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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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oggettiva gravità, tutto concedendo <strong>alla</strong> particolarità emotiva <strong>del</strong>la vittima, può<br />

essere scatenante” 157 .<br />

Negli stessi termini la letteratura non giuridica, a mente <strong>del</strong>la quale la singola<br />

azione induce a pensare a un fenomeno che si può generare in natura: quello <strong>del</strong><br />

sasso gettato nello stagno. L‟immagine evoca una serie di cerchi concentrici che<br />

continuano a prodursi anche dopo che <strong>il</strong> sasso è scomparso nell‟acqua. L‟analogia<br />

sta nel fatto che l‟unica azione, così come l‟unico sasso, può produrre una serie di<br />

conseguenze a catena sulla <strong>persona</strong>. Pertanto, anche nel caso di una singola azione<br />

nulla vieta di intravedervi a tutti gli effetti <strong>il</strong> mobbing, o meglio una peculiare<br />

strategia mobbizzante. Per descrivere <strong>il</strong> fenomeno si fa solitamente <strong>il</strong> caso <strong>del</strong><br />

dipendente che subisce un pesante demansionamento in conseguenza <strong>del</strong> quale è<br />

escluso dagli incarichi di maggior prestigio e di responsab<strong>il</strong>ità. L‟azione sebbene<br />

singola non può considerarsi estemporanea: le conseguenze che ne derivano sono<br />

assolutamente durature, e a lungo termine la percezione che una <strong>persona</strong> ha di<br />

quest‟azione è tutt‟altro che passeggera. Quindi, l‟effetto ost<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la singola azione<br />

perdura, si ripete e rinnova ogni giorno, benché tale azione sia, di fatto, terminata.<br />

Inoltre, può essere aggravata dalle azioni ost<strong>il</strong>i di supporto 158 .<br />

Ritornando <strong>alla</strong> scienza giuslavorista, parte <strong>del</strong>la giurisprudenza si schiera contro<br />

l‟opinione ora richiamata: si registra una certa perplessità sulla possib<strong>il</strong>ità che,<br />

seppure a determinate condizioni, una singola azione possa integrare mobbing.<br />

Accettare tale visione vorrebbe dire porsi anche in contraddizione con le scelte<br />

<strong>del</strong> legislatore nel caso <strong>del</strong>la singola azione vessatoria. Come dimenticare che<br />

157 PERA G., Angherie e inurbanità in ambiente di lavoro, cit., p. 291 ss.<br />

158 Ege H., La valutazione peritale <strong>del</strong> <strong>danno</strong> da mobbing, cit., p.54, secondo l‟Autore si ha<br />

l‟accezione riconducib<strong>il</strong>e al sasso nello stagno quando “1. possa r<strong>il</strong>evarsi la presenza di una singola<br />

azione ost<strong>il</strong>e portante, i cui effetti si ripercuotono sulla <strong>persona</strong> quotidianamente ed internamente ,<br />

anche dopo che la prima azione si è di fatto ormai esaurita; 2. l‟azione iniziale è accompagnata e/o<br />

seguita da almeno altre due azioni ost<strong>il</strong>i di supporto, appartenenti ad una categoria diversa da quella<br />

<strong>del</strong>la azione principale; 3. le azioni secondarie siano messe in atto da aggressori diversi (ad esempio<br />

i colleghi); 4. le azioni secondarie abbiano una cadenza di almeno alcune volte al mese”.<br />

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