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il danno psichico alla alla persona del lavoratore - Fondazione Prof ...

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In alcuni casi ancora la giurisprudenza ha, comunque, applicato l‟art. 2103 c.c.:<br />

si tratta di quelle ipotesi che oggi verrebbero certamente classificate come “di<br />

mobbing” 38 ; tuttavia nella maggioranza <strong>del</strong>le ipotesi i limiti intrinseci <strong>del</strong>la<br />

disposizione eludevano la tutela.<br />

Così ragionando emerge che “l‟approccio tradizionale <strong>del</strong>le Corti, salvo rare<br />

decisioni 39 , è stato pertanto quello di sanzionare, tramite i meccanismi <strong>del</strong>la<br />

responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e … particolari degenerazioni <strong>del</strong>la condotta <strong>del</strong> mobber o solo<br />

alcuni degli strumenti adoperati da quest‟ultimo, quali forme surrettizie <strong>del</strong>la<br />

dequalificazione professionale o <strong>del</strong> demansionamento” 40 , ma si trattava di una<br />

tutela circoscritta, offerta d<strong>alla</strong> sommatoria <strong>del</strong>le violazioni tipiche: nulla di più.<br />

Come autorevolmente sostenuto è principalmente l‟esigenza di un quadro<br />

ermeneutico unitario, a fronte di una limitata tutela settoriale, a far emergere la<br />

necessità di una rottura con <strong>il</strong> passato 41 .<br />

Di questi limiti, e forse anche <strong>del</strong>la necessità di guardare in termini nuovi <strong>alla</strong><br />

tutela <strong>del</strong>la <strong>persona</strong>, prende atto la dottrina, nonché certa giurisprudenza. Consegue<br />

che diventano sempre più numerose le sentenze che individuano in un globale<br />

comportamento antigiuridico la causa <strong>del</strong>la lesione <strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong>la <strong>persona</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>lavoratore</strong>; non r<strong>il</strong>evano più i singoli episodi vessatori – molti dei quali da soli<br />

considerati non rappresenterebbero inadempimento – ma viene in considerazione <strong>il</strong><br />

contesto generale che non lede semplicemente la dignità <strong>del</strong> <strong>lavoratore</strong>, ma quella<br />

specifica dignità professionale.<br />

In diverse occasioni la giurisprudenza afferma che “per non ledere la dignità <strong>del</strong><br />

<strong>lavoratore</strong> … non basta, pertanto, retribuirlo e non vessarlo, … ma occorre un quid<br />

38<br />

MONATERI P.G., Il mobbing come quadro ermeneutico, cit., p. XXVII; Trib. M<strong>il</strong>ano 30<br />

maggio 1997, in DL, 1997, p. 789 ss.<br />

39<br />

Pret. Roma, 17 apr<strong>il</strong>e 1992, in OGL, 1992, I, p. 263 ss., e in RIDL, 1993, II, p. 542, con nota<br />

di POSO.<br />

40 MONATERI P.G., ult. op. cit., p. XXVIII.<br />

41 MONATERI P.G., ult. op. cit., p. XXVIII.<br />

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