il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...
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sul <strong>danno</strong> esistenziale, che hanno condotto dal 2003 a una serie di pronunzie volte a<br />
mettere ordine nel sistema 70 .<br />
In particolare, tra le varie critiche poste, autorevole dottrina vede nel <strong>danno</strong><br />
esistenziale nulla di diverso rispetto a un doppione <strong>del</strong> <strong>danno</strong> morale. Quindi se<br />
oltre al <strong>danno</strong> biologico e al <strong>danno</strong> patrimoniale si decide di risarcire anche <strong>il</strong> <strong>danno</strong><br />
esistenziale, altro non si fa che duplicare le poste, poiché <strong>danno</strong> morale e <strong>danno</strong><br />
esistenziale sono esattamente la stessa cosa 71 .<br />
Quindi, dopo un primo momento di apparente calma (e di riconoscimento di<br />
questa figura di <strong>danno</strong>), la situazione è nuovamente sfuggita al controllo dei giudici<br />
che anche all‟interno <strong>del</strong>le medesima sezione (<strong>il</strong> riferimento è <strong>alla</strong> III civ<strong>il</strong>e) hanno,<br />
in occasioni sim<strong>il</strong>i, ora negato, ora riconosciuto l‟esistenza <strong>del</strong> <strong>danno</strong> esistenziale<br />
nella macrovoce <strong>del</strong> <strong>danno</strong> non patrimoniale.<br />
70 L‟idea (non nuova) che <strong>il</strong> <strong>danno</strong> biologico sia da ascriversi all‟interno <strong>del</strong> <strong>danno</strong> non<br />
patrimoniale ai sensi <strong>del</strong>l‟art. 2059 c.c., e non ai sensi di una lettura estensiva <strong>del</strong> 2043 c.c. in<br />
combinato disposto con norme di rango costituzionale, si manifesta già a metà degli anni Novanta<br />
<strong>del</strong> secolo concluso, in particolare si veda: C.Cost. 27 ottobre 1994, n. 372 in RCP, 1994, p. 976 ss.;<br />
C.Cost. (ord.) 22 luglio 1996, n. 293, in RCP, 1996, p. 1132 ss. Nella prima decisione la Corte Cost.,<br />
chiamata a pronunziarsi sulla questione di legittimità costituzionale degli art. 2043 e 2059 c.c. in<br />
riferimento agli art. 2, 3 e 32 cost., sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o che le norme non consentirebbero ai congiunti <strong>del</strong><br />
soggetto deceduto, a seguito di fatto <strong>il</strong>lecito costituente reato, di agire „iure proprio‟ per <strong>il</strong><br />
risarcimento <strong>del</strong> <strong>danno</strong> derivante d<strong>alla</strong> lesione <strong>del</strong> loro diritto <strong>alla</strong> salute, dichiarò la questione non<br />
fondata, in quanto tale diritto, se non può essere fatto valere ai sensi <strong>del</strong>l‟art. 2043 c.c. (che non<br />
prevede una responsab<strong>il</strong>ità oggettiva per pura causalità), può invece essere azionato ai sensi <strong>del</strong>l‟art.<br />
2059 c.c., essendo nella fattispecie <strong>il</strong> <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> salute <strong>il</strong> momento terminale di un processo<br />
patogeno originato dal medesimo turbamento <strong>psichico</strong> che sostanzia <strong>il</strong> <strong>danno</strong> morale soggettivo<br />
derivante dal reato; così anche nella ordinanza <strong>del</strong> 22 luglio 1996, n. 293, cit., ove si afferma che<br />
“l‟inclusione <strong>del</strong> <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> salute nella categoria considerata dall‟art. 2059 cod. civ. - in ragione<br />
<strong>del</strong>la non valutab<strong>il</strong>ità diretta in denaro, riconosciuta d<strong>alla</strong> sentenza n. 88 <strong>del</strong> 1979 di questa Corte e<br />
ribadita d<strong>alla</strong> sentenza n. 372 <strong>del</strong> 1994 - non significa identificazione col <strong>danno</strong> morale soggettivo,<br />
ma soltanto riconducib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>le due figure, quali specie diverse, al genere <strong>del</strong> <strong>danno</strong> non<br />
patrimoniale, come intende chiaramente la prima sentenza là dove afferma che l‟ambito di<br />
applicazione degli artt. 2059 cod. civ. e 185 cod. pen. si estende (sc<strong>il</strong>. oltre <strong>il</strong> <strong>danno</strong> morale) fino a<br />
ricomprendere ogni <strong>danno</strong> non suscettib<strong>il</strong>e direttamente di valutazione economica, compreso quello<br />
<strong>alla</strong> salute”.<br />
71 CASTRONOVO C., Danno <strong>alla</strong> <strong>persona</strong> nel rapporto di lavoro, cit., p. 1345.<br />
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