03.06.2013 Views

AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...

AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...

AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>AIC</strong><br />

Beineix 37°2 le matin, Jean-Franjois<br />

Robin, ha pubblicato questo delizioso<br />

diario scritto giorno per giorno. Noto<br />

in Italia e all'estero come Betty Blue,<br />

questo forte dramma psicologico ha<br />

ottenuto in patria uno straordinario<br />

successo. Robin, che ha lavorato in<br />

passato con Alain Cavalier, Alain<br />

Tanner, Andrei Zulawski, annota le<br />

tribolazioni <strong>della</strong> fase preparatoria, i<br />

sopralluoghi, le prime riprese, e poi<br />

tutta la vita brulicante del set, i<br />

capricci degli attori, ma anche i dettagli<br />

tecnici del rapporto tra scenografia,<br />

luci, colori, fino all'attesa proiezione<br />

degli ultimi rushes girati. Ce ne fossero<br />

di più di queste testimonianze dal<br />

vivo!<br />

Walter Lassally, "ITINERANT CA-<br />

MERAMAN", John Murray Publishers<br />

(50 Albemarle Street, Londra<br />

WIX 4BD, Gran Bretagna), 1987,258<br />

pp., illustrazioni.<br />

Un'insolita autobiografia, in quanto<br />

è scritta da un direttore <strong>della</strong><br />

fotografia ben lontano dall'andare in<br />

pensione e tuttora "itinerante" tra<br />

vari continenti, come dice il titolo.<br />

Nelle sue appassionanti memorie, il<br />

berlinese Walter Lassally—classe 1926<br />

— ricorda come dovette espatriare in<br />

Inghilterra alla vigilia <strong>della</strong> guerra, e<br />

come riuscì in pochi anni a passare<br />

dallo stato di DP (Displaced Person) a<br />

quello di DP (Director ofPhotography).<br />

Dopo varie esperienze nel documentarismo,<br />

al fianco di Lindsay Anderson,<br />

nella seconda metà degli anni '50<br />

Lassally fu uno dei fulcri creativi del<br />

nascente free cinema britannico. Fotografò<br />

We Are the Lambeth Boys (1958),<br />

diretto da Lindsay Anderson, e in tre<br />

film assai innovativi diretti e prodotti<br />

da Tony Richardson per la propria<br />

ditta Woodfall, Sapore di miele (A<br />

Tas te of Honey ,1961), Gioventù, amore<br />

e rabbia (The Loneliness of the Long<br />

Distance Runner, 1962), e il premiatissimo<br />

Tom Jones (id. 1962). Anziché<br />

adagiarsi sugli allori, Lassally iniziò le<br />

sue peripezie in altri paesi, accettando<br />

lavori in Grecia per Michael Cacoyannis<br />

e per altri registi, ma fu spesso negli<br />

Stati Uniti, in Germania Occidentale,<br />

in India, in Africa, per seguire delle<br />

produzioni molte volte a basso costo<br />

ma che gli offrivano una notevole<br />

libertà espressiva. Il suo spirito inquieto,<br />

le sue sperimentazioni (gira spesso<br />

in 16mm o per la TV), i suoi mille<br />

incontri — in particolare quello assai<br />

fruttuoso e di lunga durata con il<br />

regista James Ivory, itinerante come<br />

lui — rendono questo volume una<br />

specie di romanzo alla Conrad.<br />

Gert Koshofer, "COLOR. DIE FAR-<br />

BEN DES FILMS", Spiess, Haude &<br />

Spener (Potsdamer Strasse 199, 1000<br />

Berlin 30, R.F.T.), <strong>1988</strong>, 173 pp.,<br />

illustrazioni.<br />

Pubblicato in occasione <strong>della</strong> vasta<br />

rassegna retrospettiva dedicata all'evoluzione<br />

del colore nel cinema, e<br />

allestita dall'ultimo Festival di Berlino,<br />

questo superbo album offre numerosissime<br />

informazioni e riflessioni su<br />

"The Bostonians" di Walter Lassally<br />

tale evoluzione. È illustrato da un'abbondante<br />

quantità di fotografie a colori,<br />

perlopiù stampate direttamente<br />

dai fotogrammi, e che quindi rendono<br />

visivamente le sfumature cromatiche,<br />

la luminosità e la grana dei diversi tipi<br />

di pellicola. Nel suo excursus storico<br />

Gert Koshofer definisce le caratteristiche<br />

di tutti i tipi di procedimenti e di<br />

tecniche: dalla Pathécolor francese<br />

degli anni ' 10, al Lumière Cinécolor e<br />

al Kodachrome degli anni '20, al Gasparcolor<br />

tedesco degli anni '30, alle<br />

complesse vicende -del Technicolor,<br />

dell'Eastman Color e dell'Agfacolor. Il<br />

volume è completato da una sintesi<br />

cronologica, 1895-<strong>1988</strong>, e da un utile<br />

glossario dei tipi di pellicola e dei<br />

termini tecnici riferiti al colore.<br />

James Vinson, Greg S. Faller (a cura<br />

di), "WRITERS AND PRODUC-<br />

TION ARTISTS. THE INTERNA-<br />

TIONAL DICTIONARY OF FILMS<br />

AND FILMMAKERS. VOLUME IV",<br />

St. James Press (3 Percy Street, Londra<br />

W1P9FA, Gran Bretagna), 1987, 484<br />

pp.<br />

In questo quarto volume di The<br />

International Dictionary of Films and<br />

Filmmakers, che fa seguito a quelli sui<br />

Films (Vol. 1), sui Director/<br />

L'IMMAGINE E LA STORIA<br />

Filmmakers (Vol.2), sugli Actors and<br />

Actresses (Vol. 3), e che precede l'ultimo<br />

tomo comprendente l'indice complessivo<br />

dei titoli citati nelle circa<br />

2.000 pagine dell'enciclopedia, lo staff<br />

redazionale composto di studiosi di<br />

vari paesi ci propone una guida ai<br />

maggiori direttori <strong>della</strong> fotografia, sceneggiatori,<br />

scenografi, produttori, animatori,<br />

tecnici degli effetti speciali,<br />

musicisti. Fra i nomi italiani troviamo,<br />

fra gli altri, Age e Scarpelli, Bruno<br />

Bozzetto, Franco Cristaldi, Suso Cecchi<br />

d'Amico, Dino de Laurentiis, Tonino<br />

Delli Colli, Gianni Di Venanzo,<br />

Pino Donaggio, Danilo Donati, Ennio<br />

Flaiano, Piero Gherardi, Tonino<br />

Guerra, Ennio Morricone, Carlo Ponti,<br />

Vittorio Storaro, Cesare Zavattini.<br />

La caratteristica che differenzia questo<br />

"dizionario" da tutti gli altri, è che<br />

per ogni voce vengono fornite nell'ordine:<br />

breve biografia, filmografia completa<br />

(inclusi i nomi dei registi dei titoli<br />

citati), bibliografia completa, e una<br />

lunga analisi critica firmata. Mentre<br />

per i registi, gli attori e pure per i film,<br />

esistevano già delle altre opere enciclopediche<br />

di mole anche più vasta, se<br />

non andiamo errati è questo il primo<br />

tentativo su scala globale di rendere<br />

conto dell'opera dei production artists<br />

(escluso beninteso il Filmlexicon italiano,<br />

che però andrebbe aggiornato e<br />

rifatto).<br />

David Fahey, Linda Rich (a cura di),<br />

"MASTERS OF STARLIGHT. PHO-<br />

TOGRAPHERS IN HOLLYWOOD",<br />

Los Angeles Country Museum of Art<br />

(5905 Wilshire Boulevard, Los Angeles,<br />

California 90036, Stati Uniti),<br />

1987, 287 pp., illustrazioni.<br />

Una vasta esposizione tuttora itinerante<br />

in vari musei americani è stata<br />

dedicata ai fotografi di scena e ai<br />

ritrattisti degli studios.<br />

Nel mirabile catalogo <strong>della</strong> manifestazione<br />

vengono prese in esame le<br />

opere di quarantaquattro stili photographers<br />

che hanno lavorato a Hollywood<br />

dalla sua nascita fino agli anni<br />

'70. Di questi artisti spesso dimenticati<br />

o caduti nell'anonimato, i curatori<br />

descrivono le biografie e le attività<br />

multiformi, e selezionano una serie di<br />

foto significative — sempre ristampate<br />

dal negativo o dalla lastra originale, e<br />

con i viraggi e le colorature d'epoca.<br />

Scopriamo così che il celebre etnologo<br />

Edward S. Curtis ha scattato delle<br />

immagini per i colossal di DeMille<br />

(alcune dipinte a mano); che Karl<br />

Struss, prima • di diventare uno dei<br />

massimi direttori <strong>della</strong> fotografia, lavorò<br />

come fotografo di scena muto;<br />

che Eliot Elisofon operò anche come<br />

consulente speciale di John Huston<br />

per gli speciali effetti alla Lautrec di<br />

Moulin Rouge (1951); che parecchi<br />

altri ritrattisti ebbero il potere di<br />

influenzare direttamente le luci e le<br />

ombre di molte pellicole hollywoodiane.<br />

Il volume e l'esposizione sono stati<br />

coordinati dalla Hollywood Photographers<br />

Archives, un'associazione<br />

fondata da alcuni anni per studiare,<br />

preservare ed esibire il lavoro impareggiabile<br />

di questi fotografi.<br />

international publishers very often bring<br />

out books dedicated to the Director of Photography's<br />

art and techniques. Last year, in fact,<br />

a number of interesting volumes were published,<br />

and I would like to bring certain of them<br />

to your attention, which I feel could either be<br />

very usefully translated into Italian or act as<br />

models for books actually written in Italian,<br />

which would help bridge the gap between<br />

film-makers and cinema-goers.<br />

"CINEMATOGRAPHERS ON THE ART<br />

AND CRAFT OF CINEMATOGRAPHY"<br />

by Anna Kate Sterling. Scarecrow Press (P.O.<br />

Box 4167, Metuchen, New Jersey 08840,<br />

U.S.A) 1987, 131 pp. with illustrations.<br />

This small volume published by the Scarecrow<br />

Press who are one of the most prolific<br />

publishers specializing in this field in U.S. A —<br />

as is evident from their extremely comprehensive<br />

catalogue consists of an anthology of<br />

articles, compiled by the editor, from "The<br />

International Photographer", the house magazine<br />

of the International Photographer of<br />

the Motion Picture Industries Union, 1ÀTSE<br />

Local 659.<br />

Since this magazine was founded in 1929,<br />

im the lines of the 'American Cinematograoher"<br />

(founded in 1920), it has always been a<br />

forum for eminent cameramen. The anthob/p<br />

stops at 1937, concentrating therefore on the<br />

first decade of the "talkies", even though it<br />

also includes articles which recall the silent

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!