AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...
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<strong>AIC</strong><br />
modem cameras. We cannot afford to<br />
go back and shoot retakes because of<br />
out - of-focus lenses. Our cameras have<br />
to run in the coldest or hottest weather<br />
conditions. I personally favor<br />
Panavision equipment because 1 am<br />
used to it and it is an excellent and<br />
fast uwlcing system with great<br />
interchangeably.<br />
2. Use the modem lighter weight HM1<br />
light. On day interiors I save a lot of<br />
time with these lights, because I don't<br />
have to use correcting gels. I remember<br />
in the past how much time was wasted<br />
in waiting to change the bumed-out<br />
gels. Sometimes even the quality of<br />
photography suffered because of faded<br />
gels.<br />
3. Use fast films, like Eastman Kodak<br />
5295. You can save a lot of time by<br />
using smaller lighting units, and even<br />
the quality of photography can<br />
improve.<br />
4. Use ultra-speed (fast) lenses. Here<br />
the same reason applies as for using<br />
fast films, but you have to be very<br />
careful of the shallow depth of field<br />
these lenses have. 1 mostly use them in<br />
impossible situations.<br />
5. Use a good film laboratory.<br />
Without that there is no control in the<br />
quality of photography. I most of the<br />
time use Technicolor, not only because<br />
1 believe in their superior<br />
workmanship, but also because they<br />
maintain goal communication between<br />
laboratory and cinematographer.<br />
6. Use multiple camera technique<br />
whenever possible. A long shot and a<br />
close-up shot at the same time might<br />
save hours of shooting time. I did not<br />
like this technique for a long time, but<br />
using it with an understanding director<br />
can do miracles in saving money for<br />
the producer.<br />
7. Be simple in your lighting scheme,<br />
do not attempt complicated lighting<br />
set-ups which you will have to<br />
duplicate in the subsequent set-ups.<br />
8. You have to prepare your work (plan<br />
your lighting scheme) and try to work<br />
out things ahead with your director<br />
and production designer. During<br />
production that means that you might<br />
have to spend hours at home or in your<br />
hotel-room, after shooting hours, to be<br />
absolutely prepared the next day.<br />
It is always a miracle, when after all<br />
these problems, the cinematographer<br />
present a visually beautiful film, good<br />
enough to be nominated for the<br />
Academy Awards.<br />
I totally sympathise with Vittorio<br />
Storaro's demand for collaborative<br />
authorship in regard to copyrights. As<br />
part of the creative team, the<br />
cinematographer definitely deserves it!<br />
In the United States we have to fight<br />
for advertising rights (the<br />
cinerruitographer's credit on posters<br />
and newspapers ads). The producers<br />
don't want to give it to us. They don't<br />
want to admit the tremendous<br />
contribution of the cinematographer to<br />
the art of film-making.<br />
I know that these problems might also<br />
exist in Europe. Let us fight for our<br />
nghts together! Let's make the<br />
cinematographer's name more<br />
appreciated by the producers. And by<br />
all means, let's fight for our<br />
copy-rights!<br />
La cinematografia americana una<br />
volta era fra le migliori al mondo.<br />
Basti pensare alla splendida<br />
illuminazione e agli spostamenti<br />
<strong>della</strong> camera in Les Mirables<br />
(1935) ed anche in Citizen Kane<br />
(1941). A Toland non fu conferito<br />
il Premio Oscar per questi film,<br />
ma Hal Mohr vinse un Oscar per<br />
A Midsummer Night's Dream<br />
(1935) e Arthur Miller per How<br />
green was my Valley (1941).<br />
Harry Stradling, Leon Shamroy,<br />
Robert Surtees, James Wong<br />
Howe, Haskell Wexler e Conrad<br />
Hall sono alcuni dei miei direttori<br />
<strong>della</strong> fotografia preferiti degli anni<br />
'60.<br />
Ricordo gli anni '70, quando<br />
iniziai a girare dei film con un<br />
budget ridotto: McCabe and Mrs.<br />
Miller,<br />
Image e Deliverance. Ho sempre<br />
avuto tempo a sufficienza per<br />
illuminare, creare. I registi ed i<br />
produttori mi concedevano il<br />
tempo necessario, erano orgogliosi<br />
dei loro progetti, volevano che il<br />
film avesse successo non soltanto<br />
da un punto di vista commerciale,<br />
ma anche da un punto di vista<br />
critico e creativo.<br />
Devo dire che sono stato<br />
fortunato. Ebbi l'occasione di<br />
lavorare con registi in gamba,<br />
quali Robert Altman, John<br />
Boorman, Steven Spielberg, Mark<br />
Rydell, Michael Cimino. Tutti<br />
esigevano una buona fotografia e<br />
lottavano con i teatri di posa per<br />
allungare i tempi, qualora fosse<br />
necessario, per poter ottenere quel<br />
qualcosa in più sullo schermo. Il<br />
risultato si è concretizzato in film<br />
come Deer Hunter, The River,<br />
Close Encounters of the third<br />
kind, tanto per nominarne alcuni.<br />
Oggigiorno tutto è cambiato, gli<br />
affaristi prevalgono sugli altri.<br />
Burocrati e commercialisti dettano<br />
legge su come un film dovrebbe<br />
essere girato. Le decisioni vengono<br />
prese su una base prettamente<br />
commerciale. Attualmente<br />
lavoriamo sotto pressione.<br />
Anzi direi che possiamo<br />
considerarci fortunati di ottenere<br />
l'incarico. Questi nuovi uomini del<br />
cinema non vogliono accettare i<br />
nostri cachet già stabiliti,<br />
giornalieri o settimanali che siano<br />
(i direttori <strong>della</strong> fotografia<br />
americani un tempo<br />
guadagnavano quasi il doppio dei<br />
loro colleghi europei). Talvolta<br />
provano a girare i loro film<br />
infrangendo le normative sindacali,<br />
cercandosi degli operatori di<br />
macchina britannici, francesi,<br />
italiani o canadesi.<br />
Non vogliono pagare queste tariffe<br />
fisse più alte per i tecnici<br />
specializzati, i capi elettricisti, i<br />
capi macchinisti o il personale che<br />
si occupa di effetti speciali. Molte<br />
volte ho dovuto svolgere il mio<br />
lavoro senza poter disporre di<br />
personale cosi qualificato, con il<br />
quale avrei potuto portare a<br />
termine meglio e più velocemente il<br />
mio incarico. Naturalmente gli<br />
stessi uomini pretendono che io<br />
faccia il medesimo tipo di lavoro in<br />
tempi più ridotti e con delle troupe<br />
meno numerose di prima. D'altro<br />
canto le "stars", gli attori,<br />
guadagnano cifre astronomiche.<br />
Quindi chiedo ai miei colleghi:<br />
come possiamo risolvere questi<br />
problemi1 Posso soltanto dare<br />
qualche suggerimento:<br />
1. Usare soltanto delle buone<br />
attrezzature e delle macchine da<br />
ripresa moderne. Non possiamo<br />
permetterci di tornare indietro e<br />
ripetere delle riprese non riuscite a<br />
causa di un obiettivo non<br />
perfettamente a fuoco. Le nostre<br />
macchine da ripresa devono<br />
lavorare in diverse condizioni<br />
atmosferiche: a bassissima o ad<br />
elevatissima temperatura. Io<br />
personalmente mi trovo meglio con<br />
l'attrezzatura <strong>della</strong> Panavision, un<br />
po' per abitudine ed anche perché<br />
si tratta di un sistema eccellente e<br />
veloce, dotato di molta<br />
intercambiabilità.<br />
2.Utilizzare lampade HMJ più<br />
moderne e più leggere. Per scene<br />
girate in interni, si può risparmiare<br />
molto tempo con queste lampade,<br />
perché non è necessario l'uso delle<br />
gelatine'correttive. Ricordo ora<br />
quanto tempo ho sprecato in<br />
passato nell'attesa di cambiare le<br />
gelatine bruciate. A volte la<br />
qualità <strong>della</strong> fotografia soffriva a<br />
causa delle gelatine sbiadite.<br />
3. Utilizzare delle pellicole molto<br />
sensibili, ad esempio la Eastman<br />
Kodak 5295. Si può guadagnare<br />
del tempo usando delle lampade<br />
più piccole. Questo accorgimento<br />
può migliorare la qualità <strong>della</strong><br />
fotografìa.<br />
4. Utilizzare degli obiettivi<br />
ultraluminosi. Direi che qui<br />
valgono gli stessi argomenti delle<br />
pellicole ultrasensibili, ma bisogna<br />
fare molta attenzione alla scarsa<br />
profondità di campo che hanno. Io<br />
li uso in situazioni al limite<br />
dell'impossibile.<br />
5. Utilizzare un buon laboratorio,<br />
perché diversamente non c'è modo<br />
di controllare la qualità <strong>della</strong><br />
fotografia. Io per la maggior parte<br />
del mio lavoro uso la Technicolor<br />
non soltanto perché credo nella<br />
capacità tecnica superiore dei suoi<br />
tecnici, ma anche perché questi<br />
sanno mantenere buoni rapporti<br />
tra il laboratorio ed il direttore<br />
<strong>della</strong> fotografia.<br />
ó.Usare la tecnica <strong>della</strong> macchina<br />
da ripresa multipla, dove possibile.<br />
Una ripresa di scene distanti ed un<br />
primo piano possono essere girate<br />
contemporaneamente e questo,<br />
naturalmente, fa risparmiare ore di<br />
lavoro. Inizialmente questa tecnica<br />
non mi piaceva, ma se il regista lo<br />
accetta, si possono fare dei veri<br />
miracoli facendo risparmiare<br />
denaro al produttore.<br />
7.Semplificare il sistema di<br />
illuminazione. Evitare sistemi<br />
complicati che potreste essere<br />
obbligati a riutilizzare ancora in<br />
seguito.<br />
8. Preparare bene il lavoro<br />
(progettare i piani di<br />
illuminazione) e cercare di<br />
organizzare le cose<br />
anticipatamente con il regista e lo<br />
scenografo. Ciò significa che<br />
durante la produzione dovrete<br />
passare del tempo a casa o in<br />
albergo, in modo da essere<br />
preparati al massimo per il giorno<br />
successivo.<br />
Pare sempre un miracolo quando,<br />
dopo tutti questi problemi, il<br />
direttore <strong>della</strong> fotografia riesce a<br />
presentare un film che è bello da<br />
vedere ed è anche abbastanza<br />
buono da ottenere la<br />
"nomination" per un Premio<br />
Oscar.<br />
Sono perfettamente d'accordo con<br />
Vittorio Storaro per quanto<br />
riguarda i diritti d'autore. Come<br />
parte dell'équipe creativa, sostengo<br />
che il direttore <strong>della</strong> fotografia si<br />
meriti un riconoscimento.<br />
Negli Stati Uniti dobbiamo<br />
lottare per la citazione nei titoli di<br />
testa e di coda (compresi i<br />
manifesti pubblicitari e le<br />
irìserzioni sui giornali). I produttori<br />
non ce li vogliono concedere, non<br />
vogliono riconoscere che il<br />
contributo del direttore <strong>della</strong><br />
fotografia è notevole.<br />
Sono consapevole del fatto che<br />
questi problemi possono esistere<br />
anche in Europa. Lottiamo insieme<br />
per i nostri diritti! Facciamo in<br />
modo che il nostro nome venga<br />
maggiormente apprezzato dai<br />
•oduttori. E, a ogni costo,<br />
rri<br />
ttiamo per i nostri diritti<br />
d'autore.<br />
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