

complessiva delle opere presentate e ha scelto poi, con<br />

votazione unanime, i due vincitori.<br />

Per la Giostra <strong>di</strong> giugno, de<strong>di</strong>cata all’Accademia Petrarca <strong>di</strong><br />

Lettere, Arti e Scienze fondata<br />

nel 1810, è risultato vincitore<br />

Filippo Meligrana <strong>di</strong> Roma.<br />

Per la Giostra <strong>di</strong> settembre,<br />

de<strong>di</strong>cata a Giorgio Vasari (per<br />

il cinquecentenario dalla sua<br />

nascita nel 1511), ha vinto<br />

l’artista Mauro Capitani <strong>di</strong><br />

Terranuova Bracciolini.<br />

In totale erano stati presentati rispettivamente 19 bozzetti per<br />

l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> giugno e 26 bozzetti per settembre, con un’ ampia<br />

partecipazione <strong>di</strong> concorrenti aretini ma con presenze <strong>di</strong> artisti<br />

<strong>di</strong> Siena, Grosseto, Pisa e Brescia.<br />

Oltre ai due vincitori la giuria ha anche segnalato opere<br />

particolarmente meritevoli <strong>di</strong> Luca Bizzarri, Mauro Capitani,<br />

Nicola Castellaneta per l’Accademia Petrarca e <strong>di</strong> Roberta<br />

Paggini, Kohai Ota, Luca Bizzarri e Filippo Meligrana per<br />

Giorgio Vasari.<br />

La mostra, allestita a cura dell’Ufficio Turismo, Giostra del<br />

Saracino e Folclore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> nei locali a piano<br />

terra <strong>di</strong> palazzo Comunale, ex atrio d’onore, ospita anche tutte<br />

le altre opere che faranno parte del consueto catalogo a colori,<br />

in <strong>di</strong>stribuzione dal giorno dell’inaugurazione.<br />

GLI ORARI DI SAbATO 19 GIUGNO<br />

ore 7 primo colpo <strong>di</strong> mortaio per annunciare che è arrivato il<br />

giorno della Giostra<br />

ore 10,30 ritiro della “Lancia d’oro” in Cattedrale da parte dei<br />

Fanti e dei Valletti del <strong>Comune</strong><br />

ore 11 secondo colpo <strong>di</strong> mortaio, lettura del Bando<br />

ore 18,45 terzo colpo <strong>di</strong> mortaio.<br />

Bene<strong>di</strong>zione dei Giostratori e degli armati dei Quartieri:<br />

Porta Crucifera nella chiesa <strong>di</strong> Santa Croce<br />

Porta del Foro nella chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />

Porta Sant’Andrea nella chiesa <strong>di</strong> Sant’Agostino<br />

Porta Santo Spirito nella chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio Abate<br />

ore 19,15 ritrovo <strong>di</strong> tutti i figuranti nei viali del Prato<br />

ore 19,45 quarto colpo <strong>di</strong> mortaio. Inizio del corteo per<br />

raggiungere il Duomo percorrendo via Sassoverde e via Ricasoli<br />

ore 20 bene<strong>di</strong>zione impartita dal Vescovo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sul<br />

sagrato del Duomo, accompagnato dalle insegne guerriere<br />

trecentesche del Vescovo Guido Tarlati<br />

ore 20,15 sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza<br />

Grande, percorrendo via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia,<br />

via Roma, Piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, Piazza<br />

San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto<br />

ore 21,30 quinto colpo <strong>di</strong> mortaio<br />

Ingresso in Piazza Grande degli Sban<strong>di</strong>eratori della Giostra e<br />

loro esibizione<br />

Ingresso del corteo storico, al suono <strong>di</strong> trombe e rullo <strong>di</strong><br />

tamburi<br />

Ingresso dei gonfaloni con gli emblemi della Città, del<br />

<strong>Comune</strong>, del Popolo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> parte Guelfa e<br />

Ghibellina<br />

Ingresso degli armati dei Quartieri e degli otto giostratori<br />

Ingresso dei cavalieri <strong>di</strong> Casata, rappresentanti l'antica nobiltà<br />

e loro schieramento sulla lizza<br />

Lettura della <strong>di</strong>sfida <strong>di</strong> Buratto da parte dell’Araldo e saluto<br />

degli armati al grido <strong>di</strong> “<strong>Arezzo</strong>”<br />

Esecuzione dell'Inno del Saracino da parte dei Musici<br />

Prima serie <strong>di</strong> carriere contro il Saracino<br />

Seconda serie <strong>di</strong> carriere contro il Saracino<br />

Eventuali carriere <strong>di</strong> spareggio<br />

Consegna della Lancia d’oro al Quartiere vincitore da parte<br />

del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

60 61


62 63<br />

AREZZO<br />

“Giovani protagonisti”<br />

32.000 euro per il finanziamento dei progetti più creativi<br />

L’assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

ha pubblicato il bando “Giovani protagonisti” che intende<br />

valorizzare le libere forme associative del territorio aretino.<br />

“Nostro intento – ricorda l'assessore Lucia De Robertis<br />

– è rendere i giovani soggetti attivi della loro fantasia e<br />

creatività. Spazio dunque alla loro libertà <strong>di</strong> espressione:<br />

le associazioni interessate potranno partecipare al bando<br />

presentando progetti da realizzare all’interno del territorio<br />

comunale e riguardanti argomenti e ambiti <strong>di</strong>versi<br />

quali, per esempio, incontri a tema inerenti la scrittura,<br />

giornalismo e comunicazione, video, attività creative <strong>di</strong><br />

teatro, arte, danza, musica, iniziative <strong>di</strong> promozione e<br />

sostegno del volontariato giovanile. Ma confi<strong>di</strong>amo nella<br />

fantasia dei giovani per rendere questo elenco ancora più<br />

ricco e articolato”.<br />

Importante il budget stanziato: “32.000 euro – sottilinea<br />

De Robertis – da destinare al finanziamento dei progetti<br />

proposti dalle associazioni partecipanti tenendo conto che<br />

il costo totale <strong>di</strong> ogni progetto, comprensivo <strong>di</strong> eventuale<br />

co-finanziamento privato, non potrà superare i 4.000<br />

euro”.<br />

Le domande dovranno essere presentate a mano o a mezzo<br />

posta, all’Ufficio Protocollo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> - Piazza<br />

A. Fanfani (ex caserma Cadorna) - 1° piano, Palazzina<br />

Sportello Unico, entro le ore 13 <strong>di</strong> lunedì 21 giugno<br />

e il progetto dovrà essere corredato anche dall’elenco<br />

dettagliato dei progetti rivolti ai giovani organizzati e<br />

realizzati dall’associazione stessa negli ultimi quattro anni.<br />

Il bando è interamente scaricabile dal sito internet del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e da quello dell’Informagiovani<br />

www.ig-ar.it


64<br />

DCOOS4214<br />

Aut. n” NAZ/381/2008

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