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DA BRUNO AD EINSTEIN enrico giannetto enrico.giannetto@unibg ...

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geometrici, aritmetici, analitici. La natura non è più teoreticamente comprensibile nei termini di una<br />

ratio meccanica.<br />

Ed è il tempo quale dimensione costitutiva della natura, dei processi fisici, che relativizza e<br />

indetermina l’esperienza della natura meccanicistico-tecnica aprendo ad una nuova percezione della<br />

natura stessa.<br />

Qui le stesse pratiche fisiche - sperimentali, matematiche e teoriche - dimostrano la necessità<br />

di mutare la stessa pre-comprensione tecnica della vita umana effettiva nella natura sulla quale esse<br />

si sono basate negli ultimi due secoli. Tuttavia, il mondo-della-scienza non è più un’astrazione<br />

realizzata, marginale, non è più separabile in alcun modo dal mondo-della-vita: essi diventano<br />

sempre più intrecciati. il mondo-della-scienza non sta solo modificando il mondo-della-vita ma lo<br />

va anche sostituendo. In questa situazione, la fisica non è più una pratica umana fra le altre, la fisica<br />

sta cambiando la faccia del pianeta e sta giocando un ruolo-guida nelle nostre società dominate<br />

dalla tecnica. La fisica come scienza sta rimpiazzando la religione nel ruolo “ideologico” delle<br />

strutture culturali e materiali delle nostre società, nell’atteggiamento nei confronti della vita e della<br />

natura: la scienza sta diventando il nostro “mezzo generalizzato di comunicazione”. Da questo<br />

punto di vista le profonde implicazioni delle rivoluzioni della fisica sull’auto-comprensione della<br />

nostra vita effettiva nella natura sono state rimosse, e la concezione meccanicistica della natura è<br />

ancora viva all’interno e delle comunità scientifiche e delle nostre società.<br />

4. Poincaré, Einstein e le origini della teoria della relatività speciale<br />

Il punto d'avvio per la formulazione della dinamica relativistica da parte di Poincaré è<br />

costituito da una riconsiderazione critica della meccanica newtoniana. 8 Analizzando il linguaggio<br />

della meccanica newtoniana, Poincaré evidenzia i fraintendimenti e le ipostatizzazioni metafisiche<br />

che ne hanno caratterizzato l'interpretazione. Lo spazio assoluto, il tempo assoluto e il moto<br />

assoluto, come parametri vuoti esterni ai processi fisici, sono dei concetti che non hanno senso già<br />

all'interno della meccanica classica perché ad essi non corrisponde alcuna operazione sperimentale<br />

possibile in grado di determinarli come tali. Il linguaggio formale-simbolico della meccanica<br />

classica acquista senso nell'uso globale che facciamo dei suoi termini in relazione all'intero insieme<br />

(non in corrispondenza termine a termine) di operazioni sperimentali di misura che sono differenti<br />

per differenti sistemi di riferimento.<br />

Poincaré effettua così per il linguaggio della fisica un'operazione analoga a quella che anni<br />

dopo Ludwig Wittgenstein farà per il linguaggio naturale e la filosofia: Poincaré decostruisce la<br />

semantica referenziale, denotativa dell'ontologia newtoniana, e indica la teoria fisica come un 'gioco<br />

linguistico' a carattere performativo. 9 Cioè, come un linguaggio i cui enunciati acquistano senso<br />

nelle pratiche fisico-sperimentali corrispondentemente effettuate. Poincaré di fatto introduce una<br />

nuova teoria del significato fisico e corrispondentemente un nuovo modo di concepire una teoria<br />

fisica.<br />

Da questo punto di vista, Poincaré riconosce una realtà fisica al moto e insieme la sua<br />

relatività ed è fortemente influenzato dalla fisica di Leibniz: si può così spiegare, con questo preciso<br />

collegamento storico, il ritorno nella storia della fisica di una concezione 'realista' e relativista del<br />

moto.<br />

Nel 1889, Poincaré già scrisse sull’etere che considerava un concetto metafisico, annunciando<br />

che un giorno sarebbe stato gettato via. 10<br />

8 Per tutto questo paragrafo, si rimanda al riferimento citato nella nota 5.<br />

9 L. Wittgenstein, Philosophische Untersuchungen.Philosophical Investigations, Blackwell, Oxford 1953.<br />

10 H. Poincaré, Préface to Théorie mathématique de la lumière, I, Naud, Paris 1889, ristampato in H. Poincaré, La<br />

science et l’hypothèse, Flammarion, Paris 1902, 1968, p. 215. Questo libro fu letto da Einstein (prima di scrivere il suo<br />

articolo Zur Elektrodynamik bewegter Körper, in Annalen der Physik 17 (1905), pp. 891-921, ricevuto il 30 Giugno<br />

1905; ristampato in The Collected Papers of Albert Einstein, vol. 2, The Swiss Years: Writings 1900-1909, ed. by J.<br />

Stachel, Princeton University Press, Princeton 1989, pp. 276-310; engl. transl., On the Electrodynamics of Moving<br />

Bodies, in The Collected Papers of Albert Einstein, vol. 2, The Swiss Years: Writings 1900-1909, English Translation, A.

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