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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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vittima) dal mondo <strong>del</strong> lavoro. Questo processo viene concepito d<strong>alla</strong> vittima come<br />

una discriminazione” 6 .<br />

L‟Autore non si limita a trattare genericamente dei comportamenti ost<strong>il</strong>i, bensì<br />

procede a sussumerli in categorie, ne individua cinque in cui le azioni sono<br />

ricondotte a seconda che interessino: la comunicazione con la vittima (si rifiuta <strong>il</strong><br />

contatto, e si adottano sguardi scostanti o si fanno allusioni indirette, ancora urla,<br />

rimproveri, critiche continue <strong>alla</strong> gestione <strong>del</strong> lavoro ma anche sulla vita privata,<br />

ecc.), le relazioni sociali in ambito lavorativo (non gli si rivolge la parola, si<br />

proibisce ai colleghi di parlare con lui, ci si comporta come se lui non esistesse: è<br />

ipotesi tipica <strong>il</strong> „confino‟ <strong>del</strong> soggetto in un ambiente isolato e comunque lontano<br />

dai compagni di lavoro, ecc.), l‟immagine sociale, la reputazione <strong>del</strong>la vittima (lo si<br />

ridicolizza, si parla alle sue spalle, si spargono voci infondate su di lui, si prende in<br />

giro un suo handicap fisico, gli si fanno offerte sessuali, verbali e non, ecc…), la<br />

qualità <strong>del</strong>la situazione professionale e privata (gli si <strong>danno</strong> più compiti da<br />

svolgere, gli si <strong>danno</strong> lavori senza senso, gli si <strong>danno</strong> lavori um<strong>il</strong>ianti, ecc.) e,<br />

infine, un quinto gruppo di azioni interessa le iniziative pregiudizievoli <strong>del</strong>la salute<br />

psichica (lo si costringe a fare lavori che compromettono la sua salute, lo si<br />

minaccia di violenza fisica, gli si causano danni per svantaggiarlo, ecc.).<br />

In Italia i primi studi sul mobbing sono legati al nome di Ege, psicologo <strong>del</strong><br />

lavoro, che iniziò a occuparsi <strong>del</strong> fenomeno dal 1996 7 .<br />

Ege definisce <strong>il</strong> mobbing come “una situazione lavorativa di conflittualità<br />

sistematica, persistente ed in costante progresso in cui una o più persone vengono<br />

6 LEYMANN H., Der neue Mobbing – Bericht, Reimbeck, Hamburg, 1955, la traduzione è in<br />

BOTTA N., LONGOBARDI C., STAIANO R., ZINGAROPOLI A., Mobbing, stress e diritti violati,<br />

Napoli:Esi, 2003, p. 108.<br />

7 L‟anno di riferimento è <strong>il</strong> 1996 con <strong>il</strong> volume Mobbing, che cosa è <strong>il</strong> terrore psicologico sul<br />

posto di lavoro, Bologna:Pitagora, a cui ha fatto seguito una vasta produzione scientifica: ID., Il<br />

Mobbing in Italia, Bologna:Pitagora, 1997; ID., Mobbing: conoscerlo per vincerlo, M<strong>il</strong>ano:Franco<br />

Angeli, 2001; ID., I numeri <strong>del</strong> mobbing. La prima ricerca italiana, Bologna:Pitagora, 1998. In<br />

particolare si rinvia a ID., La valutazione peritale <strong>del</strong> <strong>danno</strong> da mobbing, cit.<br />

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