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Sardegna…tracce del passato

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Renania.<br />

In Italia durante il Bronzo Antico-Medio il rame circola sotto forma di piccoli pani a focaccia, <strong>del</strong><br />

peso variante da 400 a 600 grammi, o di barrette quadrangolari. A partire dal XIII secolo a.C.<br />

diventa generale l’uso di pani di forma circolare e sezione piano-convessa, <strong>del</strong> diametro di 20-26<br />

cm. e <strong>del</strong> peso di 6-9 kg. Un altro tipo di lingotto, che si ritrova in Sardegna, nella regione alpina e<br />

nell’Italia centro-settentrionale durante il Bronzo Finale, è il pane a piccone o lingot-saumon.<br />

Nelle regioni mediterranee centro-orientali tra il XVI e il XII a.C. il rame è commerciato sotto forma<br />

di lingotti a pelle di bue. Quelli più antichi, <strong>del</strong> XVI e XV a.C., sono noti soltanto a Creta, nell’Egeo<br />

e in Asia Minore, quelli più recenti hanno una maggiore diffusione, essendo stati scoperti in Siria, a<br />

Cipro, in Asia Minore, in Grecia, in Sicilia e in Sardegna. Si ritiene che il centro di produzione di<br />

questi lingotti fosse Cipro, dal cui nome deriva la parola rame in molte lingue europee.<br />

Sulla provenienza <strong>del</strong>lo stagno durante il Bronzo non si sono ancora raggiunte conclusioni sicure.<br />

Certamente a partire dal Bronzo Finale, come poi per tutto il Ferro e anche all’epoca <strong>del</strong>l’impero<br />

romano, lo stagno proveniva dalle regioni atlantiche, (Cornovaglia, Bretagna, Galizia). Si accentua<br />

a partire dal Bronzo Medio, come dimostra la composizione dei ripostigli e dei resti di fonderia<br />

scoperti in molti abitati sia palafitticoli, come la Lugana Vecchia presso Sirmione, che<br />

terramaricoli, come Castellarano in provincia di Reggio Emilia.<br />

La posizione sociale <strong>del</strong> fabbro nella società europea <strong>del</strong> Bronzo è stata oggetto di accese<br />

discussioni. Senza dubbio in questo periodo il fabbro è l'unico artigiano che in virtù <strong>del</strong>la sua alta<br />

specializzazione lavora a tempo pieno e non può essere coinvolto nella produzione primaria. Nei<br />

periodi più antichi, i fabbri erano certamente itineranti e prestavano la loro opera presso diverse<br />

comunità, a volte anche molto distanti l'una dall'altra, e ciò è evidenziato dagli evidenti rapporti<br />

tecnologici e stilistici esistenti tra le varie cerchie metallurgiche europee e al loro interno, (padana,<br />

italica, centro-europea, atlantica, nordica, danubiana, baltica). In un periodo più recente, che ha<br />

inizio in momenti diversi a seconda <strong>del</strong>le regioni, il fabbro diventa un artigiano inserito stabilmente<br />

nella comunità per cui lavora, anche se il fenomeno <strong>del</strong>l'artigiano metallurgo ambulante non<br />

scomparirà mai <strong>del</strong> tutto. Questo passaggio sembra adombrato in alcuni miti <strong>del</strong> mondo classico.<br />

Esistevano, nella mitologia greca, comunità di diversi, circondate da un alone di magia e di<br />

mistero, come i Chalibi <strong>del</strong> Mar Nero, i Cabiri, i Dattili Idei a Creta, in cui possiamo riconoscere la<br />

diversità socio-culturale, e in una certa misura anche l'emarginazione, dei più antichi artigiani <strong>del</strong><br />

metallo. Il mito di Efesto-Vulcano, il dio <strong>del</strong>le arti metallurgiche, che inizialmente non abitava<br />

stabilmente nell'Olimpo insieme agli altri dei, ma vi fu ammesso soltanto in un secondo tempo,<br />

sembra riflettere l'evoluzione <strong>del</strong>la posizione sociale <strong>del</strong> fabbro preistorico. Il progresso di<br />

integrazione nella comunità nell'area palafitticola benacense ha avuto inizio forse fin dal Bronzo<br />

Recente. Il ritrovamento di migliaia di oggetti di bronzo nelle palafitte di Peschiera sembra, infatti,<br />

presupporre l'esistenza di officine ormai stabili.<br />

Gli strumenti di lavoro <strong>del</strong> fabbro <strong>del</strong> Bronzo erano innanzitutto il crogiuolo, il mantice per ventilare<br />

la fornace, la forma di fusione, l'incudine e il martello per battere il metallo, punzoni e scalpellini per<br />

le decorazioni. I crogiuoli si rivengono frequentemente negli abitati e hanno forma ovale e differenti<br />

dimensioni, in rapporto con la predeterminazione <strong>del</strong>la quantità di bronzo da utilizzare per i diversi<br />

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