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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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5.2 Il mobbing e <strong>il</strong> <strong>del</strong>itto di estorsione<br />

La domanda che qui si vuole argomentare è se <strong>il</strong> riconosciuto <strong>del</strong>itto di<br />

estorsione continuata (ex art. 629 c.p.) si possa configurare anche con condotte<br />

vessatorie. Precisamente se nel caso di imprenditori, amministratori, capi squadra e<br />

coordinatori di aziende, operanti nel settore <strong>del</strong>le imprese di pulizia, che siano stati<br />

accusati di aver realizzato un sistema estorsivo generalizzato nei confronti dei<br />

propri dipendenti, si possa altresì discutere di mobbing. A favore di questa<br />

ricostruzione la considerazione che in questa situazione i lavoratori furono costretti<br />

ad accettare trattamenti retributivi inferiori ai minimi previsti per legge e non<br />

corrispondenti alle effettive prestazioni effettuate, oltre che una serie di ulteriori<br />

condizioni assolutamente svantaggiose, non avendo altre possib<strong>il</strong>ità lavorative in<br />

considerazione <strong>del</strong>la diffusione di comportamenti estorsivi noti e comuni nel<br />

contesto <strong>del</strong>le attività di imprese di pulizie 144 .<br />

Si ritiene di non escludere a priori che l‟estorsione si possa realizzare con<br />

condotte vessatorie, sebbene nelle decisioni in tema di estorsione nel rapporto di<br />

lavoro i giudici non giungano mai a ragionare in termini di mobbing.<br />

Ciò nonostante, tale conclusione trae origine da principi affermati d<strong>alla</strong> stessa<br />

giurisprudenza che in tema di estorsione ha affermato “ai fini <strong>del</strong>la configurab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>del</strong> reato sono indifferenti la forma o <strong>il</strong> modo <strong>del</strong>la minaccia, potendo questa essere<br />

manifesta o implicita, palese o larvata, diretta o indiretta, reale o figurata, orale o<br />

scritta, determinata o indeterminata, purché comunque inidonea, in relazione alle<br />

circostanze concrete, a incutere timore e a coartare la volontà <strong>del</strong> soggetto<br />

144 Cass. pen. 11 febbraio 2002, n. 5426, cit.; Cass. pen. 24 gennaio 2003, n. 3779, in DPL, 2003,<br />

p. 630 ss.; Cass. pen. 5 ottobre 2007, n. 36642, in ISL, 2008, p. 102 ss.<br />

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