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DA BRUNO AD EINSTEIN enrico giannetto enrico.giannetto@unibg ...

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dell'elettrodinamica dei corpi in movimento con il riconoscimento del darsi di una inerzia<br />

elettromagnetica e della struttura elettromagnetica della materia aggregata gli diede coscienza del<br />

fatto che non può costruirsi una dinamica indipendentemente e a priori rispetto ad una teoria del<br />

mondo fisico e ad una teoria degli strumenti di misura, ovvero rispetto ad una teoria della<br />

costituzione elettromagnetica della materia. Queste analisi e ancora il riconoscimento del gruppo di<br />

trasformazioni di Lorentz come gruppo d'invarianza dell'elettrodinamica che rispetta la relatività del<br />

moto, gli suggerirono la possibilità di una nuova convenzione geometrica e dinamica, che tenga<br />

conto di quanto già detto e rifletta direttamente per tutte le parti della fisica (non solo per la<br />

meccanica, ma anche, in particolare, per l'ottica e l'elettrodinamica) la realtà relazionale del moto, e<br />

allo stesso modo la realtà invariante del moto della luce.<br />

Nel 1904, nella conferenza di St. Louis, 16 Poincaré analizzò la situazione intercorrente tra<br />

esperimenti e principi della fisica: il principio di conservazione della massa, il principio di<br />

conservazione della quantità di moto, il principio di conservazione dell'energia, il principio d'azione<br />

e reazione, il principio di minima azione, il principio di relatività. Una crisi dei principi era<br />

evidente: nuovi strumenti avevano introdotto nuove condizioni di possibilità dell'esperienza<br />

(l'interferometro, le misure a livello microfisico sull'elettrone, le misure di velocità sempre più<br />

elevate) che contrastavano con le codificazioni dell'esperienza precedente. Gli esperimenti di<br />

Kaufmann e quelli di Michelson-Morley risultavano decisivi per la costruzione di un nuovo quadro<br />

teorico. E' qui che Poincaré annuncia la necessità di una nuova meccanica, basata sul principio di<br />

minima azione e su quello di relatività del moto, nonché sulla costanza e l'invarianza della velocità<br />

della luce per trasformazioni fra sistemi inerziali di riferimento.<br />

Poincaré costruì effettivamente la nuova teoria del moto nell'articolo pubblicato il 5 Giugno<br />

1905, 17 circa un mese prima del lavoro di Einstein (ricevuto il 30 Giugno): qui c'era già anche una<br />

teoria relativistica della gravitazione, con l'idea connessa a questa dell'esistenza di onde<br />

gravitazionali che si propagano alla velocità della luce; le forze gravitazionali e inerziali sono in<br />

ultima analisi forze elettromagnetiche. Poincaré introdusse così la dinamica relativistica invariante<br />

per trasformazioni di Lorentz e una crono-geometria euclidea dello spazio-tempo (con quarta<br />

coordinata immaginaria, con velocità della luce posta uguale all'unità: i t; contrariamente a quanto<br />

usualmente affermato non fu Hermann Minkowski a introdurre lo spazio-tempo<br />

quadridimensionale. Nel primo lavoro del 1907 di Minkowski sullo spazio-tempo, il testo di<br />

Poincaré è citato come la fonte di questa idea. 18 ) nell’articolo pubblicato nel 1906 ma consegnato il<br />

21 Luglio 1905: 19 la materia, ovvero la massa dell'elettrone, e la sua dinamica sono ottenute dalla<br />

dinamica del puro campo elettromagnetico.<br />

Poincaré era tuttavia consapevole che una teoria relativistica del moto può essere formulata<br />

anche all'interno del 'linguaggio' classico della geometria galileiana e della dinamica newtoniana,<br />

ma tale formulazione non riflette direttamente il contenuto invariante della realtà fisica e risulta<br />

molto più complicata: spazio e tempo come estensione sembrerebbero, in quanto invarianti, reali, e<br />

il moto della luce non invariante e non reale.<br />

Per Poincaré gli esperimenti hanno un ruolo primario come base per definizioni operative e<br />

costruzioni teoretiche, che costituiscono una teoria 'universale', elettrodinamica della struttura della<br />

materia: questa teoria elettrodinamica è universale nella misura in cui essa include una teoria degli<br />

16<br />

H. Poincaré, L'état actuel et l'avenir de la Physique mathématique, in Bulletin des Sciences Mathematiques, v. 28<br />

(1904), pp. 302-324 ; H. Poincaré, The Principles of Mathematical Physics, translated by G. Halsted, in Philosophy and<br />

Mathematics, v. I of Congress of Arts and Science: Universal Exposition, St. Louis 1904, ed. by H. Rogers, Houghton<br />

Mifflin, Boston 1905, pp. 604-622.<br />

17<br />

H. Poincaré, Sur la dynamique de l'électron, in Comptes Rendus de l'Académie des Sciences, v. 140 (1905), pp. 1504-<br />

1508, ristampato in Œuvres, v. IX, op. cit., pp. 489-493.<br />

18<br />

H. Minkowski, Das Relativitätsprinzip, Lecture delivered on 5 November 1907, Annalen der Physik, IV Folge, v. 47<br />

(1915), pp. 927-938.<br />

19<br />

H. Poincaré, Sur la dynamique de l'électron, in Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo, v. 21 (1906), pp. 129-<br />

175, ristampato in Œuvres, v. IX, op. cit., pp. 494-550.

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