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INDICE<br />
1. ASPETTI GENERALI.................................................................................................2<br />
2. LE INDAGINI CONOSCITIVE DEL TERRITORIO BRAIDESE ..........................3<br />
2.1 LE INDAGINI CONOSCITIVE DEL PATRIMONIO EDIFICATO ESISTENTE ....................3<br />
2.1.1 La metodologia <strong>di</strong> indagine ..............................................................................3<br />
2.1.2 Inquadramento territoriale................................................................................6<br />
2.1.3 Vincoli, limitazioni e valori...............................................................................7<br />
2.1.4 Analisi storiche della stratificazione del territorio............................................17<br />
2.1.5 Interpretazione strutturale del territorio..........................................................35<br />
2.1.6 I quaderni <strong>di</strong> indagine.....................................................................................59<br />
2.2 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO ....................................................................66<br />
2.2.1 La struttura demografica: generalità ...............................................................66<br />
2.2.2 Evoluzione demografica: periodo 1951-2001..................................................67<br />
2.2.3 Evoluzione demografica: periodo 2002-2009..................................................81<br />
2.2.4 Le attività economiche ...................................................................................91<br />
2.2.5 Il settore primario...........................................................................................99<br />
2.2.6 Il settore Secondario ....................................................................................102<br />
2.2.7 Il settore Terziario........................................................................................104<br />
2.3 IL SISTEMA INSEDIATIVO ...............................................................................108<br />
2.3.1 La residenza: il patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente e la con<strong>di</strong>zione abitativa............109<br />
2.3.2 L’e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica .....................................................................114<br />
2.4 LE INFRASTRUTTURE ED I SERVIZI .................................................................117<br />
2.4.1 Le infrastrutture per la mobilità e per l’erogazione <strong>di</strong> servizi.........................117<br />
2.4.2 Il sistema scolastico......................................................................................120<br />
2.5 LO STATO DI ATTUAZIONE DEL P.R.G.C. VIGENTE..........................................126<br />
2.6 I VINCOLI SUL TERRITORIO ............................................................................129<br />
2.7 GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE E GLI<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI ......................................................................131<br />
ALLEGATO A1: AGGIORNAMENTO CARTOGRAFICO AL 2006<br />
ALLEGATO A2: AGGIORNAMENTO CARTOGRAFICO AL 2010<br />
ALLEGATO B: RACCOLTA DI FOTO AEREE<br />
ALLEGATO C: FATTORI STRUTTURANTI DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE<br />
ALLEGATO D: ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO ED ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
1. ASPETTI GENERALI<br />
L’Amministrazione comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è venuta alla determinazione <strong>di</strong> procedere alla presente<br />
Revisione del vigente Piano Regolatore Generale per tener conto delle nuove esigenze <strong>di</strong><br />
trasformazione urbanistica del <strong>Comune</strong> oltre che dalla necessità <strong>di</strong> una rielaborazione delle<br />
Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione.<br />
Il progetto preliminare Mo<strong>di</strong>ficato della Revisione generale <strong>di</strong> P.R.G.C. è costituito da una<br />
serie <strong>di</strong> Allegati Tecnici, dalla Relazione Illustrativa dalle Tavole <strong>di</strong> Progetto, dalle Norme<br />
Tecniche <strong>di</strong> Attuazione e da una serie <strong>di</strong> elaborati <strong>di</strong> settore.<br />
La fase <strong>di</strong> indagini preliminari e conoscitive del territorio della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ha prodotto una<br />
notevole mole <strong>di</strong> elaborati grafici e descrittivi che sono raccolti negli Allegati Tecnici e nei<br />
Quaderni <strong>di</strong> indagine.<br />
La presente Relazione Illustrativa sulle indagini <strong>di</strong> carattere urbanistico vuole descrivere la<br />
metodologia, i riferimenti cartografici e bibliografici, le indagini <strong>di</strong> carattere storico,<br />
interpretative del territorio e degli inse<strong>di</strong>amenti, <strong>di</strong> carattere socio-economico,etc… relative<br />
a tutta la fase <strong>di</strong> indagine preliminare alla redazione del Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato<br />
della Revisione <strong>di</strong> Piano.<br />
2
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2. LE INDAGINI CONOSCITIVE DEL TERRITORIO BRAIDESE<br />
2.1 Le indagini conoscitive del patrimonio e<strong>di</strong>ficato esistente<br />
2.1.1 La metodologia <strong>di</strong> indagine<br />
Il territorio della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, nella fase iniziale è stato indagato partendo dalla lettura <strong>di</strong><br />
tutte le cartografie e le pubblicazioni1 relative alla nascita ed allo sviluppo del patrimonio<br />
e<strong>di</strong>ficato, seguito da una conoscenza locale del territorio, me<strong>di</strong>ante incontri preliminari con<br />
la popolazione, i comitati <strong>di</strong> quartiere e le associazioni <strong>di</strong> categorie interessate dalla<br />
Revisione generale <strong>di</strong> Piano e verifiche condotte con rilievi sul posto.<br />
Parallelamente a questo lavoro <strong>di</strong> conoscenza delle caratteristiche e dell’evoluzione del<br />
territorio comunale, è stato condotto un meticoloso lavoro <strong>di</strong> aggiornamento cartografico,<br />
in modo da poter utilizzare come base per la Revisione Generale <strong>di</strong> Piano una cartografia il<br />
più possibile rispondente all’attuale stato <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione del territorio.<br />
Partendo dalla restituzione aerofotogrammetria aggiornata al 1998 sono state consultate, in<br />
collaborazione con l’Ufficio Tecnico, tutte le Concessioni e<strong>di</strong>lizie, i Permessi <strong>di</strong> Costruire, i<br />
Piani Particolareggiati e <strong>di</strong> Recupero ed i Piani e<strong>di</strong>lizi convenzionati rilasciati dal ’98 alla<br />
primavera del 2006, a loro volta acquisiti, <strong>di</strong>gitalizzati ed inseriti sulla cartografia <strong>di</strong> base.<br />
Ciò è stato fatto per la redazione degli elaborati afferenti il Progetto Preliminare, tale<br />
operazione ha portato all’inserimento <strong>di</strong> oltre 600 nuove costruzioni e/o ampliamenti (con o<br />
senza demolizioni precedenti), come riportato nell’Allegato A1: Aggiornamento<br />
Cartografico al 2006. Parimenti, si è proceduto ad aggiornare l’e<strong>di</strong>ficato integrando il<br />
lavoro precedente e implementando le informazioni, riportando l’esito delle procedure con<br />
data precedente a febbraio 2010, così come evidenziato nell’Allegato A2: Aggiornamento<br />
Cartografico al 2010.<br />
A questa operazione ha fatto seguito un’accurata verifica condotta in loco sul territorio per<br />
valutare l’effettiva consistenza dell’e<strong>di</strong>ficato; a sua volta integrata da un controllo incorciato<br />
tra i dati da noi verificati con le immagini dal satellite <strong>di</strong>sponibili per il territorio braidese. In<br />
questo modo si è ottenuta una cartografia <strong>di</strong> base accuratamente aggiornata, me<strong>di</strong>ante la<br />
trasposizione degli elementi fisici rilevati sul territorio in elementi cartografici elementari. Di<br />
1 Antonio Mathis, Storia dei monumenti sacri e delle famiglie <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Forni E<strong>di</strong>tori, Bologna, 1888<br />
Edoardo Mosca, Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, a cura <strong>di</strong> Ettore Molinaro, Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1961<br />
Antonio Botta, Palazzo Traversa e il comune <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel Tardo Me<strong>di</strong>oevo, Collane della Biblioteca Civica<br />
<strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1982<br />
Edoardo Mosca, Arte in <strong>Bra</strong>, a cura <strong>di</strong> Ettore Molinaro, Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1988<br />
Li<strong>di</strong>a Botta, Adalberto Bianchi, Emanuele Forzinetti, <strong>Bra</strong>. L’arte, la storia, la città. Gribaudo E<strong>di</strong>tore,<br />
Torino, 1995<br />
AA.VV. Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> dalle origini alla Rivoluzione Francese, a cura <strong>di</strong> Francesco Panero, L’Artistica<br />
E<strong>di</strong>trice, Savigliano, 2007<br />
Aldo A. Mola, Livio Berardo, Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> dalla Rivoluzione Francese al terzo millennio, E<strong>di</strong>trice<br />
Artistica Piemontese, Savigliano, 2002<br />
3
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
seguito si è proceduti alla imputazione ed elaborazione dei dati <strong>di</strong> indagine associati<br />
informaticamente con gli elementi cartografici. È importante sottolineare come tutte le<br />
informazioni desunte dal lavoro <strong>di</strong> indagine ed analisi del territorio siano state inserite in un<br />
data base consultabile per singolo e<strong>di</strong>ficio.<br />
Pertanto, interrogando il database prodotto circa gli e<strong>di</strong>fici inseriti in fase <strong>di</strong> aggiormanento<br />
cartografico, per ogni e<strong>di</strong>ficio emergono i dati relativi alla pratica e<strong>di</strong>lizia, alla tipologia <strong>di</strong><br />
intervento.<br />
Acquisita una sufficiente consapevolezza del territorio oggetto <strong>di</strong> pianificazione, si è<br />
proceduto con le analisi territoriali dal cui esame sono stati elaborati gli allegati tecnici,<br />
come meglio specificato nei paragrafi successivi.<br />
Tali analisi sono state condotte utilizzando l’isolato come unità minima territoriale delle<br />
aree urbanizzate: tale scelta metodologica si basa sulla volontà <strong>di</strong> condurre l’indagine<br />
finalizzata alla redazione del progetto <strong>di</strong> Revisione generale <strong>di</strong> Piano per tessuti urbani, in<br />
tale senso l’isolato costituisce l’elemento base <strong>di</strong> mosaicatura del territorio, idoneo alla<br />
scala scelta per la redazione degli elaborati (1:5000 per l’intero territorio e 1:2000 per le<br />
aree urbanizzate). Nell’indagine dei centri storici, partendo da tale matrice, sono stati<br />
condotti approfon<strong>di</strong>menti ad una scala <strong>di</strong> maggior dettaglio.<br />
Le indagini dello stato attuale del territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sono state condotte<br />
analizzando i seguenti aspetti e filoni tematici:<br />
- i vincoli, le limitazioni ed i valori: riguardanti l’analisi dell’assetto infrastrutturale del<br />
territorio, la presenza <strong>di</strong> vincoli fisici, storici, architettonici e documentali condotta a<br />
partire da una scala <strong>di</strong> rappresentazione ampia (1:25.000) per scendere a scale maggiori<br />
<strong>di</strong> dettaglio.<br />
- le analisi storiche e l’evoluzione del territorio: si è partiti dall’analisi della<br />
stratificazione del territorio braidese, in<strong>di</strong>viduando le varie fasi evolutive per il<br />
capoluogo e le frazioni maggiori Ban<strong>di</strong>to e Pollenzo, valutando i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> formazione<br />
dei tessuti urbani e l’evoluzione della rete infrastrutturale. Si è passati poi alla lettura<br />
degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale adottati dalla Città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> dal dopoguerra al<br />
Piano oggetto <strong>di</strong> Revisione generale. Di seguito si è condotta un’analisi maggiormente<br />
dettagliata della stratificazione e dello sviluppo e<strong>di</strong>lizio condotta e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio<br />
sull’area centrale storica, attraverso l’analisi dei documenti d’archivio partendo dalle<br />
documentazioni antecedenti al XIX° secolo per giungere agli e<strong>di</strong>fici più recenti.<br />
- l’interpretazione stutturale del territorio: riguarda l’analisi <strong>di</strong> quelli che sono i caratteri<br />
strutturanti l’e<strong>di</strong>ficazione del territorio, cominciando dall’analisi dei macropaesaggi<br />
ambientali in<strong>di</strong>viduati e <strong>di</strong>videnti il territorio braidese in territorio della collina del<br />
Roero, territorio del paesaggio agrario della pianura cuneese e territorio del terrazzo<br />
fluviale dello Stura e del Tanaro ed analizzando il tessuto secondo la duplice chiave <strong>di</strong><br />
lettura dell’inse<strong>di</strong>amento storico e del paesaggio del tessuto urbano <strong>di</strong> riferimento. Altri<br />
elementi indagati sono la densità inse<strong>di</strong>ativa caratterizzante la consistenza dell’e<strong>di</strong>ficato;<br />
l’analisi dei tessuti urbani, anche in questo caso interpretati secondo la duplice chiave <strong>di</strong><br />
lettura della tipologia architettonica e della definizione storica dell’impianto e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong><br />
riferimento; l’in<strong>di</strong>viduazione degli elementi nodali e delle polarità <strong>di</strong> natura culturale,<br />
socio-economica o <strong>di</strong> svago presenti sul territorio comunale e la lettura delle<br />
connessioni viarie ed infrastrutturali del territorio stesso.<br />
4
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- indagini dei centri storici e delle frazioni minori: per il centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ed il<br />
centro storico della frazione <strong>di</strong> Pollenzo sono state condotte indagini specifiche<br />
utilizzando non più l’isolato come cellula minima <strong>di</strong> riferimento ma l’e<strong>di</strong>ficio, valutando<br />
lo sviluppo del tessuto storico e<strong>di</strong>ficato ed i caratteri qualitativi del tessuto urbano.<br />
Successivamente alla fase <strong>di</strong> elaborazione del Progetto Preliminare, sono stati effettuati<br />
approfon<strong>di</strong>menti anche alle aree del territorio classificate preliminarmente come tessuto<br />
<strong>di</strong> tipo T7. Tale analisi ha prodotto, in taluni casi, una riclassificazione delle aree.<br />
- l’indagine dello stato attuale: si è partiti dall’analisi dell’attuazione del piano vigente<br />
sotto l’aspetto dell’analisi delle aree e<strong>di</strong>ficabili e dell’attuazione dei servizi relativi agli<br />
articoli 21 e 22 L.R. 56/77 e l’analisi delle aree risultanti <strong>di</strong> proprietà pubblica all’Uffico<br />
Patrimonio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Tale indagine analizza anche la presenza <strong>di</strong><br />
infrastrutture a rete sul territorio: la rete idrica, la rete fognaria, la rete stradale priva <strong>di</strong><br />
illuminazione pubblica, la rete del gas.<br />
Le indagini condotte sono state trasposte in due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> elaborati:<br />
gli “Allegati Tecnici” che propongono una interpretazione autonoma ed una<br />
reinterpretazione dei dati oggettivi acquisiti , finalizzata alla definizione <strong>di</strong> un pensiero<br />
metodologico utile alla necessaria progettazione urbanistica del territorio;<br />
i “Quaderni <strong>di</strong> Indagine” che ripropongono una schedatura dei materiali raccolti<br />
nella loro interezza, senza filtri e rielaboraborazioni soggettive.<br />
5
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.1.2 Inquadramento territoriale<br />
Il Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato contiene cinque Tavole tematiche <strong>di</strong> inquadramento<br />
territoriale in cui sono evidenziati elementi essenziali per la formazione del nuovo PRG <strong>di</strong><br />
<strong>Bra</strong>.<br />
La Tavola AT1.1 - Inquadramento territoriale (scala 1:100.000) è funzionale ad una<br />
consapevole posizione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel contesto territoriale regionale e provinciale. Essa<br />
evidenzia, alla scala dell’area vasta: le Dorsali <strong>di</strong> riequilibrio regionale Pedemontana, quella<br />
del Piemonte meri<strong>di</strong>onale e una fascia <strong>di</strong> collegamento territoriale e infrastrutturale fra la<br />
“Dorsale <strong>di</strong> riequilibrio est-ovest del Piemonte meri<strong>di</strong>onale” e l’altra “Dorsale <strong>di</strong> riequilibrio<br />
pedemontano” (con particolare riferimento alla parte sud <strong>di</strong> essa, da Torino a Saluzzo,<br />
Cuneo e Mondovì) - una fascia territoriale che comprende l’importante sistema urbano e<br />
infrastrutturale (viabile e ferroviario) a carattere lineare in senso est-ovest del Piemonte<br />
meri<strong>di</strong>onale (Saluzzo, Savigliano, <strong>Bra</strong>, Alba, Asti) e nel quale <strong>Bra</strong> ha una posizione <strong>di</strong><br />
centralità; il sistema infrastrutturale (esistente e pianificato) viabile, ferroviario e<br />
aeroportuale (Leval<strong>di</strong>gi) e le sue connessioni con le reti regionali e sovraregionali; alcuni<br />
servizi <strong>di</strong> rango territoriale (il programmato ospedale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>-Alba).<br />
La Tavola AT 1.2 - Assetto infrastrutturale territoriale (scala 1: 25.000) si riferisce a quella<br />
<strong>di</strong>mensione più “sostanziale”, dal punto <strong>di</strong> vista geografico, morfologico, ambientalepaesistico<br />
e dell’assetto inse<strong>di</strong>ativo ed infrastrutturale, cui riferire le scelte del PRG e del<br />
suo progetto urbanistico per <strong>Bra</strong>. In particolare in essa, le infrastrutture della mobilità<br />
(esistenti e programmate) assumono maggiore evidenza con riferimento sia alla loro<br />
nomenclatura e classificazione patrimoniale, sia alle gerarchie funzionali, alle caratteristiche<br />
dei tracciati rispetto alla morfologia del territorio inse<strong>di</strong>ato, sia infine ad una<br />
riorganizzazione e sviluppo del sistema della mobilità ed accessibilità per <strong>Bra</strong>.<br />
La Tavola AT 1.3a - Le previsioni del PTR per il <strong>Bra</strong>idese costituisce una estrapolazione<br />
delle informazioni contenute nella Tavola <strong>di</strong> Progetto del Piano Territoriale Regionale<br />
(adottato dalla Giunta Regionale il 16/12/2008) e <strong>di</strong> alcune Tavole tematiche <strong>di</strong> esso, utili<br />
alla redazione del nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (evidenziata alla scala 1:100.000), e riferita al<br />
territorio braidese ed al suo contesto più vasto.<br />
Le Tavola AT 1.3b1- Le previsioni del PTC della Provincia <strong>di</strong> Cuneo per il <strong>Bra</strong>idese:<br />
Carta degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> governo (scala 1: 25.000) e AT 1.3b2 - Le previsioni del PTC della<br />
Provincia <strong>di</strong> Cuneo per il <strong>Bra</strong>idese: Carta dei caratteri territoriali e paesistici (scala 1:<br />
50.000) costituiscono una estrapolazione per il nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, riferita al territorio<br />
braidese ed al suo contesto più vasto, delle Tavola <strong>di</strong> progetto del nuovo PTC della<br />
Provincia <strong>di</strong> Cuneo (adottato dal Consiglio Provinciale il 5 settembre 2005 ed approvato dal<br />
Consiglio Regionale con DCR 241-8817 il 24 febbraio 2009).<br />
Sono state, inoltre, pre<strong>di</strong>sposte prime elaborazioni inerenti i dati essenziali, desunti dai<br />
Censimenti Istat 1991 e 2001, riguardanti Popolazione, Abitazioni, Unità locali, Addetti<br />
nelle Imprese e nelle Istituzioni riferiti al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, ad alcuni Comuni <strong>di</strong> rango<br />
territoriale confrontabile con <strong>Bra</strong> (Alba, Savigliano, Saluzzo), al capoluogo provinciale<br />
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
(Cuneo) ed all’intera Provincia <strong>di</strong> Cuneo 2 . La valutazione <strong>di</strong> tali (ed altre) elaborazioni ha<br />
anch’essa concorso ad un più consapevole collocazione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel contesto territoriale e<br />
fornito riferimenti ai fini delle scelte <strong>di</strong> assetto urbanistico (inse<strong>di</strong>ativo, infrastrutturale e dei<br />
servizi) del nuovo PRGC.<br />
2.1.3 Vincoli, limitazioni e valori<br />
Per la redazione del Progetto Preliminare del nuovo PRG, sono state messe in relazione<br />
alcune letture integrate riferite agli assetti paesaggistico-ambientale e inse<strong>di</strong>ativo, con il fine<br />
<strong>di</strong> concorrere ad una interpretazione strutturale del territorio (ve<strong>di</strong> tavola P2.2 -<br />
Planimetria sintetica <strong>di</strong> PRGC – Struttura del Piano, in scala 1:15.000) cui riferire le scelte<br />
<strong>di</strong> assetto del nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Un territorio che, per gli aspetti formali e giuri<strong>di</strong>ci del<br />
PRG, coincide con quello interno al confine amministrativo comunale ma che per la<br />
pianificazione dell’assetto urbanistico è stato considerato in una sua <strong>di</strong>mensione più<br />
sostanziale dal punto <strong>di</strong> vista geografico, socio-economico, morfologico, ambientalepaesistico<br />
e dell’assetto inse<strong>di</strong>ativo ed infrastrutturale.<br />
Riconoscere ed interpretare i caratteri strutturali del territorio significa evidenziare quegli<br />
elementi più stabili e caratterizzanti del sistema territoriale, inse<strong>di</strong>ativo-infrastrutturale,<br />
ambientale e storico-culturale, su base inter<strong>di</strong>sciplinare, in grado <strong>di</strong> essere - in un certo<br />
senso - con<strong>di</strong>zionanti nei confronti dei processi <strong>di</strong> trasformazione. Tali caratteri assumono<br />
un valore da cui anche le scelte <strong>di</strong> programmazione e pianificazione per <strong>Bra</strong> non possono<br />
prescindere. Essi sono costituiti da fattori strutturanti, caratterizzanti e <strong>di</strong> criticità già<br />
in<strong>di</strong>viduati da altri soggetti competenti anche alla scala sovralocale (con atti <strong>di</strong><br />
pianificazione o con altri atti formali) e pertanto sono da riconoscere e con<strong>di</strong>videre poiché<br />
possono rappresentare la parte meno flessibile e negoziabile delle scelte dal nuovo PRG.<br />
Per la in<strong>di</strong>viduazione e selezione <strong>di</strong> tali caratteri sono stati considerati:<br />
gli in<strong>di</strong>rizzi ed i contenuti della programmazione e pianificazione sovracomunale: in<br />
particolare il PTR 19973 , il nuovo PTR adottato dalla G.R. il 16 <strong>di</strong>cembre 2008 e a<br />
tutt’oggi in salvaguar<strong>di</strong>a (<strong>di</strong> cui alla Tav. AT1.3a), il PTC della Provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
2003 (<strong>di</strong> cui alle Tavv. AT1.3b1, AT1.3b2);<br />
il sistema infrastrutturale dell’accessibilità e le Dorsali <strong>di</strong> riequilibrio regionali (<strong>di</strong> cui alle<br />
Tavv. AT1.1 - Inquadramento territoriale, in scala 1.100.000 e AT1.2 - Assetto<br />
infrastrutturale territoriale, in scala 1:25.000), il Piano Stralcio per l’Assetto<br />
Idrogeologico (Tanaro e Stura <strong>di</strong> Demonte);<br />
la pianificazione urbanistica nei Comuni contermini (<strong>di</strong> cui alla Tav. P2.1 - Assetto<br />
territoriale generale rappresentativo anche dei Comuni contermini, in scala 1:25.000);<br />
2 Il riferimento ai dati forniti dal Censimento Istat 2001 seppure non aggiornati rispetto ad un osservatorio<br />
più <strong>di</strong>retto basato sull’anagrafe comunale (tuttavia priva <strong>di</strong> dati sulle abitazioni), possiede un indubbio<br />
vantaggio: rende cioè omogeneamente confrontabile tutto l’apparato quantitativo poggiato su dati e<br />
procedure, che vengono costantemente rilevati ed elaborati con lo stesso metodo, anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />
decenni e su <strong>di</strong>mensioni territoriali comuali. Sulla base <strong>di</strong> queste prime elaborazioni, il Progetto<br />
Preliminare del nuovo PRG ha analizzato e verificato altre fonti (a partire dall’Anagrafe comunale).<br />
3 Con particolare riferimento alla Tav. 1, rappresentativa dei Caratreri territoriali e paesistici.<br />
7
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
i mutamenti del quadro economico, demografico e abitativo <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel contesto<br />
provinciale;<br />
il territorio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e i territori per il nuovo PRG.<br />
Operativamente, fra i contenuti <strong>di</strong> tali fattori sono stati selezionati quelli che costituiscono<br />
Valori (soprattutto ambientali, storico-culturali e paesaggistici), Limitazioni (nell’uso della<br />
risorsa suolo) e Vincoli (<strong>di</strong>scendenti da atti sovraor<strong>di</strong>nati alla pianificazione locale) e sono<br />
stati rappresentati nella Tav. AT2.1 - Valori, limitazioni e vincoli, in scala 1:10.000. Il layout<br />
d’inquadramento <strong>di</strong> tale Tavola è stato definito in una estensione sufficiente, rispetto<br />
alla scala <strong>di</strong> rappresentazione, ad evidenziare la significatività sovralocale dei tematismi<br />
in<strong>di</strong>viduati: esso comprende, oltre al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, il territorio dei Comuni limitrofi e nella<br />
<strong>di</strong>rezione nord anche quelli oltre una prima cintura. Tale lay-out costituisce altresì anche<br />
l’unità geografica <strong>di</strong> riferimento per lo sviluppo <strong>di</strong> alcune considerazioni <strong>di</strong> carattere<br />
quantitativo.<br />
Fra i Valori sono stati considerati:<br />
a) il Sistema del verde, riconosciuto dal PTR 1997 della Regione Piemonte (art. 8):<br />
comprende la aree connotate dalla presenza <strong>di</strong> boschi con grado <strong>di</strong> copertura<br />
prevalentemente denso e che si caratterizzano per la rilevante qualità paesistica ed<br />
ambientale, nonché per l’elevata accessibilità dal bacino <strong>di</strong> utenza pedemontano e vallivo.<br />
Per tali aree vanno incentivate le attività <strong>di</strong> protezione, conservazione ed incremento e<br />
riqualificazione della superficie boscata.<br />
Nel lay-out della Tav. AT2.1 risultano localizzate prevalentemente a nord <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, nei<br />
Comuni <strong>di</strong> Pocapaglia, Sommaria Perno e Sanfrè, con un’estensione territoriale pari a<br />
circa 1500 ettari, <strong>di</strong> cui il 20% (pari a 300 ettari) in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
b) le Aree con strutture colturali <strong>di</strong> forte dominanza paesistica riconosciute dal PTR 1997<br />
della Regione Piemonte (art. 11): comprendono gli ambiti collinari significativamente<br />
interessati da testimonianze <strong>di</strong> un’attività agricola ad alta valenza paesisitico-ambientale,<br />
fra cui i vigneti specializzati, caratterizzanti il paesaggio collinare per le tipologie e per le<br />
strutture <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong> arredo. Tali aree, rispetto alle quali vanno in<strong>di</strong>viduate quelle<br />
destinate a colture specializzate, vanno destinate esclusivamente ad attività agricole ex<br />
art. 25 della L.U.R. 56/1977. Nel lay-out della Tav. AT2.1 risultano localizzate<br />
prevalentemente a nord <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, nei Comuni <strong>di</strong> Pocapaglia e Sommaria Perno, con<br />
un’estensione territoriale pari a circa 1600 ettari, <strong>di</strong> cui il 13% (pari a 212 ettari) in<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
c) la rilevanza del centro storico, che costituisce una delle componenti primarie della qualità<br />
urbana del sistema inse<strong>di</strong>ativo: il PTR 1997 riconosce (art. 16) in <strong>Bra</strong> un centro storico <strong>di</strong><br />
notevole rilevanza regionale, ovvero un centro caratterizzato da significativa centralità<br />
rispetto al territorio regionale e da una consistente antica centralità rispetto al proprio<br />
territorio storico ed in Sommariva Perno un centro storico <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a rilevanza regionale<br />
ovvero con relativa centralità sul territorio, storica e attuale, con una specifica identità<br />
culturale, architettonica e urbanistica. Ciò richiede che per i futuri processi <strong>di</strong> sviluppo<br />
urbanistico si eviti il rischio <strong>di</strong> trasformazioni non compatibili con la struttura storica,<br />
architettonica ed ambientale; sono altresì state considerate le perimetrazioni dei centri e<br />
8
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
nuclei storici <strong>di</strong> carattere storico-artistico definite dai PRG vigenti, riconoscibili in <strong>Bra</strong><br />
(nel concentrico ed a Pollenzo) ed in Pocapaglia;<br />
d) il sistema dei Beni culturali ambientali, che consiste nella localizzazione puntuale dei<br />
beni culturali, architettonici, urbanistici e archeologici rilevati per conto della Regione<br />
Piemonte da un gruppo <strong>di</strong> lavoro coor<strong>di</strong>nato dal Prof. G. Vigliano, negli anni 1979-1980<br />
(<strong>di</strong> cui si rimanda alla bibliografia specifica); nel lay-out della Tav. AT2.1 sono<br />
riconoscibili 80 beni architettoni (<strong>di</strong> cui 37 in <strong>Bra</strong>), dei quali 50 sono religiosi (basilica,<br />
chiese, cappelle, piloni votivi) 28 sono civili (cascine, opifici, palazzi, ville) e 2 sono<br />
militari (castelli e torri);<br />
e) l’area della Zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dei Boschi e delle Rocche del Roero: si tratta <strong>di</strong> un'area<br />
protetta, <strong>di</strong> rilievo locale, su una porzione <strong>di</strong> territorio del Roero sud-occidentale<br />
interessante i Comuni <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Bal<strong>di</strong>ssero d'Alba, Pocapaglia, Sommariva Perno,<br />
Sommariva Bosco e Sanfrè. Essa ricomprende completamente il sito/biotopo "Boschi e<br />
Rocche del Roero" segnalato alla Unione Europea quale Sito <strong>di</strong> Interesse Comunitario<br />
per l'inserimento nella rete Natura 2000. Complessivamente la superficie dell'Area<br />
protetta è <strong>di</strong> circa 4000 ettari (rispetto ai 1700 del SIC) e nel lay-out della Tav. AT2.1<br />
essa si estende per circa 1900 ettari <strong>di</strong> cui 420 in <strong>Bra</strong>. La gestione della Zona <strong>di</strong><br />
Salvaguar<strong>di</strong>a è affidata ai singoli Comuni per i territori <strong>di</strong> specifica competenza. La Zona<br />
<strong>di</strong> Salvaguar<strong>di</strong>a è soggetta a Piano d'Area <strong>di</strong> cui all'art. 7 della L.R. 36/1992. Fino alla sua<br />
approvazione, gli interventi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione dello stato dei luoghi sono autorizzati -<br />
nell'ambito delle normali procedure <strong>di</strong> autorizzazione e <strong>di</strong> concessione previste dalla<br />
L.U.R. 56/1977 - dai Comuni territorialmente interessati con riferimento alle finalità<br />
istitutive, alle specifiche vulnerabilità definite nella scheda identificativa del biotopo,<br />
all'esigenza <strong>di</strong> conservazione e ripristino dei valori naturalistici e paesaggistici, nonchè <strong>di</strong><br />
valorizzazione delle risorse culturali, delle tra<strong>di</strong>zioni, delle economie tipiche locali, <strong>di</strong><br />
recupero e riqualificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio.<br />
f) la proposta <strong>di</strong> Parco del Tanaro: fra le proposte con natura sovracomunale va evidenziata<br />
soprattutto quella del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Alba con il re<strong>di</strong>gendo nuovo PRG, riguardante il Parco<br />
fluviale del Tanaro, da con<strong>di</strong>videre in generale ed approfon<strong>di</strong>re nei suoi contenuti con il<br />
nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>; nel lay-out della Tav. AT2.1 essa si estende per circa 1500 ettari <strong>di</strong><br />
cui 930 in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Fra le Limitazioni, la più importante da considerare riguarda:<br />
a) la Capacità d’uso dei suoli, definita dagli stu<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposti dall’Istituto per le Piante da<br />
Legno e l'Ambiente per la Regione Piemonte dall’inizio degli anni ‘80 4 . Nel corso del<br />
2008 l’Ipla ha pre<strong>di</strong>sposto un aggiornamento <strong>di</strong> tale tema per l'implementazione del<br />
sistema informativo pedologico regionale. L’area <strong>di</strong> interesse della revisione ha<br />
riguardato: Cuneese, Torinese, Areale del Barbera d'Asti, Alessandrino meri<strong>di</strong>onale e<br />
Tortonese, Alessandrino Occidentale, Biellese, Casalese, Trecate, Novarese<br />
4 I dati contengono la classificazione del territorio regionale in capacita d’uso dei suoli e loro limitazioni,<br />
secondo il sistema della capacita d’uso elaborato dal Soil Conservation Service del Dipartimento <strong>di</strong><br />
Agricoltura degli Stati Uniti d’America e adottato dalla FAO nel 1974, con le necessarie mo<strong>di</strong>fiche e<br />
adeguamenti al fine <strong>di</strong> renderla adatta a rappresentare la situazione ambientale piemontese.<br />
9
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
settentrionale 5 . Si considerano otto classi, <strong>di</strong> cui le prime quattro sono adatte per<br />
agricoltura, prati-pascoli e boschi. Dalla quinta alla settima classe le utilizzazioni si<br />
restringono, salvo eccezioni, al prato e/o pascolo e al bosco. Nella ottava classe non si<br />
prevede nessun intervento antropico esteso.<br />
I suoli ricadenti in I classe (privi o quasi <strong>di</strong> limitazioni) sono sottoposti a <strong>di</strong>sciplina dal<br />
PTR 1997 (art. 13) che ne <strong>di</strong>spone un uso <strong>di</strong>verso da quello agricolo solo con adeguate<br />
motivazioni; per quelli ricadenti in II classe (con alcune moderate limitazioni) il PTR 1997<br />
(art. 14) rimanda ai piani provinciali e comunali l’in<strong>di</strong>viduazione delle aree da conservare<br />
all’uso agricolo e quelle da destinare ad altri usi; quelli in classe III (con alcune<br />
limitazioni) non sono esplicitamente <strong>di</strong>sciplinati dalla pianificazione territoriale regionale.<br />
Nel lay-out della Tav. AT2.1 sono visualizzabili circa 1600 ettari <strong>di</strong> suoli in classe I, circa<br />
5000 ettari in classe II e circa1700 in classe III; con particolare riferimento al territorio<br />
comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, <strong>di</strong> esso il 10% è in classe I, il 51% in classe II ed il 21% in classe III<br />
mentre il restante 18% è classificato <strong>di</strong> classi superiori e dunque sostanzialmente non<br />
adatti all’agricoltura.<br />
b) va segnalata inoltre l’Area del Piano paesistico della tenuta ex reale e del centro storico<br />
<strong>di</strong> Pollenzo che si estende per complessivi 380 ettari circa, <strong>di</strong> cui il 53% in Pollenzo. Si<br />
tratta <strong>di</strong> un piano paesistico <strong>di</strong> competenza regionale, come in<strong>di</strong>cato all’art.12 delle NTA<br />
del Piano Territoriale della Regione Piemonte, da re<strong>di</strong>gersi in conformità all'art. 1 bis<br />
della legge 431/85 e all'art. 4 della Lr 20/89. Ai sensi dell'art. 8 quinquies della L.R.<br />
56/1977 deve essere adottato dalla Regione. Il Piano è stato adottato con DGR n. 8-7981<br />
del 16 <strong>di</strong>cembre 2002 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 4 del<br />
23 gennaio 2003. La Proposta <strong>di</strong> deliberazione n. 439 per l’approvazione del Piano è<br />
stata presentata il 24/07/2003 dalla Giunta Regionale; è stata assegnata alla Commissione<br />
II in sede referente in data 05/08/2003 e licenziata in Commissione in data 02/12/2004. Il<br />
Piano però ha avuto fine anomala per decadenza.<br />
I Vincoli che sono stati considerati sono quelli i cui oggetti costituiscono valore fondativo<br />
ed imprescin<strong>di</strong>bile ai fini della pianificazione tanto territoriale quanto locale. La loro<br />
evidenziazione costituisce utile base <strong>di</strong> partenza per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> eventuali elementi <strong>di</strong><br />
criticità ai fini della definizione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong> sviluppo locale.<br />
Sono state considerate:<br />
a) la localizzazione dei siti archeologici vincolati ai sensi dell'Art. 2 del D.Lgs. n. 490 del<br />
29/10/99 sostituente la precedente legge nazionale1/6/1939 n.1089, riguardante beni <strong>di</strong><br />
particolare interesse archeologico entro e fuori dai centri urbani. I siti archeologici sono<br />
in<strong>di</strong>viduati in modo puntuale, con una precisione compatibile con la scala <strong>di</strong> acquisizione<br />
1:100.000. La aree dell’anfiteatro romano <strong>di</strong> Pollenzo ed il circostante ambito <strong>di</strong> rispetto<br />
sono vincolati con D.M. dell’dell’8 febbraio 1982 ai sensi della legge 1089/39 (ora D.Lgs.<br />
42/04); l’area centrale è sottoposta a vincolo <strong>di</strong>retto, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, mentre<br />
l’ambito circostante è sottoposto a vincolo in<strong>di</strong>retto, ovvero all’obbligo <strong>di</strong> richiesta del<br />
nulla osta alla competente Soprintendenza.<br />
5 Il dato vettoriale è licenziato per scale <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà che variano dal minimo <strong>di</strong> 1:25.000 al massimo <strong>di</strong><br />
1:100.000 ma nella sostanza il dato mantiene la sua vali<strong>di</strong>tà anche in scala 1:10.000. L’Ente proprietario<br />
è la Regione Piemonte.<br />
10
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
b) le Aree già vincolate ai sensi del DM 1/8/85 (Galassini) e dell’art. 139 del Dlgs 490/99,<br />
quale delimitazione (tramite <strong>di</strong>segno delle aree vincolate su carta topografica IGMI alla<br />
scala 1:25.000 in base all'interpretazione del testo del Decreto) delle aree comunemente<br />
denominate "Galassini", che rappresentano le "<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> notevole interesse pubblico<br />
riguardanti Comuni della Regione Piemonte" ai sensi dell'Art. 139 del Dlgs n. 490 del<br />
29/10/99 (Decreti ministeriali 1985) che sostituisce il DM 1/8/1985; anch’esse<br />
costituiscono importante elemento conoscitivo per la pianificazione territoriale e sua<br />
successiva implementazione; nel lay-out della Tav. AT2.1 sono visualizzabili circa 2800<br />
ettari <strong>di</strong> cui l’8% (pari a circa 220 ettari) in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>;<br />
c) le Aree comprese entro i 150 mt dalla mezzeria dei corsi d’acqua principali: si tratta<br />
della in<strong>di</strong>viduazione della componente "fasce <strong>di</strong> rispetto fluviali e lacustri" delle aree<br />
vincolate ai sensi dell'Art. 146 del Dlgs n. 490 del 29/10/99 (lettera c) sostituente la<br />
precedente Legge 431/85; nel lay-out della Tav. AT2.1 sono visualizzabili circa 1100<br />
ettari <strong>di</strong> cui il 29% (pari a circa 320 ettari) in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>;<br />
d) le Aree con vincoli idrogeologici, in particolare sono state evidenziate le Aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />
definite ai sensi del PAI vigente e dai PRG approvati; nel lay-out della Tav. AT2.1 sono<br />
visualizzabili Aree <strong>di</strong> frana attiva (Fa) a Bal<strong>di</strong>ssero d’Alba, La Morra, Ponticello,<br />
pocapaglia, Sanfrè, S. Vittoria d’Alba, Sommaria Perno ed anche a <strong>Bra</strong> (per<br />
un’estenzione pari a circa 15 ettari) e Aree <strong>di</strong> frana quiescente (Fq) a La Morra,<br />
Pocapaglia e S. Vittoria d’Alba, oltre alle Esondazioni e <strong>di</strong>ssesti morfologici <strong>di</strong> carattere<br />
torrentizio (fonte PRG approvati) con riferimento alle Aree a pericolosità molto elevata<br />
(Ee) ed elevata (Eb) le quali non risultano presenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>: si rimanda agli<br />
elaborati specialistici allegati al nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>;<br />
e) il Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico: Tanaro e Stura <strong>di</strong> Demonte <strong>di</strong> cui sono state<br />
evidenziate le fasce A, B e C e per i cui contenuti si rimanda agli elaborati specialistici<br />
allegati al nuovo PRG <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Il sistema dei beni culturali<br />
Il sistema complessivo del patrimonio dei beni culturali viene illustrato negli Allegati Tecnici<br />
relativi all’indagine del tessuto e<strong>di</strong>ficato, nonché in quelli relativi alle in<strong>di</strong>cazioni<br />
sovracomunali e ai vincoli. In particolare il sistema illustrato nell’Elaborato AT2.1 – Valori,<br />
limitazioni e vincoli comprende gli elementi, proposti nel caso specifico dal P.T.C.P. e<br />
con<strong>di</strong>visi dal P.R.G.C., appartenenti alla struttura storica inse<strong>di</strong>ativa, paesistica e rurale del<br />
territorio braidese.<br />
Carta dei BBCCAA monumentali, architettonici, documentali e ambientali<br />
Rif. AT2.2: Carta dei BBCCAA monumentali, architettonici, documentali (Guarini) e<br />
ambientali<br />
All. AT2.2: Schede dei BBCCAA monumentali, architettonici, documentali (Guarini) e<br />
ambientali<br />
Su questa carta sono stati riportati i singoli beni oggetto <strong>di</strong> vincolo o tutela, nonché quelli <strong>di</strong><br />
importanza storico-documentale. Sinteticamente essi risultano essere:<br />
11
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
a) gli immobili oggetto <strong>di</strong> decreto <strong>di</strong> vincolo ai sensi dell’art. 10-11-12 del D.Lgs. n. 42 del<br />
16/01/2004 (ex L. 1089/39) “Co<strong>di</strong>ce dei Beni Culturali e del Paesaggio” (ex. 1089/39),<br />
come da comunicazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio<br />
del Piemonte. Nello specifico essi risultano essere:<br />
1. La Zizzola: (Strada Fey 1) - R.R. n.2212 del 27/03/1972<br />
2. Chiesa <strong>di</strong> Santa Chiara: (via Craveri 1) – Nota Ministeriale 04/10/1909<br />
3. Chiesa Parrocchiale <strong>di</strong> S.Andrea Apostolo (vicolo S.Andrea 1) – Nota Ministeriale<br />
01/10/1909<br />
4. Villa Moffa: (via Don Cremaschi 10 – Ban<strong>di</strong>to) – D.D.R. 14/11/2006<br />
5. Liceo Scientifico Giolitti: (via F.lli Carando 12) - D.D.R. 16/09/2005<br />
6. Chiesa SS. Trinità (Battuti Bianchi): (corso Cottolengo) - D.M. 05/01/1996<br />
7. Casa Natale <strong>di</strong> san Giuseppe Benedetto Cottolengo: (corso Cottolengo 89 - D.M.<br />
08/06/1962<br />
8. Ex Caserma Trevisan: (via Guala) - Autorizzazione Soprintendenza Regionale e<br />
contestuale <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> interesse n. 737 del 23/09/2002<br />
9. Palazzo Comunale: (piazza Caduti per la libertà 14) - R.R. n. 1433 del 09/03/1978<br />
10. Palazzo Mathis: (piazza Caduti per la libertà 19-22) - not. Min. 26/04/1933; R.R. del<br />
1796 del 17/05/1982<br />
11. Istituto Tecnico Industriale: (via Men<strong>di</strong>cità Istruita 20) - D.D.R. 31/05/2005<br />
12. Palazzo Valfrè <strong>di</strong> Bonzo: (via Monte <strong>di</strong> Pietà) - D.D.R. 13/06/2007<br />
13. Magazzino Ufficiale Tecnico Provinciale: (via Napola – Pollenzo) - D.D.R.<br />
31/05/2005<br />
14. Casa Traversa: (via Parpera 4) - Not. Min. 01/10/1909<br />
15. Istituto Tecnico Commerciale Guala: (Piazza Roma 7) - D.D.R. 31/05/2005<br />
16. Palazzo Garrone: (Piazza Caduti per la libertà 2) - R.R. n. 5261 del 24/07/1982<br />
17. Palazzo Bal<strong>di</strong> <strong>di</strong> Serralunga: (Via Vittorio Emanuele II 246-260) - Not. Min.<br />
22/08/1944<br />
18. Castello e complesso Tenuta ex Reale: (fraz. Pollenzo) D.M. 06/02/1987<br />
19. Villa Traversa: (Strada <strong>di</strong> San Michele 161/A) – avvio proce<strong>di</strong>menti ai sensi del D.<br />
Lgs. 42/2004<br />
b) i beni architettonici schedati dalla Sopraintendenza per i beni ambientali e architettonici<br />
desunti dal P.R.G.C. del 1994.<br />
c) gli e<strong>di</strong>fici con più <strong>di</strong> 50 anni <strong>di</strong> proprietà Comunale o <strong>di</strong> Enti, segnalati come meritevoli<br />
<strong>di</strong> tutela ai sensi dell’art.24 della L.R. 56/77 <strong>di</strong> valore storico-artistico o storicodocumentale<br />
d) gli e<strong>di</strong>fici riconosciuti dalle indagini condotte sul territorio <strong>di</strong> valore storico o<br />
documentario nell’ambito della tra<strong>di</strong>zione inse<strong>di</strong>ativi locale: essi ricomprendono e<strong>di</strong>fici<br />
che pur non avendo caratteri architettonici <strong>di</strong> particolare pregio, presentano a tutt’oggi<br />
12
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
tipologie compositive rappresentative non solo del nucleo centrale <strong>di</strong> antica formazione,<br />
ma anche delle successive espansioni dell’abitato.<br />
Per ciascuno degli e<strong>di</strong>fici compresi nelle precedenti classificazioni è stata redatta<br />
un’apposita scheda, che riporta, oltre all’in<strong>di</strong>viduazione ed alla localizzazione planimetrica, i<br />
dati relativi al tipo <strong>di</strong> vincolo, un rilievo fotografico del bene ed una breve descrizione (dove<br />
sì è potuti risalire a fonti certe). Le schede sono state raccolte nell’Allegato all’Elaborato<br />
AT2.2 - Schede dei BBCCAA monumentali architettonici, documentali (Catasto Guarini) e<br />
ambientali.<br />
Sono riportati nella documentazione anche i seguenti vincoli <strong>di</strong> natura ambientale:<br />
- D.M. 08/02/1982 vincolo archeologico apposto sull’area dell'anfiteatro <strong>di</strong> Pollenzo ai<br />
sensi della legge 1 giugno 1939 n. 1089; il nucleo centrale è soggetto a vincolo <strong>di</strong>retto,<br />
mentre la restante corona e<strong>di</strong>lizia è sottoposta a vincolo in<strong>di</strong>retto (come riportato sulla<br />
scheda specifica cfr. Allegato AT2.2);<br />
- D.M. 01/08/1985 legge Galasso e D.Lgs 22/01/2004 n°24 riguardante l'area della<br />
Tenuta ex Reale e del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo ricadente nei comuni <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Cherasco e<br />
La Morra definita <strong>di</strong> notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n.<br />
1497;<br />
- D.M. 06/02/1987 vincolo monumentale apposto sull'area denominata "Nucleo centrale<br />
della tenuta ex-Reale <strong>di</strong> Pollenzo" <strong>di</strong> cui fanno parte il Castello me<strong>di</strong>evale, la Chiesa <strong>di</strong><br />
S.Vittore, con annesso sovrappasso per l'accesso al palco reale, il torrione angolare,<br />
l'agenzia e il foro, articolati intorno alla piazza centrale, nonchè i terreni <strong>di</strong> loro<br />
imme<strong>di</strong>ata pertinenza destinati a parco romantico, sorge sul sito della romana Pollentia,<br />
nelle imme<strong>di</strong>ate a<strong>di</strong>acenze dell'anfiteatro romano, <strong>di</strong>chiarata <strong>di</strong> interesse particolarmente<br />
importante ai sensi della legge 1 giugno 1939 n. 1089;<br />
- D.M. 12/04/2000 vincolo archeologico <strong>di</strong>retto per l’area <strong>di</strong> proprietà Monchiero, su<br />
cui a seguito <strong>di</strong> sondaggi archeologici sono emersi resti strutturali appartenenti alla parte<br />
pubblica del centro <strong>di</strong> età romana imperiale della antica Pollentia e pertanto <strong>di</strong>chiarata <strong>di</strong><br />
interesse particolarmente importante ai sensi del decreto legislativo del 29 ottobre 1999<br />
n. 490.<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> inoltre si è dotato, in adeguamento alle <strong>di</strong>sposizioni della Legge Regionale<br />
35 del 14.03.1995 “In<strong>di</strong>viduazione, tutela e valorizzazione dei beni culturali architettonici<br />
nell’ambito comunale” <strong>di</strong> una schedatura per l’istituzione del Catalogo dei Beni Culturali<br />
ed Architettonici – Testimonianze da salvare. Gli elementi inseriti nel Catalogo <strong>di</strong> seguito<br />
elencati, sono evidenziati nelle tavole <strong>di</strong> indagine con apposita simbologia (simbolo riportato<br />
in colore rosso):<br />
Censimento Guarini 2002 – L.R. 35/1995<br />
n.or<strong>di</strong>ne scheda ubicazione allegato oggetto censimento<br />
1 R0353805 via Cavour 19 R0366844 affresco<br />
2 R0353806 via Vittorio Emanuele II 290 R0353824 affresco<br />
3 R0353807 via Pollenzo 46 R0353825 affresco<br />
4 R0353808 via S. Giovanni Lontano R0366846 affresco<br />
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
5 R0353810 corso Giuseppe Garibal<strong>di</strong> 14 R0353826 affresco<br />
6 R0353811 p.zza Caduti per la Libertà 14 R0353827 affresco<br />
7 R0353812 via Parpera 4 R0353828 affresco<br />
8 R0353813 via Monte <strong>di</strong> pietà 31 R0353829 affresco<br />
9 R0353814 via Craveri 6 R0353830 affresco<br />
10 R0353815 via Craveri 50 R0353831 affresco<br />
11 R0353816 via Provvidenza 14 R0353832 affresco<br />
12 R0353817 via Vittorio Emanuele II 130 R0353833 affresco<br />
13 R0353818 via Barbacana 24 R0353834 affresco<br />
14 R0353819 via Barbacana 7 R0366840 affresco<br />
15 R0353820 via Rambau<strong>di</strong> 23 R0366841 affresco<br />
16 R0353821 via Vittorio Emanule II 192 R0366842 affresco<br />
17 R0353822 strada San Matteo 17/b R0366843 affresco<br />
18 R0353809 via S. Maria al Castello R0366845 bassorilievo<br />
19 R0366848 via. Alcide De Gasperi 22 R0366849 affresco<br />
20 R0353823 corso San Secondo 3 R0366847 affresco<br />
Censimento Guarini 2004 – L.R. 35/1995<br />
n.or<strong>di</strong>ne scheda ubicazione allegato oggetto censimento<br />
1 R0426045 via Cuneo 29-31 R0426066 porta<br />
R0426065 elementi decorativi esterni<br />
2 R0426046 via Vittorio Emanuele II 200 R0426067 meri<strong>di</strong>ana<br />
3 R0426047 via Vittorio Emanuele II 215 e 219<br />
ang. Via Gianolio<br />
R0426068 lapide<br />
4 R0426048 via Vittorio Emanuele II 161 R0426069 balcone<br />
- 163 - 165 - 167 R0426070 balcone<br />
5 R0426049 via Vittorio Emanuele II 29 R0426071 balcone<br />
6 R0426050 via Balau 2 R0426072 portale<br />
7 R0426051 via Vittorio Emanuele II 92 - R0426073 portone<br />
94 - 96 - 98 R0426074 portale<br />
8 R0426052 via San Giovanni Battista 3 R0505719 portale<br />
ang. Via Serra 4 R0505720 portone<br />
R0505721 rosta<br />
9 R0426053 via Vittorio Emanuele II 210 R0505722 balcone<br />
- 212 - 214 R0505723 portale<br />
R0505724 porta<br />
R0505725 rosta<br />
10 R0426054 via Vittorio Emanuele 135 - 139 R0505726 elementi decorativi esterni<br />
11 R0426055 via San Rocco 12 - 14 - 16 - 18 - R0505727 elementi decorativi esterni<br />
20 R0505728 portone<br />
12 R0426056 piazzetta Conti Guerra 21 R0505729 elementi decorativi interni<br />
R0505730 elementi decorativi interni<br />
R0505731 elementi decorativi interni<br />
R0505732 elementi decorativi interni<br />
13 R0426057 via dei Molini e<strong>di</strong>ficio storico industriale<br />
14 R0426058 via Cuneo 74 ang. C.so IV<br />
Novembre 52 - 58<br />
e<strong>di</strong>ficio storico industriale<br />
R0426059 via Giovanni Piumatti, 47 - 57 e<strong>di</strong>ficio storico industriale<br />
16 R0426060 Cimitero Comunale piazzola n° 23 e<strong>di</strong>ficio religioso<br />
14
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
n.or<strong>di</strong>ne scheda ubicazione allegato oggetto censimento<br />
17 R0426061 Cimitero Comunale piazzola n°<br />
179<br />
monumento<br />
18 R0426062 Cimitero Comunale piazzola n° 2 monumento<br />
19 R0426063 Cimitero Comunale piazzola n° 59 monumento<br />
20 R0426064 Cimitero Comunale piazzola n°<br />
108<br />
monumento<br />
Per la schedatura dei beni censiti dal Catasto Guarini si rimanda integralmente all’Allegato<br />
B del Regolamento E<strong>di</strong>lizio della Città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> approvato con D.C.C. n. 4 in data<br />
12/01/2007.<br />
15
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Fig. 1 – Estratto dell’elaborato AT 2.2: Carta dei BBCCAA monumentali, architettonici, documentali<br />
(Catasto Guarini) e ambientali<br />
Fig. 2 – Estratto della legenda<br />
Fig 3 – Estratto <strong>di</strong> una delle schede dei BBCCAA<br />
16
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.1.4 Analisi storiche della stratificazione del territorio<br />
Analisi della stratificazione storica del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del territorio<br />
Rif. AT 3.1 - Analisi della stratificazione storica del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del territorio<br />
Partendo dal repertorio cartografico e della storiografia locale a <strong>di</strong>sposizione, si è condotta<br />
un’analisi del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del territorio braidese, iniziando dal periodo successivo<br />
alla caduta dell’Impero Romano, evidenziando i maggiori interventi architettonici ed<br />
urbanistici in grado <strong>di</strong> trasformare la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> da piccolo nucleo agricolo a terza città -per<br />
popolazione ed importanza - della pianura cuneese.<br />
Di seguito si riporta un sunto degli eventi storici <strong>di</strong> maggior rilievo in rapporto alle<br />
cartografie <strong>di</strong> riferimento brevemente descritte.<br />
Primi nuclei inse<strong>di</strong>ativi post romani 6<br />
Con la crisi della città antica conseguente alle invasioni barbariche, le popolazioni residenti<br />
nei nuclei urbani romani - che in età imperiale erano ubicati lungo la strada che collegava la<br />
città romana ad Augusta Taurinorum - si trasferirono in tanti piccoli inse<strong>di</strong>amenti d’altura<br />
lungo la fascia collinare che parte da San Giovanni Lontano e arriva sino al poggio <strong>di</strong><br />
Sant’Andrea e Monte Guglielmo circostante Pollentia (l’attuale Pollenzo), già luogo <strong>di</strong><br />
residenza estiva delle famiglie più agiate e sede dei primi poli monastici, che nel corso del X<br />
secolo cominciarono ad essere potenziali luoghi <strong>di</strong> emigrazione della popolazione verso la<br />
fertile pianura braidese.<br />
Tra questi, gli abitati attorno alla Pieve <strong>di</strong> S. Giovanni Lontano (Borgo Benitio), a San<br />
Antonino e a Sant’ Andrea Extra Muros formarono il primo nucleo della <strong>Bra</strong> pre-comunale.<br />
Incastellamento (metà del XIII sec.) 7<br />
L’attestazione scritta più antica relativa all’esistenza del villaggio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (locus) e <strong>di</strong> un<br />
territorio pertinente all’inse<strong>di</strong>amento (fundus) è del 1082. Essa riportata la donazione, da<br />
parte della contessa Adelaide (figlia del marchese Olderico Manfre<strong>di</strong> 8 ) al monastero <strong>di</strong> San<br />
Colombano <strong>di</strong> Bobbio, <strong>di</strong> una cappella intitolata a Sant’Antonino, con cimitero e beni<br />
6 Edoardo Mosca, Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, a cura <strong>di</strong> Ettore Molinaro, Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1961.<br />
Giovanni Peisino, Gianni Viganò, Storia urbana e riconoscimento dei beni architettonici ed ambientali<br />
nel comune <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Relatori Prof. Dott. Arch. Vera Comoli Mandracci, Dott. Arch. Paola Paschetto,<br />
Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1982-1983.<br />
7 Roberto Dellarossa, La zona della "Rocca": strutturazione storica e rifunzionalizzazione <strong>di</strong> un'area<br />
centrale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Relatore Prof. Arch. Luciano Re, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1982-<br />
1983.<br />
Antonio Mathis, Storia dei monumenti sacri e delle famiglie <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Forni E<strong>di</strong>tori, Bologna, 1888.<br />
Roberto Spigarolo, Cristina Tabasso, La Rocca. Progetto <strong>di</strong> riqualificazione nel centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>,<br />
Relatore Guido Martinero, Pio Luigi Brusasco, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1994-<br />
1995.<br />
8 Dopo il Mille quello che si sarebbe definito territorio braidese era ancora delimitato a nord-ovest e a sudovest<br />
da altre dominazioni territoriali costituitesi nell’ambito dell’antico territorio municipale pollentino<br />
grazie alle donazioni dei marchesi <strong>di</strong> Torino (che oltre ad esercitare nell’area poteri pubblici in quanto<br />
funzionari dell’impero, vi possedevano beni <strong>di</strong> considerevole importanza) tra i quali il marchese Olderico<br />
Manfre<strong>di</strong>. Per iniziativa del quale nel 1028 fu fondato il monastero <strong>di</strong> Caramagna, che fu dotato <strong>di</strong> terre<br />
tra le quali alcune <strong>di</strong>slocate nei pressi <strong>di</strong> Pollenzo<br />
17
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
fon<strong>di</strong>ari “in loco et in fundo <strong>Bra</strong>ida” e altre terre “ubi <strong>di</strong>citur Pasquario”, che doveva<br />
essere una località pre<strong>di</strong>ale prossima al luogo <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Il fundus probabilmente era all’epoca<br />
un abitato policentrico, la cui popolazione si recava per il culto religioso sia presso la<br />
cappella <strong>di</strong> Sant’Antonino, sia presso quella <strong>di</strong> Sant’Andrea. Esisteva dunque un abitato<br />
complesso che presumibilmente doveva essersi strutturato per nuclei <strong>di</strong>stinti nel corso del<br />
XI secolo su terre soggette alla giuris<strong>di</strong>zione dei marchesi <strong>di</strong> Torino, formatosi in seguito<br />
alle prime invasioni saracene, con un incastellamento della regione ed un un suo<br />
contemporaneo ripopolamento.<br />
I borghi ed i villaggi più importanti si cinsero <strong>di</strong> mura, quasi sempre culminanti nella<br />
posizione più inaccessibile con rocche e castelli, mentre l’agricoltura continuò ad essere <strong>di</strong><br />
gran lunga l’attività predominante (il termine braide, da cui deriva il nome della città stessa,<br />
in<strong>di</strong>ca giustappunto “luoghi spaziosi”, destinati per lo più alla coltivazione).<br />
In particolare, nel territorio braidese, poco dopo il Mille si trasferì una ricca famiglia che<br />
fece erigere una fortezza sul poggio collinare sovrastante l’attuale abitato, protetta non solo<br />
da mura perimetrali ma da un complesso sistema <strong>di</strong> opere e <strong>di</strong> bicocche <strong>di</strong> avvistamento sul<br />
Monte Guglielmo, la cui costruzione è avvenuta sicuramente prima del 1187-1188, i cui<br />
<strong>di</strong>scendenti cominciarono ad intitolarsi domini de <strong>Bra</strong>yda.<br />
L’aggregazione dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi più vicini al castello si compì intorno alla metà del<br />
Duecento, quando nei documenti si inizia a in<strong>di</strong>care come villa l’abitato a<strong>di</strong>acente all’antica<br />
Chiesa <strong>di</strong> Sant’Andrea che restò fuori dalla cinta muraria9 . Parallelamente all’ascesa politica<br />
della famiglia de <strong>Bra</strong>yda si assiste alla crescita della popolazione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ed all’affermazione<br />
del mercato braidese come centro economico <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a grandezza nel Piemonte sudoccidentale.<br />
La graduale risistemazione della città abitata <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si consolidò verso la metà del XIII<br />
secolo, con un ripopolamento della città voluta da Asti con iniziative politiche da parte della<br />
città <strong>di</strong> Asti tra cui la concessione della citta<strong>di</strong>nanza alla comunità braidese. Tali iniziative<br />
portarono alla realizzazione <strong>di</strong> un nuovo inse<strong>di</strong>amento accentrato che mantenne pressoché<br />
inalterata la propria fisionomia sino alla fine delle crisi storiche del Tre-Quattrocento.<br />
Ampliamento della cinta muraria (XIV secolo) 10<br />
Nel XIV secolo, la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si presentava con due <strong>di</strong>fferenti or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> cerchia muraria.<br />
Dei due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> mura, la cerchia più esterna e la maggiore per consistenza delle opere <strong>di</strong><br />
fortificazione (corrispondente ad est alle attuali via Sant’ Ignazio e via Santa Maria del<br />
Castello<br />
9 Francesco Panero, Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, dalle origini alla rivoluzione francese, vol 1, a cura <strong>di</strong> Francesco<br />
Panero, L’artisticaE<strong>di</strong>trice , 2007<br />
10 Antonio Botta, Palazzo Traversa e il comune <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel Tardo Me<strong>di</strong>oevo, Collane della Biblioteca<br />
Civica <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1982.<br />
Roberto Dellarossa, op. cit.<br />
Edoardo Mosca, Archeologia e storia, Estratto da Arte in <strong>Bra</strong>, a cura <strong>di</strong> Ettore Molinaro, Cassa <strong>di</strong><br />
Risparmio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, 1988.<br />
Antonio Mathis, op. cit.<br />
Roberto Spigarolo, Cristina Tabasso, op. cit.<br />
18
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
19<br />
ed a ovest alla via Barbacana e<br />
Corso Cottolengo) racchiudeva<br />
tutto l’inse<strong>di</strong>amento urbano<br />
compreso il palazzo del <strong>Comune</strong>, la<br />
Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria del Castello,<br />
le residenze e le botteghe degli<br />
artigiani; la cerchia minore,<br />
<strong>di</strong>sgiunta dalla precedente e situata<br />
in cima al poggio, conteneva invece<br />
il solo castello, in un primo<br />
momento residenza dei De <strong>Bra</strong>yda<br />
e a partire dal 1347, posto <strong>di</strong><br />
guar<strong>di</strong>a visconteo. 11<br />
Fig. 1 – L’assetto delle <strong>di</strong>fese braidese nell’alto me<strong>di</strong>oevo (Elaborazione <strong>di</strong> E.Lusso su base del catasto del 1760)<br />
Il declino dell’epoca feudale ed il risveglio del <strong>Comune</strong> coincisero con lo sviluppo delle<br />
attività artigianali, commerciali e professionali. L’organizzazione urbana che si consolidò fu<br />
quella della villa sud<strong>di</strong>visa in quattro quartieri, ognuno dei quali si intitolava con il nome del<br />
Santo della Chiesa <strong>di</strong> riferimento, con un nucleo centrale in cui si collocavano la Chiesa e la<br />
piazza del mercato, punto <strong>di</strong> convergenza delle strade principali <strong>di</strong> connessione alle porte<br />
delle mura <strong>di</strong>fensive. Intorno al nucleo si sviluppavano poi le abitazioni, generalmente case a<br />
schiera con affaccio sulla strada da un lato ed ampi giar<strong>di</strong>ni ed orti dall’altro. Gruppi <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici commerciali, pubblici o residenziali formavano quartieri autonomi, le cosiddette isole,<br />
che erano percorsi al proprio interno da strade secondarie gran<strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> un sentiero.<br />
L’incremento demografico causò un’e<strong>di</strong>ficazione sempre più compatta nella villa, e <strong>di</strong><br />
conseguenza verificò una graduale<br />
scomparsa delle aree a servizi,<br />
degli orti e delle strutture<br />
accessorie all’attività agricola<br />
(stalle, tettoie, fienili), che<br />
iniziarono a venire trasferiti fuori<br />
dalle mura, in quanto era<br />
impossibile per i conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>sporre<br />
all’interno delle mura delle aree<br />
in<strong>di</strong>spensabili allo svolgimento<br />
dell’attività agricola.<br />
Fig. 2 – L’assetto urbano braidese nei sec. XIV-XV (Elaborazione <strong>di</strong> E.Lusso su base del catasto del 1760)<br />
La struttura dell’intero concentrico si basava sull’adeguamento degli inse<strong>di</strong>amenti alle<br />
caratteristiche orografiche interne alla cinta muraria. Imme<strong>di</strong>atamente oltre le mura si<br />
estendevano gli airalia, i sobborghi della città, utilizzati soprattutto per l’attività rurale,<br />
anche se la destinazione <strong>di</strong> questi piccoli lotti <strong>di</strong> terreno erano numerose ed andavano dalle<br />
11 Tale ipotesi è avvalorata anche dall’Elaborazione grafica <strong>di</strong> E.Lusso circa lo schema planimetrico della<br />
Città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> riportato in Storia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, a cura <strong>di</strong> F. Panero , L’artistica E<strong>di</strong>trice, 2007
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
semplici coltivazioni a piccoli vigneti, a depositi <strong>di</strong> paglia e fieno o dei macchinari agricoli<br />
importanti.<br />
Il territorio al <strong>di</strong> fuori della città, infine, si <strong>di</strong>stingueva in collina, occupata dal bosco<br />
comunale (sopra l’abitato) e da vigneti (in <strong>di</strong>rezione Pocapaglia) e pianura, destinata a<br />
pascolo ed a coltivazioni a base <strong>di</strong> frumento ed orti.<br />
Abbattimento della cinta muraria ed espansione del tessuto Urbano (XVI – XVIII secolo) 12<br />
I primi anni del ‘500, a causa della peste e delle vicissitu<strong>di</strong>ni belliche, furono particolarmente<br />
<strong>di</strong>fficili. Le guerre intercorse tra Francia e alcuni stati del Nord Italia provocarono per ben<br />
due volte la <strong>di</strong>struzione del castello e della cinta muraria: nel 1515 ad opera dei francesi e<br />
nel 1552 ad opera delle truppe imperiali comandate da Emanuele Filiberto.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico l’abbattimento delle mura ed il successivo riempimento dei<br />
profon<strong>di</strong> fossati che separavano il borgo collinare dalla sottostante zona pianeggiante<br />
costituirono lo spunto per l’espansione dell’abitato al <strong>di</strong> là del ristretto perimetro che fino<br />
alla metà del XVI secolo aveva con<strong>di</strong>zionato la forma urbis. L’espansione urbana fu anche<br />
favorita dalla posizione della città, sosta obbligata per coloro che transitavano dalle Langhe<br />
verso la capitale del Ducato in un periodo in cui si andavano ravvivando gli scambi<br />
commerciali.<br />
Dall’illustrazione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> eseguita dal Giovenale Boetto, nel XVII secolo, all’interno del<br />
Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae è possibile notare come la città apparisse chiaramente <strong>di</strong>stinta in tre<br />
aree urbane: una prima zona corrispondente al nucleo originario all’interno delle mura, una<br />
seconda fascia, compresa tra le attuali via Barbacana, corso Garibal<strong>di</strong> e via Vittorio<br />
Emanuele II, chiamata contrada nova, ed una terza zona, che da via Vittorio Emanuele II si<br />
<strong>di</strong>radava ad est verso la campagna.<br />
È importante sottolineare che <strong>di</strong><br />
quanto il Theatrum Sabau<strong>di</strong>e<br />
rappresenta sono rimasti ad oggi la<br />
trama viaria e pochissimi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
carattere monumentale.<br />
Fig. 3 - Città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> –Theatrum Sabau<strong>di</strong>e – 1666 – G. Boetto<br />
Il solo ambiente che non ha mai conosciuto crisi, nonostante le numerose riplasmazioni, è<br />
quello funzionale al mercato esterno Marchelio (attuale piazza Caduti per la Libertà), che<br />
dal XVI secolo si propone infatti come centro propulsore dell’espansione fuori dalle mura,<br />
12 Giovanni Peisino, Gianni Viganò, op. cit.<br />
Edoardo Mosca, Archeologia e storia, Estratto da Arte in <strong>Bra</strong>.<br />
20
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
rappresentando il naturale raddoppio della platea, a cui fece seguito la demolizione della<br />
porta, fino ad allora conservata ma del tutto inutile, nel 1612.<br />
Di queste nuove aree, l’iconografia permette <strong>di</strong> osservare la struttura urbana basata su<br />
isolati più estesi e regolari <strong>di</strong> quelli interni alle mura e contenenti ampie zone libere (in alcuni<br />
casi a tutt’oggi presenti) e le tipologie e<strong>di</strong>lizie composte da costruzioni <strong>di</strong> origine agricola<br />
<strong>di</strong>sposte a pettine verso l’interno degli isolati, in particolar modo a nord dell’attuale via<br />
Rambau<strong>di</strong> ed a ovest <strong>di</strong> via Vittorio Emanuele II.<br />
Sono comunque gli e<strong>di</strong>fici religiosi a caratterizzare l’ambiente urbano del secolo: emergono<br />
per volume sopra il tessuto delle case, hanno facciate monumentali e campanili che si<br />
segnano da lontano, il gusto scenografico del tempo li porta ad essere fondali qualificanti <strong>di</strong><br />
una serie <strong>di</strong> spazi pubblici che frantumano la rete centralizzata me<strong>di</strong>oevale, in sottosettori<br />
urbani, ciascuno con i propri sevizi primari (piazza, cappella, pozzo, forno).<br />
Fine XVIII-inizio XIX Secolo13 Dopo circa un secolo dalla rappresentazione del Boetto sul Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae (XVII<br />
secolo), la situazione urbanistica e territoriale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, testimoniata da tre <strong>di</strong>versi documenti,<br />
non presentava sostanziali variazioni.<br />
Il territorio comunale che emerge dai primi due, il catasto citta<strong>di</strong>no del Massone (1760) ed<br />
il catasto napoleonico (1814), nella parte esterna al nucleo abitato, continuava infatti ad<br />
essere scomponibile in tre zone:<br />
a - l’alta pianura, su cui si estendevano prati e campi;<br />
b - le colline, prevalentemente boscose;<br />
c - la bassa pianura, coltivata ad orti.<br />
Fig. 4 – Catasto Citta<strong>di</strong>no – 1760 – Massone Fig. 5-6 – Catasto Napoleonico -<br />
1814<br />
L’unica <strong>di</strong>fferenza tra i due documenti consisteva nei <strong>di</strong>versi confini comunali: con l’avvento<br />
del catasto napoleonico, infatti, il territorio comunale braidese andò ad inglobare, seguendo<br />
il corso del fiume Tanaro, il vecchio borgo <strong>di</strong> Pollenzo.<br />
13 Edoardo Mosca, Archeologia e storia, Estratto da Arte in <strong>Bra</strong>.<br />
21
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Il terzo documento (Le plan régulier de la ville de <strong>Bra</strong> avec le projet d’alignement de rues<br />
- fine XVIII sec), presenta una città non soggetta a nuove gran<strong>di</strong> espansioni ma<br />
rimaneggiata fortemente al suo interno attraverso interventi puntuali quali: le costruzioni<br />
della nuova sede dell’ospedale del Santo Spirito e del monastero cappuccino <strong>di</strong> Santa Maria<br />
degli Angeli (nel cui complesso sorse la chiesa <strong>di</strong> Santa Chiara del Vittone), il riempimento<br />
della scarpata “della rocca” con la conseguente definizione <strong>di</strong> una nuova piazza e, infine,<br />
l’e<strong>di</strong>ficazione della nuova caserma lungo l’attuale via Umberto I con il relativo ampliamento<br />
della via stessa, <strong>di</strong>venuta così la principale arteria <strong>di</strong> collegamento tra la strada per Torino e<br />
l’attuale piazza Carlo Alberto, nuovo centro citta<strong>di</strong>no.<br />
Rilevante, inoltre, fu la tendenza<br />
della popolazione a concentrarsi<br />
nel centro storico. Si possono<br />
infatti constatare interventi e<strong>di</strong>lizi<br />
<strong>di</strong> ristrutturazione o ampliamento<br />
<strong>di</strong> alcuni palazzi attraverso le<br />
demolizioni del chiostro del<br />
convento dei Minori Osservanti, <strong>di</strong><br />
gran parte <strong>di</strong> quello dei Cappuccini<br />
e <strong>di</strong> un’ala del monastero annesso a<br />
Santa Chiara e la saturazione delle<br />
aree lasciate vuote dalla<br />
precedente e<strong>di</strong>ficazione, in larga<br />
misura occupate da orti e cortili.<br />
Fig. 7 – Le plan régulier de la ville de <strong>Bra</strong> avec le projet d’alignement de rues – fine XVIII secolo<br />
Seconda metà dell’Ottocento: la prima ferrovia 14<br />
Nella prima metà dell’800 <strong>Bra</strong> continuava a mantenere il carattere <strong>di</strong> grande borgo rurale<br />
composto da un denso nucleo urbano circondato da vasti paesaggi agrari.<br />
Fino alla metà dell’Ottocento la principale attività manifatturiera braidese era costituita dai<br />
setifici, anche se nel 1818 ne restavano attive a <strong>Bra</strong> solo due mentre inizia ad affermarsi<br />
l’attività delle concerie che nello stesso anno sono quattro. A metà secolo le filande braidese<br />
sono tre e non accennano a nessuna crescita, anzi la necessità <strong>di</strong> rimodernare i sitemi<br />
produttivi e sfruttare il vapore come forza motrice fa si che solo una delle filande superi la<br />
crisi e continui a produrre. Nel frattempo, per contro, si assiste alla crescita delle concerie<br />
che nel 1845 <strong>di</strong>ventano 14, grazie alle riforme introdotte da Carlo Alberto sul sistema <strong>di</strong><br />
reclutamento militare. Ad eccezione della Boglione e della cooperativa Novella, tali<br />
concerie non venivano mai costruite ex novo, sulla base <strong>di</strong> un progetto predefinito, ma<br />
derivavano quasi sempre da vecchi e<strong>di</strong>fici agrari rimaneggiati. Nella seconda metà del secolo<br />
l’attività delle concerie incrementa ulteriormente passando da 14 a 22 stabilimenti. Lo<br />
sviluppo delle concerie è riconducibile alla presenza <strong>di</strong> materie prime (acqua e legna) ed alla<br />
posizione geografica favorevole in relazione ai principali mercati: <strong>Bra</strong> infatti era situata<br />
14 Giovanni Peisino, Gianni Viganò, op. cit.<br />
Edoardo Mosca, Archeologia e storia, Estratto da Arte in <strong>Bra</strong>.<br />
Giovanni Bellingeri, La stazione ferroviaria <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Relatore Prof. Riccardo Bedrone, Prof. Elio Luzi,<br />
Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1998-1999.<br />
22
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
all’incrocio <strong>di</strong> due assi viari che convogliavano, da un lato, i flussi <strong>di</strong> scambio tra le colline<br />
delle Langhe e del Roero verso i centri della pianura fino a Torino e, dall’altro, i flussi<br />
provinciali da Torino verso Savona e Genova.<br />
A spiegare il consolidamento dell’industria conciaria nella città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> concorre lo sviluppo<br />
delle comunicazioni promosso da Cavour. Il 14 ottobre del 1855 venne inaugurata la tratta<br />
<strong>Bra</strong> – Cavallermaggiore che fungeva da raccordo con la linea Torino – Savigliano, e che<br />
venne estesa successivamente fino a Savona (1874). Inizialmente la ferrovia non fu accolta<br />
bene dai commercianti braidesi, ma a partire dal 1860 si assistette ad un aumento delle<br />
attività produttive e commerciali.<br />
Tale linea ferrata fu <strong>di</strong>sposta ad ovest dell’abitato, posizione che negli anni la rese il limite<br />
occidentale dello sviluppo urbano, mentre la stazione venne costruita ai margini sudoccidentali<br />
della città, nei pressi <strong>di</strong> Piazza Carlo Alberto.<br />
Fine XIX - inizio XX secolo: nuova espansione verso sud 15<br />
Se lo sviluppo industriale da un lato generò una forte economia locale con lo sviluppo<br />
soprattutto della concia delle pelli, dall’altro provocò ingenti problemi igienico-sanitari<br />
dovuti alla mancanza <strong>di</strong> un adeguato sistema <strong>di</strong> acquedotti e fognature per lo smistamento<br />
dei liquami prodotti dalle concerie ed al loro conseguente scarico negli stagni presenti nelle<br />
attuali piazze Roma (antistante la ferrovia) e Carlo Alberto, tanto che nel 1866 fu necessario<br />
introdurre un regolamento per far si che le nuove concerie partecipassero agli oneri <strong>di</strong><br />
sistemazione dei canali <strong>di</strong> scolo.<br />
Verso la fine del secolo l’amministrazione fu quin<strong>di</strong> obbligata a porre un freno al loro<br />
sviluppo all’interno del centro abitato, spostando le concerie nelle aree al <strong>di</strong> là della ferrovia<br />
lungo via Savona, la strada per Cavallermaggiore (oggi conosciute come corso IV<br />
Novembre e via Piumati), occupate da campi e cascine sparse. Altri e<strong>di</strong>fici produttivi<br />
sorsero lungo le principali arterie per Torino e soprattutto per Cuneo; nel 1885 si contavano<br />
a <strong>Bra</strong> 30 concerie, un filatoio, due tipografie, due fornaci hoffmann, due officine<br />
meccaniche, tre mulini, due fabbriche <strong>di</strong> birra, oltre a <strong>di</strong>versi piccoli produttori enologici.<br />
Questa scelta rappresentò quin<strong>di</strong> da un lato il primo tentativo <strong>di</strong> azzonamento funzionale<br />
(separazione tra abitazioni e stabilimenti produttivi) e dall’altro <strong>di</strong>ede il via all’espansione<br />
citta<strong>di</strong>na al <strong>di</strong> là la ferrovia in <strong>di</strong>rezione sud-occidentale.<br />
Due documenti testimoniano l’evoluzione urbanistica <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> a cavallo del secolo. Nel primo,<br />
la Pianta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> del Burdese (1893), si può notare come la città continuò a<br />
rinnovare il proprio centro citta<strong>di</strong>no attraverso la costruzione del nuovo Teatro Politeama in<br />
Piazza Carlo Alberto e l’apertura <strong>di</strong> una nuova viabilità tra via Vittorio Emanuele II e Via<br />
15 Giovanni Peisino, Gianni Viganò op. cit.<br />
Carla Genta, Giorgio Mamino, <strong>Bra</strong>: recupero funzionale dell'ex conceria "La Novella", Relatori: Lorenzo<br />
Mamino, Francesco Bonamico, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, 1996.<br />
Riccardo Olivero, L'evoluzione recente <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>: la contrad<strong>di</strong>toria tendenza alla <strong>di</strong>ffusione, Relatore Agata<br />
Spaziante, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1997-1998.<br />
Luigi Brizio, Piermario Caporaso, Il complesso agricolo denominato Cascina Ercolana in agro <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>,<br />
Relatore Prof. Arch. Giuseppe Mario Orlando, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong> Architettura, a.a. 1999-<br />
2000<br />
23
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Umberto I (l’attuale via Ver<strong>di</strong>), arteria in<strong>di</strong>spensabile per la densificazione <strong>di</strong> un isolato<br />
ancora prevalentemente vuoto all’interno.<br />
Nel secondo documento, il Piano regolatore e <strong>di</strong> ampliamento della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> <strong>di</strong> Quaglia<br />
e Marescotti (1917), si ipotizzava una nuova rete viaria atta a colonizzare le aree comprese<br />
tra l’abitato e la ferrovia nonché a densificare maggiormente gli isolati compresi tra via<br />
Umberto I e via Vittorio Emanuele II. Tale struttura viaria non fu attuata <strong>di</strong>rettamente ma<br />
venne successivamente ripresa dal piano del 1944 e realizzata in parte con quello del 1956.<br />
Fig. 8 – Pianta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> –1893 – Burdese;<br />
Fig. 9 – Piano regolatore e <strong>di</strong> ampliamento della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> -1917 – Quaglia e Marescotti<br />
Nel restante territorio comunale infine, solo la frazione <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to fu interessata da una<br />
consistente crescita. Nessuna delle altre frazioni registrò infatti incrementi demografici e<br />
<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> sviluppo economico, probabilmente a causa della svantaggiosa posizione<br />
geografica. Anche Pollenzo non subì rilevanti trasformazioni, mantenendo un’economia<br />
basata perlopiù sulla vicinanza del castello e della tenuta <strong>di</strong> caccia dei Savoia. Economia che<br />
tuttavia subì un colpo durissimo con la caduta della monarchia sabauda nel 1946.<br />
Anni ‘70: l’intensificarsi delle aree residenziali 16<br />
Gli anni ‘70 sono stati fortemente segnati dalla crescita delle attività industriali.<br />
I nuovi impianti si localizzarono prevalentemente presso i principali assi <strong>di</strong> comunicazione<br />
stradale e ferroviaria. Questi nuovi impianti portarono con sé nuove abitazioni provocando<br />
però un vero e proprio allungamento dell’e<strong>di</strong>ficato citta<strong>di</strong>no in particolar modo a sud oltre<br />
la ferrovia (lungo via Piumati e via Rimembranza) ed a nord verso la frazione <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to.<br />
16 Maria Paola Bertolotto, Urbanizzazione/pianificazione in ambienti inse<strong>di</strong>ativi del misto agricolo<br />
industriale: il caso <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Relatore Prof.ssa Agata Spaziante, Politecnico <strong>di</strong> Torino, Facoltà <strong>di</strong><br />
Architettura, a.a. 1994-1995.<br />
Riccardo Olivero, op. cit.<br />
Giovanni Bellingeri, op. cit.<br />
24
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Un ulteriore fronte <strong>di</strong> espansione urbana fu rappresentato in prima battuta dalla fascia pedecollinare<br />
e successivamente dagli altipiani collinari. Quelle che prime erano aree lontane dal<br />
centro citta<strong>di</strong>no e <strong>di</strong>fficilmente raggiungibili <strong>di</strong>vennero, a partire dagli anni settanta, il luogo<br />
più ambito in cui costruire villette e nuove abitazioni. Il rapido processo <strong>di</strong> urbanizzazione<br />
<strong>di</strong> queste aree spinse infine l’amministrazione comunale ad istituire una nuova frazione: San<br />
Michele.<br />
Sviluppo urbano recente 17<br />
L’ evoluzione urbana degli ultimi venti anni è stata caratterizzata da ampi fenomeni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>spersione inse<strong>di</strong>ativa, in particolar modo sulle pen<strong>di</strong>ci collinari (si veda il caso <strong>di</strong> San<br />
Michele, passato da zona rurale a vero e proprio quartiere residenziale a bassa densità) e<br />
lungo le <strong>di</strong>rettrici principali e secondarie, provocando ad esempio la completa saldatura con<br />
l’abitato <strong>di</strong> Roreto <strong>di</strong> Cherasco e l’occupazione <strong>di</strong> ampie porzioni <strong>di</strong> territorio agricolo.<br />
L’ampia espansione e<strong>di</strong>lizia ed il contemporaneo processo <strong>di</strong> monetizzazione degli standard<br />
urbanistici hanno infine provocato una cronica mancanza <strong>di</strong> servizi, compensata solo in<br />
parte dal grande polo sportivo e ricreativo situato tra il Santuario <strong>di</strong> Madonna dei Fiori ed il<br />
Convento delle Clarisse.<br />
Fig. 10-11 – Legenda ed estratto della tavola AT 3.1/4<br />
17 Maria Paola Bertolotto, op. cit.<br />
Riccardo Olivero, op. cit.<br />
25
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analisi della stratificazione e sviluppo nel tessuto storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Rif AT 3.2 - Analisi della stratificazione e sviluppo nel tessuto storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
L’area centrale del concentrico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, normata nello specifico dal Piano Particolareggiato<br />
Quadro Normativo - approvato con la DGR n. 64-41276 del 19 febbraio 1985 - è stata<br />
oggetto <strong>di</strong> un’approfon<strong>di</strong>ta analisi, condotta e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio, derivante dall’analisi delle<br />
cartografie storiche consultate, <strong>di</strong> cui al precedente paragrafo, e dagli strumenti <strong>di</strong><br />
pianificazione territoriale dal dopoguerra ad oggi, confrontando l’esito <strong>di</strong> tali risultati con<br />
un’indagine locale sul territorio. Il risultato <strong>di</strong> tale indagine è riportata nell’Allegato Tecnico<br />
AT3.2 - Analisi della stratificazione e sviluppo nel tessuto storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Questo elaborato<br />
si propone <strong>di</strong> analizzare lo sviluppo storico del tessuto e<strong>di</strong>ficato braidese, cercando <strong>di</strong><br />
ricostruirne la composizione nelle <strong>di</strong>verse fasi temporali. Poco importa se le costruzioni<br />
segnalate in una fase storica potrebbero essere state successivamente sostituite da delle<br />
nuove: ciò che interessa è la presenza o meno <strong>di</strong> costruzioni nelle <strong>di</strong>verse aree componenti<br />
l’e<strong>di</strong>ficato al variare della fase storica. L’area analizzata, al fine <strong>di</strong> testare un possibile<br />
ampliamento dell’attuale perimetro del centro storico, corrisponde come già detto in<br />
precedenza a quella delimitata dal Piano Particolareggiato Quadro Normativo (PPQN) del<br />
1985.<br />
Le fasi temporali analizzate sono 11 e corrispondono ad altrettante fonti cartografiche,<br />
descritte per titolo, datazione e luogo <strong>di</strong> conservazione nella tabella seguente. Segue poi una<br />
breve descrizione degli elementi peculiari desunti da ogni fonte.<br />
DOCUMENTO DI RIFERIMENTO AUTORE DATA LUOGO DI<br />
CONSERVAZIONE<br />
Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae Boetto 1666<br />
Archivio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sezione<br />
urbanistica<br />
Catasto Massone 1760 Archivio <strong>di</strong> stato<br />
Catasto Napoleonico … 1810 Archivio <strong>di</strong> stato<br />
Carta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> … 1839 Archivio IGM<br />
Pianta città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Burdese 1893 Archivio <strong>di</strong> stato<br />
Piano Regolatore e <strong>di</strong> Ampliamento<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Quaglia, Marescotti 1917<br />
Archivio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Sezione Urbanistica<br />
Pianta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> … 1944<br />
Archivio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Sezione Urbanistica<br />
Piano Regolatore Generale Comunale<br />
Morini<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
1956<br />
Archivio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Sezione Urbanistica<br />
Variante Organica al PRGC<br />
Scatti, Colombano,<br />
Brunetti<br />
1975<br />
Archivio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Sezione Urbanistica<br />
Piano Regolatore Generale Comunale<br />
Ariagno, Giovo<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
1994<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Ufficio<br />
Urbanistico<br />
Restituzione Aerofogrammetrica … 1998 …<br />
Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae (1666)<br />
L’immagine elaborata dal Giovenale Boetto nel suo Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae nel 1666<br />
costituisce la prima raffigurazione dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, considerato nella sua interezza. Al<br />
contrario delle fonti utilizzate per definire i gruppi successivi, questa riproduzione presenta<br />
alcune peculiarità. Innanzitutto l’immagine si basa su una visuale prospettica dell’abitato<br />
26
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
piuttosto che zenitale, tipica della cartografia successiva; in seconda battuta, <strong>di</strong>verse fonti<br />
storiche fanno notare come le raffigurazioni contenute nel Theatrum Sabau<strong>di</strong>ae, più che<br />
riprodurre lo stato <strong>di</strong> fatto dei <strong>di</strong>fferenti e<strong>di</strong>ficati analizzati, tendessero ad idealizzarli, ad<br />
abbellirli e completarli in alcune parti, generalmente su <strong>di</strong>retta richiesta delle famiglie nobili.<br />
A causa della minor atten<strong>di</strong>bilità della fonte, nel definire la prima fase <strong>di</strong> stratificazione<br />
storica del tessuto e<strong>di</strong>lizio si è perciò deciso <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> “e<strong>di</strong>fici riconoscibili” piuttosto che<br />
<strong>di</strong> “e<strong>di</strong>fici presenti” ed al contempo si è optato per una restituzione grafica degli e<strong>di</strong>fici<br />
in<strong>di</strong>viduati più <strong>di</strong>screta (una campitura che si sovrappone alle altre) rispetto alle<br />
stratificazioni posteriori.<br />
Analizzando più nello specifico l’immagine del Boetto si può notare come, alla metà del<br />
XVII secolo, la città appaia <strong>di</strong>stinta in tre <strong>di</strong>verse aree urbane: una prima zona<br />
corrispondente al nucleo originario all’interno delle mura (andate <strong>di</strong>strutte da quasi un<br />
secolo); una seconda fascia, detta contrada nova e compresa tra le attuali via Barbacana,<br />
corso Garibal<strong>di</strong> e via Vittorio Emanuele II ed una terza zona che da via Vittorio Emanuele<br />
II si <strong>di</strong>rada a ovest verso la campagna. Le prime due aree presentano un abitato più denso e<br />
compatto caratterizzato, specie nella parte meri<strong>di</strong>onale, da alcuni e<strong>di</strong>fici più imponenti (fino<br />
a quattro piani); la terza zona invece si struttura secondo isolati più estesi e composti<br />
prevalentemente da costruzioni <strong>di</strong> origine agricola <strong>di</strong>sposti a pettine verso l’interno degli<br />
isolati stessi, in particolare a nord dell’attuale via Rambau<strong>di</strong> ed a Ovest <strong>di</strong> via Vittorio.<br />
Catasto Massone (1760)<br />
Le immagini elaborate da M. M. Massone nel 1760 costituiscono la prima rappresentazione<br />
cartografica completa ed affidabile dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (<strong>di</strong>viso in ventisette isole) e del suo<br />
territorio nonché una delle più dettagliate presenti nella presente ricerca documentale. Oltre<br />
all’ampliamento dell’abitato verso settentrione ed occidente, ciò che caratterizza<br />
maggiormente l’e<strong>di</strong>ficato rappresentato dal Catasto Massone rispetto al precedente è<br />
l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> alcuni degli e<strong>di</strong>fici più rappresentativi della città. In particolare: la prima ala<br />
dell’Ospedale del Santo Spirito, la chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento (ora S.<br />
Andrea), la chiesa <strong>di</strong> Santa Maria degli Angeli, il convento e la chiesa <strong>di</strong> Santa Chiara<br />
(realizzata dal Vittone), Palazzo Garrone (ora sede della Prefettura), il Palazzo Comunale<br />
(sempre del Vittone).<br />
Catasto Napoleonico (1810)<br />
Le fonti cartografiche che caratterizzano l’inizio del XIX secolo sono due: il Catasto<br />
Napoleonico ed il Plan reguliere de la Ville de <strong>Bra</strong> avec le projet d’allignement des rues<br />
(fine XVIII – inizio XIX secolo). Tuttavia, vista la relativa vicinanza temporale delle fonti<br />
stesse e l’esiguità delle variazioni interne si è deciso <strong>di</strong> unirle in un’unica fase denominata<br />
dall’ultimo elaborato prodotto. L’abitato braidese rilevato dal Catasto Napoleonico presenta<br />
poche variazioni rispetto a quello del Catasto Massonico: i nuovi interventi sono mirati<br />
soprattutto alla densificazione degli isolati centrali e, in minor misura, a quelli occidentali;<br />
non compaiono nuovi importanti e<strong>di</strong>fici citta<strong>di</strong>ni.<br />
Carta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1839)<br />
Nella cartografia elaborata dall’IGM nel 1839 le variazioni dell’abitato sono in proporzione<br />
ancora minori rispetto a quelle registrate negli elaborati precedenti: i pochi nuovi interventi<br />
27
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
sono mirati soprattutto alla densificazione interna degli isolati già esistenti mentre non<br />
compaiono nuovi importanti e<strong>di</strong>fici citta<strong>di</strong>ni.<br />
Pianta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1893)<br />
La situazione riportata da A. Burdese nel 1893, grazie anche al maggiore lasso temporale<br />
intercorso dal documento precedente, presenta <strong>di</strong>verse novità. Innanzitutto si può notare<br />
come l’abitato si sia esteso principalmente verso occidente, in particolar modo attorno alle<br />
nuove piazze Roma e Carlo Alberto, se<strong>di</strong> rispettivamente della nuova stazione ferroviaria (il<br />
treno arriva a <strong>Bra</strong> nel 1855) e del nuovo Teatro Politeama. Sempre lungo il lato occidentale<br />
dell’e<strong>di</strong>ficato, nelle vicinanze <strong>di</strong> piazza Carlo Alberto, sorgono la nuova caserma militare ed<br />
il Mattatoio Comunale. Al contempo, altri importanti interventi hanno caratterizzato tutta la<br />
città. In particolare: l’ampliamento dell’ospedale del Santo Spirito, il riempimento della<br />
scarpata “della rocca” con la conseguente definizione <strong>di</strong> una nuova piazza (oggi piazza XX<br />
Settembre), la costruzione dell’ala coperta lungo corso Garibal<strong>di</strong> e quella della chiesa <strong>di</strong> San<br />
Giovanni Battista. Infine, la pianta imposta il tracciato della futura via Ver<strong>di</strong>. Tale via<br />
rappresenta il primo intervento citta<strong>di</strong>no mirato ad aprire e sud<strong>di</strong>videre gli estesi isolati ad<br />
occidente <strong>di</strong> via Vittorio Emanuele II, il cui interno presentava ancora un carattere poco<br />
denso e prettamente agricolo.<br />
Piano Regolatore e <strong>di</strong> Ampliamento della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1917)<br />
Il Piano realizzato da Quaglia e Marescotti nel 1917 si propone principalmente <strong>di</strong> impostare<br />
un nuovo assetto viario per il futuro ampliamento della città. Di questo imponente sistema<br />
verranno in realtà attuati solo pochi tracciati ma alcuni <strong>di</strong> essi, quali ad esempio le attuali via<br />
Marconi e via Principi <strong>di</strong> Piemonte, <strong>di</strong>venteranno componenti essenziali del futuro processo<br />
<strong>di</strong> densificazione degli isolati ancora vuoti. Le nuove costruzioni rispetto alla situazione<br />
precedente si collocano principalmente lungo la nascente via Ver<strong>di</strong>, all’interno <strong>di</strong> alcuni<br />
isolati centrali e nelle aree limitrofe l’ospedale, a cui viene aggiunta una nuova ala. Bisogna<br />
tuttavia tener conto che la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, all’inizio del X° secolo, si sviluppa ormai in <strong>di</strong>versi<br />
punti al <strong>di</strong> fuori del perimetro del PPQN (ad esempio lungo via Piumati), non presi in<br />
considerazione dal presente strumento <strong>di</strong> pianificazione.<br />
Pianta della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1944)<br />
La carta del 1944 si propone principalmente <strong>di</strong> impostare, così come il piano recedente, un<br />
nuovo assetto viario per il futuro ampliamento della città <strong>di</strong> cui, tuttavia, non verrà<br />
praticamente realizzato nulla. Le nuove costruzioni rilevate dalla pianta rispetto alla<br />
situazione precedente si collocano principalmente lungo le vie Marconi e Principi <strong>di</strong><br />
Piemonte <strong>di</strong> nuova realizzazione, che hanno <strong>di</strong>viso gli isolati precedenti consentendo una<br />
densificazione <strong>di</strong> quelli che erano gli spazi interni, via Piave (strada non presente nel PRA<br />
del 1917), e attorno a piazza Roma e alle estremità occidentali dell’abitato.<br />
Piano Regolatore Generale Comunale della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1956)<br />
Il Piano realizzato dall’ing. Morini nel 1956 registra un importante aumento dell’attività<br />
e<strong>di</strong>lizia che, seppur concentrandosi ad occidente dell’abitato, coinvolge tutti gli ambiti della<br />
citta<strong>di</strong>na. A nord si rileva la costruzione <strong>di</strong> una nuova parte dell’Ospedale e la densificazione<br />
degli isolati lungo corso San Secondo. Ad ovest si osserva la quasi completa e<strong>di</strong>ficazione<br />
dei vecchi isolati agricoli lungo via G. Marconi, via Matteotti e via Mazzini (queste ultime<br />
28
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
due vie nemmeno previste dalla pianta del 1944), alla costruzione <strong>di</strong> un nuovo fronte strada<br />
lungo via Principi <strong>di</strong> Piemonte ed alla densificazione degli isolati attorno al Mattatoio<br />
Comunale. A sud si assiste ad un intenso completamento e<strong>di</strong>lizio degli isolati lungo via<br />
Piave e via Vittorio Veneto. Anche nel centro storico, infine, alcuni isolati più antichi<br />
vengono rivoluzionati dall’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> un nuovo complesso scolastico (lungo via<br />
Parpera) e dall’inserimento puntuale <strong>di</strong> nuove costruzioni (lungo via Marconi e via Monte <strong>di</strong><br />
Pietà).<br />
Il piano si occupa inoltre <strong>di</strong> impostare una serie <strong>di</strong> nuovi tracciati viari, alcuni dei quali atti a<br />
proseguire l’opera <strong>di</strong> sventramento ed apertura degli isolati del centro storico ed a<br />
migliorarne la fruibilità veicolare. Di questi ultimi, saranno attuati solo l’asse <strong>di</strong> via Fratelli<br />
Carando e la piazzetta all’incrocio tra via Marconi e via Vittorio Emanuele II.<br />
Variante Organica al PRGC della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1975)<br />
La variante allo strumento urbanistico vigente, realizzata dagli architetti Scatti, Colombano<br />
e Brunetti, si preoccupa soprattutto <strong>di</strong> reimpostare lo sviluppo <strong>di</strong> nuove aree e<strong>di</strong>ficate al <strong>di</strong><br />
fuori dell’abitato consolidato. Ciò nonostante, essa registra alcuni importanti interventi sia<br />
nell’e<strong>di</strong>ficato ottocentesco (lungo via Vittorio Emanuele II, via Parpera, via Santa Croce e<br />
via Principi <strong>di</strong> Piemonte) sia nelle sue imme<strong>di</strong>ate vicinanze (lungo via Gan<strong>di</strong>no e via<br />
Gorizia).<br />
Piano Regolatore Generale Comunale della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (1994)<br />
Il piano realizzato dall’arch. Ariagno e dall’ing. Giovo definisce l’attuale perimetro<br />
normativo del Centro Storico, una perimetrazione ridotta rispetto a quella del precedente<br />
PPQN. La scelta <strong>di</strong> tale riduzione è stata pienamente con<strong>di</strong>visa dalla Regione Piemonte e dai<br />
nuovi organi <strong>di</strong> controllo che hanno approvato il Piano con DGR n. 27-37797 del 5/08/1994<br />
il PRGC vigente. È inoltre interessante notare come le indagini effettuate in sede <strong>di</strong><br />
redazione della Revisione generale del PRGC sul tessuto e<strong>di</strong>ficato esistente abbiano<br />
evidenziato una fortissima ed estesa trasformazione degli e<strong>di</strong>fici e della struttura stessa<br />
dell’abitato posta imme<strong>di</strong>atamente all’esterno del perimetro del centro storico approvato e<br />
vigente, rendendo evidente una naturale <strong>di</strong>fformità tra i due tessuti. Gli interventi rilevati dal<br />
PRGC del 1994 si trovano quasi esclusivamente al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tale perimetro collocandosi<br />
principalmente negli isolati compresi tra via Umberto I e via L. Mercantini e lungo via<br />
Gorizia.<br />
Restituzione Aerofogrammetrica (1998)<br />
L’ultimo documento preso in considerazione costituisce la fotografia dello stato <strong>di</strong> fatto<br />
della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. La restituzione aerofotogrammetrica, supportata dall’aggiornamento<br />
cartografico <strong>di</strong> oltre 600 Concessioni e<strong>di</strong>lizie e Permessi <strong>di</strong> Costruire eseguiti durante la<br />
stesura dell’elaborato preliminare del nuovo PRGC ed il successivo aggiornamento<br />
approntato per la redazione del Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato, rappresenta la<br />
raffigurazione della città più prossima allo stato attuale. Rispetto alla cartografia precedente,<br />
si registra un’opera <strong>di</strong> densificazione relativa agli isolati compresi tra via Umberto I e via L.<br />
Mercantini e a quelli situati a sud del centro storico, in particolare lungo via Adua via Piave,<br />
via Fratelli Carando e piazza Spreitenbach.<br />
29
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Fig. 1 – Estratto della tavola AT 3.2<br />
30
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Lo sviluppo del tessuto e<strong>di</strong>ficato attraverso la lettura dei Piani Regolatori (metà XX secolo)<br />
Rif AT 3.3 - Lo sviluppo del tessuto e<strong>di</strong>ficato attraverso la lettura dei Piani Regolatori precedenti<br />
Parallelamente allo stu<strong>di</strong>o delle carte storiche per l’analisi dell’evoluzione del<br />
tessuto e<strong>di</strong>ficato, è stata condotta un’analisi sugli strumenti <strong>di</strong> pianificazione del territorio<br />
dal dopoguerra ad oggi che costituiscono l’urbanistica moderna <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Gli elaborati<br />
riportano l’espansione della città attraverso le aree consolidate in<strong>di</strong>cate da ciascun Piano<br />
Regolatore ed il confronto tra le previsioni <strong>di</strong> Piano e lo sviluppo effettivo del tessuto<br />
e<strong>di</strong>ficato.<br />
I Piani oggetto <strong>di</strong> analisi sono stati:<br />
- Piano Regolatore del 1956, redatto dall’ing. Morini<br />
- Variante Organica del 1975, redatto dagli arch. Scatti, Colombano e Brunetti<br />
- Piano Regolatore Generale Comunale del 1994, redatto dagli arch. Ariagno e<br />
Giovo<br />
Il primo strumento urbanistico del dopoguerra della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è stato il P.R.G. entrato in<br />
vigore nel 1956 e redatto dall’ing. Morini. Il principale tema affrontato è stato lo stu<strong>di</strong>o<br />
della pianificazione del traffico citta<strong>di</strong>no, rispondendo all’esigenza <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare e classificare<br />
le arterie stradali in uno dei momenti <strong>di</strong> massima espansione della città. Il Piano impostava<br />
uno schema viario che fosse aderente alla configurazione geografica ed urbana <strong>di</strong>stinguendo<br />
le arterie per il traffico <strong>di</strong> transito, quelle <strong>di</strong> penetrazione e <strong>di</strong> attraversamento interno e le<br />
viabilità a carattere urbano e residenziali. L’azzonamento si proponeva <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere e<br />
ripartire i luoghi <strong>di</strong> abitazione, lavoro e <strong>di</strong> svago; inoltre ciascuna area specifica richiedeva la<br />
realizzazione <strong>di</strong> tutti i servizi e sottoservizi necessari per garantirne l’organico<br />
funzionamento. Per le zone residenziali si prevedeva il completamento degli isolati già<br />
delineati con tipi fabbricativi analoghi agli esistenti, perseguendo un parziale miglioramento<br />
del patrimonio e<strong>di</strong>ficato e la formazione <strong>di</strong> unità residenziali organicamente definite,<br />
coor<strong>di</strong>nate ed autosufficienti. Per le zone commerciali prevedeva la costituzione <strong>di</strong> piccoli<br />
agglomerati nelle <strong>di</strong>rezioni maggiori <strong>di</strong> sviluppo urbano, oltre al mantenimento delle aree<br />
mercatali esistenti ed alla realizzazione <strong>di</strong> un nuovo foro boario in a<strong>di</strong>acenza al Macello,<br />
liberando pertanto piazza Giolitti. Le zone industriali venivano trattate per la prima volta<br />
prevedendo la delimitazione <strong>di</strong> varie aree sulla <strong>di</strong>rettrice per Cavallermaggiore, separate tra<br />
<strong>di</strong> loro, con l’interposizione <strong>di</strong> terreno rurale e ben collegate al sistema viario. Per le<br />
numerose industrie esistenti all’interno dell’aggregato urbano si impe<strong>di</strong>va ogni ampliamento,<br />
sollecitando la rilocalizzazione delle industrie e la trasformazione delle aree in residenza. Si<br />
prevedevano inoltre tre zone miste per l’ubicazione delle piccole industrie, nessun vincolo<br />
specifico veniva invece dato per l’ubicazione <strong>di</strong> attività artigianali. Per le zone del verde<br />
pubblico, del verde igienico sportivo e vincolate per la tutela del paesaggio e dei valori<br />
ambientali si prevedeva il mantenimento dell’esistente ed il potenziamento costruendo<br />
quattro nuovi giar<strong>di</strong>ni pubblici e prevedendo la piantumazione <strong>di</strong> numerose viabilità; anche<br />
le attrezzature sportive venivano potenziate con la previsione <strong>di</strong> un nuovo campo sportivo e<br />
<strong>di</strong> nuovi poli sportivi e ricreazionali nei quartieri residenziali. Erano inoltre in<strong>di</strong>cate alcune<br />
aree ver<strong>di</strong> private da vincolare opportunamente, in modo da garantirne la conservazione.<br />
Oltre alle località <strong>di</strong> interesse panoramico, il Piano si preoccupava della salvaguar<strong>di</strong>a del<br />
paesaggio, considerando ine<strong>di</strong>ficabili le località <strong>di</strong> interesse panoramico e definendo tutti i<br />
pen<strong>di</strong>i collinari zone <strong>di</strong> rispetto. Si prevedeva la sistemazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />
31
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
interesse generale con una razionale <strong>di</strong>stribuzione in relazione alla loro funzione. Per il<br />
centro storico il Piano proponeva un adeguamento alle future esigenze me<strong>di</strong>ante una<br />
organica sistemazione e<strong>di</strong>lizia, un risanamento degli isolati in cattive con<strong>di</strong>zioni igieniche,<br />
una sistemazione della viabilità <strong>di</strong> attraversamento valorizzando gli elementi architettonici e<br />
paesistici del centro storico. Tale piano presentava problematiche legate a problemi <strong>di</strong><br />
attuazione delle norme che regolavano l’e<strong>di</strong>ficazione in tutte le destinazioni d’uso, risultate<br />
generiche ed incomplete, soprattutto per la parte relativa al centro storico. Inoltre<br />
nonostante le previsioni della gradualità delle opere, il piano non era dotato <strong>di</strong> un efficace<br />
programma <strong>di</strong> attuazione e la sua realizzazione era avvenuta senza la formazione dei piani<br />
particolareggiati (con rare eccezioni), ma il processo <strong>di</strong> urbanizzazione è pertanto avvenuto<br />
per iniziative singole determinando nelle zone periferiche situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione e<strong>di</strong>lizia,<br />
<strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> urbanizzazione.<br />
Lo sviluppo e<strong>di</strong>lizio che la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ha vissuto negli anni sessanta e settanta, <strong>di</strong> gran<br />
lunga superiori alle previsioni del Piano redatto da Morini, hanno determinato la necessità <strong>di</strong><br />
una revisione organica globale del Piano stesso. Tale revisione è costituita dalla Variante<br />
Organica redatta dagli architetti Scatti, Colombano e Brunetti nel 1975. La Variante<br />
prendeva le mosse dal recepimento del Piano Regionale per lo Sviluppo economico del<br />
Piemonte ed i principi contenuti nell’appen<strong>di</strong>ce al Progetto 80. All’interno <strong>di</strong> tali strumenti<br />
si assumevano alcune linee guida che conformarono lo spirito, la valutazione ed il ruolo che<br />
la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> stava assumendo in quegli anni.<br />
I punti formatori del piano riguardavano: l’adeguamento delle previsioni alle vigenti<br />
<strong>di</strong>sposizioni in merito alla nuova Legge Urbanistica 6/8/1967 n. 765 e smi, l’accertamento<br />
dello stato attuale della città per quanto riguardava la consistenza ed il grado <strong>di</strong> abitabilità<br />
degli alloggi d il grado <strong>di</strong> efficienza degli impianti produttivi; la formulazione <strong>di</strong> soluzioni<br />
organiche <strong>di</strong> assetto delle zone centrali e del centro storico, risolvendo i problemi <strong>di</strong><br />
risanamento dei vecchi rioni e quelli della circolazione; la ricerca delle soluzioni più razionali<br />
per la fascia periferica urbana <strong>di</strong> espansione e risolvere definitivamente l’assetto urbanistico<br />
delle zone <strong>di</strong> espansione industriali; l’impostazione della problematica del comprensorio del<br />
Roero, nel piano quadro dei parchi regionali. Per quanto concerne la pianificazione<br />
urbanistica, emersero alcune novità: spunti <strong>di</strong> assetto territoriale che avevano come<br />
obiettivo, per la prima volta, il rimboschimento e la salvaguar<strong>di</strong>a delle gran<strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong><br />
circostanti, la <strong>di</strong>fesa contro l’inquinamento atmosferico e degli scarichi industriali, ed il<br />
riassetto idrogeologico collinare. La Variante Organica, da un lato, prevedeva operazioni <strong>di</strong><br />
razionalizzazione dell’esistente e, dall’altro, operazioni <strong>di</strong> riassetto territoriale. La principale<br />
funzione della Variante era stata quelle <strong>di</strong> adeguarsi alla nuova legislazione (Legge<br />
n.765/1967) che inseriva il Piano Particolareggiato quale strumento connesso con la<br />
necessità <strong>di</strong> intervento nel centro storico, attuabile con maggiore agilità e chiarezza.<br />
Il nuovo strumento <strong>di</strong> pianificazione si presentava fortemente propositivo soprattutto<br />
nell’ambito della futura localizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi, per i quali prevedeva<br />
una grande area esterna <strong>di</strong> nuovo impianto da connettersi con tutte le infrastrutture <strong>di</strong><br />
trasporto, atta a contenere tutti i grossi impianti, ormai circondati dalla periferia citta<strong>di</strong>na in<br />
espansione, in vista <strong>di</strong> una futura rilocalizzazione. La proposta rimase sulla carta in quanto i<br />
maggiori stabilimenti non <strong>di</strong>mostrarono interesse a rilocalizzarsi.<br />
Il Piano Regolatore Generale del 1994 è stato redatto dagli architetti Ariagno e Giovo ai<br />
sensi della nuova Legge regionale 5 <strong>di</strong>cembre 1977 n. 56. Come già anticipato nella<br />
Deliberazione Programmatica il Piano si proponeva <strong>di</strong> definire modalità d’uso del territorio<br />
32
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
tali da riorganizzare il territorio medesimo sul piano funzionale inserendolo in un’ottica<br />
comprensoriale e regionale e da sod<strong>di</strong>sfare le esigenze abitative nel rispetto dell’ambiente e<br />
delle necessità delle attività economiche. Tra gli obiettivi del piano c’erano il recupero degli<br />
standard e delle aree per servizi sociali, la salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio artistico ed<br />
ambientale e la definizione <strong>di</strong> nuove modalità d’uso del territorio favorendo lo sviluppo <strong>di</strong><br />
aree attrezzate, con il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture esistenti e dei nuovi<br />
poli comprensoriali, potenziando la viabilità e creando con<strong>di</strong>zioni ambientali favorevoli allo<br />
sviluppo del terziario, il recupero del centro storico favorendo il miglioramento delle<br />
con<strong>di</strong>zioni abitative nel rispetto del tessuto sociale preesistente e delle attività artigianali,<br />
l’acquisizione <strong>di</strong> spazi pubblici per la fruibilità collettiva, il recupero del territorio collinare<br />
ad usi prevalentemente pubblici (Roero), con l’adozione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti necessari per il<br />
riassetto idrogeologico, salvaguar<strong>di</strong>a dei terreni a vocazione agricola.<br />
Rispetto al Piano precedente, grazie alla nuova legislazione urbanistica, il Piano <strong>di</strong> Ariagno<br />
e Giovo superava l’azzonamento “per zone omogenee” e ritagliava il piano in “unità<br />
territoriali <strong>di</strong> intervento” coincidenti con le sezioni censuarie del 1981, in modo da essere<br />
amministrativamente e statisticamente controllabili nelle fasi <strong>di</strong> attuazione e gestione anche a<br />
lungo termine.<br />
Con questo strumento <strong>di</strong> pianificazione, <strong>Bra</strong> usciva dall’ottica della salvaguar<strong>di</strong>a per singoli<br />
“casi” architettonici proposta dai Piani precedenti ed avviava un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> vincolo<br />
urbanistico esteso ad interi complessi. Anche la frazione <strong>di</strong> origine romana <strong>di</strong> Pollenzo, per<br />
cui il Piano prevedeva il riutilizzo delle volumetrie esistenti adeguate ai moderni standard<br />
abitativi con interventi <strong>di</strong> restauro, risanamento e ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, iniziava a<br />
costituire un sistema urbano e non più una somma <strong>di</strong> singole emergenze archeologiche. Per<br />
quanto riguarda la collina, il Piano si poneva l’obiettivo del recupero del territorio collinare<br />
ad usi prevalentemente pubblici, adottando tutti i provve<strong>di</strong>menti necessari al suo riassetto<br />
idrogeologico. Si proponeva l’utilizzo a “parco” <strong>di</strong> vaste aree che poteva essere attrezzato o<br />
no con funzione <strong>di</strong> cornice verde, si riproponeva pertanto il “Parco del Roero” in maniera<br />
più convinta ed urbanisticamente si proponeva la limitazione dell’e<strong>di</strong>ficazione nelle aree non<br />
ancora compromesse. Il Piano riservava aree specializzate per gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi ed<br />
il terziario, principalmente nelle aree a sud-ovest. Inoltre, si introduceva il Terziario<br />
Superiore nella parte centrale del concentrico.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista viabilistico si riproponeva la Tangenziale ovest riavvicinandola all’abitato<br />
e veniva aggiunta una bretella ad est che corre a mezza costa lungo il fianco della collina<br />
alle spalle della città per snellire il traffico proveniente da Pocapaglia e <strong>di</strong>retto verso Alba.<br />
Tale Piano si <strong>di</strong>fferenziava dai precedenti per la mole <strong>di</strong> materiale cartografico: per la prima<br />
volta l’intera superficie comunale veniva adeguatamente trattata e venivano recepite le<br />
nuove in<strong>di</strong>cazioni legislative, soprattutto in merito alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> qualità paesaggistiche<br />
locali e <strong>di</strong> vincoli idrogeologici. Si andava consolidando infatti una nuova visione della<br />
pianificazione che risultava essere uno essere uno strumento soggetto ad una revisione<br />
perio<strong>di</strong>ca, in funzione della casistica che mano a mano si proponeva.<br />
33
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Fig. 1 – Estratto della legenda e della tavola AT 3.3<br />
34
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.1.5 Interpretazione strutturale del territorio<br />
Acquisita una certa conoscenza e familiarità con l’evoluzione del territorio braidese, si è<br />
passati alle analisi relative agli elementi caratterizzanti la struttura <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, supportati dalla<br />
redazione <strong>di</strong> elaborati che costituiscono un’assimilazione ed un’interpretazione soggettiva <strong>di</strong><br />
alcune caratteristiche quali la densità e<strong>di</strong>lizia, la classificazione e la <strong>di</strong>stribuzione dei tessuti<br />
urbani, oltre all’evoluzione del sistema inse<strong>di</strong>ativo.<br />
L’analisi prende le mosse da una prima classificazione del territorio braidese condotta a<br />
larga scala sui paesaggi principali in<strong>di</strong>viduabili <strong>di</strong> matrice ambientale uniforme. La lettura<br />
paesaggistica ed ambientale del territorio è specificatamente descritta nel documento <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale a cui si rimanda integralmente.<br />
I tre paesaggi principali in<strong>di</strong>viduati sono:<br />
- le colline del Roero retrostanti al margine braidese che si erge sulla pianura;<br />
- il settore del paesaggio agrario della pianura cuneese confinato tra la collina e la<br />
linea ferrata Carmagnola, Racconigi, Cavallermaggiore, Savigliano e Fossano;<br />
- la trincea fluviale dello Stura e del Tanaro.<br />
Di seguito si descrivono gli elaborati prodotti nel corso <strong>di</strong> questa fase delle indagini<br />
preliminari alla Redazione <strong>di</strong> P.R.G.C.<br />
Analisi delle densità inse<strong>di</strong>ative<br />
Rif. Elaborato AT 4.1 - Analisi delle densità inse<strong>di</strong>ative<br />
Una delle prime chiavi <strong>di</strong> lettura utilizzata per l’analisi delle caratteristiche strutturali del<br />
territorio braidese è stata quella delle densità inse<strong>di</strong>ative. Per densità si è considerato il<br />
rapporto determinato dalla relazione che intercorre tra i pieni, intesi come e<strong>di</strong>ficazione<br />
realizzata in<strong>di</strong>pendentemente dal carattere formale e dalla destinazione d’uso, ed i vuoti,<br />
intesi come porzione <strong>di</strong> area impiegata a verde naturale, verde pubblico, privato, parcheggi,<br />
viabilità, cortili, ecc., comunque priva <strong>di</strong> stabili costruzioni delle aree urbanizzate. In tale<br />
analisi sono state considerate le aree urbanizzate, tralasciando le aree del territorio agricolo<br />
<strong>di</strong> pianura interessate da modesti agglomerati <strong>di</strong> origine rurale.<br />
Per ciascuno dei tre paesaggi principali desunti dall’analisi ambientale (pianura, collina e<br />
trincea fluviale), sono stati in<strong>di</strong>viduati <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> densità: elevata, me<strong>di</strong>a e bassa per la<br />
pianura, elevata e bassa per la collina e me<strong>di</strong>a e bassa per il territorio della trincea fluviale.<br />
In ciascun paesaggio vi sono poi aree interessate da e<strong>di</strong>fici isolati e pertanto non rientranti<br />
nelle categorie precedenti.<br />
35
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Fig. 1 – Estratto della tavola AT 4.1<br />
Nei paragrafi successivi vengono sinteticamente descritte le caratteristiche delle densità<br />
e<strong>di</strong>lizie in<strong>di</strong>viduate, corredate da immagini esemplificative per ogni tipologia descritta.<br />
Territorio della pianura<br />
E<strong>di</strong>ficato ad elevata densità<br />
Elevata occupazione del suolo contrad<strong>di</strong>stinta da un’e<strong>di</strong>lizia<br />
ad uso prevalentemente residenziale con sviluppo verticale<br />
superiore ai 3 – 4 piani fuori terra. Le e<strong>di</strong>ficazioni sono<br />
riconducibili a perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento ed e<strong>di</strong>ficazione non<br />
necessariamente omogenee e a tipologie architettoniche<br />
<strong>di</strong>fferenti. Si tratta principalmente <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a cortina od in<br />
linea, privi <strong>di</strong> spazi a verde pertinenziali privati.<br />
36
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Tale e<strong>di</strong>ficazione è tipica dell’area del centro storico e del concentrico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, dove si<br />
trovano e<strong>di</strong>fici pluripiano, talvolta <strong>di</strong> altezze elevate e non si riscontra in altre parti del<br />
territorio.<br />
E<strong>di</strong>ficato a me<strong>di</strong>a densità<br />
E<strong>di</strong>ficato a bassa densità<br />
Addensamenti rurali<br />
Isolati caratterizzati da un maggiore equilibrio tra pieni e<br />
vuoti. In questa classe sono stati considerati non solo<br />
isolati con e<strong>di</strong>ficazione a elevato sviluppo verticale<br />
associati a suolo non e<strong>di</strong>ficato sia pubblico che privato,<br />
ma anche isolati occupati da e<strong>di</strong>lizia a contenuto sviluppo<br />
verticale circondato da aree libere per lo più ad uso<br />
privato. Caso emblematico <strong>di</strong> questa tipologia è costituito<br />
dall’area limitrofa al Parco Sportivo Atleti d’Italia, dove<br />
e<strong>di</strong>fici in linea pluripiano sono circondati da consistenti<br />
aree non costruite. Entrambi i casi sono caratterizzati da<br />
una comparabile volumetria complessiva <strong>di</strong>fferenziata<br />
eventualmente dalle tipologie architettoniche.<br />
Isolato caratterizzato da un minore equilibrio tra pieni e<br />
vuoti con la predominanza delle aree prive <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />
permanente. All’interno <strong>di</strong> tale classe sono collocati gli<br />
isolati <strong>di</strong>sposti a margine del nucleo abitativo braidese e<br />
caratterizzati da e<strong>di</strong>fici con contenuto rilievo volumetrico<br />
(generalmente 1/2 piani fuori terra) <strong>di</strong>sposti all’interno <strong>di</strong><br />
una maglia inse<strong>di</strong>ativi maggiormente <strong>di</strong>radata nello<br />
spazio.<br />
Addensamenti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici in territorio agricolo leggibili<br />
come nuclei omogenei caratterizzati da un’e<strong>di</strong>ficazione<br />
densa lungo le arterie <strong>di</strong> attraversamento e caratterizzati<br />
da un’unitarietà <strong>di</strong> tipologia e<strong>di</strong>lizia. Si tratta per lo più <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici a due piani fuori terra con tetto a capanna derivati<br />
chiaramente dalle abitazioni agricole (cascine) e da nuove<br />
e<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> villette isolate ad uno o due piani.<br />
37
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Territorio della collina<br />
E<strong>di</strong>ficato ad elevata densità<br />
E<strong>di</strong>ficato a bassa densità<br />
E<strong>di</strong>fici isolati<br />
Elevata occupazione del suolo contrad<strong>di</strong>stinta da<br />
un’e<strong>di</strong>lizia ad uso prevalentemente residenziale con<br />
limitato sviluppo verticale – me<strong>di</strong>amente 2-3 piani – ma<br />
caratterizzata da un’elevata densità, generalmente si tratta<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a schiera isolati dotati <strong>di</strong> aree a ver<strong>di</strong> private,<br />
con lottizzazione fitta e regolare. Le aree private <strong>di</strong><br />
pertinenza trattate a verde privato sono generalmente <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni modeste rispetto alle <strong>di</strong>mensioni dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
<strong>di</strong> riferimento.<br />
Occupazione del suolo molto più rada, si tratta<br />
generalmente <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici mono-bifamiliari con ampie aree<br />
pertinenziali ver<strong>di</strong> private, caratterizzati da una<br />
lottizzazione piuttosto <strong>di</strong>radata ed irregolare, in<br />
conseguenza <strong>di</strong> una spontanea trasformazione d’uso verso<br />
la residenza stabile che ha escluso completamente nel<br />
tempo le funzioni agricole. (Si tratta delle aree definite a<br />
verde privato con residenza).<br />
Si tratta <strong>di</strong> aree del territorio collinare caratterizzati da<br />
un’e<strong>di</strong>ficazione a bassissima densità, caratterizzate da<br />
e<strong>di</strong>fici – generalmente ville monofamiliari – isolati inseriti<br />
in vaste aree a verde. Talvolta si tratta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> tipo<br />
rurale, refusi oramai inutilizzati <strong>di</strong> attività agricole un<br />
tempo presenti sul territorio collinare. In alcuni casi sono<br />
stati riadattati ad attività agricole tipo apicoltura,<br />
produzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti caseari locali…<br />
38
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Territorio della trincea fluviale<br />
E<strong>di</strong>ficato a me<strong>di</strong>a densità<br />
E<strong>di</strong>ficato a bassa densità<br />
In questa categoria sono state classificate tre tipologie<br />
<strong>di</strong>fferenti per destinazione e tipologia <strong>di</strong> tessuto e <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici, che comportano ugualmente un <strong>di</strong>screto uso del<br />
suolo. Si tratta delle aree a destinazione mista<br />
(residenziale ed artigianale) poste ai margini della S.P.<br />
261 al confine con Pocapaglia, delle aree produttive<br />
comprese tra la sopraccitata provinciale e la S.S. 7, ed<br />
infine il nucleo storico e<strong>di</strong>ficato dell’abitato <strong>di</strong> Pollenzo,<br />
caratterizzato da un’e<strong>di</strong>ficazione a cortina <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a 2<br />
piani fuori terra a destinazione prevalentemente<br />
residenziale.<br />
Occupazione del suolo rada, caratterizzata dalla presenza<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici mono-bifamiliari o piccoli condomini con aree<br />
ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> pertinenza, per lo più <strong>di</strong>sposti serialmente lungo<br />
le arterie viarie a maggiore percorrenza.<br />
39
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analisi dei tessuti urbani<br />
Rif. Elaborato AT4.2 - Analisi dei tessuti urbani<br />
L’indagine conoscitiva passa attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione e la co<strong>di</strong>fica dei tessuti urbani<br />
caratterizzanti il territorio braidese. Tale analisi si basa su due chiavi <strong>di</strong> lettura fortemente<br />
connesse che sono l’analisi della tipologia e<strong>di</strong>lizia e dell’impianto storico <strong>di</strong> riferimento.<br />
Sull’elaborato sono state in<strong>di</strong>viduate le seguenti tipologie <strong>di</strong> tessuto:<br />
- Addensamento e<strong>di</strong>lizio del tardo '700 su impianto me<strong>di</strong>evale. Si tratta della parte<br />
più antica della città compresa tra le via Barbacana e S. Ignazio e verso sud fino alla<br />
Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria degli angeli. Dell’origine me<strong>di</strong>evale della zona è rimasto<br />
l’impianto originario caratterizzato da vie strette e tortuose ed alcuni e<strong>di</strong>fici che hanno<br />
mantenuto alcuni dei caratteri tipologici tipici dell’epoca me<strong>di</strong>evale (pareti in cotto,<br />
aperture con archi ogivali,…).<br />
- Tessuti a corte chiusa o a corti concatenate per la residenza e le attività connesse<br />
su impianto del '500- '600. Si tratta delle aree corrispondenti alle espansioni cinquesecentesche<br />
del nucleo originale che da via Barbacana e corso Garibal<strong>di</strong> si espandeva<br />
fino alle attuali via Marconi e via Principi <strong>di</strong> Piemonte; gli e<strong>di</strong>fici sono in prevalenza a<br />
corte chiusa, ad eccezione dell’asse <strong>di</strong> via Principi <strong>di</strong> Piemonte pesantemente<br />
rimaneggiato nel dopoguerra.<br />
- Tessuti <strong>di</strong> tipo seriale lungo il fronte strada su impianto della seconda metà del<br />
XVIII secolo. Lungo le <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> via Veneria e via San Germano a sud e <strong>di</strong> via<br />
Craveri, corso San Secondo ed il primo tratto <strong>di</strong> via Vittorio l’e<strong>di</strong>ficazione è avvenuta in<br />
maniera seriale lungo le viabilità principali dovuto alle espansioni settecentesche del<br />
nucleo abitato.<br />
- Tessuto a corte aperta su impianto della seconda metà del XIX secolo: l’area ad est<br />
<strong>di</strong> via Umberto I compresa nel tratto tra via Gan<strong>di</strong>no e la stazione ferroviaria presenta<br />
un’e<strong>di</strong>ficazione a corte aperta con fronte continuo su via Umberto I, che si apre verso<br />
l’allora territorio agricolo.<br />
- Tessuti <strong>di</strong> tipo seriale lungo il fronte strada su impianto della seconda metà del<br />
XIX secolo. Lungo le principali <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> accesso alla città, in special modo nell’area<br />
“oltre ferrovia” a seguito della realizzazione della stessa ferrovia si genera<br />
un’e<strong>di</strong>ficazione seriale lungo il margine delle arterie <strong>di</strong> collegamento: via Piumati, via<br />
Cuneo, corso IV Novembre costituita da e<strong>di</strong>fici a cortina <strong>di</strong> 2-3 piani fuori terra.<br />
- Tessuti <strong>di</strong> margine della prima metà del XX secolo. Si tratta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici sorti nelle aree<br />
“residue” tra l’e<strong>di</strong>ficato esistente e la ferrovia, come lungo via Gorizia e via Vittorio<br />
Veneto, il tessuto risulta piuttosto denso, anche se privo <strong>di</strong> omogeneità architettonica.<br />
- Tessuti a corte chiusa della prima metà del XX secolo su impianto del XVII secolo.<br />
Si tratta degli isolati compresi tra le vie Marconi e Principi <strong>di</strong> Piemonte e via Umberto I<br />
da via S. Croce alla stazione ferroviaria, con una e<strong>di</strong>ficazione continua lungo strada a<br />
maglie prevalentemente chiuse.<br />
- Tessuti aperti con prevalente e<strong>di</strong>lizia in linea della seconda metà del XX secolo. Si<br />
tratta <strong>di</strong> aree periferiche al tessuto urbano storico consolidato sviluppatesi a partire dagli<br />
40
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
anni Cinquanta. Gli e<strong>di</strong>fici sono prevalentemente pluripiano in linea arretrati rispetto al<br />
filo stradale.<br />
- Tessuto plurifamiliare della seconda metà del XX secolo. Nelle aree pianeggianti non<br />
ancora urbanizzate, a seguito del boom ecomonico degli anni sessanta sono stati<br />
realizzati questi e<strong>di</strong>fici a tre-quattro piani prevalentemente in linea e caratterizzati da una<br />
pianificazione del territorio, con la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture viarie e <strong>di</strong> aree a<br />
servizi.<br />
- Tessuto mono-bifamiliare della seconda metà del XX secolo. Si tratta principalmente<br />
<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti pianificati <strong>di</strong> villette o case a schiera <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni, dotate <strong>di</strong><br />
aree a giar<strong>di</strong>no private, <strong>di</strong>ffusi tanto in ambito <strong>di</strong> pianura quanto in ambito collinare.<br />
- Tessuto <strong>di</strong> tipo rurale riconducibile all'impianto originario. Sono prevalentemente<br />
le aree <strong>di</strong> nucleo storico delle frazioni maggiori Ban<strong>di</strong>to e Pollenzo, che pur presentando<br />
caratteristiche e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong>fferenti sono comunque inse<strong>di</strong>ate sul tessuto originario.<br />
- Tessuti industriali. Si tratta <strong>di</strong> aree fortemente connotate dalla presenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi od al più artigianali <strong>di</strong> significative <strong>di</strong>mensioni inse<strong>di</strong>atesi nel corso degli anni<br />
dal secondo dopoguerra alla stesura della presente Revisione Generale <strong>di</strong> Piano.<br />
- Strutture accessorie isolate collegate all'attività agricola. Si tratta <strong>di</strong> costruzioni<br />
isolate <strong>di</strong>ffuse sul territorio, legate prevalentemente alle attività agricole e non<br />
costituenti un tessuto e<strong>di</strong>ficato ben in<strong>di</strong>viduabile<br />
Fig. 1 – Estratto della tavola AT 4.2<br />
All’interno <strong>di</strong> tali tessuti sono stati in<strong>di</strong>viduati i seguenti complessi e<strong>di</strong>lizi ed attrezzature<br />
nodali che per le proprie peculiarità architettoniche e funzionali rappresentano elementi<br />
41
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
forti caratterizzanti il tessuto e<strong>di</strong>lizio circostante, <strong>di</strong> conseguenza si è ritenuto <strong>di</strong> non<br />
omogeneizzarli nei tessuti e<strong>di</strong>lizi sopra in<strong>di</strong>cati:<br />
n1 - Santuario Madonna dei Fiori;<br />
n2 - Monastero delle Clarisse;<br />
n3 - Ospedale Santo Spirito;<br />
n4 - Ex Caserma Trevisan;<br />
n5 - Stazione ferroviaria;<br />
n6 - Complesso sportivo Parco Atleti d'Italia;<br />
n7 - Cimiteri (<strong>Bra</strong>, Ban<strong>di</strong>to, Pollenzo);<br />
n8 - Pollenzo Complesso Albertino;<br />
n 9 - Anfiteatro <strong>di</strong> Pollenzo;<br />
n 10 - La Zizzola.<br />
42
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Caratteri strutturali del territorio braidese<br />
Rif. Elaborato AT4.3 - Caratteri strutturali del territorio braidese<br />
Dalle indagini finora effettuate e dall’interpretazione <strong>di</strong> tutti gli elementi conoscitivi del<br />
territorio fin qui raccolte è stato prodotto un elaborato <strong>di</strong> sintesi dei risultati ottenuti.<br />
Partendo dalla lettura ambientale e paesaggistica del territorio (i tre paesaggi principali<br />
prima descritti) si è passati all’in<strong>di</strong>viduazione delle unità <strong>di</strong> paesaggio intese come sistema <strong>di</strong><br />
aree esaminate da un punto <strong>di</strong> vista storico, urbanistico, estetico e geografico.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto facendo una mappatura del territorio me<strong>di</strong>ante tasselli<br />
ambientali, seguendo due filoni principali: il primo gerarchizza il territorio in tessuto urbano<br />
(considerando il capoluogo e le due frazioni maggiori Ban<strong>di</strong>to e Pollenzo e tralasciando i<br />
nuclei minori <strong>di</strong> natura prettamente rurale), territorio della collina e territorio agricolo; la<br />
seconda chiave <strong>di</strong> lettura, utilizzata esclusivamente per le zone <strong>di</strong> tessuto urbano, è <strong>di</strong> tipo<br />
storico con in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei originari e delle successive espansioni. Tale aspetto<br />
parte e rielabora i dati emersi dall’ Analisi della stratificazione storica del sistema<br />
inse<strong>di</strong>ativo e del territorio relativi allo sviluppo urbano ed urbanistico della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
La città storica comprende le aree del nucleo originario, <strong>di</strong> chiara derivazione me<strong>di</strong>oevale,<br />
compresa tra via Barbacana, via Santa Maria al Castello, via Serra e piazza Caduti per la<br />
Libertà, la prima espansione a sud della sopra citata piazza con fabbricati <strong>di</strong> impianto<br />
riconducibile al XIV-XV secolo. A valle <strong>di</strong> via Barbacana e <strong>di</strong> corso Garibal<strong>di</strong> si è invece<br />
delineato un tessuto omogeneo costituito da tasselli più regolari ed ampi, prevalentemente a<br />
corte chiusa <strong>di</strong> matrice cinque-secentesca. Appartiene sempre alla lettura <strong>di</strong> centro storico la<br />
porzione <strong>di</strong> tessuto urbano a valle <strong>di</strong> via Vittorio Emanuele II costituita da e<strong>di</strong>fici che, pur<br />
mantenendo una unità <strong>di</strong> facciata sul fronte principale, sono a corte aperta verso il territorio<br />
agricolo, risalenti alla seconda metà del XVII secolo. Nel Settecento si assiste ad<br />
un’espansione verso sud-ovest con un addensamento dell’abitato tra l’asse <strong>di</strong> via Vittorio<br />
Emanuele II e via Umberto I.<br />
La città tra Ottocento e Novecento subisce alcune trasformazioni urbanistiche quali<br />
l’allineamento <strong>di</strong> via Umberto I con la realizzazione <strong>di</strong> un fronte unitario continuo su strada<br />
e la realizzazione <strong>di</strong> piazza Carlo Alberto e piazza Roma a seguito dell’arrivo della linea<br />
ferroviaria da Cuneo (1855), <strong>di</strong> quella verso Alba-Alessandria (1857), e della costruzione<br />
della linea Torino-Savona (1884). La nuova espansione della città si appropria <strong>di</strong> aree<br />
comprese tra la trincea ferroviaria e le e<strong>di</strong>ficazioni settecentesche e delle aree cosiddette<br />
“oltre ferrovia”, ovvero l’asse <strong>di</strong> via Piumati, in <strong>di</strong>rezione Cavallermaggiore e corso IV<br />
Novembre verso Cuneo. L’e<strong>di</strong>ficazione si attua me<strong>di</strong>ante e<strong>di</strong>fici a più piani <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
maggiori a quelli settecenteschi, intervallati da assi viari ampi e regolari e da spazi a verde,<br />
a<strong>di</strong>biti a giar<strong>di</strong>ni, come riscontrato in molti esempi <strong>di</strong> pianificazione fine ottocentesca.<br />
Interessante è anche notare la presenza <strong>di</strong> un viale alberato <strong>di</strong> accesso al Cimitero<br />
coincidente con l’attuale via Montello, estremo elemento a sud dell’e<strong>di</strong>ficato.<br />
Sempre a cavallo tra Ottocento e Novecento le aree marginali rispetto al tessuto e<strong>di</strong>lizio<br />
consolidato sono state interessate dalla localizzazione dei primi impianti produttivi<br />
(significativa è la presenza delle Concerie storiche <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nella zona <strong>di</strong> piazza d’Armi, <strong>di</strong> via<br />
San Rocco e via Au<strong>di</strong>sio).<br />
43
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Le concerie braidesi conobbero un periodo <strong>di</strong> forte sviluppo fino alla metà del secolo. A<br />
partire dagli anni ‘50 il settore entro in crisi, principalmente a causa dell’arretratezza dei<br />
macchinari e della bassa richiesta <strong>di</strong> mercato e molte attività furono costrette a chiudere; si<br />
crearono però nuove realtà produttive (a partire dall’Abet nata nel ‘46 come fabbrica <strong>di</strong><br />
tannino riconvertita alla produzione <strong>di</strong> laminati plastici nel ‘57, la Rolfo nata a fine<br />
Ottocento come fabbrica <strong>di</strong> carri e carrozze, riconvertita alla produzione <strong>di</strong> allestimenti per<br />
veicoli industriali).<br />
La città moderna deve dare risposta all’esigenza abitativa generata dall’input dell’attività<br />
produttiva. Si iniziano a creare i nuovi quartieri residenziali nella corona ad ovest del<br />
concentrico e a sud oltre ferrovia. Il sistema viario è costituito da assi viari gerarchizzati; la<br />
tipologia e<strong>di</strong>lizia presenta da un lato e<strong>di</strong>fici pluripiano <strong>di</strong> ampie <strong>di</strong>mensioni, lungo le<br />
principali <strong>di</strong>rettrici ed agglomerati <strong>di</strong> residenze mono e bifamiliari. Negli anni ‘60 assistiamo<br />
anche alla densificazione residenziale dell’area tra i due tronchi ferroviari verso Ceva e<br />
verso Asti, con e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>sposti parallelamente al declivio collinare.<br />
La città recente è rappresentata dell’intensificarsi dell’e<strong>di</strong>ficazione a <strong>Bra</strong>, a seguito del<br />
boom demografico degli anni settanta. Sono stati creati nuovi quartieri residenziali, frutto<br />
degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale, costituita in parte da isolati maggiormente densi<br />
con complessi pluri familiari <strong>di</strong> considerevoli <strong>di</strong>mensioni dotati <strong>di</strong> ampie aree a servizi e<br />
viabilità ampie ed or<strong>di</strong>nate ed in parte da aree caratterizzate da un’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> tipo<br />
estensivo con abitazioni mono e bifamiliari, circondate da spazi ver<strong>di</strong> privati dalla tipica<br />
connotazione residenziale.<br />
Il paesaggio industriale è tipico delle aree interessate da grossi inse<strong>di</strong>amenti produttivi (ad<br />
esempio Abet, Arpa, Rolfo – per citarne i maggiori). Alcuni stabilimenti sono<br />
completamente inglobati dal tessuto e<strong>di</strong>ficato e sono contigui ad aree residenziali nate per<br />
ospitare le abitazioni dei <strong>di</strong>pendenti, le aree <strong>di</strong> più recente costruzione sono invece posti ai<br />
margini dell’e<strong>di</strong>ficato con cui peraltro non si confrontano.<br />
Il tessuto e<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> frangia comprende tutte quelle aree poste ai margini dell’e<strong>di</strong>ficato e<br />
caratterizzate da una scarsa densità e<strong>di</strong>lizia e da una commistione <strong>di</strong> destinazioni d’uso. Si<br />
tratta in generale <strong>di</strong> aree e<strong>di</strong>ficate senza un <strong>di</strong>segno urbanistico preor<strong>di</strong>nato.<br />
Le aree marginali al tessuto urbano sono quelle confinanti con le frange dell’e<strong>di</strong>ficato,<br />
attualmente libere, la cui forma e <strong>di</strong>stribuzione è fortemente con<strong>di</strong>zionata dalla presenza <strong>di</strong><br />
elementi infrastrutturali quali la tangenziale e la ferrovia e spesso interclusa tra aree<br />
e<strong>di</strong>ficate. Tali aree, sebbene attualmente utilizzate per la destinazione agricola, non sono da<br />
considerarsi come aree proprie del paesaggio agrario a causa del contesto fortemente<br />
antropizzato in cui si trovano.<br />
Il territorio collinare è trattato come elemento <strong>di</strong>stinto dal tessuto urbano consolidato,<br />
sebbene sia caratterizzato da una e<strong>di</strong>ficazione talvolta molto intensa. La peculiarità dal<br />
punto <strong>di</strong> vista fisico e paesaggistico <strong>di</strong> tale elemento impone una particolare attenzione<br />
nell’analisi e nella lettura dei caratteri strutturali. La fascia precollinare comprende il<br />
terrazzo fluviale del Tanaro e la parte compresa tra la pianura degli orti e la ferrovia per<br />
Alba-Alessandria. Tale territorio è percepibile dalla pianura del Tanaro ed è caratterizzato<br />
44
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
da un’e<strong>di</strong>ficazione che sfrutta al massimo l’orografia del territorio, piuttosto scosceso,<br />
alternando aree intensamente e<strong>di</strong>ficate con villette mono e bifamiliari, ad altre lasciate libere.<br />
L’espansione residenziale comprende l’area a ridosso del concentrico, interessata da<br />
un’e<strong>di</strong>ficazione consistente <strong>di</strong> tipo estensivo, che si è sviluppata a partire dagli anni settanta<br />
(gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione precedenti al 1975 non si occupano <strong>di</strong> regolare l’e<strong>di</strong>ficazione<br />
in tale porzione <strong>di</strong> territorio) senza uno strumento <strong>di</strong> pianificazione e del tutto priva <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a del paesaggio. Alcune porzioni hanno conosciuto uno<br />
sviluppo particolarmente importante tanto da assumere una propria in<strong>di</strong>pendenza quali le<br />
frazioni <strong>di</strong> San Michele e San Matteo, interessati da una massiccia e<strong>di</strong>ficazione residenziale,<br />
ma drammaticamente privi <strong>di</strong> servizi ed infrastrutture.<br />
L’estensione collinare comprende tutta la restante parte del territorio <strong>di</strong> collina, interessato<br />
da una e<strong>di</strong>ficazione spora<strong>di</strong>ca, a bassa densità e dalla presenza <strong>di</strong> alcune interessanti ville<br />
storiche.<br />
Il territorio agricolo rappresenta una parte cospicua e molto importante del territorio <strong>di</strong><br />
<strong>Bra</strong>. L’agricoltura rappresenta infatti la seconda attività economica per importanza nel<br />
contesto economico braidese, ed è stato oggetto negli ultimi anni <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> sostegno e<br />
<strong>di</strong> incentivazione orientati ad una maggiore competitività su scala regionale. Ad eccezione<br />
della zona degli orti urbani, caratterizzati da specificità proprie sia per la natura<br />
morfologica del territorio che per l’eccellente capacità produttiva, il territorio agricolo è<br />
stato in<strong>di</strong>viduato come un’unità <strong>di</strong> paesaggio omogenea, comprendente anche le frazioni<br />
minori, caratterizzate da una vocazione spiccatamente agricola.<br />
Fig. 1 – Estratto della tavola AT 4.3<br />
45
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Indagini del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo<br />
L’articolata storia dell’evoluzione dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, messa già in risalto nei precedenti<br />
paragrafi, costituisce già <strong>di</strong> per sé elemento sufficiente per riconoscere in esso valori <strong>di</strong><br />
livello nazionale: similmente per la frazione <strong>di</strong> Pollenzo vista la sua origine romana e le<br />
numerose trasformazioni volute da Carlo Alberto nel 1848.<br />
L’analisi della documentazione cartografica <strong>di</strong> riferimento e della numerosa bibliografia<br />
consultata hanno permesso una prima lettura dell’abitato consentendo il riconoscimento dei<br />
principali fenomeni metamorfici che hanno portato allo stato attuale ed, al contempo, dei<br />
principali elementi <strong>di</strong> omogeneità ancora riconoscibili nell’ambito del centro storico<br />
definendone <strong>di</strong>fferenti tessuti.<br />
L’esigenza <strong>di</strong> conoscere maggiormente nel dettaglio i singoli elementi e<strong>di</strong>lizi costituenti<br />
l’area urbana <strong>di</strong> primo impianto ha richiesto da un lato l’approfon<strong>di</strong>mento puntuale delle<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> vincolo <strong>di</strong> carattere artistico/monumentale ed ambientale vigenti così da<br />
formare un quadro <strong>di</strong> riferimento per la per la valutazione qualitativa dei fabbricati e riferire<br />
tali contenuti al restante patrimonio e<strong>di</strong>lizio al fine <strong>di</strong> giungere ad una nuova estensione<br />
omogenea ed oggettiva dei criteri <strong>di</strong> valutazione qualitativa dei fabbricati.<br />
Al risultato atteso si è giunti me<strong>di</strong>ante una fase <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento condotta a mezzo <strong>di</strong><br />
rilievi sul posto attuati e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio, effettuati con <strong>di</strong>fferente specificità per <strong>Bra</strong> e per<br />
la frazione <strong>di</strong> Pollenzo come <strong>di</strong> seguito descritto.<br />
Il risultato <strong>di</strong> tali indagini condotte con analoga metodologia è scaturito in due elaborati <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fferente natura dovuta principalmente alla <strong>di</strong>fferente genesi del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e <strong>di</strong><br />
Pollenzo, come <strong>di</strong> seguito descritto.<br />
Caratteri qualitativi del tessuto urbano del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Rif. AT5.1 - Analisi della stratificazione storica del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del territorio<br />
L’indagine del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ha visto una iniziale sud<strong>di</strong>visione degli isolati per<br />
tessuto e<strong>di</strong>ficato prevalente, proseguita poi con un’indagine e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio in<strong>di</strong>cando i<br />
caratteri qualitativi strutturanti il tessuto urbano del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Vengono in<strong>di</strong>viduati gli e<strong>di</strong>fici da tutelare <strong>di</strong>visi in:<br />
- e<strong>di</strong>fici vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio<br />
- e<strong>di</strong>fici schedati dalla Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici (informazione<br />
desunta dal PRGC del 1994)<br />
- e<strong>di</strong>fici meritevoli <strong>di</strong> tutela ai sensi dell’art. 24 dell L.U.R. 56/1977 <strong>di</strong> valore storicoartistico<br />
o storico-documentario<br />
Gli e<strong>di</strong>fici rimanenti sono stati classificati come or<strong>di</strong>nari e ripartiti nelle seguenti categorie:<br />
- e<strong>di</strong>fici or<strong>di</strong>nari: e<strong>di</strong>fici aventi caratteri propri dell’e<strong>di</strong>lizia tra<strong>di</strong>zionale locale, riconducibili<br />
agli impianti originari così come in<strong>di</strong>viduati nell’Elaborato <strong>di</strong> analisi dei tessuti storici ed<br />
evoluzione dell’e<strong>di</strong>ficato;<br />
46
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- e<strong>di</strong>fici rimaneggiati: e<strong>di</strong>fici che mantengono il filo facciata o l’ingombro riconducibile<br />
all’impianto originale, oggetto <strong>di</strong> pesanti interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che hanno<br />
completamente alterato i caratteri originali;<br />
- e<strong>di</strong>fici con facciata rimaneggiata: e<strong>di</strong>fici che mantengono i caratteri propri dell’impianto<br />
originario, che sono stati oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che hanno interessato<br />
solo l’involucro esterno dell’e<strong>di</strong>ficio e non le strutture portanti;<br />
- e<strong>di</strong>fici non congrui: e<strong>di</strong>fici in evidente contrasto costruttivo e stilistico dovuto ad una<br />
fase successiva <strong>di</strong> realizzazione rispetto al contesto storico o ad intervento <strong>di</strong><br />
ristrutturazione totalmente non rispettoso dei caratteri appartenenti alla tra<strong>di</strong>zione<br />
inse<strong>di</strong>ativa locale.<br />
Successivamente alla classificazione suddetta, per ciascun e<strong>di</strong>ficio sono stati riconosciuti e<br />
riportati in cartografia gli elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio e gli elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti:<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO:<br />
- torri e campanili, altane: sono elementi <strong>di</strong> spicco<br />
dell’articolazione verticale citta<strong>di</strong>na, si tratta per lo più <strong>di</strong><br />
campanili legati alle numerose chiese citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>fferenti per stile e<br />
materiali;<br />
- pitture a carattere religioso: sono elementi abbastanza <strong>di</strong>ffusi nel<br />
centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, si tratta per lo più <strong>di</strong> icone o affreschi<br />
parietali posti sulle facciate esterne e talvolta all’interno dei<br />
cortili. Il <strong>Comune</strong> ne ha fatto una raccolta istituendo un percorso<br />
<strong>di</strong> Iconografia Sacra sul territorio braidese che comprende 21<br />
<strong>di</strong>pinti ed affreschi;<br />
- manufatti <strong>di</strong> pregio: sono stati evidenziati i manufatti<br />
caratterizzanti le facciate più importanti quali cornici, affreschi,<br />
<strong>di</strong>pinti parietali, bassorilievi, balaustre, scalinate, elementi<br />
decorativi <strong>di</strong> pregio;<br />
- meri<strong>di</strong>ane: sulle facciate degli e<strong>di</strong>fici braidesi abbiamo rilevato<br />
numerose meri<strong>di</strong>ane, alcune storiche ed altre frutto <strong>di</strong><br />
rimaneggiamenti successivi della facciata, comunque sempre<br />
caratterizzanti la facciata;<br />
- pareti in cotto: alcuni e<strong>di</strong>fici presentano ancora le facciate<br />
originali in laterizio non intonacato, che sono state in<strong>di</strong>cate come<br />
elemento tipologico <strong>di</strong> pregevolezza dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI:<br />
- portoni ad arco e portali: sono elementi caratterizzanti la facciata<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio, rappresentando l’accesso allo stesso, possono<br />
essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa fattura, semplici o riccamente decorati;<br />
47
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- androni con passo carrabile, accessi carrabili e pedonali: sono<br />
elementi tipologici <strong>di</strong> accesso all’e<strong>di</strong>ficio, intesi come primo<br />
importante elemento del sistema <strong>di</strong>stributivo;<br />
- logge e porticati: nell’architettura braidese non sono presenti<br />
strade dotate <strong>di</strong> portici, tuttavia alcuni e<strong>di</strong>fici presentano nella<br />
facciata verso la pubblica via dei porticati e più spesso dei sistemi<br />
porticati nei cortili interni, sono inoltre presenti alcuni loggiati <strong>di</strong><br />
pregevole fattura;<br />
- balconi e ballatoi: sono elementi ricorrenti nell’architettura<br />
braidese, in particolare i balconi con ringhiere metalliche che<br />
vanno dalle più semplici con bacchette verticali e piattina<br />
trasversale a quelli più riccamente decorati caratterizzano molte<br />
facciate, l’uso del ballatoio è <strong>di</strong>ffuso nelle tipologie e<strong>di</strong>lizie a<br />
corte chiusa come elemento <strong>di</strong>stributivo all’interno dell’e<strong>di</strong>ficio;<br />
- coronamenti superiori dell’e<strong>di</strong>ficio: lignei o in muratura; la<br />
maggior parte degli e<strong>di</strong>fici presenta un cornicione superiore che<br />
può andare dal semplice sovrapporsi <strong>di</strong> cornici in stucco, all’uso<br />
del mattone faccia a vista, alle pantalere in legno, originali o<br />
ricostruiti nel corso <strong>di</strong> ristrutturazione recenti.<br />
I suddetti elementi sono stati schedati e raccolti nell’Allegato D del presente documento<br />
“Elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio ed elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti” in cui si riportano estratti<br />
fotografici degli stessi, descrivendone le principali caratteristiche costruttive.<br />
Fig. 1 – Estratto della tavola AT 5.1<br />
Ove possibile, sono stati rilevate anche le aree private pertinenziali evidenziando i cortili a<br />
carattere unitario, quelli <strong>di</strong> valore storico-documentale e le aree utilizzate a giar<strong>di</strong>no privato.<br />
48
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Tale operazione è stata condotta attraverso la lettura dei documenti cartografici a<br />
<strong>di</strong>sposizione, in particolar modo il Catasto Massone (1760) che rappresentava in maniera<br />
dettagliata tutte le isole costituenti l’area urbanizzata. Gli spazi aperti privati che hanno<br />
mantenuto un carattere <strong>di</strong> unitarietà <strong>di</strong> impianto sono stati opportunamente in<strong>di</strong>viduati ed<br />
evidenziati sulle cartografie <strong>di</strong> Piano con un’apposito asterisco e la <strong>di</strong>citura: Cortili a<br />
carattere unitario <strong>di</strong> valore storico.<br />
In cartografia sono stati in<strong>di</strong>cati anche i numeri <strong>di</strong> piani fuori terra percepibili dal piano<br />
strada. Tale precisazione è necessaria per gli e<strong>di</strong>fici compresi tra via Barbacana e via Serra a<br />
causa della morfologia del terreno che essendo abbastanza scosceso ha favorito la<br />
realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a piani sfalsati.<br />
Tutte le informazioni desunte dall’indagine condotta in loco sono confluite in un database <strong>di</strong><br />
gestione dei dati, collegato alla cartografia <strong>di</strong> riferimento, in modo che ad ogni e<strong>di</strong>ficio<br />
fossero collegati i suoi dati principali cosi da stabilire un rapporto biunivoco tra elementi<br />
grafici ed i dati correlati creando un sistema imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> consultazione.<br />
In genere, anche in questo caso, si è proceduto ad una ulteriore elaborazione della base<br />
cartografica messa a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Comune</strong>, operando in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni:<br />
- integrazione delle informazioni presenti sulla base aerofotogrammetria, che presentava<br />
polilinee chiuse rappresentanti l’andamento dei tetti e non le particelle costituenti gli<br />
e<strong>di</strong>fici; pertanto si è cercato <strong>di</strong> ricostruire, ove possibile, le parti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio, con<br />
operazioni <strong>di</strong> unione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio;<br />
- in possesso <strong>di</strong> una cartografia aggiornata, sono state condotte le indagini sul luogo,<br />
procedendo con la definizione della tipologia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio e dei caratteri e<strong>di</strong>lizi<br />
ricorrenti, oltre che delle caratteristiche morfologiche degli e<strong>di</strong>fici stessi. Ove<br />
possibile, sono stati rilevati anche gli spazi aperti privati e pertinenziali ed è stato<br />
realizzato un rilievo fotografico puntuale <strong>di</strong> ciascun e<strong>di</strong>ficio e <strong>di</strong> ciascun elemento<br />
tipologico caratteristico;<br />
- parallelamente è stata pre<strong>di</strong>sposta una base aerofotogrammetrica in ambiente GIS<br />
(global integrated system) partendo dal modello vettoriale in AutoCad e creando un<br />
supporto informatico atto all’imputazione dei dati acquisiti col rilievo sul posto.<br />
Completata l’attività <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione della cartografia si è poi proceduto all’imputazione<br />
delle informazioni acquisite sul campo me<strong>di</strong>ante l’indagine <strong>di</strong>retta, creando un database<br />
collegato a tabelle <strong>di</strong> riferimento riportanti l’origine vettoriale della polilinea, i dati relativi<br />
all’indagine storica, la presenza <strong>di</strong> vincoli, la presenza <strong>di</strong> elementi tipologici caratteristici, gli<br />
estremi degli aggiornamenti cartografici, etc… In tal modo si è formata una banca dati<br />
completa <strong>di</strong> tutti gli e<strong>di</strong>fici del centro storico, <strong>di</strong> facile ed imme<strong>di</strong>ata consultazione,<br />
attraverso un collegamento tra gli elementi grafici ed i dati correlati.<br />
49
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analisi dello sviluppo nel tessuto storico ed indagine dei caratteri qualitativi del tessuto<br />
urbano del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo<br />
Rif. AT5.2 - Analisi dello sviluppo nel tessuto storico ed indagine dei caratteri qualitativi<br />
del tessuto urbano del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo<br />
L’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> Pollenzo appare tra i più antichi, se non il primo, del territorio braidese e,<br />
nel volgere dei secoli, ha subito molteplici trasformazioni, passando alternativamente e più<br />
volte da riferimento territoriale a trascurato e <strong>di</strong>menticato toponimo rurale.<br />
La trasformazione e la conseguente e<strong>di</strong>ficazione, ancora oggi riconoscibile, dei manufatti<br />
e<strong>di</strong>lizi consentono <strong>di</strong> ricostruire la stratificazione del tessuto urbano pre-albertina, a partire<br />
dai primi inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> epoca romana, passando dalla riplasmazione carloalbertino <strong>di</strong> metà<br />
ottocento per proseguire fino alle espansioni più recenti.<br />
Sull’abitato <strong>di</strong> Pollenzo è così <strong>di</strong>sponibile un’ampia documentazione cartografica ed una<br />
notevolissima mole <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> storici a cui il Piano fa pieno riferimento e rimando. In merito ai<br />
documenti ed agli stu<strong>di</strong> riportati l’Elaborato AT5.2 - Analisi dello sviluppo nel tessuto<br />
storico ed indagine dei caratteri qualitativi del tessuto urbano del centro storico <strong>di</strong><br />
Pollenzo rappresenta le cartografie risultato <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricostruzioni basate su campagne <strong>di</strong><br />
scavi archeologici ritenuti in questa scala significativi per la conoscenza dei luoghi e per la<br />
successiva documentazione urbanistica. In tal senso, vista la rilevanza assunta dai beni<br />
archelogici, nella fase <strong>di</strong> formazione della Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C. si è ritenuto<br />
necessario un passaggio <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento con la Soprintendenza dei Beni Archeologici<br />
del Piamente, al fine <strong>di</strong> definire ulteriori chiarimenti utili alla corretta lettura del valore<br />
storico della zona <strong>di</strong> Pollenzo.<br />
L’elaborato AT5.2 non costituisce quin<strong>di</strong> che una sintesi <strong>di</strong> riferimento posta alla base della<br />
conoscenza acquisita ed assunta come punto <strong>di</strong> partenza per il progetto urbanistico. La<br />
tavola <strong>di</strong> indagine è costituita da una serie <strong>di</strong> quadri che riportano le principali cartografie ed<br />
elaborazioni storiche prese in considerazione, e da quadri che costituiscono nostre<br />
rielaborazioni dei documenti. Di seguito vengono sintetizzati i contenuti dei singoli quadri:<br />
Nel Quadro A sono riportati gli accertamenti<br />
archeologici con la localizzazione dei resti <strong>di</strong> età<br />
romana basandosi sul rilievo realizzato da A. Gastaldo<br />
<strong>Bra</strong>c. Su tale carta emergono i più importanti reperti <strong>di</strong><br />
epoca romana tra cui l’Anfiteatro o Colosseo, il teatro<br />
(già rilevato nel 1807 dal Randoni) con il tempio <strong>di</strong><br />
Bacco, il grande e<strong>di</strong>ficio della Proprietà Monchiero, la<br />
necropoli monumentale sotto l’attuale piazza<br />
prospiciente l’Agenzia. Inoltre sono presenti un<br />
consistente numero <strong>di</strong> strutture accessorie, <strong>di</strong> muri e <strong>di</strong><br />
lastricati stradali In grigio è riportata la possibile<br />
estensione della città romana, ed in azzurro sono<br />
tracciate le posizioni ipotizzate del cardo e del<br />
decumano. I resti della fase romana sono riportati in<br />
rosso, mentre in nero sono riportati i resti della fase<br />
alto-me<strong>di</strong>oevale e me<strong>di</strong>evale.<br />
50
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
I quadri B e C rappresentano un’elaborazione sul<br />
Catasto particellare francese del 1810 con la<br />
sovrapposizione della cartografia <strong>di</strong> base del piano<br />
relativamente all’area del Colosseo o anfiteatro e<br />
dell’area <strong>di</strong> presunta estensione della città romana.<br />
Sono evidenziate le viabilità realizzate durante le varie<br />
fasi <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione storica del Borgo passando dai<br />
tracciati del cardo e del decumano <strong>di</strong> origine romana,<br />
alla viabilità presente nel Catasto del 1810 (sia<br />
mantenuta che cancellata dagli interventi urbanistici<br />
successivi), ai tracciati delle nuove viabilità aperte dal<br />
progetto carloalbertino al 1850 ed alle viabilità<br />
provinciali realizzate a seguito dell’approvazione degli<br />
strumenti urbanistici <strong>di</strong> pianificazione territoriale degli<br />
anni ’70.<br />
È interessante notare come, evidenziati sul quadro C, il<br />
Catasto riporti chiaramente il castello, il ricetto ed il<br />
vecchio se<strong>di</strong>me della originaria chiesa <strong>di</strong> San Vittore,<br />
questi ultimi due complessi completamente <strong>di</strong>strutti<br />
dall’intervento <strong>di</strong> Carlo Alberto.<br />
Il Quadro D riporta la cartografia degli interventi<br />
carloalbertini così come realizzati a partire dal 1834;<br />
sulla planimetria realizzata a china ed acquerello dal<br />
Vigitello ed intitolata Piano regolare della più bella<br />
parte del Real Podere <strong>di</strong> Pollenzo (datata 1850), si<br />
vedono chiaramente il castello preesistente e i nuovi<br />
interventi urbani: l’Agenzia, la cascina Albertina, la<br />
piazza e la nuova chiesa <strong>di</strong> San Vittore ed il parco della<br />
tenuta con le isole, le chiuse, l’imbarcadero. Le<br />
<strong>di</strong>dascalie riportate in<strong>di</strong>viduano le destinazioni d’uso<br />
delle singole aree e del parco con le loro superfici. È<br />
sintomatico far notare come, per la realizzazione degli<br />
interventi carloalbertini, siano state <strong>di</strong>strutte<br />
considerevoli parti non solo del borgo me<strong>di</strong>oevale e<br />
protomoderno, ma anche <strong>di</strong> quasi tutte le testimonianze<br />
<strong>di</strong> epoca romana.<br />
51
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Il Quadro F riporta l’ortogonalità degli assi visuali del<br />
nucleo nodale del nuovo borgo, sul “Foro” <strong>di</strong> Pollenzo,<br />
realizzato seguendo le linee neogotiche <strong>di</strong> Ernst<br />
Melano. Tale ricostruzione, composta con particolari<br />
provenienti dall’Album <strong>di</strong> Costantino Vigitello, fa<br />
emergere la visuale sulla facciata est dell’Agenzia<br />
dall’asse <strong>di</strong> via Carlo Alberto attraverso l’arco della<br />
tribuna reale.<br />
Nel Quadro G è riportata la sovrapposizione del<br />
Catasto francese del 1810 sulla base<br />
aerofotogrammetria dell’area dell’Anfiteatro Romano e<br />
dell’area a sud verso il Tanaro della frazione pollentina<br />
con l’in<strong>di</strong>viduazione delle trasformazioni urbanistiche<br />
progettate dal Carlo Alberto per la realizzazione del<br />
nuovo borgo e la localizzazione dei nuovi e<strong>di</strong>fici<br />
carloalbertini. Da questo confronto emerge chiaramente,<br />
come già accennato in precedenza, quanto le<br />
riplasmazioni urbane operate dal progetto <strong>di</strong> Carlo<br />
Alberto abbiano stravolto il tessuto me<strong>di</strong>oevale<br />
<strong>di</strong>struggendo buona parte del borgo, degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
rurali e <strong>di</strong>fensivi, delle infrastrutture e del tessuto viario.<br />
52
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
I seguenti quadri riguardano rielaborazioni da noi condotte, analizzando ed incrociando i<br />
dati del materiale cartografico a <strong>di</strong>sposizione.<br />
Il Quadro E riporta la stratificazione storica del tessuto<br />
e<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> Pollenzo, effettuata e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio,<br />
basandosi sulle cartografie a nostra <strong>di</strong>sposizione. Sono<br />
in<strong>di</strong>cati gli e<strong>di</strong>fici presenti nel Catasto Napoleonico del<br />
1810, nel Piano regolare della più bella parte del Real<br />
Podere <strong>di</strong> Pollenzo del Vigitiello, datato 1850, nella<br />
Variante organica al PRGC del 1975 (Scatti,<br />
Colombano), gli e<strong>di</strong>fici presenti sul PRGC del 1994 e<br />
gli e<strong>di</strong>fici riportati sulla base aerofotogrammetria<br />
aggiornata al 2006. Da tale elaborato emerge come solo<br />
il nucleo dell’anfiteatro ed il Castello fossero già<br />
presenti nella cartografia <strong>di</strong> inizio Ottocento, gli<br />
interventi carloalbertini riguardano solo gli e<strong>di</strong>fici<br />
“monumentali”, mentre la maggior parte<br />
dell’e<strong>di</strong>ficazione era già presente sulla carta del 1975.<br />
Nel Quadro H sono riportati i caratteri qualitativi del<br />
tessuto urbano centro storico mettendo in evidenza gli<br />
e<strong>di</strong>fici vincolati (vincolo archeologico o bi bene<br />
culturale), gli e<strong>di</strong>fici schedati dalla Soprintendenza per i<br />
Beni architettonici e culturali e gli e<strong>di</strong>fici caratterizzanti<br />
il tessuto dopo gli interventi carloalbertini, aventi più <strong>di</strong><br />
60 anni.<br />
Le analisi condotte sul tessuto pollentino sono quin<strong>di</strong> state principalmente <strong>di</strong> lettura storica,<br />
gli e<strong>di</strong>fici sono stati classificati in base alla loro riconoscibilità storica ed alla presenza o<br />
meno <strong>di</strong> vincoli, analogamente al lavoro condotto sul centro storico del concentrico. Non<br />
sono invece stati rilevati puntualmente i caratteri tipologici degli e<strong>di</strong>fici in quanto piuttosto<br />
ricorrenti.<br />
Come già sottolineato all’inizio del capitolo, l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> Pollenzo, tra i più antichi<br />
dell’intero territorio, in epoca romana ha vissuto una fase <strong>di</strong> rilevante importanza<br />
territoriale, come <strong>di</strong>mostrato dall’innumerevole quantità <strong>di</strong> reperti archeologici ritrovati<br />
nella zona. Pertanto la fase <strong>di</strong> indagine non poteva esulare da approfon<strong>di</strong>menti sulla<br />
rilevanza <strong>di</strong> tipo storico-archeologico dell’inse<strong>di</strong>amento.<br />
53
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Parallelamente all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> natura storico-cartografica, è stato condotto un<br />
lavoro <strong>di</strong> analisi archeologica in collaborazione con la Soprintendenza dei beni Archeologici<br />
della Regione Piemonte18 . Sono stati rivsti i i perimetri delle aree <strong>di</strong> rischio archeologico<br />
(Allegato all’articolo 14 delle NTA del P.R.G.C. del 1994), ri<strong>di</strong>segnandoli seguendo il<br />
confine catastale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, includendo anche l’area sud della necropoli romana.<br />
All’interno <strong>di</strong> tali ambiti per qualsiasi opera pubblica e/o privata che vada ad intaccare il<br />
sottosuolo, viene richiesta, a seconda dell’area <strong>di</strong> rischio archeologico cui appartengono, la<br />
trasmissione del progetto alla Soprintendenza per l’espressione del parere <strong>di</strong> competenza<br />
oppure la segnalazione dell’effettuazione delle opere al medesimo Ente almeno 60 giorni<br />
prima dell’inizio dei lavori, per opportuna conoscenza.<br />
Nell’Allegato all’Elaborato AT5.2 - Localizzazione <strong>di</strong> manufatti <strong>di</strong> origine antica (<strong>di</strong><br />
seguito allegato in estratto) sono stati in<strong>di</strong>viduati e riportati anche i ritrovamenti <strong>di</strong> età<br />
romana e quelli <strong>di</strong> età tardo antica/me<strong>di</strong>evale.<br />
Analizzando l’elaborato sottoriportato si evince che il Cardo ed il Decumano massimi, così<br />
come i principali monumenti, sono orientati lungo la <strong>di</strong>rezione nord/ovest sud/est. Il<br />
tracciato del Decumano in particolare risulta essere parallelo al corso del fiume Tanaro nella<br />
<strong>di</strong>rezione quin<strong>di</strong> che conduce a Cherasco e a Benevagienna da un lato ed al Turriglio e ad<br />
Alba dall’altro. Si nota inoltre come la maglia della Centuriazione, composta da una griglia<br />
<strong>di</strong> circa 700m per 700m, sia basata sul tracciato del Decumano. Lungo questa maglia<br />
venivano allineate le tombe, si collocavano gli inse<strong>di</strong>amenti rustici e le aree destinate a<br />
necropoli. In particolare in merito a queste ultime, e nello specifico in riferimento alla<br />
necropoli localizzata nella zona sud-occidentale della città, in prossimità della cascina<br />
Pedaggera, si rileva come siano collocate ai margini della strada provinciale che collega<br />
Pollenzo a Cherasco, a <strong>di</strong>mostrazione del fatto che si orientano nella medesima <strong>di</strong>rezione del<br />
Decumano.<br />
Considerazioni <strong>di</strong> carattere topografico si possono fare inoltre in merito al limite orientale<br />
della città romana, a est del Cardo infatti finisce la città romana, oltre questo limite <strong>di</strong> fatto<br />
vi sono solo l’anfiteatro ed alcuni inse<strong>di</strong>amenti rustici.<br />
18 Nostra referente presso la Soprintendenza dei beni Archeologici della Regione Piemonte è stata la<br />
dott.ssa Maria Cristina Preacco.<br />
54
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Fig. 1 – Estratto dell’Allegato all’Elaborato AT5.2 - Localizzazione <strong>di</strong> manufatti <strong>di</strong> origine antica<br />
55
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Caratteri qualitativi del tessuto urbano del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e dei nuclei minori<br />
Rif. AT5.3 - Caratteri qualitativi del tessuto <strong>di</strong> origine rurale <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to, Casa del Bosco,<br />
Cascina Sant’Agnese, Falchetto, Falchettasso, Riva, Tetti Ariosto<br />
Analogamente a quanto effettuato in fase <strong>di</strong> indagine inerente il centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>,<br />
nell’ambito <strong>di</strong> redazione del Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato sono state svolte ulteriori<br />
analisi sui tessuti <strong>di</strong> origine rurale esistenti all’interno del territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> – in<br />
particolare delle frazioni <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to, Casa del Bosco, Cascina Sant’Agnese, Falchetto,<br />
Falchettasso, Riva e Tetti Ariosto.<br />
Attraverso l’utilizzo della medesima metodologia <strong>di</strong> indagine utilizzata per il centro storico<br />
(ve<strong>di</strong> Rif. AT5.1 - Analisi della stratificazione storica del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del<br />
territorio), sono state in<strong>di</strong>viduate le seguenti tipologie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici:<br />
- e<strong>di</strong>fici appartenenti all’e<strong>di</strong>lizia recente: e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> recente costruzione, non riconducibili<br />
al tessuto originario, tuttavia caratterizzati da elementi tipologici o paramenti <strong>di</strong><br />
finitura coerenti con l’e<strong>di</strong>ficato tipico del tessuto <strong>di</strong> origine rurale;<br />
- e<strong>di</strong>fici in avanzato stato <strong>di</strong> degrado: e<strong>di</strong>fici coerenti e/o riconducibili al tessuto rurale<br />
originario caratterizzati da stato <strong>di</strong> evidente stato <strong>di</strong> degrado ed abbandono;<br />
- e<strong>di</strong>fici or<strong>di</strong>nari riconducibili a tessuto originario: e<strong>di</strong>fici aventi caratteri propri<br />
dell’e<strong>di</strong>lizia tra<strong>di</strong>zionale locale, riconducibili agli impianti originari;<br />
- fabbricati or<strong>di</strong>nari riconducibili a tessuto originario: fabbricati funzionali allo<br />
svolgimento <strong>di</strong> attività rurale aventi caratteri propri del tessuto rurale, riconducibili<br />
all’impianto originario;<br />
- e<strong>di</strong>fici con facciata rimaneggiata: e<strong>di</strong>fici che mantengono i caratteri propri<br />
dell’impianto originario, che sono stati oggetto <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che<br />
hanno interessato solo l’involucro esterno dell’e<strong>di</strong>ficio e non le strutture portanti;<br />
- e<strong>di</strong>fici non congrui: e<strong>di</strong>fici in evidente contrasto costruttivo e stilistico dovuto ad una<br />
fase successiva <strong>di</strong> realizzazione rispetto al contesto storico o ad intervento <strong>di</strong><br />
ristrutturazione totalmente non rispettoso dei caratteri appartenenti alla tra<strong>di</strong>zione<br />
inse<strong>di</strong>ativa locale;<br />
- fabbricati non congrui con il tessuto <strong>di</strong> origine rurale: fabbricati in evidente contrasto<br />
costruttivo e stilistico dovuto ad una fase successiva <strong>di</strong> realizzazione rispetto al<br />
contesto storico o ad intervento <strong>di</strong> ristrutturazione totalmente non rispettoso dei<br />
caratteri appartenenti alla tra<strong>di</strong>zione inse<strong>di</strong>ativa locale.<br />
- e<strong>di</strong>fici rimaneggiati: e<strong>di</strong>fici che mantengono il filo facciata o l’ingombro riconducibile<br />
all’impianto originale, oggetto <strong>di</strong> pesanti interventi <strong>di</strong> ristrutturazione che hanno<br />
completamente alterato i caratteri originali.<br />
56
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Successivamente alla suddetta classificazione, per ciascun e<strong>di</strong>ficio sono stati riconosciuti e<br />
riportati in cartografia gli elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio e gli elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti già<br />
elencati al precedente paragrafo in riferimento alla Tavola AT5.1 - Analisi della<br />
stratificazione storica del sistema inse<strong>di</strong>ativo e del territorio. Tuttavia si rivela opportuno<br />
sottolineare che i tessuti <strong>di</strong> tipo rurale oggetto <strong>di</strong> analisi hanno origine e natura assai<br />
<strong>di</strong>fferente rispetto a quella dei tessuti del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, pertanto alcuni degli<br />
elementi sopra elencati non hanno trovato riscontro, e, allo stesso modo, sono stati<br />
in<strong>di</strong>viduati elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti quali fienili e stalle che non si ritrovano nelle analisi<br />
effettuate per il centro storico citta<strong>di</strong>no.<br />
Fig. 1 – Legenda ed estratto dell’Elaborato AT 5.3 Caratteri qualitativi del tessuto <strong>di</strong> origine storica delle<br />
frazioni storiche <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
57
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
I suddetti elementi sono stati schedati e raccolti nell’Allegato D del presente documento<br />
“Elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio ed elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti” in cui si riportano estratti<br />
fotografici degli stessi, descrivendone le principali caratteristiche costruttive.<br />
In cartografia sono stati in<strong>di</strong>cati anche i numeri <strong>di</strong> piani fuori terra percepibili dal piano<br />
strada. Tutte le informazioni desunte dall’indagine condotta in loco sono confluite in un<br />
database <strong>di</strong> gestione dei dati, collegato alla cartografia <strong>di</strong> riferimento, in modo che ad ogni<br />
e<strong>di</strong>ficio fossero collegati i suoi dati principali cosi da stabilire un rapporto biunivoco tra<br />
elementi grafici ed i dati correlati creando un sistema imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> consultazione.<br />
In genere, anche in questo caso, si è proceduto ad una ulteriore elaborazione della base<br />
cartografica messa a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Comune</strong>, operando in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni:<br />
- integrazione delle informazioni presenti sulla base aerofotogrammetria, che presentava<br />
polilinee chiuse rappresentanti l’andamento dei tetti e non le particelle costituenti gli<br />
e<strong>di</strong>fici; pertanto si è cercato <strong>di</strong> ricostruire, ove possibile, le parti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio, con<br />
operazioni <strong>di</strong> unione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio;<br />
- in possesso <strong>di</strong> una cartografia aggiornata, sono state condotte le indagini sul luogo,<br />
procedendo con la definizione della tipologia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio e dei caratteri e<strong>di</strong>lizi<br />
ricorrenti, oltre che delle caratteristiche morfologiche degli e<strong>di</strong>fici stessi. Ove<br />
possibile, sono stati rilevati anche gli spazi aperti privati e pertinenziali ed è stato<br />
realizzato un rilievo fotografico puntuale <strong>di</strong> ciascun e<strong>di</strong>ficio e <strong>di</strong> ciascun elemento<br />
tipologico caratteristico;<br />
- parallelamente è stata pre<strong>di</strong>sposta una base aerofotogrammetrica in ambiente GIS<br />
(global integrated system) partendo dal modello vettoriale in AutoCad e creando un<br />
supporto informatico atto all’imputazione dei dati acquisiti col rilievo sul posto.<br />
Completata l’attività <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione della cartografia si è poi proceduto all’imputazione<br />
delle informazioni acquisite sul campo me<strong>di</strong>ante l’indagine <strong>di</strong>retta, creando un database<br />
collegato a tabelle <strong>di</strong> riferimento riportanti l’origine vettoriale della polilinea, i dati relativi<br />
all’indagine storica, la presenza <strong>di</strong> vincoli, la presenza <strong>di</strong> elementi tipologici caratteristici, gli<br />
estremi degli aggiornamenti cartografici, etc… In tal modo si è formata una banca dati<br />
completa <strong>di</strong> tutti gli e<strong>di</strong>fici del centro storico, <strong>di</strong> facile ed imme<strong>di</strong>ata consultazione,<br />
attraverso un collegamento tra gli elementi grafici ed i dati correlati.<br />
La suddetta analisi ha inoltre permesso la parziale riclassificazione dei tessuti in oggetto,<br />
preliminarmente identificati quali tessuti T7 e successivamente trasformati in EE/cs<br />
(Falchetto, Falchettasso, Case del bosco, Tetti Ariosto), EE/ia (Cascina Sant’Agnese) e<br />
T5/p (Ban<strong>di</strong>to, parte).<br />
58
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.1.6 I quaderni <strong>di</strong> indagine<br />
Durante la fase <strong>di</strong> indagine sono stati pre<strong>di</strong>sposti, oltre agli Allegati Tecnici in precedenza<br />
descritti, alcuni “quaderni <strong>di</strong> indagine” come strumento per or<strong>di</strong>nare la notevole mole<br />
documentale indagata. Pur non facendo parte del Piano tali documenti costituiscono un utile<br />
compen<strong>di</strong>o agli Allegati Tecnici.<br />
I quaderni <strong>di</strong> indagine riguardano: l’interpretazione strutturale del territorio con<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione e la descrizione delle “polarità” rilevate sul territorio comunale, le analisi<br />
storiche con la raccolta e la schedatura dei piani regolatori precedenti e delle cartografie<br />
storiche consultate, infine ad integrazione delle indagini del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, sono state<br />
approfon<strong>di</strong>ti gli spazi aperti privati, con la produzione <strong>di</strong> una schedatura delle più<br />
significative corti private. È stata inserita tra la documentazione dei quaderni <strong>di</strong> indagine<br />
anche l’Atlante delle fotografie scattate durante tutti i sopralluoghi <strong>di</strong> indagine condotti nel<br />
territorio braidese.<br />
I quaderni <strong>di</strong> indagine sono illustrati nei loro caratteri principali nei paragrafi seguenti e<br />
costituiti dai seguenti elaborati:<br />
- Q1 - Elenco delle polarità urbane;<br />
- All. Q1- In<strong>di</strong>viduazione delle polarità urbane e lettura della viabilità;<br />
- Q2.1 - Schede dei Piani Regolatori (seconda metà del XX secolo);<br />
- Q2.2 - Schede delle cartografie storiche consultate;<br />
- Q3 - Analisi delle corti: Schede;<br />
- All. Q3 - Analisi delle corti: planimetria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione;<br />
- Q4 - Atlante delle fotografie.<br />
In<strong>di</strong>viduazione delle polarità urbane e lettura della viabilità<br />
Rif. Q1 e All. Q1 - Elenco delle polarità urbane ed In<strong>di</strong>viduazione delle polarità urbane e<br />
lettura della viabilità.<br />
Durante gli stu<strong>di</strong> preliminari per la redazione della Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C. ed in<br />
particolare durante la fase <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento in loco del territorio sono stati in<strong>di</strong>viduati,<br />
analizzate e localizzati alcuni elementi caratterizzanti il territorio, in quanto costituenti, per<br />
<strong>di</strong>fferente natura, “poli” <strong>di</strong> attrazione e/o <strong>di</strong> aggregazione per la popolazione. In questa fase<br />
sono state prese in considerazione anche le connessioni <strong>di</strong> tipo viabilistico e pedonali tra tali<br />
elementi.<br />
Le polarità, intese come elementi <strong>di</strong> attrazione o <strong>di</strong> aggregazione, prese in esamesono state:<br />
- S-Servizi per la collettività: comprende le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> attività amministrative e poli per<br />
l’erogazione <strong>di</strong> servizi quali gli Uffici Comunali e Giu<strong>di</strong>ziari, le Caserme, le aree<br />
mercatali ed il mattatoio civico, i cimiteri, le chiese parrocchiali, i santuari <strong>di</strong> Madonna<br />
dei Fiori ed il Monastero delle Clarisse, le stazioni ferroviarie.<br />
59
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- R-Poli ricreativi: comprende tutte le attrezzature <strong>di</strong> tipo sportivo, pubbliche e private<br />
(campi sportivi, piscine, palestre, bocciofile,…) ed i locali <strong>di</strong> pubblico spettacolo quali i<br />
cinema ed il Teatro Politeama.<br />
- H-Strutture sanitarie: sono comprese tutte le attività assimilabili a quelle sanitarie,<br />
quale ospedale, pronto soccorso, poliambulatori, cliniche private, case <strong>di</strong> cura e <strong>di</strong><br />
riposo per anziani<br />
- I-Poli scolastici (istruzione primaria e secondaria): comprende gli asili ni<strong>di</strong>, le scuole<br />
materne e tutte le strutture scolastiche <strong>di</strong> grado elementare, me<strong>di</strong>a e superiore; sono<br />
compresi anche l’istituto musicale Gan<strong>di</strong>no e la nuova sede dell’Università <strong>di</strong> Scienze<br />
Gastronomiche con sede presso l’Agenzia <strong>di</strong> Pollenzo (università privata).<br />
- M-Poli culturali: sono compresi i musei civici Craveri e <strong>di</strong> Archeologia e Storia<br />
naturale, gli e<strong>di</strong>fici monumentali del centro storico costituenti un ideale percorso<br />
vittoriano, la Casa Natale del Beato Cottolengo, il centro polifunzionale Arpino<br />
comprendente Au<strong>di</strong>torio e Biblioteca e la Zizzola, e<strong>di</strong>ficio simbolo della città.<br />
- C-Polo commerciale: comprende i maggiori supermercati presenti sul territorio<br />
comunale, sull’elaborato sono inoltre evidenziati i fronti stradali ad elevata densità<br />
commerciale.<br />
- Addensamenti e polarità economico-produttive: comprende tutele attività <strong>di</strong> tipo<br />
produttivo artigianale <strong>di</strong>slocate sul territorio, trattandosi prevalentemente <strong>di</strong> grossi<br />
addensamenti (aree del PIP Monviso, etc…) non sono stati localizzati in<strong>di</strong>vidualmente<br />
ed elencati nell’elaborato, ma solamente in<strong>di</strong>viduati in cartografia.<br />
Ciascuno degli elementi riconosciuti come polarità è<br />
stato numerato, classificato, schedato e localizzato. La<br />
schedatura riporta denominazione ed in<strong>di</strong>rizzo del<br />
fabbricato ed un’immagine dello stesso.<br />
60
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Per la localizzazione si rimanda all’Allegato Q1, su cui vengono riportate in scala 1:5.000<br />
gli elementi polari e le loro aree <strong>di</strong> pertinenza, <strong>di</strong>fferentemente colorati in base alla categoria<br />
<strong>di</strong> riferimento.<br />
Come accennato in precedenza, è stato stu<strong>di</strong>ataa analizzata anche la rete pedonale e<br />
carrabile <strong>di</strong> collegamento tra le varie polarità. In prima battuta si è esaminata la<br />
gerarchizzazione proposta dal Piano Generale del Traffico Urbano - redatto nel marzo del<br />
1999 - in<strong>di</strong>viduando le strade a scorrimento veloce, le strade interquartiere, le strade <strong>di</strong><br />
quartiere e quelle interzonali; le principali viabilità <strong>di</strong> accesso al centro urbano, le principali<br />
arterie <strong>di</strong> attraversamento del centro urbano, le zone pedonali (via Cavour) e le linee<br />
ferroviarie. In questa fase si è riportata l’analisi del sistema viario fatta con la redazione del<br />
PUT del 1999. Più approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong> in merito all’analisi del sistema viario esistente è stata<br />
condotta nella fase <strong>di</strong> indagine territoriale, alla quale si rimanda nel capitolo 2.1.2 del<br />
presente documento.<br />
Dall’indagine delle polarità partono una serie <strong>di</strong> considerazioni sulla struttura del territorio:<br />
la prima è che i servizi sono condensati nell’area centrale del concentrico, mentre i quartieri<br />
più esterni hanno pochi servizi (scuola e talvolta il campo sportivo); la frazione <strong>di</strong> Pollenzo,<br />
ad eccezione dell’Università <strong>di</strong> Scienze Gastronomiche e del Complesso Albertino, ospita<br />
solo le scuole primarie; la frazione <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to ospita solo i sevizi elementari <strong>di</strong> istruzione, la<br />
stazione, un piccolo polo sportivo e la casa <strong>di</strong> riposo. Le frazioni minori in collina (San<br />
Matteo e San Michele) ed in pianura (Riva, Casa del Bosco, Falchetto) sono completamente<br />
prive <strong>di</strong> polarità ad eccezione della Chiesa e della scuola elementare (presente solo a<br />
S.Matteo e a Riva).<br />
Da tale indagine emerge quin<strong>di</strong> che ogni aumento del carico antropico non può esulare da<br />
una strategia progettuale incentrata sulla realizzazione <strong>di</strong> una rete capillare ed organizzata <strong>di</strong><br />
aree a servizi, in special modo nelle frazioni ed in quelle parti marginali del tessuto e<strong>di</strong>ficato<br />
che a tutt’oggi ne sono completamente sprovvisti.<br />
Seconda considerazione è sulla viabilità: le principali arterie <strong>di</strong> accesso al centro urbano<br />
portano <strong>di</strong>rettamente nel centro storico e per attraversare la città si è costretti ad<br />
attraversare le strade centrali, piuttosto strette e caratterizzate da un’elevata presenza <strong>di</strong><br />
attività commerciali e <strong>di</strong> scuole. Questa situazione fa sì che le strade centrali siano sempre<br />
congestionate e poco sicure dal punto <strong>di</strong> vista della fruizione pedonale, sia per gli studenti<br />
che per i clienti delle attività commerciali.<br />
Anche in questo caso emerge la necessità <strong>di</strong> prevedere una razionalizzazione e<br />
potenziamento della rete viaria, cercando <strong>di</strong> allontanare i flussi <strong>di</strong> attraversamento dal centro<br />
storico, incentivando l’uso della tangenziale e creando nuove viabilità esterne <strong>di</strong><br />
attraversamento. Inoltre per quanto riguarda le viabilità collinari sono spesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
ridotte e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile percorrenza, occorrerà pertanto un rigoroso ripensamento anche per<br />
questa parte del territorio <strong>di</strong> grande pregio ambientale, ma irrime<strong>di</strong>abilmente compromessa<br />
da e<strong>di</strong>ficazioni estensive prive <strong>di</strong> adeguati criteri <strong>di</strong> accessibilità.<br />
61
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analisi storiche dell’evoluzione del territorio<br />
Rif. Q2.1 - Schede dei Piani Regolatori (seconda metà del XX secolo)<br />
Il lavoro <strong>di</strong> reperimento, raccolta e catalogazione degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione<br />
antecedenti il vigente, oggetto della presente Revisione generale, ha richiesto una fase <strong>di</strong><br />
organizzazione della mole <strong>di</strong> materiale a <strong>di</strong>sposizione scaturito nelle schede che vengono qui<br />
riportate. Le schede contengono le informazioni principali circa le tavole consultate, quali<br />
l’autore, il luogo <strong>di</strong> conservazione, etc… oltre alla riproduzione fotografica della tavola<br />
stessa.<br />
Di seguito si riporta un esempio <strong>di</strong> scheda tipo, per i contenuti specifici dei singoli elaborati<br />
si rimanda invece alla descrizione effettuata nei precedenti capitoli specifici.<br />
62
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Rif Q2.2. - Schede delle cartografie storiche consultate<br />
Anche per le cartografie storiche consultate si è resa necessaria una fase <strong>di</strong> organizzazione<br />
del materiale a <strong>di</strong>sposizione, che ha portato alla produzione <strong>di</strong> schede che contengono le<br />
informazioni principali circa le tavole consultate, quali l’autore, il luogo <strong>di</strong> conservazione,<br />
etc… oltre alla riproduzione fotografica della tavola stessa.<br />
Di seguito si riporta un esempio <strong>di</strong> scheda tipo, per i contenuti specifici dei singoli elaborati<br />
si rimanda invece alla descrizione effettuata nei precedenti capitoli specifici.<br />
63
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analisi delle corti<br />
Rif. Q3 e All. Q3 - Analisi delle corti: Schede e planimetria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione<br />
Lo stu<strong>di</strong>o condotto sulle “corti” dell’area del centro storico rientra nel percorso<br />
metodologico seguito che richiede <strong>di</strong> considerare, oltre al sistema del costruito anche il<br />
sistema degli spazi vuoti.<br />
Tali spazi possono essere vuoti privati, quin<strong>di</strong> aree <strong>di</strong> pertinenza dei fabbricati, spesso<br />
sviluppatisi come cortili interni, oppure vuoti pubblici tra cui strade, piazze e parchi.<br />
Gli spazi vuoti privati sono stati oggetto <strong>di</strong> uno specifico stu<strong>di</strong>o, sono stati rilevati,<br />
numerati, localizzati e schedati, con l’obiettivo <strong>di</strong> riconoscere il valore <strong>di</strong> tali spazi sulla base<br />
<strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> valutazione quali: l’autenticità degli spazi, unitarietà della corta, livello <strong>di</strong><br />
compromissione, etc….<br />
Il risultato <strong>di</strong> tale lavoro <strong>di</strong> schedatura è riportato nell’elaborato sopra citato ed a titolo<br />
esemplificativo si riporta un esempio delle schede <strong>di</strong> analisi delle corti.<br />
Le schede sono costituite, oltre che dalla<br />
localizzazione, da una parte descrittiva in cui si<br />
elencano le caratteristiche della corte, il tipo <strong>di</strong><br />
pavimentazione, la presenza <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong><br />
pregio od originali, <strong>di</strong> alberature <strong>di</strong> alto fusto,<br />
valutazioni circa lo stato <strong>di</strong> conservazione del<br />
manufatto, etc… e da una documentazione<br />
fotografica. Tale stu<strong>di</strong>o ha permesso <strong>di</strong><br />
evidenziare i cortili <strong>di</strong> ambito unitario dotati <strong>di</strong><br />
un certo pregio, <strong>di</strong> caratteri <strong>di</strong> unitarietà,<br />
utilizzati come parametri per le in<strong>di</strong>cazioni sui<br />
tipi <strong>di</strong> intervento possibili e <strong>di</strong> vincoli da apporre<br />
ai manufatti stessi.<br />
64
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Documentazione fotografica<br />
Rif. Q4 - Atlante delle immagini reperite in fase <strong>di</strong> sopralluogo<br />
Una fase molto importante del processo <strong>di</strong> redazione delle indagini <strong>di</strong> piano è stata quella<br />
costituita dai sopralluoghi sul territorio, condotti per avere conoscenza <strong>di</strong>retta della realtà<br />
territoriale su cui saremmo dovuti intervenire e per verificare le informazioni desunte dalle<br />
fonti cartografiche e bibliografiche. Durante tali sopralluoghi è stata acquisita una cospicua<br />
mole <strong>di</strong> immagini, essendo ogni rilievo sul posto finalizzato alla verifica <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fferente<br />
aspetto del territorio.<br />
Tutte le istantanee acquisite sono state raccolte e catalogate per data e per argomento ed è<br />
stato realizzato un Atlante <strong>di</strong>gitale delle fotografie.<br />
Per gli isolati del centro storico tale schedatura fotografica è stata condotta e<strong>di</strong>ficio per<br />
e<strong>di</strong>ficio, per le restanti aree urbanizzate sono state acquisite istantanee <strong>di</strong> insieme. Stesso<br />
<strong>di</strong>scorso vale per le porzioni <strong>di</strong> territorio non urbanizzate, oggetto ugualmente <strong>di</strong><br />
sopralluoghi mirati all’approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze delle porzioni rurali del territorio<br />
comunale.<br />
65
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2 Il contesto socio-economico<br />
2.2.1 La struttura demografica: generalità<br />
L’analisi demografica della popolazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si propone <strong>di</strong> fornire un quadro<br />
il più possibile esaustivo sulle <strong>di</strong>namiche demografiche relative alla popolazione residente<br />
nel territorio braidese osservandone da un lato i movimenti più recenti e dall’altro<br />
ricostruendone movimenti e variazioni relative all’ultimo trentennio. Per lo stu<strong>di</strong>o relativo<br />
alla situazione demografica nel periodo 2002-2006 sono stai presi in considerazione i dati<br />
forniti dall’Anagrafe comunale, dalla Banca Dati Demografici dell’ISTAT e la Banca Dati<br />
Demografica Evolutiva (BDDE) della Regione Piemonte. Per i dati relativi all’evoluzione<br />
demografica nel periodo 1951-2001 si è fatto riferimento ai Censimenti generali delle<br />
Popolazioni e delle Abitazioni effettuati dall’ISTAT nel 1951, 1961, 1971, 1981, 1991,<br />
2001.<br />
Popolazione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nei censimenti:<br />
1861 – 13.908 abitanti<br />
1871 – 13.658 abitanti<br />
1881 – 14.214 abitanti<br />
1901 – 15.676 abitanti<br />
1911 – 17.120 abitanti<br />
1921 – 16.932 abitanti<br />
1931 – 17.519 abitanti<br />
1936 – 17.139 abitanti<br />
1951 – 18.005 abitanti<br />
1961 – 19.163 abitanti<br />
1971 – 23.541 abitanti<br />
1981 – 26.441 abitanti<br />
1991 – 27.211 abitanti<br />
2001 – 27.988 abitanti<br />
66
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.2 Evoluzione demografica: periodo 1951-2001<br />
Popolazione residente<br />
Per quanto riguarda l’andamento storico, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ha registrato nel corso della sua<br />
più recente storia amministrativa un notevole incremento demografico: la popolazione<br />
residente è infatti aumentata tra il 1951 ed il 2001 <strong>di</strong> circa 10.000 unità passando dagli<br />
originari 18.005 abitanti ai 27.988 registrati nell’ultimo censimento con incremento pari al<br />
55% della popolazione.<br />
Dall’analisi dei dati della popolazione ricavati dai Censimenti Generali dell’ISTAT si<br />
riscontra un trend positivo nei decenni 1951-81 (47%), ed un assestamento nei decenni<br />
successivi: 1981-91 (3%) e 1991-01 (3%), peraltro riscontrata anche nei dati desunti<br />
dall’Anagrafe riferiti al 31.12.2006, da cui risulta una popolazione residente <strong>di</strong> 28.856<br />
abitanti. I dati complessivi della popolazione residente, per anno <strong>di</strong> censimento, sono<br />
riassunti nella tabella seguente.<br />
Per una corretta interpretazione dell’evoluzione demografica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> appare<br />
interessante valutare l’andamento demografico degli altri comuni della provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
aventi al censimento del 2001 popolazione superiore ai 20.000 abitanti, in modo da poter<br />
valutare le variazioni delle realtà territoriali analoghe. Per completezza vengono <strong>di</strong> seguito<br />
riportate i dati relativi alla popolazione dei Comuni Contermini; essi sono però <strong>di</strong> poca<br />
rilevanza ai fini dei nostri stu<strong>di</strong> demografici in quanto si tratta <strong>di</strong> realtà territoriali<br />
decisamente più piccole e quin<strong>di</strong> meno significativa.<br />
1.1. Popolazione residente per anno <strong>di</strong> censimento<br />
(Comuni prov. Cuneo con più <strong>di</strong> 20.000 abitanti al Censimento 2001)<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
<strong>Bra</strong> 18.005 19.163 23.541 26.441 27.211 27.988<br />
Alba 16.466 21.110 28.675 31.372 29.382 29.910<br />
Cuneo 39.867 46.065 54.544 55.875 55.794 52.334<br />
Fossano 20.228 20.069 21.721 23.459 23.436 23.865<br />
Mondovì 20.450 20.536 21.603 22.262 22.155 21.880<br />
1.2. Popolazione residente per anno <strong>di</strong> censimento (Comuni Contermini)<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
Cavallermaggiore 4.521 4.254 4.418 4.576 4.542 5.064<br />
Cherasco 7.717 6.359 6.052 6.254 6.503 7.208<br />
La Morra 3.371 2.770 2.604 2.399 2.416 2.610<br />
Pocapaglia 2.416 2.175 2.042 2.084 2.296 2.758<br />
Sanfrè 1.840 1.790 1.970 2.000 2.155 2.500<br />
S.Vittoria d’Alba 1.521 1.648 1.809 1.979 2.403 2.512<br />
Emerge chiaramente dalla tabella sopra riportata quanto i decenni degli anni ’60 e ’70<br />
corrispondano al maggior incremento demografico dovuto al boom economico ed<br />
all’aumento delle realtà produttive del territorio; si assiste infatti ad un incremento superiore<br />
67
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
alle 7.000 unità nel corso <strong>di</strong> un ventennio, con un aumento pari al 25-30% della<br />
popolazione, mentre nell’ultimo ventennio si assiste ad una crescita demografica nettamente<br />
inferiore, nell’or<strong>di</strong>ne delle 1500 unità con un aumento della popolazione nell’or<strong>di</strong>ne del 5%.<br />
Dal raffronto con le altre realtà cuneese, paragonabili per popolazione ed importanza sul<br />
territorio, si vede come <strong>Bra</strong> sia l’unica città ad aver avuto un trend demografico sempre<br />
positivo negli ultimi 50 anni, le altre città compreso il capoluogo Cuneo, hanno invece<br />
vissuto momenti <strong>di</strong> decremento demografico in particolara tra i decenni 81-91.<br />
Di seguito vengono riportati i dati relativi alla popolazione residente per fasce <strong>di</strong> età e per<br />
sesso della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, in valore assoluto ed in valore relativo in modo da rendere esplicita<br />
la ridefinizione interna delle classi <strong>di</strong> età conseguente al graduale aumento della<br />
popolazione, con una <strong>di</strong>minuzione della popolazione più giovane e della fascia tra i 15-24<br />
anni a fronte <strong>di</strong> un consistente aumento della popolazione ultrasesantenne, che nel corso <strong>di</strong><br />
mezzo secolo è quasi raddoppiata.<br />
1.3.1 Distribuzione della popolazione residente per classi <strong>di</strong> età (valore assoluto)<br />
0 - 4<br />
5 - 9<br />
10 - 14<br />
15 - 24<br />
25 - 34<br />
35 - 44<br />
45 - 54<br />
55 - 64<br />
oltre 65<br />
Totale<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
M 710 942 729 628 640<br />
F 657 875 746 615 681<br />
Tot 1.367 1.406 1.817 1.475 1.243 1.321<br />
M 425 905 945 656 613<br />
F 383 877 850 629 621<br />
Tot 808 1.782 1.795 1.285 1.234<br />
M 475 776 1.004 739 652<br />
F 542 709 939 743 658<br />
Tot 1.017 1.916 1.485 1.943 1.482 1.310<br />
M 1.524 1.593 1.936 2.046 1.506<br />
F 1.558 1.656 1.884 1.905 1.455<br />
Tot 3.082 2.888 3.249 3.820 3.951 2.961<br />
M 1.185 1.644 2.029 2.062 2.190<br />
F 1.332 1.648 1.987 2.042 2.073<br />
Tot 2.517 3.006 3.292 4.016 4.104 4.263<br />
M 1.279 1.713 1.761 1.999 2.168<br />
F 1.473 1.710 1.769 2.018 2.074<br />
Tot 2.752 2.531 3.423 3.530 4.017 4.242<br />
M 1.210 1.284 1.766 1.690 1.933<br />
F 1.383 1.389 1.781 1.776 1.976<br />
Tot 2.593 2.686 2.673 3.547 3.466 3.909<br />
M 877 1.253 1.263 1.666 1.610<br />
F 1.091 1.455 1.422 1.733 1.756<br />
Tot 1.968 2.402 2.708 2.685 3.399 3.366<br />
M 858 1.227 1.513 1.683 2.203<br />
F 1.043 1.885 2.117 2.584 3.179<br />
Tot 1.901 2.328 3.112 3.630 4.267 5.382<br />
M 8.543 11.337 12.946 13.169 13.515<br />
F 9.462 12.204 13.495 14.042 14.473<br />
Tot 18.005 19.163 23.541 26.441 27.211 27.988<br />
1.3.2 Distribuzione della popolazione residente per classi <strong>di</strong> età (valore relativo)<br />
68
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
0 - 4<br />
5 - 9<br />
10 - 14<br />
15 - 24<br />
25 - 34<br />
35 - 44<br />
45 - 54<br />
55 - 64<br />
oltre 65<br />
Totale<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
M 3,94% 4,00% 2,76% 2,31% 2,29%<br />
F 3,65% 3,72% 2,82% 2,26% 2,43%<br />
Tot 7,59% 7,34% 7,72% 5,58% 4,57% 4,72%<br />
M 2,36% 3,84% 3,57% 2,41% 2,19%<br />
F 2,13% 3,73% 3,21% 2,31% 2,22%<br />
Tot 4,49% - 7,57% 6,79% 4,72% 4,41%<br />
M 2,64% 3,30% 3,80% 2,72% 2,33%<br />
F 3,01% 3,01% 3,55% 2,73% 2,35%<br />
Tot 5,65% 10,00% 6,31% 7,35% 5,45% 4,68%<br />
M 8,46% 6,77% 7,32% 7,52% 5,38%<br />
F 8,65% 7,03% 7,13% 7,00% 5,20%<br />
Tot 17,12% 15,07% 13,80% 14,45% 14,52% 10,58%<br />
M 6,58% 6,98% 7,67% 7,58% 7,82%<br />
F 7,40% 7,00% 7,51% 7,50% 7,41%<br />
Tot 13,98% 15,69% 13,98% 15,19% 15,08% 15,23%<br />
M 7,10% 7,28% 6,66% 7,35% 7,75%<br />
F 8,18% 7,26% 6,69% 7,42% 7,41%<br />
Tot 15,28% 13,21% 14,54% 13,35% 14,76% 15,16%<br />
M 6,72% 5,45% 6,68% 6,21% 6,91%<br />
F 7,68% 5,90% 6,74% 6,53% 7,06%<br />
Tot 14,40% 14,02% 11,35% 13,41% 12,74% 13,97%<br />
M 4,87% 5,32% 4,78% 6,12% 5,75%<br />
F 6,06% 6,18% 5,38% 6,37% 6,27%<br />
Tot 10,93% 12,53% 11,50% 10,15% 12,49% 12,03%<br />
M 4,77% 5,21% 5,72% 6,18% 7,87%<br />
F 5,79% 8,01% 8,01% 9,50% 11,36%<br />
Tot 10,56% 12,15% 13,22% 13,73% 15,68% 19,23%<br />
M 47,45% 48,16% 48,96% 48,40% 48,29%<br />
F 52,55% 51,84% 51,04% 51,60% 51,71%<br />
Tot 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%<br />
Paragonando i dati della popolazione braidese con i dati relativi alla popolazione per fasce<br />
<strong>di</strong> età del Piemonte e dell’Italia, emerge come la popolazione braidese sia percentualmente<br />
in linea con i parametri nazionali (<strong>di</strong> frazioni <strong>di</strong> punto lievemente più vecchia), mentre risulta<br />
percentualmente più giovane rispetto alla me<strong>di</strong>a regionale ( 24.4% <strong>di</strong> popolazione inferiore<br />
ai 25 anni contro il 21.5% regionale e 19.2% over 65 anni contro i 21.3% regionale).<br />
1.4. Popolazione per fasce <strong>di</strong> età – Censimento Istat 2001<br />
Classi <strong>di</strong> età BRA PIEMONTE ITALIA<br />
MF % MF % MF %<br />
Fino a 14 anni 3.865 13.8 509.421 12.1 8.103.185 14.2<br />
15 - 24 anni 2.961 10,6 394.982 9.4 6.387.979 11.2<br />
25 - 44 anni 8.505 30.4 1.264.876 30.0 17.479.725 30.7<br />
45 - 64 anni 7.275 26.0 1.148.184 27.2 14.378.981 25.2<br />
65 e più anni 5.382 19.2 895.831 21.3 10.645.874 18.7<br />
TOTALE 27.988 100.0 4.213.294 100.0 56.995.744 100.0<br />
1.5. Evoluzione della popolazione residente<br />
69
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
30.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
0<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
Totale 0-14 anni 15-24 anni<br />
Prendendo in considerazione gli in<strong>di</strong>catori demografici ISTAT si nota come la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
abbia un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia inferiore al valore provinciale e regionale e lievemente inferiore<br />
a quello nazionale, ed un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza sostanzialmente in linea co i valori nazionale<br />
e regionale. Come già evidenziato dalle tabelle precedenti questo significa che la<br />
popolazione inferiore ai 15 anni rappresenta una percentuale maggiore rispetto a quella della<br />
Regione Piemonte, mentre la popolazione con più <strong>di</strong> 65 anni è percentualmente inferiore <strong>di</strong><br />
un paio <strong>di</strong> punti al valore regionale. Per quanto riguarda il raffronto con i parametri<br />
nazionali le variazioni sono dell’or<strong>di</strong>ne dell’0.5 punti percentuale, quin<strong>di</strong> poco rilevanti.<br />
1.6 In<strong>di</strong>catori demografici (Censimento Istat 2001)<br />
25-44 anni 45-64 anni oltre 65 anni<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia (a) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza (b)<br />
<strong>Bra</strong> 139,25 49,34<br />
Provincia <strong>di</strong> CN 159,77 53,13<br />
Piemonte 175,89 49,91<br />
Italia Nord-occidentale 157,56 47,96<br />
Italia 131,38 49,02<br />
(a) rapporto percentuale avente a numeratore la popolazione <strong>di</strong> 65 anni e più e a denominatore quella <strong>di</strong> 0-<br />
14 anni.<br />
(b) rapporto percentuale tra la somma della popolazione <strong>di</strong> età inferiore ai 14 anni e superiore ai 65 anni<br />
(popolazione considerata non in<strong>di</strong>pendente) e popolazione compresa tra i 14 ed i 65 anni.<br />
70
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Stato Civile<br />
Per quanto riguarda lo stato civile della popolazione residente a <strong>Bra</strong> si nota una lieve<br />
crescita nella popolazione celibe/nubile, che va <strong>di</strong> pari passo con il trend dell’aumento<br />
demografico; anche il numero delle persone coniugate è in lieve aumento, così come il<br />
numero dei vedovi (e soprattutto delle vedove) dovuto al progressivo invecchiamento della<br />
popolazione. Per quanto riguarda il numero <strong>di</strong> separati e/o <strong>di</strong>vorziati il loro numero è in<br />
costante ascesa, a partire dall’emanazione della legge sul <strong>di</strong>vorzio nel 1970. Tali valori sono<br />
esplicitati nella tabella seguente.<br />
1.7.1 Stato Civile (valore assoluto)<br />
celibe/nubile<br />
coniugato/a<br />
separato/a<br />
legalmente<br />
<strong>di</strong>vorziato/a<br />
vedovo/a<br />
Totale<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
M 4.134 4.186 5.173 5.496 5.528 5.543<br />
F 4.375 4.185 4.829 4.907 4.745 4.816<br />
Tot 8.509 8.371 10.002 10.403 10.273 10.359<br />
M 4.070 4.701 5.845 6.936 7.121 7.170<br />
F 4.075 4.677 5.938 6.906 7.217 7.178<br />
Tot 8.145 9.378 11.783 13.842 14.338 14.348<br />
M - - - 107 127 226<br />
F - - - 110 164 274<br />
Tot - - - 217 291 500<br />
M - - - 37 98 211<br />
F - - - 41 144 262<br />
Tot - - - 78 242 473<br />
M 339 304 319 370 295 365<br />
F 1.012 1.110 1.437 1.531 1.772 1.943<br />
Tot 1.351 1.414 1.756 1.901 2.067 2.308<br />
M 8.543 9.191 11.337 12.946 13.169 13.515<br />
F 9.462 9.972 12.204 13.495 14.042 14.473<br />
Tot 18.005 19.163 23.541 26.441 27.211 27.988<br />
Se analizziamo comunque la percentuale della popolazione in base allo stato civile,<br />
relativamente ai valori del Censimento 2001, e li esplicitiamo nel grafico sotto riportato,<br />
emerge come i coniugati rappresentino poco più della metà della popolazione, i celibi/nubili<br />
il 37%, i vedovi l’8%, mentre i separati/<strong>di</strong>vorziati raggiungono complessivamente il 4%<br />
della popolazione. Tali dati sono in linea con quelli relativi allo stato civile della popolazione<br />
a livello provinciale e regionale. A livello nazionale emerge una percentuale leggermente<br />
superiore <strong>di</strong> celibi/nubili (40%) ed un valore inferiore <strong>di</strong> separati/<strong>di</strong>vorziati<br />
(complessivamente 2%), come evidenziato dalla tabella allegata.<br />
71
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
1.7.2 Stato Civile (valore relativo)<br />
<strong>Bra</strong> Prov CN Piemonte Italia NordOvest ITALIA<br />
celibe/nubile 37% 38% 36% 38% 40%<br />
coniugato/a 51% 51% 51% 50% 50%<br />
separato/a<br />
legalmente 2% 2% 2% 2% 1%<br />
<strong>di</strong>vorziato/a 2% 1% 2% 2% 1%<br />
vedovo/a 8% 9% 9% 8% 8%<br />
Totale 100% 100% 100% 100% 100%<br />
1.8. Distribuzione della popolazione residente per stato civile<br />
(<strong>Bra</strong> – Censimento ISTAT 2001)<br />
2% 8%<br />
2%<br />
51%<br />
Il grafico sopra riportato esplicita i valori descritti in precedenza sulla <strong>di</strong>stribuzione della<br />
popolazione braidese per stato civile.<br />
72<br />
37%<br />
celibe/nubile coniugato/a separato/a legalmente <strong>di</strong>vorziato/a vedovo/a
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Densità Abitativa<br />
La densità abitativa si basa sul numero <strong>di</strong> abitanti per kmq che nel caso <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è passato dal<br />
valore 302 ab/Kmq del 1951 a 460 ab/kmq del 2001, in linea con l’andamento demografico<br />
comunale. La maggior crescita, come esplicitato nel grafico sottostante, è avvenuta tra il<br />
1961 ed il 1981 in concomitanza al boom demografico.<br />
1.9. Densità abitativa (ab/kmq)<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq<br />
densità abitativa 302 321 395 443 456 470<br />
73
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Famiglie<br />
Le analisi <strong>di</strong> lungo periodo evidenziano un progressivo e costante aumento delle famiglie<br />
che sonoraddoppiate dalle 5.552 del 1951 alle 11.318 del 2001 con una crescita del 100%.<br />
A fronte <strong>di</strong> questo aumento si registra però un calo del numero me<strong>di</strong>o dei componenti con<br />
valori che scendono dal 3,24 del 1951 al 2,47 del 2001, tale fatto è dovuto a vari fattori tra<br />
cui l’aumento dei nuclei famigliari costituiti da una sola persona: si alzata l’età me<strong>di</strong>a delle<br />
persone che si sposano, sono aumentati il numero dei <strong>di</strong>vorzi, allungandosi la vita aumentail<br />
numero <strong>di</strong> vedovi e soprattutto vedove.<br />
1.10. Numero <strong>di</strong> famiglie<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
famiglie Num Num Num Num Num Num<br />
1 persona - - 1.285 1.793 2.476 3.021<br />
2 persone - - 1.999 2.564 2.988 3.373<br />
3 persone - - 1.961 2.383 2.511 2.495<br />
4 persone - - 1.492 1.854 1.918 1.856<br />
5 persone - - 647 566 465 443<br />
6 o più persone - - 397 261 176 130<br />
Totale Famiglie 5.552 6.211 7.781 9.421 10.534 11.318<br />
numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
componenti per<br />
famiglia<br />
1.11. Numero <strong>di</strong> famiglie<br />
16.000<br />
14.000<br />
12.000<br />
10.000<br />
8.000<br />
6.000<br />
4.000<br />
2.000<br />
0<br />
3,24 3,09 3,03 2,80 2,58 2,47<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
numero famiglie<br />
74
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Istruzione<br />
Nell’analisi del grado <strong>di</strong> istruzione della popolazione superiore ai sei anni, si nota un<br />
progressivo aumento del numero <strong>di</strong> persone in possesso <strong>di</strong> un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, con un<br />
notevole aumento degli aventi titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o almeno pari alla licenza me<strong>di</strong>a nei decenni tra<br />
il 1971 ed il 1981. Si nota come si assiste ad un raddoppio della popolazione in possesso <strong>di</strong><br />
un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o superiore alla licenza elementare. Tale trend è proseguito anche nei<br />
decenni successivi, in particolar modo relativamente al conseguimento del <strong>di</strong>ploma e della<br />
laurea.<br />
A partire dai dati del Censimento 1981 emerge anche un progressivo aumento della<br />
popolazione femminile in possesso <strong>di</strong> un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o passando dal 4,8% in possesso <strong>di</strong><br />
un <strong>di</strong>ploma al 12,2% del 2001 e dallo 0,9% in possesso <strong>di</strong> laurea al 2,9% del 2001,<br />
superando il valore dei maschi in possesso <strong>di</strong> analogo titolo.<br />
Al generale aumento della popolazione in possesso <strong>di</strong> un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o corrisponde una<br />
ridefinizione interna delle varie categorie. A partire dal 1971 vi è un calo costante del 4%<br />
per decennio <strong>di</strong> possessori della sola licenza elementare, con un’impennata <strong>di</strong> possessori <strong>di</strong><br />
licenza me<strong>di</strong>a tra il ’71 e l’81 per poi stabilizzarsi nei decenni successivi; a partire dall’81 è<br />
in aumento il numero dei possessori <strong>di</strong> <strong>di</strong>ploma con un incerenento del 3% per decennio e<br />
della popolazione in possesso <strong>di</strong> laurea con aumento significativo nell’ultimo decennio.<br />
1.12.1 Grado <strong>di</strong> istruzione della popolazione residente superiore ai sei anni<br />
(valore assoluto)<br />
TITOLO DI STUDIO 1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
M 115 141 192 329 396 751<br />
Laurea F 46 62 91 232 276 777<br />
Tot 161 203 283 561 672 1.528<br />
M 343 442 748 1.355 2.076 3.119<br />
Diploma F 299 379 631 1.180 2.131 3.226<br />
Tot 642 821 1.379 2.535 4.207 6.345<br />
Licenza <strong>di</strong> scuola<br />
me<strong>di</strong>a inferiore<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
739<br />
505<br />
1.244<br />
1.091<br />
777<br />
1.868<br />
1.725<br />
1.453<br />
3.178<br />
3.497<br />
3.070<br />
6.567<br />
4.605<br />
4.023<br />
8.628<br />
4.749<br />
4.075<br />
8.824<br />
Licenza<br />
elementare<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
5.576<br />
6.751<br />
12.327<br />
5.898<br />
7.109<br />
13.007<br />
5.218<br />
6.037<br />
11.255<br />
5.014<br />
5.873<br />
10.887<br />
4.253<br />
5.409<br />
9.662<br />
3.189<br />
4.334<br />
7.523<br />
Alfabeti privi <strong>di</strong><br />
titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
903<br />
1.001<br />
1.904<br />
813<br />
848<br />
1.661<br />
2.199<br />
2.814<br />
5.013<br />
1.748<br />
2.078<br />
3.826<br />
1.029<br />
1.352<br />
2.381<br />
889<br />
1.151<br />
2.040<br />
M 154 97 95 79 58 63<br />
Analfabeti F 203 100 117 141 133 110<br />
Tot 357 197 212 220 191 173<br />
Totale dei forniti<br />
<strong>di</strong> titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
6.773<br />
7.601<br />
14.374<br />
7.572<br />
8.327<br />
15.899<br />
7.883<br />
8.212<br />
16.095<br />
10.195<br />
10.355<br />
20.550<br />
11.330<br />
11.839<br />
23.169<br />
11.808<br />
12.412<br />
24.220<br />
M 7.830 8.482 10.177 12.022 12.417 12.760<br />
TOTALE F 8.805 9.275 11.143 12.574 13.324 13.673<br />
Tot 16.635 17.757 21.320 24.596 25.741 26.433<br />
75
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
1.12.2. Grado <strong>di</strong> istruzione della popolazione residente superiore ai sei anni<br />
(valore relativo)<br />
TITOLO DI STUDIO 1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
M 0,7% 0,8% 0,9% 1,3% 1,5% 2,8%<br />
Laurea F 0,3% 0,3% 0,4% 0,9% 1,1% 2,9%<br />
Tot 1,0% 1,1% 1,3% 2,3% 2,6% 5,8%<br />
M 2,1% 2,5% 3,5% 5,5% 8,1% 11,8%<br />
Diploma F 1,8% 2,1% 3,0% 4,8% 8,3% 12,2%<br />
Tot 3,9% 4,6% 6,5% 10,3% 16,3% 24,0%<br />
Licenza <strong>di</strong> scuola<br />
me<strong>di</strong>a inferiore<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
4,4%<br />
3,0%<br />
7,5%<br />
6,1%<br />
4,4%<br />
10,5%<br />
8,1%<br />
6,8%<br />
14,9%<br />
14,2%<br />
12,5%<br />
26,7%<br />
17,9%<br />
15,6%<br />
33,5%<br />
18,0%<br />
15,4%<br />
33,4%<br />
Licenza<br />
elementare<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
33,5%<br />
40,6%<br />
74,1%<br />
33,2%<br />
40,0%<br />
73,2%<br />
24,5%<br />
28,3%<br />
52,8%<br />
20,4%<br />
23,9%<br />
44,3%<br />
16,5%<br />
21,0%<br />
37,5%<br />
12,1%<br />
16,4%<br />
28,5%<br />
Alfabeti privi <strong>di</strong><br />
titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
5,4%<br />
6,0%<br />
11,4%<br />
4,6%<br />
4,8%<br />
9,4%<br />
10,3%<br />
13,2%<br />
23,5%<br />
7,1%<br />
8,4%<br />
15,6%<br />
4,0%<br />
5,3%<br />
9,2%<br />
3,4%<br />
4,4%<br />
7,7%<br />
M 0,9% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,2%<br />
Analfabeti F 1,2% 0,6% 0,5% 0,6% 0,5% 0,4%<br />
Tot 2,1% 1,1% 1,0% 0,9% 0,7% 0,7%<br />
Totale dei forniti<br />
<strong>di</strong> titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
M<br />
F<br />
Tot<br />
40,7%<br />
45,7%<br />
86,4%<br />
42,6%<br />
46,9%<br />
89,5%<br />
37,0%<br />
38,5%<br />
75,5%<br />
41,4%<br />
42,1%<br />
83,6%<br />
44,0%<br />
46,0%<br />
90,0%<br />
44,7%<br />
47,0%<br />
91,6%<br />
M 47,1% 47,8% 47,7% 48,9% 48,2% 48,3%<br />
TOTALE F 52,9% 52,2% 52,3% 51,1% 51,8% 51,7%<br />
Tot 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%<br />
1.13. Distribuzione della popolazione residente per titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
80,0%<br />
70,0%<br />
60,0%<br />
50,0%<br />
40,0%<br />
30,0%<br />
20,0%<br />
10,0%<br />
0,0%<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
Laurea Diploma Licenza me<strong>di</strong>a Licenza elementare<br />
76
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Il grado <strong>di</strong> alfabetizzazione della popolazione braidese si è comunque mantenuti già a partire<br />
dagli anni ’50 su valori lievemente superiori alla me<strong>di</strong>a nazionale, con un livello <strong>di</strong><br />
analfabetismo significativamente pari all’1% a partire dai valori desunti dal Censimento del<br />
1971.<br />
77
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Occupazione<br />
Osservando le analisi <strong>di</strong> lungo periodo si nota come la realtà occupazionale braidese abbia<br />
avuto fino agli anni ottanta un maggior numero <strong>di</strong> occupati nel settore secondario, mentre<br />
da metà anni ottanta ai giorni nostri il settore maggiormente rappresentativo sia il terziario.<br />
Il settore primario, che nel ’51 occupava un quinto della forza lavoro <strong>di</strong>sponibile, è<br />
<strong>di</strong>minuito notevolmente fino al ’71, per poi assestarsi su valori inferiori al 5% in lenta<br />
costante <strong>di</strong>minuzione. Il settore secondario ha conosciuto un’impennata nella percentuale <strong>di</strong><br />
popolazione occupata fino al ’71 raggiungendo il 56,7% degli addetti (con un picco in<br />
numero nell’81) per poi decrescere lievemente fino al 43% del 2001. Il settore terziario è<br />
stato in crescita a partire dal ’51 passando dal 31% al 54% del 2001, con una decisa<br />
impennata <strong>di</strong> addetti tra il ’71 e l’81 (10 punti percentuali) ed una costante crescita fino al<br />
2001.<br />
1.14.1 Popolazione occupata per attività economica<br />
settore<br />
primario<br />
settore<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
Num % Num % Num % Num % Num % Num %<br />
M 1.525 19,5% 1.161 14,9% 609 7,0% - - 393 3,4% 282 2,3%<br />
F 88 1,1% 147 1,9% 59 0,7% - - 177 1,5% 129 1,1%<br />
Tot 1.613 20,6% 1.308 16,7% 668 7,7% 544 4,9% 570 5,0% 411 3,4%<br />
M 2.699 34,4% 3.054 39,1% 3.849 44,3% - - 3.770 32,8% 3.874 32,2%<br />
secondario<br />
F 1.083 13,8% 976 12,5% 1.084 12,5% - - 1.381 12,0% 1.283 10,7%<br />
Tot 3.782 48,2% 4.030 51,6% 4.933 56,7% 5.483 49,8% 5.151 44,9% 5.157 42,9%<br />
settore<br />
terziario<br />
TOTALE<br />
M 1.569 20,0% 1.633 20,9% 1.900 21,9% - - 2.966 25,8% 3.019 25,1%<br />
F 875 11,2% 846 10,8% 1.194 13,7% - - 2.790 24,3% 3.430 28,5%<br />
Tot 2.444 31,2% 2.479 31,7% 3.094 35,6% 4.985 45,3% 5.756 50,2% 6.449 53,7%<br />
M 5.793 73,9% 5.848 74,8% 6.358 73,1% - - 7.129 62,1% 7.175 59,7%<br />
F 2.046 26,1% 1.969 25,2% 2.337 26,9% - - 4.348 37,9% 4.842 40,3%<br />
OCCUPATI<br />
Tot 7.839 100% 7.817 100% 8.695 100% 11.012 100% 11.477 100% 12.017 100%<br />
1.14.2 Popolazione occupata per attività economica<br />
(numero addetti: valore assoluto e relativo)<br />
13.000<br />
12.000<br />
11.000<br />
10.000<br />
9.000<br />
8.000<br />
7.000<br />
6.000<br />
5.000<br />
4.000<br />
3.000<br />
2.000<br />
1.000<br />
0<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
settore primario settore secondario settore terziario Totale occupati<br />
Per quanto riguarda la composizione dell’occupazione per sesso si consta come la<br />
popolazione femminile sia fortemente aumentata dal ’51 al 2001 raddoppiando quasi in<br />
valore percentuale, a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> quella maschile che è scesa dal 74% al 60%. Rimane<br />
78<br />
80,0%<br />
70,0%<br />
60,0%<br />
50,0%<br />
40,0%<br />
30,0%<br />
20,0%<br />
10,0%<br />
0,0%<br />
1951 1961 1971 1981 1991 2001<br />
settore prim ario settore secondario settore terziario
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
comunque evidente che nella realtà braidese la forza lavoro femminile fatichi ancora ad<br />
affermarsi. Analizzando i settori <strong>di</strong> attività emerge come il settore primario abbia una<br />
percentuale <strong>di</strong> addetti <strong>di</strong> sesso femminile sostanzialmente invariata nel periodo ’51-2001,<br />
mente il settore secondario abbia una lieve ma costante <strong>di</strong>minuzione, infine il settore<br />
terziario si conferma in crescita anche per quello che riguarda le donne occupate.<br />
Passando all’osservazione specifica delle <strong>di</strong>verse attività (relative al Censimento 2001) si<br />
nota come il settore primario sia prevalentemente composto da addetti all’agricoltura, il<br />
settore secondario da addetti alle attività manifatturiere (circa il 78% del settore), mentre<br />
l’attività terziaria è più articolata ed è composta da un 30% del settore addetto al<br />
commercio, dal 13% occupato nella sanità e nei servizi sociali e l’11% occupato nel campo<br />
dell’istruzione (questi ultimi settori sono anche quelli in cui la componente <strong>di</strong> addetti<br />
femminile supera quella maschile). Analizzando le attività globalmente emerge che il 33%<br />
della popolazione occupata svolge attività manifatturiere, la seconda attività per numero <strong>di</strong><br />
addetti è quella del commercio che occupa il 16,5%, mentre tutte le altre attività hanno<br />
percentuali inferiori al 10%.<br />
1.15. Popolazione occupata per sezioni <strong>di</strong> attività economica (Censimento 2001)<br />
79<br />
numero addetti percentuale<br />
M F Tot M F Tot<br />
ATTIVITA' Agricoltura, caccia e silvicoltura 280 125 405 2,33% 1,04% 3,37%<br />
PRIMARIA Pesca, piscicoltura e servizi connessi 2 4 6 0,02% 0,03% 0,05%<br />
Estrazioni <strong>di</strong> minerali 15 4 19 0,12% 0,03% 0,16%<br />
Attività manifatturiere<br />
ATTIVITA'<br />
Produzione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia<br />
SECONDARIA<br />
elettrica, gas e acqua<br />
2.863<br />
45<br />
1.197<br />
16<br />
4.060<br />
61<br />
23,82%<br />
0,37%<br />
9,96% 33,79%<br />
0,13% 0,51%<br />
ATTIVITA'<br />
TERZIARIA<br />
Costruzioni 951 66 1.017 7,91% 0,55% 8,46%<br />
Commercio all'ingrosso e al dettaglio,<br />
riparazione <strong>di</strong> beni 1.101 879 1.980 9,16% 7,31% 16,48%<br />
Alberghi e ristoranti 179 204 383 1,49% 1,70% 3,19%<br />
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 356 86 442 2,96% 0,72% 3,68%<br />
Interme<strong>di</strong>azione monetaria e finanziaria 224 192 416 1,86% 1,60% 3,46%<br />
Attività immobiliari, informatica, altre<br />
attività impren<strong>di</strong>toriali 343 279 622 2,85% 2,32% 5,18%<br />
Pubblica ammininstrazione e <strong>di</strong>fesa,<br />
assicurazione sociale obbligatoria 257 184 441 2,14% 1,53% 3,67%<br />
Istruzione 161 564 725 1,34% 4,69% 6,03%<br />
Sanità e altri servizi sociali 211 628 839 1,76% 5,23% 6,98%<br />
Altri servizi pubblici, sociali e personali 161 269 430 1,34% 2,24% 3,58%<br />
Servizi domestici presso famiglie o<br />
convivenze 25 145 170 0,21% 1,21% 1,41%<br />
Organizzazioni ed organismi<br />
extraterritoriali 1 0 1 0,01% 0,00% 0,01%<br />
TOTALE<br />
7.175 4.842 12.017<br />
59,71<br />
%<br />
40,29<br />
% 100%
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Tassi relativi all’occupazione<br />
La <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> situazione tra popolazione occupata maschile e femminile viene sottolineata<br />
ancora dall’analisi dei <strong>di</strong>versi tassi relativi all’occupazione. Qui si evince come le donne<br />
abbiano tassi <strong>di</strong> occupazione ed attività decisamente inferiori a quelli degli uomini –<br />
rispettivamente 61,80% contro 37,20% e 64,05% contro 42,06%. Questi dati si ripercuoto<br />
sul tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione generale con un picco femminile del 8% a fronte del maschile<br />
3,51%. Anche nel lavoro giovanile le cose non cambiano: le donne presentano il 17,98%<br />
rispetto ad un 11,06% maschile.<br />
1.16. Tassi relativi all’occupazione (Censimento 2001)<br />
Tasso <strong>di</strong> attività<br />
Tasso d'occupazione<br />
Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />
Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />
giovanile<br />
M 64,05%<br />
F 42,06%<br />
Tot 52,64%<br />
M 61,80%<br />
F 37,20%<br />
Tot 49,82%<br />
M 3,51%<br />
F 8,00%<br />
Tot 11,51%<br />
M 11,06%<br />
F 17,98%<br />
Tot 14,19%<br />
Tasso d’attività: è dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione <strong>di</strong> 15 anni e più<br />
appartenente alle forze <strong>di</strong> lavoro e al denominatore il totale della popolazione avente la stessa classe <strong>di</strong> età<br />
Tasso <strong>di</strong> occupazione: è dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione <strong>di</strong> 15 anni e più<br />
occupata e al denominatore il totale della popolazione avente la stessa classe <strong>di</strong> età<br />
Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione: è dato dal rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione <strong>di</strong> 15 anni e<br />
più in cerca <strong>di</strong> occupazione e al denominatore il totale della popolazione avente la stessa classe <strong>di</strong> età<br />
Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione: è dato dal rapporto percentuale avente al numeratore i giovani della classe <strong>di</strong> età<br />
15-24 anni in cerca <strong>di</strong> occupazione e al denominatore le forze <strong>di</strong> lavoro aventi la stessa classe <strong>di</strong> età<br />
80
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.3 Evoluzione demografica: periodo 2002-2009<br />
Movimento naturale e migratorio<br />
Passando all’analisi più recente dei dati demografici relativi alla popolazione residente del<br />
comune <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, abbiamo compiuto un’analisi specialistica nel periodo 2002-2009, grazie alle<br />
informazioni desunte dalla banca dati comunale.<br />
2.1 Quadro riassuntivo dei movimenti demografici (movimento naturale e migratorio)<br />
nati<br />
morti<br />
saldo naturale<br />
iscritti<br />
cancellati<br />
saldo migratorio<br />
SALDO TOTALE<br />
TOTALE POPOLAZIONE<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
M 132 125 138 150 131 156 152 142<br />
F 137 115 134 140 133 131 148 146<br />
Tot 269 240 272 290 264 287 300 288<br />
M 111 142 139 132 157 124 145 139<br />
F 139 152 118 141 148 143 175 141<br />
Tot 250 294 257 273 305 267 320 280<br />
M 21 -17 -1 18 -26 32 7 3<br />
F 15 -37 16 -1 -15 -12 -27 5<br />
Tot 19 -54 15 17 -41 20 -20 8<br />
M 494 546 507 427 428 605 550 475<br />
F 510 494 483 411 472 629 585 484<br />
Tot 1.004 1.040 990 838 900 1.234 1.135 959<br />
M 373 346 387 403 421 446 402 404<br />
F 384 340 354 352 416 424 430 375<br />
Tot 757 686 741 755 837 870 832 779<br />
M 121 200 120 24 7 159 148 71<br />
F 126 154 129 59 56 205 155 109<br />
Tot 247 354 249 83 63 364 303 180<br />
M 142 183 119 42 -19 191 155 74<br />
F 141 117 145 58 41 193 128 114<br />
Tot 266 300 264 100 22 384 283 188<br />
M 13.697 13.880 13.997 14.039 14.020 14.211 14.366 14.440<br />
F 14.559 14.676 14.821 14.880 14.921 15.114 15.242 15.356<br />
Tot 28.256 28.556 28.818 28.919 28.941 29.325 29.608 29.796<br />
Dalla tabella precedente si evince, in continuità con le in<strong>di</strong>cazioni fornite dalle indagini sul<br />
lungo periodo, che la popolazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> registra trend <strong>di</strong> crescita sempre<br />
positivi, nonostante una fase <strong>di</strong> stabilità registratasi nel 2006, quando la popolazione è<br />
aumentata <strong>di</strong> sole 22 unità. L’incremento annuo <strong>di</strong> popolazione, sempre positivo è<br />
abbastanza variabile: si passa da un minimo <strong>di</strong> 22 unità nel 2006, ad un massimo <strong>di</strong> 384<br />
unità nel 2008.<br />
È utile notare che l’incremento demografico sia in buona parte dovuto alla presenza <strong>di</strong><br />
popolazione straniera residente, con un tasso <strong>di</strong> natalità che corrisponde ad un terzo dei nati<br />
ed è in costante crescita.<br />
81
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Per meglio comprendere l’andamento demografico dell’ultimo quinquennio si è preso in<br />
considerazione l’andamento della popolazione residente anche nelle realtà locali del<br />
territorio cuneese aventi analoga importanza territoriale e popolazione raffrontabile e nei<br />
comuni contermini. Tranne il Capoluogo Cuneo che nel corso dell’ultimo biennio è stato<br />
interessato da un lieve calo demografico, Alba, Fossano e Mondovì mantengono un lieve<br />
incremento. Per quanto riguarda i comuni contermini mantengono tutti un tren positivo<br />
seppur incrementando <strong>di</strong> poche unità la propria popolazione, fa eccezione Cherasco che ha<br />
incrementato nell’ultimo quinquennio la sua popolazione <strong>di</strong> 500 unità con un incremento<br />
intorno al 5%, dato ben superiore alla me<strong>di</strong>a degli altri comuni.<br />
2.2 Popolazione residente<br />
82<br />
popolazione<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Alba 29.834 30.034 30.083 30.151 30.302 30.643 30.994 31.272<br />
<strong>Bra</strong> 28.298 28.541 28.819 28.919 28.941 29.325 29.608 29.796<br />
Cuneo 54.642 54.875 54.914 54.817 54.687 54.970 55.201 55.464<br />
Fossano 23.970 24.085 24.198 24.274 24.293 24.498 24.595 24.709<br />
Mondovì 21.998 21.969 22.068 22.048 22.047 22.127 22.473 22.642<br />
popolazione<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Cavallermaggiore 5.099 5.149 5.160 5.213 5.236 5.369 5.418 5.462<br />
Cherasco 7.339 7.506 7.624 7.711 7.842 8.097 8.287 8.428<br />
La Morra 2.621 2.632 2.668 2.667 2.701 2.727 2.758 2.765<br />
Pocapaglia 2.785 2.847 2.880 2.932 2.930 3.032 3.115 3.209<br />
Santa Vittoria<br />
d'Alba 2.564 2.585 2.591 2.609 2.653 2.671 2.685 2.746<br />
Verduno 512 513 523 528 525 524 529 538
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Popolazione presente per classi <strong>di</strong> età<br />
Dividendo la popolazione residente in fasce <strong>di</strong> età risulta evidente come in tutti i casi la<br />
popolazione stia lentamente invecchiando (Tale dato emerge chiaramente dall’andamento a<br />
trapezio rettangolo rovesciato del grafico relativo alla popolazione dell’anno 2009 con<br />
pochi giovani e molti anziani).<br />
Analizzando la popolazione in valore assoluto si nota un aumento della popolazione<br />
inferiore ai 10 anni e della popolazione oltre i 50 anni, un decremento nella fascia <strong>di</strong> età tra i<br />
25-34 anni, mentre le altre fascie <strong>di</strong> età rimangono sostanzialmente stabili. Se si valuta la<br />
<strong>di</strong>stribuzione della popolazione in valore percentuale (relativo) appare evidente una<br />
situazione <strong>di</strong> stabilità per la popolazione inferiore ai 10 anni, un lievissimo incremento<br />
percentuale per la popolazione compresa nella fascia tra 10-24, mentre si evidenzia una<br />
leggero calo percentuale nella fascia tra 15-24 anni. Più significativo il calo <strong>di</strong> popolazione<br />
nella fascia 25-34, pari a 2,5 punti percentuali, nell’ultimo quinquennio. Si evince infine una<br />
situazione <strong>di</strong> stabilità tra i 35-54 anni, ed un aumento per la popolazione oltre i 55 anni, più<br />
significativo nella fascia 55-64, meno evidente per la popolazione superiore ai 65 anni, che<br />
nell’ultimo triennio ha registrato un calo per ad 1 punto pecentuale.<br />
2.2.1 Distribuzione della popolazione per classi <strong>di</strong> età (valore assoluto)<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
M 641 642 647 680 672 708 734 735<br />
0 - 4 F 661 646 644 641 652 650 684 703<br />
Tot 1.302 1.288 1.291 1.321 1.324 1.358 1.418 1.438<br />
M 613 630 661 655 674 657 656 673<br />
05-set F 665 703 720 704 710 690 659 651<br />
Tot 1.278 1.333 1.381 1.359 1.384 1.347 1.315 1.324<br />
M 552 541 525 528 500 658 666 695<br />
ott-14 F 524 520 501 547 539 701 742 748<br />
Tot 1.076 1.061 1.026 1.075 1.039 1.359 1.408 1.443<br />
M 1.441 1.467 1.458 1.468 1.461 1.496 1.503 1.458<br />
15 - 24 F 1.391 1.382 1.395 1.401 1.401 1.437 1.442 1.435<br />
Tot 2.832 2.849 2.853 2.869 2.862 2.933 2.945 2.893<br />
M 2.118 2.107 2.103 1.990 1.940 1.998 1.950 1.890<br />
25 - 34 F 2.014 1.980 1.943 1.876 1.843 1.914 1.873 1.828<br />
Tot 4.132 4.087 4.046 3.866 3.783 3.912 3.823 3.718<br />
M 2.297 2.362 2.367 2.392 2.423 2.440 2.483 2.476<br />
35 - 44 F 2.152 2.253 2.281 2.292 2.272 2.313 2.352 2.340<br />
Tot 4.449 4.615 4.648 4.684 4.695 4.753 4.835 4.816<br />
M 1.947 1.949 1.966 1.997 2.004 2.010 2.044 2.094<br />
45 - 54 F 1.953 1.922 1.942 1.949 1.977 1.989 2.031 2.109<br />
Tot 3.900 3.871 3.908 3.946 3.981 3.999 4.075 4.203<br />
M 1.622 1.652 1.682 1.696 1.718 1.707 1.777 1.840<br />
55 - 64 F 1.797 1.814 1.806 1.824 1.838 1.848 1.876 1.921<br />
Tot 3.419 3.466 3.488 3.520 3.556 3.555 3.653 3.761<br />
M 2.466 2.530 2.588 2.633 2.628 2.537 2.553 2.579<br />
oltre 65 F 3.402 3.456 3.589 3.646 3.689 3.572 3.583 3.621<br />
Tot 5.868 5.986 6.177 6.279 6.317 6.109 6.136 6.200<br />
Totale M 13.697 13.880 13.997 14.039 14.020 14.211 14.366 14.440<br />
F 14.559 14.676 14.821 14.880 14.921 15.114 15.242 15.356<br />
83
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Tot 28.256 28.556 28.818 28.919 28.941 29.325 29.608 29.796<br />
2.2.2 Distribuzione della popolazione per classi <strong>di</strong> età (valore relativo)<br />
0 - 4<br />
5 - 9<br />
10 - 14<br />
15 - 24<br />
25 - 34<br />
35 - 44<br />
45 - 54<br />
55 - 64<br />
oltre 65<br />
Totale<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
M 2,3% 2,2% 2,2% 2,4% 2,3% 2,4% 2,5% 2,5%<br />
F 2,3% 2,3% 2,2% 2,2% 2,3% 2,2% 2,3% 2,4%<br />
Tot 4,6% 4,5% 4,5% 4,6% 4,6% 4,6% 4,8% 4,8%<br />
M 2,2% 2,2% 2,3% 2,3% 2,3% 2,2% 2,2% 2,3%<br />
F 2,4% 2,5% 2,5% 2,4% 2,5% 2,4% 2,2% 2,2%<br />
Tot 4,5% 4,7% 4,8% 4,7% 4,8% 4,6% 4,4% 4,4%<br />
M 2,0% 1,9% 1,8% 1,8% 1,7% 2,2% 2,2% 2,3%<br />
F 1,9% 1,8% 1,7% 1,9% 1,9% 2,4% 2,5% 2,5%<br />
Tot 3,8% 3,7% 3,6% 3,7% 3,6% 4,6% 4,8% 4,8%<br />
M 5,1% 5,1% 5,1% 5,1% 5,0% 5,1% 5,1% 4,9%<br />
F 4,9% 4,8% 4,8% 4,8% 4,8% 4,9% 4,9% 4,8%<br />
Tot 10,0% 10,0% 9,9% 9,9% 9,9% 10,0% 9,9% 9,7%<br />
M 7,5% 7,4% 7,3% 6,9% 6,7% 6,8% 6,6% 6,3%<br />
F 7,1% 6,9% 6,7% 6,5% 6,4% 6,5% 6,3% 6,1%<br />
Tot 14,6% 14,3% 14,0% 13,4% 13,1% 13,3% 12,9% 12,5%<br />
M 8,1% 8,3% 8,2% 8,3% 8,4% 8,3% 8,4% 8,3%<br />
F 7,6% 7,9% 7,9% 7,9% 7,9% 7,9% 7,9% 7,9%<br />
Tot 15,7% 16,2% 16,1% 16,2% 16,2% 16,2% 16,3% 16,2%<br />
M 6,9% 6,8% 6,8% 6,9% 6,9% 6,9% 6,9% 7,0%<br />
F 6,9% 6,7% 6,7% 6,7% 6,8% 6,8% 6,9% 7,1%<br />
Tot 13,8% 13,6% 13,6% 13,6% 13,8% 13,6% 13,8% 14,1%<br />
M 5,7% 5,8% 5,8% 5,9% 5,9% 5,8% 6,0% 6,2%<br />
F 6,4% 6,4% 6,3% 6,3% 6,4% 6,3% 6,3% 6,4%<br />
Tot 12,1% 12,1% 12,1% 12,2% 12,3% 12,1% 12,3% 12,6%<br />
M 8,7% 8,9% 9,0% 9,1% 9,1% 8,7% 8,6% 8,7%<br />
F 12,0% 12,1% 12,5% 12,6% 12,7% 12,2% 12,1% 12,2%<br />
Tot 20,8% 21,0% 21,4% 21,7% 21,8% 20,8% 20,7% 20,8%<br />
M 48,5% 48,6% 48,6% 48,5% 48,4% 48,5% 48,5% 48,5%<br />
F 51,5% 51,4% 51,4% 51,5% 51,6% 51,5% 51,5% 51,5%<br />
Tot 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%<br />
84
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.3 Distribuzione della popolazione per fasce <strong>di</strong> età (anno 2009)<br />
oltre 65<br />
55 - 64<br />
45 - 54<br />
35 - 44<br />
25 - 34<br />
15 - 24<br />
10 - 14<br />
5 - 9<br />
0-4<br />
0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00%<br />
Maschi Femmine Totale<br />
Analizzando il grafico della popolazione in valore relativo si nota come gli abitanti con più<br />
<strong>di</strong> 65 anni rappresentino più del 20% della popolazione totale; la seconda fascia più<br />
popolosa riguarda gli abitanti tra i 35-44 anni, mentre i ragazzi <strong>di</strong> età inferiore ai 15 anni<br />
rappresentano poco più del 14% della popolazione.<br />
Per quanto riguarda la classificazione per sesso si nota come fino ai 15 anni <strong>di</strong> età la<br />
popolazione sia ugualmente <strong>di</strong>visa in maschi e femmine, con una minima preponderanza <strong>di</strong><br />
queste ultime, nella fascia tra 15 e 44 anni si assiste ad una preponderanza maschile, mentre<br />
nella popolazione superiore ai 45 anni si assiste ad un cambio <strong>di</strong> tendenza con una<br />
preponderanza femminile che prende un netto sopravvento sopra i 65 anni <strong>di</strong> età.<br />
85
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Stato civile<br />
I dati relativi allo stato civile della popolazione residente evidenzano come nel corso<br />
dell’ultimo quinquennio non vi siano state grosse variazioni della <strong>di</strong>stribuzione delle varie<br />
categorie all’interno della popolazione; si assiste ad un progressivo aumento dei celibi/nubili<br />
(passati dal 36,8 al 38,5%), una lieve flessione dei coniugati (passati dal 53,2 al 50,9%), un<br />
leggero aumento dei <strong>di</strong>vorziati (dal 1,9 al 2,8%), mente i vedovi mantengono pressoché<br />
costante la propria influenza attestandosi al 7,8% della popolazione. Tali valori confermano<br />
comunque il trend evidenziato dall’analisi sul lungo periodo, segnato da un aumento delle<br />
convivenze e delle separazioni, con conseguente <strong>di</strong>minuzione del numero delle persone<br />
coniugate. È interessante inoltre notare come, analizzando per sesso lo stato civile della<br />
popolazione emerga che i coniugati e <strong>di</strong>vorziati sono abbastanza bilanciati (<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
alcune decine <strong>di</strong> unità), mente le nubili sono inferiori in numero ai celibati <strong>di</strong> circa un<br />
migliaio <strong>di</strong> unità, e le vedove si avvicinino alle 2000 unità, mentre i vedovi sono meno <strong>di</strong><br />
400.<br />
2.4 Tabella della popolazione per Stato civile (valore assoluto)<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
M 5.620 5.749 5.871 5.937 5.949 6.054 6.145 6.183<br />
Celibe/nubile F 4.796 4.875 4.996 5.043 5.064 5.165 5.224 5.277<br />
Tot 10.416 10.624 10.867 10.980 11.013 11.219 11.369 11.460<br />
M 7.509 7.528 7.502 7.468 7.416 7.482 7.520 7.543<br />
Coniugato/a F 7.557 7.539 7.544 7.550 7.508 7.582 7.609 7.635<br />
Tot 15.066 15.067 15.046 15.018 14.924 15.064 15.129 15.178<br />
M 238 262 285 297 313 318 331 355<br />
Divorziato/a F 310 333 356 385 410 419 459 487<br />
Tot 548 595 641 682 723 737 790 842<br />
M 348 348 339 337 342 357 370 359<br />
Vedovo/a F 1.920 1.907 1.925 1.902 1.939 1.948 1.950 1.957<br />
Tot 2.268 2.255 2.264 2.239 2.281 2.305 2.320 2.316<br />
M 13.715 13.887 13.997 14.039 14.020 14.211 14.366 14.440<br />
Totale F 14.583 14.654 14.821 14.880 14.921 15.114 15.242 15.356<br />
Tot 28.298 28.541 28.818 28.919 28.941 29.325 29.608 29.796<br />
2.5 Distribuzione della popolazione residente per stato civile (anno 2009)<br />
50,9%<br />
2,8% 7,8%<br />
86<br />
38,5%<br />
Celibe/nubile<br />
Cognugato/a<br />
Divorziato/a<br />
Vedovo/a
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Densità abitativa<br />
Un altro parametro preso in considerazione nell’analisi a lungo termine che viene ripreso<br />
dallo stu<strong>di</strong>o sull’andamento demografico dell’ultimo quinquennio è la densità abitativa<br />
intesa come numero <strong>di</strong> abitanti per kmq. Si nota come a partire dal 2002 ed in continuità<br />
con il trend dell’ultimo decennio la densità abitativa sia lentamente cresciuta fino a<br />
stabilizzarsi sul valore 485 ab/kmq nel biennio 2005/2006, per poi registrare un nuovo<br />
incremento negli ultimi tre anni.<br />
2.6 Densità abitativa<br />
Densità<br />
abitativa<br />
505<br />
500<br />
495<br />
490<br />
485<br />
480<br />
475<br />
470<br />
465<br />
460<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq ab/kmq<br />
474 479 483 485 485 492 497 500<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Densità abitativa (ab/kmq)<br />
87
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Popolazione straniera<br />
L’analisi sulla popolazione straniera presente sul territorio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è stata condotta a partire<br />
dagli anni ’90, ovvero da quando si hanno dei dati <strong>di</strong>sponibili circa questo fenomeno.<br />
L’immigrazione <strong>di</strong> popolazione straniera è <strong>di</strong>fatti un fenomeno piuttosto recente, che si va<br />
via via affermando, ed è in continua crescita. Come evidenziato dalle tabelle allegate in<br />
seguito i citta<strong>di</strong>ni stranieri erano nel 1993 poco più <strong>di</strong> 200, <strong>di</strong> cui più della metà provenienti<br />
dall’Africa centro-settentrionale, mentre nel 2009 sono stati più <strong>di</strong> 3500 unità, <strong>di</strong> cui un<br />
terzo proveniente da paesi extra UE e l’altro terzo dall’Africa. Nel corso degli ultimi otto<br />
anni la popolazione straniera residente è passata da valori <strong>di</strong> poco inferiori al 5% nel 2002<br />
all’11.92% del 2009 e come emerge chiaramente dal quadro riassuntivo dei movimenti<br />
demografici è in aumento il numero dei citta<strong>di</strong>ni stranieri nati in Italia. Tale dato è ancora<br />
più significativo se si confronta l’andamento del saldo naturale della popolazione straniera<br />
con quello della popolazione residente totale: mentre il saldo naturale totale è in calo<br />
toccando valori negativi, il saldo naturale degli stranieri si mantiene positivo, con incrementi<br />
fuori me<strong>di</strong>a nel corso del biennio 2007/2008 e un nuovo calo nell’ultimo anno analizzato.<br />
Alla luce <strong>di</strong> questi dati va sottolineanto il ruolo importante della popolazione straniera nel<br />
rinnovamento <strong>di</strong> quella totale.<br />
2.9 Quadro riassuntivo dei dati demografici relativi alla popolazione straniera residente<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Nati 38 23 47 52 52 63 76 64<br />
Morti 3 0 5 2 3 5 3 5<br />
saldo naturale 35 23 42 50 49 58 73 59<br />
iscritti 266 428 398 323 347 707 675 514<br />
cancellati 77 120 198 171 183 232 216 287<br />
saldo migratorio 189 308 200 152 164 475 459 227<br />
SALDO TOTALE 224 331 242 202 213 533 532 286<br />
Totale popolazione straniera 1.407 1.738 1.980 2.182 2.395 2.868 3.343 3.553<br />
rispetto alla popolazione residente 4,98% 6,09% 6,87% 7,55% 8,28% 9,78% 11,29% 11,92%<br />
2.10 Evoluzione della popolazione straniera residente<br />
4.000<br />
3.500<br />
3.000<br />
2.500<br />
2.000<br />
1.500<br />
1.000<br />
500<br />
0<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Totale popolazione straniera<br />
88
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Analizzando la <strong>di</strong>stribuzione della popolazione per macroaree <strong>di</strong> provenienza (Europa UE,<br />
altri stati europei, Africa, America, Asia ed Oceania) si osserva come sia variata nel corso<br />
dell’ultimo decennio la composizione della popolazione straniera residente.<br />
Agli inizi degli anni ’90, quasi il 60% della popolazione straniera proveniva dall’Africa con<br />
in testa il Marocco con 77 presenze ed il Senegal con 33 unità, al secondo posto vi erano<br />
con il 17% della popolazione straniera totale i citta<strong>di</strong>ni provenienti dall’Europa extra UE<br />
(con in testa un piccolo gruppo <strong>di</strong> Albanesi – 19 unità) ed il 10 % dall’America. Fino al<br />
2000 la maggior parte della popolazione straniera residente era proveniente dall’Africa con<br />
472 unità (Marocco in testa con 360) ed al secondo posto vi erano i citta<strong>di</strong>ni europei extra<br />
UE con 463 unità (<strong>di</strong> cui 353 provenienti dall’Albania) con un’incidenza delle restanti<br />
macroaree <strong>di</strong> provenienza inferiore ai 4 punti percentuale. A partire dal 2001 si assiste al<br />
superamento dell’immigrazione extra UE su quella proveniente dall’Africa e<br />
contestualmente ad un aumento constante dei flussi migratori da parte <strong>di</strong> tutti i continenti.<br />
Analizzando i dati emerge, inoltre l’incremento dei flussi migratori da parte dei paesi facenti<br />
parte dell’Unione Europea a partire dal 2007, anno in cui è <strong>di</strong>venuto effettivo allargamento<br />
dell’UE a 27 stati.<br />
2.10 Distribuzione della popolazione straniera per macroaree <strong>di</strong> provenienza<br />
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Europa (UE)<br />
Altri stai europei<br />
17<br />
38<br />
20<br />
56<br />
22<br />
62<br />
21 22<br />
91 133<br />
25<br />
207<br />
24<br />
356<br />
24<br />
463<br />
599<br />
-<br />
-<br />
33<br />
939<br />
37<br />
1123<br />
39<br />
1252<br />
52<br />
1319<br />
Africa 131 162 192 216 271 353 431 472 482 - 654 696 746 847<br />
America 23 23 30 20 23 29 24 37 35 - 54 60 59 70<br />
Asia 13 19 11 17 18 27 33 35 63 - 57 63 85 106<br />
Oceania 0 0 0 0 0 0 0 0 2 - 1 1 1 1<br />
TOTALE 222 280 317 365 467 641 868 1.031 1.183 1.407 1.738 1.980 2.182 2.395<br />
2007 2008 2009<br />
Europa (UE27) 594 757 810<br />
Altri paesi europei 1132 1248 1350<br />
Africa 957 1092 1120<br />
America 78 94 105<br />
Asia 106 151 167<br />
Oceania 1 1 1<br />
Totale 2.868 3.343 3.553<br />
89
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.11.1 Distribuzione della popolazione straniera per macroaree <strong>di</strong> provenienza<br />
(dati relativi agli anni 1993-2009)<br />
1600<br />
1400<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<br />
Europa (UE27) Altri paesi euro pei Africa America Asia<br />
Di seguito sono riportati due <strong>di</strong>agrammi che mostrano il cambiamento nella composizione<br />
percentuale della popolazione straniera alla situazione del 1993 e del 2009. (Va ricordato<br />
che nel 1993 la popolazione straniera residente era pari a 222 abitanti, mentre nel 2009 era<br />
pari a 3.353 abitanti), con il cambio <strong>di</strong> provenienza della popolazione straniera<br />
maggiormente presente: nel 1993 era l’Africa, nel 2009 sono gli stati europei extra UE, le<br />
rimanenti aree <strong>di</strong> provenienze sono <strong>di</strong>minuite in rapporto relativo pur essendo lievemente<br />
cresciute in numero. Resta da <strong>di</strong>re che l’Oceania con la sua unica rappresentante australiana<br />
rappresenta l’ultima macroarea in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza.<br />
Percent uale popolazione straniera al 1993<br />
10%<br />
59%<br />
6% 0%<br />
Europa (UE) Alt r i st ai europei (NON UE) Africa America Asia Oceania<br />
8%<br />
17%<br />
90<br />
32%<br />
Percentuale popolazione straniera al 2009<br />
3% 5% 0%<br />
37%<br />
23%<br />
Europa (UE27) Altri paesi europei Africa America Asia Oceania
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.4 Le attività economiche<br />
Relativamente alle attività economiche presenti sul territorio braidese sono stati raccolti ed<br />
analizzati i dati relativi alle imprese, rimandando per quanto riguarda la situazione degli<br />
addetti per le varie categorie <strong>di</strong> attività al Capitolo 2.2.2 in cui si descrive l’evoluzione<br />
demografica. L’analisi del sistema economico della Città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è stata condotta partendo<br />
dai dati forniti dalla Camera <strong>di</strong> Commercio della Provincia <strong>di</strong> Cuneo, integrandoli, ove<br />
possibile con i dati ISTAT.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o si compone <strong>di</strong> una prima parte in cui vengono presentati i dati relativi alle imprese<br />
dell’intera provincia <strong>di</strong> Cuneo e della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ed al loro andamento demografico ed una<br />
seconda parte in cui vengono analizzati nello specifico i settori: primario (agricoltura),<br />
secondario (industria) e terziario (commercio, trasporti e servizi).<br />
Per una trattazione più approfon<strong>di</strong>ta del settore commerciale si rimanda algi elaborati<br />
costituenti Adeguamento ai criteri commerciali approvati con DCC 3 26/01/2009, cui<br />
vengono esplicati i dati relativi all’adeguamento alle nuove <strong>di</strong>sposizioni normative in materia<br />
commerciale.<br />
A tale proposito, vale la pena richiamare i dati del Censimento Popolazione ISTAT del 2001<br />
relativi alla popolazione attiva occupata. Analizzando le percentuali per settore <strong>di</strong> attività<br />
emerge come oltre metà della popolazione sia occupata nel settore terziario (con un 16%<br />
impiegato nel commercio in generale), il 43% occupata nel settore secondario<br />
(principalmente attività manifatturiere) ed il restante 3% in attività primarie (agricoltura in<br />
testa) come emerge dal grafico riportato. Il numero degli addetti nel 2001 superava <strong>di</strong> poco<br />
le 12.000 unità<br />
Popolazione occupata per settori <strong>di</strong> attività<br />
ATTIVITA'<br />
TERZIARIA<br />
54%<br />
ATTIVITA'<br />
PRIMARIA<br />
3%<br />
91<br />
ATTIVITA'<br />
SECONDARIA<br />
43%<br />
Popolazione occupata per sezioni <strong>di</strong> attività economica – dati percentuali (Censimento 2001)
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Il Sistema delle imprese della Provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
La Provincia <strong>di</strong> Cuneo è la seconda a livello regionale per il numero <strong>di</strong> imprese dopo la<br />
provincia <strong>di</strong> Torino. Nell’ultimo quinquennio analizzato, emerge che il numero delle imprese<br />
è <strong>di</strong>minuito leggermente, registrando una flessione complessiva tra il 2006-2010 <strong>di</strong> circa<br />
l’1%, in controtendenza con i dati regionali che invece mostrano un’incremento, come tra<br />
l’altro si evince dalla tabella seguente:<br />
Consistenza delle imprese attive per provincia:<br />
IMPRESE ATTIVE PER PROVINCIA<br />
2006 2007 2008 2009 2010<br />
92<br />
var % 2009-<br />
2010<br />
Cuneo 75.249 75.096 74.836 74.363 74.354 -0,01%<br />
Piemonte 468.065 468.750 469.506 468.406 469.340 0,20%<br />
Fonte: Piemonte in cifre<br />
Analizzando ora le imprese attive <strong>di</strong>stinte per settore <strong>di</strong> attività economica della sola<br />
Provincia <strong>di</strong> Cuneo, durante l’ultimo quinquennio, emerge che il trend negativo complessivo<br />
dell’1,20%, è generato dal bilancio <strong>di</strong> alcune attività in forte calo prima tra tutte i trasporti e<br />
le comunicazioni con una flessione <strong>di</strong> circa il 20% e a seguire il settore dell’agricoltura, in<br />
flessione <strong>di</strong> circa il 10% come il settore dell’industria. In controtendenza, sono, invece, in<br />
crescita le costruzioni (+5,87%), il commercio e alberghi (+2,28%) i servizi con un<br />
incremento dell’ 11,68%.<br />
Numero <strong>di</strong> imprese attive <strong>di</strong>stinte per settore <strong>di</strong> attività economica (dati relativi alla<br />
Provincia <strong>di</strong> Cuneo):<br />
IMPRESE PER SETTORE DI ATTIVITA'<br />
SETTORE 2006 2007 2008 2009 2010<br />
var %<br />
2006-2010<br />
AGRICOLTURA 25.513 24.979 24.550 23.822 23.159 -10,16%<br />
INDUSTRIA 7.478 7.419 7.436 6.797 6.792 -10,10%<br />
COSTRUZIONI 10.465 10.653 10.710 10.942 11.118 5,87%<br />
COMMERCIO E ALBERGHI 17.213 17.250 17.255 17.481 17.615 2,28%<br />
TRASPORTI E<br />
COMUNICAZIONI<br />
1.808 1.755 1.706 1.532 1.496 -20,86%<br />
SERVIZI 10.936 11.169 11.378 12.065 12.382 11,68%<br />
IMPRESE NON<br />
CLASSIFICATE<br />
1.836 1.871 1.801 1.724 1.792 2,46%<br />
TOTALE 75.249 75.096 74.836 74.363 74.354 -1,20%<br />
Fonte: Piemonte in cifre<br />
Dinamica delle imprese per provincia:<br />
provincia<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> natalità<br />
2004 2005 2006<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> mortalità<br />
2004 2005 2006<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sviluppo<br />
2004 2005 2006<br />
Cuneo 5,91 5,87 6,12 6,31 5,64 6,66 -0,40 0,23 -0,54<br />
Piemonte 7,43 7,26 7,35 6,45 6,34 6,69 0,97 0,91 0,65<br />
Fonte: Registro Imprese – Banca dati Stock View – Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Cuneo
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Anche per quel che riguarda la <strong>di</strong>namica delle imprese (dati aggiornati al 2006) l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
natalità della provincia <strong>di</strong> Cuneo è tra i più bassi della regione, secondo solo alla provincia<br />
<strong>di</strong> Biella anche se in trend positivo rispetto agli anni precedenti, mentre l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> mortalità<br />
si mantiene grossomodo nella me<strong>di</strong>a, con un trend positivo rispetto agli anni precedenti; <strong>di</strong><br />
conseguenza anche l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sviluppo è tra i più bassi della Regione.<br />
Movimento demografico imprese – anno 2010:<br />
agricoltura industria costruzioni commercio<br />
93<br />
alberghi e<br />
ristoranti<br />
trasporti e<br />
comunicazioni<br />
servizi<br />
imprese non<br />
classificate<br />
TOTALE<br />
Iscrizioni 545 267 858 817 220 35 648 1109 4.499<br />
Cessazioni 1274 349 779 970 287 82 629 151 4.521<br />
Cuneo Saldo -729 -82 79 -153 -67 -47 19 958 -22<br />
Iscrizioni 1727 1804 5761 6636 1631 415 5621 8895 32.490<br />
Cessazioni 3450 2966 6033 8326 2040 925 6269 1686 31.695<br />
Piemonte Saldo -1.723 -1.162 -272 -1.690 -409 -510 -648 7209 795<br />
Fonte: Piemonte in cifre<br />
I dati in<strong>di</strong>cati nelle <strong>di</strong>namiche delle imprese trovano riscontro nell’analisi del movimento<br />
demografico delle imprese: per la provincia <strong>di</strong> Cuneo, le costruzioni, i servizi e gli altri tipi<br />
<strong>di</strong> imprese hanno avuto un saldo positivo, nel 2010. Tali dati non risultano essere in<br />
continuità con il trend provinciale. In complesso però il saldo regionale è in crescita mentre<br />
il saldo della provincia <strong>di</strong> Cuneo è in negativo con un valore <strong>di</strong> 22 unità.<br />
Analizzando,invece, le imprese attive della Provincia <strong>di</strong> Cuneo per forma giuri<strong>di</strong>ca emerge<br />
una flessione delle sole imprese in<strong>di</strong>viduali che rappresentano, circa il 4,5% in meno; esse<br />
oltre il 20% del totale. Sono in forte crescita le società <strong>di</strong> capitali (+17%), mentre le società<br />
<strong>di</strong> persone registrano un lieve incremento e le altre forme giuri<strong>di</strong>che fanno registrare sono<br />
un incremento <strong>di</strong> oltre l’8%.<br />
Imprese attive <strong>di</strong>stinte per forma giuri<strong>di</strong>ca (valore assoluto)<br />
IMPRESE ATTIVE PER FORMA GIURIDICA<br />
var % 2006-<br />
2006 2007 2008 2009 2010 2010<br />
Società <strong>di</strong> capitali 5429 5745 6010 6212 6547 17,08%<br />
Società <strong>di</strong> persone 16695 16797 16867 16834 16781 0,51%<br />
Imprese in<strong>di</strong>viduali 51809 51202 50574 49913 49586 -4,48%<br />
Altre forme 1316 1352 1385 1404 1440 8,61%<br />
Totale 75249 75096 74836 74363 74354 -1,20%<br />
Fonte: Piemonte in cifre<br />
Imprese attive <strong>di</strong>stinte per forma giuri<strong>di</strong>ca (valore relativo)<br />
IMPRESE ATTIVE PER FORMA GIURIDICA<br />
% 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % 2010<br />
Società <strong>di</strong> capitali 7,21% 7,65% 8,03% 8,35% 8,81%<br />
Società <strong>di</strong> persone 22,19% 22,37% 22,54% 22,64% 22,57%<br />
Imprese in<strong>di</strong>viduali 68,85% 68,18% 67,58% 67,12% 66,69%
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
IMPRESE ATTIVE PER FORMA GIURIDICA<br />
% 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % 2010<br />
Altre forme 1,75% 1,80% 1,85% 1,89% 1,94%<br />
Totale 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%<br />
Fonte: Piemonte in cifre<br />
Il Sistema delle imprese della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Passando ora all’analisi <strong>di</strong> dettaglio dell’area braidese emerge che negli ultimi anni<br />
l’impren<strong>di</strong>toria braidese ha conosciuto una fase <strong>di</strong> lenta crescita intervallata da anni con<br />
trend maggiormente positivo come il 2001 ed il 2005 seguiti nell’anno successivo da<br />
momenti <strong>di</strong> arresto. Nell’ultimo anno la variazione è stata leggermente negativa:<br />
analizzando nel dettaglio i settori <strong>di</strong> attività gli unici settori con saldo positivo sono le<br />
costruzioni ed il commercio, oltre che quelle non classificate; tra quelle in maggio flessione<br />
troviamo l’industria, i trasporti e l’agricoltura con valori superiori al 3% <strong>di</strong> decremento.<br />
Consistenza delle imprese registrate nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> – anni 1999-2006<br />
SETTORE 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
var %<br />
2005-2006<br />
AGRICOLTURA 321 321 317 308 302 297 295 286 -3,05%<br />
INDUSTRIA 316 320 328 315 325 329 324 312 -3,70%<br />
COSTRUZIONI-<br />
EDILIZIA<br />
444 474 496 507 542 574 599 613 2,34%<br />
COMMERCIO-<br />
ALBERGHI<br />
857 875 901 861 888 865 881 887 0,68%<br />
TRASPORTI-<br />
COMUNICAZIONI<br />
75 77 76 74 76 86 92 89 -3,26%<br />
SERVIZI 622 670 849 698 671 688 728 724 -0,55%<br />
IMPRESE NON<br />
CLASSIFICATE<br />
/ / / / 19 15 15 16 6,67%<br />
TOTALE 2.635 2.737 2.967 2.763 2.823 2.854 2.934 2.927 -0,24%<br />
In relazione alla situazione provinciale, la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si attesta sui valori me<strong>di</strong>, registrando<br />
un sensibile calo delle imprese industriali (-3,70% contro lo 0,07% della me<strong>di</strong>a provinciale)<br />
ed una leggera flessione delle attività per servizi (che decrescono dello 0,55% contro una<br />
tendenza provinciale positiva al 2,28%)<br />
Un aspetto preso in considerazione nell’analisi delle imprese è quello relativo<br />
all’impren<strong>di</strong>torialità femminile. I dati in nostro possesso riguardano gli anni dal 2003 al<br />
2006 relativamente alla Provincia <strong>di</strong> Cuneo ed al 2005 per quanto riguarda la citta <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Nel 2006 le imprese “in rosa” erano pari a 17.391 unità rappresentando quasi il 25% delle<br />
imprese totali della provincia <strong>di</strong> Cuneo: la provincia cuneese infatti è seconda solo a Torino<br />
per numero <strong>di</strong> imprese femminili. Se si analizza l’incidenza percentuale delle imprese<br />
94
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
femminili sul totale delle imprese attive, la provincia <strong>di</strong> Cuneo è terza dopo Alessandria ed<br />
Asti, ed in valore relativo superiore alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />
La variazione percentuale tra il 2005 ed il 2006 è pari al 2,68% in totale, analizzando nello<br />
specifico i vari settori <strong>di</strong> attività emerge come i trasporti e le comunicazioni siano il settore<br />
maggiormente in declino, mentre quello delle costruzioni è quello con il maggior trend<br />
positivo (senza contare le imprese non classificate). Analizzando invece la ripartizione<br />
settoriale emerge che al primo posto troviamo l’agricoltura, al secondo il commercio e<br />
alberghi ed al terzo i servizi.<br />
Un dato significativo è il contributo apportato dalle imprese femminili al mondo<br />
impren<strong>di</strong>toriale, valutato con l’incidenza sul totale delle imprese nello specifico settore: i<br />
comparti con maggior numero <strong>di</strong> imprese femminili sono gli alberghi e ristoranti (34%), i<br />
servizi (32,5%), agricolo (31%) e commercio (27,6%), come riportato dalle tabelle<br />
seguenti:<br />
Consistenza delle imprese femminili attive per settore <strong>di</strong> attività in provincia <strong>di</strong> Cuneo:<br />
IMPRESE FEMMINILI ATTIVE<br />
var %<br />
SETTORE 2003 2004 2005 2006<br />
2005-2006<br />
AGRICOLTURA 8.555 8.338 8.165 7.903 -3,21%<br />
INDUSTRIA 974 958 983 996 1,32%<br />
COSTRUZIONI 328 342 363 372 2,48%<br />
COMMERCIO<br />
ALBERGHI - RISTORANTI<br />
3.638<br />
921<br />
3.681<br />
937<br />
3.739<br />
971<br />
4.726 0,34%<br />
TRASPORTI-<br />
COMUNICAZIONI 145 161 177 145 -18,08%<br />
SERVIZI 3.206 3.308 3.422 3.206 -6,31%<br />
IMPRESE NON<br />
CLASSIFICATE 43 40 37 43 16,22%<br />
TOTALE 17.810 17.765 17.857 17.391 -2,68%<br />
Fonte: Registro Imprese – Banca dati Stock View – Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Cuneo<br />
Analizzando la ripartizione delle imprese femminili secondo la forma giuri<strong>di</strong>ca si nota come,<br />
in accordo con i trend totali delle imprese attive, sia l’impresa in<strong>di</strong>viduale la tipologia <strong>di</strong><br />
impresa scelta dalle donne (quasi l’80% del totale), seguita da società <strong>di</strong> persone, società <strong>di</strong><br />
capitali e da ultime le cooperative. In continuità con la tendenza consolidatasi a livello<br />
provinciale e regionale, nell’ultimo triennio sono aumentate le società <strong>di</strong> persone, le<br />
cooperative e le società <strong>di</strong> capitali (che sono raddoppiate), mentre le imprese in<strong>di</strong>viduali<br />
sono in costante flessione.<br />
95
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Consistenza delle imprese femminili attive per forma giuri<strong>di</strong>ca in provincia <strong>di</strong> Cuneo:<br />
IMPRESE FEMMINILI ATTIVE<br />
forma giuri<strong>di</strong>ca 2003 2004 2005 2006<br />
imprese in<strong>di</strong>viduali 14.610 14.455 14.366 14.072<br />
società <strong>di</strong> persone 2.833 2.881 2.971 2.988<br />
società <strong>di</strong> capitali 224 289 373 451<br />
cooperative 111 117 121 124<br />
altre forme giuri<strong>di</strong>che 32 23 26 28<br />
TOTALE 17.810 17.765 17.857 17.663<br />
Fonte: Registro Imprese – Banca dati Stock View – Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Cuneo<br />
Molto positivo risulta infine il dato relativo alla densità impren<strong>di</strong>toriale delle imprese<br />
femminili per la provincia <strong>di</strong> Cuneo, che è pari a 6,09 imprese ogni 100 abitanti,<br />
corrispondente ad un’impresa ogni 16 abitanti; tale valore è il più alto registrato per le<br />
province piemontesi seguito da Asti e da Alessandria: la me<strong>di</strong>a regionale è pari a 4,47<br />
imprese ogni 100 donne.<br />
Analizzando i medesimi dati per la realtà impren<strong>di</strong>toriale braidese si nota come nel corso<br />
dell’ultimo triennio siano aumentate le imprese femminili; tale crescita però non permette <strong>di</strong><br />
equilibrare la percentuale <strong>di</strong> attività “in rosa” rispetto al totale che nel 2005 superava <strong>di</strong><br />
poco il 20%, attestandosi su valori decisamente più bassi rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale e<br />
regionale. I settori in maggiore crescita (per numero <strong>di</strong> esercizi aperti) sono il commercio e i<br />
servizi, seguiti da agricoltura, alberghi e trasporti (3 imprese ciascuno). Valutando le<br />
variazioni percentuali rispetto al 2005, le attività in maggiore sviluppo sono i trasporti, gli<br />
alberghi e l’agricoltura. Sono invece in calo l’industria ed il settore delle costruzioni.<br />
Consistenza delle imprese femminili attive per settore <strong>di</strong> attività nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>:<br />
IMPRESE FEMMINILI ATTIVE<br />
var %<br />
SETTORE 2002 2003 2004 2005 2004-2005<br />
AGRICOLTURA / 50 48 51 6,25%<br />
INDUSTRIA / 62 60 58 -3,33%<br />
COSTRUZIONI / 22 23 21 -8,70%<br />
COMMERCIO / 208 208 217 4,33%<br />
ALBERGHI -<br />
RISTORANTI / 32 30 33 10,00%<br />
TRASPORTI-<br />
COMUNICAZIONI / 5 9 12 33,33%<br />
SERVIZI / 184 190 196 3,16%<br />
IMPRESE NON<br />
CLASSIFICATE / 2 1 1 0,00%<br />
TOTALE / 565 569 589 +5,27%<br />
Passando all’analisi delle imprese femminili <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> per forma giuri<strong>di</strong>ca emerge come la<br />
tipologia più <strong>di</strong>ffusa sia quella dell’impresa in<strong>di</strong>viduale, che in controtendenza con i trend<br />
provinciali è in aumento, la seconda tipologia è quella della società <strong>di</strong> persone, in lieve<br />
aumento ed al terzo le società <strong>di</strong> capitale che contano 21 unità e sono in costante crescita.<br />
Le cooperative sono costituite da poche unità (4 nel 2005).<br />
96
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Consistenza delle imprese femminili attive per forma giuri<strong>di</strong>ca nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>:<br />
IMPRESE FEMMINILI ATTIVE<br />
Forma giuri<strong>di</strong>ca 2002 2003 2004 2005<br />
imprese in<strong>di</strong>viduali / 383 383 395<br />
società <strong>di</strong> persone / 166 162 168<br />
società <strong>di</strong> capitale / 13 19 21<br />
cooperative / 3 5 4<br />
altre forme giuri<strong>di</strong>che / 0 0 1<br />
TOTALE / 565 569 589<br />
Confrontando i dati provinciali e comunali, emerge come l’impren<strong>di</strong>torialità femminile<br />
braidese si <strong>di</strong>scosti dalla me<strong>di</strong>a della provincia <strong>di</strong> Cuneo, sia per il trend globale (positivo e<br />
superiore al 5%, contro una flessione superiore a 2,5%), sia per le <strong>di</strong>fferenze tra le varie<br />
categorie: l’agricoltura, i trasporti ed i servizi che nella provincia hanno valori negativi, a<br />
<strong>Bra</strong> presentano percentuali fortemente positive, l’industria e le costruzioni che tirano a<br />
livello provinciale, nel <strong>Comune</strong> hanno vissuto una battuta d’arresto; le attività commerciali<br />
ed alberghiere registrano invece un notevole incremento, mentre a livello provinciale restano<br />
pressoché costanti.<br />
97
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Le imprese artigiane<br />
Analizzando il sistema dell imprese artigiane della Provincia <strong>di</strong> Cuneo relativi agli ultimi anni<br />
(dal 1999 al 2004) emerge una crescita quasi costante (dell’or<strong>di</strong>ne del centinaio) fino al<br />
2003. Nel 2004 si riscontra una flessione <strong>di</strong> circa 700 unità (dell’or<strong>di</strong>ne del 3%). I settori<br />
maggiormante presenti sono qualeeli delle costruzioni e delle attività manifatturiere.<br />
Imprese artigiane <strong>di</strong>stribuite per settori Provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
ATTIVITA’ 1999 2000 2001 2002 2003 2004<br />
Agricoltura, caccia 248 265 243 252 256 272<br />
Estrazione mineraria 63 63 58 55 51 26<br />
Attività manifatturiere 6.013 6.039 6.081 6.134 6.135 5.658<br />
Produzione e <strong>di</strong>stribuzione<br />
energia, acqua, gas<br />
4 6 6 6 6 4<br />
Costruzioni 7.206 7.267 7.697 7.907 8.214 8.351<br />
Commercio ingrosso e<br />
minuto<br />
1.939 1.951 1.813 1.714 1.669 1.555<br />
Trasporti e comunicazioni 1.873 1.902 1.715 1.662 1.627 1.440<br />
Informazione, ricerca 552 572 586 581 564 535<br />
Pubblica amministrazione,<br />
Istruzione, Sanità<br />
1.950 1.959 1.908 1.881 1.918 1.868<br />
TOTALE 19.848 20.024 20.107 20.230 20.479 19.781<br />
Dalla tabella seguente che rappresenta il parallelo tra la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e la Provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
iscritte al registro delle imprese emerge che nel 2005 il numero delle imprese in provincia <strong>di</strong><br />
Cuneo ha ricominciato a crescere; analizzando invece la realtà braidese, nel corso<br />
dell’ultimo quinquennio con l’eccezione del 2001 che ha registrato un lieve calo, il trend è<br />
sempre stato in leggera crescita con 1.072 imprese iscritte nel 2005.<br />
Imprese artigiane iscritte al registro delle imprese in parallelo <strong>Bra</strong>/Provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />
ANNO NUMERO IMPRESE ISCRITTE<br />
(Prov. Cuneo)<br />
98<br />
NUMERO IMPRESE ISCRITTE<br />
(<strong>Bra</strong>)<br />
2000 20.024 999<br />
2001 20.107 945<br />
2002 20.230 996<br />
2003 20.479 1.026<br />
2004 19.781 1.065<br />
2005 20.263 1.072
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.5 Il settore primario<br />
Il settore primario occupa una percentuale piuttosto bassa della popolazione attiva braidese<br />
(pari al 4.2% - dati Censimento 2001), riveste però un ruolo <strong>di</strong> primo piano nel ruolo delle<br />
attività economiche: il comune <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è infatti interessato da un settore agricolo<br />
particolarmente vivace, basato su solide basi storico-tra<strong>di</strong>zionali e su molteplici iniziative <strong>di</strong><br />
innovazione tecnologica. Tale tendenza è confermata dal valore della Superficie Agricola<br />
Utilizzata (SAU) risulta percentualmente maggiore <strong>di</strong> 5 punti percentuali rispetto alla me<strong>di</strong>a<br />
provinciale (dati V Censimento generale dell’agricoltura - 2000).<br />
Superficie Agricola Utilizzata (SAU)<br />
SAU superficie totale %<br />
ha ha<br />
<strong>Bra</strong> 3.767,46 5.017,97 75,1%<br />
Prov. Cuneo 330.740,61 469.751,03 70,4%<br />
Piemonte 1.069.565,01 1.528.265,73 70,0%<br />
Fonte: ISTAT “V censimento generale dell’agricoltura” 2000<br />
Osserviamo ora più nello specifico i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> utilizzo della SAU: si nota come il<br />
territorio agricolo braidese sia in larga parte interessato da colture red<strong>di</strong>tizie quali i<br />
seminativi (pari all’80% circa della SAU), seguito dai pascoli e prati permanenti (16% della<br />
SAU) ed il restante interessato da coltivazioni legnose (4% della SAU). Questi valori sono<br />
in controtendenza con il territorio della provinicia <strong>di</strong> Cuneo, per più <strong>di</strong> metà dalla SAU<br />
complessiva interessato da pascoli e prati permanenti e per il 40% da seminativi;<br />
analizzando la situazione regionale si nota invece un’inversione <strong>di</strong> colture prevalenti (54%<br />
della SAU a seminativi e 37% a prati e pascoli). Tale dato conferma la tendenza del<br />
territorio braidese alla produzione <strong>di</strong> prodotti orticoli <strong>di</strong> ottima qualità ed ampia varietà<br />
soprattutto nella parte bassa verso Pollenzo, ed alla produzione <strong>di</strong> cereali, a cui si aggiunge<br />
l’importante attività dell’allevamento bovino che produce una filiera (latte, carne, concia<br />
delle pelli) che ha fortemente con<strong>di</strong>zionato lo sviluppo e la crescita <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel corso<br />
dell’ultimo secolo. Valutando il numero <strong>di</strong> aziende, si vede come le 376 aziende agricole<br />
braidese abbiano una SAU me<strong>di</strong>a superiore alla me<strong>di</strong>a provinciale e regionale: 10 ha circa<br />
contro gli 8,41 ha della provincia <strong>di</strong> Cuneo e gli 8,84 ha me<strong>di</strong> per le aziende a livello<br />
regionale.<br />
Composizione della SAU<br />
Seminativi<br />
SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA<br />
Coltivazioni legnose<br />
agrarie<br />
99<br />
Prati permanenti e<br />
pascoli<br />
Totale<br />
ha % ha % ha % ha<br />
<strong>Bra</strong> 3.001,67 79,7% 160,31 4,3% 605,48 16,1% 3.767,46<br />
Prov. Cuneo 131.276,64 39,7% 48.708,77 14,7% 179.985,41 54,4% 330.740,61<br />
Piemonte 578.419,96 54,1% 96.810,76 9,1% 394.334,29 36,9% 1.069.565,01<br />
Fonte: ISTAT “V censimento generale dell’agricoltura” 2000
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
SAU me<strong>di</strong>a per azienda<br />
n. aziende SAU SAU me<strong>di</strong>a<br />
ha ha<br />
<strong>Bra</strong> 376 3.767,46 10,02<br />
Prov. Cuneo 39.336 330.740,61 8,41<br />
Piemonte 120.965 1.069.565,01 8,84<br />
Fonte: ISTAT “V censimento generale dell’agricoltura” 2000<br />
Analizzando il numero <strong>di</strong> imprese per tipo <strong>di</strong> possesso si vede come quasi il 70% delle<br />
stesse siano in titolo <strong>di</strong> proprietà, con valori comunque inferiori alla me<strong>di</strong>a provinciale e<br />
regionale, mentre proporzionalmente le aziende in titolo <strong>di</strong> affitto sono pari ad un valore che<br />
è circa il doppio <strong>di</strong> quello provinciale e regionale.<br />
Analizzando invece il tipo <strong>di</strong> possesso della SAU, la situazione varia notevolmente con la<br />
maggior parte della SAU in titolo <strong>di</strong> possesso misto (nel caso <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> quasi esclusivamente<br />
parte in proprietà e parte in affitto), valore che si attesta intorno al 50% per il territorio<br />
provinciale e regionale. La proprietà rappresenta poco più del 25% della SAU complessiva<br />
e l’affitto del 4%; l’uso gratuito rappresenta anche in questo caso una frazione trascurabile.<br />
Numero aziende per tipo <strong>di</strong> possesso<br />
Proprietà<br />
TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI<br />
Affitto Uso gratuito Miste<br />
TOTALE<br />
num % num % num % num % num<br />
<strong>Bra</strong> 260 69,15% 12 3,19% 1 0,27% 103 27,39% 376<br />
Prov. Cuneo 28.301 72,02% 776 1,97% 455 1,16% 9.766 24,85% 39.298<br />
Piemonte 65.175 77,41% 1.150 1,37% 719 0,85% 17.148 20,37% 84.192<br />
Fonte: ISTAT “V censimento generale dell’agricoltura” 2000<br />
SAU per tipo <strong>di</strong> possesso<br />
TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI<br />
Proprietà Affitto Uso gratuito Miste<br />
100<br />
TOTALE<br />
ha % ha % ha % ha % ha<br />
<strong>Bra</strong> 953,37 25,31% 154,90 4,11% 4,57 0,12% 2.654,62 70,46% 3.767,46<br />
Prov. Cuneo 150.723,11 45,57% 18.475,40 5,59% 2.299,32 0,70% 159.241,78 48,15% 330.739,61<br />
Piemonte 251.839,11 43,73% 27.054,94 4,70% 3.588,17 0,62% 293.415,66 50,95% 575.897,88<br />
Fonte: ISTAT “V censimento generale dell’agricoltura” 2000<br />
Da tali analisi emerge come il territorio braidese sia interessata da un consistente numero <strong>di</strong><br />
aziende <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>o piccole (intorno ai 10 ha <strong>di</strong> SAU), operanti su terreni <strong>di</strong><br />
proprietà o in regime misto <strong>di</strong> proprietà ed affitto.<br />
I dati del Censimento 2001 sono avvalorati dallo stu<strong>di</strong>o agronomo condotto per la presente<br />
Revisione generale riportato, a cui si rimanda integralmente al Rapporto Ambientale<br />
costituente parte integrante della presente Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C.. Vale la pena <strong>di</strong><br />
ricordare come le attività trainanti siano l’orticoltura <strong>di</strong> campo e protetta, che produce<br />
ortaggi <strong>di</strong> eccellente qualità rinomati a livello regionale ed extraregionale e <strong>di</strong> conseguenza<br />
molto red<strong>di</strong>tizi, la zootecnia sia bovina nei suoi due aspetti <strong>di</strong> qualità e latte sia cunicola, la
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
produzione cerealicolo-foraggera in cui predomina il mais affiancato da risaie da seme,<br />
pioppicoltura e dal settore emergente del noccioleto-corileto.<br />
In definitiva, pur impiegando un numero <strong>di</strong> addetti percentualmente modesto rispetto alla<br />
popolazione attiva, l’agricoltura per la realtà comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> rappresenta un settore<br />
economico ancora fortemente caratterizzante, soprattutto collegato alla valorizzazione<br />
enogastronomica del territorio.<br />
Sono <strong>di</strong>fatti due i prodotti gastronomici braidesi che sono conosciuti ed apprezzati a livello<br />
nazionale ed internazionale: si tratta del formaggio o toma <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, formaggio <strong>di</strong> latte<br />
vaccino, prodotto nelle due qualità tenero e duro, che può fregiarsi del titolo <strong>di</strong> Prodotto <strong>di</strong><br />
Origine Protetta (D.O.P.) e della salsiccia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> realizzata con carne magra <strong>di</strong> vitello e<br />
pancetta <strong>di</strong> maiale che dal 2003 è un marchio <strong>di</strong> qualità con <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> produzione ed è<br />
riconosciuta nell’Atlante dei prodotti agroalimentari tra<strong>di</strong>zionali del Piemonte. La<br />
produzione della salsiccia <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> può fregiarsi <strong>di</strong> una Concessione Regia <strong>di</strong> Casa Savoia a<br />
firma <strong>di</strong> Re Carlo Alberto nel 1847. Tale atto proibiva la produzione <strong>di</strong> salsicce bovine in<br />
tutto il territorio nazionale con l’eccezione <strong>di</strong> quella prodotta a <strong>Bra</strong> dai macellai locali. La<br />
leggenda vuole che tale provve<strong>di</strong>mento fosse stato emesso per danneggiare la forte<br />
comunità ebraica della vicina Cherasco che, per motivi religiosi, non poteva consumare<br />
carne <strong>di</strong> maiale. Successivamente, per evitare un rapido irranci<strong>di</strong>mento delle carni, i macellai<br />
braidesi miscelarono il grasso suino alla carne magra, sostituendo così l'utilizzo del grasso<br />
bovino.<br />
101
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.6 Il settore Secondario<br />
A <strong>Bra</strong> il settore secondario occupa circa il 45% della popolazione attiva (dato ISTAT<br />
Censimento 2001) e ricopre circa un terzo delle imprese attive con attività manifatturiere,<br />
costruzioni, e produzioni varie; come già descritto nei paragrafi precedenti, il settore<br />
artigianale è piuttosto vivace con oltre mille imprese iscritte nel registro del 2005.<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è sede <strong>di</strong> alcune grosse realtà produttive quali la Abet Laminati SpA<br />
costruita nel 1957 e produttrice <strong>di</strong> laminati decorativi, l’Arpa Industriale che produce<br />
laminati plastici ad alta pressione dal 1954, la Rolfo nata nel 1885 nel settore<br />
dell’allestimento delle attrezzature per il trasporto dei veicoli e <strong>di</strong> numerose realtà minori.<br />
Nonostante i dati relativi agli ultimi anni <strong>di</strong>mostrino un settore in crisi, con un lento costante<br />
decremento delle imprese a livello comunale, nella realtà braidese l’attuazione <strong>di</strong> alcuni<br />
strumenti urbanistici quali il PIP Monviso ed il PIP Pollenzo <strong>di</strong>mostrano una fiducia degli<br />
impren<strong>di</strong>tori locali in tale settore, fortemente ra<strong>di</strong>cato nella tra<strong>di</strong>zione locale. A tal proposito<br />
riportiamo <strong>di</strong> seguito i dati relativi ai nuovi impianti industriali realizzati tra il 2000 ed il<br />
2005.<br />
ANNO DENOMINAZIONE AZIENDA INDIRIZZO ATTIVITA’ PREVALENTE SUPERFICIE (mq)<br />
2000 <strong>Bra</strong> Servizi C.so Monviso Riciclaggi ecologici 2.306,59<br />
“ Agnelli Snc Via G. Piumati Compensati Legno 1.200,00<br />
“ Baratti & Milano Via Don Orione, 119/b Dolciaria 16,60<br />
“ Borello F.lli Via Don Orione Mangimificio 111,00<br />
2001 Rolfo Spa Via 1° Maggio Rimorchi autocarri 104,00<br />
“ ABET Laminati Spa Str.Falchetto, 30 Laminati plastici 4.825.00<br />
“ ABET Laminati Spa Viale Industria, 21 Laminati plastici 481,00<br />
“ ABET Laminati Spa Str.Falchetto, 30 Laminati plastici 360,00<br />
2002 Rolfo Spa C.so IV Novembre, 30 Carrozzeria 3.878,24<br />
“ ABET Laminati Spa Viale Industria, 21 Laminati plastici 1.035,00<br />
“ <strong>Bra</strong> Servizi C.so Monviso Riciclo materiali 4.670,00<br />
“ Baratti & Milano Via Don Orione, 119/b Dolciaria 1.992,85<br />
“ ABET Laminati Spa Viale Industria, 21 Laminati plastici 200,00<br />
2003 AGRILEASING Spa Via Gabotto Soc. Finanziaria 296,00<br />
“ Mon<strong>di</strong>al Car Service Snc Loc. Tetti Arlorio Carrozzeria 1.873,88<br />
“ S.B.S. Leasing Spa C.so Monviso Soc. Finanziaria 2.788,50<br />
“ Soc. EMMEGI Snc Str. Crosassa, 15/a Fabbri, Carpenteria 590,15<br />
ABET Laminati Spa Str.Falchetto, 30 Laminati plastici 100,00<br />
102
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
ANNO<br />
DENOMINAZIONE<br />
AZIENDA<br />
INDIRIZZO<br />
2004 Mon<strong>di</strong>al Car Service Snc C.so Monviso<br />
103<br />
ATTIVITA’<br />
PREVALENTE<br />
Autoriparazioni parti<br />
meccaniche, elettriche e<br />
motoristiche<br />
SUPERFICIE<br />
(mq)<br />
2.813,00<br />
“ RG2 <strong>di</strong> Racca G&G snc C.so Monviso Impresa e<strong>di</strong>le 1.680,00<br />
“<br />
Siecab srl C.so Monviso<br />
Realizzazione impianti elettrici,<br />
industriali, automatizzati, <strong>di</strong><br />
trazione<br />
720,00<br />
2005 Abet Laminati SpA Viale Industria, 21 Laminati plastici 48,00<br />
Le superfici maggiori impiegate riguardano l’Abet Laminati (con quasi 5.300mq in Strada<br />
Falchetto e quasi 1.800mq in viale Industria), la <strong>Bra</strong> Servizi (con circa 7.000mq in c.so<br />
Monviso), la Mon<strong>di</strong>alCar Service (4.700 mq circa in corso Monviso), la Rolfo (quasi<br />
4.000mq) ed infine la Baratti & Milano (2000mq in via Don Orione a Ban<strong>di</strong>to).<br />
Analizzando la localizzazione sul territorio degli inse<strong>di</strong>amenti, le aree maggiormente<br />
coinvolte da attività produttive ed industriali sono quelle a sud <strong>di</strong> via Piumati in<br />
corrispondenza del PIP Monviso, in fase <strong>di</strong> realizzazione; in tale zona è anche <strong>di</strong>slocata la<br />
<strong>Bra</strong>Gas, unico stabilimento del comune ad essere sottoposto a R.I.R. Se si analizza il Piano<br />
Regolatore in base alle destinazioni d’uso emerge come il blocco produttivo tra via Piumati<br />
e Corso Monviso si insinui come una spina all’interno del tessuto residenziale citta<strong>di</strong>no, <strong>di</strong><br />
fatto creando una cesura tra la parte centrale ed i quartieri posti a sud in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Roreto<br />
<strong>di</strong> Cherasco, e rappresentando una barriera rafforzata dalla presenza della ferrovia tra due<br />
porzioni <strong>di</strong> città.<br />
Altro polo fortemente industriale è l’area compresa tra la tangenziale, la ferrovia e strada<br />
Falchetto, interessato in buona parte dal PEC dell’Abet <strong>di</strong> recente approvazione. Non sono<br />
esenti dalla presenza <strong>di</strong> attività produttive le due frazioni principali: la periferia a nord <strong>di</strong><br />
Ban<strong>di</strong>to in <strong>di</strong>rezione Sanfrè è occupata da alcuni stabilimenti, così come il triangolo<br />
compreso tra la strada provinciale 261, strada Crociera Bur<strong>di</strong>na e via Nogaris in località<br />
Pollenzo, dove è in corso <strong>di</strong> realizzazione il nuovo PIP Pollenzo.<br />
Per quanto riguarda le attività artigianali, esse sono <strong>di</strong>slocate in maniera più <strong>di</strong>ffusa sul<br />
territorio comunale; spesso poste come zona cuscinetto tra la destinazione produttiva e<br />
quella residenziale; un <strong>di</strong>screto numero è localizzato intorno al nucleo centale <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to, si<br />
tratta per lo più <strong>di</strong> imprese me<strong>di</strong>o piccole <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni; aziende <strong>di</strong> maggiori<br />
<strong>di</strong>mensioni sono localizzate a nord del concentrico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> in <strong>di</strong>rezione Ban<strong>di</strong>to, in<br />
corrispondenza del nuovo centro commerciale. Le altre aree a destinazione artigianale sono<br />
localizzate sulle principali <strong>di</strong>rettrici verso Cuneo (SS 231) e verso Alba (SP 261).
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.2.7 Il settore Terziario<br />
Il settore terziario a <strong>Bra</strong> occupa oltre la metà della popolazione (dati ISTAT – Censimento<br />
2001) e delle imprese registrate al 2006. Attività trainanti per numero <strong>di</strong> imprese ed addetti<br />
sono il commercio ed il settore turistico ed alberghiero, i servizi (sanitari, istruzione,<br />
pubblica amministrazione, attività impren<strong>di</strong>toriali) giocano un ruolo importante nel sistema<br />
socioeconomico braidese. Di seguito vengono descritte sinteticamente le caratteristiche del<br />
settore commerciale e <strong>di</strong> quello turistico-alberghiero<br />
Il Commercio<br />
Rammentiamo in questa sede che la Revisione generale <strong>di</strong> P.R.G.C. adegua il territorio<br />
comunale alle nuove <strong>di</strong>sposizioni regionali in materia <strong>di</strong> commercio (DGR 50-10831 del<br />
24/03/2006, e pertanto per la trattazione dei criteri commerciali al documento approvato<br />
con D.C.C. n. 3 del 26-01-2009. In questa fase <strong>di</strong> indagine abbiamo acquisito i dati circa la<br />
<strong>di</strong>slocazione e la <strong>di</strong>ffusione degli esercizi commerciali.<br />
Nella tabella seguente vengono in<strong>di</strong>cate i dati relativi allo sviluppo dei pubblici esercizi attivi<br />
nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nel quinquennio 2000-2005; si nota come gli esercizi <strong>di</strong> vicinato siano<br />
aumentati del 12% passando dai 488 del 2000 ai 552 del 2005; nello specifico il settore<br />
misto è l’unico che ha subito una <strong>di</strong>minuzione, i negozi del settore alimentare sono cresciuti<br />
<strong>di</strong> sole tre unità, mentre il grosso incremento si è riscontrato nel settore non alimentare (+64<br />
esercizi). Per quanto riguarda le me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta il loro numero è rimasto<br />
immutato dal 2000al 2005 con una ri<strong>di</strong>stribuzione delle categorie, sono aumentati gli<br />
esercizi del settore misto a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> quelli del settore non alimentare.<br />
Imprese commerciali per settore: esercizi <strong>di</strong> vicinato<br />
COMMERCIO FISSO<br />
ESERCIZI DI VICINATO<br />
2000 2005<br />
settore misto 42 39<br />
settore alimentare 87 90<br />
settore non alimentare 359 423<br />
TOTALE 488 552<br />
Fonte: Ufficio Commercio <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Imprese commerciali per settore: me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
MEDIE STRUTTURE 2000 2005<br />
settore misto 8 11<br />
settore alimentare 0 0<br />
settore non alimentare 22 19<br />
TOTALE 30 30<br />
Analizzando nel dettaglio i pubblici esercizi, in questa categoria assistiamo ad un<br />
significativo incremento del numero <strong>di</strong> attività commerciali che passano dai 98 del 2000 ai<br />
104
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
132 del 2005 (+ 35% circa). Tutte le tipologie <strong>di</strong> pubblico esercizio sono cresciute nel corso<br />
dell’ultimo quinquennio, in particolare i ristoranti ed i ristoranti con bar.<br />
Pubblici esercizi per settore<br />
PUBBLICI ESERCIZI 2000 2005<br />
ristoranti (A) 9 15<br />
bar/caffè (B) 44 55<br />
ristoranti/bar (A+B) 23 33<br />
bar in sala danza (tipo C) 3 5<br />
bar in complessi recettivi alle sole<br />
persone alloggiate<br />
2 3<br />
bar in aree <strong>di</strong> servizio 3 3<br />
circoli privati 14 18<br />
TOTALE 98 132<br />
Fonte: Ufficio Commercio <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong><br />
Relativamente alla localizzazione degli esercizi commerciali, il centro storico e alcune delle<br />
<strong>di</strong>rettrici principali presentano fronti commerciali continui costituiti per lo più da attività <strong>di</strong><br />
vicinato localizzato al piano terra; le frazioni <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to e Pollenzo sono servite da pochi<br />
negozi <strong>di</strong> vicinato localizzati sulla viabilità principale, mentre alcune isolate attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong>stribuzione sono <strong>di</strong>slocate in capannoni singoli in aree periferiche, in particolare a<br />
Pollenzo nel triangolo compreso tra la SP n. 7 e la SP 261. Le altre frazioni risultano quasi<br />
del tutto prive persino delle attività commerciali <strong>di</strong> prima necessità.<br />
Nel concentrico le aree terziarie sono localizzate principalmente nella zona <strong>di</strong> Madonna dei<br />
fiori e sulle <strong>di</strong>rettrici verso la tangenziale: viale Costituzione e via Piumati. L’unico<br />
addensamento commerciale <strong>di</strong> tipo L2 presente sul territorio è il centro commerciale del<br />
supermercato Big Store (supermercato + 20 negozi) in viale Madonna dei fiori, inaugurato<br />
nell’estate del 2007 fortemente contestato dai commercianti braidese.<br />
105
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Il settore Turistico e alberghiero<br />
Il settore turistico negli ultimi anni è andato affermandosi maggiormente nel comune<br />
braidese, in particolare a seguito delle iniziative in campo eno-gastronomico realizzate dalla<br />
Pubblica Amministrazione: dalla manifestazione Cheese, all’apertura dell’Università <strong>di</strong><br />
Scienze Gastronomiche e dei relativi interventi <strong>di</strong> riqualificazione dell’Agenzia e del<br />
complesso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici monumentali carloalbertini a Pollenzo.<br />
Per quanto riguarda il bacino turistico Alba-<strong>Bra</strong>, confrontando i dati relativi agli anni<br />
compresi tra il 1998 ed il 2005 riassunti nella tabella seguente, è evidente come gli arrivi e le<br />
presenze <strong>di</strong> turisti si siano attestati su un trend lievemente positivo (nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> alcuni<br />
punti percentuali annui) a cui corrisponde un costante aumento della capacità ricettiva del<br />
comprensorio turistico. A fronte <strong>di</strong> 206.688 presenze nel 1998, nel 2003 si sono registrate<br />
236.319 presenze; per quanto riguarda le strutture ricettive dalle 152 del 1998 (per<br />
complessivi 2780 posti letto) si è passati alle 450 del 2005 (per un totale <strong>di</strong> 7198 posti<br />
letto).<br />
Bacino turistico Alba-<strong>Bra</strong> (dati riassuntivi periodo 1998-2005)<br />
ANNO ARRIVI COMPLESSIVI PRESENZE<br />
COMPLESSIVE<br />
106<br />
N° STRUTTURE<br />
RICETTIVE<br />
1998 100.171 206.688 152 2.780<br />
N° POSTI LETTO<br />
1999 106.495 (+6.3%) 224.135 (+8.4%) 176 (+16%) 3.044 (+8.6%)<br />
2000 106.567 (+0.06%) 227.482 (+1.4%) 213 (+21%) 3.548 (+14.2%)<br />
2001 106.167 (-0.3%) 234.968 (+3.2%) 230 (+8%) 4.078 (+13%)<br />
2002 111.251 (+5%) 231.171 (-1.6%) 341 (+48%) 4.833 (+15.6%)<br />
2003 115.306 (+3.6%) 236.319 (+2.2%) 393 (+13%) 5.751 (+16%)<br />
2004 / / / /<br />
2005 / / 450 (+12.6%) 7.198 (+24.8%)<br />
Le 450 strutture ricettive del bacino Alba-<strong>Bra</strong> sono così composte:<br />
- 147 agriturismi (per complessivi 1.832 posti letto);<br />
- 116 affittacamere (per complessivi 1.097 posti letto);<br />
- 85 bed & breakfast (per complessivi 412 posti letto);<br />
- 73 alberghi (per complessivi 3.129 posti letto);<br />
- 29 strutture extra-alberghiere (per complessivi 728 posti letto);<br />
Per quanto riguarda le strutture <strong>di</strong> ristorazione del bacino turistico Alba-<strong>Bra</strong> abbiamo<br />
475 strutture per un totale <strong>di</strong> 35.783 coperti così composte:<br />
- 170 ristoranti;<br />
- 113 trattorie;<br />
- 73 agriturismi;<br />
- 16 vinerie;<br />
- 99 pizzerie<br />
- 4 self-service
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Nello specifico la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> conta le seguenti strutture ricettive (dati aggiornati a <strong>di</strong>cembre<br />
2007):<br />
- 7 alberghi<br />
- 2 affittacamere;<br />
- 2 case per vacanze<br />
- 1 casa per ferie<br />
Elenco strutture alberghiere città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (<strong>di</strong>cembre 2007)<br />
DENOMINAZIONE<br />
ALBERGO<br />
CAT. N° CAMERE N° POSTI LETTO N° BAGNI<br />
Albergo Badellino 3 stelle 21 / 21<br />
Albergo Cantine Ascheri 4 stelle 27 52 27<br />
Alb.Corte Albertina 3 stelle 25 59 27<br />
Albergo Dell’agenzia 4 stelle 47 92 48<br />
Hotel Cavalieri 4 stelle 88 208 88<br />
Hotel Giar<strong>di</strong>ni 3 stelle 22 44 22<br />
Hotel The Marin’s 1 stella 7 / /<br />
Analizzando la localizzazione degli alberghi presenti sul territorio: due sono ubicati in<br />
centro storico (piazza XX Settembre), tre nella prima fascia del concentrico (L’hotel<br />
Cavalieri a nord ovest in via Sen. Sartori, le Cantine Ascheri in via Piumati e il the Marin’s a<br />
sud sulla <strong>di</strong>rettrice per Cuneo), i due restanti sono localizzati nella frazione Pollenzo dotata<br />
inoltre <strong>di</strong> un residence e <strong>di</strong> un bed & breakfast in quanto in forte espansione dal punto <strong>di</strong><br />
vista sia turistico che culturale che enogastronomico.<br />
107
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.3 Il sistema inse<strong>di</strong>ativo<br />
Il sistema inse<strong>di</strong>ativo della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, come illustrato ai precedenti capitoli 2.1.4 Analisi<br />
storiche della stratificazione del territorio e 2.1.5 Interpretazione strutturale del territorio,<br />
si è sviluppato a partire dal nucleo originario <strong>di</strong> derivazione me<strong>di</strong>oevale, compreso tra via<br />
Barbacana, via S.Maria al Castello, via Serra e Corso Cottolengo che racchiudeva tutto<br />
l’inse<strong>di</strong>amento urbano compreso il palazzo del <strong>Comune</strong>, la Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria del<br />
Castello, le residenze e le botteghe degli artigiani; la prima espansione riguarda le aree a<br />
valle <strong>di</strong> via Barbacana e <strong>di</strong> corso Garibal<strong>di</strong> realizzata con un tessuto omogeneo costituito da<br />
tasselli ampi e regolari prevalentemente a corte chiusa <strong>di</strong> matrice cinque-secentesca; nel<br />
Settecento si verifica un’espansione verso sud-ovest con un addensamento dell’abitato tra<br />
l’asse <strong>di</strong> via Vittorio Emanuele II e via Umberto I. Nell’Ottocento a seguito <strong>di</strong> alcune<br />
trasformazioni urbanistiche quali l’allineamento <strong>di</strong> via Umberto I, la realizzazione <strong>di</strong> piazza<br />
Carlo Alberto e Piazza Roma e l’arrivo della ferrovia si verifica un’ulteriore espansione<br />
della città che si appropria <strong>di</strong> aree comprese tra la trincea ferroviaria e le e<strong>di</strong>ficazioni<br />
settecentesche e delle aree cosiddette “oltre ferrovia”, ovvero l’asse <strong>di</strong> via Piumati, in<br />
<strong>di</strong>rezione Cavallermaggiore e corso IV Novembre verso Cuneo e si attua me<strong>di</strong>ante e<strong>di</strong>fici<br />
pluripiani intervallati da assi viari ampi e regolari e da spazi a verde, a<strong>di</strong>biti a giar<strong>di</strong>ni. Nella<br />
seconda metà dell’Ottocento si assiste anche alla localizzazione dei primi impianti produttivi<br />
nelle aree marginali rispetto al tessuto e<strong>di</strong>ficato consolidato (Concerie nella zona <strong>di</strong> piazza<br />
d’Armi, <strong>di</strong> via San Rocco e via Au<strong>di</strong>sio). Ad inizio novecento, l’urbanistica deve dare<br />
risposta all’esigenza abitativa generata dall’input dell’attività produttiva; si iniziano a creare<br />
i nuovi quartieri residenziali nella corona ad ovest del concentrico e a sud oltre ferrovia. A<br />
metà del Novecento <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>ano alcune tra le maggiori realtà produttive braidese, quali<br />
l’Arpa e l’Abet o si espandono come la Rolfo: tali stabilimenti si collocano ai margini sud ed<br />
ovest del tessuto urbanizzato e nel caso dell’Abet vengono realizzate aree residenziali<br />
contigue allo stabilimento per ospitare le abitazioni dei <strong>di</strong>pendenti. A partire dagli anni ’60 si<br />
assiste alla densificazione residenziale dell’area tra i due tronchi ferroviari verso Ceva e<br />
verso Asti, con e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>sposti parallelamente al declivio collinare.<br />
A seguito del boom demografico degli anni settanta l’e<strong>di</strong>ficato braidese ha conosciuto una<br />
notevole densificazione: la pianificazione territoriale ha previsto la realizzazione <strong>di</strong> nuovi<br />
quartieri residenziali con complessi plurifamiliari dotati <strong>di</strong> ampie aree a servizi e viabilità<br />
larghe ed or<strong>di</strong>nate. Alcune aree, soprattutto la frazione <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to e le frazioni collinari <strong>di</strong><br />
San Matteo e San Michele, hanno conosciuto uno sviluppo residenziale piuttosto<br />
consistente in cui gli aspetti <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a del paesaggio non sono pressochè stati<br />
presi in considerazione e le aree a servizi ed il sistema infrastrutturale sono risultati, tranne<br />
in rari casi, abbastanza sotto<strong>di</strong>mensionati. Lo strumento urbanistico approvato nel 1994 ha<br />
fatto sì che nell’ultimo quin<strong>di</strong>cennio lo sviluppo urbano si sia attuato me<strong>di</strong>ante regole più<br />
organiche e definite, con una maggiore attenzione alla tutela paesaggistica e territoriale,<br />
in<strong>di</strong>viduando aree per le espansioni residenziali, produttive e terziarie-<strong>di</strong>rezionalicommerciali<br />
dotate <strong>di</strong> opportuni sistemi <strong>di</strong> servizi ed infrastrutture: le previsioni urbanistiche<br />
<strong>di</strong> tale piano sono state in parte <strong>di</strong>sattese soprattutto per la destinazione d’uso terziaria<strong>di</strong>rezionale,<br />
che non ha trovato attuazione.<br />
108
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.3.1 La residenza: il patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente e la con<strong>di</strong>zione abitativa<br />
I dati acquisiti ed analizzati prospettati nel tempo cercano <strong>di</strong> descrivere sotto gli aspetti<br />
quantitativi lo sviluppo del patrimonio e<strong>di</strong>lizio residenziale della città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> e l’evoluzione<br />
della con<strong>di</strong>zione abitativa.<br />
L’indagine relativa alla consistenza del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente è stata condotta<br />
partendo i dati storici desunti dall’ultimo censimento ISTAT (2001).<br />
Relativamente ai dati forniti dalle indagini statistiche dell’ISTAT, sono stati analizzati alcuni<br />
parametri relativi all’ultimo Censimento (2001); per i dati ritenuti interessanti sono stati<br />
condotti dei confronti con i censimenti precedenti in modo da <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un panorama più<br />
ampio per l’analisi dell’evoluzione, dei cambiamenti, delle migliorie apportate alle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita dei <strong>Bra</strong>idese. In particolare sono state analizzate le abitazioni, dal punto <strong>di</strong><br />
vista del numero, del titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento, del tipo <strong>di</strong> occupazione, degli impianti igienicosanitari,<br />
etc…, si è passati poi ai dati sulle stanze e sulle superfici me<strong>di</strong>e delle abitazioni.<br />
In ultimo si sono cercati i dati relativi agli e<strong>di</strong>fici, prima <strong>di</strong> procedere con la verifica locale<br />
sul territorio dei parametri relativi al patrimonio inse<strong>di</strong>ativi.<br />
1. Abitazioni occupate e non occupate (Censimento ISTAT 2001)<br />
da persone residenti<br />
Abitazioni occupate<br />
solo da persone non<br />
residenti<br />
TOTALE<br />
109<br />
Abitazioni<br />
vuote<br />
Totale<br />
11.289 148 11.437 884 12.321<br />
2. Abitazioni occupate da persone residenti per titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento dell'abitazione<br />
(Censimento ISTAT 2001 e precedenti)<br />
Sono state confrontate le abitazioni occupate e nonoccupate e le relative stanze negli ultimi<br />
cinque censimenti: il numero delle abitazioni occupate nel ’61 aveva valori prossimi al 95%,<br />
che sono <strong>di</strong>minuiti fino all’88% del 1981, anno <strong>di</strong> censimento in cui si verifica la maggior<br />
presenza <strong>di</strong> abitazioni e stanze vuote, per poi risalire e raggiungere valori prossimi al 94%<br />
nell’ultimo Censimento.<br />
Abitazioni<br />
occupate non occupate<br />
Stanze<br />
TOTALE<br />
occupate non occupate TOTALE<br />
Censimento 1961 6.119 341 6.460 20.563 1.373 21.936<br />
Censimento 1971 7.742 494 8.236 28.056 1.821 29.877<br />
Censimento 1981 9.230 1.313 10.543 36.933 4.826 41.759<br />
Censimento 1991 10.476 991 11.467 43.895 3.209 47.104<br />
Censimento 2001 11.437 884 12.321 46.869 3.953 50.822<br />
3. Abitazioni occupate da persone residenti per titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento dell'abitazione<br />
(Censimento ISTAT 2001 e precedenti)<br />
Analizzando il titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento delle abitazioni si nota come la maggior parte (il 61%)<br />
delle abitazioni siano <strong>di</strong> proprieà degli occupanti, un terzo delle abitazioni (il 34%) siano in<br />
affitto ed una residua parte pari al 5% in altro titolo. Paragonando tati dati con quelli dei
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
precedenti censimenti ISTAT (1961-1991) emerge come nel corso dell’ultimo mezzo secolo<br />
si siamo ribaltate le percentuali delle abitazioni occupate in proprietà ed in affitto passando<br />
dal 38% al 61% (con un picco tra il 1981 e 1991- aumento <strong>di</strong> 12 punti percentuali) per<br />
quanto riguarda la proprietà e la <strong>di</strong>scesa dal 57% al 34% per quanto riguarda gli affitti<br />
(sempre con una decrescita massima in punti percentuali tra l’81 ed il ’91).<br />
Titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento<br />
Proprietà Affitto Altro titolo Totale<br />
num % num % num % num<br />
Censimento 1961 2.302 38% 3.473 57% 344 6% 6.119<br />
Censimento 1971 3.237 42% 4.254 55% 251 3% 7.742<br />
Censimento 1981 4.521 49% 4.389 48% 320 3% 9.230<br />
Censimento 1991 6.365 61% 3.563 34% 548 5% 10.476<br />
Censimento 2001 6.824 61% 3.742 33% 723 6% 11.289<br />
4. Abitazioni occupate da persone residenti per numero <strong>di</strong> stanze<br />
(Censimento ISTAT 2001 e precedenti)<br />
Un altro parametro particolarmente interessante è l’analisi delle abitazioni occupate per il<br />
numero <strong>di</strong> stanze, soprattutto se pren<strong>di</strong>amo in considerazione il valore in percentuale.<br />
Nel ’71 la maggior parte delle abitazioni avevamo 3-4 stanze, seguite dai bilocali (quasi il<br />
15%) e dalle abitazioni con 5 stanze (11%9); con il passare dei decenni si è consolidato il<br />
trend delle abitazioni con quattro stanze come le più presenti (superiore al 40% nei decenni<br />
’81 e 91 e sceso al 38% con l’ultimo censimento), sono <strong>di</strong>minuti gli alloggi a tre stanze,<br />
mentre sono aumentate in maniera significativa le abitazioni con tre stanze e soprattutto con<br />
sei e più stanze.<br />
Tra i decenni ’91 e 2001 si è assistito anche ad un incremento degli alloggi piccoli: mono e<br />
bilocali, anche se percentualmente rappresentano complessivamente una frazione inferiore al<br />
9%.<br />
1 2<br />
Numero <strong>di</strong> stanze<br />
3 4 5 6 e più<br />
Totale<br />
Censimento 1971 187 1.147 2.458 2.585 852 514 7.743<br />
Censimento 1981 67 708 2.377 3.849 1.363 866 9.230<br />
Censimento 1991 35 560 2.432 4.298 1.950 1.201 10.476<br />
Censimento 2001 74 874 2.505 4.280 2.173 1.383 11.289<br />
Numero <strong>di</strong> stanze (percentuale)<br />
1 2 3 4 5 6 e più<br />
Censimento 1971 2,42% 14,81% 31,74% 33,38% 11,00% 6,64%<br />
Censimento 1981 0,73% 7,67% 25,75% 41,70% 14,77% 9,38%<br />
Censimento 1991 0,33% 5,35% 23,21% 41,03% 18,61% 11,46%<br />
Censimento 2001 0,66% 7,74% 22,19% 37,91% 19,25% 12,25%<br />
5. Con<strong>di</strong>zioni igieniche delle abitazioni occupate da residenti (ISTAT 2001)<br />
110
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Passando ad analizzare la dotazione <strong>di</strong> impianti delle abitazioni occupate da residenti<br />
emerge che oltre il 99% delle abitazioni braidesi <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> acqua potabile, acqua calda,<br />
impianto <strong>di</strong> riscaldamento (nel 53% dei casi <strong>di</strong> tipo autonomo) e <strong>di</strong> almeno un servizio<br />
igienico (il 30% <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> due o più gabinetti).<br />
Dispone <strong>di</strong> acqua potabile<br />
Totale<br />
Di cui: da<br />
acquedotto<br />
Di cui: da<br />
pozzo<br />
Disponibilità <strong>di</strong> servizi<br />
Dispone <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong><br />
riscaldamento<br />
Totale<br />
Di cui: impianto<br />
centralizzato ad<br />
uso <strong>di</strong> più<br />
abitazioni<br />
111<br />
Di cui: impianto<br />
fisso autonomo<br />
ad uso esclusivo<br />
dell'abitazione<br />
Dispone <strong>di</strong> acqua calda Dispone <strong>di</strong> gabinetto<br />
Totale<br />
Di cui: con<br />
impianto comune<br />
con quello del<br />
riscaldamento<br />
Dispone <strong>di</strong> un<br />
gabinetto<br />
Dispone <strong>di</strong><br />
due o più<br />
gabinetti<br />
11.263 11.016 355 11.272 4.821 6.025 11.136 6.279 7.929 3.341<br />
Per quanto riguarda la dotazione <strong>di</strong> impianti igienico sanitari, nel 1991 il numero <strong>di</strong><br />
abitazioni che <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> un secondo gabinetto era inferiore al 14%, mentre non vi sono<br />
dati <strong>di</strong>sponibili circa la presenza <strong>di</strong> un secondo gabinetto nei censimenti antecedenti. La<br />
percentuale <strong>di</strong> abitazioni dotate comunque <strong>di</strong> un gabinetto o latrina esterno od interno<br />
all’abitazione è sempre superiore al 99% dal Censimento del ’61; le abitazioni invece dotate<br />
<strong>di</strong> un bagno erano nel ’61 1609 e rappresentavano il 26% del totale.<br />
Abitazioni occupate da persone residenti<br />
Totale Di cui: con almeno un gabinetto Di cui: solo con angolo cottura e/o cucinino<br />
11.289 11.270 2.665<br />
6. Stanze per titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento<br />
Passando all’analisi delle stanze occupate (il numero totale delle stanze è in<strong>di</strong>cato nella<br />
tabella del punto 2.), abbiamo preso in considerazione il titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento. Analogamente<br />
a quanto visto per le abitazioni nel loro complesso, anche per le stanze si assiste ad un<br />
aumento progressivo delle stanze in titolo <strong>di</strong> proprietà (passate dal 44% del 1961 al 66% del<br />
2001) a <strong>di</strong>scapito delle stanze in affitto (scese dal 50% del 1961 al 28% del 2001).<br />
Titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento<br />
Proprietà Affitto Altro titolo Totale<br />
num % num % num % num<br />
Censimento 1961 9.150 44% 10.354 50% 1.059 5% 20.563<br />
Censimento 1971 13.348 48% 13.866 49% 842 3% 28.056<br />
Censimento 1981 20.081 54% 15.592 42% 1.260 3% 36.933<br />
Censimento 1991 28.480 65% 13.171 30% 2.244 5% 43.895<br />
Censimento 2001 30.939 66% 12.987 28% 2.943 6% 46.869
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
7. Stanze per tipo <strong>di</strong> occupazione e struttura dell’abitazione (Censimento ISTAT 2001)<br />
Si è valutato il tipo <strong>di</strong> occupazione delle stanze nelle abitazioni ai dati del 2001. Emerge che<br />
delle stanze occupate solo l’1% del totale viene a<strong>di</strong>bito ad uso professionale, mentre oltre il<br />
18% è costituito dalle cucine.<br />
In abitazioni occupate da persone<br />
residenti<br />
Totale<br />
Di cui: ad uso<br />
professionale<br />
Di cui: cucine Totale<br />
In abitazioni non occupate da<br />
persone residenti<br />
112<br />
Di cui: in abitazioni<br />
occupate da persone non<br />
residenti<br />
Totale<br />
46.869 488 8.685 3.953 477 50.822<br />
8. E<strong>di</strong>fici totali per tipo <strong>di</strong> utilizzo (ISTAT 2001)<br />
Gli e<strong>di</strong>fici presenti sul <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sono 4.811, in gran parte utilizzati ( circa il 96%);<br />
Tipologia <strong>di</strong> utilizzo<br />
Utilizzati<br />
Non<br />
utilizzati<br />
Totale<br />
4.643 168 4.811<br />
<strong>di</strong> questi e<strong>di</strong>fici 4.364 sono ad uso abitativo; abbiamo analizzato alcune delle caratteristiche<br />
riportate dal Censimento ISTAT 2001 per meglio comprendere il patrimonio e<strong>di</strong>ficato. I<br />
valori presi in considerazione sono stati l’epoca <strong>di</strong> costruzione, il tipo <strong>di</strong> struttura portante,<br />
il numero <strong>di</strong> piani fuori terra e la localizzazione degli e<strong>di</strong>fici.<br />
9. E<strong>di</strong>fici ad uso abitativo per epoca <strong>di</strong> costruzione<br />
Epoca <strong>di</strong> costruzione<br />
Prima del<br />
1919<br />
Dal 1919<br />
al 1945<br />
Dal 1946<br />
al 1961<br />
Dal 1962<br />
al 1971<br />
Dal 1972<br />
al 1981<br />
Dal 1982<br />
al 1991<br />
Dopo il<br />
1991<br />
Totale<br />
854 578 534 903 768 382 345 4.364<br />
10. E<strong>di</strong>fici ad uso abitativo per tipo <strong>di</strong> materiale usato per la struttura portante<br />
Tipo <strong>di</strong> materiale<br />
Muratura portante Calcestruzzo armato Altro Totale<br />
2.262 1.801 301 4.364<br />
11. E<strong>di</strong>fici ad uso abitativo per numero <strong>di</strong> piani<br />
Numero dei piani fuori terra<br />
1 2 3 4 e più Totale<br />
565 2.764 624 411 4.364<br />
12. E<strong>di</strong>fici ad uso abitativo per tipo <strong>di</strong> località abitata<br />
Tipo <strong>di</strong> località abitate<br />
Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale<br />
4.016 153 195 4.364
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Dalle tabelle sopra riportate emerge quanto il patrimonio e<strong>di</strong>ficato braidese sia costituito<br />
principalmente da e<strong>di</strong>fici costruiti prima del 1982 (il 20% è stato costruito prima del 1919, il<br />
13% è stato costruito tra le due guerre, ed il 50 % dal 1946 al 1981 – con un picco del 21%<br />
tra ’62 e ’71); poco più della metà degli e<strong>di</strong>fici è realizzato in muratura portante ed ha due<br />
piani fuori terra. Inoltre più del 90% degli e<strong>di</strong>fici si trova in area <strong>di</strong> centro abitato.<br />
In conclusione, basandoci sulla tabella seguente che fornisce dati importanti per l’analisi del<br />
patrimonio e<strong>di</strong>ficato braidese, quali la popolazione residente, le famiglie ed i parametri<br />
abitativi dal censimento del 1961 al 2001, possiamo fare le seguenti considerazioni:<br />
- aumento delle abitazioni da 6460 unità a 12.321 unità (con un incremento pari al 90%)<br />
con un parallelo aumento delle abitazioni non occupate da 341 unità a 884 unità (il<br />
valore più alto pari a 1313 unità si è registrato nel 1981, per poi scendere gradatamente<br />
ai valori attuali);<br />
- aumento delle stanze da 21.936 unità a 50.822 (con un incremento pari al 130%) con un<br />
parallelo aumento <strong>di</strong> quelle non occupate con un picco tra gli anni ’71 e ’81 (11.882<br />
unità);<br />
- aumento progressivo della <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a delle unità abitative che passa da 3,36<br />
stanze/abitazione a 4,10 stanze/abitazione con una contrazione nel corso dell’ultimo<br />
decennio;<br />
- grande impulso e<strong>di</strong>lizio nel periodo 1961-81 quando si costruisce circa il 9% del<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio attualmente presente nel <strong>Comune</strong>, seguito da un sensibile<br />
rallentamento nel ventennio successivo;<br />
1961 1971 1981 1991 2001<br />
numero residenti 19.163 23.541 26.520 27.211 27.988<br />
numero abitazioni 6.460 8.236 10.543 11.467 12.321<br />
numero <strong>di</strong> abitazioni occupate 6.119 7.742 9.230 10.476 11.437<br />
numero <strong>di</strong> famiglie 6.211 7.781 9.421 10.534 11.318<br />
numero <strong>di</strong> stanze 21.936 29.877 41.759 47.104 50.822<br />
numero <strong>di</strong> stanze occupate 20.563 28.056 36.933 43.895 46.869<br />
rapporto stanze/abitazioni 3,36 3,62 4,00 4,19 4,10<br />
113
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.3.2 L’e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica<br />
Il patrimonio abitativo pubblico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è costituito da 389 alloggi <strong>di</strong> E.R.P. in<br />
locazione <strong>di</strong> proprietà dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia <strong>di</strong> Cuneo gestiti<br />
dal <strong>Comune</strong>, che risultano attualmente tutti occupati. A questi, per avere un panorama<br />
completo ed esaustivo dell’e<strong>di</strong>lizia sociale presente sul territorio comunale, vanno aggiunti<br />
gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia convenzionata <strong>di</strong> proprietà delle cooperative.<br />
Di seguito sono riportati nella prima tabella tutti gli alloggi <strong>di</strong> proprietà dell’ATC in<br />
locazione; alcuni si trovano in stabili interamente <strong>di</strong> proprietà dell’ente (stabile), altri in<br />
condomini in cui parte degli alloggi sono già stati riscattati (condominio) e nella seconda<br />
tabella gli alloggi <strong>di</strong> proprietà delle cooperative, con in<strong>di</strong>cazione dell’in<strong>di</strong>rizzo e<br />
dell’operatore iniziale e la proprietà attuale, qualora sia <strong>di</strong>versa:<br />
in<strong>di</strong>rizzo oggetto<br />
n.alloggi in<br />
locazione<br />
via Cuneo 148 condominio 3<br />
Via Solferino 30-32 stabile 12<br />
Via Cacciatori delle Alpi 27/29/31 stabile 18<br />
Viale Milano 2-4 stabile 12<br />
Via Solferino 24-26-28 stabile 20<br />
Via Solferino 22/a-b stabile 12<br />
Via Solferino 22 stabile 6<br />
Via Cacciatori delle Alpi 21-23-25 stabile 18<br />
Viale Madonna dei Fiori 37/a-b-c-d-e condominio 45<br />
Via Sartori 14-16-18 condominio 4<br />
Via Sobrero 12 stabile 12<br />
Via Mucci 22 condominio 1<br />
Via Mucci 24-26 condominio 4<br />
Via Sobrero 14-16 stabile 24<br />
Via Gianoglio 29 stabile 11<br />
Via Sobrero 18 stabile 12<br />
Via De Gasperi 47 stabile 12<br />
Via Sobrero 22-24 stabile 38<br />
Via Umberto I 130 stabile 12<br />
Via De Gasperi 49-50 stabile 42<br />
Via De Gasperi 53 stabile 18<br />
Via Pellico 34-36-38 condominio 1<br />
Via Piumati 86, via Pellico 19/a stabile 12<br />
Via Gabotto 24-26 condominio 12<br />
Viale Industria 31 a-b condominio 12<br />
Via Piumati 163 stabile 16<br />
TOTALE 389<br />
114
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
in<strong>di</strong>rizzo Operatore iniziale – proprietà attuale n.alloggi<br />
Via Sobrero 2 Coop. E<strong>di</strong>le <strong>Bra</strong>ida 11<br />
Via Sobrero 4-6 Coop. E<strong>di</strong>le Primula Rossa 21<br />
Via Sobrero 8-10 Coop. E<strong>di</strong>le La Lavoratori 30<br />
Via Sobrero 20 CO.RE.P. 12<br />
Via Sobrero 26 Coop. E<strong>di</strong>lizia La Quercia 11<br />
Via Sobrero 28 Coop. E<strong>di</strong>lizia La Lavoratori 12<br />
Viale Madonna dei Fiori 37/a-b-c-de<br />
/ Via Sartori 14-16-18<br />
ATC 1°lotto+2°lotto 27<br />
Via Sartori 10 Coop. S. Matteo - Condominio S.Matteo 16<br />
Via Mucci 6-8<br />
Ex Capi <strong>Bra</strong> Langa - poi Lavoratori –<br />
Condominio Mucci<br />
24<br />
Via Mucci 4-10 Soc. <strong>Bra</strong> Langa 24<br />
Via Cacciatori delle Alpi 33<br />
Via Gozzano 2-4-6-8<br />
Coop. Condominio Azalea 30<br />
TOTALE 218<br />
Prendendo in considerazione i dati forniti dall’Ufficio Casa del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, relativi alle<br />
domande <strong>di</strong> locazione presentate ex Legge 431/98 art. 11 – Fondo nazionale per il sostegno<br />
all’accesso alle abitazioni in locazione co-finanziato dalla Regione Piemontese, nell’ultimo<br />
Bando (2006) sono state presentate 206 domande (160 delle quali <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Bra</strong>). Nel 2000 le domande presentate erano state 188 <strong>di</strong> cui 153 valide (140 erano state<br />
presentate da citta<strong>di</strong>ni braidesi).<br />
Il numero <strong>di</strong> assegnazioni dal 2000 al 2005 è stato complessivamente <strong>di</strong> 45 unità, che risulta<br />
piuttosto basso rispetto alle domande presentate.<br />
Passando all’analisi dei ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> concorso per l’assegnazione <strong>di</strong> contributi per il sostegno<br />
alla locazione emerge che è in aumento il numero <strong>di</strong> domande presentate, con un contributo<br />
concesso inferiore al 50% <strong>di</strong> quello richiesto. In particolare:<br />
domande pervenute domande ammesse contributo richiesto contributo concesso<br />
bando 2003 283 215 392.720 € 122.823 €<br />
bando 2004 327 212 337.768 € 157.261 €<br />
bando 2005 440 260 453.264 € 203.730 €<br />
Il Piano Regolatore vigente prevedeva un area per la realizzazione del Piano per l’e<strong>di</strong>lizia<br />
economica e popolare (PEEP) tra viale della Costituzione, via De Gasperi e via Sombrero,<br />
che è stata attuata; in conformità al comma 2 dell’art. 41 della L.U.R. 56/77, anche la<br />
Revisione generale <strong>di</strong> Piano dovrà dotarsi <strong>di</strong> un Piano per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare.<br />
Nel <strong>di</strong>cembre del 2007, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> in attuazione al “Programma Integrato art. 18<br />
D.L. 13 maggio 1991, n. 152 convertito, con mo<strong>di</strong>ficazione, nella Legge 12 luglio 1991 n.<br />
203, per la realizzazione <strong>di</strong> abitazioni a favore delle Forze dell’or<strong>di</strong>ne” (Stipula Accordo <strong>di</strong><br />
programma tra la Regione Piemonte ed il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> avvenuto in data 20/12/0227,<br />
ratifica comunale con D.C.C. n. 95 del 21/12/2007) ha in<strong>di</strong>viduato tre comparti per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici con quote <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sovvenzionata ed agevolata.<br />
115
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
In particolare il programma in oggetto ha la seguente capacità e<strong>di</strong>ficatoria:<br />
A) e<strong>di</strong>lizia sovvenzionata – 18.550 mc<br />
B) e<strong>di</strong>lizia agevolata – 18.550 mc<br />
C) e<strong>di</strong>lizia libera – 41.300 mc<br />
D) e<strong>di</strong>lizia non residenziale – 47.000 mc<br />
Tali quantità generano, sui tre comparti oggetto del Programma integrato (via Piumati,<br />
Ban<strong>di</strong>to e Pollenzo), le seguenti unità immobiliari:<br />
- 12+18+23 unità abitative <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sovvenzionata<br />
- 12+18+23 unità abitative <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia agevolata<br />
- 22+36+60 unità abitative <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia libera<br />
116
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.4 Le infrastrutture ed i servizi<br />
2.4.1 Le infrastrutture per la mobilità e per l’erogazione <strong>di</strong> servizi<br />
La città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si trova in una posizione baricentrica rispetto ai flussi nord-sud tra Torino e<br />
Cuneo ed est-ovest tra Cuneo e Asti. Tale posizione fa si che rappresenti una sorta <strong>di</strong><br />
crocevia tra le varie <strong>di</strong>rettrici. Per le considerazioni circa il posizionamento <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> nei<br />
confronti delle dorsali <strong>di</strong> riferimento si rimanda al cap.2.1.2 Inquadramento territoriale, nel<br />
quale tale argomento viene trattato.<br />
Il sistema della mobilità riguarda la mobilità pubblica e quella privata, la mobilità veloce e<br />
quella lenta, la mobilità su gomma e quella su ferro. Pertanto sono state prese in<br />
considerazione la rete ferroviaria, la rete stradale (autostrada, strade statali,<br />
provinciali,etc…) ed il sistema <strong>di</strong> piste ciclabili oggi insistenti sul territorio.<br />
Relativamente al sistema ferroviario sono quattro le linee ferroviarie che collegano la città <strong>di</strong><br />
<strong>Bra</strong> <strong>di</strong>rettamente con Torino, con Cavallermaggiore sulla linea Torino–Cuneo e con Alba-<br />
Asti; la linea per Ceva a seguito dei danni riportati dall’alluvione del 1994-2000 è stata<br />
<strong>di</strong>smessa e viene solamente utilizzata in regime <strong>di</strong> raccordo ferroviario in <strong>di</strong>rezione<br />
Cherasco. Tali linee sono utilizzate sia per il trasporto merci, che per quello passeggeri. Di<br />
seguito si riportano i dati sintetici relativi al trasporto merci e passeggeri nel periodo 1999-<br />
2005 in transito nella stazione <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>:<br />
Movimento stazione ferroviaria <strong>Bra</strong> merci (dati in tonnellate)<br />
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005<br />
Arrivo 60.125 85.421 102.528 70.045 40.030 42.520 44.770<br />
Partenza 2.672 1.982 3.600 3.100 2.315 1.980 2.200<br />
Movimento stazione ferroviaria <strong>Bra</strong> passeggeri<br />
N° biglietti<br />
venduti<br />
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005<br />
140.582 135.386 / 137.566 137.180 144.743 140.882<br />
Per quanto riguarda il sistema su gomma, <strong>Bra</strong> presenta un sistema <strong>di</strong> viabilità <strong>di</strong> tipo<br />
ra<strong>di</strong>ocentrico: la maggior parte delle strade infatti si irra<strong>di</strong>a a partire dal nucleo centrale<br />
della Città, per questo motivo buona parte del traffico <strong>di</strong> attraversamento lambisce il centro<br />
storico, nonostante la presenza <strong>di</strong> una tangenziale posta ad ovest. Per trovare soluzione a<br />
tali problematiche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si è dotato <strong>di</strong> Piano Generale Urbano del Traffico. Tra<br />
gli obiettivi del piano ci sono la <strong>di</strong>fesa del centro storico dal traffico <strong>di</strong> attraversamento e<br />
dalla sosta non regolamentata, la separazione dei flussi <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> attraversamento da<br />
quelli locali, la creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> aree attrezzate per la sosta poste a corona del<br />
centro urbano favorendo l’area commerciale e permettendo <strong>di</strong> ampliare la zona a traffico<br />
limitato, la realizzazione <strong>di</strong> percorsi pedonali e ciclabili ed il controllo dell’impatto del<br />
traffico pesante sull’ambiente urbano. Come riportato dall’allegato Q1 “In<strong>di</strong>viduazione delle<br />
polarità urbane e lettura della viabilità” il PUT propone una gerarchizzazione della viabilità<br />
in: strade a scorrimento veloce (Tangenziale), strade interquartiere, strade <strong>di</strong> quartiere,<br />
strade interzonali e strade locali. Il Piano urbano del traffico ha trovato attuazione per<br />
<strong>di</strong>versi interventi <strong>di</strong> razionalizzazione e snellimento del traffico; nonostante ciò, la posizione<br />
baricentrica <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> fa si che la Città sia in ogno caso coinvolta da importanti flussi veicolari<br />
117
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
e <strong>di</strong> traffico presante. La realizzazione della costruenda autostrada Asti-Cuneo dovrebbe<br />
intervenire mo<strong>di</strong>ficando l’assetto infrastrutturale del territorio e la percorribilità del<br />
territorio braidese.<br />
Un tema chiave in materia <strong>di</strong> infrastrutture per la mobilità riguarda l’interscambio tra le linee<br />
gomma-rotaia nell’ottica <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> mobilità integrato: nell’autunno del 2007 è stato<br />
ultimato il MOVIcentro, posto in fregio alla stazione ferroviaria esistente, nodo <strong>di</strong><br />
interscambio passeggeri tra trasporto ferroviario e veicolare, con aree <strong>di</strong> stazionamento per i<br />
pullman e parcheggi per il traffico privato.<br />
Relativamente al sistema della viabilità è necessario soffermarsi sulla presenza del<br />
“passaggio a livello” in corrispondenza dell’attuale stazione ferroviaria. Tale elemento si<br />
rivela alquanto problematico, in quanto rappresenta una barriera che, oltre a <strong>di</strong>videre in due<br />
la città (significativo è il fatto che la parte <strong>di</strong> città a sud della linea ferroviaria sia<br />
abitualmente chiamata “oltre-ferrovia”), comporta anche rilevanti problemi <strong>di</strong> congestione<br />
della rete viaria e conseguente compromissione della qualità dell’aria. La Revisione generale<br />
<strong>di</strong> PRGC dovrà necessariamente farsi carico <strong>di</strong> questo problema prevedendo una ra<strong>di</strong>cale<br />
trasformazione urbanistica dell’intera area: a tale proposito sono stati pre<strong>di</strong>sposti una serie<br />
<strong>di</strong> incontri con RFI per la ricerca <strong>di</strong> una soluzione ottimale per tutti gli operatori coinvolti.<br />
Con l’obiettivo <strong>di</strong> completare il quadro sul sistema della mobilità è stata analizzata la rete<br />
delle piste ciclabili presenti sul territorio: la città <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è dotata <strong>di</strong> 15 chilometri <strong>di</strong> piste<br />
ciclabili già attuate, ma non connesse tra <strong>di</strong> loro, nelle previsioni dell’Amministrazione<br />
Comunale si considera l’incremento <strong>di</strong> tale rete con la realizzazione <strong>di</strong> nuovi 45 chilometri<br />
<strong>di</strong> piste ciclabili <strong>di</strong> cui 10 da realizzarsi in sede privata, mentre i restanti in sede promiscua.<br />
Completato tale sistema le frazioni minori sarebbero collegate al concentrico; resta da<br />
risolvere il problema <strong>di</strong> attraversamento ciclabile del centro urbano, attualmente fattibile<br />
solo utilizzando le se<strong>di</strong> stradali esistenti, non essendo realizzate né previste piste ciclabili<br />
idonee.<br />
Le infrastrutture a rete presenti sul territorio comunale considerate nelle indagini sono<br />
riportate negli elaborati AT7.2 - Infrastrutture a rete: rete idrica; AT7.3 - Infrastrutture a<br />
rete: rete fognaria e AT7.4 - Infrastrutture a rete: rete stradale priva <strong>di</strong> illuminazione<br />
pubblica, <strong>di</strong> seguito sinteticamente descritte:<br />
- rete idrica: il sistema <strong>di</strong> approvvigionamento dell’acqua potabile copre pressoché<br />
integralmente le aree urbanizzate ed ha origine dai pozzi Ca del Bosco 1, Ca del Bosco<br />
2, Mazzucca, Murene, Nuovo e Petiti posti nella parte nord ovest del <strong>Comune</strong>;<br />
- rete fognaria: il territorio comunale è servito da tre sistemi <strong>di</strong> rete fognaria: la prima<br />
copre il territorio <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to e le acque reflue vengono trattate nell’impianto <strong>di</strong><br />
depurazione posto in località Tetti Milanesi, la seconda copre il territorio del<br />
concentrico e del centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, il quartiere oltreferrovia, la frazione <strong>di</strong> Riva e la<br />
zona <strong>di</strong> via Cacciorna e San Givanni Lontano e le sue acque reflue vengono trattate nel<br />
deporatore posto in località La Bassa – strada Gerbido. Il terzo sistema <strong>di</strong> raccolta<br />
delle acque fognarie copre le frazioni collinari <strong>di</strong> San Michele e San Matteo, la porzione<br />
<strong>di</strong> territorio ad est <strong>di</strong> strada Montenero, strada Montepulciano, strada orti, la SP 231<br />
verso Alba e tutto il bacino <strong>di</strong> Pollenzo; le acque reflue vengono trattate dal depuratore<br />
del Consorzio Ciclo Idrico <strong>di</strong> Alba –Langhe - Roero sito in Govone;<br />
118
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- rete stradale priva <strong>di</strong> illuminazione pubblica: i tratti viari privi del sistema <strong>di</strong><br />
illuminazione pubblica sono la tangenziale, via Don Orione fino, strada Crosassa, alcuni<br />
tratti <strong>di</strong> viabilità collinare quali strada Tetti bona e strada Castelletto, la provinciale<br />
verso Pocapaglia dal bivio <strong>di</strong> San Michele, strada Gariglio e l’ultimo tratto <strong>di</strong> strada<br />
Montenero verso Pocapaglia; nella frazione <strong>di</strong> Pollenzo il tratto periferico <strong>di</strong> strada<br />
Borgo San Martino ed i tratti esterni al nucleo storico della S.P. n. 7 (strada Crociera<br />
Bur<strong>di</strong>na e via Einau<strong>di</strong>).<br />
119
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.4.2 Il sistema scolastico<br />
Il territorio comunale è <strong>di</strong>viso per quanto riguarda le scuole materne ed elementari in due<br />
circoli <strong>di</strong>dattici. Il primo circolo comprende le aree <strong>di</strong> centro storico, il secondo la restante<br />
parte del concentrico e le frazioni.<br />
Le scuole materne elementari e me<strong>di</strong>e sono <strong>di</strong> competenza comunale, mentre le scuole<br />
me<strong>di</strong>e superiori sono <strong>di</strong> competenza del Provve<strong>di</strong>torato degli stu<strong>di</strong> delle Provincia <strong>di</strong> Cuneo.<br />
Di seguito sono riportate le tabelle che in<strong>di</strong>cano per ogni istituto scolastico (statale e non<br />
statale) la denominazione, l’ubicazione, la composizione <strong>di</strong> classe e sezioni per gli ultimi<br />
anni scolastici. (i dati relativi all’anno scolastico 2006-2007 risalgono a gennaio 2007).<br />
1° CIRCOLO DIDATTICO<br />
120<br />
Anno Scolastico<br />
2004/2005<br />
Anno Scolastico<br />
2005/2006<br />
Anno Scolastico<br />
2006/2007*<br />
denominazione in<strong>di</strong>rizzo Alunni Sezioni Alunni Sezioni Alunni Sezioni<br />
Scuola Materna Centro Storico Via Beato Valfrè 3 79 3 78 3 106 4<br />
Scuola Materna Piazza Valfrè Piazza Valfrè <strong>di</strong> Bonzo 1a 54 2 54 2 53 2<br />
Scuola Materna Bescurone Via Cacciatori delle Alpi 22 141 6 143 6 132 5<br />
Totale scuola materna 274 11 275 11 291 11<br />
Scuola Elementare E. Mosca Piazza Giolitti 84 484 22 482 22 445 20<br />
Scuola Elementare Via Vittorio Via Vittorio Emanuele II 235 11 244 11 239 10<br />
Totale scuola elementare 719 33 726 33 684 11<br />
2° CIRCOLO DIDATTICO<br />
Anno Scolastico<br />
2004/2005<br />
Anno Scolastico<br />
2005/2006<br />
Anno Scolastico<br />
2006/2007*<br />
denominazione in<strong>di</strong>rizzo Alunni Sezioni Alunni Sezioni Alunni Sezioni<br />
Scuola Materna via Ospedale Via Ospedale 10 119 5 117 5 124 5<br />
Scuola Materna Ban<strong>di</strong>to Via Prof Cravero 1 - Ban<strong>di</strong>to 54 2 56 2 52 2<br />
Scuola Materna Pollenzo<br />
Via Regina Margherita 54 -<br />
Pollenzo<br />
36 2 37 2 35 2<br />
Scuola Materna Montecatini Via Piumati 72 135 6 133 5 126 5<br />
Totale scuola materna 344 15 343 14 337 14<br />
Scuola Elementare Ban<strong>di</strong>to Via Prof Cravero 1 - Ban<strong>di</strong>to 86 5 86 5 76 5<br />
Scuola Elementare Madonna Fiori viale Madonna dei Fiori 108 147 8 172 9 192 9<br />
Scuola Elementare Veneria Via Europa 15 126 6 135 7 123 7<br />
Scuola Elementare Via Piumati Via Piumati 112 88 5 66 4 67 4<br />
Scuola Elementare Pollenzo<br />
Via Regina Margherita 54 -<br />
Pollenzo<br />
54 5 61 5 52 5<br />
Scuola Elementare Riva Frazione Riva 39 5 45 5 45 5<br />
Scuola Elementare S. Michele Frazione S. Michele 70 5 68 5 66 5<br />
Totale scuola elementare 610 39 633 40 621 40<br />
Il primo circolo <strong>di</strong>dattico ha visto crescere negli ultimi tre anni gli alunni della scuola<br />
materna, mentre gli alunni delle elementari sono <strong>di</strong>minuiti. All’interno del secondo circolo
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
<strong>di</strong>dattico vi è stata una lieve flessione degli alunni della materna ed un andamento più<br />
altalenante per quanto riguarda gli alunni delle elementari.<br />
Il primo circolo può contare su un numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alunni per sezione più alto pari a 26,50<br />
per le scuole materne e 23,40 per le scuole elementari; il secondo circolo <strong>di</strong>dattico invece ha<br />
valori più bassi dovuti in larga parte alle scuole delle frazioni (Pollenzo, Riva e S.Michele)<br />
che hanno un numero <strong>di</strong> alunni per classe molto inferiore alla me<strong>di</strong>a: i valori sono 23,40 per<br />
le materne e 14,80 per le elementari.<br />
A questi dati vanno aggiunti i dati delle scuole non statali:<br />
SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARI NON STATALI<br />
121<br />
Anno Scolastico<br />
2004/2005<br />
Anno Scolastico<br />
2005/2006<br />
Anno Scolastico<br />
2006/2007<br />
denominazione in<strong>di</strong>rizzo Alunni Sezioni Alunni Sezioni Alunni Sezioni<br />
Asilo San Antonino Via Vittorio Emanuele II 84 3 84 3 84 3<br />
Asilo Istituto Provvidenza Via Provvidenza 5 33 2 34 2 44 2<br />
Scuola Elementare<br />
Provvidenza<br />
Via Provvidenza 5 98 5 102 5 101 5<br />
Gli asili privati hanno un numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alunni per sezione pari a 28 per l’Asilo<br />
S.Antonino e <strong>di</strong> 22 per l’Istituto Provvidenza; la scuola elementare ha un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
20,20 studenti per sezione e si colloca a un livello interme<strong>di</strong>o rispetto ai due circoli <strong>di</strong>dattici<br />
comunali.<br />
Per quanto riguarda le scuole me<strong>di</strong>e inferiori il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è dotato <strong>di</strong> due plessi<br />
scolastici statali che accolgono più <strong>di</strong> 700 studenti <strong>di</strong>visi in 31 sezioni e <strong>di</strong> due istituti<br />
privati.<br />
SCUOLE MEDIE<br />
Anno Scolastico<br />
2004/2005<br />
Anno Scolastico<br />
2005/2006<br />
Anno Scolastico<br />
2006/2007*<br />
denominazione in<strong>di</strong>rizzo Alunni Sezioni Alunni Sezioni Alunni Sezioni<br />
Plesso Piumati Via Barbacana 41 461 19 472 19 478 21<br />
Plesso Dalla Chiesa Via Brizio 3 251 10 231 10 225 10<br />
Totale scuola me<strong>di</strong>e statali 712 29 703 29 703 31<br />
Istituto San Domenico Savio Viale Rimembranza 19 64 3 69 3 95 3<br />
Istituto San Giuseppe Via Provvidenza 1 46 3 38 3 28 3<br />
Totale scuola me<strong>di</strong>e non statali 719 33 726 33 684 11<br />
Le scuole me<strong>di</strong>e statali nell’ultimo anno scolastico hanno avuto una densità <strong>di</strong> alunni per<br />
sezione pari a 22,50, le scuole private invece hanno avuto due <strong>di</strong>versi andamenti. L’Istituto<br />
San Domenico ha incrementato i propri iscritti ed ha raggiunto un valore <strong>di</strong> alunni per classe<br />
<strong>di</strong> 23,75, l’Istituto San Giuseppe invece ha visto <strong>di</strong>minuire drasticamente i propri iscritti fino<br />
ad un valore <strong>di</strong> 9,33 studenti per classe.
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
SCUOLE SUPERIORI<br />
122<br />
Anno Scolastico<br />
2004/2005<br />
Anno Scolastico<br />
2005/2006<br />
Anno Scolastico<br />
2006/2007*<br />
denominazione in<strong>di</strong>rizzo Alunni Sezioni Alunni Sezioni Alunni Sezioni<br />
IPS Velso Mucci Via Craveri 8 635 33 684 36 654 37<br />
Liceo scientifico Via F.lli Carando 43 573 25 575 25 591 27<br />
Liceo classico Via Serra 123 7 150 8 177 9<br />
ITC Guala Piazza Roma 7 442 22 429 22 415 22<br />
ITIS Vallauri Via Men<strong>di</strong>cità Istruita 20 259 12 233 11 179 10<br />
Totale scuole superiori statali 2.032 99 2.071 102 2.016 105<br />
Istituto San Domenico Savio Viale Rimembranza 19 104 5 111 5 115 5<br />
Istituto San Giuseppe Via Provvidenza 1 59 5 72 5 68 5<br />
Totale scuole superiori non statali 163 33 183 33 183 11<br />
<strong>Bra</strong> è dotata <strong>di</strong> un buon numero <strong>di</strong> istituti superiori statali:<br />
- l’Istituto professionale Velso Mucci per i servizi alberghieri , commerciali, turistici e<br />
della pubblicità accoglie 654 studenti con due sezioni per grafici pubblicitari, una sezione<br />
a in<strong>di</strong>rizzo turistico, una aziendale e quattro sezioni a in<strong>di</strong>rizzo alberghiero;<br />
- Il liceo Giolitti con sei sezioni per il liceo scientifico e linguistico e due sezioni per il liceo<br />
classico per un totale <strong>di</strong> 768 studenti;<br />
- L’Istituto <strong>di</strong> Istruzione Superiore Guale che comprende l’ITC <strong>di</strong> Piazza Roma e l’ITIS<br />
Vallari <strong>di</strong> via Men<strong>di</strong>cità Istruita: l’ITC accoglie 415 studenti con due sezioni <strong>di</strong> liceo<br />
tecnico Settore Attività Gestionali Servizi e terziario avanzato: Area <strong>di</strong> amministrazione<br />
e controllo, una sezione Area per il Turismo ed una sezione <strong>di</strong> Liceo tecnico settore per<br />
le costruzioni, infrastrutture territoriali e salvaguar<strong>di</strong>a urbanistica.; l’ITIS accoglie 179<br />
studenti con due sezioni <strong>di</strong> Liceo Tecnico Industriale - Produzioni industriali e servizi<br />
tecnologici ed una sezione <strong>di</strong> Liceo Scientifico Tecnologico.<br />
A questi vanno aggiunti i due istituti superiori non statali: il Liceo della Comunicazione S.<br />
Giuseppe con i suoi 68 studenti (una sezione) e l’ITI S. Domenico Savio che ospita 115<br />
studenti (1 sezione).<br />
In generale negli ultimi anni l’andamento degli studenti delle scuole superiori è rimasto<br />
pressoché costrante con una ri<strong>di</strong>stribuzione degli studenti per istituto: si assiste infatti ad un<br />
aumento degli studenti dei licei classico e scientifico ed una <strong>di</strong>minuzione degli studenti degli<br />
istituti tecnici.<br />
Nel complesso, analizzando i dati degli studenti dell’ultimo anno scolastico emerge che oltre<br />
il 40% degli studenti delle scuole braidese frequentano scuole me<strong>di</strong>e superiori, il 27% le<br />
elementari, il 16% le scuole me<strong>di</strong>e inferiori ed il restante la scuola materna. Gli studenti<br />
degli istituti privati rappresentano il 10% circa del totale È importante segnalare che gli<br />
istituti braidesi, soprattutto quelli superiori, accolgono un considerevole numero <strong>di</strong> studenti<br />
provenienti dai comuni limitrofi sprovvisti <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> pari grado.
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Riferendoci ai dati dell’ultimo anno scolastico:<br />
statali non statali tot alunni %<br />
Scuola materna 628 128 756 14,6%<br />
Scuola elementare 1.305 101 1.406 27,1%<br />
Scuola me<strong>di</strong>a inferiore 703 123 826 15,9%<br />
Scuola me<strong>di</strong>a superiore 2.016 183 2.199 42,4%<br />
TOTALE ALUNNI 4.642 535 5.187 100%<br />
Un altro aspetto degno <strong>di</strong> nota nell’analisi del sistema scolastico braidese è quello della<br />
presenza <strong>di</strong> studenti stranieri. Come già segnalato nel capitolo relativo alla popolazione<br />
straniera <strong>Bra</strong> subisce un costante aumento della popolazione straniera residente ed il<br />
conseguente aumento <strong>di</strong> ragazzi stranieri in età scolastica nati nel nostro paese o che si sono<br />
ricongiunti ai familiari già residenti.<br />
Nello specifico, analizzando i dati dell’anno scolastico 2005-2006, emerge che<br />
relativamente alle scuole materna ed elementare i bambini stranieri rappresentano il 22%<br />
degli alunni per quanto riguarda il primo circolo <strong>di</strong>dattico, mentre solo l’11% nel secondo<br />
circolo. Tale fatto va attribuito alla pressoché mancanza <strong>di</strong> banbini stranieri nelle scuole<br />
delle frazioni <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to, Riva , Pollenzo e Riva. Inoltre in entrambi i circoli la presenza <strong>di</strong><br />
stranieri è maggiore nelle scuole materne.<br />
I° CIRCOLO<br />
n°alunni n°sezioni<br />
123<br />
n°alunni<br />
stranieri<br />
% <strong>di</strong> alunni<br />
stranieri<br />
Scuola materna Centro Storico 78 3 9 11,54%<br />
Scuola materna Piazza Valfrè 54 2 12 22,22%<br />
Scuola materna Bescurone 143 6 46 32,17%<br />
Totale 275 11 67 24,36%<br />
Scuola elementare E. Mosca 482 22 92 19,09%<br />
Scuola elementare via Vittorio 244 11 64 26,23%<br />
Totale 726 33 156 21,49%<br />
TOTALE I° CIRCOLO 1.001 44 223 22,28%<br />
II° CIRCOLO<br />
Scuola materna Via Ospedale 117 5 11 9,40%<br />
Scuola materna Ban<strong>di</strong>to 56 2 1 1,79%<br />
Scuola materna Pollenzo 37 2 3 8,11%<br />
Scuola materna Montecatini 133 5 25 18,80%<br />
Totale 343 14 40 11,66%<br />
Scuola elementare Ban<strong>di</strong>to 86 5 2 2,33%<br />
Scuola elementare Madonna dei Fiori 172 9 26 15,12%<br />
Scuola elementare Veneria 135 7 22 16,30%<br />
Scuola elementare Via Piumati 66 4 13 19,70%<br />
Scuola elementare Pollenzo 61 5 7 11,48%<br />
Scuola elementare Riva 45 5 1 2,22%<br />
Scuola elementare S. Michele 68 5 0<br />
Totale 633 40 71 11,22%<br />
TOTALE II° CIRCOLO 976 54 111 11,37%
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Per quanto riguarda le scuole me<strong>di</strong>e, negli istituti statali la percentuale <strong>di</strong> ragazzi stranieri è<br />
pari al 12%, con una percentuale leggermente maggiore nel plesso <strong>di</strong> via Brizio; gli istituti<br />
privati invece sono pressoché privi <strong>di</strong> studenti stranieri.<br />
SCUOLE MEDIE<br />
SCUOLE MEDIE STATALI<br />
n°alunni n°sezioni<br />
n°alunni<br />
stranieri<br />
% <strong>di</strong> alunni<br />
stranieri<br />
Scuola me<strong>di</strong>a Piumati 472 19 55 11,65%<br />
Scuola me<strong>di</strong>a Dalla Chiesa 231 10 31 13,42%<br />
Totale<br />
SCUOLE MEDIE NON STATALI<br />
703 29 86 12,23%<br />
Istituto San Domenico Savio 69 3 3 4,35%<br />
Istituto San Giuseppe 38 3 0<br />
Totale 107 6 3 2,80%<br />
TOTALE SCUOLE MEDIE 810 35 89 10,99%<br />
Analizzando la situazione degli studenti stranieri negli istituti superiori, emerge una<br />
presenza <strong>di</strong> ragazzi stranieri nettamente inferiore agli altri gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> istruzione: la percentuale<br />
non raggiunge il 6% nelle scuole pubbliche mentre negli istituti privati, analogamente alle<br />
scuole me<strong>di</strong>e inferiori, non vi sono studenti stranieri.<br />
SCUOLE SUPERIORI<br />
SCUOLE SUPERIORI STATALI<br />
n°alunni n°sezioni<br />
n°alunni<br />
stranieri<br />
IPS Velso Mucci 684 36 54 7,89%<br />
Liceo Scientifico e Linguistico<br />
Liceo Classico<br />
575<br />
150<br />
25<br />
8<br />
37 5,10%<br />
ITC Guala<br />
ITIS Vallauri<br />
429<br />
233<br />
22<br />
11<br />
31 4,68%<br />
Totale<br />
SCUOLE SUPERIORI NON STATALI<br />
2071 102 122 5,89%<br />
Istituto S.Giuseppe 72 5 0<br />
Istituto S. Domenico Savio, ITI 111 5 0<br />
Totale 183 10 0 0,00%<br />
TOTALE SCUOLE SUPERIORI 2.254 112 122 5,41%<br />
124<br />
% <strong>di</strong> alunni<br />
stranieri<br />
Valutando ancora le macroaree <strong>di</strong> provenienza degli studenti emerge che nelle scuole<br />
materne la maggioranza (il 53%) è rappresentato da bambini africani seguiti da bambini<br />
dell’Est Europa, in particolare albanesi e rumeni (42,5%); la situazione è invertita per gli<br />
alunni delle elementari: il nucleo più consistente è rappresentato da bambini dell’est europeo<br />
sempre albanesi e rumeni (60%) seguiti dai bimbi africani (33,5%). La stessa situazione si<br />
riscontra nell scuole <strong>di</strong> grado superiore: alle me<strong>di</strong>e su 89 studenti il 32,5% sono africani e il<br />
64% sono albanesi e rumeni; alle superiori su 142 studenti il 32% è costituito da ragazzi<br />
provenienti dall’Africa (specialmente Marocco) ed il 60,5% da ragazzi dell’est europeo,<br />
albanesi e rumeni in testa.<br />
Il tema del sistema scolastico ha interessato le ultime fasi del PRGC del ’94, interessando<br />
con le Varianti 25 e 26 alcune strutture scolastiche, nell’ottica <strong>di</strong> un miglior funzionamento<br />
<strong>di</strong> tutto l’apparato. Con la recente approvazione delle Varianti n. 25 e n. 26 il <strong>Comune</strong> ha<br />
ulteriormente rafforzato la sua futura dotazione <strong>di</strong> strutture scolastiche, <strong>di</strong>fatti con la<br />
Variante n.25 coor<strong>di</strong>na con la Provincia <strong>di</strong> Cuneo la realizzazione un nuovo polo scolastico
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
per la rilocalizzazione dell’Istituto Tecnico Industriale <strong>di</strong> via Men<strong>di</strong>cità (unico istituto<br />
secondario superiore ancora situato all’interno del centro storico) in accordo con i progetti<br />
<strong>di</strong> razionalizzazione delle strutture <strong>di</strong>dattiche proposti dalla Provincia. L’ubicazione definita<br />
in base a parametri <strong>di</strong> accessibilità, sia me<strong>di</strong>ante mezzo privato, sia con mezzo pubblico,<br />
un’adeguata dotazione <strong>di</strong> pubblici in prossimità e l’ area sufficientemente ampia per<br />
contenere eventuali futuri ampliamenti della struttura qualificano la nouva ubicazione posta<br />
ai margini della Piazza Arpino.<br />
La Variante parziale n.26 prevede invece la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo complesso scolastico<br />
a Ban<strong>di</strong>to, atto ad ospitare la scuola materna ed elementare, una palestra ed altri servizi <strong>di</strong><br />
interesse collettivo; l’attuale scuola primaria <strong>di</strong>fatti non può essere ampliata, mentre la<br />
popolazione della frazione è in crescita. La Variante n. 26 lo colloca all’ingresso della<br />
frazione verso <strong>Bra</strong>, anch’essa in un area facilmente accessibile e libera, quin<strong>di</strong> facilmente<br />
dotabile <strong>di</strong> parcheggi e strutture accessorie. La realizzazione <strong>di</strong> tale scuola contribuirà al<br />
decongestionamento della scuola Madonna dei Fiori che negli ultimi anni è stata oggetto <strong>di</strong><br />
un notevole incremento <strong>di</strong> allievi; la Variante n. 26 prevede comunque un ampliamento delle<br />
aree <strong>di</strong> pertinenza della scuola Madonna dei Fiori ed un miglioramento della viabilità<br />
circostante.<br />
125
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.5 Lo stato <strong>di</strong> attuazione del P.R.G.C. vigente<br />
Nella fase <strong>di</strong> indagine propedeutica alla redazione del Progetto Preliminare della Revisione<br />
generale <strong>di</strong> PRGC vigente e successivamente nella fase <strong>di</strong> redazione del Progetto<br />
Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato si è analizzato lo stato <strong>di</strong> attuazione del P.R.G.C. vigente, sia per<br />
quanto riguarda il patrimonio e<strong>di</strong>ficato, che per la dotazione <strong>di</strong> aree per servizi. Lo<br />
strumento <strong>di</strong> pianificazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è stato approvato con D.M. n. 27-37797 il 5<br />
agosto 1994, ma continuamente oggetto <strong>di</strong> adeguamenti apportati nel corso degli anni da<br />
trenta Varianti.<br />
Di seguito sono sinteticamente riportati i dati desunti dal confronto tra le previsioni del<br />
P.R.G.C. vigente (Variante 27 adottata con D.C.C. n. 61 del 24/07/2007) ed il rilievo<br />
condotto per la Variante <strong>di</strong> Revisione sullo stato <strong>di</strong> attuazione dello stesso strumento.<br />
Come si evince dall’analisi delle tabelle relative alla percentuale <strong>di</strong> servizi esistenti sul<br />
territorio braidese (<strong>di</strong> seguito riportate) risulta esserci un deficit nel sod<strong>di</strong>sfacimento degli<br />
standard previsti ai sensi della L.R. 56/1977.<br />
Tipo aree<br />
Standard<br />
teorico art.<br />
21<br />
(mq/ab)<br />
Dotazione<br />
esistente<br />
(mq)<br />
Standard*<br />
esistente<br />
(mq/ab)<br />
126<br />
Fabbisogno<br />
teorico in<br />
base alla<br />
CIRT (mq)<br />
Superficie<br />
mancante/stand<br />
ard pregresso<br />
(mq)<br />
Standard<br />
sod<strong>di</strong>sfatto<br />
(%)<br />
Sa -Istruzione<br />
Sb -<br />
5 83.617 2,89 144.705 61.088 58 %<br />
Attrezzature <strong>di</strong><br />
interesse<br />
comune<br />
5 111.316 3,80 144.705 33.389 77 %<br />
Sc -Parco, gioco<br />
12,50 280.127 9,68 361.763 81.636 77 %<br />
e sport<br />
Sd -Parcheggio 2,50 56.897 1,96 72.353 15.456 78.6 %<br />
Totale 25 531.957 21.27 723.525 191.568 73.5 %<br />
Tipo aree<br />
Standard<br />
teorico art.<br />
22<br />
(mq/ab)<br />
Dotazione<br />
esistente<br />
(mq)<br />
Standard*<br />
esistente<br />
(mq/ab)<br />
Fabbisogno<br />
teorico in<br />
base alla<br />
CIRT (mq)<br />
Superficie<br />
mancante/stand<br />
ard pregresso<br />
(mq)<br />
Standard<br />
sod<strong>di</strong>sfatto<br />
(%)<br />
Fa -<br />
Attrezzature per<br />
l’istruzione<br />
superiore<br />
Fb -<br />
1,50 35.700 1.23 43.412 7.712 82.2 %<br />
Attrezzature<br />
sociali, sanitarie<br />
ed ospedaliere<br />
Fc- Parchi<br />
1 54.404 1.88 28.941 -25.463 187.9 %<br />
urbani e<br />
comprensoriali<br />
15 16.668 0,58 434.115 417.447 4 %<br />
Totale 17,50 106.772 3,69 506.468 399.696 21 %<br />
*riferito a 28.941 abitanti residenti al 31/12/2006
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Tale carenza <strong>di</strong> dotazioni pubbliche riguarda sia le aree art. 21 L.R. 56/1977 sia le aree art.<br />
22.Iin particolare emerge che per le aree art. 21 il valore globale del sod<strong>di</strong>sfacimento dello<br />
standard si attesta intorno al 73%, i servizi più carenti risultano quelli per l’istruzione<br />
primaria (2,89 mq realizzati per abitante contro i 5 mq dovuti); molto più penalizzate sono<br />
invece le aree per art. 22, <strong>di</strong>fatti la percentuale globale <strong>di</strong> attuazione si arresta al 21%; in<br />
particolare tranne le per le aree Fb – per attrezzature sociali, sanitarie ed ospedaliere che<br />
risultano ampiamente sod<strong>di</strong>sfatte, le altre aree sono rimaste inattuate; in particolare le aree<br />
Fc – per parchi urbani e comprensoriali.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o condotto sullo stato <strong>di</strong> attuazione del Piano Vigente ha permesso <strong>di</strong> stimare<br />
un plausibile valore dei “Residui <strong>di</strong> Piano”, intendendo come tali le previsioni <strong>di</strong><br />
trasformazione urbanistica del PRGC vigente che ad oggi attendono ancora <strong>di</strong> essere<br />
attuate.<br />
Le tabelle <strong>di</strong> seguito riportate elencano <strong>di</strong>stinguendo per destinazione le quantità <strong>di</strong><br />
aree a servizi attuate, in corso <strong>di</strong> attuazione e non attuate così come riportato nell’elaborato<br />
grafico AT6.2 - Attuazione del P.R.G.C. vigente - Residui <strong>di</strong> Piano analisi delle aree a<br />
servizi artt. 21 e 22 della L.R. 56/77 e AT6.3 relativo al centro storico.<br />
In merito alle aree a servizi pubblici <strong>di</strong> livello comunale previste ai sensi dell’art.21 della<br />
L.R. 56/1977, risulta che a fronte <strong>di</strong> una previsione <strong>di</strong> circa 2.060.000 mq espressa dalla<br />
Variante 27, risultano attuati circa 530.000 mq, che escludendo 19.000 mq in corso <strong>di</strong><br />
realizzazione porta a 1.515.000 mq le aree ancora da realizzare; per le aree a servizi pubblici<br />
<strong>di</strong> interesse generale previste ai sensi dell’art.22 della L.R. 56/1977, si nota che a fronte dei<br />
5.100.000 mq previsti ne siano stati realizzati solo 105.000 mq.<br />
In particolare, si evince come alcune gran<strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> territorio previste a<br />
destinazione servizi dal PRG vigente siano rimaste aree non realizzate, ad esempio: le aree<br />
“Sa” a Pollenzo ad ovest <strong>di</strong> strada borgo san Martino (68.000 mq), oppure quelle ad ovest<br />
della ferrovia nei pressi della <strong>di</strong>tta Rolfo (43.000 mq); le aree “Sc” a Borgo Nuovo lungo la<br />
S.P. 261 (77.500 mq), quelle nei pressi del cimitero centrale (112.000 mq) oppure quelle a<br />
nord lungo il confine con Sanfrè (160.000 mq); le aree “Sd” accanto l’area a PEEP (40.500<br />
mq); le aree “Fc” in collina (4.600.000 mq).<br />
127
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Dall’analisi riportata emerge come gran parte delle previsioni del PRG vigente siano<br />
rimaste tali, non trovando un effettivo riscontro nelle concrete esigenze <strong>di</strong> espansione<br />
dell’abitato del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Le tabelle <strong>di</strong> seguito riportate elencano le quantità <strong>di</strong> aree a residenza terziario e<br />
produttivo attuate, in corso <strong>di</strong> attuazione e non attuate.<br />
Dall’analisi dei dati desunti dal confronto tra le previsioni del P.R.G.C. vigente (Variante 27<br />
approvata il 24/07/07) ed il rilievo condotto per la Variante <strong>di</strong> Revisione, emerge che per<br />
quanto riguarda la residenza a completamento del tessuto e<strong>di</strong>lizio consolidato (“aree<br />
prevalentemente residenziali per interventi <strong>di</strong> completamento”, “aree prevalentemente<br />
residenziali per interventi <strong>di</strong> nuovo impianto” del P.R.G.C. vigente), a fronte <strong>di</strong> una<br />
superficie prevista dalla Variante 27 <strong>di</strong> circa 820.000 mq, risultano in corso <strong>di</strong> attuazione<br />
circa 25.000 mq e ancora da realizzare circa 225.000 mq, queste ultime corrispondono a<br />
circa il 27% delle aree previste a residenza <strong>di</strong> completamento all’abitato.<br />
Per quanto riguarda il comparto terziario in progetto (“aree per il terziario superiore”, “aree<br />
per il terziario commerciale”, “aree per il terziario ricettivo” del P.R.G.C. vigente) risultano<br />
ancora da realizzare, in base alle previsioni della Variante 27 (che prevedeva circa 250.000<br />
mq), 170.000 mq, essendo stata rilevata la realizzazione <strong>di</strong> circa 80.000 mq.<br />
Inoltre, per quanto concerne il comparto produttivo in progetto (“aree per nuovi impianti<br />
produttivi”, “aree per inse<strong>di</strong>amenti produttivi artigianali” (A), “aree per inse<strong>di</strong>amenti<br />
industriali” (I) ed “aree prevalentemente artigianali e terziarie” (t) del P.R.G.C. vigente)<br />
risultano, in base alle previsioni della Variante 27 (che prevedeva circa 1.990.000 mq), in<br />
corso <strong>di</strong> attuazione circa 730.000 mq, realizzati circa 780.000 mq, mentre ancora da<br />
realizzare 480.000 mq.<br />
128
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.6 I vincoli sul territorio<br />
Il territorio comunale è sottoposto ad una complessa rete <strong>di</strong> vincoli predeterminati e<br />
sovraor<strong>di</strong>nati derivanti dalla legislazione vigente, che si riportano <strong>di</strong> seguito.<br />
Vincolo idrogeologico<br />
Il vincolo idrogeologico in<strong>di</strong>viduato ed imposto ai sensi del R.D. 32/1967 del 30/12/1923<br />
interessa la parte sud-ovest parte del territorio comunale come in<strong>di</strong>cato dalle tavole<br />
planimetriche <strong>di</strong> P.R.G.C.<br />
Vincolo <strong>di</strong> natura geologica e idraulica<br />
L’adeguamento al Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico del territorio comunale, ha portato alla<br />
redazione della carta <strong>di</strong> sintesi dei <strong>di</strong>ssesti da cui emergono aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto, <strong>di</strong> frana attiva e<br />
quin<strong>di</strong> in e<strong>di</strong>ficabili. Con tale adeguamento vengono definite anche le fasce <strong>di</strong> rispetto<br />
relative alle acque pubbliche ed al fiume Tanaro.<br />
Vincolo cimiteriale<br />
Sul territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sono presenti tre cimiteri: il cimitero <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> situato a sud,<br />
nella zona “oltre ferrovia”, il cimitero <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to posto a sud dell’omonima frazione ed il<br />
cimitero <strong>di</strong> Pollenzo ad est della frazione stessa.<br />
Le fasce <strong>di</strong> rispetto cimiteriali sono state in<strong>di</strong>viduate cartograficamente ed opportunamente<br />
normate, nel rispetto dei contenuti del Piano Regolatore Cimiteriale approvato con D.P.R.<br />
10/09/1990 n.285, art.54.<br />
Vincoli storico-culturali e ambientali<br />
Nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> esistono e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse artistico o storico espressamente vincolati ai<br />
sensi del D.Lgs. 42/04 “Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio” (elencati al precedente<br />
cap. 2.1.3).<br />
Inoltre il P.R.G. ‘in<strong>di</strong>vidua, sull’intero territorio comunale, i beni culturali ambientali da<br />
salvaguardare ai sensi dell’art. 24 della L.U.R. 56/1977 non espressamente in<strong>di</strong>viduati e<br />
vincolati in base alle leggi vigenti. Gli e<strong>di</strong>fici segnalati ai sensi dell’art.24 sono frutto <strong>di</strong> un<br />
confronto tra le segnalazioni contenute nel piano vigente e una indagine compiuta sul<br />
territorio. si tratta pertanto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico-documentario.<br />
Sul territorio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> si rileva la presenza <strong>di</strong> un’area vincolata ex artt. 142 e 157 del D.Lgs<br />
42/2004, già DM 1/8/1985 “ex Galassini” costituita dalla Tenuta ex Reale e del centro<br />
storico <strong>di</strong> Pollenzo che interessa i comuni <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, Cherasco e La Morra.<br />
Il Nucleo centrale della Tenuta ex Reale <strong>di</strong> Pollenzo è <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> interesse<br />
particolarmente importante ai sensi della legge 1089/1939 (ora D.Lgs. 42/0204) e viene<br />
pertanto sottoposto a vincolo con DM del 6 febbraio del 1987.<br />
Vincoli archeologici<br />
Sul territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sono presenti alcune aree <strong>di</strong> rilevante interesse archeologico e<br />
quin<strong>di</strong> soggette a vincolo.<br />
La aree del anfiteatro romano <strong>di</strong> Pollenzo ed il circostante ambito <strong>di</strong> rispetto sono vincolati<br />
con D.M. dell’dell’8 febbraio 1982 ai sensi della legge 1089/1939 (ora D.Lgs. 42/2004);<br />
l’area centrale è sottoposta a vincolo <strong>di</strong>retto, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità, mentre l’ambito<br />
circostante è sottoposto a vincolo in<strong>di</strong>retto, ovvero all’obbligo <strong>di</strong> richiesta del nulla osta alla<br />
competente Soprintendenza.<br />
129
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
Altri vincoli <strong>di</strong> rispetto e salvaguar<strong>di</strong>a<br />
Il Piano Regolatore Generale Comunale nel rispetto della legislazione <strong>di</strong> settore vigente<br />
in<strong>di</strong>vidua cartograficamente sulle planimetrie in scala 1:5000 e normativamente nel testo<br />
delle N.T.A. altri vincoli o fasce <strong>di</strong> rispetto (fasce <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> strade, fasce <strong>di</strong> rispetto dei<br />
corsi d’acqua e delle opere <strong>di</strong> posa dell’acquedotto, del depuratore, ecc…).<br />
Zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dei boschi e delle rocche del Roero<br />
È una zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a istituita con L.R. n. 27 del 14/10/2003 ai sensi dell’art. 6 della<br />
L.R. 12/1990. Riguarda una porzione del territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> ed è stata<br />
opportunamente delimitata negli elaborati cartografici.<br />
Piano paesistico dell’area della tenuta ex Reale e del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo<br />
Si tratta <strong>di</strong> un piano paesistico <strong>di</strong> competenza regionale, come in<strong>di</strong>cato all’art.12 delle NTA<br />
del Piano Territoriale della Regione Piemonte, da re<strong>di</strong>gersi in conformità all'art. 1 bis della<br />
legge 431/1985 e all'art. 4 della L.R. 20/1989.<br />
Ai sensi dell'art. 8 quinquies della L.R. 56/1977 deve essere adottato dalla Regione.<br />
Il Piano Paesistico dell’Area dell’ex Tenuta Reale e del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo è stato<br />
adottato con delibera della Giunta Regionale n. 8-7981 del 16 <strong>di</strong>cembre 2002 pubblicato sul<br />
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 4 del 23 gennaio 2003. La Proposta <strong>di</strong><br />
deliberazione n. 439 per l’approvazione del Piano Paesistico dell’area della tenuta ex Reale<br />
e del centro storico <strong>di</strong> Pollenzo è stata presentata il 24/07/2003 dalla Giunta Regionale; è<br />
stata assegnata alla Commissione II in sede referente in data 05/08/2003 e licenziata in<br />
Commissione in data 02/12/2004. Il Piano però ha avuto fine anomala per decadenza.<br />
130
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
2.7 Gli elementi caratterizzanti del territorio e dell’ambiente e gli<br />
elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti<br />
Per quanto riguarda la presente revisione <strong>di</strong> PRG si è lavorato all’interno del contesto<br />
precedentemente inquadrato, cercando <strong>di</strong> mettere in luce gli elementi <strong>di</strong> struttura, le più o<br />
meno latenti caratterizzazioni e gli aspetti <strong>di</strong> valore e criticità del territorio.<br />
Sono stati pertanto condotti stu<strong>di</strong> per l’in<strong>di</strong>viduazione e l’evidenziazione dei strutturanti del<br />
territorio e dell’ambiente riportati nell’Allegato C “Fattori strutturanti del territorio e<br />
dell’ambiente”. La loro in<strong>di</strong>viduazione costituirà una delle basi per formulare gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />
sviluppo del territorio comunale contenuti nella Revisione Generale. L’Allegato è composto<br />
da schede fotografiche dove vengono riportate alcune immagini dei fattori strutturanti<br />
identificati nel territorio comunale e precisamente sud<strong>di</strong>visi in:<br />
- nuclei <strong>di</strong> antica formazione;<br />
- e<strong>di</strong>ficato esistente;<br />
- spazi aperti;<br />
- e<strong>di</strong>fici isolati.<br />
Ovviamente le schede non hanno carattere prescrittivo, ma costituiscono un punto <strong>di</strong><br />
riferimento sia per gli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, sia per quelli <strong>di</strong> nuova<br />
e<strong>di</strong>ficazione.<br />
La puntuale localizzazione delle testimonianze e<strong>di</strong>lizie e del patrimonio naturale intende per<br />
altro produrre efficacia nei seguenti momenti <strong>di</strong> gestione del P.R.G.C.:<br />
1. testimonianza ufficiale dello stato <strong>di</strong> fatto fisico e formale degli e<strong>di</strong>fici e degli<br />
ambienti che si intendono mantenere;<br />
2. sintesi dei segni linguistici da utilizzare nelle eventuali nuove e<strong>di</strong>ficazioni in contesto<br />
storico e <strong>di</strong> pregio ambientale;<br />
3. guida alla valutazione dei progetti in sede <strong>di</strong> Commissione E<strong>di</strong>lizia.<br />
In sintesi l’obiettivo <strong>di</strong> tale elaborato non è quello <strong>di</strong> costruire una sorta <strong>di</strong> “abaco”<br />
prescrittivo, bensì quello <strong>di</strong> mantenere o costruire una sensibilità comune nei soggetti<br />
pubblici e in quelli privati nell’uso del territorio.<br />
Parallelamente sono stati analizzati i caratteri ricorrenti nel patrimonio e<strong>di</strong>ficato riconosciuti<br />
quali elementi <strong>di</strong> chiara valenza culturale nel panorama dell’architettura braidese. La<br />
documentazione, unitamente al convincimento che la progressiva degradazione e <strong>di</strong>struzione<br />
delle testimonianze non monumentali ha portato ad un depauperamento dell’identità locale,<br />
va intesa come strumento metodologico per garantire la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un’architettura che<br />
sia congruente con le tra<strong>di</strong>zioni inse<strong>di</strong>ative locali.<br />
Le schede che costituiscolo l’Allegato D: Elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio ed elementi e<strong>di</strong>lizi<br />
ricorrenti sono rappresentative dei caratteri e<strong>di</strong>lizi ricorrenti in<strong>di</strong>viduati dal P.R.G.C. in<br />
forza delle indagini puntuali svolte sul territorio e<strong>di</strong>ficato. Essi sono stati puntualmente<br />
localizzati sulle tavole <strong>di</strong> indagine AT5.1 - Caratteri qualitativi del tessuto urbano del<br />
centro storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Le schede sono <strong>di</strong> tipo fotografico , riportando alcune immagini dei<br />
caratteri e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio e ricorrenti quali:<br />
- torri, campanili, altane<br />
- pitture a carattere religioso<br />
131
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Relazione Illustrativa<br />
- manufatti <strong>di</strong> pregio<br />
- meri<strong>di</strong>ane<br />
- portali, portoni ad arco<br />
- androni, accessi carrabili e pedonali<br />
- logge e porticati<br />
- balconi e ballatoi<br />
- coronamenti in legno ed in muratura<br />
In sintesi l’obiettivo <strong>di</strong> tale schedatura è quello <strong>di</strong> costruire una sorta <strong>di</strong> “abaco” <strong>di</strong><br />
riferimento per quegli interventi che si pongono in un contesto storico, al fine <strong>di</strong> mantenere<br />
o costituire una sensibilità comune, sia nei soggetti pubblici che in quelli privati, nell’uso <strong>di</strong><br />
quelle parti <strong>di</strong> territorio degne <strong>di</strong> tutela e conservazione.<br />
132
COMUNE DI BRA<br />
PROVINCIA DI CUNEO<br />
Legge Regione Piemonte del 5/12/1997 n. 56<br />
Nuovo Piano Regolatore Generale<br />
Progetto Definitivo<br />
ALLEGATO A1<br />
Aggiornamento cartografico al 2006
COMUNE DI BRA<br />
PROVINCIA DI CUNEO<br />
Legge Regione Piemonte del 5/12/1997 n. 56<br />
Nuovo Piano Regolatore Generale<br />
Progetto Definitivo<br />
ALLEGATO A2<br />
Aggiornamento cartografico al 2010
COMUNE DI BRA<br />
PROVINCIA DI CUNEO<br />
Legge Regione Piemonte del 5/12/1997 n. 56<br />
Nuovo Piano Regolatore Generale<br />
Progetto Definitivo<br />
ALLEGATO B<br />
Raccolta <strong>di</strong> foto aeree
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
1: Porzione del territorio ad ovest del concentrico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, dal confine con Cavallermaggiore, alla tangenziale ovest.
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
2: Porzione del territorio est del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, dal concentrico al confine con Santa Vittoria d’Alba.
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
3: Il concentrico
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
4: La frazione <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
5: La frazione <strong>di</strong> Pollenzo
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Revisione Generale <strong>di</strong> P.R.G.C Allegato B alla Relazione Illustrativa<br />
6: Via Piumati: area industriale<br />
7 – Il quartiere a sud verso Cherasco
COMUNE DI BRA<br />
PROVINCIA DI CUNEO<br />
Legge Regione Piemonte del 5/12/1997 n. 56<br />
Nuovo Piano Regolatore Generale<br />
Progetto Definitivo<br />
ALLEGATO C<br />
Fattori strutturanti del territorio e dell’ambiente
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
CENTRO STORICO<br />
NUCLEI DI<br />
ANTICA<br />
FORMAZIONE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
CENTRO STORICO DI POLLENZO<br />
NUCLEI DI<br />
ANTICA<br />
FORMAZIONE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
Falchetto<br />
FRAZIONI MINORI<br />
Riva<br />
Tetti milanesi<br />
Case del bosco<br />
NUCLEI DI<br />
ANTICA<br />
FORMAZIONE<br />
San Matteo<br />
San Michele<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
EDIFICI VINCOLATI<br />
NUCLEI DI<br />
ANTICA<br />
FORMAZIONE<br />
Chiesa <strong>di</strong> Santa Chiara<br />
Chiesa Parrocchiale <strong>di</strong><br />
Sant’Andrea<br />
Palazzo Traversa<br />
Palazzo Valfrè <strong>di</strong> Bonzo<br />
Caserma Trevisan<br />
Liceo <strong>di</strong> via Carando<br />
ITC Guala<br />
Palazzo Comunale<br />
Magazzino provinciale<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
AREE ARCHEOLOGICHE<br />
Area archeologica Monchiero<br />
Area archeologica dell’Anfiteatro<br />
NUCLEI DI<br />
ANTICA<br />
FORMAZIONE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Vittore -<br />
Pollenzo<br />
Cappella della B.V.<br />
Annunziata<br />
EDIFICI DI CULTO<br />
Capppella <strong>di</strong> S.Maurizio e S.Defendente<br />
Chiesa dell’Assunzione<br />
<strong>di</strong> Maria Vergine<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Rocco<br />
Cappella della Madonna delle Grazie<br />
L’EDIFICATO<br />
ESISTENTE<br />
Chiesa <strong>di</strong> san Giovanni<br />
Lontano<br />
Cappella <strong>di</strong> San Michele<br />
Chiesa della Madonnina - Pollenzo<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
ELEMENTI E COMPLESSI NODALI<br />
Servizi per la collettività<br />
S11 - Cimitero Urbano <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> S9 - Mattatoio civico<br />
Poli scolastici<br />
L’EDIFICATO<br />
ESISTENTE<br />
I8 - Istituto Provvidenza I19 - Scuola Me<strong>di</strong>a G.Piumati<br />
I23 - ITC Guala<br />
C1 – Supermercato COOP<br />
Poli commerciali<br />
C2 - Supermercato MaxiSconto<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
PIAZZE<br />
Gli spazi aperti all’interno del Centro Storico raggruppano più funzioni.<br />
le piazze prospicienti e<strong>di</strong>fici storici servono anche da complemento degli stessi.<br />
Altre conservano ancora i segni del passato, come il lavatoio.<br />
Non mancano il parcheggio e il giar<strong>di</strong>no pubblico, con il Monumento commemorativo.<br />
Piazza Caduti per la Libertà Piazza Vittorio Emanuele II<br />
Piazza XX Settembre<br />
Parco Atleti d’Italia<br />
Piazza Giolitti<br />
Falcone e Borsellino<br />
GLI SPAZI<br />
APERTI<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
FOTO AEREA – ANNO 2000<br />
ZONE CONSOLIDATE<br />
L’EDIFICATO<br />
ESISTENTE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
ESPANSIONI RECENTI<br />
Si tratta <strong>di</strong> singoli e<strong>di</strong>fici o piccoli gruppi sparsi nel territorio, in aree agricole.<br />
Sono e<strong>di</strong>fici che conservano caratteri tipologici tipici, recuperate all’uso residenziale.<br />
Espansione terziaria<br />
Espansione residenziale<br />
Espansione produttiva<br />
L’EDIFICATO<br />
ESISTENTE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
ELEMENTI CARATTERIZZANTI<br />
AREE PRODUTTIVE<br />
Si tratta <strong>di</strong> singoli e<strong>di</strong>fici o piccoli gruppi sparsi nel territorio, in aree agricole.<br />
Sono e<strong>di</strong>fici che conservano caratteri tipologici tipici, recuperate all’uso residenziale.<br />
Arpa<br />
<strong>Bra</strong> Servizi<br />
Rolfo<br />
L’EDIFICATO<br />
ESISTENTE<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
COMUNE DI BRA<br />
PROVINCIA DI CUNEO<br />
Legge Regione Piemonte del 5/12/1997 n. 56<br />
Nuovo Piano Regolatore Generale<br />
Progetto Definitivo<br />
ALLEGATO D<br />
Elementi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> pregio ed elementi e<strong>di</strong>lizi ricorrenti
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
TORRI, CAMPANILI, ALTANE<br />
Il tessuto urbano <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> è caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> campanili, torri ed altane.<br />
Si <strong>di</strong>fferenziano per il materiale, le finiture e la forma, costituendo segni<br />
<strong>di</strong>versificanti tra le singole costruzioni.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
PITTURE A CARATTERE RELIGIOSO<br />
Lungo le Vie del Centro Storico, sulle pareti degli e<strong>di</strong>fici, si incontrano numerosi<br />
<strong>di</strong>pinti. Il tema principale della maggior parte quali risulta essere per lo più <strong>di</strong><br />
carattere religioso.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
MANUFATTI DI PREGIO<br />
Gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> una certa importanza, nel Centro Storico, presentano elementi <strong>di</strong><br />
pregio quali lesene, marcapiani, timpani alle finestre, bifore, decori <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />
genere, stucchi ed affreschi. Fattori che contribuiscono a sottolineare il valore<br />
dell’immobile.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
MERIDIANE<br />
Lungo le vie del Centro Storico gli e<strong>di</strong>fici, soprattutto quelli <strong>di</strong> un certo valore,<br />
possono essere caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong> meri<strong>di</strong>ane sulle facciate.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
PARETI IN COTTO<br />
Non è raro, percorrendo le vie del Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, incontrare e<strong>di</strong>fici con<br />
pareti realizzate in cotto.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI DI PREGIO<br />
CORTILI A CARATTERE UNITARIO DI<br />
VALORE STORICO<br />
Alcuni cortili privati del Centro storico presentano una caratteristica <strong>di</strong> unitarietà <strong>di</strong><br />
impianto che si è mantenuta nel corso dei secoli. Si ritiene pertanto che tale<br />
caratteristica debba essere tutelata ed ove possibile valorizzata.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
PORTALI, PORTONI AD ARCO<br />
Diverse tipologie <strong>di</strong> portoni caratterizzano il Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Differenti per forma, materiale, intaglio, e ferramenta, rappresentano pregevoli<br />
esempi dell’abilità degli artigiani del luogo nonchè delle caratteristiche delle<br />
tra<strong>di</strong>zioni locali.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
ANDRONE CON ACCESSO CARRABILE<br />
Nel Centro Storico l’accesso ai cortili interni degli e<strong>di</strong>fici talvolta avviene tramite<br />
androni con accesso carrabile.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
ACCESSO CARRABILE<br />
L’ingresso ai cortili interni ed agli e<strong>di</strong>fici può avvenire tramite accesso carrabile.<br />
Soprattutto nel Centro Storico questi si <strong>di</strong>fferenziano molto tra <strong>di</strong> loro per materiale<br />
e per forma.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
ACCESSO PEDONALE<br />
L’ingresso agli e<strong>di</strong>fici avviene il più delle volte attraverso accesso pedonale.<br />
Il Centro Storico è ricco <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti tipologie <strong>di</strong> accessi pedonali che si<br />
<strong>di</strong>fferenziano per materiale, forma e ferramenta, e rappresentano esempi<br />
dell’artigianato locale braidese.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
LOGGE E PORTICATI<br />
Gli e<strong>di</strong>fici residenziali all’interno del Centro Storico, solitamente <strong>di</strong> una certa<br />
importanza, possono essere caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong> logge e porticati.<br />
Il più delle volte sono spazi utilizzati come luoghi riparati <strong>di</strong> collegamento<br />
orizzontale.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
BALCONI E BALLATOI<br />
Differenti tipologie <strong>di</strong> balconi caratterizzano le facciate degli e<strong>di</strong>fici che<br />
compongono il Centro Storico, mentre sono per lo più i cortili interni ad ospitare<br />
<strong>di</strong>versi esempi <strong>di</strong> ballatoi.<br />
Il <strong>di</strong>segno delle ringhiere e l’uso dei materiali, costituiscono esempi che ben<br />
rappresentano l’abilità degli artigiani locali, espressa dall’accuratezza delle finiture.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
CORNICIONI IN MURATURA<br />
Il Centro storico presenta e<strong>di</strong>fici caratterizzati da <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> cornicioni,<br />
alcuni <strong>di</strong> questi sono realizzati in muratura intonacata o in mattone faccia a vista.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
CORONAMENTI IN LEGNO<br />
Il Centro storico presenta e<strong>di</strong>fici caratterizzati da <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> cornicioni,<br />
alcuni <strong>di</strong> questi sono realizzati in legno.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
Progetto Preliminare Mo<strong>di</strong>ficato
SCHEDA N°2.21<br />
ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
TRAVATE<br />
Le travate caratterizzano e <strong>di</strong>stinguono gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> origine rurale. Sono state<br />
localizzate solamente nella frazione <strong>di</strong> Pollenzo.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici rimasti permettono comunque <strong>di</strong> riconoscerne l’impianto e <strong>di</strong><br />
comprenderne l’utilizzo.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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ELEMENTI EDILIZI RICORRENTI<br />
FIENILI E STALLE<br />
I fienili e le stalle caratterizzano e <strong>di</strong>stinguono gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> origine rurale. Sono stati<br />
localizzate nelle frazioni <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici rimasti permettono <strong>di</strong> riconoscerne l’impianto originario e <strong>di</strong><br />
comprenderne l’utilizzo.<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> Variante <strong>di</strong> Revisione al P.R.G.C.<br />
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