aerre 6-2010 - Comune di Arezzo
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anno 3<br />
numero 06 / Giugno 10
anno 3 numero 05 / maggio <strong>2010</strong><br />
Direttore responsabile<br />
Clau<strong>di</strong>o Repek<br />
Redazione:<br />
Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
Pierluigi Amorini / Asl 8<br />
Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
Giacomo Cherici / Aisa spa<br />
Lilitta Fornasari / Fraternita dei Laici<br />
Francesco Falsini / Atam<br />
Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />
Marzia Sandroni / Afm<br />
Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />
Nicola Salemi / Koinè<br />
Grafica<br />
Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />
Stampa<br />
Nuova Cesat coop / Firenze<br />
Un ringraziamento particolare<br />
a Gino Perticai e al suo quoti<strong>di</strong>ano on line<br />
http://www.arezzonotizie.it/<br />
per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
E<strong>di</strong>tore:<br />
consorzio Isola che non c’è<br />
via Arno, 11<br />
52100 <strong>Arezzo</strong><br />
tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />
Registrazione Tribunale<br />
Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
N° 7/08 del 16/04/2008<br />
SOMMARIO<br />
EDITORIALE<br />
p. 3 Il patto per lo sviluppo<br />
PRIMO PIANO<br />
p. 4 La Fortezza viene restituita agli aretini e al turismo<br />
p. 6 La Fortezza: "documento straor<strong>di</strong>nario"<br />
p. 9 Il sostegno dell’Ente CdR Fi<br />
FIERA ANTIQUARIA<br />
p. 10 Fiera Antiquaria: approvato il nuovo regolamento<br />
p. 12 Conosciamo due protagonisti della Fiera Antiquaria<br />
POLIZIA DI STATO<br />
p. 14 Polizia <strong>di</strong> Stato: 158 anni a servizio della collettività<br />
AREZZO<br />
p. 16 Il vigile vicino ai citta<strong>di</strong>ni<br />
ATAM<br />
p. 18 Atam: un bilancio in "salute". I progetti e gli investimenti<br />
AREZZO<br />
p. 20 ARbike: la bicicletta con<strong>di</strong>visa per spostarsi in città<br />
AREZZO<br />
p. 22 Censimento agricoltura on line<br />
ENERGIA<br />
p. 23 Coingas, energia efficiente<br />
SALUTE<br />
p. 26 Allergie: <strong>di</strong>fficoltà respiratorie e manifestazioni cutanee<br />
p. 29 Malattia mentale e lavoro<br />
ACQUA<br />
p. 31 Nuove Acque ecoefficiente<br />
FRATERNITA DEI LAICI<br />
p. 34 La sezione <strong>di</strong>dattica della Fraternita dei Laici<br />
MULTISERVIZI<br />
p. 38 Al cimitero monumentale arriva il tempio crematorio<br />
COPERAZIONE SOCIALE<br />
p. 40 Bilancio Koinè: crescono le attività e l’occupazione<br />
AREZZO<br />
p. 46 Giornata “2 cuori e 6 zampe”<br />
AREZZO<br />
p. 47 I “limiti riflessi” <strong>di</strong> Ilinep<br />
AREZZO<br />
p. 48 I racconti del Bastardo: San Giuliano e la sua storia<br />
AISA<br />
p. 50 Bilanci in attivo, più servizi, tariffe stabili<br />
EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />
p. 52 Afm si conferma pilastro solido dell’economia aretina<br />
AREZZO<br />
p. 55 Le giornate del respiro<br />
p. 56 Scopri<strong>Arezzo</strong> dall’alto della Torre: le visite guidate<br />
p. 58 Giovani aretini a Bedford: “la musica che unisce”<br />
p. 60 Giostra del Saracino<br />
p. 63 “Giovani protagonisti”<br />
IL PATTO<br />
PER LO SVILUPPO<br />
Ognuno faccia la sua parte e tutti insieme lavoriamo per<br />
l’economia aretina. Questo il senso della proposta che il Sindaco<br />
Giuseppe Fanfani, insieme all’assessore Alessandro Giustini,<br />
ha rivolto alle istituzioni locali e regionali, alle categorie<br />
economiche, al sistema bancario, ai sindacati. Prima una serie<br />
<strong>di</strong> incontri, poi la Giornata <strong>di</strong> lavoro in palazzo comunale e,<br />
tra poco, la definizione <strong>di</strong> un vero e proprio patto per <strong>Arezzo</strong>.<br />
Con interlocutori <strong>di</strong> rilievo quali il Presidente della Giunta<br />
Regionale, Enrico Rossi; il Presidente della Provincia, Roberto<br />
Vasai; il Presidente della Camera <strong>di</strong> Commercio, Giovanni<br />
Tricca; i parlamentari nazionali e i consiglieri regionali.<br />
Il Sindaco Fanfani ha già “messo sul tavolo” le <strong>di</strong>sponibilità<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e cioè le decine <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> euro<br />
che sono il frutto degli investimenti e dei lavori dell’Amministrazione.<br />
Investimenti <strong>di</strong>retti sia in opere pubbliche che in<br />
riqualificazione <strong>di</strong> aree strategiche per la città (a cominciare<br />
da quella rappresentata dalle ex caserme Cadorna) ma anche<br />
la <strong>di</strong>sponibilità a essere co-protagonista nella realizzazione <strong>di</strong><br />
nuove e fondamentali infrastrutture quali la stazione sulla<br />
linea Direttissima e l’aeroporto.<br />
La convinzione è che le istituzioni, le categorie economiche,<br />
il sistema bancario, i soggetti socialmente rappresentativi<br />
debbano operare insieme per in<strong>di</strong>viduare azioni con<strong>di</strong>vise. E<br />
il <strong>Comune</strong> porterà il suo contributo. Non solo <strong>di</strong> idee e <strong>di</strong><br />
progetto ma anche <strong>di</strong> risorse.<br />
2 3
PRIMO PIANO<br />
La Fortezza viene restituita agli aretini e al turismo<br />
Il commento del Sindaco Giuseppe Fanfani e dell’assessore ai Lavori Pubblici Franco Dringoli ad uno dei progetti centrali <strong>di</strong> questa amministrazione. I lavori sono in corso dal 2009<br />
Quando nella primavera del 2007 abbiamo deciso come<br />
Amministrazione Comunale, in particolare come Assessorato ai<br />
Lavori Pubblici, <strong>di</strong> dare avvio ad una prima progettazione per il<br />
recupero e riqualificazione dell’ingresso della Fortezza, eravamo<br />
certamente consapevoli della rilevanza e della complessità della<br />
sfida intrapresa. L’abbiamo assunta anche come avventura da<br />
vivere con il suo carico <strong>di</strong> impreve<strong>di</strong>bilità e <strong>di</strong> fascino, per le<br />
necessarie esplorazioni e conseguenti scoperte che avrebbero<br />
arricchito e mo<strong>di</strong>ficato via via quelle scelte in definizione.<br />
L’obiettivo <strong>di</strong> questo ambizioso progetto è sempre stato chiaro:<br />
recuperare e riqualificare la Fortezza Me<strong>di</strong>cea nell’ambito <strong>di</strong><br />
un progetto integrato che coinvolge l’intero centro della città<br />
e che trova i suoi capisal<strong>di</strong> nella riqualificazione delle piazze<br />
più importanti, del Palazzo <strong>di</strong> Fraternità, <strong>di</strong> luoghi ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
grande rilevanza per la città.<br />
Le potenzialità della Fortezza, che rappresenta un notevole ed<br />
assoluto esempio <strong>di</strong> architettura militare del cinquecento, sono<br />
sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti. Superando quella sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza<br />
storica che ha segnato il rapporto tra gli aretini e la loro<br />
Fortezza, essa può tornare ad essere un punto <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong><br />
attrazione per citta<strong>di</strong>ni e turisti, luogo <strong>di</strong> vita e rappresentazione<br />
per le eccellenze del nostro territorio nei vari campi, nella<br />
produzione artigianale, enogastronomica, culturale, luogo<br />
<strong>di</strong> rilevanza storica in cui sono leggibili le ra<strong>di</strong>ci della nostra<br />
identità, luogo <strong>di</strong> rilevanza paesaggistica da cui si può ammirare<br />
tutto il territorio circostante.<br />
Il percorso progettuale è stato occasione continua <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento, sia all’interno dell’Ufficio Lavori Pubblici<br />
che nel rapporto con il Dipartimento <strong>di</strong> Restauro sulla<br />
relazione tra la riqualificazione architettonica dell’immobile e<br />
le sue destinazioni, tra la conservazione dell’esistente e necessità<br />
del futuro.<br />
Le indagini approfon<strong>di</strong>te condotte, rispetto al paramento<br />
murario, e la riscoperta degli ambienti interni, ci hanno<br />
dato conferma della opportunità <strong>di</strong> intervento: sia rispetto<br />
all’emergere <strong>di</strong> un rilevante stato <strong>di</strong> degrado, sia per l’importante<br />
patrimonio che si andava via via rivelando con la riscoperta <strong>di</strong><br />
ambienti, <strong>di</strong> resti significativi della antica <strong>Arezzo</strong>, sia delle gran<strong>di</strong><br />
potenzialità per la città che la Fortezza può rappresentare.<br />
Il percorso <strong>di</strong> recupero si è articolato in vari filoni progettuali e <strong>di</strong><br />
intervento, alcuni con i lavori in fase avanzata (riqualificazione<br />
del corridoio <strong>di</strong> ingresso, del camminamento <strong>di</strong> ronda, il<br />
restauro del paramento murario, lo sviluppo <strong>di</strong> saggi e scavi<br />
per ritrovare il basamento della antica Chiesa <strong>di</strong> S.Donato in<br />
Cremona).<br />
Altri filoni <strong>di</strong> intervento, già in fase <strong>di</strong> appalto, riguardano<br />
il recupero dei vari ambienti interni nei Bastioni per varie<br />
attività, che nell’ambito del PIUSS sono state giu<strong>di</strong>cate<br />
importante occasione <strong>di</strong> sviluppo sostenibile per il territorio,<br />
anche quale elemento <strong>di</strong> unione tra la valorizzazione culturale,<br />
i saperi locali e l’innovazione economica della città, come il<br />
Polo Enogastronomico, la produzione artigianale <strong>di</strong> qualità, le<br />
tra<strong>di</strong>zioni e le potenzialità turistiche.<br />
Certamente il progetto <strong>di</strong> rilancio della Fortezza deve portare<br />
anche ad un rior<strong>di</strong>no delle aree esterne per migliorare gli accessi,<br />
i percorsi pedonali ed in<strong>di</strong>viduare aree per la sosta.<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> due anni abbiamo raggiunto,<br />
cre<strong>di</strong>amo, un grande risultato: aver definito complessivamente<br />
il progetto <strong>di</strong> recupero e restauro della Fortezza e aver finanziato<br />
integralmente gli interventi. Per questo il ringraziamento sentito<br />
va all’impegno della struttura comunale e al prezioso contributo<br />
<strong>di</strong> consulenza del Dipartimento <strong>di</strong> Restauro dell’Università<br />
<strong>di</strong> Firenze che hanno vissuto con grande coinvolgimento il<br />
rapporto con un monumento davvero particolare.<br />
Il ringraziamento va alla Regione Toscana e all’Ente Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio che hanno contribuito in modo significativo al<br />
finanziamento delle opere.<br />
Adesso tocca alla città, alla vitalità delle sue forze economiche,<br />
sociali e culturali che sono chiamate a costruire e definire<br />
insieme al <strong>Comune</strong> il luogo strategico della Fortezza, quale<br />
spazio collettivo funzionale allo sviluppo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />
4 5
PRIMO PIANO<br />
La Fortezza: “documento straor<strong>di</strong>nario”<br />
Di Maurizio De Vita - Professore <strong>di</strong> Restauro - Facoltà <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Firenze Consulente per la ricerca scientifica e per il progetto <strong>di</strong> restauro<br />
Tutte le volte che si avvia una ricerca<br />
ed un'indagine conoscitiva su un<br />
monumento importante si aprono<br />
scenari impreve<strong>di</strong>bili ed aspettative<br />
importanti che la ricerca stessa ed una<br />
attenta attività progettuale devono<br />
prima ricomporre e poi accompagnare<br />
verso una comprensione collettiva<br />
che colleghi spazialità e valore<br />
documentario.<br />
Il lavoro svolto dal nostro gruppo <strong>di</strong><br />
docenti e collaboratori <strong>di</strong> concerto<br />
con Amministrazione comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha portato, ad oggi,<br />
ad acquisire conoscenze e sviluppare ipotesi che superano le<br />
nostre stesse aspettative e collocano la Fortezza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> fra i<br />
monumenti più importanti del cinquecento toscano, con valore<br />
documentario altissimo e potenzialità d'uso <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario<br />
interesse, a scala nazionale ed internazionale.<br />
Le opere <strong>di</strong> restauro del paramento murario, che si stanno<br />
svolgendo nel controllo rigoroso delle tecniche e dei criteri <strong>di</strong><br />
intervento a carattere specialistico sui materiali lapidei, rivelano<br />
mano a mano dettagli costruttivi, materiali, modalità <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> questa stupenda macchina <strong>di</strong>fensiva, che spiegano<br />
sempre <strong>di</strong> più le preesistenze me<strong>di</strong>oevali, le sovrapposizioni degli<br />
interventi, le stratificazioni.<br />
Interi brani della cortina <strong>di</strong>fensiva me<strong>di</strong>oevale sono comparsi<br />
<strong>di</strong>etro il paramento cinquecentesco a seguito <strong>di</strong> opere <strong>di</strong><br />
ricucitura del paramento stesso, rendendo evidente l'uso <strong>di</strong><br />
parte della cittadella me<strong>di</strong>oevale quale matrice ed appoggio <strong>di</strong><br />
alcuni tratti delle mura cinquecentesche.<br />
Solo negli ultimi mesi Indagini e scavi condotti, sulla base<br />
<strong>di</strong> intuizioni ed in<strong>di</strong>zi, all'interno della Fortezza e dei suoi<br />
bastioni, hanno restituito porzioni <strong>di</strong> architetture fortificate <strong>di</strong><br />
straor<strong>di</strong>naria fattura che obbligano a ripensare la successione<br />
cronologica delle e<strong>di</strong>ficazioni ma soprattutto mettono a<br />
<strong>di</strong>sposizione della collettività e degli stu<strong>di</strong>osi brani <strong>di</strong> Storia<br />
aretina assolutamente ine<strong>di</strong>ti e <strong>di</strong> raro valore documentario. A<br />
seguito <strong>di</strong> queste indagini ed in<strong>di</strong>cazioni la Fortezza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
ha restituito alla conoscenza ed all'evidenza porzioni <strong>di</strong> bastioni,<br />
<strong>di</strong> mura, portali urbani e passaggi prima sconosciuti che<br />
amplificano il fascino e le valenze <strong>di</strong>dattiche e culturali <strong>di</strong> questo<br />
monumento. Altre scoperte ed altre rivelazioni sicuramente<br />
si collegheranno a queste nel corso delle prossime campagne<br />
<strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> scavo, sommando tutto ciò ai precedenti<br />
ritrovamenti della Porta dell'Angelo, a quelli più recenti della<br />
Chiesa <strong>di</strong> San Donato, della Porta del Soccorso e <strong>di</strong> quant'altro,<br />
sempre all'interno della collaborazione fra Amministrazione ed<br />
Università, è già venuto alla luce.<br />
Il progetto <strong>di</strong> restauro della Fortezza, dei suoi ambienti, e dei<br />
suoi spazi aperti, si è mosso nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un uso coerente<br />
con le necessità ed in<strong>di</strong>cazioni del presente, della compatibilità<br />
fra queste ed il carattere fragile delle sue parti storicizzate, della<br />
museificazione aggiornata del monumento e del carattere<br />
documentario della sua materia. Quest'ultimo passaggio vuole<br />
fare chiaro e <strong>di</strong>retto riferimento alla necessità, etica e culturale,<br />
<strong>di</strong> operare con gli strumenti del restauro e dell'architettura<br />
in genere per rendere chiare, <strong>di</strong>sponibili, leggibili le tracce<br />
del passato e della se<strong>di</strong>mentazione storica sia alla fruizione<br />
che all'approfon<strong>di</strong>mento, ai citta<strong>di</strong>ni ed agli stu<strong>di</strong>osi, per un<br />
arricchimento delle conoscenze e delle esperienze ma anche<br />
per possibili futuri ulteriori sviluppi della conoscenza stessa.<br />
Per tutti questi motivi il progetto si muove con passi <strong>di</strong>versi<br />
nei singoli spazi ed ambienti, mantenendo fermo il principio<br />
dell'unitarietà complessa del monumento. Da un lato, quin<strong>di</strong>,<br />
i singoli bastioni e parti a cielo aperto sono stati oggetto <strong>di</strong><br />
riflessioni progettuali che hanno delineato azioni consone ai<br />
caratteri dei luoghi a fronte <strong>di</strong> propositi programmatici precisi;<br />
dall'altro l'esperienza futura <strong>di</strong> avvicinamento ed uso <strong>di</strong> questi<br />
spazi è stata ricollegata alla possibilità <strong>di</strong> capire e <strong>di</strong> vivere nella<br />
sua interezza un complesso monumentale che racconta secoli<br />
<strong>di</strong> storia.<br />
Il Bastione della Spina quin<strong>di</strong> assolve allo stesso tempo le<br />
6 7
PRIMO PIANO<br />
funzioni <strong>di</strong> spazio de<strong>di</strong>cato alla produzione locale ed alla<br />
convivialità, narrando il suo ruolo nel programma me<strong>di</strong>oevale e<br />
cinquecentesco <strong>di</strong> fortificazione della città, le sue trasformazioni<br />
e le sue nuove, bellissime scoperte. Il Bastione della Diacciaia<br />
invita ad un migliore incontro con la Porta dell'Angelo e con le<br />
trasformazioni del Sangallo il Giovane ma potrà ospitare piccoli<br />
e me<strong>di</strong> incontri e convegni. Il Bastione e la Porta del Soccorso,<br />
con i vani limitrofi da poco riscoperti, danno nuova e chiara<br />
lettura del dato spaziale e della sequenza dei loro ambienti ed allo<br />
stesso tempo, attraverso il progetto, ripropongono la memoria<br />
della Porta <strong>di</strong> Fortezza e la potenzialità culturale e <strong>di</strong>dattica dei<br />
vani rileggendo tutte le fasi costruttive, fino alle <strong>di</strong>struzioni<br />
ottocentesche e gli eventi bellici del XX secolo, interrelando<br />
antico e nuovo. Il Bastione della Chiesa ed il Bastione del<br />
Belvedere hanno già cominciato a restituire parte delle loro<br />
verità sepolte dalle mine napoleoniche e continueranno a<br />
farlo nel corso dei prossimi lavori, integrando ed ampliando la<br />
conoscenza e l'uso <strong>di</strong> questo monumento.<br />
Gli spazi esterni contenuti dentro le mura della Fortezza<br />
dovranno essere liberati da quei riporti <strong>di</strong> terra che con evidenza<br />
hanno occultato la Storia e le relazioni fra gli ambienti della<br />
Fortezza, arrivando ad essere un parco della conoscenza esteso<br />
quanto articolato, coerente con il proposito <strong>di</strong> rivelare e<br />
ricollegare percorsi e sequenze quanto attento nel configurare<br />
una serie <strong>di</strong> luoghi legati da valori identitari trasmissibili e<br />
traducibili al futuro. Il camminamento alto, già in corso <strong>di</strong><br />
restauro e messa in sicurezza, sarà completato e ri<strong>di</strong>segnerà<br />
quell'esperienza paesaggistica densa ed affascinante degli scenari<br />
del territorio aretino.<br />
Gli scavi, le nuove sagomature, le scarpate naturalistiche ed i<br />
percorsi dell'anello interno proporranno percorrenze <strong>di</strong>verse<br />
che rilegheranno fra loro gli ingressi ai bastioni ed agli ambienti<br />
riportati alla luce, condurranno ai già noti e nuovi ritrovamenti,<br />
sia me<strong>di</strong>oevali che cinquecenteschi, offriranno una piacevolezza<br />
del muoversi e sostare fra spazi a verde e manufatti antichi.<br />
Lo spazio centrale a forma ovale <strong>di</strong>verrà luogo attrezzato per<br />
lo spettacolo e gli eventi culturali en plein air, coniugando sia<br />
scenografie artificiali che territoriali nell'esperienza delle persone.<br />
Tutto questo per riportare all'interno della Fortezza delle<br />
attività compatibili con la natura e l'identità dei luoghi, ma<br />
soprattutto visitatori, citta<strong>di</strong>ni, turisti, soprattutto giovani che<br />
possano scoprire o riscoprire un monumento straor<strong>di</strong>nario<br />
e straor<strong>di</strong>nariamente articolato, luogo <strong>di</strong> prima grandezza<br />
per la comprensione della Storia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, del suo territorio,<br />
dell'architettura fortificata <strong>di</strong> età antica e moderna.<br />
PRIMO PIANO<br />
Il sostegno dell’Ente CdR Fi<br />
Di Michele Gremigni, Presidente dell’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze<br />
Il rapporto tra l’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze e il territorio<br />
aretino è stato contrad<strong>di</strong>stinto negli anni da importanti iniziative<br />
che hanno in qualche misura segnato la vita culturale e sociale <strong>di</strong><br />
questa parte della Toscana in vari settori operativi.<br />
Il restauro della Fortezza è chiara testimonianza <strong>di</strong> una delle<br />
operazioni più importanti realizzate dalla Comunità <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
negli ultimi anni in collaborazione con l’Ente: il recupero <strong>di</strong><br />
quella Fortezza Me<strong>di</strong>cea che è un capitolo <strong>di</strong> storia che oggi<br />
si integra con i percorsi turistico-culturali della Città, in uno<br />
scenario <strong>di</strong> particolare suggestione ed evocazione.<br />
La presenza <strong>di</strong> questo complesso monumentale nel contesto<br />
urbanistico e ambientale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> era talmente emergente<br />
che non poteva non essere oggetto <strong>di</strong> un progetto mirato <strong>di</strong><br />
ripristino e valorizzazione. L’originaria concezione strategica che<br />
ha ispirato gli ingegneri militari cinquecenteschi trova adesso<br />
una naturale trasposizione negli orientamenti programmatici <strong>di</strong><br />
quanti sono preposti a restituire al go<strong>di</strong>mento collettivo un bene<br />
significativo che è patrimonio <strong>di</strong> tutti.<br />
8 9
FIERA ANTIQUARIA<br />
Fiera antiquaria: approvato il nuovo regolamento<br />
E la cartografia delle strade interessate alla manifestazione. Il presidente Paolo Nicchi: “Carta della qualità ed esperto sono le armi ‘segrete’ della nuova Antiquaria”<br />
"Un grazie sincero a tutto il Consiglio Comunale da parte<br />
dell'intero mondo della Fiera Antiquaria". Con queste parole<br />
il presidente Paolo Nicchi ha salutato il voto favorevole del<br />
Consiglio che lo scorso 29 aprile, dopo aver ascoltato la relazione<br />
dello stesso presidente, si è espresso a favore dell'adozione del<br />
nuovo Regolamento della Fiera con annessa la cartografia delle<br />
strade interessate alla manifestazione fieristica.<br />
Ricco il <strong>di</strong>battito, pieno <strong>di</strong> spunti interessanti, concluso con<br />
una votazione <strong>di</strong> 24 voti a favore e 5 astenuti dove "la stessa<br />
astensione - ha commentato Nicchi - è stata definita dai<br />
consiglieri benevola, a testimonianza <strong>di</strong> una grande attenzione e<br />
<strong>di</strong> un'altrettanto grande passione per la Fiera Antiquaria" che "in<br />
oltre quaranta anni <strong>di</strong> attività è cresciuta <strong>di</strong> fama e <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<br />
in ambito nazionale e internazionale", ha detto il presidente<br />
Nicchi concludendo il suo intervento.<br />
“Oltre quaranta anni <strong>di</strong> storia, più <strong>di</strong> cinquecento e<strong>di</strong>zioni, una<br />
me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>cimila visitatori per e<strong>di</strong>zione per un totale <strong>di</strong> sette<br />
milioni e mezzo dal 1968 a oggi <strong>di</strong> antiquari, professionisti del<br />
settore, curiosi, stranieri: dati che sottolineano come la fiera sia un<br />
patrimonio enorme per la città”. Con queste parole il presidente<br />
della Fiera Antiquaria Paolo Nicchi, invitato a prendere parte<br />
al <strong>di</strong>battito dal presidente Giuseppe Caroti, ha introdotto in<br />
Consiglio Comunale l'adozione del nuovo regolamento della<br />
Fiera Antiquaria aretina. “La concorrenza – ha ricordato Nicchi<br />
– non manca: in Italia esistono circa trecento fiere e mercatini<br />
del genere. Di certo, però, il fascino <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, del suo centro<br />
storico, è un valore aggiunto rispetto a tutte le altre città italiane.<br />
Il mercato antiquario oggi ha due opzioni davanti a sé: abbassare<br />
l'offerta <strong>di</strong> fronte alla crisi economica in atto o fronteggiarla e<br />
puntare a numeri ancora migliori, specie in termini <strong>di</strong> visitatori.<br />
Il risultato è stato ottenuto: l'Antiquaria conserva fama e<br />
cre<strong>di</strong>bilità in ambito nazionale e internazionale. Perché fra i suoi<br />
banchi si trovano oggetti autentici, con operatori che hanno<br />
voglia <strong>di</strong> scommettere sul futuro, come peraltro prevede la<br />
Carta <strong>di</strong> Qualità che abbiamo promosso, un patto fra operatori<br />
e istituzioni che garantisce l'autenticità <strong>di</strong> quanto esposto. La<br />
carta dovrà essere firmata dagli operatori, che certificano così la<br />
loro merce, al momento della riassegnazione decennale dei posti<br />
che avverrà entro l'estate”.<br />
Il regolamento approvato dal Consiglio Comunale, all’articolo<br />
2, dà una chiara definizione degli oggetti <strong>di</strong> antiquariato (“si<br />
intendono per tali gli oggetti vecchi <strong>di</strong> almeno cinquanta anni,<br />
facendo riferimento alla data <strong>di</strong> costruzione dell’oggetto e non<br />
all’età del materiale usato”) del modernariato (“oggetti che non<br />
sono più in produzione da almeno venticinque anni”) e del<br />
vintage (“oggetti e capi <strong>di</strong> abbigliamento sartoriali <strong>di</strong> alta moda<br />
o <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> marche anteriori agli ultimi venticinque anni: sono<br />
esclusi i prodotti seriali dell’abbigliamento e <strong>di</strong> semilavorato in<br />
tessuto e stoffa dell’ultima generazione. Sono ammessi prodotti<br />
<strong>di</strong> vintage realizzati con attrezzature informatiche e tecnologiche<br />
precedenti agli ultimi venticinque anni”) e introduce la figura<br />
del consulente <strong>di</strong> qualità (art. 23) che, in ogni e<strong>di</strong>zione, girerà<br />
fra i banchi per valutare se gli espositori ottemperano o meno<br />
alla loro firma apposta sulla Carta <strong>di</strong> Qualità, oltre a offrire un<br />
servizio <strong>di</strong> consulenza a vantaggio dei visitatori i quali possono<br />
proporre alla sua attenzione anche oggetti <strong>di</strong> cui già sono<br />
proprietari e non necessariamente acquistati in Fiera.<br />
Infine la cartografia: “la città – ha sottolineato ancora Nicchi<br />
nel suo intervento – ha posto alcune esigenze alla Fiera, il<br />
centro storico in questi quaranta anni è cambiato. Abbiamo<br />
così cercato, con il nuovo regolamento e la nuova cartografia,<br />
<strong>di</strong> promuovere una Fiera <strong>di</strong> sosta, <strong>di</strong>sponibile ad accogliere nel<br />
miglior modo possibile visitatori e turisti: adesso, tutti i bar e<br />
ristoranti ubicati nel percorso fieristico, che resta immutato,<br />
potranno accogliere i clienti con tavolini all’aperto durante la<br />
due giorni antiquaria. Quin<strong>di</strong>, per venire incontro agli esercizi<br />
commerciali e contemperare le loro esigenze con quelle degli<br />
antiquari, abbiamo deciso <strong>di</strong> togliere sei banchi da piazza<br />
San Francesco e alcuni posti da via Cavour e Corso Italia. In<br />
compenso, abbiamo aumentato i posti in piazza Grande, dove<br />
i banchi passeranno dagli attuali trentacinque a sessantatre,<br />
e questo anche grazie all'avvenuto restauro della piazza e alla<br />
nuova <strong>di</strong>sciplina della circolazione veicolare”.<br />
10 11
FIERA ANTIQUARIA<br />
Conosciamo due protagonisti della Fiera Antiquaria<br />
Ilmari Gerli: antiquario autentico<br />
Fa quasi impressione, nel compassato mondo dell'antiquariato,<br />
incontrare un giovane che fa questa professione da quasi<br />
<strong>di</strong>ciotto anni con alle spalle solo 33 primavere.<br />
"Le prime volte che sono venuto ad <strong>Arezzo</strong>, andavo ancora<br />
a scuola; venivo qua, durante le vacanze, assieme a mio<br />
padre che faceva questo lavoro, e davo una mano giusto per<br />
guadagnare qualcosa - racconta Ilmari Gerli, con un nome che<br />
ne tra<strong>di</strong>sce la nascita, avvenuta a Mikkeli, nella zona dei laghi<br />
della Finlan<strong>di</strong>a, avendo la madre finlandese. Poi è cominciata<br />
la passione vera e propria e ho fatto vari corsi <strong>di</strong> formazione<br />
che mi hanno portato a <strong>di</strong>ventare perito in Arti antiche (al<br />
Collegio lombardo, nda) e a interessarmi <strong>di</strong> restauro".<br />
Dopo un periodo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato da due antiquari <strong>di</strong> nome,<br />
la grande decisione, "quella <strong>di</strong> aprire un negozio tutto mio,<br />
con annesso il magazzino e il laboratorio a Trequanda, in<br />
provincia <strong>di</strong> Siena".<br />
Il mercato per un po' ha girato bene, poi ha cominciato a<br />
dare cenni <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento e allora la seconda grande decisione,<br />
"quella <strong>di</strong> fare i mercati".<br />
"Fare i mercati è un'esperienza molto piacevole perchè si<br />
incontrano tante persone, anche se oggi è un po' deludente,<br />
perchè sol<strong>di</strong> in giro ce ne sono davvero pochi, e quei pochi non<br />
sempre si è <strong>di</strong>sposti a investirli in antiquariato. In generale, oggi<br />
il nostro tipo mercato è abbastanza fermo: non si compra né si<br />
vende, per varie ragioni, economiche e forse anche politiche".<br />
E quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>? "Il mercato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, nonostante la<br />
crisi generale, rimane sempre il più bello e il più importante<br />
d'Italia".<br />
Non ama specializzarsi ("acquisto un po' <strong>di</strong> tutto, purchè<br />
autentico"), preferisce l'acquisto dai privati italiani e stranieri<br />
("che conosco bene") e nonostante la giovanissima età ha<br />
le idee chiarissime: "nel mio lavoro punto all'autenticità<br />
dell'oggetto più che alla qualità che, comunque, è importante;<br />
per avvicinare il pubblico all'antiquariato, e particolarmente<br />
il pubblico giovane - prosegue Gerli - esiste solo un modo:<br />
proporre cose autentiche e <strong>di</strong> valore".<br />
La via, forse più faticosa, certo la più sicura per ritagliarsi il<br />
proprio ruolo in questo universo così particolare, quale quello<br />
del mondo degli antiquari.<br />
Raffaello Pernici, ovvero quando la passione per l’antiquariato nasce da bambini<br />
Nato nel 1974, nel 1989, appena quin<strong>di</strong>cenne, andò da Ivan<br />
Bruschi a chiedere come si <strong>di</strong>venta antiquario. E da allora<br />
non si è più fermato. Comincia così la storia <strong>di</strong> Raffaello<br />
Pernici, aretino, oggi residente a Rosignano Solvay per motivi<br />
matrimoniali che, fin da piccolo, chiedeva al padre <strong>di</strong> portarlo<br />
a vedere la Fiera.<br />
La signora Carla, storica segretaria <strong>di</strong> Ivan Bruschi, sorrise<br />
quando il giovane Raffaello chiese all'ideatore della Fiera<br />
consigli su come poter <strong>di</strong>ventare antiquario e fu colpita dalla<br />
determinazione del giovane allorchè - affatto intimorito dalla<br />
necessità <strong>di</strong> dotarsi del REC alla Camera <strong>di</strong> Commercio<br />
per il quale occorreva la maggiore età - chiese alla cognata,<br />
convincendola, <strong>di</strong> iscriversi lei al REC al suo posto per poter<br />
gestire un banco in Fiera.<br />
Detto fatto, la cognata lo accontentò in attesa che fosse lo<br />
stesso Raffaello a dotarsi dell'iscrizione agognata che, avvenne<br />
- puntualmente - al compimento del <strong>di</strong>ciottesimo anno <strong>di</strong> età<br />
("mi iscrissi al REC, prima ancora <strong>di</strong> prendere la patente",<br />
ricorda sornione Raffaello).<br />
Il 1993 segna la data della prima Fiera Antiquaria da titolare<br />
("fino ad allora gli unici banchi gestiti unicamente da me<br />
erano stati quelli del CALCIT; vivere la fiera da protagonista<br />
fu un'esperienza esaltante: potevo, finalmente, commerciare<br />
con le cose che mi piacevano"). E le prime cose proposte<br />
consistettero in oggettistica <strong>di</strong> poco conto, qualche porcellana,<br />
delle ceramiche. A poco a poco, complice anche qualche<br />
viaggio estivo da studente in Gran Bretagna, cominciò la<br />
passione per le porcellane inglesi e, da allora, stu<strong>di</strong>ando e<br />
perfezionando la conoscenza, Raffaello Pernici è arrivato a<br />
proporre un banco <strong>di</strong> grande qualità con porcellane artistiche,<br />
firmate da vari artisti.<br />
"Non ho un negozio, preferisco fare le fiere: <strong>Arezzo</strong> che,<br />
ovviamente, è sempre la mia preferita e poi Modena e Parma.<br />
Anche il Mercante in Fiera <strong>di</strong> Parma è molto bello, è grande<br />
ma manca <strong>di</strong> quel contesto che fa della Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> una<br />
manifestazione unica nel suo genere. Il Mercante in Fiera<br />
ospita sì tanti espositori con tanti visitatori ma... si trova<br />
all'interno <strong>di</strong> un pa<strong>di</strong>glione che, per quanto accogliente, è e<br />
rimane un pa<strong>di</strong>glione asettico. <strong>Arezzo</strong>, no. Ad <strong>Arezzo</strong> si respira<br />
la Fiera, nelle sue strade, nelle sue piazze: la Fiera è così bella<br />
anche perchè è contestualizzata in un centro storico ricco <strong>di</strong><br />
fascino". La proposta commerciale <strong>di</strong> Raffaello Pernici è molto<br />
semplice: porcellane e ceramiche <strong>di</strong> qualità. Proposte con<br />
una peculiarità assolutamente apprezzabile: tutti gli oggetti<br />
hanno un cartellino che ne certifica la provenienza e l'autore,<br />
oltre al prezzo ("che, naturalmente, si può sempre trattare").<br />
"Fin dall'inizio del mio lavoro ho adottato questa forma <strong>di</strong><br />
trasparenza, nel rispetto del cliente e per dargli maggiore<br />
garanzia" - sottolinea Pernici.<br />
Oggi, dopo l'iniziale cotta nei confronti delle porcellane<br />
inglesi, Pernici propone in stragrande maggioranza prodotti<br />
italiani e solo in percentuale ridotta <strong>di</strong> provenienza estera ("Mi<br />
sembra che anche questo sia un modo per valorizzare la nostra<br />
cultura e la nostra grande tra<strong>di</strong>zione") e, sorridendo, confessa<br />
il suo sogno segreto per la Fiera Antiquaria misto ad una ricetta<br />
personale per valorizzare la Fiera stessa ("Fermo restando che la<br />
formula della Fiera non si cambia né si può cambiare, tanto è<br />
perfetta, mi piacerebbe che una volta l'anno la Fiera Antiquaria<br />
trovasse ospitalità in uno spazio chiuso, tipo Centro Affari:<br />
allora, chi critica tanto la Fiera si renderebbe conto <strong>di</strong> cosa<br />
significa l'Antiquaria collocata in uno spazio aperto come<br />
quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Alla Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si viene certo per cercare<br />
ed acquistare oggetti ma anche per immergersi nell'atmosfera<br />
- talvolta magica - della Fiera stessa").<br />
Piatto in maiolica<br />
artistica L'amazzone<br />
con il corno <strong>di</strong> Giò Ponti<br />
Piastrella decorativa Il viandante<br />
<strong>di</strong> Giò Ponti<br />
12 13
POLIZIA DI STATO<br />
Polizia <strong>di</strong> Stato: 158 anni a servizio della collettività<br />
Le celebrazioni della Festa della Polizia nel Salone della Prefettura. La presenza delle autorità, delle associazioni e delle scuole. Consegnati premi e <strong>di</strong>plomi<br />
Il 15 maggio si è celebrata la Festa della Polizia nel Salone delle<br />
Feste della Prefettura <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Il 158^ anniversario della<br />
fondazione, a causa del maltempo, non si è potuto celebrare<br />
in piazza Grande come era stato previsto.<br />
Oltre alle massime autorità citta<strong>di</strong>ne e della provincia, dei<br />
gonfaloni della Provincia e del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> tutti<br />
i Comuni della Provincia, nonché <strong>di</strong> tutte le Associazioni<br />
combattentistiche e d’Arma, erano presenti moltissimi<br />
citta<strong>di</strong>ni che hanno voluto festeggiare con la Polizia. Inoltre<br />
erano presenti i Musici e gli Sban<strong>di</strong>eratori della Giostra del<br />
Saracino, nonché le rappresentanze dei Quartieri, che hanno<br />
così manifestato la vicinanza dell’intera città alla Polizia.<br />
Dopo la lettura dei messaggi pervenuti dalle massime cariche<br />
dello Stato, il Questore Ferlizzi ha salutato tutte le autorità e<br />
i citta<strong>di</strong>ni convenuti. Un saluto particolare è stato rivolto a<br />
Leopoldo Petri, fratello del Sovrintendente Emanuele Petri,<br />
Medaglia d’Oro al Valore Civile, caduto per mano terrorista<br />
nella nostra provincia, inoltre ai ragazzi e alle ragazze della<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele” e<br />
della Scuola Me<strong>di</strong>a “Cesalpino”, che hanno rappresentato il<br />
mondo giovanile studentesco dell’intera provincia.<br />
Nel suo intervento il Questore ha presentato il bilancio <strong>di</strong><br />
un anno <strong>di</strong> attività nella provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. I numeri sono<br />
importanti: 130.000 le persone identificate, 95.000 i veicoli<br />
controllati, oltre 30.000 le chiamate pervenute sulle linee <strong>di</strong><br />
emergenza 113 e 4.000 sono i chilometri percorsi ogni giorno<br />
nell’intera provincia dalle pattuglie della Polizia su strada.<br />
Oltre 100 le operazioni <strong>di</strong> Polizia Giu<strong>di</strong>ziaria operate nella<br />
provincia che si sono concluse con l’arresto <strong>di</strong> 239 persone<br />
e con la denuncia in stato <strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> altre 920. Le sostanze<br />
stupefacenti sequestrate ammontano a oltre 20 chilogrammi,<br />
da aggiungere a 44.000 pasticche <strong>di</strong> ecstasy. Purtroppo sono<br />
stati circa 900 gli incidenti stradali rilevati, nei quali hanno<br />
perso la vita 14 persone e 526 sono rimaste ferite. In materia<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico, per garantire il regolare svolgimento delle<br />
manifestazioni sportive e <strong>di</strong> altro tipo, sono stati impiegati<br />
oltre 3.500 Operatori della Polizia <strong>di</strong> Stato, che con il concorso<br />
delle altre Forze dell’Or<strong>di</strong>ne hanno consentito che tutto si<br />
svolgesse in assoluta tranquillità.<br />
Nella nostra città, come nell’intero territorio nazionale,<br />
l’anno trascorso ha registrato un calo sull’andamento della<br />
criminalità. Il Ministro dell’Interno ha riferito in Parlamento<br />
che nel 2009 c’è stata una <strong>di</strong>minuzione dei reati del 6% e una<br />
<strong>di</strong>minuzione dell’immigrazione clandestina <strong>di</strong> oltre il 70%.<br />
Ciò comunque non fa abbassare la guar<strong>di</strong>a alla Polizia <strong>di</strong> Stato,<br />
che opera ogni giorno e ogni notte per garantire la tranquillità<br />
e la serenità <strong>di</strong> tutti. Sono le donne e gli uomini della Polizia e<br />
delle altre Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, che affrontando mille sacrifici e<br />
<strong>di</strong>fficoltà, vigilano sulla nostra sicurezza e ai quali va il nostro<br />
ringraziamento.<br />
Quest’anno ricorre inoltre il 50^ anniversario dall’ingresso<br />
delle donne nella Polizia <strong>di</strong> Stato; per questo il Questore ha<br />
consegnato una medaglia ricordo al Vice Questore Aggiunto<br />
Matilde Moschella Esposito e all’Ispettore Capo Graziella<br />
Borgheresi Parolai, in pensione da alcuni anni, che si sono<br />
arruolate rispettivamente nel 1963 e nel 1961 e sono state tra<br />
le prime a prestare servizio ad <strong>Arezzo</strong>.<br />
“Da questo numero, Aerre<br />
ospiterà informazioni e commenti<br />
della Questura <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sul tema<br />
della sicurezza in città”<br />
Durante la cerimonia, oltre ai numerosi encomi e parole <strong>di</strong><br />
lode consegnate al personale della Questura, della Polizia<br />
Stradale e dei Commissariati, sono stati consegnati i <strong>di</strong>plomi<br />
<strong>di</strong> benemerenza della “Fondazione Carnegie per gli Atti <strong>di</strong><br />
Eroismo”, al Vice Questore Aggiunto Marco Dalpiaz e al<br />
Sovrintendente Ugo Bonelli per aver concluso il 14 novembre<br />
2005, con grande coraggio, sprezzo del pericolo e non comune<br />
professionalità una serrata caccia all’uomo nei confronti <strong>di</strong> un<br />
pericoloso malvivente armato, <strong>di</strong>sarmandolo e traendolo in<br />
arresto senza spargimenti <strong>di</strong> sangue.<br />
14 15
AREZZO<br />
Il vigile vicino ai citta<strong>di</strong>ni<br />
Ecco la “polizia <strong>di</strong> prossimità”. Sette le aree d’intervento in<strong>di</strong>viduate dalla Pm<br />
Presenza, visibilità, relazione con i citta<strong>di</strong>ni, me<strong>di</strong>azione e<br />
risoluzione dei conflitti: sono questi i principali obiettivi della<br />
Polizia <strong>di</strong> prossimità, un organo <strong>di</strong> controllo preventivo del<br />
territorio che svolge funzioni <strong>di</strong> intervento, nella convinzione<br />
che una parte della sicurezza, sia oggettiva che percepita,<br />
è collegata al contesto e alla qualità dell’ambiente <strong>di</strong> vita. Il<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, attraverso il Corpo <strong>di</strong> Polizia Municipale,<br />
inizia questo progetto con la volontà <strong>di</strong> garantire un buon<br />
livello <strong>di</strong> qualità e vivibilità della città, attraverso azioni che<br />
lo tutelino dal degrado e dall’inciviltà. Un vigile “fisicamente”<br />
percepibile, specializzato nei rapporti con i citta<strong>di</strong>ni che<br />
conosce la vita del quartiere e che collabora con le altre<br />
istituzioni. Il progetto della Polizia <strong>di</strong> prossimità viene attivato<br />
attraverso un presi<strong>di</strong>o articolato in pattugliamenti appiedati<br />
a rotazione per aree con l’obiettivo <strong>di</strong> preservare un contesto<br />
urbano e <strong>di</strong> vita che rispetti decoro, pulizia, legalità e civiltà.<br />
L’operatore è riconoscibile da un <strong>di</strong>stintivo e opera in un<br />
ambito <strong>di</strong> cui conosce i problemi e i punti critici in modo<br />
da rispondere velocemente ai bisogni anche grazie al lavoro<br />
in rete con gli altri servizi pubblici, con le associazioni e con i<br />
citta<strong>di</strong>ni.<br />
Zona A<br />
piazza Guido Monaco<br />
via Petrarca<br />
piazza della Repubblica<br />
via Marconi<br />
via Marcillat<br />
Zona B<br />
Corso Italia<br />
via M. del Prato<br />
via N. Aretino<br />
via Guadagnali<br />
via Roma<br />
via Crispi<br />
via Spinello<br />
via Michelangelo<br />
Zona C<br />
via V. Veneto<br />
via Trasimeno<br />
via Alberti<br />
via Masaccio<br />
via Rispondo<br />
via N. Sauro<br />
via F. Filzi<br />
Parco Pionta<br />
Zona D<br />
via M. Perennio<br />
via della Chimera<br />
via Bologna<br />
via Romagna<br />
via B. Varchi<br />
via Monte Cervino<br />
via Monte Bianco<br />
via Umbria<br />
via Lazio<br />
Zona E<br />
Via A. dal Borro<br />
Via U. della Faggiuola<br />
via B. Croce<br />
Largo Primo Maggio<br />
Zona F<br />
piazza Grande<br />
piazza della Libertà<br />
Corso Italia<br />
via Ricasoli<br />
via Garibal<strong>di</strong><br />
piazza Sant’Agostino<br />
via della Minerva<br />
Zona G<br />
via Giotto<br />
via Lorenzetti<br />
via Ristoro<br />
via Signorelli<br />
piazza Giotto<br />
16<br />
via M. Da Caravaggio<br />
Parco Pertini<br />
17
ATAM<br />
Atam: un bilancio in “salute” I progetti e gli investimenti<br />
I ricavi della gestione dei parcheggi investiti nella manutenzione <strong>di</strong> strade e marciapie<strong>di</strong>, nella realizzazione dei parcheggi Mecenate e San Donato e nell’impianto <strong>di</strong> bike sharing<br />
Il bilancio è lo specchio dell’attività e della salute <strong>di</strong> un’azienda<br />
e così, esaminando quello <strong>di</strong> Atam, viene da <strong>di</strong>re che si tratta<br />
<strong>di</strong> un’azienda in ottime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e in grande<br />
espansione. Di un’azienda capace <strong>di</strong> reinvestire in servizi al<br />
citta<strong>di</strong>no quanto ricavato dalla gestione dei parcheggi. Atam,<br />
in questi mesi ha <strong>di</strong>mostrato una notevolissima capacità<br />
progettuale e la volontà <strong>di</strong> ampliare le proprie <strong>di</strong>mensioni.<br />
Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Il bilancio 2009 si è chiuso con un<br />
utile <strong>di</strong> 270.000 euro e, rispetto all’anno precedente, con una<br />
<strong>di</strong>fferenza fra valore e costi della produzione che fa registrare<br />
un segno positivo e supera i 450.000 euro. Praticamente la<br />
stessa cifra che è stata reinvestita in manutenzione delle strade<br />
e dei marciapie<strong>di</strong> sui quali trovano sistemazione le aree <strong>di</strong> sosta.<br />
Rispetto al 2008, il bilancio fa registrare un aumento dei ricavi<br />
al quale si è associata una significativa <strong>di</strong>minuzione delle spese.<br />
Tutto questo a fronte <strong>di</strong> un notevole aumento dei costi generali<br />
(tariffe, ecc). “Il bilancio 2009 – spiega il presidente Francesco<br />
Falsini – si caratterizza per i forti investimenti previsti. Due<br />
fra tutti: la realizzazione del parcheggio Mecenate e quella del<br />
parcheggio dell’ospedale San Donato per un totale <strong>di</strong> circa<br />
11 milioni <strong>di</strong> euro ai quali devono essere aggiunte le somme<br />
destinate alla manutenzione con gare d’appalto che hanno<br />
sfiorato i 450.000 euro. Questi importanti risultati sono stati<br />
ottenuti grazie alle capacità e alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>mostrate dalla<br />
<strong>di</strong>rezione e da tutto il personale tecnico e amministrativo.<br />
A conferma <strong>di</strong> tutto questo – aggiunge il presidente Falsini<br />
– basta analizzare la qualità dei lavori portati a termine e la<br />
velocità con la quale sono stati realizzati, riducendo al minimo<br />
gli inevitabili <strong>di</strong>sagi per i citta<strong>di</strong>ni. Proprio questi dati credo<br />
che siano utili per <strong>di</strong>mostrare agli aretini come si possa<br />
amministrare un’azienda in maniera oculata e come si possano<br />
reimpiegare in maniera utile per la collettività le somme che<br />
gli automobilisti pagano per utilizzare le aree sosta. A tutte<br />
queste considerazioni dobbiamo aggiungere che proprio nel<br />
corso dell’anno abbiamo provveduto a migliorare il controllo<br />
della sosta e nei prossimi mesi provvederemo a far crescere<br />
la qualità dei servizi agli automobilisti. Di grande rilievo<br />
– sottolinea Francesco Falsini – è il fatto che nel corso del<br />
2009 è stata portata a termine la gara d’appalto per l’acquisto<br />
dell’impianto <strong>di</strong> bike sharing che verrà installato a breve e<br />
che offrirà ad aretini e forestieri, la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />
le abitu<strong>di</strong>ne circa la mobilità all’interno della città. I dati <strong>di</strong><br />
bilancio e le opere realizzate, insieme a quelle programmate<br />
– conclude il presidente Falsini – consentono al consiglio <strong>di</strong><br />
amministrazione <strong>di</strong> esprimere la propria sod<strong>di</strong>sfazione e la<br />
propria fiducia per il futuro. Un futuro che avrà come punto<br />
car<strong>di</strong>ne quello <strong>di</strong> offrire servizi sempre migliori alla comunità<br />
aretina”.<br />
18 19
AREZZO<br />
ARbike: la bicicletta con<strong>di</strong>visa per spostarsi in città<br />
Il progetto <strong>di</strong> <strong>Comune</strong> e Atam per una città sempre più sostenibile all’insegna delle due ruote Biciclette elettriche a pedalata assistita in sei punti della città<br />
ARbike è un innovativo sistema <strong>di</strong> noleggio biciclette per<br />
favorire gli spostamenti brevi all’interno della città, ridurre<br />
il traffico e <strong>di</strong> conseguenza l’inquinamento. Le postazioni<br />
attualmente sono in sei punti <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: stazione ferroviaria,<br />
stazione bus <strong>di</strong> via Piero della Francesca, ospedale, Piazza<br />
Giotto, tribunale e parcheggio Baldaccio, ma, grazie ai<br />
finanziamenti che il ministero assegna per il bike sharing,<br />
le stazioni <strong>di</strong> Arbike arriveranno a 16. Nelle postazioni,<br />
tramite tessera elettronica, è possibile prelevare una bicicletta<br />
avvicinando la card a una colonnina. La riconsegna può<br />
avvenire nello stesso punto del prelievo o in un altro della rete.<br />
La tessera elettronica è ricaricabile e nominativa e permette <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare sempre l’utilizzatore delle biciclette che sono 50<br />
<strong>di</strong> cui 10 del tipo elettrico a pedalata assistita, che consentono<br />
<strong>di</strong> affrontare salite senza fatica. L’investimento <strong>di</strong> Atam<br />
per queste prime sei postazioni è <strong>di</strong> 200.000 euro. Le altre<br />
stazioni saranno presso i parcheggi a raso gestiti dall'azienda in<br />
modo tale da completare un assetto complessivo <strong>di</strong> mobilità<br />
sostenibile. Ai possessori della tessera verrà anche consegnato<br />
un lucchetto personale in modo tale da permettere loro <strong>di</strong><br />
avere uno strumento antifurto se decidono <strong>di</strong> posteggiare la<br />
bicicletta temporaneamente fuori da una stazione ARbike. Per<br />
sapere in tempo reale quante bici sono <strong>di</strong>sponibili nelle varie<br />
postazioni: www.bicincitta.com<br />
Ecco il progetto nel dettaglio: “Arbike” è un sistema <strong>di</strong> bike<br />
sharing, ovvero “bicicletta con<strong>di</strong>visa”, che offre ai citta<strong>di</strong>ni un<br />
servizio <strong>di</strong> biciclette pubbliche come alternativa all’utilizzo<br />
del mezzo privato a motore. Un modo comodo, salutare e<br />
<strong>di</strong>vertente <strong>di</strong> muoversi in città che si affianca all’offerta dei<br />
servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico tra<strong>di</strong>zionali. L’utilizzo è semplice:<br />
per prendere e depositare le bici non si devono premere<br />
pulsanti o leggere <strong>di</strong>splay… basta avvicinare un tessera.<br />
Attraverso una tessera elettronica, la bicicletta può essere<br />
prelevata in qualunque cicloposteggio presente sul territorio e<br />
riconsegnata in qualunque cicloposteggio libero, anche in un<br />
luogo <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> origine.<br />
La fruizione quin<strong>di</strong> è rapida e flessibile: l’utente può adoperare<br />
il mezzo solo per il periodo per lui necessario, utilizzando la<br />
bicicletta in modo analogo all’uso della propria automobile,<br />
non inquinando l’aria e contribuendo alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una<br />
logica <strong>di</strong> spostamento che, specie nei brevi tragitti, è <strong>di</strong>mostrato<br />
essere più rapida ed efficace. In tal modo, la bicicletta che viene<br />
riconsegnata <strong>di</strong>viene subito <strong>di</strong>sponibile per un altro utente, che<br />
potrà spostarsi in città riconsegnandola in qualsiasi colonnina<br />
libera. A <strong>di</strong>fferenza del noleggio bici tra<strong>di</strong>zionale, per il quale<br />
è necessario recarsi ad un front-office negli orari <strong>di</strong> apertura,<br />
farsi consegnare la bici da un operatore e riconsegnarla poi<br />
entro un dato tempo al punto <strong>di</strong> partenza, il sistema <strong>di</strong> bike<br />
sharing consente un utilizzo autonomo della bicicletta da<br />
parte del citta<strong>di</strong>no. Iscirvendosi al servizio “ARbike” si ottiene<br />
una tessera elettronica, nominativa e personale che consente<br />
con una semplice operazione <strong>di</strong> poter prelevare una bicicletta<br />
e <strong>di</strong> riconsegnarla poi in qualunque punto della città dove ci<br />
sia un cicloposteggio libero. L’abilitazione viene fatta una volta<br />
sola e si entra così in possesso <strong>di</strong> una bici in ogni momento in<br />
cui se ne abbia necessità, anche nei giorni festivi e liberamente<br />
all’interno <strong>di</strong> un determinato orario <strong>di</strong> utilizzo.<br />
La bicicletta, intesa come servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico ha<br />
importanti vantaggi. Il primo è la sua naturale propensione<br />
a raggiungere anche i luoghi della città non accessibili da<br />
altri veicoli, per esempio nel cuore del centro storico, e<br />
I PUNTI DI PRELIEVO<br />
Stazione Ferroviaria<br />
Piazza della Repubblica<br />
Stazione bus<br />
Via Piero della Francesca<br />
Ospedale<br />
Via Pietro Nenni<br />
Giotto<br />
Piazza Giotto<br />
Tribunale<br />
Via Fonte Veneziana<br />
Baldaccio<br />
Via baldaccio d’Anghiari<br />
<strong>di</strong> farlo in modo silenzioso e pulito. Il secondo è la grande<br />
capillarità <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> un servizio: ad un'unica origine, la<br />
stazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, corrispondono un numero elevato<br />
<strong>di</strong> destinazioni raggiungibili da <strong>di</strong>versi percorsi scelti in base<br />
alla personale esigenza, senza necessità <strong>di</strong> scambio con altri<br />
mezzi <strong>di</strong> trasporto. E infine l’autonomia <strong>di</strong> scelta dei ritmi, dei<br />
tempi, dei percorsi, che trasforma il servizio in base all’esigenza<br />
come utilizzo turistico, mezzo per lo shopping, veicolo per<br />
recarsi al lavoro. La bici è soprattutto un veicolo intermodale:<br />
con l’offerta localizzata nei punti <strong>di</strong> scambio intermodale,<br />
cioè stazioni ferroviarie, parcheggi in struttura, capolinea <strong>di</strong><br />
autobus, si può parcheggiare la propria auto e proseguire il<br />
tragitto, magari per il centro storico, con la bicicletta pubblica,<br />
raggiungendp la destinazione, pedalando in ZTL, in zona<br />
pedonale con rapi<strong>di</strong>tà e como<strong>di</strong>tà, senza code o problemi <strong>di</strong><br />
posteggio.<br />
VIA FRANCESCO MOCHI<br />
VIA MARCO PERENNIO<br />
3<br />
VIA DELLA CHIMERA<br />
PIAZZA<br />
SAN DONATO<br />
Bike sharing nella Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
VIA BENEDETTO VARCHI<br />
VIA B.D'ANGHIARI<br />
VIALE LUIGI CITTADINI<br />
VIALE B.DOVIZI<br />
VIALE PIERO<br />
VIA DE GASPERI VIA CURTATONE<br />
VIA AMERIGO VESPUCCI<br />
6<br />
GROSSETO<br />
CORTONA<br />
VIA DEL TRIONFO<br />
VIALE CRISTOFORO COLOMBO<br />
DELLA FRRANCESCA<br />
VIA MASACCIO<br />
VIA VITTORIO VENETO<br />
2<br />
G.MONACO<br />
PIAZZA<br />
SAIONE<br />
VIA PO<br />
1<br />
CATTEDRALE<br />
S.FRANCESCO<br />
PIAZZA<br />
GRANDE<br />
PIEVE<br />
DI S.MARIA<br />
CORSO ITALIA<br />
VIA ROMA VIA FRANCESCO CRISPI<br />
VIA SPINELLO VIA N. ARENTINO<br />
VIA ARNO<br />
VIA MINCIO<br />
1 STAZIONE FERROVIARIA<br />
Piazza della Repubblica<br />
2 STAZIONE BUS<br />
Via Piero della Francesca<br />
3 OSPEDALE ROMA<br />
PERUGIA<br />
Via Pietro SIENANenni<br />
VIALE MICHELANGELO<br />
VIA ISONZO<br />
VIA TRASIMENO<br />
ANFITEATRO<br />
ROMANO<br />
VIA ANTONIO GUADAGNOLI<br />
VIA LEONARDO DA VINCI<br />
VIALE BRUNO BUOZZI<br />
VIALE LUCA SIGNORELLI<br />
VIALE MECENATE<br />
FORTEZZA<br />
MEDICEA<br />
VIA GIOTTO<br />
VIA DEGLI ACCOLTI<br />
DOVE PUOI PRELEVARE LA TUA BICI:<br />
4 GIOTTO<br />
Piazza Giotto<br />
5 TRIBUNALE<br />
Via Fonte Veneziana<br />
6<br />
BALDACCIO<br />
Via Baldaccio d'Anghiari<br />
VIA G. MATTEOTTI<br />
VIA ERBOSA<br />
SUPERSTRADA DEI DUE MARI<br />
5<br />
4<br />
VIA LEONARDO DA VINCI<br />
ARbike è il sistema <strong>di</strong> Bike Sharing nella Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, un innovativo sistema<br />
<strong>di</strong> noleggio biciclette pubbliche.<br />
L’iniziativa è realizzata da <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e ATAM.<br />
L'obiettivo del Bike Sharing è quello <strong>di</strong> favorire gli spostamenti brevi all'interno<br />
della città, oltre che contribuire alla riduzione del traffico citta<strong>di</strong>no me<strong>di</strong>ante<br />
un sistema <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong> trasporto non inquinante. In particolare<br />
le stazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sono <strong>di</strong>slocate nei parcheggi scambiatori in ingresso<br />
alla città e nel centro storico per permettere a chi arriva in città in auto <strong>di</strong><br />
parcheggiare il proprio mezzo nei parcheggi più periferici e raggiungere il centro<br />
citta<strong>di</strong>no con la bicicletta pubblica.<br />
In 6 punti della città saranno collocate delle postazioni nelle quali, attraverso<br />
una tessera elettronica, è possibile prelevare una bicicletta.<br />
La consegna della bicicletta può avvenire in una qualunque postazione e quin<strong>di</strong><br />
anche in un punto <strong>di</strong>verso da quello dove è stata prelevata.<br />
ARbike è uno strumento per una nuova mobilità, una concreta alternativa<br />
all’automobile nella città.<br />
20 21<br />
SANTA MARIE<br />
DELLE GRAZIE<br />
VIA TRENTO E TRIESTE
AREZZO<br />
Censimento agricoltura on line<br />
L’impren<strong>di</strong>tore agricolo potrà compilare il questionario <strong>di</strong>rettamente via Internet<br />
Raccogliere informazioni sui fenomeni agricoli, analizzare lo<br />
sviluppo rurale e la sostenibilità ambientale: queste le finalità<br />
del censimento generale dell’agricoltura, ritenuto dalla FAO e<br />
dalla Comunità Europea strumento essenziale, che quest’anno<br />
si svolgerà dal 25 ottobre al 31 <strong>di</strong>cembre. Ma l'organizzazione<br />
delle attività censuarie sono in corso già da <strong>di</strong>versi mesi.<br />
L'ISTAT ha pre<strong>di</strong>sposto un piano generale <strong>di</strong> censimento, il<br />
Governo ha approvato un regolamento <strong>di</strong> esecuzione, la Giunta<br />
regionale della Toscana ha deciso le modalità <strong>di</strong> partecipazione.<br />
Il comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, assieme a Firenze e Pistoia, è il capoluogo<br />
toscano con il più alto numero <strong>di</strong> aziende agricole: sono<br />
3.141, facenti parte <strong>di</strong> un contesto impren<strong>di</strong>toriale molto<br />
vasto che nel territorio provinciale conta complessivamente<br />
15.929 aziende agricole. La giunta comunale ha già costituito<br />
l'Ufficio <strong>di</strong> censimento (UCC), affidandone la responsabilità e<br />
il coor<strong>di</strong>namento al proprio Ufficio Statistica (che la sede in via<br />
Albergotti 13, telefono: 0575-377131, e-mail: <strong>di</strong>rstatistica@<br />
comune.arezzo.it).<br />
Ancora una volta gli enti locali saranno protagonisti <strong>di</strong> un<br />
intenso lavoro <strong>di</strong> organizzazione e <strong>di</strong> rilevazione dei dati. In<br />
particolare i Comuni, che dovranno costituire e gestire la<br />
rete locale dei rilevatori, effettuare le interviste, raccogliere<br />
i questionari, controllare la coerenza dei dati e trasmetterli<br />
all'ISTAT per la validazione finale. Le modalità <strong>di</strong> rilevazione,<br />
per questo 6° censimento dell'agricoltura, sono <strong>di</strong>verse<br />
dal passato e, per certi aspetti, più complesse. L'ISTAT ha<br />
elaborato una lista pre-censuaria delle aziende incrociando le<br />
banche dati <strong>di</strong> più enti ed uffici amministrativi operanti nel<br />
settore agricolo.<br />
Ciò ha consentito <strong>di</strong> prestampare le informazioni <strong>di</strong> base sui<br />
singoli questionari. E per la prima volta sarà possibile, per<br />
l'impren<strong>di</strong>tore agricolo, compilare il questionario <strong>di</strong>rettamente,<br />
via Internet, inviandolo, per via telematica, al controllo<br />
dell'UCC, Ufficio comunale <strong>di</strong> censimento.<br />
A fianco <strong>di</strong> questa modalità <strong>di</strong> auto-compilazione informatica,<br />
rimane la tecnica tra<strong>di</strong>zionale dell'intervista <strong>di</strong>retta, compiuta<br />
da un rilevatore incaricato, dotato <strong>di</strong> una specifica formazione<br />
a cura dell'ISTAT e della Provincia. I rilevatori saranno<br />
in<strong>di</strong>viduati dal <strong>Comune</strong> attraverso una selezione <strong>di</strong> evidenza<br />
pubblica. Sono nuove procedure che richiedono un lavoro<br />
particolarmente accurato, da parte degli addetti dell'UCC,<br />
rivolto al controllo dei dati: sia quelli prestampati nei<br />
questionari, sia quelli introdotti <strong>di</strong>rettamente dai titolari delle<br />
aziende agricole che utilizzeranno il questionario elettronico.<br />
Ricorda l’assessore Emiliano Cecchini: “sollecitiamo fin da<br />
ora l'utilizzo della compilazione telematica, in modo da<br />
risparmiare carta e inquinamento garantendo da parte nostra<br />
che il responsabile dell'ufficio censimento e tutto il personale<br />
incaricato del coor<strong>di</strong>namento delle operazioni censuarie<br />
daranno tutte le informazioni necessarie ed il miglior<br />
supporto tecnico-amministrativo per favorire le procedure <strong>di</strong><br />
censimento on-line”.<br />
ENERGIA<br />
Coingas, energia efficiente<br />
Il bilancio 2009 chiuso con un <strong>di</strong>videndo record per i Comuni soci<br />
Alberto Ciolfi, Presidente Coingas<br />
L’appuntamento con l’Assemblea dei Comuni soci è per la<br />
fine <strong>di</strong> giugno ma il Consiglio d’Amministrazione <strong>di</strong> Coingas<br />
ha già chiuso i conti 2009. Ed i risultati, nonostante la crisi<br />
economica che coinvolge tutti i settori, sono ampiamente<br />
positivi.<br />
“All’assemblea – annuncia il Presidente Alberto Ciolfi –<br />
proporremo la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>videndo record ai 28<br />
comuni. Si tratta <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> 4,5 milioni <strong>di</strong> euro che sono<br />
esattamente il doppio <strong>di</strong> quello dello scorso anno”. Per fare un<br />
esempio, nelle casse del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> affluiranno dalla<br />
Coingas 2,2 milioni <strong>di</strong> euro, contro il milione e 100mila euro<br />
dello scorso anno.<br />
Gli utili crescono in rapporto al potenziamento complessivo<br />
delle storica azienda pubblica che ha recentemente festeggiato<br />
i 35 anni <strong>di</strong> attività: 115.758 utenti allacciati, 198,562 milioni<br />
<strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> metano <strong>di</strong>stribuiti grazie a 1.821 km <strong>di</strong> reti.<br />
Un utile prima delle imposte, pari a circa 7 milioni <strong>di</strong> euro, è<br />
stato infine in grado <strong>di</strong> determinare un <strong>di</strong>videndo <strong>di</strong> 4 milioni<br />
e mezzo <strong>di</strong> euro tra i Comuni soci”.<br />
Coingas esce così vittoriosa dal confronto nel mercato<br />
liberalizzato. “Abbiano preso sul serio questa sfida – commenta<br />
Ciolfi. E l’abbiamo utilizzata come occasione <strong>di</strong> crescita: non<br />
abbiamo aspettato seduti in poltrona, ma ci siamo alzati<br />
e abbiamo costruito una Coingas forte dal punto <strong>di</strong> vista<br />
industriale e solida da quello economico-finanziario. Capace<br />
<strong>di</strong> rapportarsi con gli altri, anche più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> noi, capace <strong>di</strong><br />
trovare opportunità nel libero mercato: sono oltre 40.000 gli<br />
utenti acquisiti tramite gare pubbliche a evidenza europea”.<br />
Oggi Coingas è una vera e propria impresa industriale che<br />
opera nel mercato libero. E dopo 35 anni punta ad avere un<br />
futuro ancora più interessante: “ci apprestiamo a un nuovo<br />
inizio – annuncia il Presidente Ciolfi. E in questa prospettiva<br />
il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, in quanto azionista <strong>di</strong> riferimento<br />
con oltre il 40% delle quote, riveste un ruolo determinante<br />
che lo proietta a livello regionale e nazionale nella partita<br />
dell’energia. È una grande occasione per il territorio aretino.<br />
Nostro compito e obbligo è anticipare il futuro e rinunciare<br />
al lusso <strong>di</strong> pensare in termini <strong>di</strong> ciò che per<strong>di</strong>amo, andando<br />
più in là delle nostre abitu<strong>di</strong>ni. Nel campo energetico niente<br />
è come prima: la <strong>di</strong>mensione è sempre più fondamentale per<br />
competere nel mercato”.<br />
E Coingas è già pronta alle prossime sfide. “Abbiamo pianificato<br />
oltre 4 milioni <strong>di</strong> euro per il prolungamento della rete <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione del metano nei 28 comuni-soci che porteranno<br />
alla fine del <strong>2010</strong> alla “copertura” del territorio per il 95% -<br />
annuncia Ciolfi. Sul fronte delle energie rinnovabili, entro il<br />
<strong>2010</strong> entreranno in funzione impianti fotovoltaici realizzati<br />
<strong>di</strong>rettamente da Coingas per 1 Mw <strong>di</strong> potenza installata<br />
con un investimento complessivo <strong>di</strong> oltre 3 milioni <strong>di</strong> euro.<br />
Il nostro contributo alla <strong>di</strong>ffusione delle fonti energetiche<br />
rinnovabili si fa quin<strong>di</strong> significativo e impegnativo per il ruolo<br />
strategico delle energie rinnovabili e dell’innovazione per<br />
fronteggiare la crisi economica”.<br />
22 23
24 25
SALUTE<br />
Allergie: <strong>di</strong>fficoltà respiratorie e manifestazioni cutanee<br />
Colpiscono migliaia <strong>di</strong> aretini ogni anno. I consigli dei primari <strong>di</strong> Pneumologia, Mario Nal<strong>di</strong> e <strong>di</strong> Dermatologia, Antonio Castelli<br />
Non esistono più le mezze stagioni. Un modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, ma non<br />
solo. Quest'anno la primavera l'abbiamo praticamente saltata,<br />
passando da un inverno prolungato con piogge insistenti<br />
fino a poche settimane fa, per piombare subito nel periodo<br />
estivo. La conseguenza è un'esplosione ritardata dei fenomeni<br />
naturali primaverili. Sì, bei colori, begli odori, ma per chi<br />
soffre <strong>di</strong> allergie, questa stagione segna l'inizio <strong>di</strong> un periodo<br />
travagliato e <strong>di</strong>fficile. Si stima che in Italia almeno il quin<strong>di</strong>ci/<br />
venti per cento della popolazione sia colpita da fenomeni<br />
allergici e che soffrano <strong>di</strong> questo fasti<strong>di</strong>osissimo <strong>di</strong>sturbo,<br />
persone <strong>di</strong> qualsiasi età e senza <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> sesso. Possono<br />
interessare <strong>di</strong>versi organi ed apparati (naso, occhi, polmoni,<br />
pelle, apparato gastrointestinale) e dare sintomi banali o gravi.<br />
Quali sono le allergie più comuni, come si<br />
sviluppano e come si curano? Lo spiegano i<br />
primari del San Donato <strong>di</strong> Pneumologia Mario Nal<strong>di</strong> e <strong>di</strong><br />
Dermatologia Antonio Castelli.<br />
L'allergia ai pollini<br />
Mario Nal<strong>di</strong>: “l’allergia ai pollini è caratterizzata dalla presenza<br />
<strong>di</strong> rinite e congiuntivite, spesso associate tra loro, tosse ed<br />
asma. Altre volte possono comparire <strong>di</strong>sturbi come prurito alle<br />
orecchie o al palato. Cipressi e graminacee le cause principali:<br />
per il cipresso possiamo parlare <strong>di</strong> una vera e propria epidemia<br />
in atto da almeno 15 anni (allergia sconosciuta completamente<br />
negli anni 80), frutto dell’innesto <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> piante <strong>di</strong><br />
Antonio Castelli, Primario <strong>di</strong><br />
Pneumologia del San Donato<br />
Mario Nal<strong>di</strong>, Primario <strong>di</strong><br />
Dermatologia del San Donato<br />
cipresso nella sua varietà Arizonica. Il polline del cipresso,<br />
presente nell’atmosfera nei primi mesi dell'anno comincia con<br />
il danneggiare le mucose nasali e bronchiali degli allergici e<br />
le consegna poi, estremamente infiammate, alle graminacee<br />
che sopraggiungono tra aprile, maggio e giugno. Si determina<br />
così una lunga stagione <strong>di</strong> impollinazione che dura da gennaio<br />
con il cipresso e continua ininterrottamente fino a giugno con<br />
le graminacee. Queste ultime, tra l'altro, sono in continuo<br />
aumento e hanno raggiunto valori intorno a 80 pollini per<br />
metro-cubo”.<br />
Le allergie alle polveri<br />
Ancora Mario Nal<strong>di</strong>: “l’incremento <strong>di</strong> questa patologia trova<br />
ragione anche in uno stile <strong>di</strong> vita cosiddetto 'occidentale', con<br />
abitazioni che, per arre<strong>di</strong> e scarso ricambio <strong>di</strong> aria, creano<br />
con<strong>di</strong>zioni climatiche ottimali per lo sviluppo degli acari della<br />
'polvere <strong>di</strong> casa'. L’estrema attenzione a non fare ammalare i<br />
bambini, la sterilità della catena alimentare, le famiglie con<br />
sempre minor numero <strong>di</strong> figli, riducono al minimo anche le<br />
comuni infezioni e non stimolano più nei primi anni <strong>di</strong> vita gli<br />
anticorpi deputati a questa funzione (immunoglobuline G, A e<br />
M) lasciando libero lo sviluppo della seconda linea anticorpale<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa rappresentata dalle IgE (teoria igienica). Gli allergici<br />
sono quin<strong>di</strong> caratterizzati dall’aver sviluppato geneticamente<br />
tale tipo <strong>di</strong> anticorpi <strong>di</strong> tipo IgE, in molti casi in quantità<br />
troppo elevata. La rinite allergica, considerata spesso una<br />
patologia 'minore', provoca stanchezza, senso <strong>di</strong> confusione,<br />
sonnolenza: tende alla cronicità, facilmente si complica in<br />
sinusite, poliposi nasale, fino alla evoluzione verso l’asma<br />
bronchiale. Il 50% dei soggetti con rinite allergica presenta<br />
anche una sintomatologia asmatica in una progressione che<br />
viene chiamata 'marcia allergica'.<br />
Per l’allestimento <strong>di</strong> nuovi spazi ver<strong>di</strong> occorrerebbero scelte<br />
oculate ovvero piante senza nocività insite (presenza <strong>di</strong> spine,<br />
proprietà orticanti, parti velenose), ma anche assenza <strong>di</strong><br />
eventuali allergenicità (olivo, ontano, nocciolo, carpino sono<br />
allergizzanti e il loro uso dovrebbe essere limitato, almeno<br />
negli spazi urbani). Ma la pericolosità maggiore è sicuramente<br />
rappresentata dalla betulla nei giar<strong>di</strong>ni e soprattutto<br />
dall’impianto, <strong>di</strong>ffusissimo negli ultimi decenni, <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
quantità <strong>di</strong> cipresso ad uso forestale”.<br />
Le allergie cutanee<br />
Dalla respirazione ai fasti<strong>di</strong> della pelle, spesso associati fra<br />
loro. Un problema che non <strong>di</strong> rado chiama pneumologo e<br />
dermatologo a lavorare insieme, per affrontare l'uno e l'altro<br />
problema.<br />
“La pelle - spiega Antonio Castelli - rappresenta l’elemento<br />
<strong>di</strong> contatto e <strong>di</strong> scambio tra il nostro organismo e l’ambiente<br />
esterno e svolge un’importante ruolo <strong>di</strong> protezione dalle<br />
aggressioni degli agenti atmosferici, dall'inquinamento<br />
ambientale, dalle sostanze chimiche o da prodotti cosmetici<br />
inadeguati. Ciò la rende, per natura, 'esposta' alle patologie<br />
allergiche: orticaria, dermatite allergica da contatto o eczema<br />
allergico. La frequenza delle allergie cutanee è amplificata<br />
dall'elevato uso quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> sostanze allergizzanti (sostanze<br />
chimiche, metalli, profumi, prodotti cosmetici, lattice): attività<br />
semplici come lavare i piatti, utilizzare prodotti cosmetici o<br />
detergenti, indossare un braccialetto, possono scatenare, in<br />
soggetti pre<strong>di</strong>sposti, una dermatite allergica. È quin<strong>di</strong> facile<br />
immaginare perché, fin dall'età infantile, le manifestazioni da<br />
contatto siano così frequenti e perché le allergie da contatto<br />
siano in forte aumento in tutti i paesi industrializzati.”<br />
Numerose sostanze per uso locale, sistemico (farmaci,<br />
alimenti, ecc.), inalatorie, possono scatenare reazioni allergiche<br />
e la loro manifestazione clinica varia a seconda della natura<br />
dell’agente e/o della via <strong>di</strong> contatto. Le allergie cutanee possono<br />
26 27
SALUTE<br />
manifestarsi con reazioni acute o croniche e accompagnarsi a<br />
sintomi generali anche gravi che possono interessare alcune<br />
funzioni vitali.<br />
L’espressione clinica delle allergie può essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />
tipo: eczematoso solitamente per una allergia da contatto,<br />
orticarioide per l’introduzione sistemica <strong>di</strong> un farmaco, <strong>di</strong> un<br />
alimento o per l’inalazione <strong>di</strong> allergeni aerei.<br />
L’orticaria si definisce come gonfiore ed arrossamento<br />
locale nel derma ed è caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />
eritema ed edema circoscritte, multiple, <strong>di</strong> grandezza variabile,<br />
generalmente molto pruriginose. È causata dall’istamina<br />
liberata localmente e può manifestarsi isolatamente o<br />
accompagnata da angioedema.<br />
L'angioedema è un rigonfiamento <strong>di</strong>ffuso del tessuto<br />
sottocutaneo lasso, nel dorso delle mani, pie<strong>di</strong>, nelle palpebre,<br />
nei genitali e nelle membrane mucose. Nella dermatite <strong>di</strong> tipo<br />
allergico si manifesta una sensibilizzazione allergica, me<strong>di</strong>ata da<br />
cellule, verso particolari sostanze. Inizialmente le lesioni sono<br />
localizzate nella sede <strong>di</strong> esposizione agli agenti sensibilizzanti,<br />
ma se tale esposizione persiste è possibile l'estensione ad altre<br />
zone della cute.<br />
Le sostanze sensibilizzanti, responsabili dell'eczema, sono<br />
moltissime:<br />
i metalli come cromo, nichel, cobalto;<br />
i farmaci per uso locale (antibiotici, antistaminici);<br />
i cosmetici (tinture per capelli, smalto per unghie,<br />
deodoranti);<br />
alcune fibre tessili;<br />
alcune sostanze usate in ambiente domestico (come i<br />
detersivi).<br />
Per la <strong>di</strong>agnosi dell'eczema allergico sono molto efficaci i test<br />
allergologici epicutanei con gli allergeni sospetti, i patch test.<br />
A ChI RIVOLGERSI<br />
Unità operativa Pneumologia<br />
Direttore Responsabile Mario Nal<strong>di</strong><br />
Numeri telefonici <strong>di</strong> riferimento<br />
0575 254540-9<br />
Dipartimento della me<strong>di</strong>cina specialistica<br />
Email: m.nal<strong>di</strong>@usl8.toscana.it<br />
Unità operativa Dermatologia<br />
Direttore o Responsabile Antonio Castelli<br />
Numeri telefonici <strong>di</strong> riferimento<br />
0575 254500- 9<br />
Dipartimento della chirurgia specialistica<br />
Email: a.castelli@usl8.toscana.it<br />
SALUTE<br />
Malattia mentale e lavoro<br />
Giornata <strong>di</strong> informazione per gli impren<strong>di</strong>tori del territorio aretino<br />
Le ricerche in ambito psichiatrico, condotte a livello nazionale<br />
e internazionale, <strong>di</strong>cono che i <strong>di</strong>sturbi mentali sono ai primi<br />
posti come carico <strong>di</strong> sofferenza e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità per la popolazione<br />
e che tendono all'aumento nei paesi industrializzati. In Italia,<br />
quasi il 10% della popolazione soffre, nell'arco <strong>di</strong> un anno,<br />
<strong>di</strong> almeno uno dei <strong>di</strong>sturbi mentali più frequenti, quali<br />
depressione e ansia; inoltre quasi l’1% della popolazione è<br />
affetta da <strong>di</strong>sturbi meno frequenti, ma spesso più gravi e più<br />
<strong>di</strong>fficili da riconoscere da parte <strong>di</strong> chi ne soffre. Inoltre la<br />
scarsa informazione sui <strong>di</strong>sturbi mentali favorisce l’aumento<br />
<strong>di</strong> idee errate, con il conseguente aumento <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi che<br />
determinano il cosiddetto stigma nei confronti delle persone<br />
con <strong>di</strong>sturbi mentali. Infatti, risulta che meno del 40% dei<br />
datori <strong>di</strong> lavoro sia <strong>di</strong>sponibile a prendere in considerazione<br />
l’assunzione <strong>di</strong> qualcuno con un problema <strong>di</strong> salute mentale.<br />
Non sorprende, quin<strong>di</strong>, che le persone affette da questi<br />
<strong>di</strong>sturbi siano ai più alti livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, anche se,<br />
magari, sono quelle con più voglia <strong>di</strong> lavorare.<br />
È sulla base <strong>di</strong> questi dati e queste considerazioni che il<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale dell'Azienda sanitaria aretina,<br />
in collaborazione con il Centro per l’Impiego<br />
della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e dell’Associazione<br />
“Vivere Insieme”, ha promosso, per sabato<br />
12 giugno, un convegno rivolto agli<br />
impren<strong>di</strong>tori della Zona-Distretto <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />
La malattia mentale è un limite o una<br />
risorsa? È questo il titolo dato alla giornata<br />
<strong>di</strong> informazione de<strong>di</strong>cata agli impren<strong>di</strong>tori<br />
del territorio aretino. Una giornata che<br />
si pone molteplici obiettivi: innanzitutto<br />
quello <strong>di</strong> aumentare la conoscenza sui principali <strong>di</strong>sturbi<br />
psichici e sulle capacità produttive delle persone in situazione<br />
<strong>di</strong> svantaggio psichico. In secondo luogo, far conoscere le<br />
opportunità formative per le persone con svantaggio psichico<br />
all’interno delle aziende e gli strumenti formativi promossi<br />
dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Infine, far conoscere i vantaggi<br />
sociali, economici e umani legati all’occupazione lavorativa<br />
delle persone svantaggiate.<br />
Il Convegno si svolgerà presso la sala Conferenze Biblioteca<br />
del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero San Donato (Terza scala antincen<strong>di</strong>o<br />
– piano terra) dalle ore 9 alle ore 13.<br />
Interverranno l’Assessore alle politiche Sociali della Provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Mirella Ricci, il <strong>di</strong>rettore del Dipartimento <strong>di</strong><br />
Salute Mentale della Asl 8 Aldo D’Arco, il responsabile del<br />
Centro <strong>di</strong> Salute Mentale, Giampiero Cesari, la Responsabile<br />
dell’Ufficio Categorie Protette del Centro per l'Impiego della<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Emanuela Cordaro e Rossella Sorini,<br />
impren<strong>di</strong>trice aretina, che porterà la sua esperienza <strong>di</strong>retta<br />
riguardo all’assunzione <strong>di</strong> una persona affetta da <strong>di</strong>sturbo<br />
mentale. Al termine degli interventi è previsto uno spazio <strong>di</strong><br />
ascolto e confronto con gli impren<strong>di</strong>tori presenti.<br />
28 29
PER INFORMAZIONI:<br />
Koiné cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo A Onlus<br />
via Arno 11, 52100 <strong>Arezzo</strong><br />
tel 0575/900309 fax 0575/911103<br />
koine@koine.org - www.koine.org<br />
NUOVE ACQUE<br />
Nuove Acque ecoefficiente<br />
Premiata, con Aato 4, dalla Regione Toscana per la valorizzazione dell’acqua del rubinetto<br />
Per la seconda volta Nuove Acque, questa volta insieme ad<br />
Aato 4, è stata selezionata dalla Regione Toscana per il premio<br />
2009-<strong>2010</strong> destinato alle aziende ecoefficienti. Nel 2008<br />
per l’attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione delle per<strong>di</strong>te e nel 2009 per<br />
campagna “Accadueò per tutti”.<br />
“È un iniziativa <strong>di</strong> comunicazione ed educazione ambientale<br />
che abbiamo avviato insieme nel 2005 – ricordano Paolo<br />
Ricci e Dario Casini, Presidenti <strong>di</strong> Nuove Acque e <strong>di</strong> Aato<br />
4. È rivolta a tutte le scuole dell’infanzia, elementari e me<strong>di</strong>e<br />
inferiori dei trentasette comuni dell’ambito territoriale Alto<br />
Valdarno 4. L’obiettivo è promuovere la conoscenza del ciclo<br />
idrico integrato. In questi anni abbiamo coinvolto 300 classi<br />
e 6500 studenti. Riteniamo <strong>di</strong> avere dato un contributo<br />
significativo non solo alla conoscenza della risorsa idrica ma<br />
indotto anche comportamenti positivi. Queste iniziative <strong>di</strong><br />
comunicazione si sono amplificate recentemente sul <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con l’iniziativa 'Acqua in Brocca' realizzata insieme<br />
al <strong>Comune</strong> e Legambiente, <strong>di</strong> sostituzione dell’acqua minerale<br />
nelle scuole con l’acqua del rubinetto”.<br />
Da qui il riconoscimento <strong>di</strong> “eco efficienza” giunto dalla<br />
Regione Toscana.<br />
Ma il progetto continua ed ecco “tutti Pro-getti d’Acqua”,<br />
la nuova iniziativa programmata per quest’anno e che viene<br />
finanziata con risorse derivanti dalla tariffa e dalla Regione<br />
Toscana. Ma quali sono le novità? “Attraverso l’istallazione<br />
sul territorio <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> approvvigionamento, accompagnati<br />
da pannelli esplicativi, si informano i citta<strong>di</strong>ni che non<br />
solo che l’acqua erogata è conforme ai parametri stabiliti<br />
dalla normativa vigente in materia <strong>di</strong> acque potabili, ma è<br />
<strong>di</strong> una elevata qualità, informando sui parametri chimico<br />
fisici contenuti – annunciano l’Amministratore delegato <strong>di</strong><br />
Nuove Acque, Jerome Douziech e il Direttore <strong>di</strong> Aato 4,<br />
Massimiliano Refi. Avremo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori nei luoghi al<br />
chiuso e fontanelli in quelli all’aperto. Vogliamo evidenziare<br />
come in un’area sempre più vasta, la qualità dell’acqua che viene<br />
erogata è paragonabile a quella delle acque oligominerali”.<br />
Ogni famiglia che passa all’acqua del rubinetto risparmia fra<br />
i 150-250 euro all’anno grazie alla riduzione dell’ acquisto<br />
<strong>di</strong> acqua in bottiglia. Il numero <strong>di</strong> bottiglie non prodotte,<br />
acquistate e smaltite è me<strong>di</strong>amente da 400 a 700 per famiglia<br />
per anno.<br />
Questo risultato applicato alla percentuale rilevata nell’anno<br />
2009 <strong>di</strong> famiglie che nel territorio dell’A.T.O. 4 Alto Valdarno<br />
<strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> consumare acqua del rubinetto, porta ad un<br />
risparmio <strong>di</strong> bottiglie non prodotte e quin<strong>di</strong> non smaltite<br />
pari a 40.000.000 <strong>di</strong> pezzi in un anno nei 32 comuni della<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e nei 5 della Provincia <strong>di</strong> Siena.<br />
Il risparmio per le amministrazioni incaricate dello<br />
smaltimento dei rifiuti è quantificabile in 600.000 euro anno,<br />
con un costo <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> circa 700 euro a tonnellata.<br />
30 31
32 33
FRATERNITA DEI LAICI<br />
La sezione <strong>di</strong>dattica della Fraternita dei Laici<br />
Erede <strong>di</strong> un nobile e secolare impegno per la promozione della cultura. 350 percorsi, 7.500 partecipanti, scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia<br />
Chi siamo<br />
Per i bambini la regina <strong>di</strong> Saba e Salomone scendono dalle<br />
pareti della cappella Bacci e li accompagnano in laboratorio,<br />
un rapsodo narra storie <strong>di</strong> dei ed eroi, i ruderi e gli scavi<br />
dell'<strong>Arezzo</strong> etrusca, romana e altome<strong>di</strong>oevale si svelano<br />
<strong>di</strong>etro la attenta guida dell'archeologo, GiorgioVasari li riceve<br />
personalmente ospiti a casa sua, un ceramista professionista<br />
<strong>di</strong>viene vasaio per far creare manufatti protostorici, etruschi<br />
e romani, un restauratore si fa esperto frescante per guidare<br />
ad essere pittori frescanti, archeologi svelano i segreti del<br />
loro mestiere e storici dell'arte conducono nel mondo delle<br />
immagini, dei colori e del ritratto fino all'arte contemporanea,<br />
nei musei i reperti narrano favole e storie vere, all'opera d'arte<br />
ci si avvicina con tutti i cinque sensi.<br />
L'approccio alla realtà territoriale prosegue modulandosi<br />
secondo l'età degli utenti, si fa più rigoroso nella offerta alla<br />
scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado, ma non per questo rinuncia<br />
al principio metologico essenziale, quello del coinvolgimento<br />
attivo e spontaneo dello studente e utilizzando le stesse<br />
tipologie <strong>di</strong> attività si coniuga il fare con il sapere.<br />
Per le scuole secondarie <strong>di</strong> secondo grado poi le indagini sui<br />
contesti storici dello spazio urbano e sui beni archeologici e<br />
storico-artistici <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si prospettano come strumenti<br />
<strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>o alle attività curriculari, vengono progettate e<br />
condotte con la necessaria competenza da stu<strong>di</strong>osi selezionati,<br />
con possibilità <strong>di</strong> specificità fino a percorsi tematici <strong>di</strong> realtà<br />
storico-artistiche aretine o laboratori <strong>di</strong> epigrafia etrusca e<br />
romana condotti sui reperti del Museo Archeologico; perché<br />
ancora una volta nell'ambito metodologico non si rinuncia<br />
all'interattività e alla concretezza della partecipazione.<br />
Questa è la Sezione Didattica della Fraternita dei Laici,<br />
un nome che può sembrare severo, evocare tempi lontani,<br />
burocrazia e rigore, non certamente accattivante né in<strong>di</strong>cativo<br />
della molteplicità e della attualità dei suoi contenuti e, a detta<br />
degli insegnanti, della piacevolezza delle sue proposte, ma tale<br />
perché vuol privilegiare l’origine e l’appartenenza.<br />
La nostra storia<br />
La Sezione Didattica è l'erede <strong>di</strong> un nobile e secolare impegno<br />
della Fraternita dei Laici. La promozione della cultura degli<br />
aretini è stata una delle finalità statutarie dell'Ente sin dal<br />
1500. Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o erano a <strong>di</strong>sposizione dei giovani aretini<br />
meritevoli, Vasari stesso ne ha usufruito e nel corso dei secoli,<br />
in questo ruolo, la Fraternita ha offerto altre e importanti<br />
opportunità alla città: una biblioteca pubblica sin dal '600,<br />
rinnovata ra<strong>di</strong>calmente alla fine del '700, la scuola <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />
per i giovani artigiani, il primo Museo Pubblico nel 1823. Per<br />
tutto l'800 e i primi decenni del secolo scorso il palazzetto <strong>di</strong><br />
Piazza Grande, che accoglieva Biblioteca e Museo pubblici,<br />
rappresenta il principale centro aggregante della cultura e<br />
dell'arte aretina.<br />
Questo ruolo non si è perso completamente nella crisi<br />
novecentesca. Dagli anni novanta in poi, è stato rivalutato<br />
e potenziato, naturalmente con altre modalità: tra le altre<br />
iniziative culturali nasce la Sezione Didattica, che nella sua<br />
offerta alla città sceglie la scuola come referente privilegiato.<br />
Il campo d'indagine è il territorio aretino nell'ambito<br />
archeologico, storico e artistico, la cui conoscenza è patrimonio<br />
integrante e irrinunciabile <strong>di</strong> chiunque si senta e si definisca<br />
aretino, o che comunque venga a contatto con questa realtà<br />
per qualsiasi motivo.<br />
Dopo un inizio rivolto all'aggiornamento degli insegnanti,<br />
ancor oggi peraltro richiestoci, si è deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care risorse ed<br />
energie <strong>di</strong>rettamente alle scuole, in un progetto che è andato<br />
via via potenziandosi, giustificato dall'incremento costante<br />
delle richieste, per approvazione <strong>di</strong> tutti i Magistrati che si son<br />
succeduti nel corso degli anni.<br />
Abbiamo cercato e trovato la collaborazione delle<br />
Soprintendenze dei due principali Musei aretini, nelle persone<br />
della d.ssa Vilucchi per l'Archeologico e del Soprintendente<br />
arch. Bureca e della d.ssa Refice per il Museo d'arte me<strong>di</strong>evale<br />
e moderna e per Casa Vasari; collabora con noi anche l'APT<br />
<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per la Cappella Bacci.<br />
Particolarmente significativa è la <strong>di</strong>sponibilità del Magistrato<br />
attuale, con il Primo Rettore Liletta Fornasari, che ha<br />
deliberato, come primo atto del suo inse<strong>di</strong>amento, una<br />
importante riduzione del costo <strong>di</strong> tutti i percorsi per far fronte<br />
alle <strong>di</strong>fficoltà economiche in cui versa la scuola e che ci segue<br />
con attenta benevolenza.<br />
I nostri numeri<br />
Anche quest'anno scolastico, come in tutti i precedenti,<br />
abbiamo potuto registrato un notevole incremento della<br />
partecipazione delle scuole: abbiamo effettuato circa 350<br />
percorsi, compresi quelli multipli, per un totale stimato intorno<br />
ai 7.500 partecipanti, con scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado nella<br />
maggioranza aretine, ma anche provenienti dalla provincia, in<br />
particolare Valdarno e Casentino, e rappresentanze <strong>di</strong> turismo<br />
scolastico extraregionale ed estero.<br />
Siamo inseriti nelle manifestazioni regionali “Amico Museo”<br />
con quattro eventi e “Le Notti dell'archeologia” con un evento.<br />
Stiamo realizzando corsi <strong>di</strong> formazione per operatori e stages<br />
<strong>di</strong> lavoro.<br />
La nostra progettazione si incrementa <strong>di</strong> anno in anno e<br />
sempre tiene conto delle richieste e suggerimenti del mondo<br />
della scuola, <strong>di</strong> cui sono portavoci gli insegnanti, nostri<br />
carissimi e preziosi collaboratori.<br />
34 35
AERRE è un mensile al servizio dei citta<strong>di</strong>ni<br />
che viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente alle<br />
famiglie del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
Per acquistare spazi<br />
promozionali su AERRE<br />
potete contattare la<br />
nostra redazione<br />
Via Arno 11<br />
52100 <strong>Arezzo</strong><br />
Tel. 0575.900309<br />
Fax. 0575.911103<br />
lele@reteisola.it<br />
36 37
MULTISERVIZI<br />
Al cimitero comunale arriva il tempio crematorio<br />
Con moti mesi in anticipo rispetto alle previsioni. Il Presidente <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Multiservizi Luciano Vaccaro ringrazia i tecnici e la <strong>di</strong>tta per la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> realizzazione<br />
Terminati al cimitero comunale i lavori <strong>di</strong> costruzione del<br />
forno crematorio. A breve il collaudo. Nei prossimi mesi la<br />
città avrà il tempio. Una volta completato il progetto sarà<br />
consegnata una costruzione rimasta incompiuta da 10 anni.<br />
Tra le aiuole circostanti è stato realizzato un roseto sul quale<br />
sarà consentita la <strong>di</strong>spersione delle ceneri.<br />
Sod<strong>di</strong>sfatto Luciano Vaccaro, presidente<br />
della Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi: “grazie<br />
alle con<strong>di</strong>zioni favorevoli e all’impegno<br />
congiunto dei soggetti interessati, i tempi<br />
<strong>di</strong> realizzazione sono stati sensibilmente<br />
accorciati. A meno <strong>di</strong> un anno dalla consegna<br />
dei lavori, fatta il 2 luglio 2009, siamo ormai<br />
in <strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> arrivo. I tempi prevedevano<br />
18 mesi con un termine in<strong>di</strong>cato per il 5<br />
gennaio 2011. Da quella data erano previste<br />
le operazioni <strong>di</strong> collaudo e verifica ambientale<br />
con la previsione dell’attivazione del forno per<br />
il giugno 2011”.<br />
“Ad oggi – prosegue Luciano Vaccaro – le opere strutturali<br />
sono state già collaudate. Entro la metà del mese <strong>di</strong> giugno<br />
saranno ultimati i lavori <strong>di</strong> montaggio della parte meccanica,<br />
elettrica, idraulica ed e<strong>di</strong>le della struttura con il successivo inizio<br />
delle operazioni <strong>di</strong> verifica e collaudo delle parti tecnologiche.<br />
Tali operazioni <strong>di</strong> messa a punto, verifica e collaudo delle parti<br />
tecnologiche e delle strutture <strong>di</strong> emissione in atmosfera avranno<br />
la durata <strong>di</strong> circa 30 giorni e quin<strong>di</strong> dai primi giorni <strong>di</strong> agosto<br />
<strong>Arezzo</strong> Multiservizi otterrà l’autorizzazione all’attivazione”.<br />
Con la consegna dell’opera, <strong>Arezzo</strong> Multiservizi attiverà<br />
un ulteriore servizio per i citta<strong>di</strong>ni. Una volta in funzione,<br />
l’imponente opera, che <strong>Arezzo</strong> attende dagli anni ottanta,<br />
garantirà, a coloro che intendono cremarsi, <strong>di</strong> avere un servizio<br />
a costo contenuto, senza doversi recare in impianti <strong>di</strong> altre città<br />
e risparmiando quin<strong>di</strong> nelle spese aggiuntive.<br />
“I costi saranno quelli nazionali stabiliti dal Ministero<br />
dell’Interno – conclude il Presidente della Società che gestisce<br />
i cimiteri. La procedura <strong>di</strong> cremazione<br />
durerà circa due ore, pertanto saranno<br />
effettuate fino a quattro cremazioni al<br />
giorno. Il personale della Società <strong>Arezzo</strong><br />
Multiservizi, opportunamente formato,<br />
assisterà le operazioni ed i familiari<br />
del defunto per tutta la durata della<br />
cremazione”.<br />
La realizzazione del tempio crematorio<br />
coincide con la riqualificazione dell’intera<br />
area a<strong>di</strong>acente dove sarà sistemato<br />
l’accesso con una strada in massetto<br />
architettonico sulla quale è stato inserito<br />
il percorso per ipovedenti, che li guiderà<br />
fino al tempio. Lavori anche nel viale superiore che porta al<br />
cimitero Monumentale. Al termine l’intera area risulterà<br />
in or<strong>di</strong>ne e sarà fruibile in modo migliore al citta<strong>di</strong>no che<br />
frequenta il camposanto.<br />
TEMPIO CREMATORIO:<br />
LA STRUTTURA<br />
L’e<strong>di</strong>ficio che accoglie il tempio crematorio è ubicato<br />
all’interno del cimitero comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a monte del<br />
recente ampliamento. La struttura rientra nel più ampio<br />
programma <strong>di</strong> completamento dell’intera area cimiteriale<br />
mantenendo le identiche caratteristiche costruttive e l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> medesimi materiali.<br />
Interno<br />
Lo stabile si sviluppa in una pianta ellissoidale articolata su due<br />
piani. Il piano terra è sud<strong>di</strong>viso in due settori: uno destinato<br />
alle salme e l’altro agli impianti tecnologici per la cremazione.<br />
Per far fronte ad eventuali e crescenti richieste <strong>di</strong> cremazione, è<br />
prevista la possibilità della messa in opera futura <strong>di</strong> un secondo<br />
forno. Il primo piano, accessibile me<strong>di</strong>ante scala metallica ad<br />
elica e ascensore, è destinato a sala del commiato, servizi ed<br />
ufficio. Nelle pareti perimetrali della sala del commiato sono<br />
state realizzate circa 400 urne per la conservazione delle ceneri.<br />
Dagli ingressi sono in<strong>di</strong>cati, con linee <strong>di</strong> acciaio sul pavimento,<br />
i corridoi che conducono alle rispettive zone destinate ad<br />
ospitare due feretri. La separazione delle due zone sarà possibile<br />
con la messa in opera <strong>di</strong> un infisso mobile.<br />
Esterno<br />
Nel fronte principale è prevista una loggia metallica<br />
con caratteristiche analoghe a quella e<strong>di</strong>ficata nel primo<br />
ampliamento. La struttura è in pilastri circolari in ferro zincato<br />
e lucernario in ferro e vetro. La loggia, una volta realizzati gli<br />
ampliamenti successivi al primo, <strong>di</strong>simpegnerà in successione<br />
l’intero complesso cimiteriale che va dal parcheggio <strong>di</strong> via<br />
Gamurrini al Tempio Crematorio.<br />
38 39
COOPERAZIONE SOCIALE<br />
Bilancio Koinè: crescono le attività e l’occupazione<br />
Generatività, qualità e incremento dell’occupazione. Progettazione sociale e fund raising La Presidente Grazia Faltoni e il Direttore Paolo Peruzzi presentano il bilancio 2009<br />
“Un risultato più che sod<strong>di</strong>sfacente”: così la Presidente<br />
<strong>di</strong> Koinè Grazia Faltoni commenta il bilancio 2009 della<br />
Cooperativa. “Nonostante lo scenario complessivo del<br />
2009 abbia avuto pesanti fattori <strong>di</strong> criticità, la chiusura<br />
dell’esercizio è risultata migliore rispetto a quella del 2008<br />
come incidenza percentuale sui ricavi, grazie al recupero del<br />
maggior costo del lavoro conseguente al rinnovo del contratto<br />
nazionale <strong>di</strong> lavoro. Risultati positivi sono dovuti anche dalla<br />
'generatività dei servizi', ovvero dalla crescita delle attività e<br />
conseguentemente dell’occupazione, unita alla capacità <strong>di</strong><br />
contenere i costi in<strong>di</strong>retti, finanziari e generali, che sono molto<br />
al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quelli della concorrenza e <strong>di</strong>minuiti rispetto agli<br />
esercizi precedenti, grazie anche ad azioni <strong>di</strong> progettazione<br />
sociale e fund raising”.<br />
GENERATIVITÀ<br />
OCCUPAZIONALE:<br />
se crescono le attività,<br />
cresce proporzionalmente la<br />
occupazione<br />
cooperativa sociale<br />
<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />
Non sono mancati alcuni aspetti <strong>di</strong> criticità, a cominciare<br />
dall’accordo sindacale del marzo 2009 che ha determinato un<br />
consistente incremento dei costi previdenziali. Si è confermata<br />
poi la tendenza dei committenti a <strong>di</strong>latare ulteriormente i<br />
tempi <strong>di</strong> pagamento delle fatture e si sono verificate le previste<br />
per<strong>di</strong>te derivanti dall’avviamento <strong>di</strong> alcuni servizi innovativi<br />
come Casa Amica e Casa <strong>di</strong> Michele. A seguito poi dell’entrata<br />
in vigore dal 2007 della normativa sulla previdenza integrativa,<br />
si è avuta una riduzione della liqui<strong>di</strong>tà che ha ridotto la<br />
possibilità <strong>di</strong> incamerare interessi dagli impieghi bancari.<br />
“Nonostante ciò - sostiene il Direttore della Cooperativa<br />
Paolo Peruzzi - il risultato economico permette: <strong>di</strong> azzerare,<br />
portandoli a costo, cre<strong>di</strong>ti <strong>di</strong>venuti inesigibili degli esercizi<br />
precedenti per un importo complessivo <strong>di</strong> 187.816,66 euro;<br />
QUALITÀ DELLA<br />
OCCUPAZIONE:<br />
se cresce l’occupazione,<br />
cresce quella tipica e a<br />
tempo indeterminato<br />
<strong>di</strong> destinare poco meno <strong>di</strong> 20.000 euro all’adeguamento del<br />
Fondo investimenti; <strong>di</strong> destinare 5.000 euro alla creazione <strong>di</strong><br />
un fondo <strong>di</strong> solidarietà interna, che sarà intestato alla collega<br />
Lucia Bugossi, finalizzato a estendere <strong>di</strong> 3 mesi oltre il limite<br />
contrattuale i trattamenti salariali per i soci in caso <strong>di</strong> grave<br />
malattia e anche ad istituire due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o annuali,<br />
per figlie/figli <strong>di</strong> socie/i, de<strong>di</strong>cate alla memoria <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Zanieri, il nostro Beppe, che è improvvisamente venuto a<br />
mancare qualche settimana fa. I risultati permettono inoltre <strong>di</strong><br />
confermare ed estendere, anche per l’esercizio 2009, la scelta<br />
<strong>di</strong> erogare ai soci sia la remunerazione e la rivalutazione del<br />
capitale sociale versato sui livelli massimi ammessi dalla legge,<br />
sia il ristorno, su un valore me<strong>di</strong>o per ora lavorata <strong>di</strong> 0,40 euro,<br />
maggiore <strong>di</strong> quello erogato nel 2008 che era <strong>di</strong> 0,35, utile a<br />
proteggere il potere <strong>di</strong> acquisto delle retribuzioni e dei salari”.<br />
Ecco quin<strong>di</strong> le delibere approvate dall’assemblea riguardanti:<br />
la corresponsione ai soci <strong>di</strong> un ristorno orario uguale per tutti<br />
pari a 0,4 euro per ogni ora lavorata nel 2009 oltre a un ristorno<br />
40 41
COOPERAZIONE SOCIALE<br />
per livello e qualifica da 1 euro per A1 a 10 euro per F2; il<br />
versamento al Fondo <strong>di</strong> mutualità cooperativa <strong>di</strong> una quota<br />
pari al 3% dell’effettivo utile <strong>di</strong> gestione, pari a 11.570,06<br />
euro; la remunerazione e la rivalutazione gratuita del capitale<br />
sociale effettivamente versato dai soci ai massimi livelli<br />
possibili, ovvero rispettivamente al 6,5% (remunerazione) e<br />
allo 0,7% (rivalutazione gratuita), con un costo complessivo<br />
<strong>di</strong> 43.807,82 euro; aumento del capitale sociale da versare<br />
pari al valore della rivalutazione gratuita del versato, che porta<br />
il valore del capitale sociale da versare ad 2.418,01 euro con<br />
effetto per tutti i soci che <strong>di</strong>verranno tali dopo la deliberazione<br />
assembleare e per quanti, pur essendo già soci, non hanno ancora<br />
versato l’intero capitale sociale; l’accantonamento a Fondo<br />
investimenti <strong>di</strong> risorse per 19.098,72 euro, in funzione<br />
INCREMENTO OCCUPAZIONE:<br />
se aumenta l’occupazione,<br />
aumentano le entrate fiscali dello<br />
Stato<br />
dell’implementare la capacità della cooperativa <strong>di</strong> far fronte ai<br />
programmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione e sviluppo in essere e volti al<br />
consolidamento ed al miglioramento dei livelli occupazionali;<br />
la creazione <strong>di</strong> una dotazione interna <strong>di</strong> solidarietà “Fondo<br />
Lucia” con relativo regolamento e accantonamento <strong>di</strong> 5.000<br />
euro, finalizzata ad assicurare ai soci una migliore copertura<br />
rispetto al contratto delle situazioni <strong>di</strong> grave malattia che, per<br />
la loro durata, danno luogo all’esaurimento delle integrazioni<br />
salariali e a finanziare due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per figlie e figli dei<br />
soci rispettivamente iscritti alla Scuola Me<strong>di</strong>a Superiore ed<br />
all’Università finalizzate a sostenere i ragazzi <strong>di</strong> maggiore merito<br />
e a ricordare il <strong>di</strong>rigente cooperativo e nostro amico Giuseppe<br />
Zanieri; l’accantonamento ai fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Legge (riserva legale e<br />
straor<strong>di</strong>naria) dell’utile netto dopo l’erogazione dei <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> e<br />
le tasse per un importo complessivo pari ad 306.102,38 euro.<br />
“Il fatturato - prosegue il Direttore Peruzzi - è cresciuto<br />
molto più consistentemente dei volumi <strong>di</strong> occupazione in<br />
SERIE STORICA<br />
DEGLI INCREMENTI<br />
OCCUPAZIONALI<br />
Dal 1994, l’occupazione stabile<br />
assicurata da Koiné è passata da<br />
208 a 477 unità, con un aumento<br />
superiore al 130%: il ciclo <strong>di</strong><br />
crescita costante ha avuto due<br />
eccezioni nell’anno 1995 (a<br />
seguito della per<strong>di</strong>ta dell’appalto<br />
della RSA <strong>di</strong> Terranuova<br />
Bracciolini) e nel 2001 (a seguito<br />
della cessazione del contratto per<br />
la gestione della RSA Villa Fiorita).<br />
La crescita occupazionale è<br />
essenzialmente riconducibile<br />
al forte incremento delle attività<br />
nell’area infanzia, mentre nelle<br />
aree RSA, Psichiatria e han<strong>di</strong>cap<br />
si è avuto un sostanziale<br />
consolidamento.<br />
cooperativa sociale<br />
<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />
conseguenza delle scelte strategiche operate dalla Cooperativa,<br />
che ha mirato la propria azione ad uno sviluppo <strong>di</strong> qualità<br />
sostenibile, che determinasse le con<strong>di</strong>zioni per creare<br />
occupazione qualificata, ben retribuita e stabile e che,<br />
<strong>di</strong>versamente da quanto hanno fatto altre imprese del settore,<br />
non si sostanziasse nella mera crescita quantitativa.<br />
La visione inerente lo sviluppo si è sostanziata in una serie <strong>di</strong><br />
scelte <strong>di</strong> carattere programmatico e <strong>di</strong> posizionamento nel<br />
mercato: scelta <strong>di</strong> immaginare la crescita come conseguenza<br />
della capacità finanziaria dell’impresa, per evitare che<br />
all’aumento dei ricavi conseguisse un più che proporzionale<br />
incremento degli oneri finanziari e, quin<strong>di</strong>, la generazione<br />
<strong>di</strong> per<strong>di</strong>te ovvero <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> precarizzazione del lavoro;<br />
scelta <strong>di</strong> agire solo nei settori <strong>di</strong> eccellenza della cooperativa,<br />
rinunciando a 'fare tutto per fare'; scelta <strong>di</strong> puntare sulla<br />
ricerca, la progettazione e la co-progettazione con gli Enti<br />
Locali per concorrere all’innovazione dei sistemi <strong>di</strong> offerta ed<br />
42 43
COOPERAZIONE SOCIALE<br />
IRAP, TASSE E CONTRIBUTI<br />
SU SALARI EROGATI<br />
2007 2008 2009 Me<strong>di</strong>a<br />
Salari erogati 6.652.332,48 7.187.842,49 7.820.061,41 7.220.078,79<br />
Irpef pagata 2.489.914,49 2.894.888,02 3.777.666,75 3.054.156,42<br />
ContrIb pagatI 1.214.305,46 1.537.243,38 2.169.117,23 1.640.222,02<br />
Irap pagata 228.630,00 211.770,00 234.355,00 224.918,33<br />
tot taS + ContrIb 3.932.849,95 4.643.901,40 6.181.138,98 4.919.296,78<br />
InC % taS + Contr 59,12% 64,61% 79,04% 68,13%<br />
INDICI DI BILANCIO 2009 DOPO LE<br />
DELIBERAZIONI ASSEMBLEARI<br />
Ricavi 13.304.402,94<br />
costo del lavoRo 10.596.165,10<br />
costi <strong>di</strong> PRoduzione 1.421.921,16<br />
costi FinanziaRi 84.716,68<br />
sPese geneRali 424.831,79<br />
utile loRdo 385.668,78<br />
Fondo Mutualità 11.570,06<br />
utile dopo tasse 374.098,72<br />
Remun + Rivalut 43.807,62<br />
utile netto 330.291,10<br />
Fondo investimenti 19.098,72<br />
Fondo lucia 5.000,00<br />
utile ai Fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge 306.192,38<br />
Fondo ris legale 91.857,72<br />
Fondo Ris straor<strong>di</strong>naria 214.334,67<br />
cooperativa sociale<br />
<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />
al miglioramento qualitativo complessivo del welfare locale<br />
piuttosto che al mero porsi come produttore terzista del<br />
'vecchio' sistema <strong>di</strong> offerta”.<br />
“In questo contesto - conclude la Presidente Faltoni - Koiné<br />
ha ottenuto parzialmente anche un importante risultato che<br />
si prefiggeva, quello <strong>di</strong> elevare progressivamente il fatturato<br />
me<strong>di</strong>o annuo per addetto, ovvero l’ammontare dei ricavi <strong>di</strong><br />
ogni singolo socio <strong>di</strong>pendente. Il fatturato per addetto infatti<br />
ha subito negli anni un’evoluzione positiva in coincidenza<br />
con i rinnovi contrattuali e i progressivi miglioramenti dei<br />
trattamenti previdenziali, raggiungendo il punto più elevato<br />
nel 2009, quando, anticipando i tempi <strong>di</strong> Legge, Koinè è<br />
riuscita a determinare l’uscita definitiva dal cosiddetto salario<br />
convenzionale e il passaggio al regime previdenziale or<strong>di</strong>nario”.<br />
Ricavi addetti Fatt X addetto<br />
1995 3.463.851,01 182 19.032,15<br />
1996 3.677.477,16 216 17.025,36<br />
1997 4.051.924,27 221 18.334,50<br />
1998 4.585.070,71 227 20.198,55<br />
1999 5.147.446,33 239 21.537,43<br />
2000 5.904.961,05 254 23.247,88<br />
2001 5.596.867,76 242 23.127,55<br />
2002 5.739.258,15 240 23.913,58<br />
2003 6.486.634,74 282 23.002,25<br />
2004 8.006.021,43 328 24.408,60<br />
2005 8.307.683,16 383 21.691,08<br />
2006 9.601.292,65 403 23.824,55<br />
2007 10.546.303,86 424 24.873,36<br />
2008 11.547.314,93 467 24.726,58<br />
2009 13.303.315,94 477 27.889,55<br />
44 45
A cura <strong>di</strong>:<br />
PROGRAMMA DELLA GIORNATA<br />
Ore 16.00 Apertura della Giornata<br />
In collaborazione<br />
con:<br />
13 Giugno <strong>2010</strong> Al Prato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
Una giornata de<strong>di</strong>cata al Rapporto Uomo-Animale<br />
Dalle 16.00 alle 23.00<br />
ORE 16.30 Iscrizioni dei concorrenti alla maratona € 5.00 a cane<br />
(i cani dovranno essere portati al Guinzaglio max.1,50m, essere provvisti <strong>di</strong> museruola<br />
e libretto sanitario con numero microchip)<br />
ORE 17.30 Partenza della maratona<br />
Per categorie: 1) Cani taglia Grande e Me<strong>di</strong>a; 2) Cani taglia Piccola;<br />
3) cuccioli fino a 4 mesi; 4) Cani <strong>di</strong>versamente abili e seniores.<br />
ORE 19.00 Arrivo della Maratona<br />
ORE 19.30 Dimostrazione <strong>di</strong> un educatore cinofilo della SIUA<br />
Ore 20.30 Dimostrazione sportiva Gruppi Cinofili CRI (Croce Rossa Italiana)<br />
ORE 21.00 Premiazione dei vincitori del concorso fotografico e Maratona<br />
ORE 22.00 Chiusura della Giornata<br />
Durante la giornata saranno presenti alcuni stand gastronomici con prodotti vegeta-<br />
riani, vegani e biologici, nonché stand informativi. Inoltre, sarà presente un apposito<br />
spazio dove verranno esposti i <strong>di</strong>segni dei bambini delle nostre scuole aventi come<br />
tema quello degli animali, nonché le foto pervenutaci per la partecipazione al concorso<br />
fotografico.<br />
Concorso Fotografico “Due cuori e sei zampe”<br />
VEDI REGOLAMENTO DIETRO<br />
AREZZO<br />
I “limiti riflessi” <strong>di</strong> Ilinep<br />
Il consigliere comunale Giovanni Pelini e le sue sculture<br />
“Ilinep” è lo pseudonimo <strong>di</strong>etro il quale si “nasconde” un<br />
consigliere comunale aretino che ha cominciato a cimentarsi<br />
con la scultura prima come un gioco nuovo dell’animo poi in<br />
forma sempre più pubblica fino a che le sue opere sono state<br />
messe in mostra a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale,<br />
al secondo piano <strong>di</strong> Palazzo Panciatichi, via Cavour 4.<br />
“Limiti riflessi”: questo il titolo dell’esposizione <strong>di</strong> Giovanni<br />
Pelini, consigliere comunale del gruppo socialista inaugurata<br />
dal consigliere regionale Enzo Brogi e dal professor Luigi<br />
Bellini del Museo Bellini Gallery <strong>di</strong> Firenze.<br />
Il battesimo dell’arte <strong>di</strong> Giovanni Pelini, stimolato dall’amico<br />
Riccardo Mezzabotta, aretino <strong>di</strong> origini biturgensi, è<br />
avvenuto nel 2009 a Sansepolcro grazie<br />
all’interesse che la sua opera ha sollevato<br />
nel presidente della Compagnia Artisti<br />
della citta<strong>di</strong>na biturgense Michele Foni.<br />
Ulteriore incentivo a mostrare le sue opere<br />
è stata l'importante recensione dell'allora<br />
presidente del Consiglio Regionale<br />
Riccardo Nencini che ha dato all'artista<br />
la certezza della comunicabilità delle sue<br />
opere, tanto da esporle a Firenze.<br />
“Ilinep” Pelini ama lavorare la pietra<br />
arenaria aretina, quella che sostiene i nostri<br />
bei palazzi storici. Lavora infatti per lo più<br />
in un suo ambiente collinare alle pen<strong>di</strong>ci del monte Lignano<br />
dove si trova una vecchia cava <strong>di</strong> pietra serena. Si definisce un:<br />
“artista riflesso comunicante. Di oggetti ben fatti ne sono pieni<br />
i laboratori artigiani. La scultura può apparire anche brutta<br />
ma l’importante, come per la poesia, è che riesca ad attuare un<br />
collegamento tra il messaggio dell’artista e l’osservatore. Nel<br />
mio lavoro emerge dunque la volontà <strong>di</strong> comunicare, attraverso<br />
le figure e le forme realizzate, i pregi e <strong>di</strong>fetti dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Forse, più i <strong>di</strong>fetti, i limiti e le debolezze. Cerco <strong>di</strong> riflettere<br />
sul <strong>di</strong>vario tra la visione infantile e l’uomo ‘maturo’ come ad<br />
esempio nelle sculture dal titolo ‘Gioia<br />
<strong>di</strong> bimbo’ e ‘Arco <strong>di</strong> vita’. In altre opere<br />
privilegio l’in<strong>di</strong>fferenza, l’imposizione,<br />
l’in<strong>di</strong>vidualismo, l’abbandono, temi<br />
che racchiudono una visione culturale<br />
decadente che emerge qualora l’uomo non<br />
riesca a superare le debolezze egoistiche”.<br />
Nelle sue opere, sempre con risvolti<br />
negativi, emerge anche l’imposizione,<br />
intesa come denuncia della mancanza <strong>di</strong><br />
democrazia nella maggior parte dei paesi<br />
del globo, sostenuta dall’opportunismo<br />
collettivo. “Voglio tuttavia rimarcare –<br />
conclude Pelini – un messaggio positivo che si trova nella<br />
rappresentazione della solidarietà con la quale si evidenzia la<br />
forza <strong>di</strong> gruppo che può contrastare le debolezze egoistiche”.<br />
46 47
AREZZO<br />
I racconti del Bastardo: San Giuliano e la sua storia<br />
Un volume curato da Nanni Cheli della “Bottega <strong>di</strong> Ciacco” e scritto a più “mani” presentato dai Presidenti dei Consigli Comunale e Provinciale Giuseppe Caroti e Giuseppe Alpini<br />
Nanni Cheli della “Bottega <strong>di</strong> Giacco”<br />
<strong>di</strong> San Giuliano, curatore del volume,<br />
i presidenti dei consigli comunale e<br />
provinciale, rispettivamente Giuseppe<br />
Caroti e Giuseppe Alpini hanno<br />
presentato il libro “Racconti del<br />
Bastardo. Storia e storie <strong>di</strong> un angolo <strong>di</strong><br />
Toscana”. Hanno portato il loro saluto<br />
e apprezzamento anche il Sindaco<br />
Giuseppe Fanfani e il presidente<br />
onorario <strong>di</strong> Banca Etruria Elio Faralli.<br />
Il commento <strong>di</strong> Giuseppe Alpini: “tutto<br />
ciò che nasce nel territorio e dall’amore<br />
per il territorio prescinde dal valore<br />
scientifico e letterario delle opere.<br />
Questo è uno <strong>di</strong> quei libri che non<br />
vanno a finire in soffitta ma verrà aperto<br />
continuamente dai possessori. Ci sono<br />
anche contributi <strong>di</strong> livello universitario<br />
ma si tratta <strong>di</strong> pagine che definirei nate<br />
in bottega, in uno <strong>di</strong> quei luoghi dove<br />
si comincia a parlare, poi si attacca un altro <strong>di</strong>scorso e così<br />
via, fino ad affondare nella memoria <strong>di</strong> coloro che erano<br />
costretti, in passato, a mettere l’intelligenza a <strong>di</strong>sposizione<br />
della vita e della stessa sopravvivenza”.<br />
Giuseppe Caroti ha ricordato come l’iniziativa si inserisca<br />
“nel progetto intrapreso dall’ufficio <strong>di</strong> presidenza che fin dal<br />
suo inse<strong>di</strong>amento ha cercato <strong>di</strong> aprire il palazzo comunale<br />
ai citta<strong>di</strong>ni. Stavolta tocca a un libro <strong>di</strong> aretini che racconta<br />
un pezzo del passato del nostro territorio”.<br />
Nanni Cheli, curatore: “il libro <strong>di</strong>mostra che anche paesi<br />
privi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>gree ineccepibile hanno comunque una storia<br />
da raccontare. Storia che ha stupito anche il sottoscritto<br />
quando mi sono messo a raccogliere materiale. Voglio citare<br />
chi ha contribuito alla stesura del volume che si presenta<br />
dunque a parecchie mani. Antonio Bacci, esperto <strong>di</strong> strade<br />
antiche <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia e della via del Bastardo, per<br />
secoli arteria che ha dato da vivere al sud ovest aretino;<br />
Giancarlo Benelli, maestro elementare che ha trovato con<br />
bambini <strong>di</strong> quinta elementare testimonianze importanti;<br />
Renato Zavataro con il suo romanzo su Gratena; Vittorio<br />
Dini, che ha scritto su Chiani, San Zio e la sacralità <strong>di</strong> questo<br />
poggio; Giovanni Nocentini, ricercatore <strong>di</strong> culti cristiani e<br />
pre-cristiani; Romano Grotti, animatore <strong>di</strong> gruppi giovanili<br />
e ‘bastar<strong>di</strong>no’ doc; Gian Franco Di Pietro, testimone del<br />
ruolo assunto della fattoria granducale<br />
del Bastardo, la più importante delle<br />
13 della Val<strong>di</strong>chiana; Paolo Pagliacci,<br />
cultore <strong>di</strong> civiltà conta<strong>di</strong>na; Raffaello<br />
Lisi, scrittore e lucida memoria <strong>di</strong> storia<br />
locale; Santi Cherubini, il ‘Penna’ degli<br />
Avanzi <strong>di</strong> Balera con il suo <strong>di</strong>zionario<br />
<strong>di</strong>alettale; Carla Seri, insegnante e<br />
poetessa il cui contributo su Poggiola<br />
e chiesetta <strong>di</strong> Santa Maria dei Prati è<br />
ineccepibile. Il post scriptum infine è <strong>di</strong><br />
Clau<strong>di</strong>o Santori. Ma protagonisti sono<br />
tutti i paesani che hanno frugato nelle<br />
soffitte ritrovando tante cose, da scritti<br />
ottocenteschi a foto antiche”.<br />
Carla Seri: “è un messaggio per i<br />
giovani, che spesso si sentono anonimi<br />
in un tessuto anonimo. Ecco allora che<br />
il libro non è solo per i ‘bastar<strong>di</strong>ni’ ma<br />
anche per coloro che da poco abitano<br />
nel nostro paese affinché si sentano<br />
parte <strong>di</strong> una realtà viva”.<br />
Romano Grotti: “ho avuto la fortuna <strong>di</strong> ascoltare mio<br />
nonno al focolare la sera, destino che mi porterò dentro<br />
tutta la vita. Questo libro fa rivivere queste emozioni e<br />
questa atmosfera”.<br />
Il 19 gennaio 1940 Il Bastardo cambiò nome nell’attuale<br />
San Giuliano perché ai fascisti locali, un manipolo tra i più<br />
agguerriti dell’aretino, non piaceva che il fascio littorio fosse<br />
associato a un termine che nell’accezione comune suonava,<br />
e suona, offensivo. In realtà, “Bastardo” potrebbe provenire<br />
da basto, un arnese che si usava per rivestire animali che<br />
trasportavano mercanzie, specialmente grano. E il grano<br />
transitava per queste lande fin dall’alto me<strong>di</strong>oevo. Oppure,<br />
c’è chi ammicca a qualche figlio illegittimo, “Bastardo”<br />
appunto, <strong>di</strong> vescovi del passato come Guglielmino degli<br />
Ubertini.<br />
“Il libro – conclude Nanni Cheli – è pubblicato senza<br />
scopo <strong>di</strong> lucro così come sono tutte le attività del paese.<br />
E a proposito <strong>di</strong> attività, dal 10 al 13 giugno abbiamo<br />
organizzato la festa del ‘Bastardo’, non la solita sagra ma<br />
una festa <strong>di</strong> paese come usava una volta”.<br />
1936 le prime suore al Bastardo<br />
Secolo XVIII veduta del Bastardo<br />
48 49
AISA<br />
Aisa: “bilanci in attivo, più servizi, tariffe stabili”<br />
Approvato il bilancio 2009 dell’azienda <strong>di</strong> igiene urbana. Il Presidente Walter Rossi sintetizza Il lavoro svolto in questi ultimi quattro anni<br />
Dopo l’inversione <strong>di</strong> rotta nel 2007, Aisa ha chiuso per<br />
la terza volta consecutiva il suo bilancio in attivo. “E un<br />
impegno prioritario che abbiamo assunto al momento<br />
dell’inse<strong>di</strong>amento – afferma il Presidente Walter Rossi.<br />
Conti positivi e servizi <strong>di</strong> qualità: questo è stato lo sforzo<br />
<strong>di</strong> questi anni”. Non facile perché il primo bilancio,<br />
quello <strong>di</strong> transizione dalla precedente amministrazione, si<br />
era chiuso con un passivo <strong>di</strong> quasi 600.000 euro. Poi la<br />
svolta: un attivo <strong>di</strong> 381.000 euro nel 2007, <strong>di</strong> 155.000 nel<br />
2008 e <strong>di</strong> 224.000 nel 2009. “Cifre positive – commenta<br />
Rossi – nonostante il venir meno, quasi integrale del<br />
contributo statale per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia prodotta dal<br />
termovalorizzatore <strong>di</strong> San Zeno che nel 2009 ha registrato<br />
il suo picco <strong>di</strong> produzione con 18.203 megawattora, il<br />
10% in più rispetto all’anno precedente”<br />
I conti in attivo derivano, innanzitutto, dalla riduzione<br />
delle spese e dalle motivazioni del personale. “Quin<strong>di</strong> una<br />
nuova identità aziendale, più attenta alle spese e fortemente<br />
orientata al potenziamento e alla qualificazione dei servizi”.<br />
Le spese generali hanno subito un sforbiciata notevole. Un<br />
esempio tra i tanti: il Consiglio d’amministrazione è stato<br />
ridotto da 9 a 3 componenti ed è stata eliminata la figura<br />
del vice Presidente che prima erano ad<strong>di</strong>rittura due.<br />
“Ma l’elemento chiave – commenta Rossi – è stato quello del<br />
rilancio dei servizi dell’azienda e della loro valorizzazione.<br />
La <strong>di</strong>fficile fase del tentativo <strong>di</strong> privatizzazione aveva<br />
sostanzialmente fatto rinchiudere al suo interno questa<br />
impresa in attesa <strong>di</strong> eventi esterni. Terminato questo<br />
periodo, Aisa ha lavorato per offrire servizi sempre migliori<br />
ai citta<strong>di</strong>ni e per rispondere alle aspettative dei Comuni<br />
soci, in primo luogo quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> che ha creato Aisa e<br />
della quale rimane il punto <strong>di</strong> riferimento assolutamente<br />
prioritario”.<br />
Ecco l’in<strong>di</strong>viduazione dell’obiettivo principale e cioè<br />
la riduzione dei rifiuti. Arrivare quin<strong>di</strong> alla minima<br />
quantità possibile <strong>di</strong> rifiuti e, su <strong>di</strong> essi, operare con la<br />
raccolta <strong>di</strong>fferenziata. Nel 2009 i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> hanno<br />
prodotto complessivamente 626 chili <strong>di</strong> rifiuti a testa. A<br />
Firenze nello stesso periodo sono stati prodotti circa 710<br />
chili, a Grosseto 700, a Lucca 750, a Massa oltre 915, a Pisa<br />
circa 800, a Prato 815 e Siena oltre 760. La me<strong>di</strong>a Toscana<br />
è 684 chili pro capite all’anno.<br />
La crescita della raccolta <strong>di</strong>fferenziata nel periodo 2006-<br />
2009 è stata determinata da due fattori principali: la<br />
maggiore sensibilità dei citta<strong>di</strong>ni riguardo al tema dello<br />
smaltimento dei rifiuti e il potenziamento dei servizi <strong>di</strong> Aisa.<br />
Questo incremento dei circuiti <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />
ha fornito maggiori strumenti per riciclare e recuperare<br />
materia.<br />
PRODUCIAMO<br />
MENO RIFIUTI<br />
Prima la riduzione e poi la <strong>di</strong>fferenziazione<br />
Meno rifiuti vuol <strong>di</strong>re ambiente migliore<br />
e bollette più leggere<br />
Tra il 2006 e il 2009, la percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />
è passata dal 24,43% al 37,99%. “Abbiamo attivato il<br />
progetto “Avanzi Tutta” per l’organico, poi le iniziative<br />
per compostaggio domestico, alluminio, oli da cucina,<br />
imballaggi. E adesso il vetro. Si sono moltiplicate le<br />
postazioni ecologiche e, per quanto riguarda l’organico,<br />
abbiamo <strong>di</strong>stribuito, porta e porta, le biopattumiere a tutte<br />
le famiglie <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con l’eccezione <strong>di</strong> quelle residenti nel<br />
centro storico”.<br />
Tutti questi nuovi servizi e gli oneri conseguenti sono<br />
stati <strong>di</strong> fatto finanziati con le economie gestionali e con<br />
l’efficentamento aziendale, mantenendo il risultato<br />
economico in attivo.<br />
Un grande sforzo che ha avuto riflessi minimi sulle bollette.<br />
“Nel 2007 e nel 2008 ci siamo limitati all’adeguamento<br />
Istat. Nel 2009 abbiamo applicato alle tariffe un incremento<br />
del 4% che è stato <strong>di</strong> circa 1 punto superiore all’Istat. E<br />
analogo aumento abbiamo messo in programma per il<br />
<strong>2010</strong> e il 2011”, per recuperare una parte delle minori<br />
entrate derivanti dal venir meno del contributo statale per<br />
la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia elettrica prodotta (circa 2,4 milioni <strong>di</strong><br />
euro annui pari al 12% delle entrate aziendali).<br />
50 51
AFM<br />
Afm si conferma pilastro solido dell’economia aretina<br />
Un utile <strong>di</strong> oltre 244.00 euro. La Presidente Marzia Sandroni: “consolidato il bilancio e garantito il ruolo sociale dell’azienda. Nuove se<strong>di</strong> e maggiori contatti con i citta<strong>di</strong>ni”<br />
I dati presentati nell’assemblea generale <strong>di</strong> maggio <strong>2010</strong><br />
<strong>di</strong>mostrano come l’Azienda chiuda l’anno 2009 con un<br />
utile d'esercizio <strong>di</strong> 244.015,50 euro, un risultato <strong>di</strong> gran<br />
lunga positivo rispetto all’andamento del mercato generale<br />
e leggermente superiore a quello dell’esercizio precedente<br />
nonostante le detrazioni tra cui il cosiddetto decreto<br />
Abruzzo che ha inciso per circa l’1,4% negli ultimi otto<br />
mesi dell’anno. Tra le misure <strong>di</strong> contenimento della spesa<br />
farmaceutica sono da ricordare le <strong>di</strong>minuzioni continue dei<br />
prezzi delle specialità me<strong>di</strong>cinali, spesso dovute alla scadenza<br />
<strong>di</strong> brevetto e all’ingresso nel mercato <strong>di</strong> farmaci generici a<br />
basso costo; l’aumento dei farmaci <strong>di</strong>stribuiti dalle farmacie<br />
in nome e per conto della ASL (DPC), che retribuiscono<br />
la farmacia in maniera molto più esigua rispetto al margine<br />
<strong>di</strong> cui essa godrebbe in una <strong>di</strong>stribuzione classica. Per<br />
altro i costi <strong>di</strong> gestione in generale sono in aumento:<br />
tariffe, contratti, manutenzioni, costo del lavoro a cui si<br />
aggiungono i maggiori costi <strong>di</strong> trasporto per l’aumento dei<br />
clienti e per fornire, per conto Asl, i prodotti per assistenza<br />
integrativa a tutte le farmacie della provincia.<br />
A questi costi corrisponde un apprezzabile aumento del<br />
fatturato del magazzino e delle farmacie relativo alla gestione<br />
dei farmaci per conto Asl e alla gestione dei due servizi:<br />
integrativa per conto ASL e consegna domiciliare ausili per<br />
conto Artsana, con un aumento complessivo del 12,45%.<br />
La Presidente Marzia Sandroni ricorda le varie iniziative<br />
intraprese dall’azienda per permettere il consolidamento<br />
del bilancio e una miglior risposta sia ai citta<strong>di</strong>ni che ai<br />
clienti <strong>di</strong> magazzino. “Questo buon risultato è un risultato<br />
<strong>di</strong> tutti ed è stato permesso grazie alla sempre più proficua<br />
collaborazione con i farmacisti privati del territorio, con<br />
l’amministrazione comunale e con Farmacentro, socio <strong>di</strong><br />
maggioranza. I <strong>di</strong>pendenti per parte loro hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
un tenace attaccamento al proprio lavoro rispondendo con<br />
sacrificio e senso <strong>di</strong> responsabilità alle esigenze/opportunità<br />
che <strong>di</strong> volta in volta emergevano in azienda. Anche in<br />
questo periodo <strong>di</strong> crisi in cui, a pari valore si è riscontrato<br />
un aumentato numero <strong>di</strong> clienti e <strong>di</strong> ricette spe<strong>di</strong>te e un<br />
aumento dei servizi erogati senza incremento <strong>di</strong> personale,<br />
il loro impegno ha garantito il massimo ren<strong>di</strong>mento<br />
permettendo <strong>di</strong> mantenere stabili i costi aziendali e gli<br />
standard dei servizi erogati. Rispetto ai <strong>di</strong>pendenti e<br />
in particolare ai <strong>di</strong>rettori dei plessi farmaceutici è stata<br />
adottata una politica <strong>di</strong> grande coinvolgimento che ha<br />
permesso loro <strong>di</strong> agire il proprio ruolo partecipando<br />
alla programmazione dell’azienda e agli esiti delle<br />
varie strategie attivate. Particolarmente utile è stato il<br />
collegamento con il magazzino <strong>di</strong> Perugia <strong>di</strong> Farmacentro<br />
(progetto Procuro) che facilita la pronta risposta anche alle<br />
richieste <strong>di</strong> prodotti che non sarebbero imme<strong>di</strong>atamente<br />
<strong>di</strong>sponibili nel nostro magazzino <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Inoltre<br />
l’ampliamento della farmacia <strong>di</strong> San Leo, l’apertura<br />
della farmacia <strong>di</strong> Ceciliano (febbraio <strong>2010</strong>), hanno<br />
rappresentato elementi <strong>di</strong> rinnovamento particolarmente<br />
apprezzati dai citta<strong>di</strong>ni e dagli stessi operatori".<br />
“Mi preme sottolineare - afferma l’amministratore delegato<br />
Alessandro Bruschi - il grande impatto che ha avuto e che<br />
avrà l’adesione delle farmacie Comunali, ma anche <strong>di</strong> quelle<br />
cosiddette “private” alla rete Farmainsieme, un progetto che<br />
integra la Farmacia come <strong>di</strong>spensatrice <strong>di</strong> farmaci in una<br />
farmacia <strong>di</strong> servizi adatta a compensare le politiche in sanità<br />
sempre meno ospedalo-centriche e sempre più realizzate<br />
nel territorio. Il valore aggiuntivo della Rete è anche la<br />
grande convenienza economica, la possibilità <strong>di</strong> offerte<br />
promozionali su prodotti farmaceutici e parafarmaceutici:<br />
una farmacia che riafferma sempre più la sua valenza sociale”.<br />
Anche l’assessore Giustini, esprime sod<strong>di</strong>sfazione sulla<br />
gestione e concorda con gli investimenti operati dall’azienda<br />
ricordando il ruolo sempre più importante delle farmacie<br />
nel territorio anche in sinergia con le Aziende Sanitarie.<br />
52 53
DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />
DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />
NASCE COOB<br />
Coob, un consorzio per il territorio/<br />
un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />
ELIOS<br />
Montevarchi (ar)<br />
FUTURA<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
IL CENACOLO<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
IDEA 2000<br />
Pratovecchio (ar)<br />
SO.DI.SER<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
LA TAPPA<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
ACHILLE GRANDI<br />
Castiglion Fibocchi (ar)<br />
2000 ONLUS<br />
CastelFocognano (ar)<br />
LA NUOVA IDEA<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
CASTIGLIONESE<br />
Castiglion Fiorentino (ar)<br />
COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />
Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />
AL PLURALE<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
IL GIRASOLE<br />
Sansepolcro<br />
ALBATROS<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
BETA<br />
<strong>Arezzo</strong><br />
PRIMAVERA<br />
Capolona - Subbiano (ar)<br />
CO.LA.P<br />
Monte San Savino (ar)<br />
54 55
AREZZO<br />
Scopri<strong>Arezzo</strong> dall’alto della<br />
Organizzate da <strong>Comune</strong> e Associazione Fiera Antiquaria con la collaborazione del Centro<br />
Insieme alle consuete visite guidate organizzate dalla<br />
Presidenza del Consiglio Comunale e rivolte principalmente<br />
alle scuole, si amplia la conoscenza del Palazzo Comunale<br />
con questa iniziativa promossa in collaborazione con la<br />
Fiera Antiquaria e con il centro Guide <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Tutti i<br />
sabati dei mesi <strong>di</strong> giugno e luglio e solo i sabati della Fiera<br />
antiquaria nei mesi successivi, sarà possibile visitare il<br />
Palazzo Comunale, ammirare la quadreria e salire nella torre.<br />
Un percorso <strong>di</strong> circa un’ora che attraversa alcuni degli spazi<br />
più suggestivi dell’e<strong>di</strong>ficio ristrutturato nel quattrocento,<br />
come la Sala del Consiglio Comunale, fino a raggiungere<br />
la vetta della torre, da cui si gode una splen<strong>di</strong>da vista sul<br />
centro storico e sui monti circostanti. La torre, restaurata<br />
negli anni Trenta ma erede delle tante case-torri lasciate<br />
dall’e<strong>di</strong>lizia me<strong>di</strong>evale, ospita ancora oggi il “campano”,<br />
la campana della comunità che suonò anche nel 1799 per<br />
chiamare a raccolta gli aretini insorti contro i francesi, oltre<br />
all’orologio <strong>di</strong> cui è ben visibile il meccanismo.<br />
L’iniziativa è stata presentata proprio sulla Torre del Palazzo<br />
Comunale dall’assessore alla cultura, Camillo Brezzi; dal<br />
Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Caroti;<br />
dal Presidente della Fiera Antiquaria, Paolo Nicchi e dalla<br />
Presidente del Centro Guide <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, A<strong>di</strong>na Persano.<br />
L’iniziativa, volta ad esau<strong>di</strong>re il “sogno segreto” manifestato<br />
da molti turisti, offre a tutti la possibilità <strong>di</strong> visitare insieme<br />
ad una guida professionale il trecentesco palazzo oggi<br />
sede dell’Amministrazione Comunale, da secoli centro<br />
Torre: le visite guidate<br />
Guide. Tutti i sabati <strong>di</strong> giugno e luglio e da settembre ogni sabato della Fiera Antiquaria<br />
nevralgico della vita civile aretina e <strong>di</strong> abbracciare tutta la<br />
città con un solo sguardo, dall’alto <strong>di</strong> una torre antica.<br />
Il Palazzo dei Priori è senz’altro uno dei più belli, oltre che<br />
storicamente importanti, <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. L’ orario stabilito per le<br />
visite è strategico, perché coincide con la chiusura <strong>di</strong> molte<br />
chiese e permette a chi viene da fuori <strong>di</strong> impiegare la lunga<br />
pausa pranzo con un’attività interessante e <strong>di</strong>vertente.<br />
Senza contare che la possibilità <strong>di</strong> vedere la città dall’alto <strong>di</strong><br />
una torre è irresistibile per moltissime persone.<br />
Il tour comprende inoltre la visita alla ricca quadreria<br />
comunale, nella quale si annoverano i ritratti degli aretini<br />
illustri, da Mecenate a Francesco Re<strong>di</strong> passando per quel<br />
Pietro Aretino <strong>di</strong>pinto dal veneziano Sebastiano del<br />
Piombo. Da ammirare poi alcuni stemmi robbiani e gli<br />
affreschi, spesso <strong>di</strong> soggetto religioso, che dovevano ispirare<br />
saggezza e rettitu<strong>di</strong>ne agli amministratori della città. Tra<br />
questi, la quattrocentesca Crocifissione <strong>di</strong> Parri <strong>di</strong> Spinello e<br />
l’immagine <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> com’era nel Seicento, immortalata da<br />
Salvi Castellucci nel <strong>di</strong>pinto con la Madonna e San Donato.<br />
Notevoli poi le opere <strong>di</strong> scultura, come la trecentesca<br />
Madonna col Bambino in pietra arenaria, tra i pochissimi<br />
esemplari esistenti delle Madonne che ornavano la cinta<br />
tarlatesca della città e oggi conservata al primo piano del<br />
loggiato vasariano costruito dall’architetto Alfonso Parigi.<br />
L’appuntamento per effettuare la visita con il personale<br />
del Centro Guide è presso il centro <strong>di</strong> accoglienza turistica<br />
“Benvenuti ad <strong>Arezzo</strong>” in piazza della Libertà alle ore<br />
12.30. Prenotazioni al numero <strong>di</strong> telefono 0575 401945.<br />
L’ingresso sarà consentito fino ad un massimo <strong>di</strong> 25 persone<br />
a gruppo. Il costo è <strong>di</strong> 5 euro a persona, gratis per i bambini<br />
fino a 6 anni e con una riduzione a 2,50 euro per quelli dai<br />
7 ai 12 anni.<br />
56 57
AREZZO<br />
Giovani aretini a Bedford: “la musica che unisce”<br />
L’esperienza della trasferta a Bedford raccontata dai giovani musicisti aretini protagonisti Il sostegno del Liceo Musicale e dell’amministrazione comunale<br />
L’intenso lavoro con l’orchestra da noi sperimentato nella<br />
citta<strong>di</strong>na inglese <strong>di</strong> Bedford, mette alla luce uno dei più<br />
significativi aspetti della realtà <strong>di</strong> questo scambio culturale,<br />
vale a <strong>di</strong>re l’impegno, la de<strong>di</strong>zione e soprattutto l’amore che<br />
tutti ripongono nel fare musica. A conferma <strong>di</strong> ciò, il fatto<br />
estremamente significativo che il <strong>Comune</strong> avesse messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione numerosi mezzi <strong>di</strong> trasporto che passando per<br />
le campagne prendevano gli studenti per portarli nel college<br />
dove si svolgevano le prove orchestrali, a partire dalle nove del<br />
mattino fino alle cinque del pomeriggio.<br />
Accolti dalle famiglie nel migliore dei mo<strong>di</strong>, <strong>di</strong>mostratesi<br />
peraltro <strong>di</strong> una rara gentilezza, abbiamo avuto modo <strong>di</strong><br />
vedere <strong>di</strong> persona le numerosissime orchestre giovanili, <strong>di</strong> vari<br />
livelli, riunirsi per montare pressoché in una un settimana<br />
un concerto sinfonico che vedeva protagoniste le pagine <strong>di</strong><br />
celeberrime ed ardue composizioni.<br />
La bellezza <strong>di</strong> vivere un’esperienza del genere si è rivelata a<br />
partire ovviamente dal lavoro musicale, dove appassionati<br />
ragazzi <strong>di</strong> tutte le età si sono impegnati per montare brani del<br />
calibro <strong>di</strong> Tchaikovsky e Bartòk,<br />
Chi nel tempo libero, chi professionalmente hanno tutti<br />
comunque fin da piccoli la possibilità <strong>di</strong> venire a contatto<br />
con un’educazione <strong>di</strong> natura musicale formandosi in istituti<br />
adeguatamente preparati ad accogliere i giovani.<br />
Tra le ore passate a suonare e quelle a constatare quanto<br />
terribile fosse il cibo, abbiamo avuto modo <strong>di</strong> visitare la<br />
pittoresca Cambridge rinomato centro universitario sorto sulle<br />
rive costellate <strong>di</strong> giacinti e salici piangenti <strong>di</strong> un grazioso fiume,<br />
e correndo attraverso i vastissimi cunicoli metropolitani, le<br />
imponenti e multietniche sfaccettature della capitale Londra,<br />
tutto per nostra fortuna in un clima estremamente soleggiato<br />
e primaverile.<br />
Un ulteriore motivo <strong>di</strong> apprezzamento è stata la completa<br />
<strong>di</strong>sposizione e la cortesia <strong>di</strong> tutti coloro che hanno organizzato<br />
la visita delle suddette città.<br />
Per concludere, da parte mia, ho ritenuto molto formativo aver<br />
avuto modo <strong>di</strong> suonare con coetanei <strong>di</strong> livello ed esperienza<br />
<strong>di</strong>fferente dal mio, non solo, veder appagato il proprio lavoro<br />
con un concerto finale in un buon au<strong>di</strong>torio è stato motivo <strong>di</strong><br />
enorme sod<strong>di</strong>sfazione.<br />
A tale proposito desidero a nome <strong>di</strong> tutti i ragazzi che hanno<br />
partecipato, ringraziare tutte le persone che collaborano a<br />
questa iniziativa permettendone dunque la realizzazione nella<br />
speranza che il progetto continui.<br />
Michele Sarti<br />
È stato per me un vero onore rappresentare il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per assistere al concerto della seconda orchestra<br />
giovanile della Bedfordshire Music, dove hanno suonato anche<br />
sette giovani del nostro Liceo Musicale: Elisa, Selene e Sofia al<br />
violino, Michele alla viola, Andrea al violoncello, Mattia alla<br />
tromba e Paolo alle percussioni.<br />
L’integrazione dei nostri musicisti nell’orchestra è stata<br />
ottima, frutto dell’intenso e proficuo lavoro svolto nel corso<br />
della settimana con il <strong>di</strong>rettore Jan Kaznowski, culminato<br />
nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 “piccola Russia” <strong>di</strong><br />
Ciaikovski nell’emozionante scenario della Priory House <strong>di</strong><br />
Chicksands, che grazie ad una parete <strong>di</strong> vetro nello sfondo dà<br />
l’impressione <strong>di</strong> star suonando in mezzo ad un bosco.<br />
Con altrettanto piacere ho seguito il concerto dell’orchestra<br />
Giovanile al nuovissimo Grove Theatre <strong>di</strong> Dunstable, dove ho<br />
avuto la possibilità <strong>di</strong> ascoltare alcuni dei giovani <strong>di</strong> Bedford<br />
che vennero ad <strong>Arezzo</strong> e che ricordano con tanto affetto la<br />
nostra città.<br />
I concerti hanno confermato l’importanza dello scambio<br />
musicale e culturale tra i giovani <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e quelli <strong>di</strong> Bedford<br />
ed il reciproco arricchimento che ne deriva: il compito delle<br />
istituzioni non può essere altro che quello <strong>di</strong> sostenere lo<br />
scambio, per far esprimere ai nostri studenti il loro pieno<br />
potenziale e lo sviluppo delle loro abilità musicali, sia come<br />
singoli che in orchestra.<br />
Su questo vi è stato pieno accordo con Robert Rigby, speaker<br />
del consiglio comunale <strong>di</strong> Bedford, che mi ha ricevuto al<br />
Town Hall assieme a Frank Garrick, ex-sindaco <strong>di</strong> Bedford<br />
che promosse il gemellaggio con il supporto della moglie<br />
Franca, <strong>di</strong> origine italiana.<br />
Giuseppe Caroti<br />
Presidente Consiglio Comunale<br />
58 59
AREZZO<br />
Giostra<br />
del Saracino<br />
GIOSTRA IN “GUIDA”<br />
La Giostra del Saracino sulla copertina della principale guida<br />
polacca <strong>di</strong> “Feste popolari italiane”.<br />
L’impatto contro il Re delle In<strong>di</strong>e del giostratore gialloblu,<br />
Daniele Gori, è stato scelto come immagine della pubblicazione<br />
“Wtocky, festyny turnieie palia” curata da Tito Saffiotti.<br />
All’interno della guida, la casa e<strong>di</strong>trice polacca ha de<strong>di</strong>cato alla<br />
manifestazione storica aretina <strong>di</strong>eci pagine con una descrizione<br />
della rievocazione e una ventina <strong>di</strong> immagini a colori capaci <strong>di</strong><br />
trasmettere le emozioni del torneo cavalleresco.<br />
Sfogliando le pagine si susseguono sban<strong>di</strong>eratori, musici,<br />
giostratori, fanti e armati dei quattro quartieri. Scatti che<br />
hanno fissato momenti del<br />
corteo storico e dell’ingresso in<br />
Piazza Vasari e che terminano<br />
con quello del quartiere in<br />
festa che alza al cielo la lancia<br />
d’oro. Immagini suggestive<br />
ed appassionanti sia per gli<br />
aretini che per i turisti. Un<br />
importante riconoscimento<br />
e un ulteriore promozione<br />
per la storica manifestazione<br />
aretina.<br />
ELEZIONE MAGISTRATURA<br />
Alessandra Nocciolini e Gian Lorenzo Castigli i nuovi<br />
magistrati della Giostra del Saracino eletti dal Consiglio<br />
Comunale. Il giu<strong>di</strong>ce Giovanni Fruganti confermato Primo<br />
Magistrato, Leone Provenzal Cancelliere.<br />
Il Sindaco Giuseppe Fanfani in occasione dell'investitura<br />
ufficiale ha espresso parole <strong>di</strong> riconoscimento ai membri<br />
della Magistratura uscente per il lavoro svolto per la storica<br />
manifestazione aretina e un augurio ai nuovi arrivati.<br />
La Magistratura della Giostra per il prossimo triennio<br />
<strong>2010</strong>/2012 sarà così composta: Gianni Fruganti (Primo<br />
Magistrato) Gianfranco<br />
Borgogni, Gian Lorenzo<br />
Castigli, Alessandra<br />
Nocciolini, Massimo<br />
Malatesti, Mauro Messeri,<br />
Massimo Nocentini, Leone<br />
Provenzal (Cancelliere),<br />
Pier Ferruccio Romual<strong>di</strong>,<br />
Roberto Verdelli.<br />
I bOZZETTI PER LE LANCE D’ORO<br />
La giuria ha scelto i due bozzetti da cui saranno realizzate le<br />
lance d’oro delle e<strong>di</strong>zioni 19 giugno e 5 settembre <strong>2010</strong> della<br />
Giostra del Saracino che andranno ad arricchire l’albo d’oro<br />
dei quartieri vincitori.<br />
La giuria, presieduta dal Sindaco e Presidente dell’Istituzione<br />
Giostra del Saracino, Giuseppe Fanfani e composta da un<br />
rappresentante per ciascun Quartiere (Angiolo Cirenei <strong>di</strong><br />
Porta Crucifera, Sara Mafucci <strong>di</strong> Porta del Foro, Faliero Papini<br />
<strong>di</strong> Porta Sant’Andrea e Zanobi Bigazzi <strong>di</strong> Porta Santo Spirito),<br />
nonché dallo storico della Giostra Luca Berti e dal maestro<br />
intagliatore Francesco Conti, ha esaminato con attenzione<br />
tutti i bozzetti pervenuti nei termini, sottolineando la qualità<br />
complessiva delle opere presentate e ha scelto poi, con<br />
votazione unanime, i due vincitori.<br />
Per la Giostra <strong>di</strong> giugno, de<strong>di</strong>cata all’Accademia Petrarca <strong>di</strong><br />
Lettere, Arti e Scienze fondata<br />
nel 1810, è risultato vincitore<br />
Filippo Meligrana <strong>di</strong> Roma.<br />
Per la Giostra <strong>di</strong> settembre,<br />
de<strong>di</strong>cata a Giorgio Vasari (per<br />
il cinquecentenario dalla sua<br />
nascita nel 1511), ha vinto<br />
l’artista Mauro Capitani <strong>di</strong><br />
Terranuova Bracciolini.<br />
In totale erano stati presentati rispettivamente 19 bozzetti per<br />
l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> giugno e 26 bozzetti per settembre, con un’ ampia<br />
partecipazione <strong>di</strong> concorrenti aretini ma con presenze <strong>di</strong> artisti<br />
<strong>di</strong> Siena, Grosseto, Pisa e Brescia.<br />
Oltre ai due vincitori la giuria ha anche segnalato opere<br />
particolarmente meritevoli <strong>di</strong> Luca Bizzarri, Mauro Capitani,<br />
Nicola Castellaneta per l’Accademia Petrarca e <strong>di</strong> Roberta<br />
Paggini, Kohai Ota, Luca Bizzarri e Filippo Meligrana per<br />
Giorgio Vasari.<br />
La mostra, allestita a cura dell’Ufficio Turismo, Giostra del<br />
Saracino e Folclore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> nei locali a piano<br />
terra <strong>di</strong> palazzo Comunale, ex atrio d’onore, ospita anche tutte<br />
le altre opere che faranno parte del consueto catalogo a colori,<br />
in <strong>di</strong>stribuzione dal giorno dell’inaugurazione.<br />
GLI ORARI DI SAbATO 19 GIUGNO<br />
ore 7 primo colpo <strong>di</strong> mortaio per annunciare che è arrivato il<br />
giorno della Giostra<br />
ore 10,30 ritiro della “Lancia d’oro” in Cattedrale da parte dei<br />
Fanti e dei Valletti del <strong>Comune</strong><br />
ore 11 secondo colpo <strong>di</strong> mortaio, lettura del Bando<br />
ore 18,45 terzo colpo <strong>di</strong> mortaio.<br />
Bene<strong>di</strong>zione dei Giostratori e degli armati dei Quartieri:<br />
Porta Crucifera nella chiesa <strong>di</strong> Santa Croce<br />
Porta del Foro nella chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
Porta Sant’Andrea nella chiesa <strong>di</strong> Sant’Agostino<br />
Porta Santo Spirito nella chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio Abate<br />
ore 19,15 ritrovo <strong>di</strong> tutti i figuranti nei viali del Prato<br />
ore 19,45 quarto colpo <strong>di</strong> mortaio. Inizio del corteo per<br />
raggiungere il Duomo percorrendo via Sassoverde e via Ricasoli<br />
ore 20 bene<strong>di</strong>zione impartita dal Vescovo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sul<br />
sagrato del Duomo, accompagnato dalle insegne guerriere<br />
trecentesche del Vescovo Guido Tarlati<br />
ore 20,15 sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza<br />
Grande, percorrendo via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia,<br />
via Roma, Piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, Piazza<br />
San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto<br />
ore 21,30 quinto colpo <strong>di</strong> mortaio<br />
Ingresso in Piazza Grande degli Sban<strong>di</strong>eratori della Giostra e<br />
loro esibizione<br />
Ingresso del corteo storico, al suono <strong>di</strong> trombe e rullo <strong>di</strong><br />
tamburi<br />
Ingresso dei gonfaloni con gli emblemi della Città, del<br />
<strong>Comune</strong>, del Popolo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> parte Guelfa e<br />
Ghibellina<br />
Ingresso degli armati dei Quartieri e degli otto giostratori<br />
Ingresso dei cavalieri <strong>di</strong> Casata, rappresentanti l'antica nobiltà<br />
e loro schieramento sulla lizza<br />
Lettura della <strong>di</strong>sfida <strong>di</strong> Buratto da parte dell’Araldo e saluto<br />
degli armati al grido <strong>di</strong> “<strong>Arezzo</strong>”<br />
Esecuzione dell'Inno del Saracino da parte dei Musici<br />
Prima serie <strong>di</strong> carriere contro il Saracino<br />
Seconda serie <strong>di</strong> carriere contro il Saracino<br />
Eventuali carriere <strong>di</strong> spareggio<br />
Consegna della Lancia d’oro al Quartiere vincitore da parte<br />
del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
60 61
62 63<br />
AREZZO<br />
“Giovani protagonisti”<br />
32.000 euro per il finanziamento dei progetti più creativi<br />
L’assessorato alle politiche giovanili del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />
ha pubblicato il bando “Giovani protagonisti” che intende<br />
valorizzare le libere forme associative del territorio aretino.<br />
“Nostro intento – ricorda l'assessore Lucia De Robertis<br />
– è rendere i giovani soggetti attivi della loro fantasia e<br />
creatività. Spazio dunque alla loro libertà <strong>di</strong> espressione:<br />
le associazioni interessate potranno partecipare al bando<br />
presentando progetti da realizzare all’interno del territorio<br />
comunale e riguardanti argomenti e ambiti <strong>di</strong>versi<br />
quali, per esempio, incontri a tema inerenti la scrittura,<br />
giornalismo e comunicazione, video, attività creative <strong>di</strong><br />
teatro, arte, danza, musica, iniziative <strong>di</strong> promozione e<br />
sostegno del volontariato giovanile. Ma confi<strong>di</strong>amo nella<br />
fantasia dei giovani per rendere questo elenco ancora più<br />
ricco e articolato”.<br />
Importante il budget stanziato: “32.000 euro – sottilinea<br />
De Robertis – da destinare al finanziamento dei progetti<br />
proposti dalle associazioni partecipanti tenendo conto che<br />
il costo totale <strong>di</strong> ogni progetto, comprensivo <strong>di</strong> eventuale<br />
co-finanziamento privato, non potrà superare i 4.000<br />
euro”.<br />
Le domande dovranno essere presentate a mano o a mezzo<br />
posta, all’Ufficio Protocollo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> - Piazza<br />
A. Fanfani (ex caserma Cadorna) - 1° piano, Palazzina<br />
Sportello Unico, entro le ore 13 <strong>di</strong> lunedì 21 giugno<br />
e il progetto dovrà essere corredato anche dall’elenco<br />
dettagliato dei progetti rivolti ai giovani organizzati e<br />
realizzati dall’associazione stessa negli ultimi quattro anni.<br />
Il bando è interamente scaricabile dal sito internet del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e da quello dell’Informagiovani<br />
www.ig-ar.it
64<br />
DCOOS4214<br />
Aut. n” NAZ/381/2008