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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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Nel ripercorrere tale ultimo (o solo penultimo) atto <strong>del</strong>la lunga storia <strong>del</strong> <strong>danno</strong><br />

non patrimoniale occorre iniziare dall‟orientamento espresso d<strong>alla</strong> Corte di<br />

Cassazione all‟indomani <strong>del</strong>le sentenze <strong>del</strong> maggio 2003 72 .<br />

In estrema sintesi si giunge ad affermare, da parte dei giudici di legittimità, che<br />

<strong>il</strong> <strong>danno</strong> biologico è un <strong>danno</strong> complesso, comprensivo di tutti i prof<strong>il</strong>i di r<strong>il</strong>evanza<br />

non patrimoniale di <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong> (si pensi, ad esempio, al <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> vita di<br />

relazione, al <strong>danno</strong> estetico non incidente sulla capacità di guadagno, al <strong>danno</strong> <strong>alla</strong><br />

sfera sessuale, <strong>alla</strong> menomazione <strong>del</strong>la generica attitudine al lavoro 73 ), che permette<br />

di avere una visione unitaria <strong>del</strong>l‟entità e <strong>del</strong>le ripercussioni negative sulla<br />

<strong>persona</strong>lità <strong>del</strong> soggetto offeso, nel quadro di “un sistema bipolare <strong>del</strong> <strong>danno</strong><br />

patrimoniale e di quello non patrimoniale” 74 .<br />

Si approda a un nuovo sistema risarcitorio sulla base <strong>del</strong>la reinterpretazione<br />

<strong>del</strong>l‟art. 2059 c.c., secondo cui <strong>il</strong> <strong>danno</strong> non patrimoniale comprende, al di là dei<br />

casi nominati, i casi di violazione dei diritti <strong>del</strong>la <strong>persona</strong> costituzionalmente<br />

garantiti o di lesione di beni <strong>persona</strong>li di rango costituzionale.<br />

Chi in dottrina accoglie questo nuovo orientamento sottolinea come esso abbia la<br />

sua fonte nello stesso codice civ<strong>il</strong>e, poiché “la rubrica <strong>del</strong>l‟art. 2059 c.c. implica …<br />

72 Cass. 31 maggio 2003 n. 8827 e n. 8828 in DR, 2003, p. 819 ss., con nota di PONZANELLI e<br />

BUSNELLI e in FI, 2003, I, c. 2271, 2275-2299. Con queste storiche pronunzie si abbandona<br />

l‟orientamento tradizionale che differenzia tra <strong>danno</strong> non patrimoniale soggettivo (riconducib<strong>il</strong>e<br />

all‟art. 2059 c.c.) e altre ipotesi di <strong>danno</strong> (tutelate in base al combinato disposto <strong>del</strong>l‟art. 2043 c.c. e<br />

la norma costituzionale di volta in volta violata) da ricondurre nell‟alveo <strong>del</strong> <strong>danno</strong> patrimoniale. da<br />

questo momento l‟orientamento distingue tra <strong>danno</strong> patrimoniale (lucro cessante e <strong>danno</strong> emergente)<br />

e <strong>danno</strong> non patrimoniale (<strong>danno</strong> morale soggettivo, <strong>danno</strong> biologico in senso stretto, <strong>danno</strong><br />

derivante da lesione di altri interessi costituzionalmente protetti); tale orientamento ha trovato<br />

l‟avallo <strong>del</strong>la Consulta (C.Cost. 11 luglio 2003, n. 233, in RCP, 2003, p. 1036 con nota di ZIVIZ; e in<br />

FI, 2003, I, c. 2201 ss.) che attribuisce al <strong>danno</strong> biologico natura di <strong>danno</strong> non patrimoniale,<br />

aderendo così all‟interpretazione <strong>del</strong>la Corte di Cassazione <strong>del</strong> 31 maggio 2003 (nn. 8827 e 8828).<br />

73 Cfr. Cass. 6 agosto 2004, n. 15187, in FI, 2005, I, c. 765 ss.; contra Cass. 22 gennaio 1998, n.<br />

605, in FI, 1998, I, c. 1923 ss., che distingue tra capacità lavorativa generica, intesa come la perdita<br />

o la riduzione <strong>del</strong>l‟attitudine comune a tutti i soggetti di svolgere un lavoro purchessia, e capacità<br />

lavorativa specifica, intesa come incapacità a svolgere <strong>il</strong> lavoro in atto ovvero <strong>il</strong> lavoro che <strong>il</strong><br />

soggetto era in procinto di svolgere. Il <strong>danno</strong> da riduzione <strong>del</strong>la capacità lavorativa, costituendo<br />

lesione di un‟attitudine o di un modo di essere <strong>del</strong> soggetto non attiene <strong>alla</strong> produzione <strong>del</strong> reddito,<br />

ma si sostanzia in una menomazione <strong>del</strong>l‟integrità psico-fisica risarcib<strong>il</strong>e quale <strong>danno</strong> biologico.<br />

74 Cass. 31 maggio 2003 n. 8827 e n. 8828, cit.<br />

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