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CAROTA dell’ALTOPIANO DEL FUCINO<br />

La zona di produzione di questa carota comprende l’intero comprensorio dell’Altopiano<br />

del Fucino, in provincia di L’Aquila.<br />

Si presenta perfettamente liscia e di colore rosso arancio, è tenera, croccante<br />

e dal sapore dolce, caratteristiche tipiche delle varietà coltivate che vengono,<br />

in questo caso, esaltate dall’altitudine (700 m s.l.m.) e dalla natura del<br />

terreno in cui la carota trova le condizioni ideali per lo sviluppo. Le carote<br />

raccolte, mediante attrezzature idonee, vengono immediatamente trasportate<br />

nei centri di lavorazione per essere condizionate in relazione alle tipologie<br />

dettate dal mercato cui andranno destinate. La raccolta avviene valutando<br />

gli stadi di maturazione più idonei nei confronti delle diverse destinazioni<br />

del prodotto, in quanto si devono fornire garanzie di conservazione e mantenimento<br />

delle caratteristiche qualitative e organolettiche. Nella pratica comune<br />

le carote da consumo fresco si raccolgono quando le radici non hanno<br />

raggiunto il loro massimo accrescimento, al fine di esaltarne le<br />

caratteristiche organolettiche, nutrizionali e in particolare la croccantezza.<br />

Per quelle destinate all’industria ci si attiene alle indicazioni degli opifici di<br />

trasformazione. La tecnica di raccolta è quella meccanica in considerazione<br />

dei costi di produzione, ma talvolta si ricorre a quella manuale per ottenere<br />

quantitativi di prodotto di qualità superiore o con particolare classificazione.<br />

Per evitare lesioni alle radici, che nelle fasi successive quali la conservazione<br />

o il confezionamento potrebbero evolversi in marciumi o muffe, compromettendo<br />

così la qualità del prodotto, particolare attenzione viene riservata<br />

alla cura e manutenzione delle attrezzature, nonché all’aggiornamento del<br />

parco macchine. Si eseguono tipologie diverse di confezionamento in riferimento<br />

alle norme citate nel Reg. CEE 730/99 (ed eventuali modifiche) e in<br />

conformità alle specifiche richieste del mercato. La conservazione del prodotto<br />

viene effettuata in magazzini frigorifero a temperatura e umidità controllate<br />

per garantire il mantenimento delle caratteristiche specifiche. Il prodotto<br />

raccolto, una volta giunto nei locali di lavorazione, viene depositato<br />

all’interno di apposite macchine che provvedono al lavaggio. L’acqua di lavorazione,<br />

classificata potabile, viene sistematicamente controllata mediante<br />

analisi chimica per garantire i requisiti essenziali di idoneità. Le carote lavate,<br />

passando attraverso un nastro trasportatore, vengono selezionate<br />

manualmente e, proseguendo nella linea di lavorazione, confezionate in appositi<br />

contenitori. La determinazione del peso è effettuata automaticamente.<br />

Le manipolazioni dovute al condizionamento sono ridotte al minimo per<br />

garantire l’integrità del prodotto.<br />

208<br />

Fu il principe Alessandro Torlonia a concretizzare il proposito, già ventilato in<br />

epoche passate, di prosciugare il lago Fucino, intorno al 1862, agendo da promotore<br />

per la realizzazione dell’emissario. L’opera di bonifica si concluse solo<br />

nel 1876 lasciando la superficie disponibile alle future coltivazioni agricole. I<br />

terreni che ospitano queste coltivazioni, originati dalla sedimentazione secolare<br />

dei detriti di natura rocciosa erosi dalle montagne perimetrali, furono destinati<br />

dapprima al pascolo e successivamente a colture di cereali; e con il trascorrere<br />

degli anni, si arricchirono di quella microflora e fauna utili diventando<br />

sempre più fertili, tanto che oggi il Fucino è tra i suoli più ricchi d’Italia. Terra<br />

giovane, naturalmente fertile, considerata esente da forme di inquinamento.<br />

Le condizioni climatiche hanno, a loro volta, contribuito a completare il quadro<br />

di zona a piena vocazione per la caroticoltura. Gli agricoltori, infatti si resero<br />

conto delle potenzialità dell’area e dedicarono alla coltivazione ben 19<br />

ettari di terreno nel 1958 (anno in cui risalgono i primi dati del censimento organico<br />

del Fucino); questi investimenti presto sono passati a mille ettari nel<br />

1972, a 2500 nel 1994 e oggi si sono stabilizzati intorno ai 2200 ettari.<br />

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO<br />

La carota dell’Altopiano del Fucino si presenta di colore rosso arancio anche dopo le<br />

operazioni di pulitura, perfettamente liscia e con totale assenza di capillizio radicale,<br />

con assenza completa di colorazione verde del colletto, particolare tenerezza e croccantezza,<br />

e di sapore dolce, il che la distingue nettamente da produzioni di altre zone. Inoltre<br />

presenta un notevole tenore di carotene e vitamine. I limiti accettabili dei parametri<br />

che definiscono le caratteristiche commerciali e organolettiche si riassumono in:<br />

• Colore: arancio intenso su tutta la radice.<br />

• Aspetto esterno: assenza di imbrunimenti del colletto, assenza di peli radicali.<br />

• Polpa: ricca di acqua, di sapore dolciastro, croccante e tenera.<br />

• Beta carotene: 70-100 mg/kg.<br />

METODICHE DI LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE<br />

Locali di lavorazione e conservazione: i magazzini o, altrimenti denominati, centri<br />

di lavaggio e condizionamento rispondono ai requisiti di idoneità a norma sanitaria. I locali,<br />

ben distinti per fasi di lavorazione, sono disposti in modo da consentire il transito<br />

dei prodotti distinti in base alla specie trattata (gli stessi centri provvedono al condizionamento<br />

anche di altre specie ortive del comprensorio fucense, quali insalate, cicorie,<br />

finocchi, ecc.). Le acque di lavorazione, di solito attinte da pozzi artesiani, sono controllate<br />

costantemente. Le celle frigorifero consentono la conservazione del prodotto sia<br />

allo stato sfuso sia condizionato; nel primo caso le carote possono essere conservate<br />

per 20-30 giorni, nel secondo caso le carote confezionate possono essere conservate<br />

per circa 20 giorni.<br />

PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI

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