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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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Essenzialmente si tratterà di un ambiente caratterizzato da “carenze a livello di<br />

organizzazione lavorativa, di informazione interna e di direzione … da problemi<br />

organizzativi irrisolti e di lunga durata”, nonché dal “continuo aumento dei contratti<br />

a termine e <strong>del</strong>la precarietà <strong>del</strong> lavoro” che creano “condizioni propizie <strong>alla</strong> pratica<br />

di varie forme di molestia” 23 . Quindi, un ambiente di lavoro inefficiente e<br />

organizzato con rapporti di lavoro c.d. flessib<strong>il</strong>i (dietro i quali si nascondono stab<strong>il</strong>i<br />

forme di precariato) offrirà <strong>il</strong> substrato ideale per <strong>il</strong> proliferare <strong>del</strong> mobbing 24 . Da<br />

queste prime considerazioni si trae una fotografia <strong>del</strong> mobbing come fenomeno<br />

insidioso, latente, che, appunto, presenti certe cause, tutte concentrate sul luogo di<br />

lavoro, esplode. Le conseguenze sono duplici: da un lato, investono le aziende,<br />

dall‟altro, segnano <strong>il</strong> <strong>lavoratore</strong>, soggetto passivo <strong>del</strong> fenomeno. Dal punto di vista<br />

<strong>del</strong> datore di lavoro “<strong>il</strong> mobbing comporta conseguenze nefaste … per quanto<br />

riguarda redditività ed efficienza economica <strong>del</strong>l‟impresa a causa <strong>del</strong>l‟assenteismo<br />

che esso provoca, <strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong>la produttività dei lavoratori indotta dal loro<br />

stato di confusione e di difficoltà di concentrazione, nonché <strong>del</strong>la necessità di<br />

relazionale; riconoscono l‟esistenza <strong>del</strong> mobbing fuori dall‟ambiente di lavoro MONATERI P.G.,<br />

BONA M., OLIVA U., op. cit., p. 15, secondo questi Autori infatti “la matrice comportamentale è<br />

fondamentalmente la stessa. Senza dubbio, la scena si sposta e non si devono fare i conti con<br />

strategie e gerarchie aziendali, ma lo schema di fondo non muta: è sempre l‟aggressione, continua e<br />

perniciosa, di un soggetto verso un altro”. Contra si veda Ege H., La valutazione peritale <strong>del</strong> <strong>danno</strong>,<br />

cit., p. 16-17: secondo cui “non ha senso parlare di mobbing all‟infuori <strong>del</strong> contesto lavorativo” e<br />

che si pone criticamente nei cfr. di App. Torino, 21 febbraio 2000, in FI, 2000, I, c. 1555 ss., per<br />

aver “inventato dal nulla <strong>il</strong> mobbing fam<strong>il</strong>iare”. Riconoscono nell‟ambiente di lavoro <strong>il</strong> luogo<br />

elettivo per <strong>il</strong> verificarsi <strong>del</strong> fenomeno GILIOLI R. et alii , Un nuovo rischio <strong>alla</strong> attenzione <strong>del</strong>la<br />

medicina <strong>del</strong> lavoro: le molestie morali (mobbing), in La medicina <strong>del</strong> lavoro, 2001, n. 1 e in<br />

http://dirittolavoro.altervista.org. In giurisprudenza, in particolare, sulla considerazione <strong>del</strong><br />

mobbing quale fenomeno pertinente a tutte le relazioni inter<strong>persona</strong>li e non solo a quelle lavorative,<br />

si rinvia a Trib. Cassino, 18 dicembre 2002, cit.<br />

23 Risoluzione <strong>del</strong> Parlamento europeo sul mobbing sul posto di lavoro, cit., considerando F e<br />

punto 1; inoltre si veda MONATERI P.G., BONA M., OLIVA U., op. cit., p. 1.<br />

24 Secondo MONTUSCHI L., Aspettando la riforma: riflessioni sulla L. n. 229 <strong>del</strong> 2003 per <strong>il</strong><br />

riassetto in materia di sicurezza sul lavoro, in Studi in onore di Giorgio Ghezzi, I, 2005, p. 1198 ss.,<br />

“le incongruenze organizzative non costituiscono propriamente dei nuovi rischi che si aggiungono a<br />

quelli già noti, se si pensa che la pubblicistica sindacale negli anni ‟60 evidenziava la r<strong>il</strong>evanza <strong>del</strong><br />

quarto fattore di nocività come causa diretta di patologie psico-somatiche”. L‟Autore con <strong>il</strong> termine<br />

„quarto fattore‟ si riferisce all‟organizzazione <strong>del</strong> lavoro.<br />

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