il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...
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piena e dinamica evoluzione” 54 , proponendo una (prima) soluzione a<br />
quell‟incapacità <strong>del</strong>l‟art. 2059 c.c. di rendere giustiziab<strong>il</strong>i i valori in sé <strong>del</strong>la<br />
<strong>persona</strong>, intesa come insieme <strong>del</strong>le sue prerogative.<br />
Da queste osservazioni si può infine pacificamente affermare che <strong>il</strong> <strong>danno</strong> <strong>alla</strong><br />
salute non è <strong>il</strong> frutto di una riforma normativa, bensì opera <strong>del</strong>la giurisprudenza che<br />
ha posto la distinzione tra <strong>danno</strong> biologico e <strong>danno</strong> morale<br />
Sul versante prettamente giuslavoristico le sentenze destinate e segnare una<br />
svolta rispetto al passato sono state pronunziate d<strong>alla</strong> Corte Costituzionale nel<br />
1991 55 . In una prima pronunzia la Corte afferma <strong>il</strong> principio secondo cui <strong>il</strong><br />
risarcimento <strong>del</strong> <strong>danno</strong> biologico patito dal <strong>lavoratore</strong> nello svolgimento e a causa<br />
<strong>del</strong>le sue mansioni, anche quando non ha alcuna incidenza sulla attitudine al lavoro<br />
(e quindi non rientri nella copertura assicurativa di cui al d.lgs. n. 1124/1965), deve<br />
comunque ritenersi risarcib<strong>il</strong>e e posto a carico <strong>del</strong> datore di lavoro, secondo le<br />
regole che governano la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e di quest‟ultimo 56 . Anche in seguito la<br />
Corte ribadisce che <strong>il</strong> ristoro <strong>del</strong> <strong>danno</strong> deve essere posto in capo al datore di lavoro<br />
che ha posto in essere la condotta <strong>il</strong>legittima, ma precisa che <strong>il</strong> <strong>danno</strong> biologico<br />
risarcib<strong>il</strong>e va riferito all‟integralità dei suoi riflessi pregiudizievoli rispetto a tutte le<br />
attività, le situazioni e i rapporti in cui la <strong>persona</strong> esplica se stessa nella propria vita:<br />
54 MONTUSCHI L., Problemi <strong>del</strong> <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> <strong>persona</strong> nel rapporto di lavoro, cit., p. 320.<br />
55 C.Cost. 15 febbraio 1991, n. 87, in RIDL, 1992, II, p. 3 ss.; Corte Cost. 18 luglio 1991, n. 356,<br />
in GC, 1992, II, p. 756 ss.; Corte Cost. 27 dicembre 1991, n. 485, in FI, 1993, I, c. 72 ss.<br />
56 La Corte (15 febbraio 1991, n. 87, cit.), pur dichiarando inammissib<strong>il</strong>e la questione di<br />
legittimità costituzionale degli artt. 2, 3, 74 <strong>del</strong> d.lgs. n. 1124/1965, sottolinea che “indubbiamente,<br />
l‟esclusione <strong>del</strong>l‟intervento pubblico per la riparazione <strong>del</strong> <strong>danno</strong> <strong>alla</strong> salute patito dal <strong>lavoratore</strong> in<br />
conseguenza di eventi connessi <strong>alla</strong> propria attività lavorativa non può dirsi in sintonia con la<br />
garanzia <strong>del</strong>la salute come diritto fondamentale <strong>del</strong>l‟individuo e interesse <strong>del</strong>la collettività (art. 32<br />
Cost.) e, ad un tempo, con la tutela priv<strong>il</strong>egiata che la Carta costituzionale riconosce al lavoro come<br />
valore fondante <strong>del</strong>la nostra forma di Stato (art. 1, c.1, artt. 4, 35 e 38 Cost.), nel quadro dei più<br />
generali principi di solidarietà (art. 2 Cost.) e di eguaglianza, anche sostanziale (art. 3 Cost.). E vero<br />
che <strong>il</strong> <strong>danno</strong> biologico, in sé considerato, deve ritenersi risarcib<strong>il</strong>e da parte <strong>del</strong> datore di lavoro<br />
secondo le regole che governano la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e di quest‟ultimo”. Anche nella successiva<br />
pronunzia <strong>del</strong> 18 luglio 1991, n. 356, cit., la Corte, con le stesse motivazioni di cui sopra, esclude<br />
che l‟esonero da responsab<strong>il</strong>ità predisposto dal legislatore con <strong>il</strong> d.lgs. in parola all‟art. 10, c. 1.,<br />
riguardi anche <strong>il</strong> risarcimento <strong>del</strong> <strong>danno</strong> da lesione <strong>del</strong> diritto <strong>alla</strong> salute (o <strong>danno</strong> biologico) per gli<br />
effetti non collegati all‟eventuale diminuzione <strong>del</strong>la capacità lavorativa.<br />
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