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AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...

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136 ^IMMAGINE E GEI AUTORI<br />

<strong>AIC</strong><br />

Personalmente, riesco ad<br />

esprimermi meglio su quel<br />

magico rettangolo di celluloide,<br />

che a parole. '<br />

Sono un istintivo, non posseggo<br />

condizionamenti culturali. 11<br />

lavoro mi diverte, con esso gioco,<br />

con serietà, con molta umiltà,<br />

spesso imputatami a carenza di<br />

personalità: sono fatto così!...<br />

Inizio sempre coll'occuparmi<br />

<strong>della</strong> sceneggiatura, perché dalle<br />

parole di quella si diparte il mio<br />

studio degli ambienti, dei<br />

protagonisti, del dialogo di<br />

quest'ultimi, <strong>della</strong> luce.<br />

Raramente si ritrovano nella<br />

parte sinistra del copione quelle<br />

descrizioni di atmosfera, di luci,<br />

di stati d'animo che sono<br />

necessari (i vari Ugo Pirro, il<br />

povero Franco Solinas, Antony<br />

Bruges, Flaiano, De Concini... i<br />

bravi si finisce per contarli sulle<br />

dita di una mano!). Nella<br />

maggior parte delle sceneggiature<br />

la parte sinistra è assai povera di<br />

descrizioni funzionali. Allora<br />

sono costretto ad arrampicarmi<br />

sugli specchi <strong>della</strong> fantasia,<br />

scovando qualcosa dalla lettura<br />

dei dialoghi.<br />

Occorre una grande umiltà nel<br />

leggere il copione: e più passano<br />

gli anni più essa ci ricorda<br />

momenti già vissuti.<br />

Allora socchiudo gli occhi e<br />

ricostruisco la luce opportuna di<br />

quel giorno di tristezza, d'amore,<br />

di gioia,... di morte.<br />

Spesso non conosco i luoghi<br />

dove dovrò girare: così parto con<br />

un orientamento che mi dovrà<br />

essere utilissimo. Mi annoto<br />

quale tipo di luce dovrò<br />

attribuire a quel dato ambiente,<br />

quale per i vari personaggi, per le<br />

loro differenti situazioni.<br />

Riuscire a ricavare nei primi<br />

piani lo spirito, le intenzioni di<br />

quel preciso momento è il<br />

problema più difficile: e riuscirci<br />

mi fa sentire un vero<br />

collaboratore del mio amico<br />

regista, divenendo nel contempo<br />

coautore. Bisogna possedere lo<br />

stesso battito del cuore.<br />

Quando inizio a studiarla, divido<br />

la sceneggiatura grosso modo in<br />

vari segmenti in modo da<br />

attribuire ai differenti ambienti<br />

una diversa impostazione<br />

Ecco il mio mestiere<br />

fotografica; tenendo presente<br />

che il film deve essere come un<br />

grande mosaico, come una<br />

continua ascesa fotografica. Ogni<br />

film possiede la sua luce: non<br />

esistono regole fisse, ma ogni film<br />

è differente dall'altro. Più una<br />

luce risulta confacente ad un<br />

personaggio, tanto più grande è<br />

la nostra soddisfazione.<br />

Man mano che si procede nella<br />

lavorazione, bisogna livellare le<br />

asperità fotografiche, come si<br />

trattasse di note musicali. E<br />

come tali vanno inserite nel<br />

complesso del film, che<br />

rassomiglia a un grande spartito.<br />

A proposito di musica, quando<br />

lavoro con Gillo Pontecorvo tale<br />

spartito è un fatto reale, e<br />

l'intera troupe, giorno per<br />

giorno, conosce il brano di quella<br />

MARCELLO GATTI<br />

musica che andrà ad inserirsi nel<br />

complesso del film.<br />

Ogni sceneggiatura rappresenta<br />

uno studio.<br />

Fin dalla prima lettura dobbiamo<br />

capire la sceneggiatura,<br />

individuare la via da percorrere.<br />

Solo in questo modo sarà<br />

possibile dar vita al grande<br />

dialogo col compagno regista,<br />

con lo scenografo, col<br />

costumista, si potranno ricavare i<br />

vari appunti e richieste da<br />

indirizzare alla produzione...<br />

Ci si deve adeguare alle<br />

situazioni, come grandi<br />

camaleonti.<br />

Dovremo comunque avvicinarci<br />

allo spirito di quella scena.<br />

Quante volte ho girato un film<br />

d'inverno dovendo fingerlo<br />

girato d'estate.<br />

Nel film "Anonimo Veneziano",<br />

girato d'estate, sono riuscito a<br />

ricavare un clima rigido<br />

d'inverno.<br />

Sarebbe auspicabile che presso la<br />

nostra <strong>Associazione</strong>, l'A.I.C.,<br />

fossero reperibili le recensioni<br />

che il mondo intero ha dedicato<br />

a Storaro, a Rotunno, a Lanci a<br />

Di Giacomo, a Tonino Delli<br />

Colli, a Armando Nannuzzi e a<br />

Tonino Nardi, agli altri<br />

cinquanta e passa direttori,<br />

perché esse rappresentano il<br />

risultato di quanto ognuno di noi<br />

ha congetturato per raggiungere<br />

i migliori successi.<br />

Pensando ad un film che si dovrà<br />

girare, già ci sottoponiamo ad<br />

uno studio capillare del suo<br />

carattere. E così ci<br />

compiacciamo di questi Oscar,<br />

nastri, riconoscimenti, per i<br />

sacrifici di ore, mesi ed anni<br />

strappati alla nostra famiglia, alla<br />

moglie, ai figli...<br />

Sarebbe mio desiderio che<br />

qualcuno di noi, che ben sa<br />

scrivere e correlare, compisse un<br />

riepilogo delle varie recensioni,<br />

in modo che i migliori tra i<br />

giovani direttori di fotografia<br />

sieno spronati a meglio operare.<br />

Mai mi è capitato di poter<br />

riprendere nelle condizioni ideali<br />

descritte nella sceneggiatura, o<br />

nelle mille parole a seguito dei<br />

sopralluoghi.<br />

Eppure ognuno di noi riproduce<br />

l'atmosfera come se<br />

effettivamente si fosse girato<br />

nelle ore ideali.<br />

Malgrado tutto,<br />

sempre riusciamo a riportare il<br />

film al clima <strong>della</strong> sceneggiatura.<br />

Quante volte ci siamo rifiutati di<br />

eseguire una fotografia che non<br />

rispondeva alla sceneggiatura col<br />

rischio d'essere cacciati, mentre<br />

un collega "caramelloso" già era<br />

pronto a sostituirci? (rarissimo<br />

collega).<br />

Quante volte abbiamo rifiutato<br />

per motivi professionali offerte di<br />

produzioni italiane e straniere?<br />

Un'esperienza per me<br />

eccezionale è stata la ripresa del<br />

primo "Specchio segreto",<br />

quando, nascosto agli occhi degli<br />

intervistati, ero portato a<br />

registrare immagini spesso<br />

inconsuete e a trasformarmi nel

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