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AIC, 1988 - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...

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130 u m m a g i n e e g l u u t o m<br />

<strong>AIC</strong><br />

incoraggianti; alcuni casi più<br />

"oscuramente" drammatici, mi<br />

portarono ad aperte denunce<br />

sullo stato dei Cinematografi<br />

Italiani agli Enti interessati, che<br />

spero utili a portare il Cinema ad<br />

un migliore stato di essere, in un<br />

futuro non troppo lontano.<br />

Nel dicembre dello stesso anno,<br />

incominciarono intanto a cadere<br />

sulle nostre teste vari<br />

riconoscimenti per tutti i nostri<br />

sforzi produttivi e creativi; ci<br />

vennero assegnati vari premi<br />

<strong>della</strong> Critica e <strong>della</strong> Stampa<br />

americana, tra cui ben quattro<br />

Globi d'Oro.<br />

Intanto, tutta la tensione del<br />

mondo cinematografico, era<br />

ormai puntata sulla specifica<br />

data dell'I 1 Aprile <strong>1988</strong>, ad una<br />

serata in cui sarebbero stati<br />

assegnati gli Oscar dai circa<br />

5.000 membri dell'Accademia<br />

cinematografica internazionale, e<br />

noi dell'Imperatore,<br />

concorrevamo con ben nove<br />

candidature.<br />

Partii anzitempo per Hollywood<br />

al seguito di altre ragioni<br />

professionali, ed ebbi modo così<br />

di trovarmi fin da alcune<br />

settimane prima nel cuòre<br />

dell'avvenimento stesso. Essendo<br />

membro dell'Accademia,<br />

presenziavo alle proiezioni di<br />

tutti i film in concorso, ricevevo<br />

tutto il materiale pubblicitario<br />

che ogni Distribuzione<br />

affrontava per i propri Film,<br />

partecipavo a varie serate con<br />

colleghi d'oltre oceano ove<br />

avevamo modo di scambiarci<br />

idee e opinioni su cinema,<br />

immagini, fotografia.<br />

Alcuni seminari all'American<br />

Film Institute ed all'University<br />

Sud California, mi dettero la<br />

possibilità di esprimere l'intera<br />

struttura figurativa del film a<br />

numerosi studenti. Il mio<br />

tentativo era di rendere più<br />

chiaro possibile il modo in cui un<br />

film può essere ideato<br />

fotograficamente, in quanto<br />

credo veramente che tutte le<br />

conoscenze tecnologiche a<br />

nostra disposizione, rimarrebbero<br />

sterili se non avessero un<br />

concetto da esprimere, da<br />

concretizzare in immagini; in<br />

realtà quella scrittura con la luce<br />

che tentiamo ogni volta nella<br />

nostra espressione<br />

cinematografica, va sempre più a<br />

ribadire il nostro appartenere<br />

alla rosa dei coautori del film in<br />

qualità di autori <strong>della</strong> fotografia.<br />

L'atmosfera di festa per il cinema<br />

fatta da gente di cinema che si<br />

respirava in tutta la città era in<br />

quel periodo veramente<br />

elettrizzante. Gli incontri, le<br />

proiezioni, le cerimonie si<br />

susseguivano luna all'altra,<br />

cariche di progetti fatti e da fare<br />

con i vari membri di Associazioni<br />

di tutto il mondo. Ed<br />

ovviamente un comune<br />

denominatore era sempre<br />

presente fra tutti e tutto, a chi<br />

sarebbero state assegnate le<br />

famose statuette; con nostra<br />

segreta speranza, sorridevamo al<br />

sentire il titolo de "L'ultimo<br />

Imperatore" essere pronunciato<br />

spesso.<br />

La "corsa" riceveva intanto vari<br />

incitamenti da specifici Premi di<br />

categoria da parte di Associazioni<br />

di Regia, <strong>Fotografia</strong>,<br />

Sceneggiatura, Montaggio ed<br />

alcuni arrisero anche<br />

all'Imperatore; riconoscimenti in<br />

genere utili ed indicativi per<br />

l'ottenimento del massimo delle<br />

assegnazioni da parte dei membri<br />

dell'Accademia.<br />

La ormai famosa serata dell'11<br />

Aprile <strong>1988</strong>, ci acclamò infine,<br />

uno dietro l'altro, in tutte le<br />

categorie in cui eravamo stati<br />

candidati; uniti, insieme, ci<br />

sentivamo di aver percorso un<br />

incredibile viaggio, dalla prima<br />

ideazione, all'ultima<br />

acclamazione.<br />

Mentre in Francia ci veniva<br />

assegnato anche il premio Caesar<br />

per il miglior film straniero, il<br />

nostro rientro in Italia fu<br />

sottolineato da continue<br />

celebrazioni, l'A.N.I.C.A.<br />

consegnò ad ognuno di noi una<br />

targa di riconoscimento per il<br />

successo internazionale ottenuto,<br />

l'Ente David di Donatello, la<br />

rivista Ciak, il Sindacato<br />

Nazionale dei Giornalisti<br />

Cinematografici, ci<br />

riconoscevano in varie categorie<br />

con i loro ambiti Premi.<br />

Il passare da una celebrazione ad<br />

un'altra, non mi aveva<br />

comunque arrestato nel<br />

continuo "controllo' su varie<br />

copie e varie distribuzioni<br />

affinché quella famosa ideologia<br />

fotografica iniziale continuasse a<br />

vivere nelle varie proiezioni,<br />

dimensioni, media.<br />

Mentre mi trovavo a Los<br />

Angeles avevo dovuto<br />

ricontrollare tutta una nuova<br />

"Answer Print" per far fronte ad<br />

un numero di stampe immediate<br />

da effettuarsi negli U.S.A., dopo<br />

il buon successo degli Oscar, ed,<br />

ultimamente, nella città di New<br />

York, il controllo <strong>della</strong> prima<br />

copia in 16 mm. per far seguito a<br />

tutto quel tipo di mercato.<br />

Dopo tanti incensamenti e<br />

celebrazioni, un unico<br />

risentimento sembrava ancora<br />

adombrare l'avvenimento<br />

culturale cinematografico<br />

dell'anno, la mancata<br />

presentazione a tutto il pubblico<br />

italiano <strong>della</strong> versione originale,<br />

epica, del film in 70 mm, con il<br />

sonoro a 6 piste magnetiche. Sin<br />

dall'inizio si era tentato di<br />

convincere Distributori ed<br />

Esercenti Italiani del particolare<br />

evento che il film avrebbe<br />

potuto creare, e del possibile<br />

lancio su un piano<br />

epico-culturale-spettacolare, di<br />

un grande rilancio del Cinema su<br />

grande schermo. Tutto fu<br />

invano, nessuno aveva voluto<br />

intraprendere quel minimo<br />

sforzo finanziario di cui il<br />

Cinema visto al Cinema avrebbe<br />

oggi bisogno. Solo nell'isolato<br />

caso <strong>della</strong> città di Melzo, tramite<br />

l'intelligente esercizio di Piero<br />

Fumagalli, si dette con futuribili<br />

investimenti, la possibilità ad<br />

una parte di spettatori italiani di<br />

visionare il film nella sua giusta<br />

dimensione, così come gli stessi<br />

<strong>Autori</strong> l'avevano ideato e<br />

realizzato. Potei, ancora una<br />

volta, presentare la struttura<br />

figurativo-fotografica al pubblico<br />

accorso allo speciale evento,<br />

soffermandomi con i vari<br />

Esercenti presenti in sala, non<br />

solo sulla visione specifica del<br />

film, ma particolarmente sulle<br />

mie personali opinioni sul<br />

Cinema del futuro.<br />

Fu, finalmente, il 21 Luglio <strong>1988</strong><br />

che il Sindaco di Roma, la<br />

Giunta Comunale <strong>della</strong> città, la<br />

Cooperativa Massenzio, al fine di<br />

fare un omaggio al film e ai<br />

cittadini romani, organizzarono<br />

una proiezione unica de<br />

"L'ultimo Imperatore", in 70<br />

mm., suono stereofonico, lingua<br />

originale con sottotitoli<br />

elettronici; finalmente il film<br />

aveva anche in Italia, anche se<br />

una volta, la veste che meritava.<br />

Controllammo con la<br />

Technicolor e la Dolby System,<br />

che tutto potesse funzionare al<br />

giusto livello per il giusto evento;<br />

dopo una grave crisi iniziale sulla<br />

qualità dei proiettori, la<br />

sostituzione delle lanterne<br />

sembrò l'unica soluzione seria e<br />

possibile.<br />

La sera dell'evento, mentre si<br />

allacciavano gli ultimi cavi<br />

elettrici alle appena giunte<br />

lanterne, una cerimonia in<br />

Campidoglio vedeva Bernardo<br />

Bertolucci ricevere dalle mani<br />

del Sindaco un ulteriore<br />

riconoscimento. Un'ora dopo,<br />

mentre ancora controllavo<br />

l'entità dei Foot/Lambert che<br />

riuscivo a leggere sull'enorme<br />

schermo piazzato nel mezzo<br />

dell'area del Circo Massimo, nel<br />

girarmi verso il proiettore, fui<br />

colpito dalla più bella immagine<br />

del film, che si addizionava al<br />

film; più di diecimila persone, la<br />

più ampia platea cinematografica<br />

che avessi mai visto, attendeva<br />

impaziente l'inizio <strong>della</strong> "corsa<br />

del Cinema".<br />

Dopo il segnale di Bertolucci, le<br />

note e le immagini, ormai<br />

memorizzate per sempre nei<br />

nostri ricordi, iniziarono a<br />

raccontare attraverso<br />

ombre-suoni-colori, la storia<br />

dell'ultimo Imperatore <strong>della</strong><br />

Cina, così come era stato<br />

possibile vedere in tutto il<br />

mondo.<br />

Mentre continuavo a girarmi

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