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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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dovrebbe riconoscere che sotto l‟egida <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità aqu<strong>il</strong>iana <strong>il</strong> <strong>lavoratore</strong><br />

avrebbe diritto a un regime più favorevole, posto che in virtù <strong>del</strong>l‟art. 1225 c.c. in<br />

campo contrattuale l‟area <strong>del</strong> <strong>danno</strong> risarcib<strong>il</strong>e è generalmente più ridotta.<br />

Un ultimo aspetto è ancora da sottolineare e si tratta di quello che ha dato<br />

maggiori motivi di discussione nella dottrina e nella giurisprudenza. Più<br />

precisamente, secondo autorevole dottrina non compiere una scelta netta e<br />

definitiva nei confronti <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità contrattuale implica una conseguenza<br />

non di poco conto, ossia riconoscere, all‟interno <strong>del</strong>la stessa relazione giuridica, a<br />

fronte di un‟unica lesione, la coesistenza di due concorrenti responsab<strong>il</strong>ità (l‟una di<br />

tipo contrattuale e l‟altra aqu<strong>il</strong>iana): dimenticando che l‟<strong>il</strong>lecito si consuma pur<br />

sempre all‟interno di un contratto 98 .<br />

Come si accennava poco sopra non è rimasta immune da quest‟ultimo ordine di<br />

problemi la giurisprudenza che, sulla natura <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità, non è omogenea:<br />

si assiste <strong>alla</strong> presenza di orientamenti f<strong>il</strong>o contrattuali, accanto a posizioni<br />

prettamente extracontrattuali 99 e infine ad ipotesi di cumulo tra le due 100 .<br />

dovere di proteggere la <strong>persona</strong> <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong> da pregiudizi che lo svolgimento <strong>del</strong>l‟attività<br />

lavorativa può determinare. Ecco che <strong>il</strong> criterio <strong>del</strong>la prevedib<strong>il</strong>ità rimane ancorato al complesso dei<br />

doveri, anche di protezione, che incombono sul datore di lavoro, conferendo r<strong>il</strong>evanza ai pregiudizi<br />

<strong>alla</strong> salute <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong>, in quanto interesse dedotto in contratto. In dottrina si veda anche<br />

LASSANDARI A., L‟alternativa tra fondamento contrattuale o aqu<strong>il</strong>iano <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità e le sue<br />

ripercussioni, in PEDRAZZOLI M., (a cura di), Danno biologico e oltre, cit., p. 125: secondo cui è<br />

inapplicab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> “principio generale di cui all‟art. 1225 c.c. in presenza di tipologie di <strong>danno</strong> che<br />

sfuggono al criterio di prevedib<strong>il</strong>ità per propri caratteri strutturali”.<br />

98 Oltre a MONTUSCHI L., L‟incerto cammino <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong> lavoro fra esigenze di tutela,<br />

onerosità e disordine normativo, in RGL, 2001, I, p. 509, si schierano a favore di un‟ipotesi<br />

contrattualistica <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità datoriale DI MAJO A., La responsab<strong>il</strong>ità contrattuale, Torino,<br />

2003, p. 13; MATTO V., Il mobbing fra <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong> e lesione <strong>del</strong> patrimonio professionale,<br />

in DRI, 1999, p. 491; VENERI L., Il <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong> nel rapporto di lavoro, in LPO, 1999, p.<br />

1115; TULLINI P., Tutela <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong> e <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong>, in MONATERI P.G. (a cura di), Il<br />

<strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong>, Torino:Utet, 2000, p. 309; MONATERI P.G., BONA M., OLIVA U., La<br />

responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e nel mobbing, M<strong>il</strong>ano: Ipsoa, 2002, p. 50; VALLEBONA A., Il risarcimento <strong>del</strong><br />

<strong>danno</strong> biologico nel sistema di tutele <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong>, in DL, I, 1994, p. 414; SCOGNAMIGLIO R.,<br />

Danno biologico e rapporto di lavoro subordinato, cit., p 23.<br />

99 Trib. M<strong>il</strong>ano, 30 ottobre 1996, in OGL, 1996, p. 1050 ss.; Trib. Como 22 maggio 2001, in<br />

OGL, 2001, p. 540 ss., riconosce una responsab<strong>il</strong>ità di natura aqu<strong>il</strong>iana quando <strong>il</strong> datore di lavoro<br />

nulla sa <strong>del</strong> mobbing che si svolge in azienda. Diversamente, si riconosce una responsab<strong>il</strong>ità per<br />

<strong>il</strong>lecito aqu<strong>il</strong>iano basata sull‟art. 2049 c.c. (anziché sull‟art. 2043 c.c.) per omessa vig<strong>il</strong>anza sui<br />

propri dipendenti: Pret. M<strong>il</strong>ano, 27 maggio 1996, in DL, 1997, p. 157 ss.; Pret. M<strong>il</strong>ano, 31 gennaio<br />

1997, in DL, 1997, p. 619 ss.<br />

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