Sardegna…tracce del passato
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Othoca<br />
Fig. 95 Tharros<br />
Si trova in corrispondenza <strong>del</strong> bacino lacustre <strong>del</strong>l’attuale Santa Giusta. Le ultime ricerche hanno<br />
arricchito i ritrovamenti nonostante il centro moderno sia sorto sopra il vecchio insediamento, che<br />
era sotto l’attuale Basilica di Santa Giusta, l’unico rilievo che svetta sulla piana. Sotto la cripta <strong>del</strong>la<br />
chiesa sono state individuate negli anni Novanta <strong>del</strong>le strutture in parte attribuite ad età nuragica<br />
(quelle curvilinee), e in parte ad età punica (quelle rettilinee che si incontrano ad angolo retto).<br />
Nell'abitato, sulla collina dove si trova la basilica di Santa Giusta, ci sono tracce puniche, forse<br />
l'Acropoli. Nella zona <strong>del</strong> sagrato c'è una cortina muraria a doppio paramento con blocchi<br />
poligonali in basalto. All'esterno c'è un fossato e, fuori contesto, ci sono materiali arcaici (VIII a.C.)<br />
Nella stessa area, sotto la cripta, sono documentate strutture nuragiche di un villaggio e altre con<br />
materiali di età ellenistica (III a.C.). A fine 1800 sono stati trovati alcuni carnofòiri (bruciatori) con<br />
testa femminile, dedicati a Demetra, un culto introdotto in tarda età e proveniente dalla Sicilia. In<br />
via Foscolo è stato trovato un muro a L con blocchi di basalto attribuito alle fortificazioni arcaiche,<br />
come il muro <strong>del</strong> sagrato. Gli scavi degli anni Novanta nella parte settentrionale <strong>del</strong>l’abitato hanno<br />
permesso di individuare <strong>del</strong>le strutture che forse si riferiscono a fortificazioni o ad abitazioni. C’è<br />
stata continuità d’uso fino al medioevo e ciò che conosciamo meglio è la necropoli, ubicata nella<br />
zona sud di Santa Giusta, in corrispondenza <strong>del</strong>la chiesa romanica di Santa Severa, lungo la via<br />
principale. Già nell’Ottocento furono scavate un gran numero di tombe, ma i materiali sono stati<br />
prevalentemente venduti. Solo pochi reperti sono stati esposti nei musei. Nel 1910, in occasione<br />
<strong>del</strong>la costruzione <strong>del</strong>l’edificio <strong>del</strong>l’ex genio civile, vennero individuate una serie di sepolture e nel<br />
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