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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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si affianca un principio lassista e favorevole all‟impresa: quello <strong>del</strong>la c.d. fatalità e<br />

<strong>del</strong> suo corollario che ammette, addirittura, un‟innata predisposizione <strong>del</strong>l‟uomo<br />

verso le lesioni 6 .<br />

A voler ben guardare si tratta di un‟impostazione che non vede(va) di buon<br />

grado un‟intrusione da parte dei lavoratori nelle scelte aziendali. Precisamente, se<br />

da un lato un ambiente di lavoro salubre può garantire una maggiore produttività,<br />

dall‟altro, però, tale forma di benessere presta <strong>il</strong> fianco e soggiace avanti al timore<br />

datoriale di perdere la completa autonomia di iniziativa in una gestione <strong>del</strong> lavoro<br />

meramente produttivistica e proprietaria e in una logica di monetizzazione <strong>del</strong><br />

<strong>danno</strong> che si può verificare nell‟ambiente di lavoro 7 .<br />

In dottrina, tra quanti non condivisero ragionevolezza e giustizia <strong>del</strong>la logica<br />

proprietaria, v‟è chi affermò, non solo, che “chi dà lavoro deve anche dare un<br />

ambiente di lavoro sano, impregiudizievole all‟operaio”, ma anche, che si deve<br />

riconoscere come esistente la “spiritualizzazione <strong>del</strong> concetto di uso <strong>del</strong>la <strong>persona</strong>”:<br />

fossero destinate “a una società di proprietari intenti ad aumentare la loro ricchezza mediante <strong>il</strong><br />

libero scambio di beni sul mercato. Anche <strong>il</strong> prestatore di lavoro subordinato è trattato a questa<br />

stregua grazie <strong>alla</strong> finzione che separa la forza lavoro d<strong>alla</strong> sua <strong>persona</strong> e la oggettivizzazione di un<br />

bene di mercato. Ne consegue che la cura <strong>del</strong>la <strong>persona</strong> in quanto organismo corporeo è lasciata <strong>alla</strong><br />

sfera giuridicamente irr<strong>il</strong>evante in cui spazia <strong>il</strong> godimento discrezionale <strong>del</strong> proprietario, <strong>il</strong> quale da<br />

buon padre di famiglia provvede con i suoi beni a sé e ai suoi figli”e ancora “l‟indifferenza <strong>del</strong><br />

codice civ<strong>il</strong>e (<strong>del</strong> 1800) per le esigenze biologiche <strong>del</strong>l‟uomo connesse … <strong>alla</strong> salute, non significa<br />

che i legislatori <strong>del</strong> secolo scorso le ignorassero. Esse erano percepite come problemi di ordine<br />

pubblico”. In questi termini si veda inoltre CINELLI M., Diritto <strong>del</strong>la previdenza sociale,<br />

Torino:Giappichelli, 2005, p. 347 ss..<br />

6 In questo senso anche BIANCHI D‟URSO F., <strong>Prof</strong><strong>il</strong>i giuridici <strong>del</strong>la sicurezza nei luoghi di lavoro,<br />

Napoli:Jovene, 1980, p. 9. Secondo l‟Autore per lungo tempo l‟unico dato normativo di riferimento<br />

in materia infortunistica è stato l‟art. 1151 codice civ<strong>il</strong>e <strong>del</strong> 1865 (diretta derivazione <strong>del</strong>l‟art. 1382<br />

<strong>del</strong> codice civ<strong>il</strong>e Napoleonico) secondo lo schema <strong>del</strong>la responsab<strong>il</strong>ità extracontrattuale per colpa e<br />

secondo <strong>il</strong> principio <strong>del</strong>l‟agire a proprio rischio: massima espressione <strong>del</strong>l‟ideologia <strong>del</strong>la fatalità.<br />

7 MONTUSCHI L., Diritto <strong>alla</strong> salute e organizzazione <strong>del</strong> lavoro, cit., p. 20-22, 24 e spec. nt. 24 e<br />

28; CICALA, Tutela <strong>del</strong>l‟igiene nei luoghi di lavoro, difesa <strong>del</strong>la salute fisica <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong> e difesa<br />

<strong>del</strong>la sua dignità, in GI, 1975, II, p. 80 (annota Cass. pen. 28 maggio 1973); FERRAROTTI F., La<br />

salute nella fabbrica: riflessioni per una sociologia <strong>del</strong> lavoro alternativa, in La critica soc., 1971,<br />

n. 18, p. 57. Si ritiene doveroso dar nota che con <strong>il</strong> tempo “al posto <strong>del</strong>l‟individuo proprietario<br />

assume progressivamente r<strong>il</strong>ievo la figura <strong>del</strong>l‟uomo produttore o prestatore di lavoro inserito nella<br />

organizzazione produttiva di una impresa. La proprietà privata dei beni produttivi, da un lato, viene<br />

vincolata a una funzione sociale, dall‟altro, <strong>il</strong> legislatore si fa attento ai problemi <strong>del</strong>la salute e<br />

<strong>del</strong>l‟integrità fisica”; su tali aspetti si rinvia ancora a MENGONI L., La tutela giuridica <strong>del</strong>la vita<br />

materiale nelle varie età <strong>del</strong>l‟uomo, cit., p. 128-129.<br />

XIII

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