03.06.2013 Views

Sardegna…tracce del passato

Sardegna…tracce del passato

Sardegna…tracce del passato

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

scavata. La stratigrafia si presenta complessa. Vi è una successione, alta vari metri, di strati che<br />

contengono migliaia di stele e urne ma non c’è una separazione netta fra le fasi in quanto il tophet<br />

è stato frequentato senza soluzione di continuità, con continui scavi per collocare altre urne. Ciò<br />

costituisce un problema perché un sito rimaneggiato determina l’incomprensione degli strati.<br />

Il primo scavo fu di Icard e Gielly nel 1922, successivamente l’indagine fu svolta da Lapeyre 1934-<br />

36 e Carton, poi Cintas 1944-47 e infine, negli anni Settanta, fu il turno di Stager, 1975-79.<br />

Lo scavo <strong>del</strong> 1922 fu fatto con <strong>del</strong>le lunghe trincee che scoprivano la distesa di urne e stele.<br />

Migliaia di manufatti furono portati alla luce ma non si riuscì ad abbinare le stele alle varie urne.<br />

Alcuni articoli pubblicati in quegli anni cercarono di spiegare la stratigrafia ma i contrasti fra i due<br />

appassionati e le autorità tunisine causarono l’interruzione degli scavi. Quando non c’era più<br />

spazio si ricopriva con terra lo strato esistente e si sovrapponevano altre stele e altre urne. La<br />

datazione accettata dagli studiosi è quella <strong>del</strong>l’americano Kelsey che scavò, pochi anni dopo Icard<br />

e Gielly, con l’inglese Harden, esperto nella datazione <strong>del</strong>le ceramiche.<br />

La datazione <strong>del</strong>le stratigrafie antiche segue un metodo che si basa sulle ceramiche, poiché le<br />

monete sono utilizzate solo in tempi più recenti (dopo il V a.C.), il vetro fu introdotto in età romana<br />

e il metallo poteva essere rifuso. La maggior parte dei contenitori domestici e funerari era in<br />

ceramica, e si rompeva facilmente, soprattutto se doveva essere riscaldata col fuoco. L’argilla è un<br />

materiale che riscaldato a certe temperature diventa indistruttibile nel tempo ed era alla portata di<br />

molte famiglie <strong>del</strong>l’epoca. La datazione dei cocci avviene su base comparativa, nel senso che negli<br />

ultimi 200 anni l’archeologia ha documentato <strong>del</strong>le sequenza cronologiche relative che hanno<br />

portato ad individuare <strong>del</strong>le successioni temporali e dei luoghi di origine <strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong>le<br />

decorazioni. Il confronto fra contesti indica la cronologia. Comparando i materiali <strong>del</strong> contesto si<br />

può dedurre quando si è formato lo strato perché i materiali più recenti sono l’indizio <strong>del</strong>la<br />

datazione. I materiali antichi si definiscono “residuali”. La cronologia relativa è quella che dice che<br />

uno strato viene prima di un altro, la cronologia assoluta determina la datazione <strong>del</strong>lo strato, il<br />

periodo. I vari studiosi che si alternarono a Cartagine hanno proposto datazioni leggermente<br />

differenti. Harden nel 1925 distingue tre strati principali: Tanìt I, Tanìt II e Tanìt III. Il primo strato,<br />

Tanìt I, presenta le più antiche urne, quelle <strong>del</strong> VII a.C., che si trovano scavate nella roccia o entro<br />

ciste litiche, nello strato più basso. Non ci sono stele, solo poche urne protette da cumuli di pietre o<br />

in cavità <strong>del</strong>la roccia. Datato intorno al VII a.C. si caratterizza per l’assenza di monumenti lapidei.<br />

Lo strato Tanìt II, VI-IV a.C., vede tante stele e cippi. L’ultimo strato si data al 150 a.C., data <strong>del</strong>la<br />

distruzione di Cartagine da parte dei romani, e vede la presenza di un numero enorme di urne e<br />

stele, ma di diverso tipo.<br />

Negli anni Trenta un sacerdote, Lepeyre, scavò un terreno di proprietà di Carton che morì poco<br />

dopo l’acquisto <strong>del</strong>la proprietà e non poté pubblicare gli scavi.<br />

221

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!