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Sardegna…tracce del passato

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Fig. 75 Cartagine<br />

Meglio documentato è lo scavo <strong>del</strong> Cintas che fece due campagne. La prima, nel 1944, venne<br />

effettuata nella parte nord, in un’area dove la stratigrafia non era completa, mancavano gli strati<br />

più bassi perché il tophet aveva raggiunto la zona estrema <strong>del</strong> temenos (nome <strong>del</strong> recinto sacro<br />

che chiude il tophet). Lo studioso individuò il muro di recinzione costituito da una serie di lastre,<br />

quindi conosciamo il limite nord <strong>del</strong> santuario, mentre ignoriamo i limiti degli altri punti cardinali.<br />

Nella seconda campagna, quella <strong>del</strong> 1946, individuò una struttura alla quale diede il suo nome, la<br />

Cappella Cintas. Si tratta di un edificio con una cameretta centrale circondata da muretti di piccole<br />

dimensioni che la dividono da altri piccoli vani. C’era un deposito di fondazione che presentava<br />

materiali arcaici particolari, molto diversi fra loro, sia di importazione greca che locali. Cintas,<br />

basandosi sulle fonti classiche e sulla tipologia di un’anfora, pensò ad una fase antica di<br />

fondazione di Cartagine e ipotizzò il XII a.C. ma studi recenti hanno dimostrato che quell’anfora<br />

cicladica ritrovata, è <strong>del</strong> 750 a.C. Comunque questo edificio è un unicum nei tophet e ancora non<br />

siamo in grado di interpretarlo in maniera certa. Sempre Cintas ha individuato un breve tratto <strong>del</strong><br />

temenos <strong>del</strong> tophet, costituito da una serie di lastroni piazzati verticalmente.<br />

Dopo il Cintas operò lo Stager che negli anni Settanta, a seguito di un appello <strong>del</strong>l’Unesco che<br />

coinvolse molte missioni internazionali (tedesche, danesi, inglesi, italiane, americane, polacche e<br />

francesi), iniziò gli scavi a Cartagine e accettò la distinzione in tre fasi proposta da Harden. A oggi<br />

sono state pubblicate solo una parte <strong>del</strong>le stele e mostrano diverse tipologie. Stager riprende la<br />

stessa stratigrafia <strong>del</strong> Cintas con Tanìt I, II, III, ma con datazioni differenti divise in nove<br />

sottogruppi. Tanìt I ha poche urne deposte in piccole cavità, datate 730-600 a.C. Tanìt II 600-400<br />

a.C. vede la comparsa dei cippi con stele a trono. Tanìt IIb VI-III a.C. ha cippi con stele a sommità<br />

triangolare e edicola. Tanìt III arriva al 146 a.C.<br />

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