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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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datore di lavoro 155 . Su questo punto la Suprema Corte r<strong>il</strong>eva un difetto di<br />

motivazione da parte <strong>del</strong>la Corte territoriale che ha ritenuto <strong>il</strong> mobbing “un<br />

fenomeno unitario caratterizzato d<strong>alla</strong> reiterazione e d<strong>alla</strong> sistematicità <strong>del</strong>le<br />

condotte lesive e d<strong>alla</strong> intenzionalità <strong>del</strong>le stesse in direzione <strong>del</strong> risultato<br />

perseguito di isolamento ed espulsione <strong>del</strong>la vittima dal gruppo in cui è inserito”.<br />

Nel caso di specie la Corte ha escluso la ricorrenza <strong>del</strong> mobbing per l‟assenza di tali<br />

caratteristiche di intenzionalità, sistematicità e intenzionalità <strong>del</strong>le condotte<br />

denunziate. Sennonché – ed è questo <strong>il</strong> punto su cui concentrare la riflessione – “<strong>il</strong><br />

nostro ordinamento giuridico non prevede una definizione nei termini indicati (d<strong>alla</strong><br />

Corte territoriale) di condotte rappresentative <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong> mobbing, come un<br />

fatto pertanto tipico, a cui connettere conseguenze giuridiche anch‟esse previste in<br />

maniera tipicizzata”. L‟unico ragionamento che la Suprema Corte ritiene di<br />

applicare in caso di accertamento <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong> mobbing si basa dunque sul<br />

seguente principio “valutare se v‟è stata violazione, con le condotte poste in essere<br />

dal datore di lavoro ( o dai suoi sottoposti), considerate singolarmente nel loro<br />

complesso, degli obblighi gravanti sull‟imprenditore a norma <strong>del</strong>l‟art. 2087 c.c. da<br />

accertare <strong>alla</strong> stregua <strong>del</strong>le regole ivi stab<strong>il</strong>ite per <strong>il</strong> relativo inadempimento<br />

contrattuale, le quali prescindono d<strong>alla</strong> necessaria presenza <strong>del</strong> dolo” 156 .<br />

Un diverso tema, altrettanto dibattuto e su cui si registra ambiguità, è se possa<br />

una singola azione originare mobbing. Premesso che ogni teorizzazione assoluta è<br />

pericolosa, autorevole dottrina sostiene che “anche un singolo episodio, per la sua<br />

155 Cass. 20 maggio 2008, n. 12737, in jurisdata.it, nel caso di specie <strong>il</strong> <strong>lavoratore</strong> lamentava<br />

comportamenti volti a isolarlo dall‟ambiente lavorativo e a screditarlo come ad esempio <strong>il</strong> ritiro<br />

<strong>del</strong>le carte di credito aziendali e <strong>del</strong>l‟auto, la revoca <strong>del</strong>la firma sul conto corrente aziendale, <strong>il</strong><br />

licenziamento di alcuni dipendente assunti direttamente da lui. In altre parole, una serie di<br />

comportamenti che avevano indotto la vittima (dirigente con compiti di direttore generale) a<br />

rassegnare le dimissioni per giusta causa.<br />

156 Le parti tra virgolette sono tratte da Cass. 20 maggio 2008, n. 12735, cit.<br />

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