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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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individua in due elementi: l‟uno di carattere oggettivo, l‟altro soggettivo. Altra<br />

giurisprudenza invece propone quale criterio distintivo quello di procedere nella<br />

qualificazione mera conflittualità o mobbing, osservando <strong>il</strong> contesto generale di<br />

riferimento.<br />

Più precisamente, secondo <strong>il</strong> primo orientamento l‟elemento discretivo di<br />

carattere oggettivo si concentra nella reciprocità degli attacchi che caratterizzano<br />

soltanto <strong>il</strong> conflitto lavorativo, e non <strong>il</strong> mobbing nel quale, di regola, la vittima<br />

subisce <strong>del</strong>le vessazioni senza potere, più di tanto, reagire o difendersi.<br />

Invece, <strong>il</strong> secondo elemento è riconducib<strong>il</strong>e <strong>alla</strong> finalità soggettiva <strong>del</strong> mobber<br />

che, scevra di ogni contenuto difensivo ma corrispondente ad un ordine di attacco, è<br />

volta ad emarginare e danneggiare, fino ad annientare psicologicamente (ed<br />

eventualmente espellere) <strong>il</strong> mobbizzato, approfittando di una posizione di forza che<br />

può derivare d<strong>alla</strong> gerarchia o da una mera supremazia psicologica acquisita di fatto<br />

per ragioni caratteriali 174 .<br />

In proposito assai interessanti sono anche le osservazioni formulate da un<br />

Autore, secondo cui la caratteristica essenziale <strong>del</strong> mobbing è costituita oltre che<br />

d<strong>alla</strong> sistematicità e d<strong>alla</strong> durata degli atti di molestia morale e violenza psicologica<br />

sul luogo di lavoro (che possono essere i più vari e non consistono necessariamente,<br />

a differenza dei fenomeni in qualche modo contigui <strong>del</strong> bullismo e <strong>del</strong> nonnismo)<br />

anche dal carattere violento dei comportamenti 175 . Invece non costituirebbero<br />

mobbing, ma rientrerebbero nel c.d. male di lavoro quei casi di eccessiva sensib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>del</strong> dipendente o addirittura di comportamenti provocatori e scorretti posti in essere<br />

174 Trib. Cassino, 18 dicembre 2002, cit.<br />

175 BANCHETTI S., Il mobbing, in Cendon P. (a cura di), Trattato breve dei nuovi danni,<br />

Padova:Cedam, p. 2077 ss.<br />

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