03.06.2013 Views

il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

dottrinaria) – anziché essere concentrata sul <strong>lavoratore</strong> (come, in genere, sul<br />

creditore) danneggiato, che agisca per ottenere <strong>il</strong> risarcimento – risulta ripartita, in<br />

ipotesi di responsab<strong>il</strong>ità contrattuale appunto, tra lo stesso <strong>lavoratore</strong> (ed, in genere<br />

<strong>il</strong> creditore) e, rispettivamente, <strong>il</strong> datore di lavoro (e, in genere, <strong>il</strong> debitore)” 28 .<br />

La migliore giurisprudenza ricorda anche in cosa debba consistere <strong>il</strong> contenuto<br />

dei rispettivi oneri probatori in capo alle parti: a tal fine distingue a seconda che<br />

siano state violate disposizioni di legge oppure le c.d. disposizioni innominate.<br />

Più precisamente, nel caso di misure di sicurezza (o prevenzione) c.d. nominate<br />

<strong>il</strong> <strong>lavoratore</strong> ha l‟onere di provare soltanto la fattispecie costitutiva prevista d<strong>alla</strong><br />

fonte impositiva <strong>del</strong>la misura stessa, cioè <strong>il</strong> rischio specifico, che s‟intende<br />

prevenire o contenere, nonché, ovviamente, <strong>il</strong> nesso di causalità materiale tra<br />

l‟inosservanza <strong>del</strong>la misura ed <strong>il</strong> <strong>danno</strong> subito; mentre la prova liberatoria a carico<br />

<strong>del</strong> datore di lavoro si esaurisce nella negazione degli stessi fatti provati dal<br />

<strong>lavoratore</strong>: negazione, cioè, <strong>del</strong>l‟obbligo o, comunque, <strong>del</strong>l‟inadempimento, in<br />

relazione <strong>alla</strong> stessa misura di sicurezza (o di prevenzione), nonché <strong>del</strong> nesso di<br />

causalità tra inadempimento e <strong>danno</strong>.<br />

È da escludersi, invece, che sia liberatoria la prova <strong>del</strong>la „impossib<strong>il</strong>ità<br />

sopravvenuta‟ <strong>del</strong>la prestazione di sicurezza che sia stata omessa: risolvendosi la<br />

prestazione stessa, almeno di regola, nella messa a disposizione di beni generici per<br />

i quali non è configurab<strong>il</strong>e, appunto, l‟istituto <strong>del</strong>l‟impossib<strong>il</strong>ità sopravvenuta.<br />

Nel caso di misure di sicurezza (o prevenzione) c.d. innominate, fermo restando<br />

l‟onere probatorio a carico <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong> come sopra ricordato, la prova liberatoria,<br />

a carico <strong>del</strong> datore di lavoro, risulta invece variamente definita in relazione <strong>alla</strong><br />

quantificazione <strong>del</strong>la d<strong>il</strong>igenza (ritenuta) esigib<strong>il</strong>e. Sul punto la giurisprudenza<br />

28 Cass. 25 maggio 2006, n. 12445, cit.; in dottrina più approfonditamente MEUCCI M., Alcuni<br />

punti fermi in tema di oneri probatori <strong>del</strong> demansionamento e <strong>del</strong> mobbing, in DL, 2007, p. 636.<br />

171

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!