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DA BRUNO AD EINSTEIN enrico giannetto enrico.giannetto@unibg ...

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3. Le differenti concezioni della Natura fra Ottocento e Novecento<br />

Solo alla fine dell'Ottocento e all'inizio del nostro secolo, il paradigma 'estensionale'newtoniano<br />

del tempo e del mutamento è stato superato con un ritorno a Bruno, Leibniz e<br />

Anassimandro, da un lato, all'interno della fisica con Poincaré, Einstein, Whitehead, e, dall'altro<br />

lato, quello 'filosofico', con Bergson, lo stesso Whitehead, Heidegger ed Ernst Bloch.<br />

Nel 1873, con la pubblicazione del “Trattato sull’elettricità e sul magnetismo” di Maxwell,<br />

si è chiusa definitivamente un’epoca: la fisica non è più solo meccanica, ma anche termodinamica (i<br />

cui due primi principi riceveranno un’elaborazione definitiva già negli anni ’60) ed<br />

elettromagnetismo, e queste tre discipline fisiche costituiscono tre ‘canoni’ indipendenti di<br />

conoscenze fisiche, che si fronteggiano nel problema di quali siano le loro intersezioni, le loro<br />

relazioni di compatibilità o incompatibilità, di quale di esse abbia una priorità come fondamento di<br />

tutta la fisica. E’ un problema epistemologico, ma anche di differenti concezioni della natura. Alla<br />

consolidata concezione meccanicistica della natura – rappresentata da scienziati come Hermann von<br />

Helmholtz (1821-1894), Heinrich Hertz (1857-1894) e Ludwig Boltzmann (1844-1906) - si<br />

contrapporranno: una concezione termodinamica della natura, seguita principalmente da Pierre<br />

Duhem (1861-1916) e Max Planck (1858-1947); una concezione elettromagnetica della natura<br />

elaborata negli scritti di Hendrik Antoon Lorentz (1853-1928), Joseph Larmor (1857-1942),<br />

Wilhelm Wien (1864-1928), Max Abraham (1875-1922) e Henry Poincaré (1854-1912); una<br />

concezione energetista della natura sviluppata soprattutto da Georg Helm (1851-1923) e Wilhelm<br />

Ostwald (1853-1932).<br />

Le cosiddette 'rivoluzioni' della fisica del novecento derivano da questi contrasti delle<br />

differenti concezione della natura e hanno completamente mutato il quadro precedente. La teoria<br />

della relatività e la fisica dei quanti, in particolare, sono comprensibili come correlate ad una nuova<br />

concezione elettromagnetica della natura: la massa di un corpo non può più essere considerata come<br />

un concetto primitivo, ma non è altro che una forma di energia del campo elettromagnetico (come<br />

stabilito dalla relazione fra massa ed energia in relatività); le particelle non possono più essere<br />

considerate come corpuscoli o ‘atomi’ fondamentali di materia, ma presentano aspetti ondulatori<br />

tipici del campo elettromagnetico di cui sono forme (come stabilito dalla dualità onda-corpuscolo<br />

nella fisica quantistica). 6<br />

La teoria della relatività e la fisica dei quanti, e più recentemente la fisica del caos, nate<br />

anche in relazione ad una necessaria definizione operativa delle grandezze fisiche e ad una<br />

altrettanto necessaria interpretazione pragmatico-performativa delle teorie fisiche, hanno portato al<br />

riconoscimento di in-determinazioni delle grandezze fisiche associate, fra le altre, all'estensione<br />

spaziale, all'estensione temporale e alla velocità che caratterizza il moto.<br />

Anche per la teoria della relatività si può in effetti parlare di indeterminazioni: spazio, tempo<br />

come estensione e velocità, sono grandezze determinate (per i sistemi inerziali) a meno di<br />

trasformazioni di Lorentz. E' questa l'interpretazione che ne ha dato Max Born, a partire dal suo<br />

dibattito con Einstein, affermando una generale incompletezza di tutte le teorie fisiche: non solo<br />

della meccanica quantistica quindi, ma anche della relatività e perfino della meccanica classica a<br />

causa dell'incertezza delle condizioni iniziali.<br />

Come è noto, da queste 'rivoluzioni' del novecento è stato indotto un dibattito sul 'realismo'<br />

all'interno della comunità dei fisici come anche dei filosofi della scienza: essenzialmente dalla<br />

meccanica quantistica; in maniera meno diffusa in relazione alla teoria della relatività, e ancora 'in<br />

nuce' per i problemi sorti con il 'caos' in fisica classica. La meccanica quantistica, la teoria della<br />

relatività, e la fisica del caos sarebbero 'colpevoli', secondo la prospettiva di alcuni fisici e filosofi<br />

della scienza, di una perdita di 'realtà', di una incapacità di descrivere in maniera completa la realtà:<br />

di una perdita di 'realismo' in favore di un pragmatismo che sfocerebbe nell'idealismo filosofico.<br />

6 E. A. Giannetto, The Electromagnetic Conception of Nature and the Origins of Quantum Physics, in corso di stampa.

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